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Furibonda rissa al pronto soccorso di Cosenza

COSENZA – Ha fatto ubriacare la fidanzata tanto da doverla portare nella notte al pronto soccorso di Cosenza. Poi ha dovuto affrontare l’ira del padre e del fratello della ragazza. Quando sono giunti all’ospedale del’Annunziata erano furibondi. Hanno affrontato il giovane e dalle parole, in breve tempo, si è passati alle mani. Sono volati calci e pugni tanto che gli agenti della vigilanza privata hanno dovuto chiamare i carabinieri per sedare la rissa tra le tre persone, due delle quali pregiudicate. Al padre della ragazza è stato anche sequestrato un coltello a serramanico. Il ragazzo ed il padre della fidanzata, dopo le cure alle varie escoriazioni riportate, sono stati arrestati e rinchiusi nelle camere di sicurezza della caserma dei carabinieri, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nuovo ospedale, Occhiuto annuncia un consiglio ad hoc entro gennaio

COSENZA – Entro la fine di gennaio su volontà del sindaco Mario Occhiuto sarà convocato un Consiglio comunale che, alla presenza del governatore della Calabria Mario Oliverio, affronterà quale unico punto all’ordine del giorno la questione della Sanità e del nuovo ospedale di Cosenza. È giusto affrontare il tema, considerando la necessità della costruzione di una struttura che sia più funzionale e moderna rispetto all’attuale struttura dell’Annunziata.

LE PRIORITA’ DEL SINDACO

«Occorre mettere in cima all’agenda politica l’esigenza di soddisfare il diritto primario della salute dei cittadini – afferma il sindaco Mario Occhiuto che più volte ha rimarcato questo principio – Dobbiamo finalmente scuotere una situazione che nel settore della Sanità da troppo tempo permane nella condizione dell’emergenza che significa arretratezza, e dobbiamo farlo a cominciare dai contenuti e dalla riorganizzazione funzionale degli attuali servizi. E anche, inoltre, in relazione alla necessità di nuovi edifici e reparti che siano attrezzati adeguatamente. Degrado strutturale e relativi disagi non ci consegnano infatti l’immagine di una terra civile. Ritengo – aggiunge il primo cittadino – che sia dovere di chi governa alzare gli standard della qualità della vita a partire proprio dall’accoglienza e dall’organizzazione dei servizi rivolti a chi ha bisogno di curarsi. Noi rappresentanti dell’Ente Comune non abbiamo competenze dirette sull’organizzazione sanitaria ma non ci tireremo indietro né con le proposte né con le attività di sensibilizzazione rispetto a chi ha il dovere di porre rimedio a questa situazione»la

LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO

«Ho chiesto al presidente dell’Assise Pierluigi Caputo di convocare un Consiglio comunale ad hoc, invitando Mario Oliverio, affinché si entri finalmente nel merito dei contenuti. Nel contempo – prosegue ancora Occhiuto – dobbiamo porre l’attenzione sulle conseguenze di eventuali spostamenti dell’ospedale ipotizzati da recenti studi di fattibilità regionali, per l’area a sud di Cosenza e per i Comuni del comprensorio. I servizi legati alla Sanità rappresentano infatti un importante presidio di accesso e di funzioni vitali, pertanto dobbiamo riflettere sul depauperamento del territorio, nell’ipotesi di nuova costruzione su altro sito. Dobbiamo capire cosa succederà sull’area dell’Annunziata e su quella del Mariano Santo che è stato recentemente ristrutturato. Quali saranno le conseguenze per il centro storico e per i paesi delle Serre cosentine, per evitare ulteriore spopolamento e degrado fisico e sociale negli anni a venire».
In vista dello specifica Assise municipale annunciata dal Sindaco, giova ricordare che proprio nei giorni scorsi, riguardo al nuovo nosocomio di Cosenza, Mario Occhiuto aveva inviato al presidente Oliverio un messaggio attraverso il quale comunicava la disponibilità «a sottoscrivere un protocollo di intesa con la Regione Calabria finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza previa discussione su tutti questi argomenti, e acquisizione di assenso del Consiglio comunale».

Befana in corsia per i vigili del fuoco

COSENZA – I vigili del fuoco del distaccamento di Scalea, in occasione della festività dell’Epifania, si sono recati a far visita ai piccoli pazienti dei reparti di oncologia pediatrica e pediatria dell’Annunziata di Cosenza. Un’occasione ideata appositamente per trascorrere una giornata in compagnia dei piccoli eroi di domani: questo perché il contatto con le persone, e soprattutto con i bambini, è fondamentale per motivare le squadre di vigili del fuoco che ogni giorno, e costantemente,  si trovano a dover gestire situazioni d’emergenza e pericolo. Come ricordo del tempo passato insieme, i vigili del fuoco hanno consegnato delle T-shirt ideate dal personale del distaccamento insieme ad un attestato del Piccolo Grisù, il dinosauro pompiere.

Miriam Caruso

Trebisacce, a rischio il servizio dialisi per 55 pazienti

TREBISACCE (CS) – I dializzati in cura nell’ospedale di Trebisacce con il nuovo anno rischiano di doversi sottoporre a turni notturni massacranti oppure a disagevoli trasferte nei presidi sanitari vicini. Si tratta di 55 persone. Nel mese di gennaio infatti, a Trebisacce dovrebbero cominciare alcuni lavori di ristrutturazione nel reparto, tali da costringere a spostare i turni di dialisi dalle ore 20 fino alle tre del mattino. L’alternativa è quella di rivolgersi all’ospedale di Rossano. I pazienti intendono attirare l’attenzione delle istituzioni affinché si possa trovare una soluzione al grave problema, e per questo hanno preannunciato un sit-in di protesta già dal prossimo due gennaio.

«Quando la sanità cosentina funziona bene», la storia di Piercarlo Chiappetta

Cosenza-   «Il femore di mia suocera (84 anni) diventa metafora di un sistema integrato che funziona e può funzionare tra l’Annunziata di Cosenza e la clinica ”la Madonnina ” del gruppo iGreco». E’ quanto esprime, in una lettera aperta, il consigliere comunale di Palazzo dei Bruzi, Piercarlo Chiappetta, esaltando, pubblicamente, il buon funzionamento del sistema sanitario cosentino e dei buoni rapporti tra pubblico e privato.

«Quando “tocca a te”,  si legge nella lettera di Chiappetta- ai tuoi cari, ai tuoi affetti, quando bussa alla tua porta il bisogno di sanità ti rendi conto che il “pianeta salute” è tutt’altra cosa rispetto a quello che offre il teatro (spesso anche teatrino) della contesa politica. Ma stavolta non c’è politica in quello che volevo raccontare perché senza entrare in polemica con nessuno e men che meno senza voler diffondere sermoni prenatalizi, il mio desiderio era quello di trasferire ai lettori una esperienza che ho vissuto da cittadino alle prese con un problema  di salute. Di quelli che capitano tutti i giorni, in tutte le case. In tutte le famiglie. E mi ha fatto molto riflettere  il concetto trasferito sul campo, positivo e funzionale, della sanità integrata tra cosiddetto emisfero pubblico e privato. Quando quasi non te ne accorgi della differenza perché “dialogano” così bene i due emisferi che è un tutt’uno fino alla soluzione del tuo problema. Come dire, il cittadino vuole essere curato e vuole guarire dai suoi malanni e non chiede altro che poterlo fare nella forma più sicura per lui e perché no, meglio ancora se coperto dal sistema  sanitario nazionale».

Una bella storia da raccontare

«Mia suocera- scrive ancora Piercarlo Chiappetta- può essere considerata come iperbole la suocera di chiunque altro, una nonna di chiunque altro. Ha 84 anni e come spesso accade nei pressi di quell’età, il femore non è più una colonna che sorregge l’architrave. Si rompe, eccome se si rompe. E quando accade sono guai, il pericolo è doppio se non triplo per gli anziani perché devi essere operato in anestesia (e non è mai una banalità) e perché spesso e volentieri si assumono  dei farmaci per pressione o cuore che costringono a non poter operare subito. Ordinaria amministrazione e ordinarie difficoltà, niente di che. Ma quando “ti tocca” scopri come non è facile uscirne. Ci rechiamo al pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata e non c’è nessun “inferno” ad attenderci, come purtroppo si legge o si narra per speculazione o altri interessi. C’è umanità , conoscenza, anche oggettive difficoltà, ma non lo scopriamo ora che questo hub (si chiama così oggi per dire che deve servire un’area grande come il Molise) necessiterebbe di più forze in campo, materiali e immateriali. A mia suocera vengono prestate le cure del caso e aggiungo anche con la delicatezza e umanità del caso. Dopo di che, e non facciamo fatica a capirne i motivi, e senza che ci accorgessimo d’aver in qualche modo cambiato destinazione, mia suocera viene trasferita nella clinica  “la Madonnina” del gruppo iGreco».

Il funzionamento di un sistema integrato

«In continuità come se fosse l’ospedale di “prima” – asserisce ancora Chiappetta – perché quando la sanità è integrata e convenzionata la differenza tra il cosiddetto pubblico e il cosiddetto privato è poco meno del dibattito sul sesso degli angeli. O se è nato prima l’uovo o la gallina. Ad attenderci efficienza, professionalità, organizzazione, competenze. E il femore di  mia suocera che ridiventa la colonna che ha sorretto la sua vita fin qui, così che il Natale è quello di sempre, con i suoi nipoti anche stavolta. E così posso ringraziare pubblicamente questo “schema”, questa funzionalità e, perché no, anche il gruppo iGreco. Quando mi chiederà mia suocera non avrò neanche bisogno di spiegarle che abbiamo cambiato ospedale o che magari siamo passati da un ospedale ad una clinica. Anzi, sono convinto che non mi chiederà del tutto, perché per lei siamo rimasti “all’ospedale” e basta. Già. Che poi di fatto è così. Il pubblico e il convenzionato con il pubblico sono solo termini per gli addetti ai lavori, quando si integrano così bene che quasi non te ne accorgi se vai da una parte o dall’altra. La gente vuole solo guarire. Non gli interessa dove».

 

 

 

 

 

Lamezia Terme, impiantato sensore per il monitoraggio della glicemia in tre giovani diabetici

LAMEZIA TERME (CZ) – Grazie alla collaborazione tra l’unità operativa Diabetologia dell’ASP di Catanzaro e l’U.O. Chirurgia generale del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme è stato possibile impiantare il sensore sottocutaneo “Eversense” per la misurazione continua della glicemia in tre giovani diabetici di tipo 1.

«La misurazione continua della glicemia – sistema conosciuto come CGM (continuos glucose monitoring) – ha affermato il dr Mancini – è finalizzata ad un miglior controllo della glicemia stessa, in quanto consente di prevenire più facilmente le crisi ipoglicemiche ed i picchi iperglicemici. Tra i vari sistemi di monitoraggio continuo della glicemia – spiega il direttore di Diabetologia – va annoverato anche quello con inserimento dei sensori sottocutanei, non evidenti dall’esterno della cute, che oggi abbiamo posizionato su tre nostri pazienti grazie alla fattiva collaborazione dei nostri chirurghi. Così la nostra ASP, – conclude il dr Mancini – grazie a questa sinergia tra medicina del territorio ed ospedale, è ancora una volta pronta a recepire l’innovazione tecnologica in materia di cure del diabete mellito».

Richiesta convocazione urgente, Gruppi di maggioranza, Consiglio Comunale di Cosenza – Nuovo Ospedale.

COSENZA – Ospedale di Cosenza, i gruppi di maggioranza chiedono di poter esprimere il proprio parere, queste le dichiarazioni di Vincenzo Granata, presidente Commissione Ambiente.

«La maggioranza consiliare del Comune di Cosenza è solida e piena di contenuti . Nonostante la presenza del Presidente della Giunta della Regione Mario Oliverio, nella città di Cosenza, dove veniva presentato lo studio di fattibilità relativo al costruzione del nuovo Ospedale di Cosenza, questo non ha tolto tutti i dubbi sulla realizzazione della nuova opera . Ritengo invece in qualità di componente della commissione urbanistica e presidente della Commissione Ambiente di evidenziare alcune seguenti importanti criticità:

  •  nella presentazione illustrativa, analisi economica finanziaria relativa ai costi benefici non veniva rappresentata in modo dettagliato la differenza con i tre interventi presunti, Muoio, Via degli Stadi e Vaglio Lise ;
  •  sotto il punto di vista della ricaduta, rispetto al prg e psc , non venivano rappresentate in modo dettagliato le indagini geologiche, geognostiche e archeologiche ;
  •  nella zona di Vaglio Lise non esiste un protocollo d’intesa tra Ferrovie della Calabria, Ferrovie dello Stato, Provincia, Motorizzazione Civile e Società Elettrica cavi di alta tensione;
  • per la programmazione di risorse, al momento esiste solo il 50% del presunto intervento, compreso eventuale accordo con ente previdenziale .

Tali criticità devono essere chiarite prima di definire l’accordo di localizzazione del nuovo Ospedale prima della prossima conferenza dei servizi che si terrà, all’incirca, il 20 Dicembre C.M. .

Non penso si possano accettare le parole di Mario Oliverio, quando nel corso dell’incontro dichiara di chiudere il procedimento, entro il 31 Dicembre per la localizzazione del sito, senza rinunciare neanche di un millimetro su quello che è lo studio di fattibilità .

Per la mia esperienza politica, ho sempre prediletto il ragionamento  e il confronto democratico tra le parti,  rifiutando la logica del monologo .

Occorre ricordare che il consiglio comunale di Cosenza è stato espressione di brillanti giuristi e oggi validi professionisti. Ciò, purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico e attuale.

Si dovrà aprire il confronto, su questi temi , in seno al gruppo consiliare di maggioranza della città di Cosenza e per questi motivi chiederò al Sindaco della città di Cosenza, la convocazione urgente di una riunione dei consiglieri di maggioranza per discutere di tale problematica» .

Nuovo ospedale, sarà intesa o scontro istituzionale?

COSENZA – Si è svolta a Palazzo dei Bruzi la commissione congiunta sanità e urbanistica rispettivamente presiedute da Maria Teresa De Marco e da Davide Bruno per la discussione sullo studio di fattibilità e sulla collocazione del nuovo ospedale di Cosenza.

Hanno partecipato il presidente della regione Mario Oliverio e il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

All’orizzonte si profila un nuovo scontro istituzionale dopo quello che ha agitato le settimane precedenti all’accordo sulla costruzione della nuova metropolitana di Cosenza poiché mentre il governatore sarebbe più propenso ad allocare il nuovo ospedale nel sito di vaglio lise nei pressi della stazione ferroviaria, il sindaco teme la spoliazione dell’aria sud di Cosenza e vorrebbe che il nosocomio fosse invece ubicato sulla collina di contrada muoio tra l’attuale ospedale dell’Annunziata, il centro trasfusionale e l’ospedale del mariano santo.

All’incontro era presente anche il direttore generale dell’azienda ospedaliera Achille Gentile. Entro la fine dell’anno sarà necessario prendere una decisione definitiva così da poter dare il via alle procedure di appalto dei lavori di costruzione.

Con un lungo intervento il presidente della Regione Mario Oliverio ha ribadito le proprie posizioni.

«Una premessa è necessaria – ha detto davanti al sindaco Occhiuto – per sgombrare il campo da strumentalizzazioni ed incomprensioni:  la convinzione  che occorra costruire un nuovo ospedale anche a Cosenza è contenuta nel mio programma elettorale. Lo studio di fattibilità è stato commissionato un anno fa,  non esistono  intenti elettoralistici».

Sullo studio di fattibilità il presidente ha ribadito che «l’unico vincolo è stato quello di muoversi dentro il perimetro  della città capoluogo. Non c’è stata quindi una indicazione secca; è stata richiesta quella che, con oggettività, fosse meglio rispondente alla attuali e future condizioni e circostanze , essendo un investimento di  lunga durata, proiettato nel futuro.

Lo studio di fattibilità è l’approccio migliore, il modo per fare le scelte più rispondenti per realizzare  una infrastruttura di questa portata» ha precisato Oliverio aggiungendo che in presenza  di una scelta di  sito diverso dall’ Annunziata, la  stessa struttura sarà riutilizzata.

«Sarà una cittadella della salute – ha detto – tutto ciò che è sparso nella città in quanto a servizi sanitari, verrà riorganizzato attraverso un progetto di riuso e riqualificazione del nosocomio. Nell’Annunziata ci sono già investimenti, in strumentazione tecnologica, pronti perché si possa partire con questo progetto che permetterà di realizzare a Cosenza un modello nuovo ed originale  per il Paese».

Infine l’invito a fare presto: «Abbiamo collocato questa scelta  nell’ambito della programmazione di risorse rilevanti: occorre investirle. Dobbiamo utilizzare i primi mesi del 2018 per avviare la fase progettuale, per poi andare avanti in vista della gara definitiva. Sono convinto che questa provincia abbia diritto ad avere una moderna struttura ospedaliera. Ho disponibilità piena e apertura verso il confronto,  ma ciò non deve diventare una discussione permanente, allungata a dismisura. Su  questo punto non voglio arretrare neanche di un millimetro ed  andare avanti in modo determinato. Credo sia interesse di tutti portare  a buon fine un’opera per la quale sono mature le condizioni perché venga realizzata».

Secondo Mario Occhiuto «con la soluzione prospettata dalla Regione, e cioè la localizzazione della struttura nell’area di Vaglio Lise, si perde l’occasione di riqualificare la città e tutto il territorio a Sud di Cosenza e che guarda alle Serre cosentine. Spostare l’asse della città sempre più a nord – ha detto ancora il sindaco – significa depauperare la zona a sud della città. Investire 440 milioni di euro circa nella costruzione del nuovo ospedale è sacrosanto, ma se questo investimento fosse stato fatto nella parte a sud della città avremmo perseguito un duplice obiettivo: rispondere alle esigenze del diritto alla salute dei cittadini che ha carattere di assoluta priorità, e , nel contempo, avremmo riqualificato l’ospedale in un parco ed un parco nella città. L’Amministrazione comunale – ha puntualizzato ancora Occhiuto – è assolutamente a favore della realizzazione del nuovo ospedale e faremo tutto il possibile perché questo avvenga. Abbiamo fatto, insieme al presidente della Regione, un percorso con la metro e siamo ben disposti a farlo anche per l’ospedale. Ritengo, però, che ci siano dei problemi che non sono stati ben individuati, come quelli dovuti all’abbandono di un’area alle porte del centro storico. Offriamo alla discussione idee e criticità, a prescindere dai discorsi politici. Noi siamo per la scelta più giusta per la cittadinanza. Siamo aperti alla discussione, ferma restando la necessità che le problematiche messe sul tavolo non rimangano tali, ma vengano risolte». Nella discussione che ne è conseguita sono intervenuti i consiglieri comunali Francesca Cassano, Piercarlo Chiappetta, Damiano Covelli e Lino Di Nardo.

Nuovo Ospedale, Guccione, «La scelta di Via Popilia strategica per la riqualificazione urbana»

COSENZA – «È una buona notizia la convocazione della Conferenza dei servizi, prevista per domani 27 novembre 2017, da parte della Regione Calabria per la scelta e la localizzazione dell’area dove sarà realizzato il nuovo ospedale di Cosenza.» Questo quanto afferma Carlo Guccione,  consigliere e coordinatore del gruppo consiliare Forza Cosenza.  «L’avvito dell’iter, che dovrà concludersi entro la fine di dicembre, – si legge nella nota- chiama tutti quanti a un grande senso di responsabilità. L’amministrazione comunale di Cosenza a cui spetta il compito dell’individuazione dell’area, dovrà fare fino in fondo la propria parte. Le criticità dell’ospedale Hub di Cosenza sono ormai sotto gli occhi di tutti: l’effettiva disponibilità dei posti letto è drasticamente diminuita e, attualmente, invece di 705 posti letto, ne abbiamo circa 480. Ecco perché è giusto che si pretenda e si cerchi di migliorare, attraverso investimenti mirati, l’attuale situazione dell’Annunziata di Cosenza. Dobbiamo garantire ai cittadini un’offerta sanitaria efficiente potenziando e rafforzando l’attuale presidio ospedaliero di Cosenza, in attesa dei tempi di realizzazione del nuovo ospedale. Non va sottovalutato, inoltre, il rischio di una marginalizzazione dell’area a Sud della città di Cosenza, dove attualmente è ubicato l’ospedale dell’Annunziata. Per evitare ciò bisogna prevedere che, nello stesso appalto di costruzione del nuovo ospedale, venga previsto non solo la riqualificazione urbanistica ma anche la valorizzazione della stessa area da un punto di vista sanitario, prevedendo una vera e propria “Cittadella della salute” dove ubicare tutti i servizi territoriali dell’Asp di Cosenza che, ancora oggi, spende oltre 800mila euro di fitti passivi». «È ora arrivato il momento di far fare un enorme salto di qualità alla nostra città.Tra qualche mese inizieranno anche i lavori della metropolitana Unical- Rende-Cosenza-Rogliano. La scelta di realizzare un nuovo ospedale ubicandolo, così come previsto dallo studio di fattibilità, nel più grande quartiere popolare della città servirà anche ad avviare un processo di riqualificazione urbanistico e sociale dell’intera via Popilia, che da area marginale diventerà il vero centro direzionale della città unica dell’area urbana. Ecco perché, quello di domani è un appuntamento importante e con scadenze precise. Entro fine mese la Conferenza dei servizi, al termine di un confronto e un’intesa istituzionale, dovrà indicare il sito su cui sorgerà la nuova struttura. Mi auguro che tutti siano all’altezza di tale compito. Con la realizzazione della metrotranvia e deI nuovo presidio ospedaliero nella zona di Vaglio Lise la nostra città potrà finalmente cambiare volto: tutto ciò permetterà di riqualificare un’area marginale realizzando una serie di infrastrutture in grado di trasformare il profilo economico e sociale di via Popilia».

Cosenza, posizioni divergenti sul nuovo ospedale

COSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto ha partecipato alla seduta congiunta delle commissioni consiliari sanità ed urbanistica in cui si è dibattuta la questione relativa alla realizzazione del nuovo ospedale e come quest’opera possa inserirsi nel programma dell’Amministrazione comunale, alla luce dello studio di fattibilità presentato dalla Regione Calabria e della proposta che era stata formulata a suo tempo dal Comune di Cosenza.

Ad avviare i lavori della seduta congiunta, la presidente della commissione sanità Maria Teresa De Marco, affiancata dal vice presidente della commissione urbanistica Alessandra Mauro che ha sostituito il presidente Davide Bruno.

Il sindaco si è detto sorpreso, in apertura di intervento, del fatto che il governatore Oliverio abbia presentato lo studio di fattibilità alla Camera di Commercio prima che fosse completato. Sul fatto che Cosenza debba avere un nuovo ospedale si sono dichiarati tutti d’accordo, a cominciare, ovviamente, dal primo cittadino. «Il diritto alla salute dei cittadini – ha detto il Sindaco – riveste carattere di assoluta priorità». Più di una perplessità Occhiuto ha, invece, avanzato sui criteri da cui è partito lo studio di fattibilità presentato dalla Regione. «Quando si elabora uno studio di fattibilità – ha sottolineato Occhiuto – è di fondamentale importanza partire dal presupposto che nell’area dove deve sorgere la nuova realizzazione, deve esserci la necessaria compatibilità urbanistica, altrimenti lo studio è nullo. Parimenti – ha detto ancora Occhiuto – si devono vedere quali sono i vincoli. Siccome la parte urbanistica in Italia è di competenza comunale, una consultazione preliminare con il Comune andava fatta. Il nostro approccio sistemico al processo di crescita della città – ha detto ancora Mario Occhiuto – è orientato nella direzione di utilizzare l’esistente. Ed è per corroborare questa nostra idea che abbiamo fatto una proposta, peraltro assolutamente gratuita, partita dal presupposto che la collocazione poteva essere quella della collina del Mariano Santo.

Non vogliamo dire che sia la migliore soluzione, ma certo è quella che parte da un approccio giusto, non potendo pensare che si abbandonino porzioni funzionali di territorio. La Regione avrebbe potuto considerare questa scelta, ma non lo ha fatto, preferendo spendere 700 mila euro per lo studio di fattibilità che peraltro ripropone la soluzione che era stata esplicitata in campagna elettorale da Carlo Guccione e che aveva, in qualche modo, anticipato quella dei tecnici». Due i problemi posti dal Sindaco Occhiuto rispetto alla soluzione proposta da Oliverio e dallo studio di fattibilità con la localizzazione del nuovo Ospedale a Vaglio Lise: da una parte l’abbandono della zona a Sud della città, dall’altra l’eventualità che a Via Popilia si creino nuove barriere, «mentre, invece, – ha sottolineato Occhiuto – l’Amministrazione comunale aveva immaginato uno sviluppo di tipo diverso che non può prevedere la creazione di nuove barriere e di una separazione spaziale fisica. Noi invece per via Popilia dobbiamo immaginare – ha precisato il Sindaco Occhiuto – una operazione di connessione urbana che non preveda la creazione di altre periferie». Scetticismo ha poi manifestato il sindaco sulla copertura finanziaria dell’opera, così come si è detto convinto che quella della localizzazione dell’ospedale è una questione agitata perché si è già entrati in clima di campagna elettorale.

A sottolineare la buona fede della proposta del governatore della Calabria, Mario Oliverio, ci ha pensato la consigliera comunale Francesca Cassano che ha lasciato intravedere un’apertura, sostanziata anche dalla proposta di dar vita, contestualmente alla realizzazione del nuovo Ospedale, a quella della Cittadella della Salute, da dedicare alla prevenzione, nella zona a sud della città, per evitarne l’abbandono temuto da Occhiuto. Una richiesta esplicita ai tecnici che hanno redatto lo studio di fattibilità, per venire ad illustrarlo in Comune, è stata rivolta poi, durante la seduta di Commissione – dal consigliere Vincenzo Granata che non ha mandato giù la presentazione dello stesso studio di fattibilità alla Camera di Commercio «perché la Regione non ha tenuto in questo modo in alcuna considerazione né il Consiglio comunale nella sua interezza, né i singoli consiglieri».