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Provincia Cronica, il nuovo libro di Emilio Nigro per la casa editrice Teomedia

COSENZA – La casa editrice digitale Teomedia ha pubblicato il primo ebook di Emilio Nigro, Provincia Cronica.

L’opera, una raccolta di dodici novelle dal tono amaro e disincantato, offre uno spaccato sociale sulla vita dell’uomo moderno e le sue lotte interiori ed esteriori raccontate da protagonisti evanescenti ma eloquenti, che raccontano con nitida schiettezza le loro battaglie quotidiane. Le storie si diramano sullo sfondo a volte indefinito, ma di presenza prepotente, delle periferie del sud Italia, con tutte le loro pittoresche caratteristiche e i loro difetti, anche loro protagoniste (non troppo) silenti delle novelle.

L’autore, con uno stile intimo e colloquiale, che richiama fortemente i toni di una pièce teatrale, dà un’analisi introspettiva dell’animo tormentato dei protagonisti senza nome, denudandone con schietta sensibilità il senso di inadeguatezza e la necessità di evasione. La narrazione in prima persona rende facile l’identificazione con i processi interni del protagonista, con le sue relazioni e con le sue vicissitudini. Risulta naturale empatizzare con l’insoddisfazione latente che permea la narrazione e il modo in cui questa si riflette nei rapporti con le altre persone, con l’ambiente circostante, con il protagonista stesso.

Emilio Nigro è autore, critico teatrale e giornalista; nasce a Cosenza ma vive tra la Calabria e il Salento. Provincia cronica è il suo primo ebook che raccoglie testi editi e inediti, alcuni dei quali premiati in importanti eventi teatrali.

Provincia cronica è acquistabile dal sito www.teomedia.it e da tutti i più importanti store on line.

L’editoria Digitale Calabrese a Torino con Teomedia

COSENZA – Si sono conclusi gli eventi organizzati da Teomedia nell’ambito del XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino. Da giovedì 12 a sabato 14, la casa editrice digitale cosentina ha partecipato, per il primo anno, ad uno dei più importanti saloni letterari europei. Ospite dello stand della Regione Calabria, Teomedia ha dato il via ai suoi lavori giovedì 12, con la presentazione dell’edizione riveduta e corretta di Cronache di Devonia, romanzo a tema distopico di Ugo Amendola. Con l’autore si è discusso di romanzi di fantascienza, di Utopie rovesciate e dei pericoli totalitari del nostro presente, temi presenti nel suo romanzo.

Venerdì 13, si è dato spazio al progetto Museum Children Ebook. Nell’occasione, la dott.ssa Anna Cipparrone ha illustrato ad alcune classi elementari del torinese presenti alla discussione, il lavoro di riscoperta del patrimonio culturale del nostro Paese. Il Museum Children Ebook non è rivolto, infatti, al solo ambito calabrese della Magna Grecia, ma è aperto alla partecipazione delle scuole di tutto il Paese, con l’intenzione di coinvolgere bambini e maestre delle scuole primarie a costruire e realizzare progetti di conoscenza del proprio territorio. Un modo per ricoprire la propria storia e il proprio patrimonio culturale, in modo smart e non pedante, attraverso il supporto del digitale.

L’ultimo evento si è svolto nel pomeriggio dello stesso giorno. Alle 16, con la presenza dell’autore e dell’avvocato Diego D’Ermoggine si è discusso intorno a I caminanti di Francesco Caravetta. Nell’incontro, moderato dal Direttore editoriale di Teomedia Giovanni Canadè, non si è discusso esclusivamente dell’ultimo apprezzato lavoro dello scrittore cosentino, ma è stata anche l’occasione per presentare il nuovo sito di Caravetta, www.antichidelitti.it, il portale che nasce dal seguitissimo blog dell’autore di storie noir tratte dei più truci eventi della cronaca.

Sabato 14 è stato dedicato all’incontro con autori, editori e curiosi. È stato anche il giorno in cui sono state tirate le conclusioni di questa esperienza: portare il digitale al celebre Salone del libro cartaceo non è stata certo cosa semplice, vista l’ancora scarsa abitudine di molti a considerare il libro digitale come “vero” libro. L’esperienza è stata volta alla proposta di un nuovo modo d’intendere la lettura: non una contrapposizione all’editoria tradizionale, ma una integrazione ad essa. Ciò in cui Teomedia crede è l’integrazione dei formati di lettura, poiché a fare un libro è principalmente il contenuto, non il supporto. Teomedia è soddisfatta dell’accoglienza ricevuta, dalle domande, dai dubbi che le sono stati espressi; d’altronde il dialogo resta sempre la maggiore fonte di crescita.

Nell’occasione del Salone sono stati presentati alcuni nuovi titoli che entreranno nel catalogo di Teomedia: Specchi riflessi di Katia Amadio e Provincia cronica, dell’autore e critico teatrale Emilio Nigro.

L’arte a misura di piccoli: Museum Children Ebook

COSENZA – Cosa ci fa una squadra di gufetti al Museo dei Bretti e degli Enotri? Bartolomeo Masterly e suoi curiosi amici hanno presentato questa mattina ad alcuni bambini delle scuole e a qualche adulto il progetto “Museum Children Ebook – Viaggio fantastico nei Musei e nelle città d’arte” in cui sono protagonisti.

L’idea di Anna Cipparrone, storica dell’arte (intervistata sulle nostre pagine), è quella di coinvolgere ed incuriosire i piccoli utenti al mondo della cultura e dell’arte, puntando su una gamma di strumenti che le nuove tecnologie digitali rendono facilmente fruibili anche per genitori e insegnanti. Attraverso app ed e-book, infatti, il prestigioso patrimonio artistico e museale italiano viene spiegato ed illustrato ai più piccoli, consentendo loro di vivere l’esperienza della visita come un’avventura. Anzi, la fruibilità multimediale permette di prolungare l’esperienza vissuta, richiamando alla memoria le sensazioni e le emozioni provate a contatto con la Storia e le storie contenute nelle opere d’arte.

A metà strada tra Geronimo Stilton e il burbero Anacleto disneyano de “La spada nella roccia”, per stessa ammissione della disegnatrice Rosa Francesca Romano, i gufi esprimono caratteristiche e peculiarità con cui i bambini hanno familiarità e in cui si possono riconoscere, dando così loro la possibilità di sentirsi finalmente considerati. In un settore che punta ad un target prevalentemente adulto, questa idea restituisce ai piccoli la loro giusta collocazione: non più visti solo al seguito dei genitori, ma visitatori attenti e curiosi da coinvolgere ed educare.

Non è un caso che la stessa presentazione del progetto sia stata strutturata in più fasi, proprio per ritagliare i giusti spazi ai bambini. La prima parte è stata dedicata a far conoscere i gufi, la realizzazione e la fruizione dell’ebook attraverso gli interventi dello staff operativo. Dopo il saluto iniziale dell’assessore alla Comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, che ha sottolineato l’importanza della promozione delle bellezze cittadine, hanno preso la parola Anna Cipparrone ideatrice del progetto, Pasquale Biafora editore digitale, Rosa Francesca Romano illustratrice, Raffaella Bilotta autrice dei dialoghi.

La seconda parte invece è stata orientata per gli “addetti ai lavori”. Mentre i bambini delle scuole sono stati accompagnati nei laboratori a scoprire le avventure dei gufi e le attrazioni dell’ebook in un’atmosfera di allegria e gioco, la presentazione è proseguita con gli interventi più istituzionali delle figure interessate a veicolare strumenti così innovativi di didattica museale. Maria Cerzoso, direttrice del Museo dei Bretti e degli Enotri, ha fatto gli onori di casa aprendo il confronto. Tra gli altri sono intervenuti Luciano Greco dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza, Giovanna Capitelli docente di Storia dell’arte presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, Alessandro D’Alessio direttore del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, Sonia Ferrari commissario straordinario del Parco Nazionale della Sila, Raffaele Scarpelli di Ubi Banca Carime, Rosanna Caputo direttrice della Galleria Nazionale di Cosenza.

Tutti gli interventi hanno convenuto sulla necessità di approfondire gli aspetti legati alle nuove tecnologie, soprattutto in funzione di una più ampia promozione del patrimonio artistico calabrese, perché possa realmente diventare volano di un rinnovato turismo culturale.

E poiché i bambini curiosi di oggi, saranno domani i custodi attenti di questo stesso patrimonio artistico-culturale, ai viaggi di Bartolomeo Masterly è affidato il compito di scoprire i tesori nascosti e di svelarne le bellezze ai piccoli.

Mariacristiana Guglielmelli

 

Museum Children Ebook: intervista ad Anna Cipparrone ideatrice del progetto

COSENZA – È prevista per il prossimo 7  novembre alle 10.00 presso il Presso il Museo archeologico dei Brettii e degli Enotri di Cosenza la presentazione del progetto “Museum Children Ebook  – Viaggio fantastico nei Musei e nelle città d’arte con Bartolomeo Masterly”. Il progetto, voluto dalla dott.ssa Anna Cipparrone, storico dell’arte, in collaborazione con un team di educatori e Silanet Solution, studio di ingegneria, si propone, attraverso l’uso delle nuove tecnologie digitali, di conciliare l’esigenza viva dell’incontro tra il mondo della cultura museale con le giovani generazioni. L’idea è quella di offrire agli istituti di cultura, cominciando da quelli museali, dei supporti innovativi a sostegno e potenziamento dell’offerta rivolta ai bambini. Un percorso alla scoperta del museo all’insegna di accessibilità e della multimedialità, tradotte in un accompagnatore d’eccezione, il gufetto Bartolomeo.

Abbiamo sentito in un’intervista la stessa ideatrice di Museum Children Ebook, ossia Anna Cipparrone, che ci ha dato qualche dettaglio ulteriore sul progetto e sugli sviluppi futuri.

  • Il progetto si propone di favorire l’incontro delle giovani generazioni con la cultura museale per mezzo delle nuove tecnologie digitali. Come nasce l’idea?

Una visita al Museo archeologico di Reggio Calabria con mia figlia di 3 anni. Così è nato il progetto. La sua capacità di fissare nella mente alcuni dettagli per noi adulti scontati come la posizione dei due guerrieri e la mancanza dello scudo sul braccio le hanno consentito, supportata dalla mia stimolazione continua alla riflessione, a chiedersi dove questo scudo poteva essersi perso consentendomi di parlarle del lavoro dell’archeologo, della presenza di antiche civiltà di cui periodicamente si ritrovano gli oggetti e i resti.
Alle felici e spontanee intuizioni della bambina, supportata da anni di studio ed esperienza professionale nel settore della didattica museale e nella ricerca scientifica, ho riflettuto sulla esigenza di dotare i piccoli visitatori dei Musei, ma anche del web, di uno strumento didattico scientifico eppure agevole e quasi fiabesco che potesse avvicinare al loro mondo di sogni il “bene culturale”. Come un gioco, come una giornata al parco, come una gita con i genitori… la visita al Museo deve entrare con forza a far parte della vita dei bambini e divenire il tramite per avvicinare gli adulti alla fruizione del patrimonio culturale e museale italiano.
La scelta del supporto digitale, inoltre, risiede in due motivazioni: da un lato la riduzione dei costi sia da parte dei committenti che delle famiglie acquirenti, ma soprattutto la necessità di adattarsi al modello didattico oggi imperante che è quello della sperimentazione, della esperienza attiva e della interattività. in questo modo la tecnologia, che per i più piccini potrebbe essere opinabile, diventa strumento scientifico di conoscenza e fruizione del patrimonio.

  • Quali sono i musei che finora hanno aderito al progetto? Quale la ricettività degli istituti calabresi?

Il progetto è stato in prima battuta presentato alla Direzione Regionale per i Beni Culturali rivolgendosi, pertanto, ai Musei statali e ne ha subito ricevuto l’approvazione, così come quella della Soprintendenza archeologica, BSAE, della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio di Stato. Tutte istituzioni legate alla tutela che comprendono la specificità di un progetto assolutamente lontano da ogni forma di speculazione ma animato dalla passione per la ricerca e la didattica. I musei che hanno aderito a seguito di un primo lavoro di “omaggio” alla città di Cosenza, sono il Museo Diocesano di Arte Sacra di Santa Severina (KR), il Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, il Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria, il Museo Nazionale Archeologico di Locri, quello di Sibari, la Galleria Nazionale di Cosenza per la cui realizzazione di un’App abbiamo ricevuto il sostegno di Ubi Banca Carime, il Parco Nazionale della Sila, il Museo diocesano di Reggio Calabria con il quale a breve avvieremo una campagna di crownfunding che evidenzia le ristrettezze economiche nelle quali i Musei, concreto volano di sviluppo economico per la nostra nazione, versano. Siamo comunque in contatto con altri Musei del territorio e fuori regione.

  • In che misura è previsto il coinvolgimento diretto delle scuole e delle famiglie nel progetto Museum Children Ebook?

Il progetto intende favorire la cooperazione con le Istituzioni legate alla tutela e alla valorizzazione, con l’Università nella direzione di una diffusione di ricerche scientifiche fiorite in seno alle tesi di laurea e dottorato in ambito museale, archeologico e storico-artistico, ma anche e soprattutto con le scuole.
Siamo pronti a visitare le classi per mostrare parti dei nostri lavori presentando l’ingente patrimonio museale italiano e calabrese, per ideare insieme alle insegnanti momenti ludico-didattici sul disegno dei nostri personaggi e sulle sceneggiature, sfondo dei nostri volumi, ma in modo particolare vogliamo costituire un input per la visita diretta nei Musei.

Alla presentazione, interverranno il Sindaco di Cosenza, Arch. Mario Occhiuto, l’Assessore del Comune di Cosenza Rosaria Succurro, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria, la Soprintendenza archeologica della Calabria, la direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri,  l’Università della Calabria, Dip. Studi Umanistici, Ubi Banca Carime, partner del progetto, le direzioni dei Musei calabresi, le istituzioni scolastiche della regione, Fondazioni e l’ufficio scolastico provinciale di Cosenza. Si invita la cittadinanza a partecipare.

Sito ufficiale del progetto

Pagina Facebook

 

Giovanna M. Russo

La didattica diventa digitale: ‘L’isola che non c’era’ e Teomedia presentano Tina Matit

COSENZA – Ebook, app, oggetti multimediali e interattivi, messi al servizio della didattica allo scopo di rispondere alla necessità di sperimentare “nuovi modi di fare scuola” promuovendo attività educativo didattiche efficaci e interessanti. Perché se ci sono ambiti in cui il digitale dovrebbe farsi strada ed offrire le proprie potenzialità al lavoro dell’editor e dell’autore, quella è proprio la scuola.

E’ in questa lungimirante ottica che nasce “L’Isolachenonc’era 2.0”, il progetto presentato dallo staff della scuola per l’infanzia paritaria “L’isola che non c’era” (via degli Stadi, 42 Cosenza) che da anni opera nel campo della formazione in linea con le crescenti e più’ attuali necessità della scuola.

Il progetto, che prevede la realizzazione di contenuti digitali orientati al web 2.0, è edito da Teomedia.it (casa editrice di ebook) e realizzato in collaborazione con lo staff di biblon.it, partner tecnologico.

Attraverso una serie di pubblicazioni curate dalle docenti dell’istituto il progetto offre, assieme alla tradizionale metodologia,  proposte didattiche digitali e innovative che si traducono in percorsi formativi mirati a stimolare i processi di apprendimento e favorire la promozione del benessere del bambino e del gruppo classe.

“L’isolachenonc’era 2.0” ha l’ambizione, inoltre,  di voler condividere la passione e l’entusiasmo per il lavoro di insegnanti ed educatori.

Il primo prodotto del progetto è “Tina Matit”, un ebook già disponibile per il download gratuito dal sito di Teomedia.it.

Tina Matit è il personaggio protagonista della fiaba di apertura della raccolta “Le fiabe dell’isola..” racconta la storia di una matita che conosce una giovane ragazza di nome Sophie che entra a far parte della vita di una famiglia parigina nella quale vivono due bambini Juliette e Daniel. Tina acuta osservatrice intuisce nella giovane tata qualcosa di particolare nel suo modo di essere, qualcosa che la rende speciale, diversa dalle altre. Tina incuriosita sempre più dai comportamenti di Sophie, alla fine scopre il suo segreto.

Il testo è stato scritto da Iolanda Cerrone e Raffaella Bilotta; le illustrazioni sono di Camilla Altomare.

 

Giovanna M. Russo

Il libro inchiesta “Chi è Stato?” disponibile in ebook per i tipi di Teomedia

Cosenza – Il libro “Chi è Stato? è un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese” di Fabio Pugliese, autopubblicato dall’autore in edizione cartacea nello scorso febbraio 2013, da oggi potrà essere acquistato anche in formato ebook, grazie alla nuova edizione curata dalla casa editrice digitale Teomedia.

A rendere nota la notizia la redazione di Teomedia e lo stesso autore, Fabio Pugliese.

Disponibile sulle maggiori piattaforme di distribuzione italiane e internazionali – nonché da link diretto sul sito ufficiale www.chiestato.it –  il nuovo formato consentirà a quanti lo desiderano di leggerne i contenuti attraverso i propri device: ereader, tablet, smartphone e pc.

Acquisendo i vantaggi del nuovo formato ebook, “Chi è Stato?” diventerà accessibile in maniera immediata e capillare, valicando tutte le barriere della distribuzione tradizionale e consentendo a chiunque lo voglia di confrontarsi con gli importanti contenuti che esso veicola. Perché ciò che avviene attorno alla Ss106, non riguarda solo la Calabria e i calabresi, bensì l’Italia intera.

Nell’annunciare la notizia, Fabio Pugliese che dichiara la propria “soddisfazione per aver dato al primo libro che parla della famigerata ‘strada della morte’ una versione digitale anche in considerazione del fatto che, ad oggi, le maggiori vendite del libro si registrano fuori dalla regione Calabria e, quindi, con evidenti disagi per gli acquirenti. Tramite l’ebook, invece, molte persone interessate al libro potranno acquistarlo on-line da tutta Italia (ed anche dall’estero), con facilità.

SCHEDA DELL’OPERA

Un saggio mascherato da romanzo. Ma soprattutto un urlo di rabbia. “Chi è Stato?” è un racconto “biografico” di un personaggio strano, feroce, che negli anni ha agito da serial killer e su cui si sono sprecati fiumi di inchiostro e di sangue: la Strada Statale 106 Ionica, tristemente nota come “strada della morte”, la seconda più importante via di comunicazione tra il profondo Sud e il resto d’Italia. Il racconto di Fabrizio (protagonista del libro) rappresenta un’inchiesta dettagliata che descrive ogni aspetto di questo controverso tracciato viario: lo stato dei lavori di ammodernamento, le centinaia di vittime degli ultimi quindici anni e il dolore dei familiari; le relazioni tra questa strada e il mancato sviluppo della regione Calabria e i costi sociali derivanti dalle migliaia di incidenti; le ingerenze della criminalità organizzata, gli sprechi politici, le proteste dei cittadini e tanto altro ancora. Un libro che è dunque la storia di una strada che diventa quasi metafora di un’intera regione in bilico tra cielo e mare, tra vita e morte, tra sogno e incubo, tra disperazione e speranza. E su tutto imperversa una domanda, sconvolgente nelle sua immediatezza: chi è stato?

PREFAZIONE: Mons. Domenico Graziani (Arcivescovo di Crotone-Santa Severina)

INTRODUZIONE: Piero Sansonetti (direttore di “Calabria Ora”)

CONTRIBUTI:

  • ·        Mario Oliverio (Presidente Provincia di Cosenza)
  • ·        Nuju

POSTFAZIONE: Eugenio Bennato

L’autore

Fabio Pugliese è nato a Cariati nel 1980. Vive e lavora Calopezzati, in provincia di Cosenza. Ha sempre avuto una grande passione per la letteratura e soprattutto la poesia, per la quale si è aggiudicato diversi premi nazionali ed internazionali. “Chi è Stato?” è la sua prima pubblicazione, curata in prima persona dall’autore nel formato cartaceo, e ora disponibile in ebook per le edizioni Teomedia.

“Chi è Stato?” il libro inchiesta sulla Statale 106 Jonica e i ‘perché’ dell’autopubblicazione

COSENZA – Tristemente nota come “Strada della morte” per via dei numerosi episodi tragici che la vedono quotidianamente protagonista, la Statale 106 è quel tratto viario che si snoda praticamente lungo tutta la costa Jonica calabrese, tra colli e splendidi panorami marittimi, attraversando numerosissimi borghi e continuando a segnare – spesso in maniera infelice – la vita degli abitanti del posto.

Senza contare che di questo tratto viario si sente spesso parlare anche in relazione ai lavori di ammodernamento che la interessano da decenni, segnati dal continuo oscillare tra finanziamenti, ritardi e malaffare.

Tanti gli intrecci, le vicende, i meriti e le colpe che interessano la storia della seconda più importante via di comunicazione della Calabria, ricostruita in maniera puntuale e meticolosa nel racconto – inchiesta “Chi è Stato?” di Fabio Pugliese, giovane ingegnere originario di Calopezzati (Cs), chela Statale106 l’ha vissuta e la continua a vivere sulla propria pelle.

Il libro, che conta contributi noti quali quelli del direttore di Calabria Ora, Piero Sansonetti e del cantante Eugenio Bennato, attualmente può essere acquistato online tramite il sito ufficiale dell’autore, e da domani sarà disponibile su tutte le librerie online nazionali e non, in un edizione ebook curata dalla casa editrice digitale Teomedia.

Ma “Chi è Stato?” oltre l’indubbio valore divulgativo di sensibilizzazione e di denuncia, possiede una particolarità che si lega alla sua pubblicazione; di fatti, l’autore è un self-publisher, forse un “puro” nel suo genere, in quanto, prima di approdare all’edizione digitale con un editore, ha deciso di curare in maniera del tutto autonoma le diverse fasi della pubblicazione dell’opera, dall’editing e stampa alla promozione e distribuzione.

Una scelta oltremodo coraggiosa, un investimento intellettuale oltre che economico, che sta raccogliendo i suoi frutti nei numerosi consensi raccolti da lettori di tutta Italia, nonostante le oggettive difficoltà per un autore “self-made” che nella vita professionale fa tutt’altro.

Allo scopo di capire le ragioni dell’ “auto-pubblicazione”, nonché la scelta della riedizione in digitale, abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con Fabio e ci siamo fatti raccontare la sua esperienza.

Cosa ti ha spinto a scegliere la via dell’autopubblicazione?

La scelta di percorrere la via dell’auto-pubblicazione è dovuta alla necessità di avere una libertà di scelta (e non solo di scelta), che, diversamente, non avrei avuto. Essendo il mio, anche un lavoro di denuncia (forte!), ritenevo fosse inutile “legarla” a logiche editoriali che, a mio avviso, ne avrebbero limitato non poco il valore di “verità”.

 

Quali sono i maggiori disagi che hai incontrato da “self-publisher”, considerando – oltretutto – la delicatezza e la complessità del tuo lavoro?

Non essendo un editore (di professione mi occupo di ben altro), tutti gli aspetti legati ad una pubblicazione sono stati per me complicati da affrontare: impaginazione, pubblicazione, promozione e distribuzione, organizzazione delle presentazioni, ecc. Non è stato un problema, invece, affrontare gli aspetti legati alla copertina perché ho deciso di affidarmi ad uno studio grafico che, a mio avviso, ha realizzato un ottimo lavoro.

 

Quali, a tuo avviso, i vantaggi?

Ripeto: la libertà di scelta. Avendo auto-pubblicato il mio lavoro ogni scelta è stata assunta in assoluta autonomia e libertà.

 

A pochi mesi dalla pubblicazione, alla luce dei risultati che fin qui hai raggiunto in maniera autonoma, quali sono le scelte che rifaresti, quali che invece eviteresti?

Posso dire che non ritengo di avere, ad oggi, alcun rimpianto: è stata una bella esperienza (forse perché inedita), son contento di tutte le scelte assunte e di quelle che non ho voluto assumere, non ho idea se ci sarà mai un’altra pubblicazione e se ci sarà non mi sento di dire se deciderò di affidarmi ad una editore o se deciderò di nuovo di auto-pubblicarmi.

 

Cosa ti ha spinto a pensare a un’edizione in digitale? E perché hai scelto un editore?

Ho ricevuto da più parti molteplici quanto inaspettate richieste  rispetto alla esistenza (o meno), di una versione digitale dell’opera. Per cui ho intuito che era una lacuna che occorreva colmare. Pur essendo un ingegnere informatico e, quindi, pur riuscendo in autonomia ad auto-pubblicare il mio lavoro anche in versione digitale ho voluto affidarmi ad un editore perché credo che la diffusione via web ha grandissime potenzialità a patto però che ci si affidi a chi ha grandissime competenze per poter diffondere al meglio il prodotto letterario. Se a questo poi uniamo la straordinaria libertà che il mio editore mi ha lasciato relativamente ai contenuti (e non solo), del mio lavoro capite bene che è stata una scelta decisamente facile da assumere.

 

Con la versione in ebook il tuo libro sarà presto disponibile sui maggiori store online, di conseguenza fruibile a un più vasto pubblico e con minori “sforzi”. Cosa ti aspetti da questa esperienza con il digitale?

Ovviamente un grandissimo numero di download: il mio lavoro affronta una tematica drammatica ed importante che apparentemente riguarda i calabresi mentre, invece, riguarda una nazione intera. Spero che questo strumento possa non solo aiutarmi a diffondere il mio lavoro ma possa, soprattutto far maturare in molti questa consapevolezza.

 

Un consiglio – quello che ritieni fondamentale –  che daresti a uno scrittore che come hai fatto in passato tu, decida di pubblicare una propria opera.

Se non hai le idee chiarissime e tanto, tanto coraggio lascia stare ed affidati, senza alcun dubbio, a un editore.

Spero che i possibili fruitori del mio lavoro lo ritengano interessante a partire dalle straordinarie partecipazioni che sono contenute in “Chi è Stato”: tra le tante cito l’introduzione di Piero Sansonetti e la post-fazione di Eugenio Bennato.

 

 

Giovanna M. Russo