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Problemi per l’Abatemarco, riduzione della fornitura idropotabile in città

Manca-lacqua-in-contrada-Margherita-a-CrotoneCOSENZA – Ancora problemi per l’Acquedotto Abatemarco, a causa  di un’improvvisa e consistente rottura verificatasi nella tarda serata di ieri in località Cerza Dolce nel Comune di Cervicati. Lo ha comunicato al Comune di Cosenza la Sorical (Società Risorse Idriche Calabresi) che ha informato l’Amministrazione di Palazzo dei Bruzi di essere intervenuta, con il proprio personale, per l’attivazione dell’acquedotto su una sola linea. Una misura quest’ultima che ha determinato una riduzione della fornitura idropotabile in città.
“I lavori di riparazione della condotta in acciaio Dn 550, disattivata ieri sera – ha scritto la Sorical al Comune – sono stati immediatamente avviati e dovrebbero concludersi al più presto, con il conseguente ripristino della completa funzionalità dell’acquedotto”.

Coldiretti: Positivo il Bilancio della Fornitura d’Acqua

coldirettiCATANZARO – Dopo l’ondata di grande caldo che ha colpito anche la Calabria e che, in luglio, ha fatto raggiungere le temperature record (+4 gradi) del più recente secolo, la Coldiretti e l’URBI Calabria tracciano un primo bilancio della fornitura di acqua per l’irrigazione da parte di tutti i Consorzi di Bonifica Calabresi.

Gli enti di autogoverno, operano su una superficie agricola irrigata di circa 75mila ettari, gestiscono decine di opere irrigue di proprietà della Regione Calabria e tra l’altro nel bilancio regionale le risorse per la loro gestione sono pari a zero! “Il Deficit idrico non c’è stato” commenta con soddisfazione Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria. “Con diligenza e accortezza lavorando 24 ore al giorno, i Consorzi hanno garantito agli agricoltori, ma anche a strutture turistiche, una più che sufficiente fornitura d’acqua e ad oggi non si registrano aree di crisi. Con una programmazione preventiva, frutto non del caso ma di investimenti, formazione e innovazione, fino ad ora non vi è stata una sola giornata senza acqua – continua – e proprio in questi frangenti che emerge il ruolo fondamentale dell’irrigazione per la sopravvivenza delle colture in campo”. Insomma la governance dei Consorzi di Bonifica ci sa fare eccome! L’agricoltura del made in Calabria agroalimentare è irrigua e sempre più vede, nei Consorzi, i soggetti che, attraverso la gestione collettiva dell’acqua irrigua, assumono rilevanza decisiva per dare competitività alle produzioni agricole, reddito alle imprese, qualità ai consumatori. “Il bilancio che tracciamo è positivo – continua – ma questo non ci deve far cullare sugli allori, infatti formuliamo un forte auspicio, affinchè la Regione, per le proprie competenze ed il Mi.P.A.A.F. per i pochi ulteriori dettagli tecnici, si attivino allo scopo di sbloccare al più presto le risorse di 300 milioni di euro del Piano Irriguo Nazionale e poi i Fondi Comunitari regionali 2014-2020, per la gestione delle risorse idriche. Questi – sottolinea Molinaro – sono punti di ripartenza importanti. Gli invasi – aggiunge – sono fondamentali e bisogna realizzarne altri per tesaurizzare l’acqua nei momenti di abbondanza e rilasciarla quando invece scarseggia. In un tale scenario l’agricoltura calabrese ha numeri e qualità per eccellere, sarebbe una ottima risposta ai problemi posti impietosamente dallo Svimez. L’agricoltura, in particolare quella irrigua, può essere una soluzione originale e distintiva per competere sui mercati, per il reddito delle imprese del settore e per l’occupazione. In un tale contesto i Consorzi di bonifica, nella gestione collettiva ed economicamente efficiente della risorsa idrica, sono decisivi per contribuire a dare quella spinta di cui vi è tanto bisogno. I Consorzi – conclude Molinaro – sono pronti a dare, per le competenze affidate, il proprio contributo, e hanno voglia di continuare a scrivere un’altra storia per la nostra bellissima regione perché, in questi ultimi cinque anni, tanto è stato fatto e tanto ancora c’è voglia di fare e questo a tutto tondo: bonifica, irrigazione, difesa idrogeologica del suolo, ingegneria naturalistica, forestazione.”

Saracena multata per il costo basso dell’oro blu

th (29)Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha multato Saracena, Cs per il costo dell’acqua applicato ai propri cittadini. Secondo il governo infatti, il costo dell’oro blu del comune in provincia di Cosenza è troppo basso e così l’Authority ha chiesto al sindaco Mario Albino Gagliardi di adeguare il prezzo alle tariffe nazionali facendolo quintuplicare. Grazie al fatto che il paese alle pendici del parco del Pollino gestisce direttamente l’intero ciclo delle acque non affidandolo alla Sorical (e quindi alla Regione Calabria), la bolletta del servizio idrico oscillava da 26 centesimi per le fasce basse fino a un massimo di 90 centesimi per gli esercizi commerciali. Ma, stando alla delibera dell’Autorità, il sindaco Gagliardi dovrebbe applicare la tariffa di 1 euro e 40 centesimi. “Noi riteniamo che sull’acqua – spiega il primo cittadino – Nessuno ci debba guadagnare. Dicono che non siamo coerenti con il tariffario. Invece di premiare, il governo Italiano infraziona un piccolo comune che gestisce bene le risorse idth (28)riche, ha realizzato un modello che dovrebbe essere esportato negli altri comuni italiani e fa pagare l’acqua il giusto, non poco. Facciamo pagare solo i costi che l’ente affronta”. “Se io avessi fatto pagare l’acqua 600 euro a famiglia all’anno piuttosto che 170 euro non sarei stato punito. – conclude Gagliardi – È la buona amministrazione di questo stronzo di Renzi”.

Spreco d’acqua per dispersione idrica

acquaCATANZARO – Resi pubblici i dati sul costo annuale per il servizio idrico integrato, dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. In Calabria la spesa ammonta a 282 euro rispetto ai 355 euro di media nazionale.

In testa Reggio Calabria con 473 euro; segue Vibo Valentia (294 euro).

Calcolata anche la dispersione idrica che nella nostra regione ammonta al 60% rispetto alla media nazionale del 37%. Lo spreco maggiore a Cosenza (77%) segue Vibo Valentia (64%).

Il Coordinamento Acqua Pubblica ‘Bruno Arcuri’ insiste sul rispetto del referendum popolare

COSENZA – Con il referendum del 13 giugno del 2011 la maggioranza assoluta dei calabresi, così come nel resto d’Italia, ha detto in maniera inequivocabile che l’Acqua deve uscire dal mercato e che il mercato deve uscire dall’Acqua. Nessun profitto è lecito realizzare con la “vendita” dell’acqua che è, ricordiamolo sempre, un Bene irrinunciabile per la nostra stessa vita.

Il grande esito referendario non ha avuto alcun riscontro nella nostra regione, nonostante la presenza di una società di diritto privato, la Sorical SpA, che gestisce i nostri acquedotti; in verità ci sono state solo banali frasi di circostanza che ci hanno ricordato come in Calabria l’Acqua sia ancora pubblica quando è noto a tutti che, di fatto, è la modalità di gestione a determinarne la trasparenza, appunto la pubblicità del Bene Comune.

Altre notizie, ben più gravi e preoccupanti, vengono invece fornite, in questi ultimi giorni, dalla Magistratura che disegna un quadro criminoso nella gestione del servizio idrico che coinvolge figure rilevanti del management della Sorical SpA.

La Corte dei Conti della Calabria ha affermato, con precisi riferimenti normativi, l’illegittimità delle tariffe applicate ai Comuni ed è grazie al Coordinamento “Bruno Arcuri” se, nei gironi scorsi è stato possibile sbarrare il passo ad un nuovo adeguamento anch’esso illegittimo.

Ma c’è un aspetto che deve far riflettere tutti i calabresi e cioè che il socio di maggioranza assoluta della Sorical SpA è la Regione Calabria la quale, d’altro canto, non è minimamente intervenuta né sulla questione delle tariffe né tantomeno sulle recentissime vicende che la riguardano, se non altro come aspetto societario.

Per questi motivi il Coordinamento “Bruno Arcuri” ribadisce con forza che l’unica maniera per sottrarre l’Acqua ai tanti interessi di mercato e di criminalità è quello di approvare al più presto la Legge Regionale di iniziativa Popolare che è stata sottoscritta da oltre 11mila calabresi. Solo la costituzione di un’azienda speciale di diritto pubblico potrà salvaguardare tutti i calabresi che allora diventeranno veramente i “soci” di maggioranza assoluta del loro Bene Comune, l’Acqua.

Acqua: Riduzione della fornitura a Serra Sottana dal 7 al 9 gennaio

COSENZA – Una riduzione della fornitura idropotabile, garantita dall’Acquedotto del Bufalo, si verificherà, dal 7 al 9 gennaio, nella zona di Serra Sottana, nel comune di Cosenza, a causa di una sospensione temporanea dell’energia elettrica disposta dall’Enel in tutti e tre i giorni, dalle 8,45 alle 16,00, per effettuare alcuni lavori di manutenzione.
Lo ha comunicato al Comune di Cosenza la SoRiCal.

Disagi nell’erogazione dell’acqua in alcuni quartieri di Catanzaro

CATANZARO – Disagi nell’erogazione dell’acqua potabile si stanno verificando nei quartieri Mater Domini e Sant’Antonio di Catanzaro, a causa di una perdita alla conduttura Sorical (quota 470) che ha imposto la chiusura del serbatoio ”Mater Domini”.

L’ufficio acquedotti del Comune specifica che, nelle prossime ore, la stessa perdita potrebbe rendere necessario lo stop dei serbatoi ”Madonna dei Cieli”, ”Siano alto” e ”Chalet”, che servono le zone della città comprese fra rione Stadio e via Indipendenza, e il quartiere Siano.

Belvedere Marittimo senza acqua

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Per tutta la giornata di ieri Belvedere Marittimo è rimasta senz’acqua, nonostante l’interruzione fosse stata programmata per poche ore, per la necessità di lavori sulla rete idrica.

Anche stamani i rubinetti della cittadina tirrenica sono asciutti.

L’ufficio tecnico comunale si è scusato con la cittadinanza per il disservizio, spiegando che il problema è dovuto alla rottura di una “valvola principale”. Sempre secondo quanto assicurato dai tecnici comunali, l’acqua dovrebbe tornare nelle case “il piu’ presto possibile”.

Cosenza, interrotta l’erogazione dell’acqua in città per riparare una grossa perdita

E’ stata interrotta l’erogazione idrica in città per consentire la riparazione di una grossa perdita verificatasi sulla condotta adduttrice dell’Acquedotto dello Zumbo, in prossimità del Comune di Aprigliano.

Lo comunica il Settore Infrastrutture del Comune di Cosenza.

L’interruzione determinerà una diminuzione della portata nel centro storico e la mancanza d’acqua nel Comune di Piane Crati e nelle frazioni di Borgo Partenope, Sant’Ippolito, Donnici (Superiore e Inferiore) e nel territorio (Case sparse) compreso tra Piane Crati e Donnici Superiore.

Il Settore Infrastrutture comunica, inoltre, che i lavori necessari al ripristino della condotta, saranno ultimati in giornata.

Cosenza: emessa ordinanza su acqua non potabile

COSENZA – Analisi microbiologiche effettuate dal laboratorio ARPACAL di Cosenza sulle acque provenienti dalle sorgenti dello Zumpo – prelevate nei fontanini pubblici di piazza Dionisio, via Santuario e via Nazionale a S. Ippolito, c/ da Caricchio e via Caricchio – hanno rilevato valori non conformi, anche se per modesta entità, agli standard di qualità fissati dalla normativa per le acque destinate al consumo umano. Pertanto, a scopo precauzionale, il Sindaco Mario Occhiuto ha emesso un’ordinanza affinché l’acqua venga usata per soli scopi igienici nelle seguenti zone del territorio comunale: S. Ippolito, Borgo Partenope, Donnici Superiore, Donnici Inferiore, Bivio Donnici, centro storico cittadino e zone limitrofe. Tanto in attesa di conoscere i risultati dei prelievi effettuati da laboratorio accreditato e dei controlli ad opera dei tecnici comunali.