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Melfi battuto, pubblico riconquistato: il Catanzaro è salvo

Razzitti firma la permanenza in Lega Pro.

CATANZARO-MELFI 1-0

Vincere per conquistare i tre punti che avrebbero consentito al Catanzaro di salvarsi in Lega Pro senza passare dalla lotteria dei Playout. Vincere per ricucire il legame tra la squadra e il pubblico del Ceravolo. Vincere per consentire alla Societa’ di ripartire con rinnovato entusiasmo, alla fine di una stagione che, comunque sia, è stata veramente deludente.

Così alla fine è stato, grazie alla rete di bomber Razzitti, giunto al minuto 63 di un match complicato, tirato e condito da molte occasioni fallite dai giallorossi nel corso del primo tempo. Melfi che prova a guastare la festa dei padroni i casa e che va vicinissimo al pari nei minuti finali, cogliendo un palo clamoroso su punizione dal limite.

Con questa vittoria il Catanzaro sale a 41 punti in classifica scavalcando Monopoli ed Akragas. Per il Monopoli la salvezza passera’ dai playout: il pareggio a Matera non e’ bastato a causa della vittoria del Catania contro l’Andria.

GIACINTO MORELLI

Vigor Lamezia, è la fine?

Pareggio dai pochi risvolti nel derby, Butera lascia. Reggio ai play off, Palmese quartultima. 

VIGOR LAMEZIA-VIBONESE 1-1

L’ennesima dimostrazione che con meno improvvisazione e superficialità la Vigor avrebbe potuto tranquillamente salvarsi è stata data oggi, nel derby interno con la Vibonese. 1 a 1 da ultimi in classifica (con retrocessione matematica già sancita) al cospetto di una squadra che con anticipo aveva conquistato i play off e che ancora era in corsa per un piazzamento migliore in griglia. Nel calcio i “se” ed i “ma” non contano e non portano punti, figurarsi se possono, con effetto retroattivo, annullare onte come la retrocessione di quest’anno. Ma quelle prime dieci giornate, passate a prendere imbarcate in ogni dove in attesa di un qualcosa di cui ancora si ignora l’essenza, gridano vendetta e inducono a risentimento inevitabile. Lo stesso che a inizio partita ha portato parte della tifoseria (giunta comunque ai minimi storici, vista l’indifferenza della maggior parte del popolo biancoverde, deluso ed esasperato) a inscenare una piccola contestazione verso la società. Società che perde un altro pezzo dopo la fine di questo orripilante campionato: Butera ha ufficialmente annunciato che “oggi si è concluso definitivamente un ciclo, in realtà già chiuso un anno fa“. E, come se non bastasse, sono un macigno le parole sucessive ” penso sia arrivato il momento di lasciare la mia posizione. Resterò alla guida della Vigor giusto fino al 30 giugno per adempire ai nostri doveri. Ma personalmente non iscriverò la Vigor a nessun campionato“. In questo scenario poco conta la cronaca del match, che pur vede protagonista ancora una volta il lametino Fioretti, uno di quelli su cui puntare nel caso in cui si volesse riportare il calcio “che conta” a Lamezia. Alla rete del bomber biancoverde (per lui decimo gol stagionale) al 20esimo della prima frazione, risponde Garat un quarto d’ora dopo l’inizio della ripresa.

Vibonese che si appresta ora ad affrontare i play off da quinta in classifica, dopo essere stata scavalcata al fotofinish dagli uomini di Ciccio Cozza. Il Reggio Calabria ha infatti espugnato il difficile campo del Due Torri con un risicato quanto importantissimo 0 a 1, assicurandosi la quarta piazza. Cambia comunque poco: sebbene i play off nascondano sempre sorprese dietro l’angolo, le calabresi dovranno giocoforza vedersela con Frattese e Cavese, due corazzate che a lungo hanno insidiato il Siracusa capolista.

Con Rende e Roccella già salve, la Palmese invece si giocava a Sarno la possibilità di migliorare la propria posizione in vista dei play out. Nessun punto è però giunto e i neroverdi, sconfitti 2 a 1, dovranno giocarsi in trasferta le loro carte per la salvezza.

GIACINTO MORELLI

 

Impresa Amaranto, il Messina è in D

logo-regginaMESSINA-REGGINA 0-1

Marcatore: 86′ Balistreri

MESSINA: Berardi, Silvestri, Benvenga, Pepe, Stefani (46′ Donnarumma), Nigro (85′ Damonte), Izzillo, Mancini (77′ Bonanno), Corona, Orlando, Ciciretti. A disposizione: Iuliano, Cane, Rullo, Altobello. All.: Di Costanzo.

REGGINA: Belardi, Ungaro, Di Lorenzo, Salandria, Cirillo, Aronica, Armellino (77′ Velardi), Zibert, Viola (60′ Magri), Insigne (79′ Balistreri), Benedetti. A disposizione: Kovasic, Maimone, Gallozzi, Di Michele. All.: Tedesco.

ARBITRO: Daniele Martinelli di Roma 2 (Baccini-Cecconi); Ammoniti: Ciciretti (M), Pepe (M), Aronica (R), Stefani (M), Benedetti (R), Zibert (R), Belardi (R), Benvenga (M) – Espulsi:  Benedetti (R) al 55′, Aronica (R) all’89’. Allontanato mister Tedesco (R).

“La Reggina rimane in Lega Pro vincendo il doppio playout contro Il Messina. A decidere la gara di ritorno, la rete di Balistreri a pochi minuti dal termine”

Partita sentitissima e pomeriggio infuocato al san Filippo, il Messina doveva vincere con qualsiasi risultato, alla Reggina per non retrocedere bastava pareggiare. Rispetto la gara del Granillo mister Tedesco toglie una punta  Di Michele al suo posto Ungaro in avanti Viola e Insigne. Di Costanzo a trazione anteriore Corona e Orlando supportati da Ciciretti e Masini. Partita tesissima, la prima azione degna di nota è del Messina al 7′ con un tiro a rientrare di Corona che termina alto. Al 12′ è Insigne a mettere i brividi ai supporters giallorossi la sua conclusione si spegne a lato. Gli amaranto tengono bene il campo e il messina non riesce a rendersi pericolosa cosi, al 37′, è il nervosismo a venir fuori insieme i cartellini gialli per un accennò di mischia. Al 43′ Viola tenta un pallonetto ma questa volta il risultato non è paragonabile al gesto atletico dell’andata palla sul fondo. Il primo tempo termina a reti inviolate. Lunghissimo intervallo e probabili avvisaglie tra le due squadre a farne le spese il tecnico della Reggina Tedesco che viene allontanato. Lancio di fumogeni in campo da parte della curva dei sostenitori di casa si inizia in ritardo. Dopo un’opportunità di Insigne al 47′, che getta alle ortiche una buona occasione su lancio dalle retrovie, inizia l’arrembaggio dei padroni di casa ci provano in tanti da Benvenga a Corona ma la pressione  provoca l’espulsione di Benedetti per doppia ammonizione. A questo punto il Messina si protende tutto in avanti per trovare il gol della vittoria. Ci provano in serie Donnarumma e Ciciretti senza fo11148654_10204308453774971_5804328604880887439_nrtuna, Di Costanzo inserisce anche Bonanno per dare maggior peso all’attacco. Al 78′ il miracolo di Belardi che in tuffo para un tiro di Orlando che fa gridare al gol. Gol che arriva per la Reggina sugli sviluppi di un calcio di punizione con un colpo di testa del neo entrato Balistreri al 86′. Espulso Aronica a pochi secondi dal 90′: Reggina in 9. Dopo una breve sospensione per lancio di oggetti si torna a giocare in un clima irreale; sei minuti di recupero e Martinelli pone fine alle ostilità: Reggina salva e Messina retrocesso in serie D.

 

Play out: orgoglio amaranto

logo-regginaREGGINA – MESSINA  1 – 0

Marcatore: 23′ Insigne

REGGINA: Belardi, Di Lorenzo, Benedetti, Salandria, Cirillo, Aronica, Armellino (22′ Maimone), Zibert, Viola, Insigne (41′ st Louzada), Di Michele (33′ st Ungaro). A disposizione: Kovacsik, Velardi, Masini, Balistreri. All.: Giacomo Tedesco

MESSINA: Berardi, Benvenga, Altobello, Stefani, Izzillo (20′ st Orlando), Pepe, Nigro, Damonte, Corona, Mancini, Ciciretti (43′ st Cane). A disposizione: Iuliano, Silvestri, Donnarumma, Rullo, Bonanno. All.: Nello Di Costanzo

Arbitro: sig. Illuzzi di Molfetta; Ammoniti: Benedetti (R), Viola (R), Di Michele (R), Altobello (M)

Dopo una convulsa settimana contrassegnata da ricorsi, sentenze e difficoltà organizzative la parola è passata al campo e la Reggina, aiutata da un cornice di pubblico di tutto rispetto quasi 12.000 i presenti sugli spalti del Granillo, risponde con una vittoria. Di Costanzo, consapevole di una posizione di classifica migliore in caso di parità nei due confronti, schiera un 4-5-1, in avanti l’esperto Corona. Tedesco risponde con un 4-3-3 tutti titolari i quattro senatori. Gara combattuta nei primi minuti con molti interventi a rischio ammonizione da entrambe le parti. Reggina in vantaggio con Insigne al 23′ dopo una lunga azione solitaria partita da centrocampo: Messina scoperto in difesa con il solo Stefani ad inseguire l’attaccante amaranto che ha tutto il tempo per trafiggere Berardi con un preciso rasoterra. Nella ripresa parte meglio la Reggina, da segnalare al 52′ un  tiro a giro di Maimone che esce di pochissimo a lato. Prima occasione per il Messina al 60′ con Damonte il suo tiro dalla distanza è parato in tuffo da Belardi bravo nella circostanza. All’86’ gran giocata di Viola che con un pallonetto cerca di beffare Berardi che però è attento. Il primo round sorride ai calabresi il ritorno al San filippo giorno 30 Maggio.

 

 

Ufficiale: Reggina play out col Messina

logo-regginaClamorosa sentenza in Lega Pro. Il Collegio di Garanzia dello Sport del Coni ha accolto il ricorso della Reggina, riducendo la penalizzazione da 6 a 4 punti. In questo modo, gli amaranto salgono a quota 29 punti in classifica scavalcando il Savoia fermo a 28 e, quindi, a due giorni dall’inizio dei playout, sarà di nuovo Derby dello Stretto. La gara di andata martedi 26 maggio alle ore 17 al Granillo, il ritorno allo stadio San Filippo alle ore 15 di sabato 30 maggio.

Il Derby rimanda i verdetti retrocessione all’ultima giornata

reggina-catanzaro-logo530-875REGGINA  –  CATANZARO   3 – 1

Marcatori: 41′ Viola (R), 62′ Razzitti (C), 68′ Di Michele (R), 83’ Maimone (R)

REGGINA: Belardi, Ungaro, Di Lorenzo, Aronica Benedetti, Salandria (27’st Maimone), Zibert, Velardi (11’st Di Michele), Armellino, Viola (39’st Mazzone), Insigne A disposizione: Kovacksik, Magri, Cataldi, Masini  Allenatore: Tedesco

CATANZARO: Migani, D’Orsi (7’st Mounard), Ghosheh, Orchi, Squillace; Daffara, Giandonato, Zappacosta (37’Giampà), Russotto, Razzitti, Mancuso (39’st Caputa) A disposizione: Cannizzaro, Calvarese, Sarr,  Yeboah. Allenatore: Sanderra

ARBITRO: Vailante di Nocera Inferiore

di Pasquale Barreca – Le uniche due squadre calabresi ad aver calcato i palconscenici della serie A, si sono affrontate questo pomeriggio allo stadio “O.Granillo” per dar vita al derby conosciuto come “u classicu”. La Reggina arrivava a questo appuntamento dopo l’ennesima sconfitta, subita sul campo del Foggia, e con una fiammella di speranza di raggiungere i playout. Il Catanzaro era invece reduce dal pari interno contro la Paganese, con la voglia di regalare una vittoria ai propri sostenitori.
Il neo tecnico Giacomo Tedesco, senza il difensore Cirillo, squalificato,  e gli infortunati Louzada, Balestrieri e Masini quest’ultimo ex di turno, Si schiera con il 4-3-3; mister Sanderra recuperato Zappacosta risponde con un 3-5-2, duo davanti composto da Russotto e Razzitti. Il primo tempo scivola via senza emozioni eccezion fatta per la rete di Viola su una indecisione del portiere giallorosso Migani che fallisce l’uscita a presa alta e mette nelle condizioni il giocatore amaranto di appoggiare nella porta sguarnita. Nel secondo tempo i giallorossi partono più determinati e pervengono al pareggio con Razzitti. La Reggina non si lascia abbattere e ritorna nuovamente avanti sei minuti dopo con un colpo di testa di Di Michele. A metà ripresa dal settore ospite si alza il coro “Reggio, Reggio”, applausi del pubblico di casa a sancire una sorta di gemellaggio o meglio amicizia tra le due tifoserie, o almeno tra alcuni gruppi ultras in modo particolare i Cucn 1982 e gli UC 73. Dopo due belle parate di Belardi, a sette minuti dalla conclusione il 3-1 del nuovo entrato Maimone. Nel finale Insigne sfiora in due occasioni il 4-1 che sarebbe stata punizione troppo severa per le Aquile. Il Catanzaro chiuderà il campionato sabato prossimo affrontando in casa la Lupa Roma. La Reggina rimanda a domenica prossima il verdetto play out, infatti il Savoia è stato sconfitto dalla Casertana. Nell’ultima giornata di campionato: Martina Franca-Reggina e Savoia-Messina sabato 9 maggio alle ore 17:30.