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Il Frosinone vince a Cosenza e mantiene il secondo posto

COSENZA – FROSINONE 0-2

COSENZA (4-3-3): Perina 5,5; Casasola 5,5 (25’ st Baez 6) Capela 5 Idda 5 Lazaar 5; Bruccini 5,5 Kanouté 5 (40’ st Machach sv) Sciaudone 5; Pierini 5 (1’ st Schiavi 6) Asencio 5,5 Carretta 5,5. In panchina: Quintiero, Saracco, Corsi, Broh, Bahlouli, Monaco, Bittante, Sueva, Bittante, Prezioso. Allenatore: Pillon 5.

FROSINONE (3-5-2): Bardi 7; Brighenti 6,5 Ariaudo 6,5 Capuano 6;  Salvi 6,5 Rohden 6,5 Maiello 6,5 Haas 6 (34’ st Vitale sv) D’Elia 6; Dionisi 6,5 (47’ st Citro sv) Novakovich 6,5. In panchina: Iacobucci, Vilardi, Zampano, Beghetto, Tribuzzi, Szyminski, Kajnc, Luciani. Allenatore: Nesta 6.5.

ARBITRO: Ros di Pordenone 6.

MARCATORI: 14’ pt Dionisi (F), 20’ pt Novakovich (F).

NOTE: spettatori 5.669 di cui 61 ospiti. Ammoniti: Kanouté, Bruccini (C), Haas, Maiello, Salvi (F). Angoli: 4-2. Recupero: 0’ pt, 4‘ st.

COSENZA – L’era Pillon è partita con la vittoria sul campo del Livorno ma adesso è tempo dell’esordio casalingo per il nuovo tecnico al “San Vito – Gigi Marulla” di Cosenza contro il Frosinone che però coincide con una sconfitta. I padroni di casa propongono il 4-3-3 con Lazaar al posto di D’Orazio squalificato e Asencio supportato dai compagni Pierini e Carretta. La formazione laziale torna in Calabria mandando in campo il 3-5-2 e giocando in avanti con Dionisi e Novakovich. 

Inizio da dimenticare per il Cosenza, Frosinone avanti 

Il Frosinone, che staziona nelle zone alte della classifica, parte subito forte e costringe il Cosenza a numerosi errori in fase di impostazione. Il primo tiro del match arriva al minuto 5: Lazaar prova il tiro da calcio piazzato ma non inquadra lo specchio della porta. Gli ospiti sono in forma e approfittano delle difficoltà avversarie. 

Al 14’ tiro al lato di Rohden e dopo 60 secondi il gol firmato da Novakovich che approfitta di un grave errore commesso da Lazaar. Passano soltanto 6 minuti e i gialloblù raddoppiano sempre sfruttando un altro errore della difesa rossoblù: Novakovich finalizza al meglio mandando la palla in rete. Nessun minuto di recupero e squadre negli spogliatoi. 

Non cambia il risultato 

La ripresa parte con il cambio di Pierini che lascia il campo al posto di Schiavi: Pillon cambio modulo e passa al 3-5-2. Il Cosenza rientra in campo con un altro piglio. Brivido per la porta di Bardi e tiro da fuori di Bruccini che termina sulla parte destra della porta avversaria. Grande parata di Bardi sul colpo di testa ancora una volta di Bruccini. 

Lazaar manda in tilt l’area del Frosinone con un tiro piuttosto potente dalla distanza ma Bardi si oppone con decisione. Ottima parata dell’estremo difensore ospite sulla conclusione di Bruccini: intanto entra Baez. I ritmi calano ed proprio per questa che Nesta fa entrare Vitale mentre Pillon decide per l’ingresso di Machach. Il risultato non cambia e dopo 4 minuti di recupero a fare festa è il Frosinone. 

Percepivano reddito di cittadinanza mentre lavoravano, denunciati

COSENZA – Dieci persone che prestavano la loro opera senza contratto e privi di coperture assicurative sono state scoperte e denunciate dalla Guardia di finanza di Cosenza che, svolgendo ulteriori accertamenti, ha rilevato che veniva loro erogato dall’Inps anche il reddito di cittadinanza.

Intascavano il reddito di cittadinanza ma, contemporaneamente, lavoravano “in nero”.

I finanzieri, durante i controlli, hanno sorpreso sei percettori mentre erano impegnati in lavori di ristrutturazione e rifacimento delle facciate esterne di civili abitazioni, i cui cantieri, a Mendicino e San Giovanni in Fiore, sono risultati abusivi perché sprovvisti di autorizzazioni. I restanti quattro percettori svolgevano attività all’interno di ristoranti e negozi tra Cosenza e Rende.
A tutti i datori di lavoro verrà irrogata una sanzione mentre i dieci indebiti percettori sono stati segnalati all’Inps per la revoca del beneficio di cui avevano fruito per un importo superiore a 40 mila euro con recupero delle somme ottenute.

Rinvio a giudizio per sindaco e vicesindaco di Sorianello

SORIANELLO (VV) – Il Gup di Vibo Valentia ha disposto il rinvio a giudizio di dieci persone, tra cui il sindaco ed il vicesindaco di Sorianello, Sergio Cannatelli e Carmine Mangiardi, accusate, a vario titolo, di abuso d’ufficio e tentata concussione in relazione alla gestione di alcuni immobili di proprietà dell’ente adibiti ad alloggi di edilizia residenziale pubblica. Tra i rinviati a giudizio c’é anche Pasquale Scalamogna, funzionario dell’Ufficio tecnico del Comune ed assessore comunale all’Urbanistica a Vibo Valentia.

I fatti contestati risalgono al 2016. La prima udienza del processo é stata fissata per il 28 aprile.

L’inchiesta della Procura della Repubblica di Vibo Valentia che ha portato al rinvio a giudizio si basa sulle indagini condotte dai carabinieri.
    

Evade dai domiciliari e se ne va a passeggio. Arrestato

CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – Un uomo di 40 anni, G.A., nel corso di un controllo dei carabinieri della Compagnia di Corigliano, non è stato trovato nella sua abitazione dove è detenuto agli arresti domiciliari. L’uomo, che dal 2017 stava scontando la pena per estorsione, si era allontanato per fare una passeggiata.
In casa c’era solo la moglie dell’uomo la quale ha dichiarato ai carabinieri che il marito era uscito in quanto in possesso di un permesso per motivi di lavoro. Rientrato in casa dopo venti minuti dopo essere stato rintracciato telefonicamente dalla moglie, G.A. ha continuato a ribadire di essere autorizzato a lavorare nel terreno agricolo adiacente l’abitazione. Ai militari, però, non sono sfuggiti la provenienza dell’uomo che era da tutta altra parte del terreno adiacente l’abitazione e l’abbigliamento non consono ai lavori agricoli. G.A. è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari.

Regione, “Capitano Ultimo” assessore all’ambiente

CATANZARO – Il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, noto come “Capitano Ultimo”, sarà l’assessore all’Ambiente della Regione Calabria nella Giunta presieduta da Jole Santelli.

L’annuncio è arrivato dalla stessa presidente Santelli nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

«Il mio obiettivo è tutelare l’autodeterminazione delle comunità calabresi senza l’interferenza delle mafie di ogni tipo», ha detto De Caprio nel corso della conferenza stampa, dove si é presentato col volto coperto. «La Calabria – ha detto la presidente Santelli – ha un ambiente molto fortunato e allo stesso tempo molto sfortunato, con molte luci e molte ombre. Nelle città siamo in piena crisi rifiuti, c’è un enorme problema di depurazione e delle bonifiche. Ma allo stesso tempo siamo l’unica regione con tre Parchi nazionali, con un enorme patrimonio boschivo e naturalistico».

De Caprio é l’ufficiale che nel 1993 arrestò Totò Riina.  

Sergio De Caprio, nato a Montevarchi (Arezzo) il 21 febbraio 1961, è stato a capo dell’unità Crimor dei Carabinieri ed è noto soprattutto per aver arrestato Totò Riina nel 1993.

Con il grado di colonnello è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma. Fondatore della casa famiglia “volontari capitano ultimo” nella tenuta della mistica alle porte di Roma, dove porta avanti progetti di solidarietà nei confronti dei meno fortunati.

Regione, si è insediata Jole Santelli

CATANZARO – Si è tenuta questa mattina, a partire dalle ore 10, presso la Cittadella Regionale di Germaneto, la cerimonia di insediamento del neo presidente Jole Santelli.
  
Ad accogliere la presidente Santelli, in assenza del presidente uscente Mario Oliverio, all’estero per impegni presi in precedenza, c’era il vice presidente Francesco Russo. Al suo ingresso nella sede della , Santelli è stata accolta da un applauso dei presenti tra cui neo eletti consiglieri di maggioranza e dirigenti dei partiti e delle liste che l’hanno sostenuta nel turno elettorale che l’ha vista prevalere con oltre il 55% dei voti.

«Io e la mia squadra – ha affermato Santelli, che ha ringraziato Russo e il presidente Oliverio, con il quale ha detto di essersi sentita e che incontrerà prossimamente – prenderemo il meglio della vostra esperienza. Le comunità crescono. Non ci sono cesure ideologiche, ma c’è una continuità programmatica sulle cose importanti. Non ci sarà pregiudizio alcuno ma solo valutazioni nel merito, nell’interesse esclusivo dei calabresi».

La Reggina pareggia a Catania: Bari a meno sei

CATANIA-REGGINA 0-0

CATANIA (4-2-3-1): Furlan; Calapai, Mbende, Silvestri, Pinto; Vicente (28′ st Welbeck), Salandria (28′ st Rizzo); Biondi (20′ st Capanni), Mazzarani (13′ st Curcio), Di Molfetta (13′ st Barisic); Beleck. In panchina: Martinez, Esposito, Marchese, Biagianti, Di Grazia, Manneh. All.: Lucarelli

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Gasparetto, Rossi; Blondett (13′ st Garufo), Bianchi (35′ st De Francesco), Nielsen (26′ st Bellomo), Liotti; Sounas; Denis (13′ st Reginaldo), Corazza (35′ st Sarao). In panchina: Farroni, Geria, Bertoncini, Marchi, Rubin, Paolucci, Rivas. All.: Toscano

ARBITRO: Feliciani di Teramo

NOTE: Ammoniti: Bianchi (R), Liotti (R), Calapai (C), Welbeck (C), Lucarelli (C). Espulsi: Rizzo (C), Gasparetto (R). Recupero: 2′ pt, 4′ st

 

CATANIA – Non può dormire sonni tranquilli la Reggina di Mimmo Toscano, che al termine della ventiseiesima giornata vede assottigliarsi il distacco col Bari. Gli amaranto impattano per 0-0 al Massimino mentre i galletti superano agevolmente il Picerno.

Le trasferte in Sicilia non sono mai agevoli e quella di Catania non fa eccezione. Dopo un paio di minuti i padroni di casa fanno tremare Guarna col tiro di Vicente che si stampa sulla traversa. I rossoazzurri premono, con Silvestri che sugli sviluppi di un corner non riesce ad angolare il colpo di testa e spara tra le braccia del portiere. L’unica vera occasione calabrese è un tiro al volo di Corazza respinto da Furlan, peraltro reso vano dalla posizione irregolare dell’attaccante. La ripresa non regala emozioni, a parte qualche guizzo palla al piede di Reginaldo. Una partita piuttosto sciatta, con la Reggina nelle ultime giornate sempre più conservatrice e poco propositiva. Sui tabellini non finiscono gol o tiri ma solo le espulsioni di Rizzo e Gasparetto, protagonisti di una lite nei minuti finali.

Per mettere in ghiaccio il campionato serve di certo un atteggiamento meno speculativo.

Il Cosenza vince in casa del Livorno: gara decisa nel primo tempo

LIVORNO – COSENZA 0-3

LIVORNO (4-3-3): Plizzari 5,5; Del Prato 5,5 Silvestre 5,5 Bogdan 5,5 Porcino 5,5; Luci 6 Rizzo 5,5 (1’ st Di Gennaro 6) Agazzi 5; Marras 6 Braken 5 (1’ st Ferrari 6) Murilo 5 (13’ st Brignola 6). In panchina: Ricci, Zima, Marsura, Morganella, Rocca, Simovic, Awua, Agardius, Boben. Allenatore: Breda 5,5.

COSENZA (4-3-3): Perina 6; Casasola 6,5 Capela 6,5 Idda 6 D’Orazio 6,5; Bruccini 7 Kanouté 7 (43’ st Prezioso sv) Sciaudone 6,5; Carretta 6,5 (45’ st Schiavi sv) Asencio 7,5 Pierini 6,5 (20’ st Baez 6). In panchina: Quintiero, Saracco, Corsi, Lazaar, Broh, Bahlouli, Schiavi, Machach, Sueva, Bittante. Allenatore: Pillon 6,5.

ARBITRO: Camplone di Pescara 6

MARCATORI: 30′ pt, 32′ pt Asencio (C), 44′ pt Bruccini (C).
犀利士

NOTE: spettatori 4mila di cui oltre 400 ospiti. Espulso al 25’ st Agazzi per doppia ammonizione. Ammoniti: Brignola (L), D’Orazio, Kanoutè (C). Angoli: 2-6. Recupero: 1′ pt, 3‘ st.

LIVORNO – La prima partita per Bepi Pillon sulla panchina del Cosenza coincide con il successo dei calabresi contro il Livorno. Dopo la sconfitta contro il Benevento arriva una vittoria importante ai fini della risalita in classifica. La gara viene già decisa nel primo tempo con uno 0-3. Entrambe le squadre partono con il 4-3-3. Pillon manda in campo dall’inizio Carretta e Pierini in avanti insieme al compagno di reparto Asencio.

Cosenza di forza, tre gol contro il Livorno 

Iniziano subito forte i rossoblù con Sciaudone che fa tremare la difesa di casa: palla fuori di poco. Al minuto 22 altra occasione per il Cosenza. La formazione ospite spinge e nel giro di due minuti la partita si accende in favore della squadra calabrese. Ed è proprio il calciatore spagnolo Asencio a colpire in due occasioni la formazione toscana.

La prima giunge dopo una respinta corta di Plizzari, la seconda con una sforbiciata in grande stile. Il Livorno cerca di ripartire con Rizzo ma Perina salva tutto. A pochi istanti dal termine c’è spazio per il terzo gol realizzato da Bruccini con una potente conclusione ravvicinata. Il primo tempo si chiude dopo il minuto di recupero. 

Doppio giallo per Agazzi

La gara riparte con la necessità per il Livorno di inserire Di Gennaro e Ferrari al posto di Rizzo e Braken. Breda si gioca l’ultimo cambio con Brignola che prende il posto di Murillo. La squadra di Breda ha il compito di provare a riprendere la gara ma il Cosenza chiude ogni spazio.Casasola congela un’azione pericolosa permettendo a Perina di intervenire quasi sulla linea di porta.

Al 20’ tiro di Del Prato con il mancino e palla fuori poco. Intanto dopo l’ingresso di Baez per il Cosenza il Livorno perde Agazzi per doppia ammonizione e colpisce la traversa con Bogdan. Sciaudone gioca in solitaria e per poco sfiora lo 0-4, stessa cosa dicasi per Baez. Il match, mai in discussione, termina dopo 3 minuti di recupero e vede l’esordio con il Cosenza del difensore Schiavi

Alessandro Artuso

Regionali, Jole Santelli proclamata presidente

CATANZARO – La Corte d’appello di Catanzaro ha ufficialmente proclamato Jole Santelli presidente della Regione Calabria.

Santelli, candidata alla presidenza per il centrodestra ed eletta nelle consultazioni regionali del 26 gennaio scorso con oltre il 55% dei voti, ha partecipato alla seduta, che si è conclusa con un applauso dei presenti. Proclamato consigliere anche il candidato presidente del centrosinistra Pippo Callipo, che era assente.

Nessuna anticipazione da parte della nuova governatrice sui tempi di varo e sulla composizione della nuova Giunta. «E’ ora di mettersi al lavoro – ha detto ai giornalisti – e i tempi cominciano ad essere lunghi, anche se siamo nella norma. Vorrei avere un attimo per capire cercando di lavorare in questi giorni sulle urgenze da affrontare e per conoscere ancora di più della macchina regionale». Tra le maggiori criticità Santelli ha indicato il bilancio come un «problema serissimo».

Operazione “Arsenico”, disposizioni cautelari nel cosentino per inquinamento ambientale – Video

COSENZA – I militari del Comando Provinciale di Cosenza e del Gruppo Carabinieri Forestale stanno eseguendo un’ordinanza dispositiva di misure cautelari reali e personali per il reato diinquinamento ambientale”, emessa dal gip del tribunale di Cosenza, procedendo al sequestro dell’impianto di trattamento rifiuti liquidi speciali di proprietà della Consuleco srl e del depuratore comunale ubicati nel comune di Bisignano.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha portato all’emissione di due misure cautelari di obbligo di dimora nei confronti dell’amministratore e del direttore generale della Consuleco srl, società affidataria anche della gestione dell’impianto comunale di Bisignano, i quali, fornendo illecite direttive ai dipendenti della stessa ditta, anch’essi indagati, si sono resi responsabili del reiterato sversamento nel fiume Mucone di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi. Sono in corso perquisizioni e sequestri di materiale probatorio presso tredici siti industriali ubicati in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.