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Azienda vitivinicola cosentina seconda al Concours Mondial de Bruxelles. I complimenti di Caruso

COSENZA – Il sindaco di Cosenza Franz Caruso ha espresso le sue più vive congratulazioni all’azienda “Cerza Serra” di Donnici, dei fratelli Francesco e Michele Filice, per il riconoscimento ottenuto in occasione del Concours Mondial de Bruxelles, svoltosi di recente a Rende.

L’azienda cosentina appartenente ad una famiglia di viticoltori attiva da ben 4 generazioni, dal 1930 (con la produzione di uva e vino sfuso) e dedita all’imbottigliamento dal 2017, si è aggiudicata la Medaglia d’argento del prestigioso concorso, assegnata al vino “San Pietro”, di loro produzione, annata 2019.

“Il riconoscimento ai fratelli Filice, esponenti di una longeva tradizione in campo enologico – ha sottolineato Franz Caruso – è il giusto premio ai sacrifici di due giovani che, ispirandosi alle radici proprie di un territorio particolarmente vocato, come quello di Donnici, dal quale si ricavano vini di particolare pregio, hanno saputo cogliere i segni delle evoluzioni e utilizzando strumenti innovativi, hanno impresso una svolta importante alla loro produzione di contrada Fiego che si è lasciata apprezzare anche all’estero. L’Amministrazione comunale – ha aggiunto il Sindaco Franz Caruso – è orgogliosa del successo raccolto dall’azienda dei fratelli Filice alla quale, continuando di questo passo, nessun traguardo potrà essere precluso”.

Con più di novant’anni di vita, l’azienda di famiglia (i primi a puntare sulla viticoltura furono i bisnonni di Francesco e Michele) si è rifatta il look nel 2017, quando Cerza Serra, dal nome di una quercia secolare, ha iniziato l’attività di imbottigliamento e commercializzazione che oggi ha toccato quota 10 mila bottiglie l’anno, tra bianco, rosso e rosato.

Il fiore all’occhiello resta il “San Pietro”, un rosso magliocco in purezza che mutua il suo nome dalla zona dove ha attecchito questo vitigno pregiato che è contrada San Pietro, un borghetto con una piccola chiesa dedicata al santo, poi distrutta dal terremoto.

Accanto all’orgoglio di casa “Cerza Serra” ci sono altre due etichette: il bianco “Melina”, dal nome della nonna di Francesco e Michele, e il “Vasciu”, un rosato che evoca gli aperitivi d’antan, consumati dai contadini, prima di cena, nelle cantine delle abitazioni, appena di ritorno dai campi, dopo una giornata di lavoro. Per i due fratelli dell’azienda donnicese la Medaglia d’argento al Concours mondial de Bruxelles è stato qualcosa di inaspettato, considerato che in gara c’erano ben settemila vini. Un’emozione incredibile, la definiscono Francesco e Michele. La giuria era formata da sommelier e da giornalisti specializzati. Buona parte del merito i Filice lo attribuiscono al padre Peppino, uno dei primi sul territorio a puntare decisamente sul magliocco, e che ha trasmesso loro la passione per il vino. Pur restando il loro un prodotto di nicchia, diversi sono i canali di distribuzione aperti:  un distributore  in Calabria e due canali all’estero, uno vegano, negli Stati Uniti, e un altro a Portorico.  Il corridoio verso gli Stati Uniti è stato aperto quasi per gioco, inviando alcune campionature a dei wine blogger esperti in recensioni molto seguite.  L’utilizzo dei social si è rivelato vincente ed ora il prodotto di “Cerza Serra” negli Usa sta guadagnando consensi e credibilità. Nel mercato italiano una breccia è stata aperta  in Umbria, a Perugia, dove c’è un altro distributore, e a breve l’azienda dovrebbe iniziare la sua avventura in Brasile. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per emergere e il vino cosentino è ponto a fare la differenza.

Dal 10 giugno online Spazio – Tempo, l’Ep d’esordio del calabrese Coriale

Si chiama SPAZIO – TEMPO il primo EP di Coriale, distribuito da Artist First e disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 10 giugno.

Prodotto da Marco Vialardi (Fedez, Matt Johnson, Maneskin, Pinguini Tattici Nuclerai, Irama, Annalisa), dallo stesso Francesco Coriale e NiceToMettyu, l’EP è stato anticipato il 13 Maggio da “Condizioni generali di contratto”, il primo singolo estratto.

«Spazio – Tempo è un viaggio di quindici minuti, è un giro sulle giostre, è un mazzo di carte da consultare in ogni momento dell’anno». Cinque tracce, un theremin, chitarre e sintetizzatori che guidano l’ascolto dalla prima all’ultima canzone, in cui si alternano riflessione e impeto.

LE TRACCE

L’EP si apre con una strumentale, Spazio – Tempo che dà il nome a tutto il progetto.
«Una strumentale molto ambient che introduce l’ascoltatore facendolo entrare in quello che è il mood di tutto l’ep. Anche se al suo interno ci sono poi brani molto diversi tra loro».

Seconda traccia è Condizioni generali di contratto, il singolo che ha preceduto l’uscita di questo EP.
«È una canzone di ribellione e amara, è voglia di rinascita, è desiderio di ascolto delle proprie esigenze. Parla della necessità di isolarsi in alcuni momenti, per vivere meglio e cogliere gli eventi quotidiani come un’opportunità e non come una corsa contro se stessi».

 La continua ricerca e sperimentazione di CORIALE è ben espressa in Binnajaah, brano molto diverso da tutti gli altri presenti nell’ep.
«Binnajaah è una parola araba, vuol dire “buona fortuna”. Questa canzone è nata traendo ispirazione dalla storia di Patrick Zaki. È un urlo, un vero e proprio sfogo, una denuncia contro ogni forma di schiavitù e di tortura. E lo fa attraverso la storia di un lungo e difficoltoso viaggio che affronta un migrante, ignaro del destino a cui andrà incontro. Perciò “buona fortuna”, un augurio, in questo caso, che può essere ironico o salvifico».

In SPAZIO – TEMPO è presente anche la versione acustica di Oceano Pacifico, brano con cui Coriale ha esordito nelle vesti di cantautore, lui che nasce come chitarrista elettrico ma ha sempre collaborato alla scrittura di brani di altri artisti.
«Oceano Pacifico prende vita in un periodo in cui mi chiedevo troppe cose; mi sono messo a scrivere questo brano che parte proprio da una serie di domande assurde. Però arriva un certo punto della vita in cui si preferiscono più queste domande assurde a quelle invadenti».

SPAZIO – TEMPO si chiude con Settembre, ultima canzone scritta due mesi fa.
«Racconta la storia di un amore tra due persone controtendenza, fuori da questa epoca. E vivono la loro storia tra l’innocenza e l’ingenuità senza lasciarsi travolgere dallo stress della quotidianità, fluttuanti nel loro Spazio – Tempo. Settembre è il tramonto e la nascita di cose nuove, è il sale sulla pelle che pizzica come la malinconia pizzica il cuore. È nata pensando all’estate, al mare che desidero fortemente in questi ultimi tempi».

Il mare che desidera Coriale è quello della sua Calabria. Lui, originario di Cotronei (Kr), oramai milanese d’adozione, continua a mantenere un forte legame con la sua terra. E lo fa anche in questo progetto discografico. SPAZIO – TEMPO infatti, porta un po’ di firme calabresi: a partire dalle canzoni dello stesso Francesco Coriale, fino al vocal recording a cura del calabrese NiceToMettyu (Matteo Costantino) nel Gastro Studio di Cotronei. A questo si aggiunge il mix e mastering di Pietro Ferraina (presso l’Easy Audio Mastering di Milano) anche lui calabrese d’origine.

Tutto l’EP, è frutto di un anno di lavoro in cui Coriale ha sperimentato suoni che pensava potessero essere lontani dalla sua musica; strada che ha capito potesse essere percorribile grazie soprattutto all’aiuto di Marco Vialardi.

 

Vittorio Scarpelli presenta il romanzo “Secondo tempo – Il calciatore incastrato”. Proventi in beneficenza

COSENZA – Una storia di calcio colorata di giallo, tra accadimenti reali e di fantasia. “Secondo tempo – Il calciatore incastrato
(Talos edizioni – Collana Polis) è il primo libro del giornalista di “Gazzetta del Sud”, Vittorio Scarpelli, scritto durante la fase di convalescenza post-ricovero da Covid.

I diritti della produzione saranno interamente devoluti al Reparto di Pneumologia dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza.

Le motivazioni che hanno spinto il giornalista cosentino a cimentarsi nella sua prima produzione editoriale saranno illustrate venerdì 10 giugno alle 10,30 nel Salone delle conferenze di Confindustria Cosenza (in via Tocci n.2/c). Nel corso della presentazione, oltre all’autore del libro, interverranno il presidente dell’Ance Calabria, Giovan Battista Perciaccante, il presidente del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”, Franco Rosito, e il direttore dell’Uoc Pneumologia A.O. Cosenza, Albino Petrone. Modererà l’incontro il giornalista di Ten, Gianluca Pasqua.

La storia

Matteo Gemma è un predestinato. Di quelli che si riconoscono al primo controllo di palla. «Diventerà un campione, non c’è dubbio». La definizione “genio e sregolatezza”, da sola, non basta. C’è dell’altro. Porta con sé una sorta di maledizione. Ciò che il campo gli offre, glielo toglie la vita. Poi quel maledetto rigore calciato nella finale dei Mondiali: l’inizio della fine. E l’accusa pesantissima di essere invischiato nel giro del calcioscommesse. Domenico Sàngria (Sangrìa, per i più sbadati) è un sognatore. Aspirante giornalista da sempre, centralinista
nella vita reale. Destinato a un’esistenza piatta, piena di giornate insensate, quasi come se sul suo pianeta il sole non dovesse spuntare mai. Fino alla telefonata che gli cambia l’esistenza. Uno scoop offerto su un piatto d’argento: può ricominciare a inseguire un sogno. Il suo sogno. Ma qualcosa va storto. Le vite di Matteo Gemma e Domenico Sàngria sono come due rette parallele, destinate a non incrociarsi mai.
Eppure, nel finale della storia, si trovano di fronte. E hanno dannatamente bisogno l’uno dell’altro.

L’autore

Vittorio Scarpelli nasce a Cosenza il 16 maggio 1984. Giornalista della Gazzetta del Sud dal 2001, dal 2020 entra a far parte della redazione web. Redattore de La Giovane Italia, progetto nazionale che mette in vetrina i calciatori in erba più interessanti. Laureato in Scienze Politiche, amante dello sport (calcio e tennis i suoi “tormenti”) e dei libri gialli. Tiene corsi di giornalismo e scrittura creativa nelle scuole del capoluogo bruzio e della provincia. 

Secondo tempo

“Quell’ombra nel giardino”. La conquista di essere donna contro ogni ostacolo

La forza di una donna, pronta a superare ogni ostacolo che la vita le pone davanti. Difficoltà, a volte, raddoppiate proprio perché donna. E’ il libro di Sandy Ambrosio dal titolo “Quell’ombra nel giardino” che, pagina dopo pagina, racconta la storia, ambientata alla fine degli anni Sessanta, di una ragazza tenace, capace di crescere e costruire la sua vita nonostante la tradizione e le abitudini culturali radicate. Il romanzo è pubblicato nella collana “I Diamanti della Narrativa” dell’Aletti editore.

Un futuro tutto da scrivere con un segreto che non la abbandona ma che verrà a chiedere il conto. Essere donna vivendo situazioni e anni che la cambieranno per sempre, dimostrando la sua forza e la sua voglia di affermarsi superando ostacoli e delusioni. «Il titolo – spiega l’autrice che vive in provincia di Bergamo dove lavora in un Istituto scolastico – rispecchia la trama, gli avvenimenti, le situazioni più importanti del romanzo. L’ombra accompagnerà la protagonista nel suo percorso di vita, fa parte del suo passato, di conseguenza ne minerà il suo futuro».

E Sandy si sofferma anche sulla condizione attuale della donna, che ha ancora «tante radici di limitazioni, nella cosiddetta era moderna ed  emancipata a larga banda tecnologica. Lo si sente e vede, purtroppo, dai molteplici fatti di femminicidio. L’accettazione della condizione di una donna – afferma la scrittrice di origine calabrese, precisamente di San Giovanni in Fiore – che rivendica, a giusto senso, la libertà di pensiero, la libera scelta di avere un lavoro, una sua personale identità nel sociale, rende molto vulnerabile l’uomo, che si sente privato da quella autorità che per millenni ha gestito senza opposizione. Condizione che si riscontra in qualsiasi luogo o in qualsiasi ceto sociale, da Nord a Sud». 

Gli elementi stilistici dell’opera sono puramente ambientati, ad uso e costume, in un contesto culturale dove a prevaricare è il pregiudizio, ed una forma di esistenzialità radicata nell’ ignoranza. Questo fa sì che le negazioni, le costrizioni, le scelte degli altri, compromettano i sogni e le ambizioni della protagonista. «Il romanzo, puramente di fantasia, – afferma l’autrice – mette in chiara luce la differenza con l’artista, che descrive nel suo lavoro una realtà di cui non ha mai fatto parte».

Una trama ricca e avvincente costruita con consapevolezza. «Generalmente – svela Sandy – ho sempre in mente tutta la storia, dall’inizio alla fine. Nel percorso della scrittura, poi, provo sempre a rendere il più conforme possibile le situazioni ai miei personaggi. Credo che avere già un’idea ben definita e precisa della trama, sia di contenuto iniziale quanto di uno sviluppo finale, renda l’autore più consapevole di ciò che vuole scrivere e, soprattutto, far arrivare al lettore». Messaggio che arriva forte e chiaro a chi si lascia trasportare dalla storia, scritta con sentimento di profonda e sentita emozione: «Mettere in evidenza, la tenacia di una donna, anche se gli ostacoli sono sempre e comunque tantissimi».

L’ascesa degli smartphone: fenomeno globale dal gaming allo smartworking

35 milioni. Tanti sono stati gli italiani connessi in rete, nel 2020, grazie a un dispositivo mobile. Era l’anno in cui il Covid 19 ci ha costretto in casa, ribaltando le nostre vite, minando le nostre certezze e facendone rimanere solo una: la rete, internet.

Gli smartphone, in quel momento, ci si sono presentati davanti come gli strumenti per continuare a restare connessi: per ascoltare la musica o leggere le ultime news, per seguire le lezioni di scuola o dell’università, per lavorare e seguire i meeting dell’ufficio, per passare il tempo e per giocare. A confermare questi dati è stato l’Osservatorio Mobile B2C 2021, che parlano di una crescita di 4 punti percentuali e mezzo rispetto al 2019 per quanto riguarda gli utenti da mobile. Crescono anche le ore passate su questi device, che in media sono 77 alla settimana.

A pesare su questa statistica sono soprattutto i passi in avanti fatti dall’industria del gaming e del gambling. Numerose piattaforme di gioco online, in particolare il marchio Leovegas, hanno infatti messo in campo un grande sforzo nello sviluppo di app mobile e di piattaforme accessibili da remoto. Grazie all’utilizzo dell’HTML 5 poi, il nuovo linguaggio di programmazione grafica e strutturale del web, e grazie anche al miglioramento della rete mobile, giocare online è diventato compatible con qualsiasi dispositivo Come è diventato facile vedere video, ascoltare musica, seguire le serie tv di cui siamo appassionati: merito dei passi da gigante in avanti fatti da portali come Youtube, Spotify, Netflix, Amazon Prime.

Gioco e divertimento, ma non solo. Gli smartphone sono sempre più utilizzati anche nel mondo del lavoro. Lo smartworking, infatti, si serve di alcune tecnologie e di alcune piattaforme uniche nel proprio genere. Slack e Trello, ad esempio, permettono di coordinare il lavoro di un team, di scambiarsi messaggi e aggiornamenti sui progetti o sulle attività, oppure Zoom e Google Meet, che offrono servizi di riunioni e meeting a distanza.

La domanda finale di questo nostro ragionamento, insomma, è solo una: ma alla fine i cellulari continueranno a crescere? La loro ascesa è inesauribile? Tra cinquanta anni continueremo a usare questi dispositivi? È presto per dirlo. Ma l’introduzione di nuovi strumenti e nuove tecnologie (la Realtà Aumentata, il Metaverso e tanti altri ancora) faranno di questi device uno strumento fondamentale per ogni aspetto della nostra vita. Che sarà sempre più online. Questo lo possiamo affermare con sicurezza.

A Lamezia la prima presentazione de L’arazzo algerino, romanzo a tinte gialle di Antonio Pagliuso.

LAMEZIA TERME (CZ) – Giovedì 12 maggio al Chiostro caffè letterario di Lamezia Terme si svolgerà la prima presentazione ufficiale de L’arazzo algerino, il nuovo romanzo a tinte gialle di Antonio Pagliuso.

Il libro, di fresca pubblicazione per i tipi di Dialoghi, marchio editoriale del gruppo Utterson, racconta una storia di antichi pregiudizi, di meschini equilibri di paese, di “sorrisi intinti nella coppa verderame dell’ipocrisia” – di un Meridione che non esiste più? –, di un giallo che, come scrive Eleonora Carta nella prefazione all’opera, si presenterà come un vero rompicapo e causerà “la frattura dell’ordine sociale, portando dolore, sconcerto, paura”.

L’incontro partirà alle ore 18.30; a conversare con l’autore sarà Giorgia Gargano, assessore alla Cultura del comune di Lamezia Terme.

La trama del romanzo

Può un pregiudizio indirizzare il corso di una vita? Riaccendersi per bruciare nuove esistenze?

Longadonna – la cornice in cui si svolge il romanzo – è un piccolo paese del Sud, un teatro mobile dove le giornate scorrono lente tra le chiacchiere al caffè. Tuttavia, l’apparente serenità del borgo è improvvisamente scossa da un efferato delitto: Polina, la giovane e brillante primogenita dei Lemoine, una famiglia di origini francesi, viene trovata morta nella sua cameretta. Ettore Meli, lʼombroso e inquieto commissario della vicina Valbenedetto, cercherà di risolvere il caso, affidandosi da un lato alla sua esperienza, dallʼaltro al vociare del popolo che, inevitabilmente, ne orienterà le indagini. Mai sottovalutare, però, la “violenza sotterranea che alberga nella società”; la vicenda si caratterizzerà di inattesi incastri e colpi di scena fino a condurre a una verità molesta e sconvolgente. Una verità che non ammetterà alcuna redenzione.

L’appuntamento rientra nel cartellone del Maggio dei libri 2022 organizzato da Sistema bibliotecario lametino in collaborazione con Chiostro caffè letterario.

Rincari sull’Assicurazione Auto 2022: ecco come risparmiare

Il prezzo dell’assicurazione auto, relativo all’anno 2022, è tonato a salire.

Come mai si è verificato ciò?

Il periodo pandemico ha influito sui bilanci del settore dell’assicurazione auto. I vari lockdown, infatti, hanno generato un blocco alla circolazione e quindi un calo dei sinistri, andando a generare degli utili per le varie compagnie. Tuttavia, nel corso di questo 2022 assisteremo ad un cambio di rotta.

Questo è dovuto principalmente al fatto che nel 2021 l’auto è stata considerata il mezzo più sicuro per muoversi, in quanto consente il distanziamento sociale, cosa non sempre garantita invece dai mezzi di trasporto pubblici.

La crescita quindi degli spostamenti auto e moto, ha comportato anche un aumento dei premi assicurativi, sia per quanto riguarda la semplice polizza RC che per le varie garanzie accessorie. Questo è successo perché sono tornati ad aumentare i sinistri: si prevedono rincari di circa 40 euro per ogni auto. Sono infatti quasi 800mila gli automobilisti italiani che hanno visto abbassarsi la propria classe di merito, come conseguenza degli incidenti dichiarati nel 2021.

Nonostante il quadro possa sembrare sconfortante, vi sono diverse soluzioni che si possono adottare per bilanciare le spese.

Vediamo quali.

Come ammortizzare i costi dell’assicurazione

Nonostante i rincari, vi sono diverse opzioni che possono essere applicate per risparmiare sul costo dell’assicurazione auto, ecco qualche esempio:

– Assicurazioni RC Familiari, è una norma introdotta dal Decreto fiscale del 2020 che va ad ampliare il Decreto Bersani.

Ma cosa prevede?

Questa legge (qui maggiori dettagli) permette al proprietario di un veicolo, acquistato nuovo oppure usato, di acquisire la stessa classe di rischio di un mezzo circolante e assicurato già in suo possesso, o di proprietà di un altro convivente del nucleo familiare.

– Valutare le migliori offerte del mercato. Molte volte si resta legati ad una determinata compagnia, più per abitudine che per un reale vantaggio. È bene allora, cercare e confrontare le offerte proposte dalle diverse compagnie assicurative, valutandone non solo i vantaggi in termini di prezzo ma anche le garanzie che tutelano l’assicurato da eventuali rischi.

Pagamenti in un’unica soluzione. Laddove sia possibile, scegliere per un pagamento unico anziché rateizzato, consente di guadagnare sul costo totale. Il pagamento rateizzato infatti, può arrivare a costare il 7% in più di quello annuale.

Formule guida. È importante scegliere bene la formula guida adatta alle proprie esigenze, dato che alcune risultano essere molto più vantaggiose rispetto ad altre. Ad esempio la guida esclusiva prevede dei benefici sui premi assicurativi, solo se però alla guida si trova il conducente indicato al momento della stipulazione della polizza.

Garanzie accessorie. Offrono la possibilità di assicurare non solo i veicoli, ma anche le persone, da danni e dalle condizioni che la sola RCA non copre.

Le principali garanzie accessorie sul mercato sono:

– Furto e incendio
– Kasko
– Tutela Legale
– Atti Vandali
– Polizza Cristalli
– Infortuni conducente
– Assicurazione Eventi Naturali.

È possibile scegliere garanzie tenendo conto di diversi parametri come stile di guida, la frequenza con cui viene utilizzato il mezzo, la città in cui si vive e così via. Aggiungere alcune di queste all’RCA consentirà di risparmiare in caso di sinistri o nel momento in cui dovesse verificarsi uno degli eventi per il quale il mezzo è stato assicurato.

 

 

A Ferramonti la presentazione del libro di Domenico Gullo, un romanzo sulle speranze emerse dal campo

FERRAMONTI DI TARSIA (CS) – Sarà presentato il prossimo 26 aprile alle ore 10, nella cornice del Campo di Concentramento Ferramonti di Tarsia, il più grande d’Italia, il libro “I bambini felici – Ferramonti di Tarsia” scritto da Domenico Gullo. L’autore, originario di Spezzano Albanese, in questo romanzo vuole onorare quella che fu l’atmosfera speciale di quel campo, dove molti dei prigionieri erano artisti e accademici, attraverso la storia, frutto di fantasia, della famiglia Friedman. A Ferramonti -lo ricordiamo- ci furono ben 92 baracche distribuite su 16 ettari di terreno, in cui hanno vissuto fino a 3000 prigionieri ebrei, in una zona infestata dalla malaria. Qui il coraggio morale della direzione del campo, ovvero quello del direttore e del maresciallo di polizia a capo della squadra di sorveglianza, è stato un raggio di luce in questo oscuro capitolo della storia.
Il loro comportamento nei confronti degli internati ebrei fu insolitamente umano e solidale.
Nessuno dei prigionieri morì di morte violenta, nel campo furono costruiti un ambulatorio, una biblioteca, una scuola, tre sinagoghe. Furono celebrati matrimoni e nacquero dei bambini, vennero allestiti spettacoli teatrali e concerti, e agli internati fu persino concessa una forma parlamentare di autogoverno.
La protagonista della storia, che si intreccia con fatti realmente accaduti, è Cecilia Friedman, una bambina di 10 anni austriaca, deportata a Ferramonti con i genitori. Qui ha conosciuto artisti che ne hanno riconosciuto e promosso il talento musicale. Il reticolato che avrebbe potuto spegnere tutte le speranze di Cecilia, le offrì invece l’opportunità di coronare il suo sogno più grande.
I lavori, moderati dal giornalista Emanuele Armentano, vedranno i saluti di Roberto Ameruso, Sindaco di Tarsia; Maria Letizia Belmonte, Dirigente Istituto Comprensivo di Terranova da Sibari; Maria Cinzia Pantusa, Dirigente Istituto Comprensivo di Spezzano Albanese; l’intervento di Teresa Ciliberti, Direttrice del Museo di Ferramonti; e le conclusioni dell’autore del romanzo. Nel corso della manifestazione verrà premiato il disegno vincitore del concorso per la copertina del libro e sarà inaugurata la mostra con tutti i disegni partecipanti, realizzati dagli alunni delle due scuole.

Lifestyle: tutto sulla rasatura uomo

Mai come negli ultimi tempi sul tema della barba vi è una diffusa attenzione, paradossalmente, però, coloro che possono vantare una rasatura a regola ah hoc sono davvero pochi. Si è soliti sentire spesso come la rasatura sia una vera e propria arte e in effetti è innegabile che ottenere un risultato finale privo di qualsivoglia taglio, irritazione o irregolarità sembra essere più difficile di quanto sembri. Ma di cosa ha bisogno un uomo per ottenere una rasatura uomo perfetta?

La qualità degli strumenti

Potrà sembrare un’ovvietà, ma la qualità finale della rasatura passa necessariamente da quella degli strumenti utilizzati. Non di rado capita che i risultati peggiori si ottengano non tanto per mancanza di tecnica di base quanto per le insufficienti caratteristiche dei prodotti che si utilizzano.

Indipendentemente dal fatto che si prediliga un rasoio a mano libera o uno elettrico o ancora le tradizionali lamette, optare per la maggiore qualità possibile significa ottenere dei risultati davvero in grado di essere definiti tali.

Prodotti per rasatura

Gli strumenti per la rasatura, specificatamente di alta qualità, possono arrivare a definire il proprio look in un modo che quasi non si credeva possibile, affinché ciò avvenga è però essenziale servirsi degli giusti prodotti di pre rasatura.

Tali prodotti, a dispetto di quanto si possa pensare, non sono dei semplici accessori o dei vezzi che l’uomo può concedersi, ma sono una parte essenziale nonché quella maggiormente responsabile del livello finale della rasatura.

Si potrà avere anche la migliore tecnica possibile e gli strumenti migliori sul mercato, ma in assenza di specifici prodotti i risultati saranno comunque al di sotto delle aspettative.

Crema o sapone da barba sono dei must have imprescindibili, inoltre il loro apporto è così prezioso poiché riescono a ridurre ogni possibile fattore d’insorgenza di irritazione cutanea.

Rasoio elettrico: sì o no?

Nel campo della rasatura ogni uomo utilizza uno specifico strumento, per lo più quello con cui si trova meglio o che è in grado di assicurargli un risultato finale a suo giudizio migliore di altri.

Partendo da tale assunto è possibile fare un’interessante riflessione che parte da una domanda per niente scontata: esiste uno strumento da rasatura migliore di altri? Dunque, una risposta assoluta non è possibile darla semplicemente perché le variabili in gioco sono diverse e vanno dalla tipologia di look che si desidera alla delicatezza della pelle finanche la struttura stessa del volto.

Certamente le classiche lamette rientrano tra quelle soluzioni estemporanee in grado di coniugare buoni risultati con un’altissima usabilità e praticità, a dispetto però di un’incidenza di irritazioni e tagli senza alcun dubbio maggiore rispetto a quella di altri strumenti.

D’altra parte abbiamo il rasoio elettrico. Si tratta di uno strumento capace di regalare delle performance sicuramente superiori rispetto alle lamette e di sposarsi benissimo con l’utilizzo dei vari prodotti di per rasatura.