Memorial Bergamini, quarta giornata: ai quarti anche Interlagos e Pro Cosenza

COSENZA – Con le gare del Girone D, è calato ieri pomeriggio il sipario sulla fase a gironi del Memorial Denis Bergamini. Le ultime due squadre qualificate per i quarti sono Interlagos (come prima) e Pro Cosenza, che raggiungono così il Marca, l’Azzurra, l’Andreoli, la Real Gioia, il Real Cosenza e il Taverna. Eliminate invece il Roggiano (ma solo per differenza reti), l’ Oreste Angotti  e la Pietro Mancini.

Oggi, come da scaletta, spazio ai quarti di finale, ad eliminazione diretta dalle 17.oo.

Andreina Morrone

Interrogatorio Scajola: “Mai fatto affari con nessuno”

Sull’audio depositato al Tribunale di Reggio Calabria, Scajola si scagiona da ogni tipo di rapporto – che lo legasse dal punto di vista economico – con i Matacena e lo scandisce chiaramente: “Non ho mai fatto affari con nessuno perché non ne sono capace. L’ultima volta che ho comprato una casa ho fatto un casino. E poi vado a fare affari con loro ..”. “La mia preoccupazione – spiega Scajola – era sempre quella, la grandissima difficoltà economica che mi pareva di arguire” avesse Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena, a Dubai senza passaporto dopo la condanna a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

A detta dell’ex ministro, con la Rizzo impostò una linea dura, essendo molto chiaro:

“In una telefonata io fui molto duro nel dirle quale era secondo me la via che avrebbe dovuto scegliere e cioè il marito sarebbe dovuto venire qua. Avrebbe sofferto ma comunque il marito latitante è peggio che in prigione”. “Lei avrebbe potuto cercarsi un lavoro, è una bella donna faceva la modella poteva trovare la possibilità di fare qualcosa. Io l’avrei aiutata come l’ho aiutata facendole dare una collaborazione”. “Diventò un po’diverso (l’atteggiamento) da parte mia dall’episodio scatenante della macchina”. Il riferimento è alla Porsche Cayenne che aveva la Rizzo – sulla targa della quale Scajola fece fare accertamenti dalla sua scorta – e che lei, nel suo interrogatorio, ha detto che le era stata regalata da Francesco Caltagirone Bellavista.

“Se avessi parlato più chiaro non ci sarebbe tutta questa roba qua”, dice Scajola ai pm. “Pensavo – spiega – di non fare niente di male e quindi non avevo preoccupazione col telefono anche se potevo sospettare che lei (Chiara Rizzo, ndr) potesse essere controllata. Usavo un linguaggio che ha creato solo casino”

“Sulla vicenda della casa” a Roma davanti al Colosseo, “sono politicamente morto, per due motivi: uno perché la cosa era eclatante e spaventosa, secondo per la mia verità che è diventata la verità nella motivazione della sentenza di primo grado”.
”Vi continuo a dire che era fuffa il Libano”, spiega l’ex ministro ai pm. ”Io non ho fatto nulla (…) io non ho mai cercato Gemayel (l’ex presidente libanese)”, ha aggiunto Scajola, chiarendo che il suo proposito era solo quello ”di cercare che questa qui”, ossia Rizzo, ”si metta a far qualcosa, a lavorare”.

Nuovi libri per la Città dei Ragazzi

COSENZA – Lo scrigno rosso della Città dei Ragazzi si è colorato oggi di novità. Alle  17 infatti si è svolta oggi la cerimonia di consegna dei volumi pubblicati dalla casa editrice calabrese Coccole Books e donati dall’Associazione Officina Trentatre – Onlus agli ospiti della struttura di via Panebianco.

Durante la cerimonia Antonio Curcio della società Teca srl, gestore dei servizi dello scrigno rosso, ha ringraziato il presidente dell’Associazione, Alessandro Martire, per l’iniziativa e Ilario Giuliano, titolare della casa editrice calabrese Coccole Books, per la preziosa donazione.

Ai libri donati si sono aggiunti anche alcune copie di racconti editi da Unicef. Tutti i testi sono illustrati e rivolti ai piccoli lettori.

Ilario Giuliano, ribadendo che il libro è un bene prezioso e uno strumento importante che gli adulti hanno il dovere di regalare ai più piccoli, ha sottolineato che è compito degli Enti Pubblici preoccuparsi della crescita culturale delle comunità, destinando allo scopo congrue risorse.

L’assessore Geppino De Rose ha rivolto un saluto ai ragazzi presenti all’incontro, ringraziando l’Ente Benefico e l’editore per l’iniziativa odierna, sottolineando l’impegno dell’Amministrazione Comunale nel settore della cultura e invitando i presenti a partecipare all’incontro del prossimo 20 giugno per il rilancio della cultura a Cosenza.

Al termine della cerimonia si è svolto il laboratorio di costruzione del libro a cura di Daniela Valente, scrittrice di numerosi testi per ragazzi.

Nuovi interventi per la sanità nella Locride

REGGIO CALABRIA – Si è tenuto presso gli uffici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria un importante incontro promosso dal Comitato di Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci per discutere le principali problematiche organizzative ed assistenziali, con particolare riferimento all’ambito sanitario della Locride.

Il Comitato di Rappresentanza ha ritenuto opportuno estendere la partecipazione anche ai rappresentanti dei Comuni maggiormente e direttamente interessati alla questione. Sono stati infatti invitati ad intervenire anche Giovanni Calabrese, Sindaco di Locri (sede del principale ospedale dell’Azienda), i rappresentanti della Commissione Straordinaria del Comune di Siderno (sede del Distretto Sanitario), Tommaso Mittiga e Giovanni Riccio, rispettivamente sindaci di Bovalino e di Caulonia (sedi del Distretto Territoriale), il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Locride Giorgio Imperitura, e il Presidente del Comitato dei Comuni della Locride Giuseppe Strangio.

I sindaci intervenuti hanno apprezzato la disponibilità al confronto del Commissario Straordinario Francesco Sarica e hanno condiviso la necessità di concentrare gli sforzi organizzativi per promuovere azioni concrete e direttamente visibili orientate a sostenere l’impegno degli operatori professionali dell’Azienda che, pur disponendo di elevate e qualificate doti professionali, spesso si trovano a dove operare in condizioni poco agevoli, caratterizzate da carenza di risorse strumentali e umane. Tra gli esempi più ricorrenti negli interventi dei Sindaci quello del Pronto Soccorso: sale d’attesa ingolfate, posti letto esauriti e medici, infermieri ed operatori costantemente impegnati ad affrontare centinaia di accessi giornalieri, la gran parte dei quali dovrebbe trovare risposta in altre sedi.

Il Direttore Sanitario Aziendale, Ermete Tripodi, ha informato i sindaci presenti che da poco è stata potenziata la squadra aziendale che si occuperà del monitoraggio dei fattori di rischio clinico all’interno dei nosocomi. Si tratta di un interevento organizzativo, a costo zero, che permetterà di individuare eventuali elementi di pericolo nei percorsi diagnostico-terapeutici.

Vincenzo Scali, Direttore Amministrativo, ha espresso il proprio favore per il metodo di lavoro proposto dai sindaci, basato sul confronto e la condivisione delle problematiche. Lo sforzo e l’impegno deve essere e deve rimanere comune, orientato al raggiungimento di obiettivi condivisi, evitando di promuovere posizioni negative preconcette da parte dell’Utenza.

Naturalmente gli amministratori locali si aspettano e pretendono azioni concrete e la risposta del Commissario Straordinario è arrivata prima ancora della domanda: proprio ieri, infatti, è stato conferito l’incarico di Direttore del Dipartimento Ospedaliero al dottor Domenico Calabrò, primario della Struttura di Allergologia dell’Ospedale di Locri, una di quelle strutture che assieme a molte altre – tra cui la Pediatria, la Dermatologia, la Anestesia e Rianimazione, la Chirurgia, ecc. –, esprimono elevatissimi livelli professionali, costanti nel tempo nonostante le note difficoltà organizzative e la carenza di risorse.

A questo si aggiungono i numerosi provvedimenti già realizzati dall’attuale management e orientati al potenziamento contestuale dell’ospedale ma anche e soprattutto del territorio che, istituzionalmente, rappresenta il filtro principale dell’assistenza sanitaria di prossimità. Sono stati, infatti, conferiti ben dieci incarichi di medico di medicina generale nel solo territorio della Locride. Dieci nuove professionalità che saranno in grado di gestire direttamente buona parte dell’offerta sanitaria sinora impropriamente rivolta al pronto soccorso.

Una vera e propria innovazione è poi quella delle Unità Cure Primarie, unità organizzative attive presso le principali sedi distrettuali dell’Azienda composte da profili multidisciplinari (medici di base, pediatri, specialisti, ecc.) che opereranno per garantire l’assistenza sanitaria primaria.

Sul piano dell’assistenza ospedaliera il dottor Sarica ha confermato il proprio impegno personale e quello della direzione e dello staff tecnico per attivare finalmente i lavori di ristrutturazione già finanziati ormai da oltre dieci anni ma mai partiti. A tale proposito ha preteso l’impegno da parte dei dirigenti apicali dell’Assessorato alla Sanità di assegnare in via definitiva le risorse, presentando ancora una volta il progetto di massima.

Altrettanta attenzione è stata riservata al settore della Prevenzione. A giorni sarà presentato il progetto sperimentale di lotta al randagismo che vedrà l’impegno congiunto di Comuni, professionisti, Ordine dei Veterinari e ASP articolato nelle attività di monitoraggio e controllo del territorio e di campagna di contenimento delle nascite.

Terra di santi e di briganti. Tornano sabato 14 giugno i “Cinque sensi di marcia”

COSENZA – Ancora un appuntamento, sabato 14 giugno, con “Cinque sensi di marcia”, l’ormai collaudata iniziativa, promossa dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi, guidato da Rosaria Succurro. Il nuovo itinerario di trekking urbano, attraverso i luoghi più suggestivi della Cosenza antica, soprattutto quelli meno frequentati e conosciuti, avrà per tema “Cosenza : terra di santi e di briganti”.
Il raduno è fissato per le ore 16,30 in Piazza Marco Berardi.
Il percorso porterà gli affezionati frequentatori di “Cinque sensi di marcia” nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, per poi proseguire, attraverso via Archi di San Francesco e La Motta, al complesso monastico delle Cappuccinelle dove è in programma la prima visita guidata del nuovo itinerario.
Subito dopo, percorsa via del Castello, altra sosta e visita guidata nella Chiesa di San Giovanni Battista. Attraverso Portapiana, i partecipanti si sposteranno poi alla volta della Chiesa e del Convento della Sanità. L‘itinerario di trekking urbano si concluderà proprio con una visita guidata all’interno della Chiesa e di quello che è oggi il Conservatorio di Musica “Stanislao Giacomantonio”. Il tutto si concluderà intorno alle 19,30 e sarà suggellato da un momento musicale curato dallo stesso Conservatorio. Le prenotazioni per partecipare al percorso di trekking urbano, in programma sabato 14 giugno, si raccolgono al punto informativo di Piazza XI Settembre o telefonando al numero 328.1754422.
“I risultati che abbiamo finora ottenuto con i percorsi dei sensi nel centro storico – sottolinea in una dichiarazione l’Assessore Rosaria Succurro – ci confortano enormemente e ci inducono a riproporre un’iniziativa che sta facendo registrare tanti consensi e apprezzamenti. L’arrivo della stagione estiva carica di ulteriore suggestione e significato le escursioni proposte dall’itinerario, con l’auspicio che possano fungere da attrattore non solo per i cosentini che già stanno rispondendo positivamente, ma anche per quei turisti che cominciano a popolare il nostro centro storico e che saranno attratti dalla possibilità di visitare a piedi i luoghi che incarnano maggiormente il patrimonio artistico, storico e culturale della nostra città.”

A Locri la mostra fotografica “Special Guest”

LOCRI – Si terrà a Locri il 14 e 15 giugno 2014 presso lo spazio espositivo di Piazza Nassiriya la mostra fotografica “Special Guest – La bellezza inaspettata”, promossa dall’Associazione Italiana Persone Down – Sezione di Reggio Calabria che ha come partner dell’iniziativa l’Amministrazione Comunale di Locri, ed è supportata da Borghi Solidali (grazie all’impegno di Elena Trunfio e Santo Marra), Ecolandia e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Marina Arena e Rita Simone) “Special Guest” nasce dall’incontro di sensibilità speciali che si sono amalgamate tra di loro.

La professionalità offerta da otto fotografi reggini ha poi fatto sì che nei loro scatti venissero immortali sorrisi, emozioni, stati d’animo di persone uguali a noi, che hanno portato alla “bellezza inaspettata”. Questa mostra vuole essere un modo esplicito per allontanare la paura, quella paura di poter essere considerati “diversi”. Per questo motivo viene mostrata la semplicità dei bambini down immortalati nella loro quotidianità con i loro familiari. Le emozioni che vengono trasmesse e percepite attraverso gli scatti fotografici, diventano nostri, contagiando ed emozionando chi li osserva. Una bellezza sicuramente speciale.

XXXVI compleanno Centro Residenziale Università della Calabria

un momento dell'incontro

RENDE (CS) – Un ateneo speciale, un ateneo nato e cresciuto negli anni con le caratteristiche del campus non poteva non festeggiare la nascita del suo Centro residenziale. Cuore pulsante dell’Università della Calabria, da 36 anni il Centro accoglie ed aggrega gli studenti, calabresi e non solo. Le candeline saranno spente il prossimo 19 giugno – è proprio il 19 giugno del 1978 che il presidente delle Repubblica ne sanciva, con proprio decreto la nascita – ma i festeggiamenti partiranno oggi e dureranno una settimana.
Il programma è stato presentato questa mattina, presso la nuova seminari delle residenze Socrates, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il prorettore Guerino D’Ignazio, il prorettore delegato al Centro residenziale Luigino Filice, il direttore del Centro residenziale Franco Santolla e Marcello Fiore, coordinatore della manifestazione. In sala molti rappresentanti delle associazioni e numerosi studenti che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.
Il luogo scelto per la presentazione del programma non è casuale: l’attuale sala seminari del Socrates, sede dell’ex centro scacchistico, è rimasta chiusa per anni e solo di recente, nell’ambito del rilancio delle residenze, restituita alla fruizione comune.
I festeggiamenti per l’anniversario della nascita del Centro coincidono con la Festa dei Popoli. Una scelta anche questa ben precisa, perché il Centro residenziale, pensato prima prevalentemente per gli studenti calabresi, oggi è diventato uno dei poli attrattori principali, nell’ambito delle politiche di internazionalizzazione e di accoglienza dell’ateneo. Il campus ospita 2 mila studenti di nazionalità italiana, ma accoglie anche ragazzi provenienti da 63 diversi Paesi del mondo. “Il campus come centro del mondo è il titolo del convegno che chiuderà le celebrazioni per il centro residenziale. L’accoglienza, la socialità, la convivenza tra culture e storie diverse sono la vocazione del nostro ateneo. E su questi temi, così come sul rilancio del carattere residenziale del nostro campus, si integrano la politiche dell’ateneo e del centro”, ha spiegato il prorettore delegato Luigino Filice. Un piccolo ma concreto segnale dell’anima cosmopolita del centro residenziale è visibile da stamattina sulla sua pagina web: il nome del centro scorre nelle lingue dei 63 Paesi ospitati.
“Il campus è nato – ha detto il prorettore Guerino D’Ignazio, che ha la delega all’internazionalizzazione – con l’obiettivo di far vivere insieme studenti e docenti. Non solo nelle aule, ma anche al di fuori. Il centro residenziale è una colonna portante dell’ateneo e oggi ci aiuta a rafforzare il carattere internazionale dell’Unical. E la nuova gestione sta marcando, anche su questo aspetto, un cambiamento”.
Continua intanto il lavoro per migliorare i servizi. Per l’avvio del nuovo anno accademico si conta di inaugurare il nuovo centro servizi, a settembre sarà pronta – ha ricordato Santolla – la nuova mensa delle Maisonettes, si stanno ristrutturando gli alloggi, sempre del complesso delle Maisonettes e si cercano di contenere le tariffe: quelle del Socrates, ad esempio, sono state ridotte.
La festa parte stasera, alle 20, con la cena etnica organizzata presso le residenze Martensson dalla comunità africana del campus. Proseguirà con concerti, la proiezione dell’esordio dell’Italia ai Mondiali contro l’Inghilterra (sabato, presso il piazzale di Linguistica), fino alla grande giornata del 19 giugno, che prevede stand etnici e del gruppo d’acquisto solidale, il convegno (dalle 17 alla Caldora), spettacoli e il taglio della torta.

Asp Catanzaro: De Rose,nessun trasferimento di personale dal reparto di ortopedia di Lamezia Terme

CATANZARO – “Nessun trasferimento definitivo di personale dall’unità operativa di Ortopedia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme al nosocomio di Soverato”. A precisarlo è il primario del reparto di Ortopedia del presidio ospedaliero lametino, Dott. Cesare De Rose, che interviene in merito alle notizie diffuse in questi giorni relative a un presunto trasferimento di tre medici da Lamezia a Soverato. “Bisogna smentire e rettificare le notizie false che stanno circolando – ha affermato il dottore De Rose – perché non è assolutamente vero che tre medici sono stati trasferiti all’ospedale di Soverato; è vero invece che ci sono tre ortopedici che a turni settimanali, quindi un medico alla volta, andranno a prestare il proprio servizio nell’ospedale di Soverato. Non si comprende tanto clamore, dato che questo è il quarto anno consecutivo che adottiamo questa prassi, di inviare un medico a settimana a Soverato, per venire incontro ai colleghi del nosocomio catanzarese che ogni anno, come arriva il mese di giugno, si accorgono che hanno bisogno di altri medici”. Il primario di Ortopedia puntualizza poi che “mai nessun medico è stato invece inviato da Soverato a Lamezia nel corso dell’estate, come erroneamente affermato nei giorni scorsi dal sindaco Stanizzi di Stalettì che sui giornali ha lanciato la proposta ‘di verificare le unità in soprannumero di Lamezia e procedere con un ordine di servizio immediato per mandarle a Soverato come fu fatto diligentemente e sapientemente la scorsa estate in senso inverso’. Cosa – ha precisato il dott. De Rose – che non è mai avvenuta, sia perché non esiste alcun sovrannumero di personale nel presidio ospedaliero di Lamezia e sia perché non è mai arrivato personale a Lamezia dai presidi di Soverato o Catanzaro, anzi è sempre stato il contrario, noi ci siamo sempre messi a disposizione, nell’interesse dell’Azienda e a garanzia dei servizi. Prima di diffondere notizie di questo genere e creare disinformazione e allarmismo, bisognerebbe informarsi alla fonte e verificare le voci di corridoio, perché in questo modo si creano danni non solo all’Azienda sanitaria ma soprattutto ai cittadini che hanno notizie false e non sanno a chi rivolgersi. Tutto questo a discapito del servizio sanitario e del lavoro che quotidianamente svolgiamo ”. Anche il coordinatore delle direzioni sanitarie dell’Asp di Catanzaro, dott. Pietro Minniti, aveva comunicato nei giorni scorsi di aver dato disposizione che per il mese di giugno tre ortopedici di Lamezia, a turni settimanali, quindi un medico a settimana, prestassero servizio nell’unità operativa Ortopedia del Presidio ospedaliero di Soverato, per consentire alle unità rimaste il riposo settimanale e le ferie. L’Asp di Catanzaro, infatti, negli anni precedenti, 2011, 2012 e 2013 ha ovviato alla carenza di personale destinando in via provvisoria all’ospedale di Soverato medici da Lamezia, che hanno sempre collaborato. 

Ernesto Rapani (FdI-An): contrade e centro storico versano in una situazione inaccettabile

ROSSANO ‒ Cresce il malcontento. “Ci sentiamo completamente abbandonati” – E’ questa la frase più ricorrente che, ormai, si sente riecheggiare per le vie del centro storico e nelle contrade della nostra città.

“ Le amministrazioni locali si susseguono, ma il leitmotiv resta sempre lo stesso: siamo stufi delle visite pre-elettorali nelle quali, puntualmente si promettono cose che purtroppo alla fine lasciano il tempo che trovano”. Queste, le parole che accomunano lo stato d’animo dei residenti.
Molteplici sono le motivazioni che spingono i cittadini a sollevare queste pacifiche forme di protesta.
Sono queste le lamentele – riguardante lo stato di totale abbandono di alcune contrade e di alcuni quartieri del centro storico – rivolte al Consigliere Comunale Ernesto Rapani durante la visita ad amici nel periodo di campagna elettorale.
“E’ la condizione, in particolare, che si riscontra in Contrada Fabbrica (località marina) dove lo stato di abbandono è chiaramente visibile a tutti. Strada sterrata, impianto di illuminazione inesistente e una totale presenza di “disservizi” che costringono i residenti della stessa a vivere come profughi, facendo leva e affidandosi alle proprie capacità di sopravvivenza. Tutto questo, ai giorni nostri, è assurdo.
Questa la condizione – prosegue Rapani – che è facilmente riscontrabile anche per le vie del Petraro (contrada rurale diventata zona residenziale) dove si registra una serie di “orrori”. La strada, sprovvista di banchine e cunette, con i lati della carreggiata adornati da erbaccia; illuminata ad intervalli irregolari, dissestata e piena di avvallamenti; costeggiata, infine, da alberi che con le loro ramificazioni costringono i residenti, se si incontra qualche mezzo pesante, a far manovre pericolose ed al limite del possibile.
Si lamentano le cose più banali, il ripristino dell’installazione dei pannelli di affissione per comunicazioni di qualsiasi genere e di una postazione per la fermata del bus, nonché la presenza di un incrocio pericolosissimo. Occorrerebbe, invece, visto il transito continuo anche di mezzi pesanti, un incrocio a norma, ben segnalato e con più visibilità”.

È questo lo stato dei luoghi che, purtroppo, registrano simili disservizi, vedi Pirro Malena, Gammicella, al pari di Via Interzati, Via Bancato e zona Acqua di Vale, con segnalazioni di presenza di erbe infestanti provenienti da aree pubbliche e private ripetutamente formalmente segnalate rimaste sempre inevase, ricoveri d’insetti e di animali di ogni genere e che d’ora in poi porremo al vaglio dell’attenzione delle autorità sanitarie

Sono queste – conclude Rapani – le lamentele raccolte dai residenti dei luoghi visitati in quest’ultimo periodo di campagna elettorale.
Sembrerebbe si sia ritornati a classificare i cittadini in categorie diverse, guarda caso, però, al momento del pagamento delle tasse, si ritorna a considerarli tutti uguali. Si sollecita l’amministrazione comunale ad una mappatura delle problematiche che riguardano le varie contrade con la predisposizione di un programma di interventi da eseguire al più presto possibile.

Presentato a Palazzo dei Bruzi l’accordo sul canone concordato per il territorio di Cosenza

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COSENZA – Per fronteggiare il disagio abitativo delle famiglie cosentine da oggi c’è uno strumento in più. E’ il canone concordato che può essere applicato in sede di stipula del contratto di locazione e che reca in sé vantaggi non trascurabili sia per i proprietari degli immobili che per gli inquilini.
L’accordo territoriale sul canone concordato, sottoscritto già dal 14 maggio scorso
tra le organizzazioni della proprietà edilizia (UPPI e Confedilizia) e le Organizzazioni degli Inquilini (SUNIA), è stato presentato questa mattina a Palazzo dei Bruzi nel corso di una conferenza stampa indetta dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza proprio con l’intento di far sì che il Comune di Cosenza sia, sempre di più, divulgatore sul territorio di quelle informazioni di servizio, utilissime per la cittadinanza.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato, oltre all’Assessore Piazza, il Presidente provinciale dell’UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari), avv.Ilaria Sapia, il Presidente provinciale di Confedilizia, avv.Francesco Saverio Sesti, Antonio Spataro, segretario regionale del SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) e Antonio Mondera, coordinatore della Lega Consumatori, sezione di Cosenza.
“L’accordo – ha sottolineato in conferenza stampa l’Assessore Piazza (foto 1)– è già attivo ed è valido a tutti gli effetti amministrativi e legali, per cui chi vuol contrarre con questa modalità lo può già fare.
Volevamo dare alla nostra città uno strumento non solo formale che si spera possa avere una completa applicazione. Gli effetti positivi – ha rimarcato il titolare della delega al welfare – si faranno sentire su più fronti: prima di tutto si abbasseranno i prezzi dei canoni di locazione, beneficio non da poco per chi vive in affitto, e poi si farà in modo che, attraverso l’accordo, ci sia meno sommerso. Grazie alle agevolazioni fiscali previste, la conclusione di un contratto in chiaro, anziché in nero, sarà più appetibile. Ora si tratta di capire – ha detto ancora Piazza – se sarà possibile attrarre verso la città di Cosenza anche i fondi per la morosità incolpevole, un’altra importante misura sulla quale vorremmo poter contare per prevenire il disagio abitativo”.
A mettere in risalto la notevole valenza sociale dell’accordo territoriale è stata l’avv.Ilaria Sapia dell’UPPI. “Finalmente – ha spiegato – siamo riusciti a rinnovare il vecchio accordo territoriale risalente al 1999 e, attivando tra i diversi attori che hanno partecipato alla stipula del protocollo le giuste sinergie, abbiamo stilato qualcosa di conveniente per ambo le parti, sia per i proprietari che per gli inquilini.”
Notevole il vantaggio fiscale per i piccoli proprietari. “Per chi decide di optare per il regime della cedolare secca – ha aggiunto la Sapia – c’è una riduzione che passa dal 15% al 10 % con un enorme sconto fiscale. Speriamo nella benevolenza dell’Amministrazione per una riduzione dell’aliquota anche in relazione alla nuova TASI”.
Per la determinazione del canone di locazione, le parti che hanno sottoscritto l’accordo hanno individuato, nel territorio di Cosenza, tre aree, aventi caratteristiche omogenee per valori di mercato, dotazioni infrastrutturali e tipologie edilizie: una
Zona A , che comprende il centro storico e inoltre le contrade limitrofe come Casali, Porta Nuova, Tenimento, Gramazio, La Stazza, Fratelli Bandiera, Passo Crati, Guarassano, Colle Vetere, Badessa e Donnici.
Una Zona B, che comprende la parte nuova della città, a partire dalla confluenza tra il Crati e il Busento e che si estende fino ai confini con i comuni di Rende, Mendicino e Castrolibero. In questa zona gli immobili i cui ingressi si affacciano su Corso Mazzini, Piazza Bilotti, Corso Luigi Fera, Piazza Loreto, via Caloprese, nel tratto tra Piazza Loreto e Piazza Bilotti, e viale degli Alimena, avranno un incremento del 15%.
Infine, la Zona C che è quella caratterizzata da una massiccia presenza di alloggi popolari e da alcune sporadiche presenze di edilizia mono-familiare modesta, nonché di recenti esperienze di edilizia cooperativa, come nei quartieri di Torre Alta, San Vito, Via degli Stadi e Serra Spiga. Nella Zona C ricade anche quella ad est del vecchio rilevato ferroviario. Per questa zona si terrà conto delle opere di ristrutturazione che sono state apportate negli ultimi 10 anni.
Un ruolo di apripista anche per le altre realtà regionali che non si sono dotate di questo strumento è stato riconosciuto all’accordo territoriale siglato per Cosenza dal Presidente provinciale di Confedilizia, avv.Francesco Saverio Sesti.
“Questo accordo – ha detto Sesti – fa da parametro di riferimento per la realtà regionale dove è in fieri la possibilità di stesura di ulteriore accordi.
L’aver verificato una duttilità nella indicazione dei parametri, minimo e massimo, entro i quali far rientrare la libera scelta delle parti contrattuali nella definizione della parte economica del canone, con alcune fasce di oscillazione, consente – ha aggiunto l’avvocato Sesti – di immaginare una platea molto estesa di contraenti, conduttori e proprietari, che potrà accedere alle agevolazioni previste, peraltro in un momento in cui da un lato si avverte una significativa domanda di necessità abitativa in funzione della locazione, dall’altro una altrettanto significativa depressione dei valori di mercato delle locazioni stesse. Ci sembra un accordo molto positivo dal quale è auspicabile arrivino molti contratti, anche in virtù del fatto che il protocollo elimina di fatto quelle criticità che non avevano consentito all’accordo del ’99 di produrre gli effetti sperati”.
Preliminarmente il segretario regionale del Sunia Antonio Spataro ha poi posto il problema dell’emergenza abitativa che riguarda quelle famiglie che, ad esempio, in presenza di uno sfratto, realmente non sanno dove andare a finire.
Spataro ha evidenziato la sussistenza, in Calabria ed anche a Cosenza, di elevate percentuali di sfratto per morosità incolpevole. “Per la prima volta – ha detto Spataro a questo proposito – la morosità incolpevole è entrata nel linguaggio della politica ed anche nel decreto, ora legge, Lupi-Renzi . E’ qui che abbiamo l’emergenza abitativa vera, quella cruda, che si fa sentire sulla pelle della gente. E poi abbiamo il disagio abitativo, quello, ad esempio, del centro storico dove esistono case vetuste, sprovviste dei servizi igienici minimi, che non sono messe nella condizione di essere abitabili. In questi casi l’accordo è un ottimo strumento anche se non è il solo per calmierare il mercato. E’ un accordo che va al di sotto dei prezzi di mercato e che va incontro alle persone che vivono in queste situazioni di emergenza e di disagio abitativo. I fitti alti ancora presenti – ha aggiunto il segretario del SUNIA – alimentano i casi di morosità incolpevole. Speriamo di far rientrare queste famiglie in accordi con canoni concordati, con la risoluzione del precedente contratto e sapendo che bisogna portare avanti un’azione comune” Per Spataro “l’accordo territoriale è un pezzo per calmierare il mercato e andare incontro all’emergenza abitativa. Poi c’è la questione che le famiglie disagiate devono essere aiutate con un sostegno al fitto.
A questo proposito Spataro ha auspicato che il Comune di Cosenza si candidi ad utilizzare il fondo di sostegno al fitto e per la morosità incolpevole.
Un monitoraggio per verificare l’andamento dell’accordo territoriale è stato infine chiesto dal coordinatore della Lega Consumatori Antonio Mondera.