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La Calabria trema ancora, terremoto di magnitudo 4.2 nel reggino

REGGIO CALABRIA – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2, con una profondità di 11 chilometri, è stata avvertita intorno alle 7,24 in Calabria e in particolare, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma è avvenuto nella costa calabra sud occidentale, compresa tra Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria. La scossa è stata percepita anche a Messina. Non si segnalano al momento danni.

Paura nella notte, forte scossa di terremoto in Calabria

VIBO VALENTIA – Paura nella notte in Calabria per una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata alle ore 4.50 del 14 luglio con epicentro nel vibonese a Zungri, e che è stata avvertita in gran parte della regione. Il terremoto infatti, nonostante l’ora tarda, è stato avvertito anche nelle province di Cosenza, Reggio Calabria e perfino in Sicilia. L’attività sismica si è verificata ad una profondità di 57 km ed ha interessato soprattutto la Costa Calabra Occidentale. Secondo le informazioni della Protezione Civile non si registrano danni a persone o cose anche se le telefonate giunte alla centrale operative sono state moltissime. Sempre secondo la protezione civile il fenomeno è stato generato da un sistema di faglie molto vicino al largo delle costa tirrenica vibonese e non ha alcuna correlazione con il vulcano Marsili.

Scossa di terremoto nel cosentino, epicentro a Bocchigliero

BOCCHIGLIERO (CS) – Un terremoto di magnitudo 3.5 è avvenuto nella provincia di Cosenza, a 4 chilometri da Bocchigliero, nell’entroterra calabrese. L’ipocentro è stato localizzato a una profondità di 32 km. Pochi istanti prima era stato registrato un altro sisma di magnitudo 2.9 in provincia di Crotone, a 7 chilometri da Savelli. Nessuna notizia di danni a persone o cose. Nel cosentino le scosse sono state due, la prima – la più forte- alle 4.19, la seconda di magnitudo 2 alle 5.20

Al momento non si hanno notizie di danni a persone o cose.

Paura per forte boato nel cosentino

COSENZA – Un forte boato è stato distintamente avvertito nella fascia dei comuni tirrenici della provincia di Cosenza. Come ci riferiscono residenti da Belvedere Marittimo fino a Fagnano Castello si sarebbe sentito come un «boato assurdo».

Non è ancora certo se si tratti di una scossa di terremoto di rilevante intensità o di un altro evento fisico che ha provocato il forte rumore. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per il momento non segnala terremoti nella Regione. Pertanto risulta molto più probabile che si sia trattato di un aereo militare che abbia infranto la barriera del suono.

Terremoto in Calabria, scossa di magnitudo 2.9 avvertita nel Catanzarese

CATANZARO – Una scossa di terremoto, di magnitudo 2.9, si è verificata nella provincia di Catanzaro, con epicentro a Caraffa. L’evento sismico, rilevato dalla sala sismica INGV di Roma, è stato registrato alle ore 19,22 ad una profondità di 10km. La scossa è stata avvertita nei comuni del comprensorio, Settingiano, Marcellinara, Borgia, Tiriolo, Catanzaro. Non si registrano,  danni a persone o cose.

Scossa di terremoto al largo di Reggio Calabria

ROMA – Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata alle ore 22:25 di lunedì sera 7 marzo, nel mar Ionio, davanti alle coste calabre e siciliane tra Reggio Calabria e Catania. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto ipocentro a 32 km di profondità ed epicentro 56 km a sud di Reggio e 57 a est di Acireale. Non si registrano danni a persone o cose.

Oliverio, pronti a dare la scossa per la rinascita della Calabria

oliverio chiesa mendicino 14CATANZARO – “In Calabria ci sono segnali di ripresa, ma molto resta da fare sul fronte del lavoro. Questo sintetico giudizio della Banca d’Italia, nel suo rapporto annuale sulle tendenze dell’economia calabrese, conferma quanto la Giunta regionale sta costruendo per affrontare l’emergenza e costruire lo sviluppo”. Lo afferma il presidente della Regione Mario Oliverio in merito al rapporto Bankitalia. “Sull’emergenza – prosegue – vale per tutti quanto è stato fatto e riconosciuto sul fronte della recente alluvione nella Locride: una presenza costante, un coordinamento tempestivo, nessuno, amministratori e cittadini, lasciato solo, ripristini immediati, predisposizione degli interventi strutturali a partire dal progetto Calabria sicura, uno dei capitoli fondamentali del Patto per la Calabria, in corso di definizione con il Governo nazionale. Dispiace come la stampa nazionale, pronta, giustamente, a esaltare il senso civico dei milanesi in occasione della pulizia dei muri imbrattati dai vandali, non abbia colto la fierezza del popolo della Locride, dopo quello dell’estate scorsa dei comprensori di Rossano, Corigliano e della Sibaritide, che hanno affrontato con compostezza, sacrificio ed impegno una drammatica calamità naturale. Sul fronte del lavoro – afferma Oliverio – stiamo affrontando anche in questi giorni un difficile confronto con il Governo per garantire gli ammortizzatori sociali, pur consapevoli che la fase delle politiche assistenziali volge al termine per aprire il campo del sostegno alle politiche attive per il lavoro. Ma la partita più importante – commenta il Governatore – è sul fronte dello sviluppo duraturo della Calabria. Il lavoro dei mesi scorsi produce risultati. L’approvazione del Por 2014-2020, frutto di questi primi mesi di intenso lavoro, mette in moto circa 2,3 miliardi; il Piano di Sviluppo Rurale libera risorse per oltre un miliardo e cento milioni di euro, in un settore strategico per la produzione e l’economia calabrese; l’avviato confronto con il Governo sull’Intesa Generale Quadro in materia di infrastrutture e sul Patto Calabria all’interno del master plan per il Sud va al cuore delle criticita’ della Calabria: la debolezza infrastrutturale e la scarsa capacità di attrazione degli investimenti. La Banca d’Italia sottolinea una crescita del fatturato industriale, della domanda estera di produzioni calabresi, un aumento di turisti italiani ed una stabilizzazione del settore delle costruzioni. La Giunta regionale si è mossa prima che tali indicatori fossero codificati. L’industria cresce se la Calabria diventa conveniente: Gioia Tauro e la definizione di un ruolo commerciale e produttivo dell’intero sistema portuale, il distretto agroalimentare di qualita’ della Sibaritide, quelli produttivi del crotonese, del lametino e di altre aree con produzione di eccellenza, il rilancio delle OMECA, un programma organico sui beni culturali, a partire dal percorso della Magna Grecia, come attrattori turistici, sono alcune delle azioni in corso e da implementare con gli investimenti del POR e del Patto Calabria. E’ dei mesi scorsi l’investimento produttivo per realizzare una industria di automobili a Gioia Tauro; è’ di queste ore l’affidamento dei lavori per il terminal ferroviario; è in corso una difficile trattativa con il Governo su tasse, incentivi e costo del lavoro nell’area portuale. Su queste cose la Giunta regionale sta portando avanti un impegno, ormai riconosciuto da tutti, fondato su una piattaforma credibile e concreta. E’ in fase avanzata la redazione di un nuovo piano regionale dei trasporti che non sarùàpresentato solo come strumento di programmazione, ma come contenitore di concreti progetti d’investimento, con il richiamo alla responsabilità di strutture come Anas, Rfi, Enac e di tutte quelle calabresi con competenze nell’ambito delle infrastrutture, della logistica, delle aree industriali. Ma c’è una piaga che ancora grida vendetta e che riguarda il settore strategico delle costruzioni, sulla quale abbiamo già definito un piano di monitoraggio e di intervento: oltre 180 opere incompiute da anni, ed alcune da decenni e tra queste, opere fondamentali per accrescere la qualità dei servizi al cittadino. In primo luogo le dighe di Calabria, le opere di difesa del suolo, gli interventi nei rifiuti e nella depurazione. Un’altra sfida che apriremo nelle prossime settimane: l’eliminazione di strutture superflue, la sburocratizzazione delle procedure, l’avvio di un’attività di monitoraggio programmatico sulle opere, sulle coperture finanziarie, sulle attività di cantiere, sui crono programmi e sulle responsabilità di esecuzione. Siamo consapevoli che la svolta di governo necessaria alla Calabria per la quale è impegnata la Giunta regionale rischia di rimanere monca se non è accompagnata da un cambio di cultura nel complesso della governance regionale; anzi se non entra in sintonia con la necessità di un ricambio dell’intera classe dirigente, a tutti i livelli ed in tutti i settori, della vita economica e sociale della regione. La Banca d’Italia – conclude Oliverio – offre l’assist sulle possibilità di ripresa. E noi abbiamo scommesso tutto su questa missione, per la quale abbiamo chiesto ed ottenuto il consenso dei calabresi. La difficile fase che vive la nostra regione richiede uno straordinario impegno ed una forte e vasta motivazione di energie sociali, della cultura, delle Università, del mondo del lavoro e dell’impresa, delle ragazze e dei ragazzi calabresi, per consolidare un patto per lo sviluppo di una terra oltraggiata all’esterno e, spesso all’interno, da cattivi governanti”.

Scalea, muore folgorato mentre raccoglie le pigne

Foto: Salerno Notizie
Foto: Salerno Notizie

SCALEA (CS) – Un giovane, Aniello Davino, di 25 anni, originario di Capaccio (Sa) è morto folgorato mentre raccoglieva delle pigne. Il fatto si è verificato a Scalea. Il ragazzo era in compagnia di altre persone all’interno di un parco e stava utilizzando un palo telescopico per colpire le pigne e farle cadere al suolo quando, per cause ancora da verificare, ha probabilmente avvicinato l’asta ad alcuni cavi dell’alta tensione che danno energia alla vicina linea ferroviaria rimanendo folgorato sul colpo. La morte è avvenuta dinanzi agli occhi degli amici che non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Scalea ed i colleghi dell’unità radiomobile, gli agenti della Polizia Locale ed i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso.

Scossa di magnitudo 2.7 al largo delle coste calabresi

CATANZARO – Alle 3.55 di questa mattina una scossa di magnitudo 2.7 è stata registrata al largo delle coste calabresi meridionali, nelle vicinanze dei comuni di Ardore, Africo, Bovalino e Bianco, Sant’Ilario dello Ionio e Locri. L’epicentro era a 44,5 km di profondità. A rilevare il dato è stato l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Non si è fortunatamente verificato alcun danno a persone o cose.