Cosenza Calcio: ecco i prezzi degli abbonamenti

Da ieri, mercoledì 21 agosto 2013, presso la sede sociale di Via degli Stadi, è possibile sottoscrivere gli abbonamenti per la stagione agonistica 2013-14.

In conformità alle normative vigenti, per sottoscrivere gli abbonamenti è obbligatorio essere in possesso della Supporter Card della Lega Pro o di una tessera del tifoso in corso di validità.
Chi non ne fosse in possesso, potrà richiederla contestualmente alla sottoscrizione dell’abbonamento, senza costi aggiuntivi. Per il rilascio della Supporter Card è necessario presentare un documento di identità valido e il codice fiscale.
Gli operatori addetti della società provvederanno a realizzare la foto identificativa per la Supporter Card.
Questi gli orari di apertura al pubblico della sede sociale di via degli Stadi:

mattina 10:00 – 13:00
pomeriggio 16:00 – 19:00

Di seguito, i prezzi stabiliti per i singoli settori dello stadio San Vito.

CURVA SUD DONATO BERGAMINI 120 EURO – NO RIDOTTO
TRIBUNA EST “RAO” 180 EURO – RIDOTTO 120 EURO
TRIBUNA ROSSA “BRUNO” 240 EURO – RIDOTTO 180 EURO
TRIBUNA BLU CENTRALE 480 EURO – RIDOTTO 360 EURO

Queste le categorie che hanno diritto alle riduzioni:
UNDER 14 (Euro 40,00 tutti i settori) – UNDER 18 – OVER 65 – DONNE

Gli abbonamenti sono validi per quindici partite.
La società si riserva di scegliere l’incontro nel quale prevedere lo svolgimento della “GIORNATA
ROSSOBLU”.
Gli abbonamenti non saranno validi per la partita del 23 febbraio 2014 Cosenza-Aversa Normanna per la quale si celebrerà “LA GIORNATA DEL CENTENARIO”.

Il Cosenza Calcio ha inoltre stabilito i prezzi per i biglietti delle singole partite.
PREZZI AL BOTTEGHINO PER LA GIORNATA DELLA PARTITA
CURVA SUD DONATO BERGAMINI – 10 EURO – NO RIDOTTO
TRIBUNA EST “RAO” – 15 EURO – RIDOTTO 10 EURO
TRIBUNA ROSSA “BRUNO” 20 EURO – RIDOTTO 15 EURO
TRIBUNA BLU CENTRALE 40 EURO – RIDOTTO 30 EURO
Hanno diritto all’acquisto dei biglietti ridotti le seguenti categorie:
UNDER 18 – OVER 65 – DONNE

Sequestrate 50 tonnellate di succo d’arancia

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA)  – Sequestrate a Gioia Tauro cinquecentodieci tonnellate di concentrato di succo d’arancia di provenienza estera  dal Corpo forestale dello stato che ha denunciato una persona per tentata frode in commercio. I succhi di orine prevalentemente brasiliana, contraffatti e dichiarati di origine nazionale per la successiva riesportazione, erano stoccati all’interno di un’azienda del luogo con un volume d’affari medio di 10 milioni di euro.

Ritrovato escursionista smarrito

REGGIO CALABRIA  –  Un uomo e’ stato soccorso da una squadra dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Reggio Calabria.Era uscito per un escursione sulle montagne che circondano l’abitato di Favazzina ma, inoltratosi nel verde, ha perso l’orientamento. Resosi conto di non riuscire a ritrovare la via del ritorno ha contattato telefonicamente i vigili che sono intervenuti individuando il luogo piuttosto impervio dove si trovava. L’uomo è in buone condizioni.

Il Presidente Zurlo si esprime sugli avvenimenti di Petilia Policastro

PETILIA POLICASTRO (CROTONE) – In occasione della riunione straordinaria ed urgente del Consiglio comunale di Petilia Policastro, fissata per il pomeriggio di oggi, fa il suo intervento il presidente della Provincia di Crotone Stano Zurlo, esprimendo la sua più profonda vicinanza alla comunità Petilina che,nei giorni scorsi è stata oggetto di una serie di danneggiamenti.

 

Presentazione eBook “Eroine multitasking” di Giovanna Gallo

LAMEZIA (CZ) – Giovanna Gallo presenta la sua prima pubblicazione: “Eroine multitasking” (Ed. Emmabooks).  La presentazione dell’ eBook avverrà giovedì 22 agosto, nella cornice de “La Capannina della Marinella” (Residence “La Marinella” dietro Piscine Tropeano), alle ore 19,30.

Giovanna Gallo è una giornalista lametina che da ormai cinque anni vive e lavora a Torino come consulente web per aziende, brand e agenzie di marketing con specializzazione sui Social Media e Digital PR

La Lira calabrese e i ritmi della tradizione nelle musiche degli “Akusma”

REGGIO CALABRIA – E’ uno strumento antichissimo, che giunse in terra calabra tra l’XI e il XII secolo con i greci. La leggenda vuole che il primo a costruirla sia stato il dio Mercurio, il quale in giovane età,  privò una tartaruga del suo guscio, tendendovi all’interno sette corde di budello di pecora; successivamente donò lo strumento ad Apollo, che a sua volta lo cedette al figlio Orfeo il quale divenne talmente abile al punto da riuscire ad ammansire gli animali feroci e indurre alla commozione persino le divinità degli inferi.

Stiamo parlando della “lira” lo strumento cordofone ad arco, meglio conosciuto come “calabrese” in quanto strumento musicale tradizionale caratteristico di zone della Calabria, quali l’area della Locride e l’area del Monte Poro.  Si presenta con il corpo ricavato da un unico blocco in legno di abete rosso, con tre corde; viene suonata ad arco, seduti e con lo strumento appoggiato fra le ginocchia. Molto usata nel periodo medievale, la lira è stata per diversi secoli uno strumento poco conosciuto, per ritornare in voga tra gli anni ’70 e ’80, in Calabria in particolare, dove ad oggi esistono i veri pochi artigiani costruttori e insegnanti dello strumento.

Rimane ad oggi poco conosciuto e di nicchia, seppur, per via della sua antica storia e del suo forte legame con le musiche della tradizione popolare,  sia parte integrante delle radici culturali della Calabria.

Da qualche tempo si esibisce in Calabria un gruppo musicale che vede tra i propri componenti uno dei volenterosi e appassionati giovani che oggi studiano per perfezionare la tecnica della lira; si tratta degli Akusma gruppo con la passione per i ritmi della tradizione popolare, di cui fa parte Giuseppe Ceravolo, giovane studente all’Università Mediterranea di Reggio Calabria e musicista di lira calabrese per l’appunto, con il quale abbiamo deciso di scambiare qualche impressione in merito alla passione e allo studio di un così singolare strumento.

Come nasce la tua passione per la lira?

Fin da  piccolo sono stato attirato dalla musica tradizionale calabrese. Nonostante in famiglia nessuno suonasse alcuno strumento tipico, sentivo il desiderio di possederne almeno uno, mi sarei accontentato anche di un semplice tamburello.
Fu cosi che i miei, inizialmente per gioco, me ne comprarono uno, rendendosi cosi conto anche loro del mio serio interesse su questo genere musicale. All’età di 16 anni iniziai a seguire alcune lezioni di un corso base di organetto diatonico a due bassi, iniziando così a prendere confidenza con questo tipo di “suono tradizionale”.
Da tre anni a questa parte mi sono letteralmente appassionato della Lira calabrese, strumento tradizionale di origine greco-bizantina. In un primo momento mi sono limitato ad allietare le serate di festa tra amici e parenti, per poi realizzare il mio sogno entrando a  fare parte di un gruppo composto da musicisti con cui condividere la passione per questa musica.

Esistono in Calabria dei corsi specifici per imparare a suonare la Lira? Quale la tua esperienza al riguardo?

Da qualche anno a questa parte sono nati parecchi corsi di lira calabrese, istituiti da diversi maestri che hanno coltivato questa passione.  Io ho inizialmente frequentato le lezioni individuali del maestro Domenico Macri, perfezionandomi successivamente da autodidatta principalmente attraverso la pratica.

Pare che da vent’anni a questa parte si sia verificata una sorta di “riscoperta” di questo strumento. Quanti (sulla base della tua esperienza) i musicisti che, come te, oggi si dedicano allo studio di questo strumento?

Negli ultimi anni ho potuto riscontrare un crescente interesse nei confronti della lira  da parte di musicisti di  tutte le fasce di età, in particolare dai giovani. Devo dire che si tratta di una preziosa riscoperta che ha portato al risveglio di questi suoni ormai perduti. Molte sono le persone che oggi si cimentano a suonare la lira, da coloro che magari non hanno mai avuto a che fare con la musica, ai musicisti di professione i quali sono maggiormente stimolati allo studio dello strumento legato alla sua storia ed alla sua riscoperta.

Gli Akusma impegnati con una serie di concerti in tutto il territorio regionale, si esibiranno stasera (22 agosto) a Bagnara Calabra (RC) in occasione della semifinale del “Premio Mia Martini” nella sezione”Etnosong” con il brano “Matrimoniu Anticu“.

Giovanna M. Russo

 

Cosenza apre “le braccia” al Ministro Cécile Kyenge

Cosenza – Ventuno agosto, afa, sole e nubi cariche d’acqua si alternano nel cielo giocando ad una sorta di nascondino a cui nessuno dei due eventi atmosferici riesce a porre fine, scampoli d’estate, ferie terminate e già desiderate, centri abitati di nuovo affollati e anche per la città dei Bruzi è ormai tempo di rientri e di nuove visite istituzionali.

Ore 17.30, si spalanca la porta che conduce nel salone di rappresentanza del Comune e ne confluiscono, dopo un breve colloquio privato, il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e il Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge reduce da un lungo viaggio che le ha permesso di conoscere, in un sol colpo, la realtà calabrese e quella dei molti migranti che, giornalmente, vi trovano ospitalità. Ad attenderla nell’ampio e affollato salone il Presidente del Consiglio Comunale e della Giunta, il nuovo prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, l’Assessore Rosaria Succurro e le massime autorità civili e militari.

In seguito allo scambio reciproco di convenevoli e alla consegna di una targa il Sindaco Occhiuto ha afferrato il microfono affermando “è vero che nelle città del centro sud ci sono problemi, a volte anche più gravi rispetto al resto dell’Italia, ma è pur vero che in queste realtà è forte il senso di solidarietà. La visita odierna del Ministro” – ha poi continuato – “è molto significativa perché su questi temi ci sono spesso divergenze e resistenze. Grazie di cuore al Ministro per questa giornata, grazie dall’Amministrazione Comunale e dalla città di Cosenza”. La parola è poi passata a Francesco Dionesalvi, fondatore della Festa delle Invasioni, che ha proposto al Ministro Kyenge la presidenza onoraria nella storica manifestazione, “bisogna farsi invadere dall’altro, dallo straniero” – ha asserito Dionesalvi – “Cosenza è una città che ha sempre cercato di relazionarsi con i popoli invasori e saremmo lieti se volesse accompagnarci in questo percorso”.

Per tutta risposta Cècile Kyenge si è mostrata amorevole, essenziale ed elegante nel suo vestito nero smorzato da una delicata giacca color glicine; attenta, moderata, sottile e tagliente nelle sue affermazioni.  Con voce flebile, quasi impercettibile, ha esplicato il suo punto di vista, il suo essere per la collaborazione e la condivisione, ha posto su un piatto d’argento il desiderio e il bisogno di fare rete per combattere la reticenza, la viltà, la xenofobia e il razzismo di chi viaggia con i paraocchi e preferisce rimanere barricato nel proprio giardino sicuro, solcato da fiori identici, uniformi piuttosto che aprirsi al nuovo, al diverso, allo straniero. Bisogna dunque lottare per portare avanti dei principi ma prima di ciò ci si deve armare per abbattere mura, pregiudizi radicati e campanilismi. “Si deve necessariamente sostenere e creare una nuova idea di cittadinanza” – ha esordito la Kyenge – “e bisogna fare affidamento sulle istituzioni, sui giovani che sono la nostra sfida e anche sulla religione che deve essere usata come strumento di integrazione”.

La città bruzia ha così accolto a braccia aperte il Ministro che, in seguito all’incontro formale, si è inoltrata nel centro storico e “dispersa” nel museo all’aperto per godere a pieni polmoni della città bagnata dal Crati e del suo teatrale splendore.

Annabella Muraca

L’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri commenta la prima de “Il Barbiere di Siviglia”

 

CATANZARO – Il successo del “Barbiere di Siviglia” al Workshop lirico di Verbicaro rappresenta una svolta culturale e sociale che la Regione Calabria guidata dal Presidente Scopelliti sta perseguendo con grande impegno. Lo afferma l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri commentando la prima de “Il Barbiere di Siviglia” nella seconda edizione del Workshop Lirico Internazionale “Opera Studio” di Verbicaro. Alla messa in scena dell’opera di Gioacchino Rossini, eseguita dall’Orchestra dell’Alto Tirreno Cosentino composta interamente da giovani musicisti calabresi e diretta dal Maestro Angelo Guaragna, hanno partecipato cantanti lirici provenienti da 10 diversi Paesi: Argentina, Bulgaria, Cina, Corea, Croazia, Francia, Israele, Italia, Russia e Spagna.
Aggiunge Caligiuri: “Siamo in presenza di una grande opportunità per i giovani artisti calabresi. Se la lirica, che non è un genere di massa, riesce a raggiungere a Verbicaro un pubblico così vasto puo’ essere anche il segno dei tempi che cambiano in Calabria, dove è in corso una mutazione profonda nella società, sollecitata anche da una sempre più qualificata offerta culturale”.

Ministro Kyenge ‘bloccata’ all’interno del Cara di Crotone

 

CROTONE – E’ stata ‘bloccata’ all’interno del Cara di Crotone dalla protesta pacifica, il Ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. I protestanti erano una trentina di ospiti che le hanno impedito l’uscita mettendosi davanti alle auto e chiedendo che visitasse tutta la struttura. Il ministro, ha accolto immediatamente l’invito ed ha visitato il centro incontrando gli ospiti. Alla conclusione della visita si è verificata una nuova protesta di una trentina di persone mentre numerosi migranti applaudivano al ministro.

Festival Euromediterraneo: gran finale con Max Gazzè in “Sotto casa tour”

 

ALTOMONTE (CS) – Domani, alle ore 21, gran finale del Festival Euromediterraneo di Altomonte, con il concerto del cantautore Max Gazzè in “Sotto casa tour 2013”. Un grande appuntamento musicale, sul palco dell’anfiteatro “Costantino Belluscio” chiuderà la kermesse promossa dall’amministrazione comunale di Altomonte e curata dal promoter Ruggero Pegna. Max Gazzè reduce dal successo sanremese, presenterà i brani del suo ultimo album di successo tra questi il tormentone dell’estate 2013 “ I tuoi maledettissimi impegni”. Dopo il sold out registrato con l’European Live Club Tour, da Berlino a Bologna, Max Gazzè torna con un tour estivo nei teatri all’aperto ed in giro tra i festival delle principali città italiane. Un live strutturato sulle canzoni dell’ottavo album, che dà anche il nome alla tournèe, tra i più ascoltati e venduti degli ultimi tempi. Il nuovo impianto scenografico infatti, curato dal regista Duccio Forzano, intreccia a suggestive atmosfere, immagini coinvolgenti, in un percorso emozionale, attraverso le note e la musica. Max Gazzè, nome d’arte di Massimiliano Gazzè, è un cantautore e bassista romano, ma con origini siciliane: nel 1991, Max si dedica alla sperimentazione nel suo piccolo studio di registrazione, mentre compone colonne sonore iniziando anche a collaborare con artisti come Frankie HI-NRG MC, Alex Britti, Nicco Fabi e Daniele Silvestri. Gli anni tra il 2001 e il 2003 sono caratterizzati da un’intensa attività live, e nel 2008 Gazzè partecipa al 58º Festival di Sanremo con la canzone Il solito sesso. Nel 2013 partecipa alla 63ª edizione del Festival di Sanremo condotto da Fabio Fazio con i brani I tuoi maledettissimi impegni e Sotto casa e riceve a Lamezia Terme il Riccio d’Argento della ventisettesima edizione della rassegna Fatti di Musica diretta da Ruggero Pegna, premio ai Migliori Live d’Autore dell’anno.