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Travolto da tir sull’A2, morto

ROGLIANO (Cs) – Un autotrasportatore è morto investito da un tir sull’autostrada A2 del Mediterraneo nei pressi di Rogliano. La vittima, di cui non sono ancora state rese note le generalità, è un dipendente di una ditta di traslochi che stava rientrando nel Lazio dalla Sicilia.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe trovato nella parte posteriore di un furgone e, per cause in corso di accertamento, sarebbe caduto sull’asfalto venendo investito da un camion di passaggio.

L’autista del tir ha riferito agli agenti della polizia stradale che il corpo dell’uomo era già sulla strada al suo arrivo. Gli agenti della polstrada stanno ancora effettuando i rilievi e stanno sentendo alcuni testimoni.

Il traffico veicolare sulla A2 è stato deviato per ore.

Lotta a narcotraffico, 45 misure cautelari nel cosentino

COSENZA – Un’organizzazione dedita al narcotraffico ed allo spaccio è stata sgominata dalla polizia con il coordinamento della Dda di Catanzaro. Il gruppo faceva capo alla famiglia Presta, grazie al legame con il boss storico della ‘ndrangheta cosentina Franco Presta e controllava il territorio compreso tra Tarsia, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Acri. L’organizzazione esercitava il proprio potere mediante la capillare e asfissiante imposizione dei propri spacciatori nelle varie piazze così come i canali di approvvigionamento e rifornimento della droga che arrivava, in particolare la cocaina, dalle cosche di Platì. Le accuse contestate alle 45 persone raggiunte dalla misura cautelare – 20 in carcere, 16 ai domiciliari, 7 con obbligo di dimora e 2 di presentazione alla pg – sono, a vario titolo, di vendita, cessione, distribuzione e commercio di ingenti quantitativi di droga. Ad alcuni indagati vengono contestati anche i reati di estorsione, ricettazione e detenzione abusiva di armi.

Il Cosenza ufficializza l’esonero di Piero Braglia

COSENZA – Dopo la sconfitta contro il Benevento è tempo di divorzio calcistico tra Piero Braglia e il Cosenza. Il presidente Guarascio ha dato mandato di trovare un nuovo tecnico per la guida della compagine rossoblù. Si interrompe il rapporto lavorativo dopo oltre 100 panchine per il mister toscano. 

Braglia e l’avventura del Cosenza che volge al termine

Il club ha pubblicato una nota per comunicare la decisione. Nonostante le rassicurazioni di Guarascio, avvenute durante la conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti, fatale è stato il KO contro la capolista Benevento. Come spesso accade è l’allenatore a dover pagare, per sbagli propri ma anche per quelli altrui.

Ecco la nota ufficiale. «La Società Cosenza Calcio comunica di avere sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra il Sig. Piero Braglia. Al tecnico protagonista della promozione in Serie B, che ha collezionato 107 panchine in rossoblù, vanno i più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto negli ultimi anni».

Buio pesto per il Cosenza: al “Marulla” passa anche il Benevento

COSENZA – BENEVENTO 0-1

COSENZA (3-4-3): Saracco 6; Idda 5,5 Monaco 5,5 Capela 5,5 (1’ st Machach 5,5); Casasola 5,5 Bruccini 5,5 Prezioso 5,5 (1’ st Broh 6) D’Orazio 5 (27’ st Lazaar 5,5); Baez 5 Asencio 5,5 Pierini 5. In panchina: Quintiero, Corsi, Carretta, Bahlouli, Schiavi, Bittante. Allenatore: Braglia 5.

BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò 7; Letizia 6,5 Caldirola 6 Volta 5,5 Barba 6,5; Hetemaj 6,5 Schiattarella 6,5 Viola 6,5; Insigne 7 Moncini 6 (15’ st Del Pinto 6); Sau 6,5 (15’ st Coda 6). In panchina: Manfredini, Gori, Rillo, Pastina, Abdallah, Di Serio. Allenatore: Inzaghi 6,5.

ARBITRO: Serra di Torino 5,5.

MARCATORE: 33’ pt Insigne.

NOTE: spettatori 5.219 di cui 155 ospiti. Ammoniti: Casasola, Prezioso, Capela, Pierini, Monaco (C), Caldirola (B). Al minuto 8’ st espulso Volta (B) per fallo da ultimo uomo. Al minuto 10’ st espulso il direttore Pasquale Foggia (B) per proteste. Angoli: 2-4. Recupero: 2’ pt, 4‘ st.

COSENZA – Arriva un’altra sconfitta in casa giallorossa che è il quinto KO per il Cosenza: vince e convince il Benevento. Decisiva la rete di Insigne. 

Rossoblù in campo senza gli Rivière, Kanoutè e Sciaudone dopo la sconfitta di Pescara. Braglia opta per il 3-4-3 mentre Inzaghi propone il 4-3-2-1- con Sau molto vicino ai compagni Insigne e Moncini: diverse assenze anche in case campana (Foto Farina). 

Benevento in avanti, gran gol di Insigne contro il Cosenza

Dopo circa dieci minuti di studio, da parte di entrambe, è il Benevento a prendere il pallino del gioco. La prima occasione è per i giallorossi: decisivo Idda che si rifugia in angolo. Al minuto 23 Pierini sfiora la rete impegnando Montipò con un colpo di testa ravvicinato. 

Il possesso palla, nettamente in favore degli ospiti, porta al vantaggio dei primi in classifica. Giocata in solitaria per Insigne che mette a segno una rete di pregevole fattura: gran gol del centravanti. Il Cosenza guadagna una punizione in due in area ma Pierini la manda in alto. 

Volta espulso, campani in 10 

Braglia cambia tutto: manda in campo Broh e Machach al posto di Prezioso e Capela. Il Cosenza passa al 4-2-3-1 tentando di recuperare la gara del “San Vito – Gigi Marulla”. Al minuto 8 Volta viene espulso per fallo giudicato da ultimo uomo. Calcio piazzato di Pierini e conseguente risposta Montipò. Inzaghi comprende il momento e fa entrare Del Pinto e Coda al posto di Moncini e Sau. 

I calabresi si lanciano in avanti cercando di sfruttare la superiorità numerica. Lazaar fa ingresso al posto di D’Orazio. Viola prova a gelare lo stadio ma il tiro è centrale: brivido per Saracco. Lazaar tira da fermo al 31’ dalla sinistra e palla fuori non di molto.

Decisivo Montipò

Ancora Cosenza in avanti con Pierini che fallisce da distanza invitante. Al minuto 44 conclusione di potenza di Machach: palla centrale. L’arbitro assegna quattro minuti di recupero. Grandissima occasione di Pierini con parata decisiva di Montipò. 

Alessandro Artuso

Cremonese battuta. Simy porta il Crotone al secondo posto

Crotone – Cremonese 1-0

CROTONE: Cordaz; Curado, Marrone, Cuomo; Gerbo (69’ Mazzotta), Benali, Barberis, Crociata, Molina (78’ Mustacchio); Simy, Armenteros (68’ Jankovic). A disp: Festa (GK), Figliuzzi (GK), Bellodi, Spolli, Golemic, Gomelt, Rutten, Zak, Maxi Lopez. All. Stroppa

CREMONESE: Ravaglia; Zortea, Bianchetti, Ravanelli, Migliore; Arini (86’ Deli), Castagnetti, Valzania; Piccolo (46’ Parigini), Ciofani, Palombi (73’ Gaetano). A disp: De Bono (GK), Volpe (GK), Bignami, Crescenzi, Claiton, Boultam, Gustafson, Celar, Ceravolo. All. Rossi (Rastelli squalificato)

ARBITRO: Ghersini di Genova

MARCATORE: 87’ Simy

Ammoniti: Armenteros (Cro), Parigini (Cre), Deli (Cre)

Il Crotone batte la Cremonese allo Scida grazie ad un gol di Simy all’87’ e sale al secondo posto in classifica a braccetto col Frosinone.

Rispetto all’ultima gara di Empoli, Stroppa cambia ben sei giocatori con l’esordio stagionale di Curado e quello dal primo minuto di uno dei nuovi acquisti, Gerbo. In avanti l’altro neo acquisto Armenteros affianca Simy che rientra dalla squalifica al pari di Marrone.
Rastelli, oggi squalificato e sostituito in panchina dal vice Rossi, schiera un 4-3-3 con Piccolo e Palombi esterni d’attacco a supportare Ciofani.

Nel primo tempo gli squali attaccano e gli ospiti badono solo a chiudersi e ripartire.

L’occasione più ghiotta è per i padroni di casa all’8’ quando Ravaglia compie un gran intervento sul colpo di testa di Simy, a botta sicura, su perfetto invito dalla destra di Gerbo. L’unico brivido degli ospiti arriva soltanto al 37’ quando Palombi, in spaccata, manda sull’esterno della rete.
Nella ripresa gli ospiti mandano subito in campo Parigini per Piccolo ed è proprio l’ex Torino a rendersi immediatamente pericoloso col sinistro, Cordaz risponde ottimamente con i piedi. Al 50’ ci prova Valzania da fuori, Cordaz è sempre attento e vola a deviare in corner. La risposta dei rossoblù è affidata al destro di Molina, su schema da calcio d’angolo, con il suo destro che sorvola la traversa.
La Cremonese ci prova di nuovo al 62’ con Valzania, ma saracinesca Cordaz dice ancora di no. Il Crotone continua ad attaccare e gli squali vengono premiati a 3 minuti dal termine dal colpo di testa vincente di Simy su perfetto invito dalla destra del neo entrato Mustacchio. È la rete che fa impazzire di gioia lo Scida e proietta gli squali al secondo posto.

Magistrato arrestato risponde alle domande dei pm

CATANZARO – Ha rinunciato al ricorso al Tribunale del riesame e sta rispondendo alle domande dei magistrati della Procura della Repubblica di Salerno Marco Petrini, 56 anni, presidente della seconda sezione della Corte d’Appello di Catanzaro e della Commissione tributaria provinciale, arrestato il 15 gennaio scorso con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.
    Petrini, difeso dall’avvocato Agostino De Caro, è stato interrogato dai pm ed ha fornito la sua versione sugli addebiti che gli vengono contestati riguardo presunti “aggiustamenti” in appello di sentenze di condanna emesse in primo grado.

Ha rinunciato al ricorso al riesame anche l’avvocato Francesco Saraco, arrestato nell’ambito della stessa inchiesta. Saraco, secondo l’accusa, avrebbe tentato di interferire, tramite il giudice Petrini, nella sentenza d’appello del processo “Itaca Free Boat” sui lavori del porto di Badolato in cui é implicato il padre Antonio, accusato di estorsione e condannato in primo grado a 10 anni di reclusione.

Frecciarossa deraglia a Lodi. Tra i morti macchinista calabrese

Il treno Frecciarossa Av 9595 Milano-Salerno è deragliato sulla linea alta velocità nei pressi di Ospedaletto Lodigiano, in provincia di Lodi. Il bilancio parla di due i morti, entrambi ferrovieri, 31 feriti. Il treno è il primo del mattino partito dalla stazione Centrale di Milano alle 5.10. Al momento dell’incidente il treno andava a 290 km/h, alla massima velocità prevista, e a bordo c’erano 28 passeggeri in tutto, oltre al personale di Trenitalia. L’ipotesi al vaglio è quella di un problema ad uno scambio.

”Poteva essere una carneficina”, ha detto all’ANSA il prefetto di Lodi Marcello Cardona. La ministra Paola De Micheli sta andando sul posto. Intanto la procura di Lodi ha aperto un’inchiesta. 

Due morti e 31 feriti

 I due macchinisti deceduti si chiamavano Giuseppe Cicciù, 51 anni, di Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, 59 anni, originario di Capua (Caserta). I corpi sono stati sbalzati a 500 metri dal luogo in cui è finita la corsa del treno. I feriti sono 31. Il più grave ha una gamba fratturata. 

Foto: Ansa

Rapine e scippi, due arresti a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Due ragazzi, Cristian Mittica di 21 anni, e Salvatore Caponnetto di 2), sono stati arrestati dai carabinieri a Reggio Calabria per rapina, lesioni personali e furto con destrezza. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza emessa dalla sezione Gip del Tribunale di Reggio su richiesta della Procura.

Dalle indagini dei militari sono emersi tra episodi accaduti in città: il primo ha visto i due giovani responsabili, in concorso e con un’altra persona non identificata del furto di uno smartphone appartenente ad un ragazzo minorenne. Nel secondo caso, i due, con l’uso della violenza e minacciando due ragazzi con un’asta di ferro si facevano consegnare denaro ed i telefoni cellulari. Il solo Caponnetto, inoltre, è ritenuto responsabile di un tentato scippo e di lesioni nei confronti di una signora anziana avvicinata da un’auto, poi fatta cadere e trascinata per alcuni metri nel tentativo di impossessarsi della sua borsa.
Ad inchiodarli in maniera decisiva ci sono i  filmati della videosorveglianza.

Arrestato latitante Domenico Romeo

Carabinieri e finanzieri hanno arrestato il latitante Domenico Romeo, di 40 anni, ricercato dal luglio scorso dopo essere sfuggito alla cattura nell’operazione “Buon vento genovese” condotta dalla Guardia di finanza del capoluogo ligure e coordinata dalla Dda genovese.

L’uomo, accusato di traffico internazionale di droga aggravato dalle finalità mafiose, è ritenuto dagli investigatori il contabile della ‘ndrina degli Alvaro di Sinopoli che gestiva il traffico. Romeo è stato bloccato Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Cosenza sconfitto a Pescara: Bocic punisce nel finale i rossoblù

PESCARA – COSENZA 2-1

PESCARA (3-5-2): Fiorillo 6; Bettella 5,5 Drudi 6 Scognamiglio 6; Zappa 6,5 Memushaj 6 Palmiero 5 Melegoni 5,5 (1’ st Crecco 6) Del Grosso 5,5 (20’ st Kastanos 6); Galano 6 Maniero 5,5 (39’ st Bocic 6,5). In panchina: Alastra, Bruno, Elizalde, Clemenza, Pavone, Mane, Marafini, Borrelli, Masciangelo. Allenatore: Legrottaglie 6.

COSENZA (3-5-2): Perina 6; Capela 6 Monaco 6 Idda 5,5; Casasola 6 Prezioso 6,5 (31’ st Broh sv) Kanouté 6 Sciaudone 5 D’Orazio 5,5 (26’ st Lazaar 6); Asencio 6,5 Rivière 6 (32′ pt Pierini 6). In panchina: Saracco, Corsi, Carretta, Bahlouli, Schiavi, Bittante, Baez. Allenatore: Braglia 6.

ARBITRO: Rapuano di Rimini 6.

MARCATORI: 8’ st Asencio (C), 25’ st Zappa (P), 50’ st Bocic (P).

NOTE: spettatori 4mila circa di cui 150 ospiti circa. Espulso al 47’ st Palmiero (P) per doppia ammonizione. Espulso al 13’ st Sciuadone (C) per fallo pericoloso. Espulso al 28’ st il direttore Trinchera (C) per proteste. Al 51’ st espulso Kanoutè (C) per doppia ammonizione. Al 45’ st Galano (P) sbaglia un calcio di rigore. Ammoniti: Drudi, Scognamiglio (P), Kanouté, Prezioso, Perina (C). Angoli: 7-3. Recupero: 3’ pt, 6‘ st.

PESCARA – Sconfitta per il Cosenza che esce dall’Adriatico con una sconfitta che brucia. Nonostante il rigore parato da Perina, Bocic fa gol  sul finale di gara (foto sito ufficiale). 

Entrambe le formazioni optano per il 3-5-2. I padroni di casa mandano in campo la coppia d’attacco formata da Galano e l’ex rossoblù Maniero. I calabresi, invece, optano per il duo Asencio-Rivière. 

Rosso per Palmiero, Pescara in 10 contro il Cosenza

Il primo squillo della gara arriva al minuto 9 con Kanoutè che calcia alto sopra la traversa. Dopo 180 secondi altra occasione del Cosenza con Rivière che in contropiede non inquadra lo specchio della porta. Miracolo di Fiorillo sul tiro a botta sicura di D’Orazio su assist di Casasola. 

Al 32’ si fa male Rivière: Braglia fa entrare Pierini. Ma è sul finire del primo tempo che Palmiero si fa espellere per doppia ammonizione: Pescara in inferiorità numerica. Minuti di recupero con alta tensione in mezzo al campo. Su calcio di punizione Pierini colpisce la traversa.

Asencio porta in avanti i rossoblù, pari di Zappa

Legrottaglie comprende il momento e fa entrare Crecco al posto di Melegoni. Il Cosenza attacca e passa in vantaggio. Sull’asse Casasola-Prezioso quest’ultimo la mette al centro trovando pronto il compagno Asencio: secondo gol in altrettante gare giocate. Sciaudone compie un fallo su Galano e l’arbitro estrae il cartellino rosso. 

Drudi in versione attaccante prova la giocata: sfera fuori. Contropiede fulmineo del Cosenza che insiste con D’Orazio ma la difesa respinge in avanti. Kastanos entra per smuovere le acque al posto di Del Grosso. Al 24’ Zappa fa centro dopo il cross: Idda non si accorge dell’avversario. D’Orazio esce per lasciare spazio a Lazaar. 

Ristabilita la parità, rosso per Sciaudone: Bocic la vince

Esterno della rete per Kastanos sul tiro di piatto dalla parte sinistra del rettangolo di gioco. Zappa tenta dalla distanza e conclusione abbondantemente fuori. Decisiva la parata di Perina che salva sul tiro di Bocic al 43’. Contropiede di Galano che imbecca Memushaj: Perina frana sul calciatore avversario e calcio di rigore per la squadra di casa.

L’estremo difensore para un penalty a Galano con l’aiuto della traversa. L’arbitro concede 6 minuti di recupero: brivido di Kanoutè in avanti. Il Cosenza colpisce il palo con Asencio: gara che si accende. La beffa arriva al 50’ con Bocic che fa esplodere l’Adriatico. 

Alessandro Artuso