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Cassano allo Ionio, caldo ed emergenza idrica

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il caldo intenso che sta caratterizzando il periodo estivo, con  temperature elevate, ha provocato un eccessivo consumo di acqua potabile e, di riflesso, non pochi problemi di approvvigionamento idrico alla cittadinanza. Il sindaco Gianni Papasso, fatte proprie le segnalazioni pervenute agli uffici preposti dell’ente, al fine di superare la fase emergenziale in atto, invita la comunità locale a tenere un comportamento corretto mediante un uso parsimonioso del prezioso liquido.

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Nell’occasione, il primo cittadino, con la necessaria determinazione finalizzata a privilegiare gli interessi e le esigenze di tutti, informa che sono vietati eventuali sprechi o abusi, derivanti dalla cattiva abitudine di taluni, di utilizzare l’acqua potabile per il lavaggio di automobili o l’irrigazione di giardini o fondi agricoli e che gli eventuali trasgressori, se individuati, verranno severamente sanzionati come per legge. L’acqua è un bene prezioso, ha sottolineato il sindaco Papasso, e come tale deve essere usata in maniera consapevole. Pertanto, un razionale utilizzo per le primarie necessità, è, sia segno di rispetto di una risorsa che è patrimonio di tutti, sia di maturità, per contribuire a risparmiare eventuali disservizi e disagi ad altri utenti. Il Comando di Polizia Municipale, in ossequio delle direttive del primo cittadino, sarà impegnato a vigilare sul corretto utilizzo della risorsa idrica.

Asp Catanzaro, acqua potabile dai pozzi di Alli. Nessun rischio per la salute

CATANZARO- In riferimento alle notizie apparse su alcuni organi d’informazione, riferite alla presunta non potabilità dell’acqua nella zona sud-est di Catanzaro, il Direttore f.f. dell’Unità Operativa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Dott. Francesco Faragò, precisa, in una nota stampa, quanto segue:
<<L’acqua proveniente dal campo pozzi Alli che alimenta varie reti pubbliche, tra cui la zona sud-est della città di Catanzaro, viene monitorata dal nostro servizio e non vi sono assolutamente elementi di preoccupazione per quanto riguarda la potabilità. L’arsenico nell’acqua erogata dai rubinetti è sì presente ma a livelli bassi (intorno a 4 microgrammi/litro), quindi molto al di sotto del limite di legge che è di 10 microgrammi/litro (Decreto Legislativo n° 31 del 2001),  pertanto non vi è nessun rischio per la salute umana. Ricordiamo che fino al 2003 (quando è andato in vigore il  nuovo limite del Decreto prima accennato) il valore massimo consentito era fissato a  50 microgrammi/litro. Teniamo a precisare che nel nostro caso il riscontro di arsenico nell’acqua potabile non è dovuta ad una contaminazione di origine antropica, bensì è da ricondurre alla presenza naturale di tale semimetallo nelle rocce del sottosuolo, dalle quali si scioglie ed entra in soluzione insieme agli  altri elementi  nell’acqua della falda man mano che questa segue il suo tragitto. Il quantitativo dell’arsenico nell’acqua dei pozzi Alli è di poco superiore al limite di legge (intorno a 13 microgrammi/litro). L’operazione di miscelazione dell’acqua del pozzo con un’altra acqua che, in pratica, è priva di arsenico, ottenendo una miscela con concentrazione di tale elemento decisamente inferiore al limite di legge non mette assolutamente a rischio la salute dei consumatori. Diversamente questo Servizio, senza la minima titubanza, avrebbe già adottato i provvedimenti necessari a  tutela  dei cittadini>>.

Morano Calabro, revocata l’ordinanza contro l’uso a scopo potabile dell’acqua

morano-calabroMORANO CALABRO (CS) -Il sindaco Nicolò De Bartolo ha revocato oggi la precedente  ordinanza con cui prendendo atto della comunicazione dell’ASP Cosenza, che aveva rilevato dai consueti controlli la presenza di COliformi a 37°C ed E Coli nell’acqua prelevata dalle fontane di Piazza Croce, Piazza Maddalena e Via Nazionale, vietavo l’utilizzo a scopo potabile.Pertanto dalla data odierna è ripristinata la condizione solita di perfetta normalità ed è consentito l’uso dell’acqua per ogni fine. Ogni ulteriore informazione (visione ordinanza e comunicazione ASP) si possono reperire dal sito istituzionale del Comune di Morano Calabro.

Festa Nazionale delle Riserve Naturali nella sua IV edizione a Cosenza

COSENZA – Domani 30 aprile, presso il Centro Visite di Cupone avrà luogo la IV edizione della Festa Nazionale delle Riserve Naturali dello Stato, RiservAmica, organizzata dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo forestale dello Stato. L’evento, a carattere nazionale, è rivolto ad un ampio pubblico di visitatori, dalle famiglie alle associazioni, dalle comitive e gruppi ai singoli visitatori, alle scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo è far conoscere alla collettività le Riserve Naturali gestite dal Corpo Forestale dello Stato come luoghi speciali, colmi di natura e Biodiversità, laboratori all’aperto dove svolgere attività di educazione ambientale ed interpretazione della natura. Il tema scelto per questa IV edizione, “Sorella acqua, intende avvicinare i visitatori al ruolo primario che l’acqua, la Natura, le foreste e la Biodiversità svolgono per la conservazione della vita sul pianeta. Un nutrito programma, ricco di eventi, per l’intera giornata allieterà i visitatori che decideranno di partecipare.

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Problemi di irrigazione nel crotonese, incontro immediato sulla questione

CROTONE-Immediatamente convocato, si è svolto al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, l’incontro per affrontare le problematiche relative all’irrigazione di soccorso agli agricoltori e allevatori del crotonese ed in particolare dell’altopiano di Isola di Capo Rizzuto – Cutro. Alla riunione sono stati presenti il Dirigente Generale C. Salvino, il dirigente F. Bafaro, il sindaco di Isola di Capo Rizzuto G.Bruno, il presidente del Consorzio Ionio Crotonese R.Torchia, l’Anbi Calabria e Coldiretti.  Come provvedimento urgente ed immediato, dovuto alla particolare situazione che sta generando anche tensioni sociali, si è deciso che il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese, al fine di garantire una irrigazione di soccorso, provvederà ad aprire l’acqua già da lunedì 11 aprile p.v. per un periodo di 5 gg. consecutivi. Nei prossimi giorni, il Dipartimento concorderà con la Società A2A un piano di rilasci di acqua programmato, aprendo altresì uno specifico spazio di discussione sulla convenzione in essere tra la Regione Calabria e la multiutility A2A, come già peraltro condiviso anche con il presidente Oliverio in occasione dell’incontro con la stampa del 21 marzo u.s.

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Il Dipartimento Agricoltura, proprio in virtù dei cambiamenti climatici, ha assicurato un impegno particolare per rilanciare attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari investimenti per sistemi idrici, invasi e impianti di subirrigazione con opere strutturali ed infrastrutturali. Il Dirigente Generale Salvino stante la grave situazione dei bacini di raccolta e il perdurare dello stato di siccità, che desta notevole preoccupazione, invierà una lettera a tutti i Consorzi di Bonifica e all’Anbi Calabria  affinché si pongano in essere misure, da rivolgere anche all’utenza, per un uso sempre di più parsimonioso della già limitata risorsa idrica. Questo comporterà un continuo e costante monitoraggio dei consumi in stretto rapporto tra Consorzi di Bonifica e Dipartimento Agricoltura, con l’obiettivo di garantire l’intera stagione irrigua e salvaguardare anche l’utenza civile che utilizza l’acqua fornita dal Consorzio.

Cosenza, lavori al Merone. Riduzione della portata idrica in città

COSENZA – Il settore infrastrutture del Comune di Cosenza comunica che giovedì 7 aprile sarà interrotta l’erogazione idrica, a partire dalle ore 7,00,  per consentire di effettuare alcuni lavori di riparazione sulla condotta adduttrice dell’Acquedotto del Merone, in località Terravecchia di Santo Stefano di Rogliano.
L’interruzione comporterà una riduzione della portata che interesserà il centro città ed il centro storico.
La sospensione dell’erogazione si protrarrà fino al termine dei lavori di riparazione.
Per le esigenze dell’Ospedale civile sarà utilizzato il bypass appositamente collocato sulla distributrice derivata dal serbatoio del Merone.

Parco della Biodiversità, laghetto senz’acqua. La replica della Provincia

CATANZARO – La Provincia di Catanzaro, guidata da Enzo Bruno, fa sapere che la cura e il potenziamento dei servizi offerti dal Parco della Biodiversità mediterranea restano al centro delle priorità amministrative della stessa Provincia, “nonostante le difficoltà economiche e il momento di incertezza normativa che non ci permette di individuare con chiarezza la titolarità della gestione dell’importante infrastruttura nell’immediato futuro, dopo la definitiva trasformazione dell’Ente in Area vasta”. La questione riguarda questa volta la segnalazione della mancanza di acqua nel laghetto che ospita diversi esemplari di uccelli acquatici oltre ad alcune specie di pesci e di tartarughe. Un punto di riferimento per il Parco oltre che un richiamo per i turisti che guingono in visita. Dalla Provincia, fanno sapere in proposito che “nell’ambito dell’ordinaria attività di gestione del Parco, un particolare impegno è stato sempre rivolto al mantenimento delle migliori condizioni igienico-sanitarie ed ambientali del laghetto, per consentire agli animali ospitati di vivere in un contesto con le migliori condizioni di benessere possibile e, a tutti i frequentatori, di poter trascorrere a bordo lago dei momenti di sano relax”. Tuttavia, nonostante gli svuotamenti periodici per il rinnovo dell’acqua, a causa del cibo che i visitatori porgono agli animali e per l’accumulo delle deiezioni, il laghetto subisce uno scadimento della qualità delle acque che determina l’intorbidimento delle stesse e l’accumulo di detrito organico sul fondo, oltre che proliferazioni algali. Tale situazione è negativa soprattutto per gli animali ospiti del laghetto che sono, in questo modo, esposti al rischio di infezioni. Per questa ragione, l’amministrazione provinciale ha fatto sapere di disporre periodicamente una bonifica delle acque. In questi giorni, appunto, si sta procedendo alla revisione dell’impianto di depurazione insieme alla pulizia dei tombini per garantire il deflusso corretto delle acque. Dunque, concludono dalla Provincia, si sta cercando di preservare un bene collettivo attraverso interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, “uno sforzo che deve essere potenziato dalla diffusione della cultura del rispetto e della legalità e che rischia di essere vanificato da immancabili atti vandalici, dalla disattenzione degli utenti che sporcano aiuole, viali, panchine, incuranti del fatto che anche la pulizia ha un costo che l’Amministrazione non sempre riesce a sopportare, salvo poi essere accusata di menefreghismo e incuria”.

Rende tre giorni senza acqua, il consigliere Miceli chiede chiarimenti in commissione

Rende ( Cs) – “Una situazione grave e ai limiti dell’accettazione. Lasciare diversi quartieri di Rende senza acqua è una condizione inaccettabile”. E’ quanto affermato dal consigliere di minoranza del comune rendese Domenico Miceli, nei giorni in cui molte zone della città hanno subito l’interruzione idrica per oltre tre giorni. Il caso, è stato portato ieri in terza Commissione Territorio e Ambiente perché “la vicenda -si legge in una nota- pone molte ombre sulla gestione idrica ad opera di privati nella nostra città. Prima fra tutte sul ruolo della nuova società che è subentrata nella gestione (e nella riscossione dei tributi) alla “Società Acque Potabili Spa”,  la “Acque potabili servizi idrici integrati”. Una Srl con capitale sociale di 200mila euro che va a gestire un pacchetto compreso fra i 7 e gli 8 milioni di euro”. L’affidamento della gestione dei servizi idrici ad una nuova società non è però l’unica nota di demerito a detta del consigliere di M5F. “Pare – prosegue Miceli – che la Sorical abbia per tempo, dopo le innumerevoli richieste da parte dei cittadini, provveduto alla riparazione della rottura e che i ritardi siano stati dovuti ad una cattiva gestione del comparto comunale, che, si è limitata sulla pagina istituzionale di Facebook a comunicare il disservizio, al quale sono seguiti commenti al vetriolo, molti dei quali eliminati volontariamente dagli amministratori della stessa pagina”. Per Miceli, si è difronte ad una situazione estenuante e fuori da ogni logica. “E’ un comune allo sbando – conclude- che non che non riesce a fornire informazioni tempestive ai propri cittadini e continua a portare avanti politiche di privatizzazione dell’acqua. Siamo sicuri che assisteremo alla proroga di questo contratto che scade, dopo 25 anni, a giugno del 2016. Di bandi e di gare o di nuova pubblicazione del servizio idrico non se ne parla, soprattutto in Consiglio.

 

Raffaella Aquino

 

 

 

Parla il Comitato Lametino per l’Acqua Pubblica: “Siamo in attesa di risposte”

comitato acqua_per blogCirca un mese fa il Comitato Lametino per l’Acqua Pubblica, attivo dal 2006 per la salvaguardia e la ripubblicizzazione del servizio idrico, ha richiesto formale incontro al Comune, a mezzo lettera, finalizzato alla  ripresa dei lavori del Tavolo Tecnico per la creazione di una Azienda Speciale di diritto pubblico per il governo e la gestione del Servizio Idrico Integrato in città.

L’idea del tavolo tecnico è nata a ridosso della vittoria referendaria del 2011 proprio come “struttura” che ha come obiettivo principale l’applicazione dell’ esito della consultazione popolare. Il Comitato, inoltre, si dichiara impegnato dal 2011 in un percorso di confronto con il Comune per avviare l’iter di ripubblicizzazione del servizio Idrico Integrato.

Un primo Tavolo Tecnico è stato aperto nel novembre del 2013 e la formalizzazione dello stesso è avvenuta durante il consiglio comunale del 15/04/2015 approvando con voto unanime la proposta di delibera n. 279 del 01/09/2014.

Al TAVOLO partecipano esponenti del Movimento per l’Acqua Pubblica (Comitato Lametino Acqua Pubblica, Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica e Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua) ed i rappresentanti della Giunta Comunale e della Lamezia Multiservizi S.p.A.

Il comitato, nel rivendicare il suo impegno decennale sul territorio lametino in difesa dell’acqua e dei beni comuni, richiede con forza all’Assessore Francesco Caglioti, al Sindaco Paolo Mascaro ed agli altri soggetti destinatari della missiva, la convocazione di un incontro preliminare per la programmazione e la ripresa dei lavori del Tavolo.

In attesa di  risposta da parte della Giunta, il Comitato comunica l’intenzione a mobilitarsi nelle forme che più riterrà opportune.

 

A Milano la III edizione del Festival dell’Acqua

MILANO – Sostenibilità, nutrizione, gestione, equilibrio mondiale della risorsa e condizione nazionale del sistema idrico integrato sono stati solo alcuni dei temi affrontati da centinaia di relatori in iniziative e spettacoli aperti ad un pubblico interessato ai temi tecnici, ma anche culturali, scientifici, tecnologici o di intrattenimento all’interno della terza edizione del Festival dell’Acqua.giornata dell'acqua

Organizzato con cadenza biennale da UTILITALIA, la manifestazione si è svolta a Milano dentro la cornice del Castello Sforzesco in concomitanza e collegamento con la manifestazione internazionale EXPO 2015 per ampliare e contribuire alla riflessione e al dibattito pubblico sui temi della sostenibilità ambientale e dell’accesso alle risorse primarie.L’obiettivo del Festival è stato quello di raccogliere e presentare quanto di più moderno ed evoluto dal punto di vista tecnologico e di governance, sia stato realizzato nel settore idrico.

In questo ambito sono stati inseriti tre seminari, dal 7 al 9 ottobre, promossi da FederUtility, alla quale, con il coordinamento della prof.ssa Patrizia Piro, del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’UniCal, hanno aderito: l’Associazione Internazionale Amici dell’Università della Calabria, l’Università della Calabria, l’Associazione Idrotecnica Italiana, il Centro di Formazione Sanitaria FOCUS di Cosenza, nonché le seguenti aziende di settore: Majone&Partners, Petroltecnica, SM&S, Barthauer, S.I.G.M.A. water e Zecca.

Il primo seminario si è svolto nel pomeriggio di ieri, mercoledi 7 ottobre 2015, sul tema: “L’agricoltore illuminato e l’acqua in Calabria: fra territorio e tecnologie”, facendo riferimento alle esperienze condotte presso l’Università della Calabria con particolare attenzione ai diversi temi riguardanti l’impatto connesso alla produzione di olio d’oliva dovuto ai residui (solidi e liquidi) di lavorazione e ai sistemi di recupero e valorizzazione degli stessi. È stato introdotto ed esaminato il tema della produzione di agrumi, olio e acque di vegetazione. È stato approfondito l’argomento attraverso un’analisi riguardante lo stato sulla scienza e la tecnologia necessari per produrre un ottimo olio d’oliva.

È stato inoltre esaminato il tema relativo alle acque di vegetazione nell’utilizzo dei reflui agroalimentari. Sono state delineate le strategie di utilizzo delle acque di vegetazione dell’industria agroalimentare come fonte di principi attivi (e indagata la gestione dei depuratori associata alle acque di vegetazione).