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Calabria e Albania unite da profondi legami storici e culturali

CATANZARO – Il presidente della Repubblica di Albania, Ilir Meta, è stato ricevuto, nella Cittadella regionale di Catanzaro, dal Governatore calabrese Mario Oliverio.

L’incontro si è svolto nel primo giorno della visita di tre giorni di Meta in Calabria e alla vigilia della celebrazione del 550/mo anniversario della morte di Giorgio Castriota Skanderberg che si terrà a San Demetrio Corone, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Il presidente Meta, accompagnato dall’ambasciatrice d’Albania in Italia Anila Bitri e da una delegazione diplomatica, si è intrattenuto con il presidente Oliverio in un cordiale colloquio che si è concluso con la firma, apposta dal presidente Meta, che ha anche scritto una lunga dedica, sul libro degli ospiti. Nel corso dell’incontro si è parlato lungamente dei legami storici e culturali che uniscono i due popoli. Meta e Oliverio hanno convenuto sulla necessità d’intensificare i rapporti di collaborazione tra Calabria e Albania.

 

Fonte e foto Ansa

Incontro domani tra Oliverio e Ilir Meta, presidente della Repubblica di Albania

CATANZARO – Domani, martedì 6 novembre, dalle ore 11.30, presso la Cittadella regionale, il Presidente Oliverio riceverà il Presidente della Repubblica di Albania, Ilir Meta.

Il Presidente Meta, accompagnato da una qualificata delegazione politico-diplomatica, sarà per tre intense giornate in Calabria. Egli ha fortemente voluto, quale atto di apertura dei tanti importanti impegni programmati, aprire la propria missione con una visita presso la presidenza regionale proprio a rimarcare la vicinanza, storica ma sempre attuale, fra il popolo di Albania con il popolo calabrese.

Molti sono i legami e gli interessi in comune fra la Regione Calabria e l’Albania, terre entrambe mediterranee con profonde assonanze e comuni potenzialità in termini economici e culturali. La presenza, in Calabria, della antica, importante e numerosa comunità arbresh certamente potrà essere da ulteriore stimolo ed ausilio a sviluppare sinergie e fruttuose collaborazioni che potranno condurre, entrambi i popoli, ad un futuro sempre più integrato e favorevole.

L’Albania ormai è ben incamminata verso il naturale ingresso nella grande famiglia europea ed il riuscire a sviluppare comuni strategie politico economiche, tanto necessarie quanto conseguenti, non potrà che favorire l’integrazione e lo sviluppo di tutte le aree sud europee che, oggi come ieri, bagnandosi nelle acquemediterranee rappresentano, al contempo, il confine ed il tramite dell’Europa verso il continente africano come verso tutto il medio oriente. Impegnative sfide attendono entrambi i Paesi. Sfide che richiedono, ai detentori di responsabilità, di immaginare e realizzare strategie innovative ed adeguate, magari condivise, al fine evolvere i problemi in opportunità.

L’incontro fra il Presidente Ilir Meta ed il Presidente Mario Oliverio trascende dunque la naturale cortesia istituzionale e si pone quale momento centrale della costruzione di un comune futuro di pace e benessere.

Foto Kosovapost.net

Succurro: «Guardiamo all’Albania come a una nuova frontiera per il turismo»

COSENZA – «Dobbiamo guardare all’Albania come ad una nuova frontiera del turismo ed essere abili nel saper cogliere i riflessi di un settore strategico che il governo albanese ha inserito nel programma di sviluppo economico». E’ quanto afferma l’Assessore al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi, Rosaria Succurro, nell’anticipare i temi che tratterà nel suo intervento al forum per le imprese organizzato, per lunedì prossimo 9 aprile, alle ore 16,00, nella Sala Nova del Palazzo della Provincia, dalla PMI, Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese, con il patrocinio del Comune di Cosenza, dell’Amministrazione provinciale e della Camera di Commercio.
Il forum, promosso dal Presidente provinciale della sezione cosentina della Confederazione PMI Italia, Sante Blasi, avrà per tema “Albania nuova frontiera per le piccole e medie imprese” e vedrà, tra gli altri, la partecipazione del Presidente delle Piccole e medie imprese albanesi, Selim Bregu, del segretario generale PMI Albania, Paolo Capellino e di Tommaso Scattolari, Presidente della Camera di Commercio italo-albanese.

«Le sinergie operative con l’Albania nel settore imprenditoriale – sottolinea inoltre l’Assessore Rosaria Succurro – sono ormai, da diverso tempo, una realtà consolidata, perché le piccole e medie imprese guardano con favore allo sbarco nel mercato albanese, anche per gli innegabili vantaggi di carattere fiscale. E’ tempo, però, che anche sul versante turistico si stringano opportune intese per favorire l’arrivo in Calabria ed a Cosenza in particolare, di flussi di visitatori interessati a conoscere il nostro territorio e le eccellenze del nostro patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico. Del resto – aggiunge Succurro – la presenza, in provincia di Cosenza, di una consistente comunità arbëreshe potrebbe favorire questo percorso, così come dalla nostra regione e dalla nostra città potrebbe scaturire una motivata attenzione nei confronti del turismo culturale da praticare in Albania, dove sono presenti giacimenti che, oltre alla capitale Tirana, riguardano altre città storiche, come ad esempio Scutari ed altre ancora, ricche di siti archeologici di particolare interesse. Da non trascurare che anche in Albania è molto diffuso il trekking che a Cosenza, grazie all’iniziativa “Cinque sensi di marcia”, ha assunto una fisionomia ben consolidata»

Droga e ‘ndrangheta, 25 arresti, filo diretto tra Calabria e Albania

CATANZARO- Dalle prime ore della mattinata è in corso, su gran parte del territorio nazionale, l’esecuzione di decine di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Catanzaro e volte a neutralizzare una ramificata organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico dai marcati profili internazionali, capace di far giungere in Italia
tonnellate di marijuana dall’Albania. L’operazione denominata “STAMMER 2 – MELINA”, che rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa condotta dai militari della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) di Roma e coordinata
dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dott. Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto, dott. Giovanni Bombardieri, e dal Sostituto Procuratore, dott. Camillo Falvo, vede impiegati oltre 150 finanzieri, con l’ausilio di unità Antiterrorismo
Pronto Impiego, di unità cinofile e della componente aeronavale del Corpo, per l’arresto di 25 soggetti (18 in carcere e 7 agli arresti domiciliari, indagati a vario titolo in traffico internazionale di stupefacenti) tra Calabria, Puglia, Sicilia, Lazio, Toscana, Lombardia e Albania e l’esecuzione di numerose perquisizioni. L’operazione “STAMMER 2 – MELINA” nasce da uno stralcio della nota operazione “STAMMER”, con cui sono state già colpite, nel mese di gennaio dello scorso anno,
le ‘ndrine del vibonese solitamente impegnate nel business della cocaina, e costituisce un ampliamento delle indagini che hanno dimostrato come i trafficanti calabresi, fiutando la possibilità di ottenere a facili guadagni, investivano ingenti capitali in un imponente traffico di marijuana. L’attività odierna documenta proprio come le potenti ‘ndrine vibonesi sono entrate in
affari con i narcos albanesi, partner di provata efficienza, che, ad oggi, si possono considerare i più importanti produttori di marijuana del continente, vantando basi logistiche praticamente in tutta Europa. Le indagini hanno, di fatto, consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, basata su un accordo criminoso tra le ‘ndrine Fiarè di San Gregorio d’Ippona (VV), Pititto-Prostamo-Iannello di Mileto (VV), Anello di Filadelfia (VV) e Franzè di Stefanaconi (VV), tutte collegate alla più nota ed egemone cosca dei MANCUSO di Limbadi (VV). Tra gli elementi di spicco caduti nella rete della Guardia di Finanza compaiono tre capi cosca del calibro di ANELLO Rocco cl.’61, indiscusso boss di Filadelfia, FIARÈ Francesco, alias “il dottore”, cl.’80, di San Gregorio d’Ippona, e FRANZÈ Giovanni cl.’62, di Stefanaconi, oltre ad altri soggetti di rilevanza come PITITTO Pasquale cl.’68 di Mileto, PROSTAMO Antonio cl.’89 e MANCUSO Domenico cl.’75 di Limbadi. Clan calabresi assolutamente a loro agio nel contrattare con i potenti “Cartelli Albanesi” l’importazione, in poco meno di tre mesi, di circa cinque tonnellate di marijuana, in grado anche di saltare l’intermediazione delle compagini delinquenziali brindisine, storicamente “in affari” con i narcos di stanza nel Paese delle Aquile. Il sodalizio criminale calabrese, se in una prima fase sfruttava gli oramai collaudati rapporti, intessuti nel tempo, tra i trafficanti brindisini ed i produttori albanesi, una volta reperiti i contatti ed aver acquisito la fiducia dell’organizzazione albanese, riusciva, senza alcuna difficoltà, a scavalcare gli intermediari pugliesi per contrattare direttamente con i fornitori. Secondo gli illeciti progetti, una volta raggiunte le coste pugliesi, i carichi di marijuana sarebbero stati divisi in più partite, pronte per essere cedute sulle molteplici “piazze” dislocate su gran parte del territorio italiano. L’inchiesta diretta da questa Procura della Repubblica – D.D.A. e svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – G.I.C.O./Sez. G.O.A. di Catanzaro, con la fattiva collaborazione dello S.C.I.C.O. di Roma e l’indispensabile supporto della Direzione Centrale Servizi Antidroga (D.C.S.A.), ha consentito di identificare tutti i 46 soggetti coinvolti, alcuni dei quali già ristretti per fattispecie contestate nell’ambito dell’Operazione “STAMMER”, ognuno dei quali ricopriva un ruolo ben preciso: dai finanziatori ai mediatori, dai traduttori ai corrieri, da coloro che avevano il compito di monitorare l’uscita delle vedette della Guardia di Finanza ai personaggi incaricati di curare l’arrivo degli emissari dei narcos albanesi più volte giunti nel nostro Paese, fino ai soggetti demandati per lo stoccaggio e la successiva rivendita della marijuana. Grazie ad una serie di serrate attività che impegnavano, in perfetta sinergia, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria – G.I.C.O./Sez. G.O.A. di Catanzaro e il Reparto Operativo Aeronavale di Bari, nell’arco temporale agosto- ottobre 2016 sono stati eseguiti, nel mar Adriatico al largo delle coste brindisine, cinque interventi repressivi che hanno permesso di sequestrare in mare oltre 2770 kg di marijuana, ai quali si sommano ulteriori 90 kg sequestrati presso il porto di Ancona, di ricondurre due ulteriori importazioni di droga, rispettivamente pari a 1178 e 386 kg, oggetto di sequestro da parte della Guardia di Finanza di Brindisi, destinate ai clan calabresi e infine, grazie ad una mirata attività a posteriori, di ricostruire un’ulteriore transazione pari a 400 kg di marijuana che, giunta proprio presso il sedimento portuale di Ancona, raggiungeva la piazza di Milano, ove il sodalizio calabrese vantava eccellenti ramificazioni per l’immissione in commercio del narcotico. Oltre alla sostanza stupefacente, venivano sottoposti a sequestro anche 2 potenti acquascooter, 4 velocissimi natanti ed un autoarticolato. Le suddette operazioni portavano contestualmente all’arresto in flagranza di 11 soggetti, grazie al contributo prestato dai Reparti della Guardia di Finanza su attivazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro. L’intera operazione ha, inoltre, permesso di infliggere all’organizzazione rilevanti perdite economiche, sia sotto il profilo dei capitali investiti che dei mancati guadagni. La droga complessivamente sequestrata, infatti, una volta lavorata ed immessa in
commercio, avrebbe fruttato ai “grossisti” oltre 10 milioni di euro.

Cooperazione tra Italia e Albania in favore del turismo culturale

 

 

 

logo-Unical-Università-della-CalabriaRende(Cs) Tavola rotonda nella Sala Stampa dell’Università della Calabria alla presenza del  Vice Ministro albanese dello sviluppo urbano e del turismo, Gjon Radovani. Lo scopo del vice Ministro è confermare la volontà del Governo albanese di incentivare lo scambio di esperienze culturali e imprenditoriali tra la Calabria e l’Albania data la presenza nel Meridione della comunità arbereshe.Sul ruolo della minoranza arbereshe  interverranno i proff. Franco Altimari e Matteo Mandalà, titolari rispettivamente delle cattedre di Albanologia delle Università della Calabria e di Palermo.Sulla auspicata collaborazione delle imprese e delle aziende calabresi nella creazione del canale di scambio culturale ma anche economico con l’Albania interverranno, invece, Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Franco Napoli, presidente della CONFAPI Calabria e membro della Giunta nazionale della stessa associazione di piccole e medie imprese, e l’imprenditore calabro-arberesh Franco Madeo, presidente della Associazione Culturale “G.De Rada”

Il presidente dell’Albania è in Calabria

FIRMO (CS) – Il Presidente della Repubblica di Albania, Bujar Nishani, è giunto in IMG_20150407_145942Calabria per una visita di due giorni nelle comunità arbereshe della provincia di Cosenza.

Nishani ha visitato per primo il comune di Firmo, dove è stato accolto dal sindaco, Gennarino Russo, e da numerose persone residenti nel centro cosentino. “Mi ha commosso – ha detto Nishani – vedere che ancora conservate la nostra lingua e le nostre tradizioni”.

Il tour diplomatico proseguira’ quindi in altri paesi arbereshe del cosentino.

Operazione “Tenaglia”, quindici arresti nel lametino

LAMEZIA TERME (CZ) –  Quindici persone sono state arrestate dagli agenti della polizia di Stato con l’accusa di gestire un giro di droga che dall’Albania giungeva in Calabria attraverso la Puglia. Gli indagati nell’operazione denominata “Tenaglia”, condotta dal commissariato di Lamezia Terme, sono accusati di detenzione, vendita e trasporto di marijuana proveniente dall’Albania e trasportata in Puglia per poi essere acquistata dal gruppo di Lamezia ed essere immessa sul mercato locale.