Palpeggia ragazzina per strada: arrestato

CHIARAVALLE CENTRALE (CATANZARO)  – Ha palpeggiato il seno di una ragazzina di meno di 14 anni, manifestando apprezzamenti espliciti. Con questa accusa P.A.,un giovane di 26 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Chiaravalle Centrale. L’uomo, secondo l’accusa, in pieno centro e di mattina, si è avvicinato alla ragazzina toccandola. Saputo del fatto, i carabinieri hanno avviato le indagini e grazie all’identikit sono risaliti all’identità dell’uomo che è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore.

Intervento per morti bianche e crisi edilizia

Sono stati 45 i decessi registrati nei cantieri italiani nel primo semestre 2013, contro i 61 dei primi sei mesi del 2012 con una flessione del 27 per cento. Un decremento apparentemente virtuoso nel settore edile che induce a pensare ad un traguardo raggiunto sul fronte della sicurezza aziendale. Ma, negli aspetti positivi dell’inversione di tendenza della mortalità – in uno dei settori più pericolosi per i lavoratori – non si può non tener conto della profonda crisi che negli ultimi quattro anni ha colpito le Costruzioni. E che potrebbe aver contribuito al calo degli incidenti sul lavoro. Sono 11.200 le imprese edili fallite , e il 28-30% delle aziende non sono in condizioni di reggere un altro anno per mancanza di liquidità. Dati preoccupanti e drammatici per uno dei settori più strategici per l’economia del Paese. 

Ma la vera protagonista delle scene che precedono le disgrazie è la mancata predisposizione di sistemi di accesso e vincolo per effettuare i lavori in quota negli edifici e nelle strutture in genere. E’ quindi fondamentale investire sulle attività di prevenzione, tra cui la formazione dei lavoratori, ma non va trascurata l’importanza delle attività di controllo da parte di enti preposti in un settore in cui tra l’altro c’è anche un ulteriore problema, ovvero la diffusa irregolarità dei lavoratori. E purtroppo il binomio tra irregolarità e infortuni è sempre più presente nella cronaca contemporanea. Prestazioni d’opera retribuite pochissimo e senza alcuna attenzione per la tutela del lavoratore. Risultato: si sale sopra ai tetti non solo senza elmetti ma anche senza parapetti, né imbragature. Si sfida il pericolo, ma soprattutto la propria vita. E a pagare non sono solo le vittime e le loro famiglie, bensì anche gli imprenditori. Perché sebbene se ne parli poco, dietro ogni morte bianca c’è un risarcimento che non è ‘sempre e solo’ dovuto dagli enti previdenziali. Talora si trascinano cause per morti nei luoghi di lavoro che durano anni e che mettono in ginocchio i datori di lavoro per gli indennizzi dovuti. Perché dietro ad ogni morte bianca c’è il danno materiale, quello biologico, insieme a quello morale e patrimoniale.La giustizia d’altra parte è lenta e spesso disattende le speranze delle vittime sul fronte del risarcimento. Per questo sarebbe necessario un fronte dei controlli compatto ed efficiente. Introdurre sanzioni adeguate alla gravità dei comportamenti da cui scaturisce la tragedia.

Sequestrati uno stabilimento balneare e 3500 metri quadri di spiaggia

MANDATORICCIO (CS) – Il personale militare appartenente al Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro ha sottoposto a sequestro penale preventivo d’urgenza, sul litorale di Mandatoriccio, in località Procello,  uno stabilimento balneare su lido e spiaggia di ben 3500 metri quadrati con annessi bar, gazebo, giochi, docce, locali igienici, ombrelloni e sdraio. A seguito di lunghe e laboriose indagini svolte dai militari della Guardia Costiera di Cariati, con l’ausilio dell’ufficio tecnico comunale, è stato accertato che lo stabilimento balneare è stato realizzato abusivamente su area demaniale marittima e in parte anche su proprietà privata senza le prescritte autorizzazioni demaniali ed edilizie e senza permesso di costruire nonché esercitava l’attività senza i prescritti provvedimenti amministrativi. Inoltre le strutture in questione si trovano in zona a vincolo paesaggistico – ambientale, nella fascia di rispetto dei 300 metri dalla linea di costa e in un sito di interesse comunitario, le Dune di Camigliano, per cui la loro realizzazione senza le dovute autorizzazioni deturpa il paesaggio e l’ambiente costiero.

Il sequestro è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Rossano perché vi è il fondato pericolo che la libera disponibilità, da parte della persona denunciata, delle superfici demaniali marittime abusivamente occupate e degli immobili ivi insistenti, possa aggravare o protrarre le conseguenze del fatto, attesa la grave incidenza sui carichi urbanistici della zona, tra l’altro soggetta a vincolo paesaggistico e ambientale.  

Antonio Marcianò si rivolge a Scopelliti per l’emergenza occupazione Calabria

Il Coordinatore Regionale Antonino Marcianò si rivolge direttamente al Presidente Giuseppe Scopelliti per quanto riguarda il mancato coinvolgimento di Rete Imprese Italia Calabria e chiede un incontro aperto per risolvere la crisi.

“Abbiamo appreso, dagli organi di stampa, che nei giorni scorsi, nel cuore delle ferie agostane, le LL.SS., assieme ai rispettivi dirigenti, hanno incontrato Sindacati e Confindustria per discutere delle strategie da mettere in campo per fronteggiare l’emergenza occupazione. Leggiamo che la metodologia di lavoro è stata particolarmente apprezzata dai rappresentanti delle forze sociali e produttive presenti all’incontro e che nella stessa è stata definita una “road map” con l’intento di elaborare azioni finalizzate a superare le attuali difficoltà. Per conto di Rete Impresa Italia – Calabria, Associazione che raggruppa le Associazioni di Categoria della piccola impresa (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani e CNA), ci chiediamo e vi chiediamo: c’è qualcuno che è disponibile a credere che la grave crisi che vive la Regione e le ripetute emergenze della Calabria possano essere affrontate e risolte rinunciando al confronto con chi ne rappresenta il tessuto produttivo, composto, per la stragrande maggioranza, da imprese piccole e medie che sono l’ossatura del sistema produttivo calabrese? Rete Impresa Italia, rappresenta il mondo della piccola e media impresa, quelle imprese che più di tutte sopportano la crisi e che più di tutte sono costrette, loro malgrado, a non mantenere i livelli occupazionali esistenti. Chiediamo a Lei, signor Presidente di farsi interprete di questa nostra richiesta e convocare al più presto un incontro sui temi caldi dell’emergenza calabrese coinvolgendo, tutti, ma proprio tutti, i soggetti che sono portatori di interessi diffusi e che intendono rendersi utili alla definizione di una strategia e alla messa in campo di azioni finalizzate a far progredire la Calabria.”

 


Topi nel centro trasfusioni dell’ospedale di Cosenza

COSENZA – Topi nel centro trasfusioni dell’ospedale di Cosenza. Questa la ‘sorpresa’, trovata dagli ispettori del ministero della Salute, inviati lo scorso 12 agosto dal ministro Lorenzin, a seguito di un presunto caso di malasanità, costato la vita a un uomo 79enne, deceduto lo scorso 4 luglio all’ospedale di Cosenza poche ore dopo dopo una trasfusione di sangue contaminata da germi.

Gli ispettori del ministero hanno rilevato una serie di irregolarità, anche gravi e consegnato al direttore dell’Azienda sanitaria una serie di indicazioni da rispettare. “Tra queste – spiega Gangemi – c’è l’inibizione della password di accesso alla banca dati del Centro. D’ora in avanti l’accesso al software sarà consentito solo al direttore sanitario di presidio”. C’è poi l’invito al rispetto delle linee guida. “Di fatto ci sarà una divisione netta delle responsabilità. Ogni operatore del Centro risponderà direttamente del proprio lavoro”. 

Cosenza, sequestrati 40 mila metri cubi di rifiuti speciali ex Legnochimica

COSENZA – A seguito di una attivita’ di indagine del Comando Stazione Forestale di Rende, nei giorni scorsi si sono posti sotto sequestro circa 40mila metri cubi di rifiuti prodotti in passato dall’ex complesso industriale Legnochimica. Nel corso delle indagini, il personale del Corpo forestale ha potuto accertare che il titolare di un’impresa di Rende stava procedendo alla rimozione di rifiuti speciali su una vasta area in cui risultano ancora accumulati diverse migliaia di metri cubi di rifiuti formalmente provenienti dagli impianti dell’ex Legnochimica.

In realta’, a seguito dei controlli della documentazione eseguita e successivamente sulle verifiche in sito, il Corpo forestale ha accertato che i rifiuti stoccati non sono i sottoprodotti della lavorazione del legno che veniva effettuata nell’ambito dell’ex complesso industriale, bensi’ risultano essere una mescolanza di rifiuti di varia natura, classificati ai fini della normativa vigente come rifiuti speciali completamente allo stato di abbandono. Cosi’, cio’ che doveva essere un deposito temporaneo rientrante nel complesso industriale dismesso di fatto e’ diventata nel corso degli anni una rilevante discarica di rifiuti speciali. L’ipotesi di reato contestato e’ di gestione non autorizzata di rifiuti.

 

 


Cori razzisti a Trebisacce e 8 arresti per incidenti pre-partita

TREBISACCE (COSENZA) – I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza stanno indagando per identificare gli autori di cori razzisti rivolti al capitano della Rossanese, di origini nigeriane, nell’incontro di Coppa Italia dilettanti Trebisacce – Rossanese giocato domenica scorsa. Lo hanno reso noto gli investigatori che intanto hanno posto ai domiciliari 8 persone, denunciandone altre 2, accusate di avere partecipato agli incidenti che si sono verificati prima della gara.

Resto in carcere il romeno che ha ucciso il 12enne

CATANZARO  – Resterà in carcere, Andrei Valentin Epure, il romeno che con un suv ha travolto ed ucciso il dodicenne Matteo Battaglia. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari, Tiziana Macrì, che ha convalidato il fermo del ventiseienne. Durante l’udienza il romeno ha chiesto perdono alla famiglia di Matteo. A Sellia Marina migliaia di persone hanno partecipato ai funerali.

Calabria I&T: prossimo 2 settembre riunione tra l’assessore attività produttive e sindacati

Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Assessore alle attività produttive Demetrio Arena seguono costantemente le problematiche che coinvolgono i dipendenti di Calabria I&T. L’Assessore Arena ha provveduto a convocare le organizzazioni sindacali per il prossimo 2 settembre al fine di tracciare, congiuntamente, un percorso che possa superare le complessità della L/R 24/2013 in tema di razionalizzazione degli enti e delle società regionali. Questo anche a seguito dell’incontro avvenuto ieri con il Commissario Liquidatore di Calabria I&T Attilio Funaro e del confronto odierno con le rappresentanze di Fincalabra al fine di cercare un’immediata risoluzione alle diverse problematiche operative finalizzate alla tutela del lavoro e conseguentemente dei livelli occupazionali.

“L’effettiva attuazione della legge regionale di riferimento – ha dichiarato l’Assessore Arena – necessita della partecipazione serena e ragionevole al percorso che dovrà essere condiviso da Regione, Fincalabra e le organizzazioni sindacali emarginando subdoli tentativi di strumentalizzazione che causano soltanto allarme sociale. Peraltro, il senso di responsabilità delle parti interessate, non può non prevalere in una procedura che trova la sua genesi a seguito di gestioni poco oculate, risalenti a qualche decennio addietro”.