Sciopero della Fame per Detenuti Palestinesi a Pentone

Rosario Citriniti

PENTONE (CZ) – Prima notte di sciopero della fame per Rosario Citriniti di ‘InvictaPalestina’, centro di documentazione sulla Palestina. La tenda è stata montata a  Pentone, paese della presila catanzarese che ospita il centro, nei pressi della chiesa (non è stato possibile sistemarsi nella chiesa stessa). All’origine della protesta, le condizioni dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane e, in particolare, il grave stato di salute di Samer Issawi. Il prigioniero palestinese scambiato con il caporale israeliano Shalit nell’ottobre 2011, in sciopero della fame da 204 giorni, rischia di morire.

L’iniziativa a Pentone è cominciata ieri perché gli organismi nazionali e/o internazionali prendano provvedimenti per la garanzia dei diritti dei detenuti palestinesi, la scarcerazione dei prigionieri in carcere senza accuse né processi, la salvaguardia dei detenuti in sciopero della fame. Da mesi, infatti, i detenuti palestinesi hanno adottato questa forma di protesta per richiamare l’attenzione sulla loro condizione.  Lo sciopero della fame nel centro presilano è stato avviato in risposta agli appelli di Amnesty International, dell’Arcivescovo Atallah Hanna e delle organizzazioni palestinesi.

Le condizioni dei detenuti palestinesi – 4520 detenuti nelle carceri israeliane di cui 10 donne, 164 bambini (16 hanno meno di 21 anni) e 8 parlamentari palestinesi. Dal 67 ad oggi più di 800mila palestinesi sono stati arrestati: il 20 % della popolazione palestinese –  il 40% della sola popolazione maschile –  è stato in carcere. Ogni anno 700 bambini vengono arrestati. Sono i dati, aggiornati a novembre 2012, presentati da Grazia Careccia, capo dipartimento di Ricerca Legale e Advocacy internazionale Al-Haq-Ramallah, a Padova alla giornata ONU per i diritti del popolo palestinese. Restituiscono il dominio di Israele nei territori occupati della Palestina e l’oppressione subita dai palestinesi.

Arrestati nel cuore della notte, sottoposti a umiliazioni e misure degradanti, tenuti in custodia (quindi «senza che si sappia perché una persona sia in carcere») fino a un anno, i palestinesi vivono assoggettati dal regime militare di Israele e sono sottoposti alle regole di Israele. Che sono, però, diverse per i palestinesi e per gli israeliani. Ad esempio, se un processo per un israeliano dura 9 mesi, per un palestinese si protrae per 18 mesi. Se i palestinesi sono trattenuti senza accuse per interrogatori fino a 90 giorni, gli israeliani lo sono per 64 giorni.

Grazia Careccia, lo scorso dicembre, si è soffermata sulla pratica dell’internamento o – come viene chiamata dagli israeliani – “detenzione amministrativa”: «è un caso di privazione della libertà degli individui molto particolare perché avviene in mancanza di accuse e di un vero e proprio processo – ha spiegato – la potenza occupante dice: c’è un pericolo di sicurezza, però questa persona non ha commesso nessun reato, tuttavia l’unico modo che ho per proteggere la mia sicurezza è internare questa persona». Secondo il diritto internazionale, l’internamento è un provvedimento di carattere eccezionale e deve essere limitato nel tempo. Ma Grazia Careccia precisa che Israele ricorre costantemente all’internamento e lo reitera in modo illimitato. Inoltre viola i diritti alla presunzione di innocenza, alla difesa e a un equo processo.

 

Rita Paonessa

Romeo e Giulietta secondo Marini al Rendano

Sul palcoscenico del Rendano nuova veste per Romeo e Giulietta: il capolavoro shakespeariano più riprodotto, forse più amato, rinasce a Cosenza con la  regia di Giuseppe Marini. L’originalità del regista risiede anche nell’aver portato sulla scena un cast di attori giovanissimi, con l’intento di  rappresentare meglio lo spirito della storia d’amore di due adolescenti veronesi, figli di due storiche famiglie rivali.  L’intreccio della storia, inoltre, viene spostato nel tempo. Romeo e Giulietta  vivono nella Verona dell’Ottocento, in luogo di quella medievale. I personaggi si snodano e si raccontano  nel periodo del pieno Romanticismo. L’opera teatrale sull’odiato Amore, proposta al pubblico in sala, appare fin da subito più moderna, di estremo impatto visivo ed emotivo. Si sente, nella ricostruzione dei personaggi, l’influenza che Marini coglie da Oscar Wilde e Goldoni.  Le scene di Alessandro Chiti, in quest’opera di ammodernamento, creano sul palco un teatro nel teatro. Non esiste qui la famosa balconata ma un palchetto con delle scale, dove gli attori si muovono in maniera molto disinvolta. Al cambio di scena e di musica lo sfondo del palco cambia colore di volta in volta (dal rosa passa al viola, poi al blu).  Le musiche originali di Marco Podda  danno alla rappresentazione un po’ di ritmo, a contrastare l’inizio piuttosto lento tra un cambio di scena e l’altro. Lo spettacolo si apre con un libro polveroso, che verrà per tutto il dramma consultato da Romeo nelle sue esposizioni sull’amore. Da questo particolare si evince chiara la volontà del regista di voler mettere in evidenza l’importanza dei versi, della poesia, della lettura trascurati nella nostra società multimediale. Emerge dallo spettacolo anche la freschezza e la bravura degli attori nel padroneggiare la scena. Romeo interpretato da Lucas Waldem Zanforlini, rappresenta il capriccio e l’innocenza della sua età, inghiottito da un turbinio d’amore, forse troppo grande per  lui : “Il mio unico amore viene dal mio odio”. Innamorato dapprima di Rosalina, incontra ad un ballo in maschera (inizio del caso e della malasorte) organizzato dai Capuleti, Giulietta e “un nuovo fuoco che spegne il vecchio”. Visione pura dell’Amore la sua: “In amore non esistono mura”. Romeo è anche preda dell’incoscienza e si macchia di un delitto. Uccide, in difesa del suo amico Mercuzio, il cugino della sua amata, Tebaldo, finendo così in esilio. In contrapposizione all’amore puro di Romeo sta la figura prepotente e straniante di Mercuzio, un attaccabrighe simpatico interpretato magistralmente da Mauro Conte. La sua è al contrario una visione materialista dell’amore, legato com’è alla bellezza esteriore. “L’amore è una cosettina […] è dei pazzi” ritiene. La morte di Mercuzio, per mano di Tebaldo, darà inizio ad una serie di morti a catena che porteranno alla distruzione definitiva della coppia. Giulietta interpretata da Eleonora Tata è apparsa inizialmente intimorita dal pubblico.  Quattordicenne, sottomessa ad un padre-padrone, promessa in sposa al duca Paride, si ribella alle imposizioni familiari e urla al mondo il suo amore sofferto e straziante. Emozionante e toccante come sempre la celebre frase: “Romeo, perché sei tu Romeo, rinnega tuo padre… lascia il tuo nome”. Nelle dinamiche del dramma prendono parte altri personaggi che potremmo definire messaggeri d’amore “utili” a spezzare il ritmo drammatico; concedono al pubblico qualche risata: la sgraziata bisbetica e volgare nutrice di Sonia Barbadoro accompagnata da un servetto veronese. Prima complice di Giulietta nel facilitare il suo rapporto d’amore con il suo Romeo, poi sostenitrice del duca Paride. Figura determinate nello sciogliersi delle dinamiche d’amore il confessore della coppia, frate  Lorenzo, interpretato da Fabio Bussotti che, esprimendosi con un vocabolario religioso e mistico, porta ad alcune sagge riflessioni.  Dapprima accusa Romeo di amare solo con gli occhi poi sarà lui stesso a dire a Giulietta: “Lì c’è un marito che vuole farti moglie”.  Il frate inoltre provocherà la morte apparente di Giulietta e quella reale di Paride e Romeo. Tante le scene sono ricche di pathos. Durante lo spettacolo la scena del primo bacio e quella della corsa al matrimonio (i due attori in scena corrono verso l’amore, cadendo più volte) coinvolgono il pubblico in maniera particolare.  Ma è la scena finale la più emozionante. Romeo, dopo aver ucciso Paride, prende tra le braccia una Giulietta apparentemente morta e la avvolge a sé, poi ingerisce il veleno, “goccia amica” e si suicida. Giulietta al suo risveglio trova il suo amato morto e decide di morire d’amore insieme a lui. La storia  di amore e odio si conclude con la successiva riappacificazione tra le due famiglie. Sul finale si ascoltano in sottofondo le parole del primo incontro tra i due: “Io raccolgo il frutto della mia preghiera. Ecco, le tue labbra hanno purgato le mie del loro peccato”. Romeo bacia Giulietta.

                                                                                                                                          Rossana Muraca

Aziende e Istituzioni Calabresi Presenti a Casa Sanremo

MIRTO CROSIA (CS) – Il giovane e dinamico “artista – imprenditore” Giuseppe Greco, responsabile della “Gg eventi” continua ad ascendere il successo. Grazie al suo forte spirito di abnegazione anche l’ultima l’impresa è stata realizzata con esito assolutamente positivo. Si tratta della partecipazione attiva a Casa Sanremo: un’importante area nata, da un’idea di Vincenzo Russolillo  e Mauro Marino, per dare ospitalità ad artisti, giornalisti e addetti ai lavori, durante il Festival del Canzone italiana. Casa Sanremo accoglie tanti eventi e, soprattutto, dà ospitalità alle regioni d’Italia. Ed è stata proprio la Gg eventi a portare a questa kermesse alcune delle eccellenze calabresi. Dalla Calabria hanno partecipato le istituzioni: la Provincia di Cosenza, con la presenza energica del vicepresidente, Mimmo Bevacqua, la Regione Calabria Assessorato alle Attività Produttive e la Casa di reclusione di Rossano. E poi, le aziende private: iGreco, Liquirizia Amarelli, Fabbrica tessile Bossio, Tonno e gelati Callipo, Colle dell’Unna, Barbieri catering, il Maestro Orafo Michele Affidato, Istituto musicale Donizetti, Panificio Monti, Ristorante “L’Antica” e “L’arte del legno”.

Nel corso della settimana (dal 10 al 16 febbraio) si sono susseguite varie attività. Numerose aree seguite con attenzione da tanta gente. Fra queste, il “Cooking show”, un avvenimento televisivo, condotto dallo stesso Greco insieme a Fofò Ferriere e Iuliana Ierugan. Un evento nell’evento che ha consentito di far conoscere i vari prodotti delle singole regioni e, quindi, della Calabria.

Francesco Noce, chef del ristorante “l’Antica” di Rocca di Neto, ha dato il via al primo dei due Cooking show dedicati alla Calabria a Casa Sanremo. Il cuoco di Rocca di Neto ha agito con destrezza  tra i fornelli. Il secondo appuntamento dedicato alla Calabria, si è svolto sabato 16 febbraio, con piatti prelibati preparati dal noto chef Enzo Barbieri. La cucina di Altomonte è stata protagonista della cena di gala dedicata ai territori della Calabria.

Durante la kermesse è stata presente una postazione televisiva di Ms channel che ha realizzato una serie lunga serie di servizi che andranno in onda su diverse reti televisive.

L’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia, è stato rappresentato a Casa Sanremo da Giovanni Comite e dal Diatonic group “Le stelle del Trionto”, guidato dal maestro Rosario Lullo. Le capacità canore del giovane Comite gli hanno

consentito di farsi apprezzare dal folto pubblico presente a “Casa Sanremo”, quale ospite d’onore al concorso “I like Sanremo”. Il “Diatonic group” è intervenuto con cinque artisti, in rappresentanza dell’intera formazione: Anthony Lullo, Carmen Capalbo, Mario Motta, Giuseppe Falcone e Giovanni Russo.

Casa Sanremo Consegna Premio Detenuti ad Albano

I detenuti della Casa di reclusione di Rossano hanno realizzato alcuni premi. Giuseppe Greco, alla presenza del vicepresidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua, dell’orafo Michele Affidato e dell’avvocato Filomena Greco dell’azienda iGreco, ha consegnato uno di questi premi ad Al Bano. Un altro, invece, è stato consegnato a Mario Violante, presidente di Radio Italia.

A Casa Sanremo non ha fatto mancare la sua presenza Marco Mengoni, dove ha tagliato un’enorme torta alla presenza di tanta gente, fra cui, Giuseppe Greco. Al vincitore della 63^ edizione del Festival della Canzone Italiana, è stata consegnata un’elegante scultura – personalizzata Casa Sanremo – realizzata dal Maestro Michele Affidato.

Da Sanremo l’”imprenditore” Giuseppe Greco, ha ringraziare quanti hanno collaborato, fra cui, Autocentro, per aver messo a disposizione un veicolo di nove posti per accompagnare i giovani musicisti di Mirto Crosia fino a Sanremo. Al contempo L’”artista” Giuseppe Greco ha annunciato il nuovo tour italiano che partirà nel mese di maggio.

Sette Arrestati Per Spaccio di Droga

BIANCO (RC) – Sette persone sono state arrestate con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Bianco e dello Squadrone cacciatori Calabria, coordinati nelle indagini dal pm di Locri, Rosanna Squeglia.

Il giro di droga è stato scoperto grazie ad alcune intercettazioni telefoniche. Per la vendita degli stupefacenti veniva usato un apposito codice.

L’operazione, nata nel 2010, è stata denominata Enotria.

Ridge e Brooke a Cosenza per inaugurare un punto vendida

Venerdì 22 febbraio arriveranno a Cosenza Ridge (Ronn Moss) e  Brooke (Katherine Kelly Lang), i due celebri attori della soap opera Beautiful sono stati scelti  come ospiti d’eccezione per l’inaugurazione di una boutique nel centro della città che si svolgerà a partire dalle ore 16,30.

L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto di franchising che prevede l’apertura di ulteriori punti vendita in Italia e all’estero. Venerdì oltre al il taglio del nastro da parte del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto si svolgerà anche la premiazione dei due attori americani che riceveranno un prezioso omaggio da parte di Sergio Mazzuca e Santo Naccarato, titolari della gioielleria Scintille di Cosenza.

Ad aprire il nuovo punto vendita Impero Couture è l’imprenditore cosentino Natalino Bosco che dalla sua parte ha una lunga esperienza nel settore dell’abbigliamento.

Uccisi Coniugi In Un Agguato Nel Catanzarese

VALLEFIORITA (CZ) – Due coniugi, Giuseppe Bruno, 39 anni, e Caterina Raimondi, 29, sono stati uccisi in un agguato mentre stavano uscendo dalla loro abitazione di Vallefiorita. Le vittime sono state raggiunte da alcune raffiche di kalashnikov, che ne ha provocato la morte all’istante.

Sul luogo dell’omicidio sono giunti i carabinieri che hanno dato il via alle indagini concentrando la loro attenzione negli ambienti della criminalità organizzata.

Nel 2012, in un altro agguato, era stato ucciso un fratello di Giuseppe Bruno.

Bersani acclamato come una rock star

COSENZA – In migliaia ieri al Cinema Citrigno di Cosenza per ascoltare il Segretario Nazionale del Pd e candidato Premier del centrosinistra Pierluigi Bersani. Dopo aver attraversato la Calabria in lungo e in largo, con soli 40 minuti di ritardo si muove tra la folla elargendo grossi sorrisi e grandi saluti quasi volesse avvolgere tutti coloro che, adoranti e deliranti, non attendevano altro che sentirsi partecipi di quel progetto che ha come imperativo categorico smacchiare il giaguaro.

Ad introdurlo è uno dei suoi più fedelissimi adepti il Commissario regionale del Pd Calabria Alfredo D’Attorre che scalda gli animi dei militanti, già piuttosto infuocati, quando con decisione ipotizza che un vero risveglio da parte del Mezzogiorno può esserci solo partendo dalla terra che ha subito il più forte tradimento dalla destra, perché proprio da qui più forte sarà la risposta della società civile.

Bersani emozionato dal calore del suoi “smacchiatori” prende la parola dicendo “vi voglio bene anch’io” e sovvertendo qualsiasi ordine scaramantico promette che quando è fatta si viene a festeggiare qua.

Prosegue dicendo che a Milano come a Cosenza il discorso non cambia perché l’Italia è una e una sola e il Pd si impegnerà ad attuare dei meccanismi di coesione per i quali chi ha di più deve dare di più.

Sembra di sentire Crozza quando con l’indignazione soft che lo contraddistingue afferma “non siamo mica qui a raccontarci le favole”, nessuno si salverà da solo in questo paese e il Pd che è la sola coalizione che resterà solida e compatta anche dopo le elezioni è fatta di gente seria che rischia qualcosa investendo nel cambiamento e che senza troppe pretese ritorna a dei semplici concetti basici quali l’onestà e la solidarietà.

Cominiciano a partire i diversi “per bacco” quando il discorso si sposta sul Beppe Grillo che vuole tenere insieme Berlinguer e Casa Pound e sul Silvio Berlusconi che continua a nominarsi i deputati da solo mostrandoci ancora tutto il peggio di quello che siamo.

Siamo quasi alla fine quando parte il lungo elenco dei progetti futuri , il diritto allo studio che viene prima di ogni cosa anche delle spese militari, verrebbe da dire meno male, la parità di genere, la battaglia alla corruzione per una politica più sobria, il lavoro ma ancora l’economia verde e la banda larga a partire dal Mezzogiorno.

Un aereo è pronto per riportarlo al Nord e le ultime battute sono per questa Calabria sommersa dai rifiuti e dalla sanità sfasciata, una terra dalla quale si continua ad andare via e a non tornare più, ecco perché deve diventare un tema nazionale.

Gaia Santolla

5 condanne per aver favorito il boss di San Luca

tribunaleREGGIO CALABRIA – Sono cinque le persone condannate perche’ ritenute responsabili di favoreggiamento nei confronti del boss di San Luca Antonio Pelle detto Gambazza. La sentenza e’ stata emessa dal Gup di Reggio.

A 2 anni sono stati condannati Francesco Albanesi, Vincenzo Brognano e Giuseppe Codispoti, per i quali e’ stata esclusa l’aggravante mafiosa, 3 anni e sei mesi per Pietro Scopelliti e 2 anni e 4 mesi a Virginio Scopelliti, assolto invece Giasone Italiano.

Arrestato lo scafista dello sbarco di immigrati avvenuto ieri a Crotone

CROTONE – E’ stato arrestato dagli agenti della squadra mobile a Crotone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina un cittadino ucraino, Vitalii Slyvko di 38 anni.

L’uomo e’ ritenuto lo scafista dello sbarco di immigrati avvenuto ieri a Crotone con una barca a vela, quest’ultima e’ stata condotta nel porto di Crotone dalla Capitaneria di Porto e dalla polizia e posta sotto sequestro.

Rende, modifiche sulla viabilità urbana

RENDE (CS) – A partire dal prossimo mese Marzo, in via sperimentale, per migliorare la viabilità sua via Kennedy, Via Trieste e Via Genova saranno adottati alcuni provvedimenti che dovrebbero consentire maggiore fluidità del traffico.

In particolare, è stato disposto il divieto di svolta, all’altezza del semaforo, da Via Kennedy a Via Trieste; autovetture e mezzi pubblici, venendo da Cosenza,  potranno raggiungere Via Trieste dal ponte a ridosso del Campagnano, sul quale cambierà il senso di marcia.

In tal modo, si potrà disattivare, sempre in via sperimentale, il semaforo di accesso alla città.

Ovviamente, per evitare conflitti di autovetture e di mezzi pubblici, cambierà il senso di marcia su Via Busento e conseguentemente su Via Valle del Neto, nella zona di Roges.

Sulle due strade sarà dunque invertito il senso di marcia e cambierà, quindi, anche il percorso dei mezzi del trasporto pubblico locale, garantendo il passaggio degli autobus da Campagnano alla fermata attuale in corrispondenza del bar Occhiuto e Bozzo. I pullman proseguiranno quindi in direzione Metropolis e svolteranno a destra in Via Valle del Neto per ricongiungersi su Viale Cosmai su Cosenza.

Con l’inversione dei sensi di marcia su Via Busento e Valle del Neto:

  • Via Busento sarà percorribile solo nel senso di marcia da Via Crati in direzione Via Kennedy
  • Via Valle del Neto sarà percorribile solo nel senso di marcia da Via Kennedy in direzione via Crati-Via Adige