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Fine corsa per la Reggina: il Catania vince 4-1

CATANIA – REGGINA 4-1

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Marchese; Rizzo (41′ st Angiulli), Bucolo (28′ st Carriero), Biagianti; Sarno (28′ st Llama), Di Piazza (28′ st Curiale), Marotta (41′ st Manneh). In panchina: Bardini, Lovric, Liguori, Lodi, Brodic, Baraye, Valeau, Carriero. All.: Sottil

REGGINA (3-5-2): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Salandria, Zibert (17′ st Marino), De Falco, Strambelli (17′ st Ungaro), Procopio (1′ st Baclet); Bellomo (26′ st Tulissi), Doumbia (26′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Vidovsek, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi. All.: Cevoli

 

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta

NOTE: Ammoniti: Strambelli (R), De Falco (R), Sarno (C), Curiale (C). Recupero: 1′ pt, 4′ st

MARCATORI: 16′ Sarno (C), 18′ Salandria (R), 36′ aut.Gasparetto (C), 56′ Di Piazza (C), 80′ Marotta (C)

 

CATANIA – Finisce a Catania l’avventura della Reggina ai playoff. Si sperava che in partite secche il talento dei singoli avrebbe avuto un altro peso rispetto a un campionato in cui gli amaranto non hanno mai avuto continuità, soprattutto nella prestazione. Purtroppo però contro il primo vero avversario di livello gli uomini di Cevoli si sono sciolti.

La tensione è palpabile già dai primi minuti. Probabilmente vista la storia della stagione è il Catania la squadra che ha di più da perdere. Sarno lo percepisce e già dopo pochi secondi va muso a muso contro Strambelli: entrambi si beccano un giallo. Gli etnei prendono il comando delle operazioni e la Reggina abbassa il baricentro. Biagianti ci prova da fuori ma Confente blocca. Gli amaranto sono troppo imprecisi e non riescono mai a risalire il campo, così al 16′ il forcing offensivo dei padroni di casa dà i suoi frutti: Sarno parte in conduzione da centrocampo, salta tutta la retroguardia calabrese, entra in area e supera il portiere. Un vantaggio effimero, che dura un paio di minuti: dal nulla infatti Doumbia conquista il fondo e crossa sul secondo palo per Salandria, che alla prima sortita offensiva degli ospiti firma il pari. Anche stavolta, senza meritare particolarmente, la Reggina si rimette in carreggiata. Il Catania ovviamente schiuma di rabbia e ci prova anche di testa con Silvestri. Il vantaggio però giunge solo al 36′, quando il karma ripaga i precedenti sforzi offensivi: Marchese mette in mezzo per Di Piazza che allunga il pallone sul petto di Gasparetto. Il difensore involontariamente appoggia nella propria porta. Agli uomini di Cevoli non bastano gli spunti di Bellomo e Strambelli; il primo tempo si chiude sul 2-1.

Nel secondo tempo la Reggina passa al 4-3-1-2 e prova a rendersi più propositiva. Il Catania però non fatica a creare e al 53′ Marotta solo davanti a Confente spreca il match ball. Ancora una volta però ci penseranno i distratti difensori amaranto a propiziare il gol: De Falco regala palla agli etnei e Marotta e Di Piazza confezionano il 3-1. La partita virtualmente si chiude qua. La Reggina reclama per un mani di Sarno in area, ma l’arbitro resta impassibile. Così a dieci minuti dal termine arriva il definitivo 4-1: Curiale va via sulla fascia e mette in mezzo dove Marotta non sbaglia.

Termina così una partita in cui la Reggina, come in quasi tutto il campionato, non ha mai dato l’impressione di poter mettere in difficoltà l’avversario. Stavolta non è bastato neanche il talento dei singoli perché la squadra non ha dato a Strambelli e Bellomo la possibilità di brillare. Con un potenziale tecnico così elevato si deve necessariamente ripartire da idee più chiare in fase offensiva.

Alla Reggina basta un pari: 1-1 col Monopoli e passaggio del turno ai playoff

REGGINA – MONOPOLI 1-1

REGGINA (3-5-2): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Kirwan, De Falco, Zibert (25′ st Ungaro), Salandria; Bellomo (38′ st Pogliano), Strambelli (38′ st Marino); Doumbia (38′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Seminara, Tulissi, Sandomenico, Ciavattini, Procopio, Redolfi. All.: Cevoli

MONOPOLI (3-5-2): Pissardo; De Franco, Ferrara, Gatti (38′ st Rota); Fabris, Paolucci, Scoppa, Zampa, Donnarumma; Mangni (26′ st Salvemini), Gerardi. In panchina: Crisanto, Guido, Mariano, Mercadante, Mangione, Bastrini, Berardi, Maimone, Montinaro. All.: Scienza

ARBITRO: Cipriani di Empoli

NOTE: Ammoniti: Ferrara (M), Zampa (M), Scoppa (M), Pissardo (M), Gerardi (M), Gasparetto (R), Conson (R), Kirwan (R). Recupero: 2′ pt, 6′ st

MARCATORI: 36′ pt Scoppa (M), 33′ st Ungaro (R)

 

REGGIO CALABRIA – Non ha potuto fare a meno di tenere il pubblico del Granillo col fiato sospeso la Reggina. Alla fine però un gol di Ungaro ha risolto il match col Monopoli, decretando un pareggio che lancia gli amaranto al secondo turno dei playoff.

Le aspettative sono alte visto l’ultimo periodo di forma. A settembre i pugliesi avevano sconfitto in trasferta gli uomini di Cevoli per 3-1. Certo, la Reggina ora è una squadra di tutt’altro calibro, ma dati i trascorsi non ci si poteva fidare. Si inizia con prudenza e al 13′ i padroni di casa riescono a confezionare un’occasione da gol, sventata con grande tempismo da Pissardo. Strambelli riceve in zona centrale e col suo sinistro pennella un lancio in profondità per Doumbia. La palla è lunga e il portiere ci si avventa prima che il francese possa arrivarci. Il Monopoli risponde un minuto dopo con un corner battuto basso verso il primo palo, dove la girata di Ferrara termina alta. I ritmi si alzano e Bellomo prova a imbeccare Doumbia con un cross a rientrare verso il secondo palo. L’attaccante spedisce alto di testa e reclama un rigore per una trattenuta su di lui. La fiducia degli amaranto però vacilla al 35′, quando Conson atterra Paolucci al limite dell’area. La barriera non è posizionata benissimo, il secondo palo è libero e Scoppa lo raggiunge facilmente, con Confente immobile al centro della porta. Vantaggio pugliese e Reggina che torna scossa negli spogliatoi, con Conson che negli ultimi secondi del primo tempo non riesce a farsi perdonare con un colpo di testa che termina alto.

Ovviamente la Reggina nella ripresa alza il baricentro e accetta il rischio di allungarsi. Gli amaranto continuano a creare da palla inattiva: punizione verso il secondo palo con Kirwan che rimette in mezzo per Gasparetto che da pochi metri manda alto. Al solito, le soluzioni offensive degli uomini di Cevoli sono troppo aride e legate a intuizioni individuali. Sembra di assistere alla solita sciatta partita di campionato, che un destro incrociato di Bellomo al 76′ non riesce a raddrizzare. Le speranze si assottigliano, c’è una punizione da metà campo. La difesa biancoverde respinge e la palla arriva a Ungaro sulla destra. Col mancino probabilmente il centrocampista prova a crossare, ma la traiettoria del pallone sorprende il portiere e termina precisa sotto l’incrocio del secondo palo. Un pareggio del tutto insperato, che infervora il Granillo e riporta la Reggina in vita; Ungaro impazzisce di gioia e percorre tutto il campo per esultare sotto la curva. Il Monopoli ci prova con qualche punizione calciata in area, ma il risultato non cambia. Passa la Reggina che così mercoledì affronterà il Catania, una squadra tecnicamente alla sua altezza e contro cui sarà necessario avere una proposta offensiva più credibile.

 

La Reggina riconquista momentaneamente i playoff: Casertana sconfitta 1-0

REGGINA-CASERTANA 1-0

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Gasparetto, Solini (36′ st Pogliano); Kirwan, De Falco, Salandria, Franchini; Strambelli (45’+1′ st Marino), Bellomo (36′ st Baclet); Tulissi (17′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Procopio, Redolfi, Ungaro, Doumbia. All.: Cevoli

CASERTANA (3-5-2): Adamonis; Lorenzini, Rainone, Pascali; Blondett (36′ st Cigliano), De Marco (10′ st Pinna), Vacca (30′ st Santoro), D’Angelo, Zito; Padovan, Castaldo. In panchina: Zivkovic, Ciriello, Matese, Gonzalez, Genoese, Moccia, Leonetti. All.: Pochesci

ARBITRO: Marini di Trieste

NOTE: Ammoniti: Rainone (C), Zito (C), D’Angelo (C), Salandria (R), Strambelli (R). Recupero: 2′ pt, 5′ st

MARCATORI: 30′ st Kirwan (R)

 

REGGIO CALABRIA – Più incerta che mai la corsa ai playoff. Il Rende cade col Trapani e la Reggina non si lascia sfuggire il sorpasso. Basta la vittoria con la Casertana, risucchiata anch’essa nella lotta per le ultime piazze valide per il post-season.

Parte davvero forte la Reggina che, incredibilmente, non riesce a passare in vantaggio dopo appena un minuto: la difesa campana si addormenta su una rimessa dalla sinistra che imbecca Bellomo. L’ex Bari guadagna il fondo e mette in mezzo per Tulissi che a mezzo metro dalla porta si calcia sullo stinco e spreca un gol già fatto. Al 13′ gli amaranto confezionano un’occasione altrettanto clamorosa. Strambelli conduce la ripartenza sulla sinistra; la Casertana è scopertissima sul lato debole e, al momento del cross basso, nessuno contrasta Bellomo. Il trequartista ha il tempo di sistemarsi il pallone col controllo e di calciare dal cuore dell’area. Incredibilmente il tiro è centrale, seppur potente, e Adamonis si salva. La Reggina evidentemente fiuta l’occasione e sembra più convinta rispetto alle ultime uscite. La porta però è stregata. Ci si mette anche la traversa, quando Kirwan di testa raccoglie l’angolo di Strambelli. De Falco cerca l’eurogol al 40′ con un tiro al volo da fuori area, ma Adamonis vola e la toglie dal sette.

Insomma, è solo una casualità che la Reggina non sia già in vantaggio al termine della prima frazione. Dato inusuale per una squadra con persistenti problemi offensivi. Anche nel secondo tempo, dopo un quarto d’ora, la solfa non cambia, con Bellomo che carica il destro e spedisce di poco fuori. Strambelli prova la giocata alla Robben ma il suo sinistro non è acuminato. Poco male, perché al 75′ un cross del pugliese genera caos in area campana. Bellomo ciabatta la conclusione, Adamonis si tuffa in maniera incerta e Kirwan lo beffa. Vantaggio di inestimabile valore per gli amaranto. A Pochesci non basta la retorica delle sue conferenze stampa. La Casertana non costruisce e la Reggina porta meritatamente a casa i tre punti e il piazzamento playoff.

 

Si dividono le strade fra la Reggina e Alessio Viola

REGGIO CALABRIA – Alessio Viola non è più un giocatore della Reggina. Il club amaranto ha infatti comunicato in una nota la risoluzione consensuale del contratto economico che legava il calciatore ai colori amaranto fino al 30/06/2020. 

Contestualmente il club ha comunicato inoltre che il calciatore Giuseppe Ungaro verrà inserito nella lista “over” e sarà a disposizione del tecnico Roberto Cevoli.

Terremoto alla Reggina. Si dimette il direttore generale Iriti

REGGIO CALABRIA – Un fulmine a ciel sereno in casa amaranto. La Reggina ha infatti comunicato che il rapporto di collaborazione con l’avvocato Vincenzo Iiriti si è concluso in seguito alle dimissioni volontarie presentate nella mattinata odierna. Le dimissioni sono motivate da esigenze prettamente personali ed escludono qualsiasi tipo di contrasto con il presidente Luca Gallo. Al momento la società sta cercando di definire una strategia da seguire anche se in situazioni di questo tipo nulla è da escludere. L’impressione è che il massimo dirigente amaranto stia pensando alla figura di un traghettatore che possa ricoprire il ruolo fino al termine della stagione. Il momento della stagione è delicato. Il nuovo ribaltone in panchine con la formazione amaranto che si gioca l’accesso ai playoff. L’intenzione quindi sembrerebbe essere quella di affidare la carica di direttore generale per un periodo di tempo ristretto, con la scelta rimandata quindi al termine del campionato. 

 

La Reggina supera all’ultimo respiro la Cavese

CAVESE – REGGINA 0-1

CAVESE: (4-3-3): De Brasi; Nunziante (1′ st Lia), Silvestri, Bacchetti, Ferrara (24′ st Filippini); Favasuli, Tumbarello, Pugliese (1′ st Castagna); Rosafio (12′ st De Rosa), Fella (24′ st Flores Heatley), Sainz-Maza. In panchina: Bisogno, Manetta, Buda, Bruno, Agate, La Ferrara, Dibari. All.: Modica.

REGGINA (3-4-3): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Kirwan, De Falco, Zibert (41′ st Martiniello), Franchini; Strambelli, Tulissi (23′ st Baclet), Bellomo (37′ st Marino). In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Procopio, Redolfi. All.: Cevoli.

ARBITRO: Arace di Lugo di Romagna

NOTE: Ammoniti: Tulissi (R), Marino (R), Flores (C), Favasuli (C)

MARCATORI: 45′ st Martiniello (R)

 

Lo scossone del cambio in panchina, almeno nell’immediato, ha portato in dote la vittoria per la Reggina. Il gol di Martiniello al 90′ permette infatti agli amaranto di sconfiggere la Cavese, a pari punti prima del match anche se con una partita in meno.

Inizio al solito lento per gli amaranto, con i padroni di casa più propositivi. Al 18′ Fella imbecca Rosafio che, a tu per tu col portiere, non riesce a trafiggere Confente. Al 24′ Sainz Maza converge e scarica il destro, ma Confente ancora una volta conferma il suo valore e devia in corner. Tre minuti più tardi Tulissi sfonda a sinistra, Zibert arriva sul secondo palo in spaccata e manda di poco alto. La Reggina sembra crescere ma il primo tempo si chiude a reti inviolate.

La ripresa si apre con un’occasione interessante: Tulissi si conquista una punizione dalla sinistra sul lato corto dell’area. Bellomo però calcia alto. Una decina di minuti più tardi Roafio si aggiusta il pallone sulla trequarti, punta il palo alla sinistra di Confente e scarica un sinistro basso che colpisce il legno. La Reggina non sembra leggere bene le azioni dei campani, ma intorno al quarto d’ora ha una grandissima occasione. La difesa della Cavese è altissima ma non copre il pallone; così c’è un lancio in profondità per Tulissi che giunge in area ma, ostacolato dai difensori, non riesce a calciare in porta. La palla rotola sui piedi di Bellomo che restituisce a Tulissi sul secondo palo; l’attaccante però controlla di mano e l’arbitro ferma l’azione. Al 66′ Kirwan riceve un lancio sulla destra e viene atterrato sul limite dell’area. Sembrerebbe esserci rigore, o quantomeno punizione, ma l’arbitro inspiegabilmente lascia correre. Il match sembra destinato alla parità, ma proprio allo scoccare del 90′ il difensore in marcatura su Baclet legge malissimo una scialba punizione dalla sinistra. Martiniello ci arriva con l’esterno e timbra la vittoria.

Tre punti fondamentali sia per il morale sia per mantenere vivo il sogno playoff. Ora Cevoli dovrà trovare, almeno in quest’ultimo stint di campionato, la continuità che è mancata per tutta la stagione.

Sicula Leonzio fatale per Drago: Cevoli torna sulla panchina della Reggina

REGGINA – SICULA LEONZIO 0-1

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Salandria; Franchini, Zibert (1′ st Franchini), Marino (25′ st Tulissi); Bellomo; Strambelli, Baclet (8′ st Martiniello). In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Solini. All.: Drago

SICULA LEONZIO (4-3-1-2 ): Pane; De Rossi, Laezza, Ferrini, Squillace; Esposito (11′ st Gammone), Magelaitis, D’Angelo: Marano; Russo, Miracoli. In panchina: Polverino, Talarico, Giunta, Rossetti, D’Amico, Milesi, Petta, Vitale, Cozza, Palermo. All.: Torrente

ARBITRO: Panettella di Bari

NOTE: Ammoniti: Laezza (SL), Salandria (R)

MARCATORI: 28′ pt Marano (SL)

REGGIO CALABRIA – Altro cambio in panchina per la Reggina. Nonostante il mercato faraonico, la squadra non riesce ad ingranare. Si pensava che l’esperienza di Drago avrebbe portato coesione in campo, ma non è stato così. Dopo la sconfitta con la Sicula Leonzio il tecnico ex Crotone è stato sollevato dall’incarico. Al suo posto torna Cevoli, che almeno ripartirà da un ambiente a lui familiare: «C’è poco tempo per fare altro. – ha chiosato il presidente Gallo – Si torna all’antico».

Fatale dunque la sconfitta di questo pomeriggio al Granillo. Gli amaranto cercavano punti preziosi per rimettersi in scia con la zona playoff ed erano partiti con buona vena: al 2′ Kirwan sfonda a destra e mette in mezzo un bel pallone rasoterra su cui Baclet non riesce ad arrivare in spaccata. Al quarto d’ora Strambelli si costruisce il tiro in zona centrale. La palla è tesa e potentissima ma termina di poco a lato. La partita scorre senza troppe emozioni fino al 28′, minuto del vantaggio leontino. Zibert è impreciso nel disimpegno ed Esposito gli porta via palla. Russo entra in possesso a sinistra e pennella un cross a giro verso il secondo palo dove Marano schiaccia di testa per l’1-0. Un altro pericolo arriva ancora con traversone dalla sinistra, ma stavolta Confente blocca la torsione di Miracoli.

Nel secondo tempo a suonare la carica è ancora Strambelli che ci prova con una rovesciata di sinistro. Il tiro è debole e il portiere blocca. Al 59′ poi l’ex Matera, dopo essere scivolato, riprende tempestivamente l’equilibrio e in un nanosecondo carica il tiro dai venticinque metri. La palla è potente e precisa, come spesso accade quando esce dal piede di Strambelli, ma colpisce la traversa. Per la Sicula risponde una bella combinazione tra Miracoli e D’angelo, con la punta che di tacco libera al tiro il secondo a due passi dal portiere. Il tiro però finisce addosso a Confente.

Termina così con un’altra sconfitta amara per una Reggina troppo prevedibile e troppo legata alle iniziative di Strambelli. Neanche Cevoli era stato in grado di dare un’identità offensiva alla squadra. Vediamo se in tre giornate riuscirà a invertire il trend.

La Reggina non trova continuità: il Rieti si impone 1-0

RIETI-REGGINA 1-0

RIETI (3-5-2): Marcone; Mattia, Gigli, Delli Carri; Brumat, Marchi, Palma (28′ st Venancio), Carpani (28′ st Garofalo), Zanchi; Maistro (33′ st Cernigoi), Gondo (45’+3 st Tommasone). In panchina: Costa, Scardala, Venancio, Tiraferri, Gualtieri, Criscuolo, Konate, Svidercoschi, Corinti. All.: Capuano.

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Salandria (33′ st Solini); Zibert (33′ st Martiniello), De Falco, Marino (1′ st Baclet); Bellomo; Strambelli, Doumbia (11′ st Tulissi). In panchina: Farroni, Vidovsek, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Franchini, Sandomenico. All.: Drago.

ARBITRO: Donda di Cormons

NOTE: Ammoniti: Carpani (RI)

MARCATORI: 43′ pt Palma (RI)

 

Non riesce a trovare continuità la Reggina di Massimo Drago. Eziolino Capuano, dopo quello del Catanzaro, si prende anche lo scalpo degli amaranto grazie a un gol di Palma sul finale di primo tempo.

La partita inizia con ritmi non troppo alti e, come spesso è accaduto quest’anno, la Reggina non sembra avere molte idee su come attaccare. Ci sono un paio di calci d’angolo battuti a rientrare, ma niente di più. Intorno alla mezz’ora il Rieti si affaccia in area avversaria con Palma che scivola via al terzino e, dopo un contrasto, reclama il penalty. L’arbitro non è d’accordo e si prosegue. Al 40′ una bella punizione di Strambelli dalla trequarti viaggia all’altezza dell’area piccola ma nessuno degli amaranto riesce a spizzare in porta. Il Rieti invece sfrutta alla grande il suo calcio piazzato. Sinistro a rientrare di Zanchi dal lato corto dell’area che si dirige verso l’incrocio del primo palo. Confente respinge in maniera imprecisa e il più lesto ad arrivare sul pallone è Palma che porta in vantaggio i suoi.

Nel secondo tempo la Reggina ha l’obbligo di alzare i giri. Strambelli al solito prova a caricarsi la squadra sulle spalle con un sinistro dai venti metri che termina di poco alto. Si prova a sfruttare la fisicità di Baclet per generare seconde palle in zone interessanti, ma in generale la squadra è proprio ispirata. Il francese riesce a creare i presupposti per il tiro di Martiniello, bloccato da Marcone. Il Rieti si difende senza problemi e all’81’ trova la combinazione con cui sfiora il raddoppio: bell’azione sulla destra con cross che finisce sulla testa di Cernigoi. Palla alta di un niente. L’occasione più grande però è di Martiniello, che su un’azione piena di rimbalzi riesce a coordinarsi per la rovesciata da dentro l’area. Marcone è reattivo e blinda il risultato.

Altra vittoria di prestigio per Capuano ed ennesima prestazione interlocutoria per la Reggina.

 

La Corte Federale restituisce quattro punti alla Reggina

REGGIO CALABRIA – La Corte Federale d’Appello ha ridotto la penalizzazione inflitta alla Reggina di quattro punti.

Soddisfazione in casa Reggina per l’esito dei ricorsi.

«La società ringrazia i legali Avv. Eduardo Chiocchio e Avv. Mattia Grassani, determinate l’intervento, durante il dibattimento, del direttore generale Avv. Vincenzo Iiriti che ha messo in evidenza la bontà, l’affidabilità e le ambizioni del Club presieduto da Luca Gallo rimarcando la netta discontinuità con il passato», si legge nella nota ufficiale del club

Vittoria autoritaria della Reggina col Catania

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Seminara (28′ st Solini); Marino (29′ st Salandria), De Falco, Zibert (30′ st Franchini); Bellomo (30′ st Tulissi); Doumbia, Strambelli. In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Tassi, Redolfi, Martiniello. All.: Drago

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Silvestri, Aya, Marchese (20′ st Marchese); Calapai, Rizzo, Lodi (20′ st Carriero), Bucolo, Baraye (4′ st Sarno); Di Piazza (20′ st Llama), Marotta (13′ st Curiale). In panchina: Bardin, Lovric, Angiulli, Liguori, Brodic, , Esposito. All.: Novellino

ARBITRO: Zufferli di Udine

NOTE: Ammoniti: De Falco (R), Rizzo (C), Baraye (C), Silvestri (C). Espulso Curiale (C)

MARCATORI: 13′ pt Strambelli, 1′ st Bellomo, 13′ st Strambelli

 

REGGIO CALABRIA – Vittoria autoritaria per la Reggina. Finalmente un successo convincente per gli uomini di Drago, che sconfiggono un Catania reduce dalle vittorie di prestigio con Catanzaro e Juve Stabia.

Inizio convincente degli amaranto, che dopo tre minuti ci provano con un bel tiro di Strambelli dalla distanza. La palla termina di poco alta. Qualche secondo dopo Doubmia prova a calciare da dentro l’area, ma il suo tiro viene respinto in corner. Dovrà aspettare altri nove minuti la Reggina per timbrare l’1-0. Al 12′ infatti Doumbià controlla un pallone al limite dell’area, si defila sulla destra e mette in mezzo dove Strambelli, a rimorchio, calcia rasoterra sul primo palo, dove Pisseri non può arrivare. Il Catania ha bisogno di svegliarsi, e ci prova con una bella combinazione tra Lodi, Di Piazza e Bucolo, con quest’ultimo che fa perno sul difensore in area e calcia di potenza. Confente però copre bene e respinge. Da segnalare nel finale di tempo un altro bel tiro di Strambelli dai venticinque metri, innescato da una buona combinazione palla a terra. Il manto erboso del Granillo, finalmente all’altezza, permette di far circolare più velocemente il pallone.

Il secondo tempo non si potrebbe aprire meglio per la Reggina. De Falco scodella in area per Doumbia, che controlla di petto e aggira Silvestri. Il difensore è totalmente scoordinato e butta a terra l’avversario. Rigore ineccepibile trasformato da Bellomo. Ma non è ancora finita. Il Catania infatti inizia ad alzare il baricentro e quindi a scoprire il fianco in contropiede. La Reggina prova a colpire al 55′, ma Marino ciabatta e il suo tiro viene respinto. La palla vaga intorno al limite dell’area dove viene raccolta da Strambelli, che con un tiro alla Del Piero toglie la ragnatela dall’incrocio del secondo palo e sigla il 3-0. L’ex Matera è in forma smagliante, e all’80’ prova un tiro fotocopia di quello precedente. Palla di poco fuori. C’è tempo per l’espulsione di Curiale, figlia di qualche screzio proprio con Strambelli.

Finisce così una partita in cui finalmente la Reggina ha giocato da seria candidata alla vittoria dei playoff.