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Focolaio in una colonia estiva a Cetraro

COSENZA – Sul Tirreno cosentino i contagi da Covid 19 tornano a risalire: sono 15 le persone risultate positive ai tamponi eseguiti giovedì scorso in una colonia estiva della cittadina tirrenica di Cetraro. Secondo quanto si apprende, il focolaio ha coinvolto una struttura che gestiscono, contagiando i bambini ospiti e due famiglie esterne alla colonia. I due nuclei familiari sarebbero stati contagiati attraverso  i bambini venuti in contatto con i coetanei residenti nella struttura, con i quali hanno condiviso attività ludiche.

Al momento non è stata accertata la presenza di casi di variante Delta e i positivi mostrano solo lievi sintomi del Covid 19, pertanto le loro condizioni di salute non destano preoccupazione. L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha inviato sul posto i sanitari per accertarsi delle reali condizioni e avviare tutte le procedure previste per contenere il focolaio.

Covid, in Calabria dati in miglioramento. Calano ricoveri e terapie intensive

CATANZARO –  Nel bollettino di ieri continua il calo dei contagi in Calabria. Ma a confermare le buone notizie è il report settimanale della Fondazione Gimbe per la nostra Regione. Nel periodo 2-8 giugno, si fa strada una performance in miglioramento sui casi attualmente positivi di Covid 19 per 100 mila abitanti, 460 (-20,2%). Sotto la soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid 19. La media giornaliera di persone testate per 100 mila abitanti (12 maggio-8 giugno) è pari a 167 (Media Italia 150).

Aumenta il ritmo delle vaccinazioni

In materia di vaccinazioni la percentuale di popolazione con ciclo completo è pari al 22,2% a cui aggiungere un ulteriore 21% solo con prima dose. In relazione alle fasce di età delle persone immunizzate. La percentuale di over 80 con ciclo completo è del 71,6% a cui aggiungere un ulteriore 8,6% solo con prima dose. I calabresi appartenenti alla fascia 70-79 anni con ciclo completo è pari al 43,5%, 35,1% solo la con prima dose. Infine i 60-69enni con ciclo completo raggiungono la percentuale del 33,5 a cui aggiungere un ulteriore 36% solo con prima dose.
 

Domani, fa sapere Poste Italiane, è previsto l’arrivo di altri vaccini “Moderna” (3.200 dosi), “Janssen” (3.200 dosi) e “AstraZeneca” (3.600 dosi) destinati a tutta la Calabria.

L’Unione ciechi e ipovedenti di Rende si trasforma in hub vaccinale

RENDE (Cs) – L’aiuto migliore arriva sempre da chi conosce la sofferenza. In era Covid succede che l’Unione ciechi e ipovedenti di Cosenza metta a disposizione della comunità i locali del Polifunzionale di Rende trasformandolo di fatto in un hub vaccinale. Anche oggi la macchina organizzativa voluta dal presidente Franco Motta e gestita dai volontari ha permesso l’inoculazione di oltre 350 vaccini tra prima e seconda dose. Con quella odierna sono state ben 10 le giornate dedicate alle vaccinazioni e in calendario ne sono previste altre due con l’obiettivo di dare un contributo importante al ridimensionamento del Covid.

Ad apprezzare l’iniziativa anche il sindaco di Rende Marcello Manna e l’assessore Domenico Ziccarelli che hanno avuto modo di constatare come la qualità della macchina organizzativa messa in piedi dall’Unione ciechi e ipovedenti di Cosenza.

«Per noi è stato quasi normale mettere a disposizione la nostra struttura per dare una mano in questa pandemia – afferma il presidente Franco Motta – Quando ci è stata prospettata questa ipotesi abbiamo accettato perché abbiamo a cuore le persone più fragili».

Covid, Magorno in Senato: «Situazione drammatica a Cosenza, fare presto per evitare catastrofe»

ROMA – «Signor Presidente, colleghi senatori, la situazione pandemica in Calabria, soprattutto nella provincia di Cosenza, peggiora di giorno in giorno, con un crescente aumento di contagi e di decessi: difficoltà nel contenimento e tracciamento del virus, strutture sanitarie ormai sature e al collasso, ricoveri bloccati, pazienti in fila al pronto soccorso, ambulanze in coda per ore davanti all’Annunziata di Cosenza, malati che purtroppo vi muoiono dentro in attesa di essere ricoverati, personale stremato, chiamato a turni di lavoro massacranti, campagna vaccinale confusa e approssimata, che procede a rilento, obbligando anziani e fragili, affetti da gravi patologie, ad affrontare per la prima dose di vaccino dei veri e propri viaggi della speranza a centinaia di chilometri di distanza». Così il senatore Ernesto Magorno intervenendo nell’aula del Senato.

«Le ataviche criticità della sanità calabrese – ha aggiunto Magorno -,unite alla fallimentare gestione commissariale, che va chiusa definitivamente, rendono l’attuale situazione epidemiologica ancora più preoccupante, in questa Regione da sempre in emergenza e che, come era prevedibile, subisce l’urto della nuova ondata del virus, impreparata e inadeguata sotto ogni aspetto.

È giunto il tempo di archiviare questa deleteria pagina di espropriazione dei diritti, autonomia e potere e di dare risposte calabresi. La sanità torni ai calabresi: stralciando il debito in capo allo Stato, avviando subito una riorganizzazione complessiva della rete ospedaliera, con la riapertura dei presidi chiusi, con l’assunzione di più personale, con tutti i provvedimenti finalizzati a fermare l’emigrazione sanitaria.
I sindaci, che accogliendo l’appello del sindaco di Cosenza, il 17 si ritroveranno davanti al pronto soccorso dell’ospedale civile di Cosenza, restano gli unici e soli avamposti dello Stato, a maggior ragione in una Regione già in ginocchio economicamente e socialmente di suo, in affanno nell’ordinarietà, figuriamoci nella straordinarietà di una pandemia dalle proporzioni di quella che stiamo vivendo».

 

Anziani poco considerati da una Unione Europea non adeguata

«L’adeguatezza di una istituzione di governo territoriale, dalla più ampia alla più ristretta, si misura attraverso alcuni parametri fondamentali tra i quali l’assistenza in senso ampio agli anziani. Il rispetto, la riconoscenza, l’attenzione e la cura verso di Essi sono fondamentali per una Società che possa definirsi sufficientemente civile». Ad affermarlo è il portavoce della Federazione di Cattolici di Rende Carlo Rinaldo. 

«Un dato che invece accomuna l’Unione Europea è il numero basso di vaccinazioni anti covid in genere, per i pochi vaccini che arrivano, ed è in particolare stridente il dato sulla popolazione anziana non ancora interamente vaccinata: in Israele si è raggiunta l’immunità di gregge, l’Inghilterra la raggiungerà a breve. Alcune domande “retoriche” ce le poniamo come penso tantissimi cittadini: come mai arrivano nella UE e dunque anche in Italia così pochi vaccini? Perché non si è data vera priorità agli anziani e agli atri soggetti fragili? Con quale criterio e con quale coscienza alcuni non anziani si sono vaccinati? Come fa un anziano che non possiede un computer con collegamento in rete a prenotarsi per il vaccino? … – prosegue Rinaldo nella sua articolata riflessione –  Tantissime altre di queste domande potremmo riportare con la considerazione di base che la società che abbiamo costruito non è garantista nei confronti dei deboli perché i progressi scientifici raggiunti non sono bene utilizzati, non indirizzati da chi di dovere al bene comune ma alle speculazioni: e la forma di governo di unione scelta da molti Stati europei diviene un boomerang e non è efficiente dato che il centro del progetto di cooperazione per una maggiore funzionalità ed utilità a partire dai soggetti, dalle regioni e dagli Stati più bisognosi rimane solo sulla carta».                                                                                                            

In definitiva per il portavoce Federazione di Cattolici di Rende: «una siffatta idea di Governo congiunto sarebbe invece stata valida se ne fossero stati seguiti i presupposti della sua nascita e delle aspettative dei cittadini che invece arrancano ed oggi ancora di più soprattutto se nelle fasce più vulnerabili. E si assiste all’avvilente teatrino di molti politici locali e nazionali che, o perché prossimi candidati o perché vogliosi di mascherare le inadempienze rispetto ai propri compiti istituzionali, fanno vuoti proclami e si espongono mediaticamente su problematiche estranee alle loro funzioni e capacità. Ad esempio, dove sono stati e dove sono i controlli sul territorio? Che posta a fare sui social un futuro candidato una propria fotografia davanti ad un ospedale se non ha fatto e non può fare nulla per la Sanità?».

Rende, sorpresi a consumare ai tavoli. Multe e bar chiuso

RENDE (CS) – Nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione dei fenomeni di illegalità, i Carabinieri della Compagnia di Rende pongono particolare attenzione anche al rispetto delle prescrizioni in ragione dell’esigenza epidemiologica da Covid-19, intervenendo, d’iniziativa o su segnalazione dei cittadini, per sanzionare eventuali comportamenti scorretti.

Nel pomeriggio di ieri i militari dellAliquota Radiomobile hanno elevato una sanzione amministrativa nel confronti del titolare di un bar del centro e di 5 clienti, sorpresi a consumare cibo e bevande al tavolo, in chiara violazione dei divieti imposti sia dall’ultimo DPCM del 13 marzo e sia dall’ordinanza della Regione Calabria. I Carabinieri hanno anche disposto la chiusura immediata per cinque giorni della struttura recettiva.

Dall’entrata in vigore delle ultime disposizioni che hanno decretato la zona rossa per la regione Calabria, i militari dell’Arma, impegnati in mirati servizi anti-assembramento, hanno controllato circa 420 persone e 65 sono le violazioni già contestate ai trasgressori.

Covid, controlli dei Nas su treni e bus: sanzionata una società lametina

ROMA – I controlli dei carabinieri del NAS hanno interessato 693 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro. Tra gli obiettivi controllati, 65 hanno evidenziato irregolarità, principalmente connesse con l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio, quali la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, l’omessa cartellonistica di informazione agli utenti circa le norme di comportamento ed il numero massimo di persone ammesse a bordo, l’assenza di distanziatori posti sui sedili e di erogatori di gel disinfettante o il loro mancato funzionamento.

Complessivamente sono stati denunciati 4 responsabili di aziende di trasporto, per non aver predisposto le procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro a favore degli operatori, e sanzionati ulteriori 62 responsabili per irregolarità amministrative, elevando sanzioni pecuniarie pari a circa 25 mila euro.

Rilevati 32 casi di positività di materiale genetico

Tra i tamponi di superficie raccolti, sono stati rilevati 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al virus, individuati in autobus, vagoni metro e ferroviari operanti su linee di trasporti pubblici di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto. Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto, seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale.

I militari del Nas di Catanzaro ha accertato che un autobus della società di trasporti di Lamezia Terme non era stato sottoposto alla prescritta disinfezione ed era sprovvisto dei dispenser igienizzanti. Per tale motivo è stata elevata nei confronti dell’amministratore la sanzione amministrativa di 400 euro.

Coronavirus, in Calabria ancora numeri alti: +376 positivi e sei decessi

CATANZARO – In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 596.040 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 632.930 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 42.705 (+376 rispetto a ieri), quelle negative 553.335.

Lo rende noto la Regione nel bollettino quotidiano dei dati relativi al Covid: dall’inizio dell’emergenza i decessi sono 758 (+6 rispetto a ieri). 

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 3.552 (66 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 17 in reparto al presidio di Rossano; 15 al presidio ospedaliero di Acri; 18 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all’ospedale da Campo; 13 in terapia intensiva, 3.423 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 9.123 (8.809 guariti, 314 deceduti).

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.999 (29 in reparto all’Azienda ospedaliera di Catanzaro; 7 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 13 in reparto all’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini; 15 in terapia intensiva; 1935 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.061 (3957 guariti, 104 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 658 (30 in reparto; 628 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.798 (2.749 guariti, 49 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 516 (15 ricoverati, 501 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.520 (3.455 guariti, 65 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1.381 (80 in reparto all’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; 10 in reparto al presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 8 in terapia intensiva; 1283 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 14.738 (14.512 guariti, 226 deceduti).

– Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 50 (50 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 309 (309 guariti).

I casi confermati oggi sono così suddivisi:

Cosenza 158, Catanzaro 77, Crotone 52, Vibo Valentia 24, Reggio Calabria 65. Altra Regione o stato estero 0.

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 228.

Aumentano i contagi Covid, Longobucco diventa “zona rossa”

LONGOBUCCO (CS) – A Longobucco, comune della preso la cosentina, i contagi Covid aumentano e il totale di positivi va oltre i 60.Così, con un’ordinanza valida fino al prossimo 21 marzo, il sindaco Giovanni Pirillo ha firmato il provvedimento che dichiara il comune zona rossa. Il provvedimento reca “ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019 – Misure straordinarie nel Comune di Longobucco”.

L’ordinanza è motivata da “l’andamento epidemiologico comunale è in costante e rapido aumento” e, quindi, “appare necessario mantenere elevato il livello di precauzione, di contenimento dei contagi e mitigazione della curva epidemica”. Al momento a Longobucco, comune che conta all’incirca 3 mila abitanti vi sarebbero più di 60 persone risultate positive al tampone molecolare, 43 nella sola giornata di ieri. Una situazione che ha indotto il sindaco Pirillo “sentito per le vie brevi il parere dell’Asp di Cosenza e il parere di altre autorità locali” ad adottare il provvedimento.

 

 

 

Covid, in Calabria riscontrati 11 casi di variante inglese

CATANZARO – Gli ultimi 127 tamponi anti-Covid, inviati dalle cinque Aziende sanitarie provinciali per essere processati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici (Na), hanno fatto emergere, in Calabria, 11 casi di positività – pari a circa il 9% del totale – alla “variante inglese” del virus Sars-Cov2.

A riferirlo sono il presidente della Regione Calabria e il commissario ad acta della Sanità. In particolare, sono stati riscontrati sei casi in provincia di Vibo Valentia, quattro in quella di Catanzaro e uno in quella di Cosenza.
Il presidente e il commissario ringraziano l’Istituto di Portici per la preziosa e continua collaborazione e comunicano che la verifica sulla presenza delle varianti del virus sarà sistematica.