8@30 Style

Simmel diceva: “La moda ha il fascino dell’inizio e della fine insieme, il fascino della novità e nello stesso tempo della caducità, di riempire il tempo e la coscienza che la prendono quasi in una corrente dove i movimenti autonomi del nuoto non sono più necessari.”

Noi, di 8@30, condividiamo questo pensiero. Al punto tale che abbiamo deciso di dare vita ad una nuova rubrica: 8@30 style. Non un’ordinaria sezione dedicata semplicemente alle nuove tendenze della moda e del trucco, ma una vera e propria pagina costruita per i nostri lettori e destinata a loro. Curiosità, interviste, reportage faranno da cornice alle vostre richieste che potranno essere inviate via mail e a cui risponderà la nostra esperta, stilista con esperienza ventennale, Vincenza Salvino. Una rubrica leggibile in qualsiasi momento e per qualsiasi occasione. Per imparare a “riciclare” i propri abiti ormai dismessi dando vita a delle nuove creazioni, per apprendere consigli su come abbinare i propri capi in vista di un evento importante o di una semplice occasione informale, per creare nuovi accessori da materiali in disuso. Una rubrica originale, colorata, di tendenza da cliccare tra una notizia di cronaca e l’altra. Per affrontare la giornata, con stile, a partire da e dalle 8@30.

Aveva Mezzo Chilo di Hascisc nello Zaino, Arrestato

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Un uomo di trentasette anni, siciliano, è stato arrestato dalla Guardia di finanza per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo viaggiava su un pullman proveniente da Roma ed aveva con se uno zaino contenente  mezzo chilo di hascisc.

Il fiuto del cane antidroga Urna, usato per l’ispezione dagli agenti del nucleo cinofili e dal nucleo operativo, ha smascherato il corriere, visibilmente nervoso.

Foglie d’Autunno e Spezzatino di Bovino con Rosmarino

Finalmente siamo in Autunno e, nonostante il bel tempo persista ancora in molte città italiane, la sera si comincia a sentire il bisogno di un buon piatto caldo e saporito. Lo spezzatino di bovino è la pietanza ideale per accogliere Ottobre sulle nostre tavole, servito in compagnia di un ottimo vino rosso.

Ingredienti:

1 Vaschetta di Muscolo di Bovino Adulto

1 Pomodoro Pelato

Vino Bianco o Rosso (In Alcune ricette per Sfumare viene Utilizzano il Rhum)

1 Rametto di Rosmarino

Brodo ( circa un Litro)

1 Pizzico di Sale (facoltativo)

Soffritto: Olio Extravergine d’Oliva, Cipolla, Sedano e Carota

 

Pulite le Fettine di Muscolo e tagliatele a tocchetti di grandezza similare, in modo tale che possano cuocere uniformemente.

Tritate mezza Cipolla, un gambo di Sedano e mezza Carota. Prendete una padella antiaderente, versatevi l’olio extravergine d’oliva e aggiungete il trito di aromi. Appena l’olio inizierà a sfrigolare, disponete i tocchetti di carne. Fateli rosolare ben bene, sfumandoli con una spruzzata di vino. Dopo una manciata di minuti aggiungete il pomodoro pelato ( o un cucchiaio di salsa) e ricoprite la carne con il brodo. Mettete un coperchio e abbassate il fuoco.

La carne dovrà cuocere circa un’ora e mezza, in modo tale da raggiungere una consistenza molto tenera. Giratela di tanto in tanto, aggiungendo del brodo al bisogno e il rametto di rosmarino.

Verso fine cottura, assaggiate la carne e aggiungete il sale se necessario.

Consiglio, come contorno, delle patate al forno.

Bon Appetit

Miriam Caruso

 

 

 

 

L’uomo, la barba e i rimedi del nonno!

Cosenza -I peli e la barba sono da sempre riconosciuti come simboli di virilità e mascolinità, metafora dell’uomo forte che non deve chiedere mai e che sa il fatto suo in campo di stile e di donne. Pare però che questa concezione sia andata un po’ a farsi “friggere” e che all’idea di presentarsi davanti alle proprie “prede” sotto forma di omone peloso gli uomini, di ultima generazione, preferiscano di gran lunga la depilazione completa.

“Chi bello vuole apparire dolore deve assaggiare” recita un detto popolare e gli uomini di certo non si risparmiano, ogni mese si accomodano sul lettino delle estetiste e si “spogliano” di ciò che è loro per natura. Gambe, braccia, petto, sopracciglia tutto ripulito dalla fastidiosa e antiestetica peluria. E la barba? Pare che proprio questo sia il tasto dolente per gli uomini che temono il dopo rasatura.

Rispolveriamo dunque i consigli del nonno e aiutiamo gli uomini a superare il trauma barba. Prima di tutto bisogna scegliere un’ottima schiuma e un buon rasoio con la lama pulita, affilata e non ruvida; per evitare poi rossori ed irritazioni si consiglia di radersi in contropelo o, se necessario, imparare a fare la barba sotto la doccia; l’acqua e il vapore, infatti, tendono ad ammorbidire i peli permettendo al rasoio di scivolare sulla pelle con più fluidità.

Se il dopo rasatura comporta escoriazioni o fuoriuscite di sangue vi consigliamo di sciacquare il viso con acqua fredda e, in seguito, tamponare i tagli con un batuffolo di cotone imbevuto di limone, aceto o alcol che fungono da disinfettanti e da antiemorragici naturali.

Ricordate sempre di radervi di mattina o di sera evitando la fascia pomeridiana, soprattutto dopo aver mangiato, infatti, all’interno della bocca è in circolo una grande quantità di sangue e da un piccolo taglio potrebbe fuoriuscire un “fiume rosso” più accentuato rispetto alle normali condizioni a cui siamo abituati.

Fate dunque tesoro dei consigli del nonno e… buona rasatura.

Annabella Muraca

Rodotà, ricostruire la politica difendendo la Costituzione

COSENZA – Difendere il valore della Costituzione italiana senza cambiarla ma semplicemente cominciando ad applicarla è questa la Via Maestra tracciata dal segretario della Fiom Maurizio Landini, dal giurista Gustavo Zagrebelsky, dalla costituzionalista Lorenza Carlassare, dal fondatore di Libera Don Luigi Ciotti e dal giurista Stefano Rodotà.

Un movimento politico, un comitato che tenta di ricostruire il tessuto sociale squarciato dal vuoto derivato dalla mancata assunzione di responsabilità da parte della politica ormai troppo instabile e ancella di un’economia e di una finanza sempre più dominante.

Il giurista e politico cosentino Stefano Rodotà ieri è tornato nella sua città, insieme ad alcune delle associazioni che hanno aderito al progetto, per spiegare le ragioni profonde che lo vedranno il 12 ottobre prossimo  scendere in piazza a Roma in difesa dei principi costituzionali. Tanta la gente al Teatro dell’Acquario accorsa per sentire il verbo di Rodotà che inizia il suo discorso partendo da quelli che lui stesso ha definito dati di realtà, partecipare alla manifestazione del 12 è fondamentale spiega nella lotta per i diritti che non sono indivisibili, nella lotta per mettere il lavoro al centro di tutto, senza credere che questo sia una forzatura ideologica ma proprio perché è un dato di realtà che il lavoro oggi sia diventato l’emblema della crisi capitale, nella lotta per recuperare il coraggio perduto dalla politica, nella lotta per fare in modo che la politica assumendosi le proprie responsabilità ritorni a dire che sono i cittadini quelli che votano e non più che sia esclusivamente l’economia a contare.

La Via Maestra è un’operazione non finalizzata alla creazione dell’ennesimo partito, ci tiene a precisare il giurista, bensì alla formazione di una massa critica consapevole della necessità di difendere i principi costituzionali che sono alla base delle nostre libertà e di affermarli senza stravolgerli e per questa ragione il lavoro duro arriva dopo la giornate del 12 avverte, quando questo nuovo movimento non dovrà stancarsi di far sentire il proprio peso sulla politica.

Sul finale Rodotà invita tutti a Roma perché c’è bisogno di un gruppo compatto e partecipato, sa che Berlusconi è finito ma sa anche che c’è qualcosa di ancora più nefasto che continua a sopravvivere che è il berlusconismo che ha prodotto cittadini spettatori di orrendi talk show televisivi e partiti che somigliano sempre più a delle oligarchie. “Voglio”, termina Stefano Rodotà, “ricostruire la politica” e magari questa potrebbe essere l’occasione giusta per riuscirci.

Gaia Santolla

Fedele interviene sui voli dello Stretto

“La programmazione dei servizi Alitalia su Reggio rimane identica a quella dello scorso anno ad eccezion fatta di un volo del sabato e di una cancellazione prevista per il 19 ottobre. Tutti questi voli, tra l’’altro, sono nei sistemi già dallo scorso aprile”. Lo dichiara l’assessore ai trasporti Luigi Fedele.

“Non esiste, pertanto, nessuna drastica soppressione di frequenze così com’è stato paventato nei giorni scorsi da più parti. Sulla questione, infatti, si è alimentato un polverone inconsistente, generato, evidentemente, da un equivoco di fondo o da un errore di comunicazione tra la compagnia aerea e la società che gestisce l’’aeroporto dello Stretto. Dai dati ricevuti in queste ore dai vertici della compagnia di bandiera italiana, tra l’altro, abbiamo appreso che la programmazione della stagione invernale, la cosiddetta winter, prevede le stesse identiche frequenze di quella passata”.

L’imprevedibilità della vita. E della fede. La storia di Cristian Filice

COSENZA – Cristian Filice ha 37 anni e da 5 è malato di Sla. Conduce la sua vita su una sedia a rotelle, tentando con ogni forza di arginare l’avanzare inesorabile della malattia con attività che lo leghino quanto più possibile alla normalità. Difficile farlo quando si è dipendenti da macchinari che aiutano a respirare di notte e ad alimentarsi artificialmente di giorno.

In “Amo la vita Storia di un malato di Sla” racconta la sua storia, le fasi della malattia e soprattutto l’accettazione della sua sorte. Dalla Sla non si guarisce. Con la Sla si deve imparare a convivere. Il dolore e la rabbia iniziali si trasformano in energia pura. È inarrestabile Cristian, non vuole e non può lasciare spazio al tempo e alla rassegnazione. Un impegno che non si esaurisce solo per sé e la sua famiglia. La sua esperienza diventa campo di battaglia, trampolino di lancio da cui partire per coinvolgere ed includere altri. Istituisce a Cosenza la sezione locale di Aisla Onlus (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e si attiva per partecipare ai tavoli istituzionali in cui far sentire la voce dei malati. Non ha tregua: i diritti dei malati e il sostegno alle famiglie diventano il suo ritornello e il suo obiettivo principale. Sembra quasi il suo riscatto contro una malattia subdola ed incurabile.

Un percorso di impegno sociale che si è intrinsecamente legato ad un intenso cammino di fede. Una fede vissuta in prima persona, che non è dottrina, ma esperienza e testimonianza. Una fede che lo conduce alle pendici della montagna di Medjugorje.

È di una settimana fa l’episodio che ha sconvolto la sua vita, che ha rimesso ancora una volta tutto in gioco e in discussione. Cristian racconta di aver sentito una voce durante la notte che lo invitava a salire verso il luogo delle apparizioni. Ma la strada è scoscesa e poco agevole, impensabile percorrerla in carrozzina. Il giorno dopo gli accompagnatori tentano di dissuaderlo, ma la sua caparbietà ha la meglio.

Si può credere o no ai miracoli, la realtà è che Cristian si è alzato ed ha percorso con i propri piedi la strada fino in cima. Può essere frutto di suggestione o meno, Cristian da quel giorno è rinato. Si è sottoposto alle visite mediche specialistiche, che da 5 anni accompagnano l’evolversi della sua malattia e i risultati confermano una regressione della Sla. Non ha più bisogno del respiratore per dormire la notte e ha ripreso ad alimentarsi naturalmente, tanto che tra qualche tempo sarà possibile togliere la PEG.

Al di là di facili fanatismi, rimane la gioia di una vita che ritorna a splendere. A chi si chiede perché sia capitato proprio a lui si può rispondere con le stesse parole che Cristian usa quando parla dell’acquisizione di consapevolezza della malattia. Ribalta il punto di vista e il “perché a me” diventa “perché non a me”. Ugualmente può essere per la guarigione: perché non a lui?

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Tennis: Europe Junior Masters 2013

campi da gioco

di – Pasquale Barreca – “La competizione come momento di incontro tra atleti di lingue e tradizioni diverse in una terra sempre pronta a dare ospitalità regalando i frutti della sua natura generosa di colori, odori e sapori con queste parole possiamo racchiudere quello che sarà il Junior Masters 2013”.

Nella splendida cornice del Circolo Polimeni, questa sera, si sono svolti i sorteggi degli incontri che vedranno impegnati dal 4 al 6 Ottobre a Reggio Calabria, i migliori giovani tennisti in ambito mondiale delle categorie 14 e 16 anni. Si tratta di una manifestazione considerata a tutti gli effetti come la prova generale per chi desidera dedidacare la propria vita al tennis professionistico. Sono usciti da tale master numeri uno al mondo come Ivan Lendl e Steffi Graf fino a Roger Federer e Justine Henin, insieme ad altri giocatori non europei quali Lindsay Davenport, Lleyton Hewitt, David Nalbandian e Andy Roddick. Durante il torneo saranno organizzate gite turistiche, feste ed eventi culturali ed istruttivi, fatto questo che permette ai giocatori di concentrarsi non soltanto sul gioco, ma anche su altri aspetti altrettanto importanti quali l’anti-doping, la alimentazione e i sistemi di allenamento, per elencarne solo alcuni. Un evento straordinario per la città considerando i più di 780 tra giornali e riviste (tra cui il nostro) che si occupano del Tour, i 12.000 e oltre minuti di radio e TV, che assicurano la partecipazione globale di milioni di spettatori che potranno da un lato essere messi al corrente sui nuovi giovani talenti e dall’altro conoscere una città che attraverso lo sport comincia a percorrere la strada della rinascita. Alla fine di ogni giornata noi di ottoetrenta vi terremo informati sugli eventi e sugli incontri svoltesi.

Come detto questa sera si è stato dato via ufficialmente con i sorteggi degli incontri che riportiamo di seguito:

girls 14

 

 

 

 

 

 

 

boys 14

 

 

 

 

 

 

 

girls 16

 

 

 

 

 

 

 

boys 16

 

 

 

 

 

 

 

alcuni stands del villaggio
momenti della presentazione

Inoltre è stato inagurato il Villaggio delle “Eccellenze enogastronomiche calabresi”. Dopo aver osservato un minuto di silenzio per la sciagura occorsa stamani a Lampedusa, si è svolta la Cerimonia di benvenuto alla rappresentative internazionali e dopo un buffet, Concerto di Maria Claudia Donato Soprano – M° Roberta Sainato Pianista – con la partecipazione straordinaria al violino del M° Federico Vozzella. Domani la parola al campo con i Quarti di finale a partire dalle nove e trenta.

La RSU interviene sui servizi sanitari e le prestazioni dell’Asp

COSENZA – Sulla questione sanità interviene la RSU dell’ASP di Cosenza che denuncia la grave carenza, in termini organizzativi, dei servizi e delle prestazioni richieste dai cittadini con enormi ripercussioni negative dal punto di vista della qualità.

La grave situazione in cui versa la sanità calabrese ha creato, nei cittadini, un clima di sfiducia e rabbia. La Calabria impone tasse tra le più alte d’Italia senza garantire i Livelli Essenziali di Assistenza. Il governo centrale, attraverso il tavolo Massicci, ha più volte richiamato il Commissario ad acta ad una maggiore attenzione e ad effettuare una inversione di marcia che possa tirare fuori dalle sabbie mobili il sistema sanitario regionale. La chiusura dei piccoli ospedali non ha favorito di certo il miglioramento delle prestazioni negli ospedali spoke che continuano a soffrire per carenza di risorse umane e strutturali. La medicina territoriale è rimasta una semplice chimera e non basta aprire qualche Nucleo di Cure Primarie per risolvere i problemi di un territorio tanto complesso quanto difficile da gestire. Forse bisognerebbe chiedersi perché si è risparmiato: molti cittadini rifiutano di farsi gli esami perché non ce la fanno a pagare il ticket; molti cittadini non si curano perché non hanno i soldi per curarsi e si rivolgono a finanziarie peggiorando ancora di più il loro stato; molti cittadini si rivolgono a strutture private perché non hanno fiducia nella sanità pubblica; molti cittadini emigrano negli ospedali limitrofi perché quelli di frontiera sono stati dismessi senza alcun vantaggio; molti cittadini muoiono per mancanza di assistenza; troppi cittadini calabresi sono stanchi di essere vessati.

E nonostante questo l’ASP continua ad essere fin troppo “sensibile” alle ingerenze dei politici di turno disattendendo quelle che sono le reali necessità di quegli operatori che, ancora oggi, attendono risposte dal management. Le OO.SS. fanno la loro parte ma tutto diventa difficile se dall’altra parte si trova un muro o, come molte volte succede, si disattendono gli accordi presi.

Trattare il tema della produttività sta diventando impresa ardua da parte delle OO.SS.. Il fatto che l’ASP non eroga quanto stabilito dal CCNL per vincoli legislativi dovuti all’inefficienza dell’ASP che non ha adottato, negli anni pregressi, la contabilità analitica e le schede di valutazione dei dipendenti non può e non deve ripercuotersi sui dipendenti stessi e né sulle OO.SS. che da tempo chiedono l’attivazione di tali meccanismi.

La RSU chiede che venga portato a compimento il percorso delle verticalizzazioni seguendo quanto concordato negli accordi sottoscritti al tavolo della trattative e nel rispetto del CCNL.

Solo da poco, l’ASP ha inviato, a tutti i dirigenti, una nota con la quale vengono revocati tutti gli incarichi di Coordinamento affidati eludendo quelle che sono le norme contrattuali. Ebbene alcuni di quegli incarichi sono stati affidati proprio dalla Direzione Strategica creando non poco imbarazzo.

La RSU chiede che venga fatta una ricognizione dei coordinamenti necessari per poi procedere ad una procedura di selezione interna che chiarirebbe molte posizioni rese ambigue da nomine e disposizioni senza alcun valore giuridico.

Altro capitolo sono le posizioni organizzative su questo punto le OO.SS. chiedono la verifica sulla base degli obiettivi da assegnare al fine della valutazione tenendo presente quanto specificato nel CCNL poiché non è più ammissibile sostenere posizioni ambigue.

Da più tempo la RSU chiede che venga adottato un sistema di comunicazione adeguato poiché non ritiene possibile che le notizie vengano apprese “per pura coincidenza”.

Il presente documento non è e non vuole essere elemento di rottura ma di stimolo al confronto affinché venga fatta chiarezza tra dipendenti ed OO.SS e tra OO.SS. ed ASP al solo fine di risolvere molte problematiche ancora irrisolte e per le quali l’ASP dovrà dare delle risposte concrete ed in linea con quanto deciso nei tavoli istituzionali.

 

Bloccato latitante legato alle cosche calabresi

ROMA – La Squadra mobile di Roma ha arrestato Gesuele Ventrice, di 24 anni, latitante legato alle cosche della ‘ndrangheta calabrese.

L’uomo, ritenuto “pericoloso”, si nascondeva nella zona dei Castelli Romani. Soprannominato ‘Gesù’, per un tatuaggio che si era fatto fare su un braccio, era ricercato da circa tre anni per aver commesso una serie di rapine in banche e negozi nella zona di Palmi.

Ventrice è stato bloccato all’interno di un supermercato, alle porte della città.