Arresto per furto di legna a San Demetrio

IMG_2771SAN DEMETRIO CORONE (Cs) – Tre persone sono state sorprese ed arrestate in flagranza di reato dagli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Acri (CS) mentre erano intenti a trafugare materiale legnoso nel comune di San Demetrio Corone. Le tre persone sono state sorprese  nelle adiacenze del torrente “Galatrello” iscritto nel registro delle acque pubbliche in un’area boschiva ad elevata valenza paesaggistico-ambientale di proprietà del “Collegio Italo Albanese Sant’Adriano” di  San Demetrio Corone. L’attività di controllo degli uomini del Comando Stazione di Acri ha portato a individuare, nella località in questione, i  tre uomini intenti a caricare materiale legnoso già depezzato all’interno di un automezzo.  In particolare la pattuglia intervenuta ha trovato A.G. di anni 36 cittadino italiano e residente nel comune di San Demetrio Corone (CS)  all’interno di un autocarro mentre andava in direzione di alcuni cumuli di materiale legnoso appena reciso., mentre poco distante vi erano I.V. di anni 23 e T.G. di anni 37 entrambi di nazionalità rumena, i quali provvedevano a caricare il materiale legnoso all’interno dell’ autocarro. Al momento del controllo l’automezzo aveva al suo interno già caricati circa 4 quintali di legname quale salici, leccio, pioppo ecc. Taglio che dai dovuti controlli è risultato   essere stato effettuato senza le prescritte autorizzazioni da parte dell’Ente proprietario.  I tre responsabili arrestati in flagranza di reato su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, il quale dopo le formalità di rito, ne disponeva la rimessa in libertà in ottemperanza al disposto dell’art. 121 delle disposizioni di Attuazione del c.p.p. dovranno rispondere di furto aggravato di materiale legnoso, invasione di terreni pubblici con modifica sostanziale dello stato dei luoghi, nonché di deturpamento ed alterazione di bellezze naturali.

Le attrezzature impiegate quali due motoseghe, nonché i  20 quintali circa di legname già tagliato e depezzato sono stati posti sotto sequestro e messi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, mentre il quantitativo già caricato sull’autocarro veniva restituito al legittimo proprietario.

Terremoto: scosse al largo delle cosete calabresi

REGGIO CALABRIA – Quattro scosse di terremoto sono state registrate al largo della costa della Calabria negli ultimi due giorni. Tutte le scosse non hanno provocato danni a persone o cose.terremoti 2

La prima scossa di magnitudo 2.4 è stata registrata ieri sera al largo della costa occidentale, mentre le altre, di magnitudo dal 2.2 a 3.5, hanno interessato la costa meridionale. Il terremoto è stato lievemente avvertito nella zona della locride.

Finisce 0-0 la sfida delle 12,30 tra Perugia e Crotone

PERUGIA – Finisce 0-0 l’anticipo di pranzo della trentatreesima giornata di Serie B tra Perugia e Crotone. Il risultato non dà giustizia, però, a quanto di bello fatto dalle due squadre, specialmente fino all’ora di gioco, quando la stanchezza ha avuto il sopravvento sulle gambe dei giocatori. Un pareggio che alla fine dei conti può accontentare entrambe le compagini.

Bellissima domenica di sole in quel di Perugia.
L’incontro è molto combattuto ed il direttore di gara, Minelli, deve tirar fuori subito un paio di cartellini gialli per sedare gli animi più bollenti, ammonendo i perugini Nicco e Comotto; il primo, diffidato, salterà la trasferta di Chiavari.

L'ingresso in campo delle due squadre. (foto @ACPerugiaCalcio)
L’ingresso in campo delle due squadre. (foto @ACPerugiaCalcio)

Al 17′ Crescenzi dà per Lanzafame, la cui girata termina alta sulla traversa crotonese.
Risponde subito il Crotone con il suo giocatore di maggior talento, Ciano, il cui tiro dai 25 metri impegna severamente Koprivec costretto a rifugiarsi in angolo.
Al 41′ Lanzafame penetra in area e fa partire un insidioso diagonale che Cordaz intercetta con il piedone destro. Finisce così un primo tempo molto vivace con entrambe le squadre pericolose e, apparentemente, lungi dall’accontentarsi del pareggio.
Subito temibilissimo il Perugia in avvio del secondo tempo: da un corner dalla sinistra, incoccia di testa la punta Ardemagni, ma il pallone impatta sulla traversa difesa da Cordaz. Brivido per gli squali.
Verso l’ora di gioca, il ritmo inizia a calare e Camplone inserisce forze fresche con Verre e Falcinelli al posto di Lanzafame e Crescenzi. Drago risponde alla mossa offensiva del collega, non coprendosi ma inserendo l’ex Rabusic al posto di uno spento Padovan.
Al 70′ ci prova ancora Ciano, ma Koprivec compie un’altra bella parata negando al fantasista del Crotone la gioia del gol. Altra occasione per Ciano al 33esimo, ma il suo tocco ad appena un metro dalla porta, anche se in precario equilibrio, finisce alto.
Ultima azione della partita con un velleitario tiro dalla distanza di Suciu che si spegne alto sulla traversa.
I quattro minuti di recupero decretati da Minelli, non smuovono l’equilibrio e la gara termina così.
Il Perugia continua la sua scalata verso i play-off, agganciando all’ottavo posto il Livorno a 47 punti. Il Crotone infila il quarto risultato utile consecutivo su un difficile campo, resta al 19° posto che significa play-out ed aggancia la Ternana a 36 punti, in attesa della gara degli umbri contro il Cittadella.

PERUGIA-CROTONE 0-0

PERUGIA (3-5-2): Koprivec; Hegazy, Comotto, Mantovani; Faraoni, Fossati, Nicco (dal 19’st Fazzi), Lanzafame (dal 13’st Verre), Crescenzi (dal 24′ Falcinelli); Fabinho, Ardemagni. A disp.: Amelia; Vinicius, Nielsen, Baldan, Giacomazzi, Taddei. All.: A. Camplone
CROTONE (4-3-3) :Cordaz; Balasa, Claiton (dal 17’st Cremonesi), Ferrari, Martella; Matute (dal 34’st Dezi), Maiello, Suciu; Ciano, Padovan (dal 23’st Rabusic), Stoian. A disp.: Stojanovic; Gigli, Galardo, Salzano, De Giorgio, Ricci. All.: M. Drago

Arbitro: Daniele Minelli di Varese
Recuperi: 2′ e 4′
Ammoniti: Nicco, Comotto, Hegazy, Mantovani (P) Suciu (C)
Angoli: 6-6

Antonio Pagliuso

 

 

 

 

 

La Poesia che unisce l’Italia: ecco la Scuola di Poesia

cavaliereacamogli“Un cambiamento radicale e perenne della nostra letteratura un Risorgimento poetico che cambierà mi auguro il volto della letteratura Italiana”. Con queste parole il cavaliere al merito per la poesia Silvano Bortolazzi lancia la Scuola di poesia. 85 Province italiane che dal 9 marzo attraverso la rete internet stanno prendendo corpo e realtà dalla Valle d’Aosta alla Calabria (che si sta muovendo bene e con grande attivismo da parte dei delegati non da meno le altre regioni d’Italia). Quella del poeta e cavalier Bortolazzi è una missione poetica. Arriva al successo all’età di 25 anni nella sua città Recco in Liguria ma a muoverlo sono i valori veri quelli religiosi e morali di un’Italia, che deve restare unità. La Scuola di poesia che si può seguire in rete su Facebook annovera più di 13 mila iscritti ed è il manifesto che unisce idealmente tutti i poeti da Nord a Sud e dal 19 marzo viaggia sulle onde della radio web radio quatzards Siciliana. Un esperimento riuscito al momento che tramite le onde come del mare unisce idealmente Liguria e Sicilia.”

SERIE C/M: Dominio Bisignano, Cetraro battuto 3-0!

BISIGNANO – CETRARO 3 – 0 (25-13, 25-18, 25-17)

Consuleco Bisignano: Ferraro, Balestrieri, Esposito, Iannace, Federico, Brindisi, Tortorella (L), Meringolo, Iaquinta, Caputo, Ritacco, Chimenti. Allenatore: Roberto Lionetti

Cetraro: Cesario, Grosso, Picarelli, Perrone, Leporini, Fedele, Iorio (L1), Gagliardi (L2), Cairo, Martillotta, Bencardino. Allenatore: Marco Lionetti

Arbitri: Luca Verta – Giuseppina OrioloTifoseria consuleco bisignano

Prestazione maiuscola della Consuleco Bisignano, che batte il Cetraro in casa per 3-0. Gara quasi mai messa in discussione, nonostante anche le posizioni in classifica che vedono il Cetraro davanti proprio ai bisignanesi. Il pubblico di Collina Castello, vera spinta in più nella gara di campionato, ha così dato ai ragazzi allenati da Roberto Lionetti (in “derby” contro il fratello Marco) la carica giusta contro un avversario che all’andata vinse per 3-1.

Già nel primo set la partita è dominata dai bisignanesi, che si mostrano molto pimpanti e dinamici anche sottorete. Il 25-13 del primo set la dice lunga sull’equilibrio in campo, mentre al cambio campo sembra esserci una contesa molto più accesa. La Consuleco tiene botta e prende il largo dopo la metà del set, quando la lucidità e i pochi errori commessi sono decisivi per andare sul doppio vantaggio, conquistandolo col punteggio di 25-18. Al terzo set la Consuleco sperimenta anche qualcosa, conducendo senza affanni sino al 25-17 che permette di chiudere la pratica Cetraro in un’ora scarsa di gioco.

Vittoria meritata, quindi, per la Consuleco Bisignano, dove è il vice mister Agostino Chimenti a concedere volentieri le sue impressioni: «Questa vittoria è arrivata dopo una partita praticamente senza storia, e non mi aspettavo di vedere un Cetraro così poco aggressivo. Merito anche nostro, perché abbiamo preparato molto bene la gara in settimana, lavorando incessantemente sulla battuta e portando gli avversari a giocare in maniera piuttosto scontata. Ci tengo a ringraziare in particolar modo i tifosi: oggi il pubblico è stato veramente il settimo uomo in campo». Confermiamo le parole di Chimenti, la tifoseria è stata eccezionale nel supportare i pallavolisti in campo, grazie a tanti giovani ragazzi che dalle tribune hanno mostrato la faccia pulita e passionale di questo sport.

Agguato a Cosenza: ucciso 26enne

COSENZA – Un giovane, Antonio Taranto, di 26 anni, è stato ucciso a colpi di pistola a Cosenza. La vittima stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata in discoteca quando è stato raggiunto da alcune persone una delle quali gli ha sparato un colpo di pistola che lo ha raggiunto alle spalle.Polizia: una volante della Questura di Catanzaro

Il giovane è stato soccorso e portato in ospedale dove è giunto senza vita. Sull’accaduto sono in corso le indagini della squadra mobile.

L’omicidio sarebbe avvenuto dopo una lite in discoteca.

SERIE C FEMMINILE/ La Yamamay vince il derby contro la Stella Azzurra Catanzaro

LAMEZIA TERME (CZ) – Oliveira e compagne battono con l’abituale 3-0 le ragazze della Stella Azzurra nel derby della provincia di Catanzaro.
Le ospiti partono ben motivate, desiderose di fare una bella figura nonostante la classifica parli ben chiaro con i 49 punti che intercorrono tra la capolista e le catanzaresi ultime in graduatoria. Le ragazze di Giuseppe Fiorini non partono male e si portano sul 4-7, prima di subire un break di 5-1 da parte delle lametine che indirizza il set in maniera irreversibile. 1° set che va alle biancorosse (25-12).

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La Stella Azzurra inizia con buona verve anche il secondo parziale, ma ben presto la Yamamay ritorna a martellare, facendo scemare le speranze ospiti.
Nel finale entrano anche le giovanissime Erika Giampà (libero) ed Arianna Fico. Un fast di Ruberto chiude il set sul 25-12.
Quando il terzo set inizia, le yamamine restano metaforicamente in panchina, e le catanzaresi ne approfittano schizzando avanti di sette punti (3-10). Guzzo riprende le sue che recuperano terreno e mettono il naso avanti sul 13-12. Le biancoblù questa volta non si fanno spaventare e restano a galla fino alla fine quando, sul 24-22, una battuta sballata della Zimatore consegna il set e la partita alle locali.

YAMAMAY LAMEZIA – STELLA AZZURRA CATANZARO 3-0 (25-12; 25-12; 25-22)
YAMAMAY LAMEZIA: Fico, De Sando 1, Ruberto 16, Oliveira Da Silva 10, Flores, Torcasio 4, M.L. Mercuri 5, Buonfiglio 15, C. Mercuri 5, Cirifalco, Spaccarotella (L), Giampà (L2). Allenatore: Rino Guzzo 2°: Francesco Ferraiuolo
STELLA AZZURRA CATANZARO: Astorino (L), Valoroso 5, De Rosa 8, Lamantea 5, Barberi 3, Fiorini, Dolce 1, Braichuk 3, Zimatore. Allenatore: Giuseppe Fiorini
Arbitri: Domenico Ferrise
Segnapunti: Rajta Elona
Note. Yamamay Lamezia: Aces 5, Battute sbagliate 5, Muri vincenti 8,Totale attacchi vincenti 56, Totale errori punto 18 Stella Azzurra: Aces 2, Battute sbagliate 3, Muri vincenti 7, Totale attacchi vincenti 27, Totale errori punto 19.

Antonio Pagliuso

 

 

 

 

Il Presidente Mario Occhiuto alla manifestazione Notriv

no triv occhiutoCORIGLIANO CALABRO (CS) – Dall’inquinamento delle falde acquifere a quello ambientale, passando per la rovina di un territorio votato al turismo e alla produzione agricola di alta qualità, che improvvisamente si ritroverebbe a diventare “miniera” di trivellazione.

Il Presidente della Provincia Mario Occhiuto ha voluto essere in prima fila, questa mattina, alla manifestazione Notriv di Corigliano contro le trivellazioni nel mare Ionio. Al corteo hanno partecipato anche numerosi sindaci, rappresentanti sindacali, esponenti delle associazioni ambientaliste e studenti.

“Siamo in mano alle lobby regionali e nazionali – ha dichiarato Occhiuto – e ormai sembra che siano loro direttamente a fare le politiche. Anche in America ci sono le lobby, ma lì hanno contribuito a fare dell’America il Paese che è oggi. Non a demolirlo. Una classe dirigente illuminata deve riuscire a determinare le politiche in modo che siano vantaggiose per le popolazioni perché, lo ricordiamo, non esiste sviluppo senza sostenibilità. Le lobby controllano tutto: dai trasporti, al ciclo dei rifiuti, all’energia e il loro modo di agire è tutto orientato agli interessi speculativi e non alla salvaguardia del futuro del nostro territorio. Ecco perché occorre ribellarsi a questo modo di fare politica. Ed ecco perché anche la Provincia di Cosenza è contraria alle trivellazioni nel nostro mar Jonio”.

Occhiuto, aderendo alla manifestazione che ha visto la partecipazione di tantissima gente lungo le vie di Corigliano, ha poi spiegato che: “La mobilitazione è necessaria per salvaguardare gli interessi collettivi. Perché la posta in gioco è molto seria. E’ in pericolo il futuro dei nostri territori che potrebbero essere deturpati in modo irreversibile. E questo mette a rischio il futuro dei nostri figli e delle giovani generazioni. Io sono qui oggi per essere vicino ai tanti sindaci, ai movimenti, ai sindacati, agli studenti. Parlando anche con tanti colleghi amministratori e sindaci sento, però, un forte senso di frustrazione perché il Governo ha già deciso senza tenere in nessun conto la volontà dei rappresentanti dei territori. Proprio per questo la nostra voce deve levarsi ancora più alta e chiara, a tutela del nostro territorio e dell’ambiente”.

Uomo spara davanti al Congresso di Magistratura Democratica con Orlando

proiettiliREGGIO CALABRIA – Un uomo, Fausto Bortolotti, di 61 anni, originario di Cene (Bergamo) ma residente a Ventimiglia (Imperia), ha sparato in aria due colpi di pistola calibro 7,65 davanti al teatro Cilea di Reggio Calabria, dove è in corso il congresso di Magistratura Democratica al quale assisteva il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. L’uomo è stato immediatamente bloccato dai carabinieri in servizio davanti al teatro.

L’uomo è giunto davanti al teatro a bordo di una vecchia auto Suzuki di colore rosso, è sceso dalla vettura ed ha sparato i due colpi di pistola in aria, venendo bloccato subito dopo. L’arma, una calibro 7,65 con un colpo in canna e quattro nel caricatore, è stata recuperata.  L’uomo è stato arrestato dai carabinieri.

La vettura dell’uomo è stata ispezionata dagli artificieri della Polizia. Sul corso Garibaldi, la strada principale di Reggio, ci sono ancora per terra i due bossoli dei colpi sparati dall’uomo.

NexTv: Il fascino della sobrietà di Eleonora Daniele

CBMvxBqWUAA_NQrEra il 20 settembre 2001 quando una giovane biondina dall’aria un po’ snob e la bellezza “algida” varcava la porta del Grande Fratello, una delle trasmissioni ad oggi riconosciute tra le più trash di quella che i benpensanti chiamerebbero “tv spazzatura”. Lei, Eleonora Daniele, entrava nella casa più spiata d’Italia, per ottenere quello che aveva sempre desiderato. Soldi e un po’ di notorietà. Notevole per le sue caratteristiche fisiche, sembrava essere destinata ad un futuro nell’oblio come tanti suo “colleghi”, invece Eleonora, è rimasta tra le poche che sono riuscite a coronarlo davvero quel sogno. E nel più pulito dei modi. Da papabile “promotore finanziario” a conduttrice di Storie. Storie vere, raccontate con la giusta sobrietà di chi il dolore lo ha toccato con mano, nella propria vita, e di esso non vuole fare spettacolo. Semmai un racconto. Di quelli che aiutano a sopravvivere, che sono portatori di salvezza e che magari contribuiscono alla corretta conoscenza delle cose, troppo spesse vittime del moralismo della tv più che di quello della verità.

Lei, che la televisione la guardava sempre con distacco, pensando a quanto fosse un po’ sciocca la gente che di essa ne faceva un’ossessione e una malattia fino a non saperne più distinguere i confini della realtà. Lei che nel tempo ne ha fatte tante di cose di cui andare fieri, mantenendo sempre quella punta di “freddezza” che nasconde, invece, un grande rispetto per la realtà “difficile” che rappresenta. E’ pacata, anche un po’ timida: “Intervisto sempre gli altri ma se lo fanno con me viene fuori quel lato un po’ impacciato”. Di sicuro è coinvolgente mentre continua, anche fuori dal suo palco, a raccontare le storie che, grazie a quel programma ha potuto scoprire. E’ una stacanovista, una che rifiuta i copioni perché non è disposta a raccontare quello che “altri” hanno scritto per lei. La passione che impiega nel suo mestiere e quel barlume di malinconia  che accompagna i suoi discorsi sulle tematiche più sensibili, si evince anche senza osservarne l’immensa bellezza. CBLdMoqW8AAIfgs

E’ Eleonora Daniele, erede di quel Gf che Lucio Presta sembrava aver tanto disprezzato, il terzo incontro del progetto “NexTv”. “Ma di lei e della sua bravura ho voluto parlare a dimostrazione che, a chi ha talento, può bastare anche un semplice reality per metterlo in mostra. Non sono contro i reality. Sono contro chi produce disoccupati illudendoli di farli diventare famosi. Chi ha talento, lo ha anche senza reality. Chi non ne ha, non ne avrà neanche una volta fuori.“, spiega Presta alla punzecchiatura di uno dei giovani presenti. Ed Eleonora Daniele di talento sembra averne da vendere. “Niente, di più alto livello, può essere raggiunto senza fatica. E chi fa fatica, senza mollare, prima o poi, qualcosa riesce a farla”. CBMvxDUWsAEfEzt

A fine incontro Eleonora dispensa foto e abbracci per tutti. E’ una padovana dal cuore terrone, come la definisce Presta. Una di quelle “grandi” conduttrici che sanno distinguere il rumore del successo popolare dal suono quasi soffocato del talento vero.

Lia Giannini