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Unical, le novità per il bando di concorso per i benefici e i servizi del diritto allo studio

RENDE (CS) – In assenza di novità di rilievo nella normativa di riferimento (in particolare non sono stati emessi i decreti attuativi del D.lgs 68/2012) e in assenza di criticità rilevate nell’ultimo anno, il bando 2018/19 mantiene la struttura e l’agilità del precedente ed è stato redatto in conformità alle “Linee guida per il cofinanziamento degli avvisi delle Università per l’erogazione di borse di studio A.A. 2018/2019 a valere sull’azione 10.5.2 del POR Calabria 2014/2020” del luglio 2018.
Anche per l’a.a. 2018/2019, infatti, l’Università della Calabria sottoscriverà apposita convenzione con la Regione Calabria al fine di poter utilizzare le specifiche risorse finanziarie provenienti dal POR FSE Calabria 2014/2020 con l’auspicio di poter confermare, anche per il nuovo anno accademico, il 100% di tasso di copertura delle borse di studio.

LE PRINCIPALI 10 NOVITÀ DEL NUOVO BANDO

1. nell’ambito del raccordo delle azioni di Ateneo con le politiche regionali, con apposito provvedimento sono stati ridotti gli importi della tassa per il diritto allo studio (130, 140, 150 anziché 140, 160, 200 euro, in funzione dell’indicatore ISEEDSU) per l’a.a. 2018/2019;
2. sono stati ritoccati i requisiti di reddito per l’accesso al diritto allo studio per l’a.a. 2018/19. Il limite, in particolare, è fissato al limite massimo fissato dal MIUR (ISEEDSU: € 23.253 – ISPE: € 50.550) in modo da consentire la massima partecipazione possibile al bando di concorso;
3. gli studenti del primo anno otterranno la parte in denaro della borsa in anticipo. Fino all’a.a. 2017/18 la seconda rata della borsa di studio agli studenti beneficiari del primo anno veniva erogata solo a settembre successivo, previa verifica del conseguimento di n. 20 crediti entro la sessione estiva. Con il nuovo bando l’intera borsa di studio è erogata già a conclusione della sessione invernale (marzo invece che settembre, con sei mesi di anticipo) in caso di acquisizione dei 20 crediti richiesti;
4. 1.500 sono i posti alloggio messi a disposizione degli studenti idonei;
5. è prevista la riconferma del posto alloggio per tutti gli studenti idonei (beneficiari e non beneficiari) di borsa di studio nell’ottica di condurre una “casa” propria nel campus per tutto il periodo degli studi;
6. preassegnazione del posto alloggio primo anno, al fine di consentire anche agli studenti del primo anno di accedere ai servizi prima dell’inizio delle attività didattiche (studenti con un ISEEDSU inferiore a 10.000 Euro)
7. 100 posti alloggio saranno messi a disposizione già da settembre per gli studenti non aventi i requisiti per l’idoneità alla borsa di studio;
8. 400 posti alloggio messi a supporto delle politiche di internazionalizzazione dell’Ateneo (studenti in mobilità internazionale Erasmus/LLPP, convenzioni doppia laurea, ecc);
9. nessun aumento delle tariffe. Per il servizio abitativo destinato agli studenti non idonei sono previste le stesse tariffe già praticate nell’a.a. 2017/2018. Anche le tariffe relative alla fruizione del servizio mensa rimangono confermate;
10. fruizione del servizio mensa per la generalità degli studenti a partire dall’1 settembre 2018. Già a partire dal primo settembre gli studenti che ne faranno richiesta on line potranno accedere al servizio mensa alla tariffa dovuta per l’anno successivo. Gli studenti degli anni successivi risultati idonei nella graduatoria provvisoria delle borse di studio, potranno fruirne in forma gratuita. Per gli studenti iscritti ai corsi di dottorato è prevista una specifica tariffazione semplificata.

 

LE SCADENZE PER PARTECIPARE AL CONCORSO, RICHIEDERE l’ISEE PER il DIRITTO ALLO STUDIO PER LO STUDENTE

  • studente degli anni successivi al primo: ore 12:00 del 27 agosto 2018;
    • studente che si immatricola al primo anno delle lauree triennali e magistrali a ciclo unico: ore 12:00 del 15 settembre 2018;
    • studente che si immatricola al primo anno delle lauree magistrali: ore 12:00 del 30 ottobre 2018;
    • contributo integrativo della borsa di studio (premio di laurea) ore 12:00 del 14 dicembre 2018;
    • contributo alla mobilità internazionale: ore 12:00 del 31 gennaio 2019;
    • primo anno dei corsi di Dottorato di ricerca: ore 12:00 del 28 febbraio 2019.

 

In concomitanza con l’approvazione del Bando di concorso è stato anche approvato il nuovo Regolamento sui Servizi del Centro Residenziale, che contiene varie semplificazioni e procedure on line per l’accesso ai servizi e la gestione delle piccole grandi questioni legate alla fruizione dei servizi. Si segnala, in particolare, l’introduzione della mediazione dei conflitti, ovvero un servizio gestito attraverso un apposito ufficio del CR, l’Ufficio Speciale per la Promozione della Qualità dei servizi, che ha lo scopo di favorire la comunicazione tra le parti in conflitto e facilitare le relazioni tra le persone.

 

 

 

 

Diritto allo studio, raddoppiate le risorse, la soddisfazione di Viscomi

CATANZARO – Il Vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi, esprime soddisfazione per i risultati raggiunti dalla Regione nel diritto allo studio universitario. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, infatti, ha condiviso con l’amministrazione regionale calabrese le intenzioni sul riparto del fondo integrativo statale per il diritto allo studio universitario che, per la Calabria, nell’anno 2017, è aumentato da 9 a 12 milioni di euro, quando già da 6 era salito a 9 milioni nell’anno precedente.

«Un risultato eccezionale -sottolinea Viscomi- che arriva grazie all’investimento della Regione Calabria che in Giunta abbiamo fortemente voluto, col Presidente Oliverio, destinare a borse di studio e prestazioni per gli studenti. Con grande decisione, infatti, da tempo abbiamo deliberato di dedicare al diritto allo studio universitario una quota di fondi Por 2014/2020 -prosegue il Vicepresidente- che ammonta a 2.300.000 euro annui, che si aggiunge ai 4.900.000 euro del bilancio regionale. Ciò significa che la Regione punta due volte sul diritto allo studio negli atenei. L’investimento regionale comporta la diretta erogazione di un maggior numero di borse e alloggi agli studenti -spiega Viscomi- ed è proprio su questo numero di prestazioni agli studenti che il Ministero calibra il suo contributo statale. Avendo fatto aumentare borse ed alloggi assegnati, quindi benefici sulla vita stessa degli studenti, siamo stati premiati dal fondo nazionale. Possiamo dire con orgoglio -rimarca Viscomi- di aver innescato un meccanismo virtuoso, perché più risorse annue significano più borse, quindi l’attuale incremento di 3.000.000 da parte dello Stato che porta a 12.000.000 in tutto l’importo nazionale sommato ai 7.200.000 della Regione, per un totale di quasi 20.000.000, produrranno da quest’anno un numero ancora più elevato di borse e alloggi agli studenti delle università calabresi. E, se si pensa che nel 2014 si era toccato il minimo storico di 4.700.000 euro, si può capire bene l’inversione di tendenza prodotta. Stiamo incidendo profondamente sulla vita dei giovani calabresi e questo mi riempie di soddisfazione. Sono queste le svolte positive che la Calabria attende e per le quali impegniamo tutte le nostre energie. Possiamo dire di aver lavorato per estinguere la figura dell’idoneo non beneficiario, un limite in una terra in difficoltà contro cui abbiamo lavorato strenuamente. Il forte incremento che abbiamo stabilito e scatenato in rapporto alle risorse statali – conclude il professor Viscomi – impegnerà anche nel futuro la politica calabrese e nazionale a tenere alto lo standard di servizi agli studenti, per garantire l’accesso universitario a tutti coloro che desiderano formarsi e acquisire gli strumenti necessari a realizzare le proprie aspettative e, in definitiva, a beneficio di tutta la comunità. Perché formare i propri figli e offrirgli di poterlo fare nella propria terra è uno dei più intelligenti investimenti che una società possa compiere, ricevendo risultati straordinari per il futuro della collettività».

 

Unical, 5 mln di euro per il diritto allo studio. Leonetti: «La nostra proposta è realtà»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Buone notizie per gli studenti dell’Università della Calabria. La giunta regionale, nella seduta svoltasi ieri, ha stanziato altri 5 milioni di euro per il diritto allo studio. Ad annunciarlo Michele Leonetti, senatore accademico in carica per Rinnovamento è Futuro e presidente dell’associazione Sud. Leonetti si è detto «soddisfatto, in quanto il lavoro cooperativo tra GD Calabria, istituzione regionale e rappresentanza studentesca ha permesso di rendere il diritto allo studio effettivo per tutti». Lo stesso senatore accademico, lo scorso 15 novembre, aveva presentato alla commissione bilancio del consiglio regionale e al suo presidente, l’onorevole Giuseppe Aieta, la situazione in cui versava il diritto allo studio: ben il 31%, corrispondente a 2600 studenti, nel sistema universitario calabrese risultava idoneo non beneficiario. Molte e lunghe le battaglie della rappresentanza studentesca per abolire la categoria dell’idoneo non beneficiario, ritenuta «aberrante e non costituzionalmente tutelata». Queste sono state le parole del medesimo Leonetti e, a seguito della proposta politica di incrementare i fondi del diritto allo studio, la giunta regionaleha  deliberato  lo stanziamento ulteriore di 5 milioni di euro oltre ai 4,9 già stanziati. Questi 5 milioni avranno un effetto moltiplicatore sul FIS (Fondo integrativo statale) e ciò, secondo il senatore accademico, comporterà la copertura totale degli idonei beneficiari, anche se la cautela impone di attendere quelli che saranno i dati ufficiali. «Questa è la politica dei fatti – ha dichiarato Michele Leonetti -, che trasforma le parole in cose concrete. La cooperazione tra istituzioni è stata fondamentale. Ringrazio i Gd calabria con Mario Valente e Michele Rizzuti, l’onorevole Aieta come presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale, che si è speso affinché questo diventasse realtà e inoltre il presidente della Regione Calabria  Mario Oliverio che è stato il fautore deliberate che ha reso tutto questo possibile. Ora – ha concluso Leonetti – convocheremo una conferenza stampa, alla quale saranno invitati tutti gli studenti che scorreranno in graduatoria e diventeranno idonei beneficiari, così da far capire che la politica, se fatta bene, può cambiare la vita delle persone. Questa è una svolta storica, la regione non ha mai investito così tanto nel diritto allo studio. È bello che tutto questo però sia partito da noi studenti mettendo al centro l’attività cooperativa, perché nessuno si salva da solo».

Diritto allo studio, Bruno (AU), «Rimettiamo il nostro impegno nelle mani del CORUC»

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – «Uno dei temi più caldi nel dibattito pubblico regionale degli ultimi tempi è senza dubbio quello del Diritto allo Studio. Da più parti provengono critiche e proposte per risolvere l’annoso problema della carenza di fondi per le Borse di Studio, che da anni comporta la vergognosa esistenza della figura dell’idoneo non beneficiario, lo studente che per legge avrebbe diritto al contributo economico ma che non lo riceve a causa dell’insufficienza dei fondi». Ad intervenire è Carmine Bruno, studente Unical e portavoce regionale di Azione Universitaria. «Su questo tema deve catalizzarsi l’attenzione della nostra categoria – dichiara Bruno – perché questo è un problema di civiltà e giustizia, prima ancora che uno scempio della nostra classe politica. Da anni assistiamo a promesse e assunzioni di impegni vari, a cui mai è seguita una soluzione definitiva. Affidare il diritto allo Studio al POR, un programma volatile e a tempo determinato, è una cura poco lungimirante e la prova che non vi è la volontà di sanare definitivamente questa piaga. Noi di Azione Universitaria abbiamo l’ambizione di dire che abbiamo la proposta risolutiva. Nel rispetto delle competenze attribuite e del peso istituzionale, rimettiamo il nostro impegno nelle mani del CO.R.U.C. e restiamo in attesa di essere ascoltati per portare al tavolo la nostra proposta. Registriamo la piena disponibilità dimostrata dal Senatore Nicola Caruso, rappresentante del nostro Ateneo nel Coordinamento, e la accogliamo volentieri, poiché lo riteniamo idoneo a rappresentare le istanze degli Studenti calabresi presso le Istituzioni a tutti i livelli. Rivolgiamo inoltre un invito a tutte le altre sigle studentesche a seguire la nostra linea ed a far convergere tutte le forze sul Senatore Caruso, che può essere un interlocutore attento e l’autore della sintesi delle nostre mozioni»

Unical, Mazzitelli: «Rappresentante di me stesso? La parola agli studenti»

RENDE (CS) – Fra le rappresentanze studentesche dell’Unical si accende il dibattito in relazione al comunicato prodotto dalle compagini politiche ReF e Athena, a seguito dell’invito al tavolo tecnico per la redazione del Bando per il Diritto allo studio 2017/18, inoltrato dal Prof. Luigino Filice, pro-rettore delegato al centro residenziale, ai rappresentanti degli studenti. RèF e Athena hanno criticato il rappresentante in Consiglio di Amministrazione Diego Mazzitelli della Lista Unidea, a cui viene lanciata l’accusa di essere ‘’rappresentante di se stesso’’. Alla base della nota diffusa dai due gruppi universitari pare ci sia la volontà di voler disertare, come avvenuto già per ben due volte, un tavolo di lavoro in cui si dovrebbe discutere e redigere il nuovo bando per il diritto allo studio.
A tal proposito non tarda ad arrivare la risposta di Mazzitelli alle critiche in merito al suo operato e, a questo punto, all’operato dell’intero gruppo Unidea. «Meno male che gli studenti non sono degli sciocchi! – esordisce con un sorriso sarcastico Mazzitelli -. Rispondo non per tutelare la mia immagine, che non ha bisogno di repliche a comunicati che lasciano il tempo che trovano, ma per tutelare l’immagine di un gruppo a cui devo dire grazie per il sostegno quotidiano e che ha soprattutto l’obiettivo di rappresentare la comunità studentesca.
Leggo sui social che i rappresentanti in CdA e in senato di Ref e Athena hanno già deciso di non partecipare al tavolo di lavoro organizzato per i prossimi giorni. Ora mi chiedo: come può incidere sul futuro dell’Ateneo un rappresentante degli studenti che decida di disertare importanti tavoli di lavoro riguardanti le politiche di gestione e i bandi fondamentali per la vita universitaria degli studenti, tra l’altro più volte invocato dagli stessi? Rimarco, come fatto più volte, che sulle ragioni esposte nel documento del Consiglio degli Studenti del 5/10/2016 c’è chi ha già iniziato a lavorare da tempo invece di limitarsi al post su facebook o alla semplice richiesta delle dimissioni del prorettore. Ricordo che c’è chi ha richiesto e ottenuto interventi per la manutenzione straordinaria degli alloggi, interventi per il miglioramento dei servizi richiedendo e aumentando le cifre relative al servizio navetta che sarà raddoppiato, la rete wireles. C’è chi si è preoccupato di creare una commissione igiene e pulizie alla quale gli studenti possono segnalare i problemi relativi al servizio, chi si è preoccupato di comunicare agli studenti quali sono i reali motivi che ritardano il rimborso della prima rata a.a. 2015/2016. C’è chi in assestamento ha richiesto fondi aggiuntivi per le borse di studio, per la riqualificazione del personale. C’è chi ha richiesto somme aggiuntive per la sicurezza del campus, per gli studenti particolarmente bisognosi, per i ragazzi part time. Chi, nonostante sia definito rappresentante di se stesso, spende giornate intere a fare la staffetta tra segreterie di dipartimento e il centro residenziale e addirittura a preoccuparsi del mancato rispetto degli orari di ricevimento del prof di turno. Riguardo ai centri comuni, apprezzo l’autocritica di Ref visto che i rappresentanti dei centri sono una loro espressione.
Circa le domande che ReF e Athena si pongono, se le stesse associazioni avessero preso parte in maniera costruttiva e con una politica fondata sul dialogo, si sarebbero accorte che molti provvedimenti sono già stati adottati». Ebbene, al contrario di quanto dice il comunicato fatto dalle liste avversarie «Diego Mazzitelli – prosegue – si è già preoccupato e si preoccupa di approfondire i problemi ma, soprattutto, cerca di risolverli. Da quello che vedo non è la volontà di tutti visto che intendono perpetrare una polemica sterile fatta di fotomontaggi e post da social network. Nonostante ciò, il mio auspicio è che presto tutti possano tornare ad avere come interesse primario gli studenti, evitando strumentalizzazioni che inducono ormai la maggioranza degli studenti a pensare che dietro tutto ciò ci sia l’interesse di qualcuno che, pur essendo un po’ troppo cresciuto per la politica universitaria, non ha ottenuto ciò che voleva».

Rende, Miceli:«Non c’è pace per gli studenti e per la tranquillità dei loro genitori»

scuola pubblicaRENDE (CS) – «Non c’è pace per gli studenti rendesi e per la tranquillità dei loro genitori. Alla scuola elementare di Contrada Linze  i riscaldamenti non funzionano, mentre di fronte alla scuola media del Villaggio Europa oggi è caduto un albero, fortunatamente 10 minuti dopo l’uscita dei ragazzi dall’istituto.Due casi isolati e diversi che sono frutto però della stessa cattiva gestione del territorio che sfugge ad ogni programmazione e rende questo esecutivo fuori legge anche per quello che riguarda l’ordinaria amministrazione. Si tratta di attività che dovevano essere svolte nel periodo prescolastico, ma che non sono state portate a termine. Il che significa che questo esecutivo pensava ad altro, certo non al bene della città.I genitori sono  stanchi e pretendono risposte . Un gruppo di loro proprio questa mattina si è riunito davanti al Municipio a manifestare tutta la propria rabbia per la scarsa attenzione verso l’ordinaria manutenzione che l’amministrazione dovrebbe invece porre in essere negli istituti scolastici cittadini. Anche noi come Movimento 5 Stelle oltre alle risposte aspettiamo atti concreti da questo esecutivo che in questo momento non tutela né il diritto allo studio, molti gli alunni tornati a casa dalla scuola di Linze, né quello alla salute degli studenti rendesi. Manna o l’assessore Bozzo chiariscano pubblicamente i tempi di intervento per risolvere i problemi alla scuola di contrada Linze. Sulla corretta potatura degli alberi, invece, problema che riguarda tutta la città, come Movimento 5 Stelle abbiamo già aperto una discussione in III Commissione per far dotare l’ente di un regolamento comunale sulle potature. Anche se in minoranza, continuiamo a lavorare affinché i tempi della politica coincidano con quelli delle esigenze della cittadinanza».

Scuole, la Regione stanzia i fondi per il diritto allo studio

CATANZARO – La Regione Calabria ha disposto l’’assegnazione delle risorse del diritto allo studio agli istituti scolastici della Provincia di Catanzaro per € 876.000€, di Crotone per € 472.320€, di Vibo Valentia per €420.480€ e per la Provincia di Cosenza di € 1.679.520€. Si è in attesa della rendicontazione della Provincia di Reggio Calabria al fine di trasferire le risorse dovute a tale titolo anche al medesimo Ente.

Ne dà notizia l’Assessore all’Istruzione Federica Roccisano con una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta, sottolineando che le somme dovranno essere destinate per il 70% ad interventi rivolti all’’assistenza per le disabilità e prioritariamente per gli alunni che ne hanno fatto richiesta.

Successivamente all’’approvazione della Legge di Stabilità 2016 e del passaggio delle competenze, in maniera trasparente con le Province, i Comuni e gli istituti scolastici, sono state inviate comunicazioni scritte in cui chiedevo alle province di non sospendere le attività a beneficio degli studenti disabili. – afferma l’Assessore Roccisano – Oggi riusciamo a comunicare il trasferimento delle risorse economiche a beneficio degli istituti scolastici delle varie province con un indirizzo preciso. Per la prima volta abbiamo vincolato il 70% delle somme agli interventi in favore dell’’inclusione dei disabili“.

Legge “Diritti allo Studio”, pagamento dei contributi erogati

CATANZARO (CZ) Con determina dirigenziale n.4071 del 15 dicembre scorso, l’Amministrazione provinciale di Catanzaro – guidata dal presidente Enzo Bruno – ha stato disposto il pagamento dei contributi erogati ai sensi della legge regionale n.27/85 denominata “Diritto allo studio” a favore degli istituti scolastici aventi diritto, secondo specifico piano di riparto definito dall’Ente intermedio. Si tratta di uno strumento indispensabile per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità che vedrà impiegati in totale 777.191 euro per il sostegno alla frequenza degli alunni disabili e di 146.600 per i servizi abitativi, per un totale di 923.791 euro distribuiti.

ENZO BRUNO

In particolare, per quanto riguarda la prima tipologia di sostegno, è stato riconosciuto un contributo per la spesa relativa al personale specialistico, mentre per i servizi abitativi il contributo è stato assegnato sulla base del parametro consolidato di 900 euro per i convittori e 200 euro per i semi convittori. “Siamo stati molto attenti alla tutela degli studenti disabili – rimarca Bruno – nonostante il momento di grande confusione normativa che ha visto i servizi di supporto scolastico rimanere “orfani” dopo che la legge 7 aprile 2014, n. 56 ha soppresso le competenze delle Province e ha assegnato alle Regioni il compito di ridistribuirle alle Città metropolitane ed ad altri enti. Queste competenze spetterebbero teoricamente alle Regioni o alla Città metropolitane, ma la nostra amministrazione provinciale ha vigilato sull’erogazione dei fondi necessari e si è impegnata affinché a fare le spese della transizione non fossero proprio gli studenti disabili – continua Bruno -. Stessa problematica riscontrata con il trasporto speciale degli alunni disabili: ma le note difficoltà economiche determinate dalla riforma normativa relativa alla trasformazione in Enti di Area Vasta, non hanno impedito alla Provincia di Catanzaro di garantire il contributo in favore degli istituti di istruzione di secondo grado relativamente al trasporto speciale degli alunni disabili e siamo riusciti a garantire il diritto allo studio Il principio che ci ha mossi, e continuerà a farci lavorare con determinazione, è quello di soddisfare l’interesse pubblico e garantire la continuità delle attività legate al diritto allo studio, con particolare riguardo alle azioni di sostegno alla disabilità nelle scuole”.