Il Comune di Castrovillari prepara la “rete” per rispondere al disagio sociale

CASTROVILLARI-Nella collaborazione pubblico/privato l’attenzione per il valore sociale costruisce il bene comune come ribadiscono le politiche per la sussidiarietà. “E’ l’idea – spiega il vice Sindaco, Carlo Sangineti- che sta perseguendo l’Amministrazione comunale di Castrovillari. Non a caso, bisogni e disagi sono sempre più all’attenzione dell’esecutivo Lo Polito, impegnato a  dare risposte ed a creare opportunità maggiori agli indigenti attraverso quella rete di rapporti che non può prescindere dal mondo onlus , il quale da sempre è teso al sollievo di chi soffre.” Lo ha affermato a margine di un incontro, svoltosi presso l’Assessorato ai Servizi Sociali il Vice Sindaco, Carlo Sangineti. All’appuntamento, a cui erano state convocate tutte le associazioni impegnate in città in questo Servizio, hanno partecipato la “Croce Rossa”, l’ “Anas”, “Suor Semplice Maria Berardi”, e le  “Caritas delle Parrocchie  di Ss. Trinità, San Francesco, nonché la rappresentanza dell’Associazione “Due di Due”, le quali hanno affrontato, insieme ai responsabili comunali e della città, la questione relativa a un possibile coordinamento tra l’Ente Comune e le Associazioni, più in generale, per seguire e dare aiuto a persone e famiglie indigenti , bisognose di sostegni. Il vice Sindaco Sangineti, da parte sua, ha affermato pure che “l’Ente si fa da garante, come soggetto definito dalle norme sulla pubblica amministrazione, per svolgere il ruolo di referente  principale nell’ambito del sistema dei servizi sociali”. Nel confronto è emersa pure l’intenzione di attivare la tracciabilità degli aiuti e, quindi, del soggetto aiutato; “ciò può avvenire- è stato richiamato –  mettendo in rete i diversi soggetti, come i Comuni e le Associazioni, per lo scambio di notizie in tempo reale e solo nell’interesse di una solidarietà che non tralasci le vere necessità. ”Per questo il prossimo incontro sarà quello di verificare tempi e modalità per attivare tali procedure informatiche, idonee a gestire i dati.

Siglato accordo tra l’assessore Mancini e e il partenariato di progetto del Pisl “L’alto crotonese: dalla marginalità allo sviluppo”

CROTONE-Umbriatico, Castelsilano, San Nicola dell’Alto e Carfizzi sono i comuni, situati in provincia di Crotone, per i quali la Regione Calabria ha messo a disposizione ben 4.476.252 euro di fondi europei per contrastarne lo spopolamento. Un’ingente somma che servirà a finanziare il rilancio delle attività produttive, la rete dell’ospitalità e delle botteghe artigiane, l’edilizia sociale, la valorizzazione dell’enogastronomia. Tutte operazioni che aiuteranno a migliorare la qualità della vita degli abitanti di questi piccoli centri, ma anche ad attrarre turisti. A siglare l’accordo di programmazione negoziata per il Progetto “L’alto crotonese: dalla marginalità allo sviluppo” è stato Stanislao Zurlo Presidente della Provincia di Crotone, ente capofila del Pisl. Presenti anche il consigliere regionale Salvatore Pacenza e l’Assessore provinciale Giovanni Lentini. Ai comuni del partenariato presenti è stato, inoltre, consegnato un
attestato in ricordo di questo solenne momento. A riceverlo: Pasquale Abenante sindaco di Umbriatico, Pietro Brisinda di Castelsilano, Francesco Scarpelli di San Nicola dell’Alto.

Lo Polito anticipa il contenuto della convenzione ”Neos POL.J.S.”

CASTROVILLARI-Domani, mercoledì 10 ,  alle ore 16, nella Sala Giunta sede momentanea del Municipio del capoluogo del Pollino, verrà sottoscritta la convenzione per il Piano Locale per il Lavoro denominato”Neos POL.J.S.”,che coinvolge 50 Comuni: da Rocca Imperiale, sull’Alto Jonio,  fino a Scalea sull’Alto Tirreno, e di cui  Castrovillari è Comune capofila.”Lo hanno reso noto il Sindaco, Domenico Lo Polito, e l’Assessore, Giovanna Castagnaro , ricordando che “ la sigla avvia opportunità per  promuovere forme di lavoro legate a quella crescita sostenibile scelta dalle popolazioni del comprensorio per il il loro sviluppo.” Ma ecco i numeri importanti: “si tratta – precisano – di 750 manifestazioni d’interesse; 1350 persone coinvolte; 80 partner istituzionali; 500 posti di lavoro dal PLL; 4milioni  995mila euro di risorse per cui si gareggia.” “Con questi presupposti – ricordano i due amministratori – che  si implementeranno le risorse umane, coinvolgendoli nella partecipazione agli indirizzi ed alla ottimizzazione dei percorsi nell’ambito di quel principio di crescita che non può fare a meno di nessuno e tanto meno di quelle giovani forze, fondamentali per dare contenuto al rilancio socio-ecomico del comprensorio, basato sulla sinergia e condivisione delle diverse componenti per lo sviluppo integrato delle aree e delle loro specificità.”

Teatro…T​eatro e…Teatro​… all’Acquar​ioBistrot e al Teatro Morelli!

COSENZA- Giovedì 11 aprile andrà in scena al Teatro dell’AcquarioBistrot lo spettacolo di Francesco Aiello: “Il cameriere dentro al tubo”, con  Graziella Spadafora, Francesca Gariano, Francesco Ailello. Due killer chiusi in una stanza, aspettano che arrivino le istruzioni sul da fare. Da questo semplice assunto parte la trama di questa performance. Sospeso tra atmosfere beckettiane, dialoghi al limite dell’assurdo e sfumature noir, l’intreccio dà vita a un’infinità di sottili giochi psicologici e doppi sensi che non lasceranno indifferente lo spettatore. Venerdì 12 aprile sempre nella stessa location,  Sergio Crocco, poeta e giardiniere, dopo il successo delle sue repliche cosentine e romane, porta all’Acquario: “Maniamuni ..al bistrot!”. Alcuni ritratti della sua Cosenza, interpretati da attori professionisti e non, con la consueta ironia e irriverenza, accompagnati da una buona cena. Ultimo ma non meno importante appuntamento al Teatro Morelli è previsto per il 18 aprile alle 18,00.  “Storie di principesse”, di Fausto Marchini, è il titolo della rappresentazione, dedicata alle famiglie e ai più piccoli. In una sorta di antro, due figure femminili simili a troll evocano, una dietro l’altra, quattro principesse creando al momento il prologo alle loro imprese. La prima volerà sulla luna, la seconda placherà una tempesta con il suo canto, la terza si libererà da un carillon e la quarta attraverserà a cavallo la foresta incantata per salvare il proprio castello. Il castello viene sempre nominato all’interno delle fiabe e nel finale apparirà in maniera sorprendente.

L’Unical conferisce la laurea honoris causa a Vandana Shiva

Cosenza – Questa mattina docenti e discenti hanno tinto di “diversità” l’Aula Magna dell’Università della Calabria; non più una cattedra a dividerli, non più gradi e competenze istituzionali a differenziarli ma un unico serpentone di curiosità e attesa; oggi insegnati e studenti, seduti gli uni accanto agli altri, hanno assistito con lo stesso interesse e lo stesso coinvolgimento al conferimento della Laurea Magistrale honoris causa in Scienze della Nutrizione a Vandana Shiva, attivista politica, ambientalista e scrittrice indiana. Presenti nell’aula magna, per assistere all’importante evento, non solo studenti, docenti e stampa ma anche l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri, Il Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizaro e il Sindaco di Rende Vittorio Cavalcanti.

Vandana Shiva è il nome di una donna piccola, minuta ma caparbia, dinamica, forte interiormente ed intellettualmente, una donna che ha trasformato in suo pane quotidiano la tutela della biodiversità e dell’agricoltura naturale a favore del sostentamento delle popolazioni più povere; la sua battaglia, invece, è quella contro gli OGM e le multinazionali che speculano sulle monocolture intensive e tendono a monopolizzare il mercato brevettando le sementi. Brevettare significa, infatti, danneggiare e indebolire un patrimonio di conoscenze consolidate, radicate su cui va proprio a poggiarsi l’agricoltura di “sussistenza” praticata delle aree più povere del nostro pianeta.

Una donna conosciuta in tutto il mondo la Shiva, una donna carismatica, docile, tenera e dallo spiccato senso dello humor; una donna che con il solo uso delle parole sa diventare graffiante, ingombrante, scomoda per chi come la Monsanto Company tenta di pestare i piedi a lei e alla sua gente. Vandana Shiva ha trasformato il suo sapere in praticità, ha reso la sua vita una missione in favore del suo popolo, della sua terra trasformando l’esigenza del singolo in volontà collettiva. La sua ostinazione l’ha anche indotta a fondare, nel 1991, il movimento Navdanya che in hindi significa “nove semi”; è un movimento che celebra la biodiversità ed esalta l’esigenza, di tutto il mondo, di vivere tra sfumature di colori, di odori, di sapori e di colture; i “nove semi”, infatti, rappresentano le nove colture da cui, in India, dipendono la sicurezza e l’autonomia alimentare.

Questa piccola grande donna oggi ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze della Nutrizione, un semplice gesto per ripagare una vita piena che straripa e non si riesce a contenere, una vita che deve essere raccontata affinché diventi simbolo di speranza e di mutamento in favore di un futuro migliore. La commissione, composta dal Rettore dell’Università della Calabria Giovanni Latorre, dal Direttore Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e Della Nutrizione Sebastiano Andò e dall’Ordinario di Fisiologia della Nutrizione all’Università degli Studi del Molise Giovannangelo Oriani, ha introdotto gli studi e il lavoro della Shiva in modo da “sterrare il terreno” da pregiudizi e incertezze e preparare l’uditorio alla lectio magistralis dell’ambientalista.

Con un sorriso tenero e rassicurante e con la semplicità di chi tra la gente è abituata a vivere Vandana Shiva si è voltata verso la platea, ha afferrato il suo blocco d’appunti e ha esordito “Mille grazie all’Università intera, sono onorata di aver ricevuto questa laurea e volevo dirvi che ho anche imparato una parola in calabrese: cangia capu” – ride di gusto Vandana e poi ritorna seria – “Bisogna andare al di là delle false gerarchie” – dice – “perché queste piramidi sono state costruite con la violenza e con l’avvallamento della conoscenza. Bisognerebbe tornare alle vecchie tradizioni ed eliminare dalla nostra dieta, e dalla nostra vita, tutto ciò che è innaturale” – e poi continua tra un bicchiere d’acqua e l’altro – “Le donne possono alimentare il mondo, le donne possono essere le vere protettrici della biodiversità che è una delle fonti più importanti per la nostra sopravvivenza. La soluzione è quindi, per dirla in calabrese, “cangia capu” e sostieni la diversità”.

Annabella Muraca

Accordo siglato tra l’assessore Mancini e il partenariato di progetto del Pisl “Il paese che non c’è”

CATANZARO- È stato sottoscritto questa mattina a Catanzaro l’accordo di programmazione negoziata tra l’assessore regionale al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini e il partenariato di progetto del Pisl “Il paese che non c’è”, rappresentato dal sindaco Giuseppe Pitaro del comune capofila Torre di Ruggiero. Per contrastare lo spopolamento dei piccoli centri situati in provincia di Catanzaro, la Regione ha messo a disposizione 6.746.280 euro i fondi europei per un totale di 32 operazioni ammesse a finanziamento. Attraverso questa firma tutti i soggetti che compongono il partenariato di progetto hanno assunto congiuntamente precisi obblighi rispetto all’utilizzo delle risorse e alla realizzazione di interventi che favoriscano l’azione di contrasto allo spopolamento. A essere coinvolti nel Pisl sono 22 comuni con meno di 1500 abitanti. “In queste zone – ha sottolineato l’assessore Mancini – l’aspetto maggiormente negativo riguarda, infatti, l’abbandono delle aree produttive agricole e il decremento del numero delle imprese attive sul territorio, soprattutto quelle al livello micro e familiare che componevano la fitta struttura economica del territorio. Il Pisl ‘Il Paese che non c’è’ vuole attuare un’iniziativa dai caratteri fortemente sociali, per avviare la realizzazione di un vero e proprio ‘distretto delle diversità’. Un’iniziativa particolarmente meritoria – ha ribadito l’esponente regionale – che fa onore a chi l’ha proposta. Questo Pisl ha una ammirevole peculiarità: quella di avere come obiettivo la costruzione di iniziative che sviluppino azioni educative, sociali, formative e politiche per diffondere una cultura della diversità, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e dello sviluppo autosostenibile, fornendo anche occasioni di svago, apprendimento, lavoro. L’obiettivo – ha precisato infine l’assessore Mancini –  è anche quello di poter coinvolgere gli abitanti in esperienze sportive, ludiche e sociali e del tempo libero; inserirle in sistemi del lavoro legati alla ruralità, alla trasformazione dei prodotti agricoli tipici delle aree interessate. Tra i progetti che saranno realizzati anche quelli legati alla sostenibilità ambientale e all’assistenza sociale e sanitaria”. A firmare il partenariato al progetto “Il paese che non c’è” sono stati i rappresentanti dei Comuni di: Albi, Amato, Andali, Argusto, Belcastro, Cenadi, Centrache, Gagliato, Jacurso, Marcedusa, Martirano, Martirano Lombardo, Comune di Miglierina, Montauro, Motta Santa Lucia, Olivadi, Petrizzi, San Floro, San Sostene, Sellia, Sorbo San Basile, Torre di Ruggiero. Tra gli altri partner: Gal Serre Calabresi, Gal Monti Reventino, Gal Valle del Crocchio, Wwf Italia ong onlus, Confindustria Catanzaro, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Accademia di Gagliato, Fondazione Cima, Università degli Studi Mediterranea di Reggio, Dip. Pau (Patrimonio architettonico e urbanistico), Comunità Montana Fossa del Lupo, Comunità Montana Monti Reventino, Consorzio per la tutela e la promozione delle piante officinali e loro derivati in Calabria, Associazione Misericordia di Belcastro, Slow Food Soverato-Versante Ionico, Foac, Fondazione Architetti, Catatanzaro, Ass. Ra.Gi. onlus, Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Consorzio Mare Nostrum onlus. Ora le procedure dovranno essere portate avanti dalle amministrazioni locali nei tempi richiesti dalla Ue: entro il 31 dicembre di quest’anno si dovrà dare vita agli impegni giuridicamente vincolanti ed entro il 31 dicembre del 2015 dovranno essere spese tutte le risorse. Domani alle ore 11 sarà firmato l’accordo di programmazione negoziata per i Pisl “Contrasto allo spopolamento” a Vibo Valentia (circa 5 milioni di euro) nella sala della Biblioteca Comunale e nel pomeriggio, alle ore 17, a Palazzo Luci a Spezzano Albanese per il Pisl “tutela e valorizzazione minoranze linguistiche” (circa 7milioni di euro). Il 10 aprile prossimo, invece, sarà sottoscritto il Pisl spopolamento a Vibo Valentia, alle ore 11,00 nella Biblioteca comunale mentre, alle ore 17,00, a Spezzano Albanese a Palazzo Luci sarà siglato Pisl minoranze linguistiche. Il 12 aprile, alle ore 11,00, appuntamento a Cosenza Ridotto del Teatro Rendano per la sottoscrizione del Pisl spopolamento.

COLDIRETTI: L’Agroalimentare al Centro Dell’ITALIA …ALL’IN SUD!

CATANZARO – Si terrà giovedì prossimo, 11 aprile 2013, dalle ore 10,00, presso il prestigioso Teatro Petruzzelli a Bari, l’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa delle regioni del Mezzogiorno dal titolo “L’AGROALIMENTARE AL CENTRO DELL’ITALIA ……..ALL’IN SUD!”.

I giovani talenti dell’agroalimentare di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia si confronteranno con gli intrepreti degli stessi territori che si sono affermati nel mondo, provocati a dovere da Mingo, volto noto del Tg satirico ‘Striscia la Notizia’.

La Calabria parteciperà con oltre 200 giovani.

Nel corso dell’evento saranno diffusi dati e statistiche utili a fotografare le potenzialità e le opportunità espresse dall’Italia all’in Sud, pur tra numerosi ostali al pieno sviluppo dell’imprenditoria agroalimentare e non del Mezzogiorno.

Le conclusioni saranno del Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio.

UIL UNICAL: Apprezzamento Per i Docenti che hanno Sollecitato Una Discussione su Gestione Ateneo

RENDE (CS) – La UIL dell’UNICAL manifesta apprezzamento per quei docenti che, all’indomani del Senato Accademico, che ha deciso la costituzione del nuovo Consiglio di Amministrazione, hanno rotto gli indugi avviando una discussione sulla Università e su chi la debba guidare nei prossimi anni.

Non è mai troppo tardi, evidenziano i dirigenti della UIL, visto che da più di un anno sollecitano, ad una sonnacchiosa e acquiescente classe docente, di uscire dalle stanze dell’amministrazione dei propri interessi per guardare al futuro dell’Ateneo.

La scelta inopportuna di costituire il Consiglio di Amministrazione – non rispettando ed offendendo il principio delle pari opportunità, non designando singolarmente i membri proposti dal Rettore, non votandoli a scrutinio segreto, perpetuando il sistema del divide et impera, favo- rendo lobby -, è forse servita da detonatore alla protesta, che per la UIL deve immediatamente tradursi in proposta.

Una proposta che faccia chiarezza su programmi e persone, una proposta che abbandoni l’idea di una gestione del potere, quale compromesso fra una ristretta élite di professori, e che ripristini le regole democratiche del confronto e della partecipazione.

È necessaria all’UNICAL una nuova classe dirigente che, come dice la professoressa Piro, sappia innanzitutto manifestare il proprio pensiero, collegandolo sinergicamente ai bisogni di una società, quella calabrese, ormai allo stremo e che può ritrovare, in una rinnovata Università, le ragioni del riscatto culturale ed economico.

È necessaria, come dice il professore Giordano, discontinuità, intesa come alternativa alla gestione padronale del Rettore uscente.

La UIL ribadisce la necessità di un incontro fra i membri di questa comunità che sono stati marginalizzati dalle scelte interessate di una ristretta “casta accademica”, che ha la responsabilità di aver riportato l’Ateneo in pieno Medio Evo.

Ma quale necessità c’era di nominare il nuovo Consiglio se non per manifestare l’arroganza di un potere fine a se stesso e per imporre uomini e strategie? Ma quale prezzo è stato pagato per tacitare personaggi influenti, che fino a qualche giorno fa rivendicavano più trasparenza e partecipazione?

Accontentarsi di aver conquistato il seggio per sé o per il proprio amico, senza aver definito i contorni programmatici entro i quali l’azione debba esercitarsi, non è un gran risultato, forse è solo l’inizio per ulteriori nascosti compromessi.

La UIL ritiene necessario la costituzione di uno schieramento alternativo rispetto ai metodi ed alle azioni di questo Rettore uscente, le cui scelte sono finalizzate a mantenere il controllo sull’Ateneo.

“Elohim Chronicles” e l’introduzione alla Paleoastronautica dei Mistery Hunters

RENDE (CS) – Si occupano di paraspicologia, ufologia e mistero storico-archeologico; in generale indagano su tutto ciò che di “torbido” esiste attorno a noi, nelle nostre città, dal sud Italia lungo sentieri internazionali. Lo fanno attraverso l’attività di un blog che raccoglie documenti, video e testimonianze di ricerca attorno a eventi, fenomeni e vicende misteriose e attraverso una zine digitale dal titolo “Mistery Hunters Magazine” che riprende il nome stesso dell’associazione di cui fanno parte.

Stiamo parlando dei cacciatori di mistero (Mistery Hunters appunto), il gruppo di “ricercatori” e appassionati dell’ignoto, promotori per il prossimo 12 aprile dell’incontro dal titolo “Elohim Chronicles”, una sorta di simposio di ufologia, dedicato all’introduzione a concetti e temi e prove inerenti l’interazione “extraterrestre” nella genesi stessa del genere umano.

Definito quale “Introduzione alla Paleoastronautica”, l’appuntamento è fissato per le 18,30 a c/da Stocchi di Rende, nella zona industriale di Rende, ed è aperto a chiunque voglia approfondire le proprie curiosità in materia di alieno, misterioso e paranormale, nonché ovviamente agli appassionati di discipline che spesso costituiscono un tabù, ma che, in questo caso, si prestano ad essere trattate in maniera precisa e circostanziata.

Ospite della serata, l’architetto Domenico Canino, già autore del libro “Le pietre dell’Incavallicata” dedicato, non a caso, al mistero (non più tale per chi avesse letto il libro) che si cela dietro la presenza dei celebri “giganti di pietra” che si trovano nel paesino di Campana, nella provincia di Cosenza.

Al termine dell’incontro è prevista la proiezione del film “Prometheus” accompagnata da un apericena a buffet.

I Mistery Hunters nascono come gruppo di indagine, attorno all’attività informativa di un blog che tutt’ora raccoglie indagini che spaziano dalla ricerca storica, all’ufologia, al paranormale e mettono il proprio operato anche al servizio di chi sia alle prese con fenomeni al di fuori del normale e non sappia come gestirli. Da qualche tempo questi “novelli Dylan Dog” hanno dato vita a un’associazione culturale guidata da Giuseppe Oliva che ne è presidente.

Il progetto è arricchito da un sito internet, ricco di informazioni e da un magazine online il cui primo numero è online dallo scorso marzo: il Mistery Hunters Magazine.

Per informazioni in merito all’incontro, gli organizzatori invitano a contattare l’indirizzo redazione.misteryhunter@gmail.com.

Giovanna M. Russo

Catanzaro: Siglato l’Accordo di Programmazione Negoziata con i Comuni Soggetti a Spopolamento

CATANZARO – 6.746.280 euro per contrastare lo spopolamento dei piccoli centri situati in provincia di Catanzaro. È questo l’ammontare dei fondi europei messi a disposizione dalla Regione Calabria per 32 operazioni ammesse a finanziamento. Questa mattina è stato, infatti, siglato a Catanzaro l’accordo di programmazione negoziata tra l’Assessore regionale Giacomo Mancini e il partenariato di progetto del Pisl “Il paese che non c’è”, rappresentato dal sindaco Giuseppe Pitaro del comune capofila Torre di Ruggiero. Attraverso questa firma tutti i soggetti che compongono il partenariato di progetto hanno assunto congiuntamente, precisi obblighi rispetto all’utilizzo delle risorse e alla realizzazione di interventi che favoriscano l’azione di contrasto allo spopolamento. A essere coinvolti nel Pisl sono 22 comuni con meno di 1500 abitanti. In queste zone, infatti, l’aspetto maggiormente negativo riguarda l’abbandono delle aree produttive agricole e il decremento del numero delle imprese attive sul territorio, soprattutto quelle al livello micro e familiare che componevano la fitta struttura economica del territorio.
«Il Pisl “Il Paese che non c’è”, vuole attuare un’iniziativa dai caratteri fortemente sociali, per avviare la realizzazione di un vero e proprio “Distretto delle Diversità”. Un’iniziativa particolarmente meritoria – ha detto Mancini – che fa onore a chi l’ha proposta. Saranno realizzati, infatti – ha spiegato l’Assessore – programmi di accoglienza di cittadini solitamente e ingiustamente emarginati o con abilità diverse: famiglie con difficoltà, anziani, immigrati. Questo Pisl ha una ammirevole peculiarità: quella di avere come obiettivo la costruzione di iniziative che sviluppino azioni educative, sociali, formative e politiche per diffondere una cultura della diversità, della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e dello sviluppo autosostenibile, fornendo anche occasioni di svago, apprendimento, lavoro. L’obiettivo – ha proseguito l’Assessore –  è anche quello di poter coinvolgere gli abitanti in esperienze sportive, ludiche e sociali e del tempo libero; inserirle in sistemi del lavoro legati alla ruralità, alla trasformazione dei prodotti agricoli tipici delle aree interessate. Tra i progetti che saranno realizzati anche quelli legati alla sostenibilità ambientale e all’assistenza sociale e sanitaria. Un progetto che ha la volontà di rendere queste persone parte attiva dell’iniziativa: gli anziani, ad esempio, troverebbero
nei servizi loro offerti assistenza per bisogni e difficoltà, ma soprattutto potrebbero assumere un ruolo importante verso i più giovani, trasferendo loro conoscenze sui luoghi e saperi, esperienze e capacità del fare».

A firmare il partenariato al Progetto “Il paese che non c’è” sono stati i rappresentanti dei Comuni di: Albi, Amato, Andali, Argusto, Belcastro, Cenadi, Centrache, Gagliato, Jacurso, Marcedusa, Martirano, Martirano Lombardo, Comune di Miglierina, Montauro, Motta Santa Lucia, Olivadi, Petrizzi, San Floro, San Sostene, Sellia, Sorbo San Basile, Torre di Ruggiero. Tra gli altri partner: Gal Serre Calabresi, Gal Monti Reventino, Gal Valle del Crocchio, WWF Italia ONG Onlus, Confindustria Catanzaro, Associazione Borghi Autentici d’Italia, Accademia di Gagliato, Fondazione CIMA, Università degli Studi Mediterranea di Reggio, Dip. PAU (Patrimonio Architettonico e Urbanistico), Comunità Montana Fossa del Lupo, Comunità Montana Monti Reventino, Consorzio per la tutela e la promozione delle piante officinali e loro derivati in Calabria, Associazione Misericordia di Belcastro, Slow Food Soverato-Versante Ionico, FOAC, Fondazione Architetti, Catatanzaro, Ass. RA.GI. Onlus, Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Consorzio Mare Nostrum Onlus. Ora le procedure dovranno essere portate avanti dalle amministrazioni locali nei tempi richiesti dalla Ue: entro il 31 dicembre di quest’anno si dovrà dare vita agli impegni giuridicamente vincolanti ed entro il 31 dicembre del 2015 dovranno essere spese tutte le risorse.
Il finanziamento complessivo per tutti i piccoli centri della Calabria è di circa 42 milioni di euro. In 99 comuni, situati in tutto il territorio regionale, grazie alle risorse europee verranno riqualificati immobili, aree e infrastrutture degradate o sotto utilizzate, realizzati centri sociali e ricreativi, volti alla diffusione della cultura dell’inclusione e al sostegno agli anziani e di accoglienza delle donne disagiate e interventi utili a sostenere lo sviluppo imprenditoriale locale e a recuperare gli antichi mestieri.
Domani si firmerà l’accordo di programmazione negoziata per i Pisl “Contrasto allo spopolamento” a Vibo Valentia (circa 5 milioni di euro) alle ore 11 nella sala della Biblioteca Comunale e nel pomeriggio, alle ore 17, a Palazzo Luci a Spezzano Albanese per il Pisl “Tutela e valorizzazione minoranze linguistiche” (circa 7milioni di euro).

LE ALTRE TAPPE –

10 aprile ore 11,00 Pisl Spopolamento
Biblioteca Comunale
Via Jan Palach
Vibo Valentia

10 aprile ore 17,00 Pisl Minoranze Linguistiche
Palazzo Luci
Via Luci
Spezzano Albanese (CS)

12 aprile ore 11,00 Pisl Spopolamento
Ridotto del Teatro Rendano
Cosenza