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Trasporti, partono i controlli anti Covid. Ecco le norme da rispettare

Obbligo di mascherina a bordo, presenza dei dispenser per igienizzare le mani, sanificazione degli ambienti, vendita dei biglietti con sistemi telematici, regolamentazione degli accessi, videosorveglianza nelle stazioni per monitorare i flussi ed evitare assembramenti: sono alcune delle misure “di sistema” indicate nelle nuove linee guida predisposte dal Governo e concordate con le Regioni e le Province autonome, l’Anci e l’Upi con cui il trasporto si prepara alla ripresa delle attività lavorative e alla riapertura delle scuole. Per il trasporto pubblico locale, dove tra le novità torna il controllore, le linee guida costituiscono la base di riferimento per i piani di potenziamento dei servizi che Regioni e Province autonome dovranno inviare al Mims tra due giorni, entro il 2 settembre. Da domani 1 settembre e fino al 31 dicembre prossimo, termine dello stato di emergenza, scatta invece l’obbligo di green pass per aerei, navi, traghetti e treni a lunga percorrenza. Viene inoltre “fortemente auspicato” l’aumento delle corse dei mezzi, soprattutto durante le ore di punta. Nel documento, pubblicato online, oltre alle regole sono indicate anche le percentuali di capienza da rispettare, settore per settore.

AUTOBUS E TPL, CONTROLLI A TERRA

Si prevede il “graduale riavvio delle attività di controllo” dei biglietti ma anche “delle prescrizioni relative ai dispositivi di protezione individuale, da effettuare, nella prima fase di riavvio, prioritariamente a terra”. La capienza dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano non deve essere superiore all’80%. Tuttavia potrà essere aumentata esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un filtraggio “per mezzo di idonei strumenti di aereazione preventivamente autorizzati dal Cts”.

TRENI

il green pass è richiesto per l’accesso ai treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta velocità. La verifica della certificazione verde è effettuata a bordo treno all’atto di controllo del biglietto. Nel caso in cui il viaggiatore non la esibisca o risulti essere non veritiera, il viaggiatore viene invitato a spostarsi in una zona riservata ai passeggeri senza certificazione verde e dovrà scendere alla prima fermata utile. La capienza è all’80%. È consentita la capienza massima a bordo dei treni a lunga percorrenza esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria almeno ogni 3 minuti e l’utilizzo di filtri altamente efficienti.

AEREI

Oltre il green pass, viene richiesto di osservare diverse misure, come prevedere percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e fino ai gate, mantenendo separati i flussi in entrata e uscita; misurare la temperatura; a bordo, la sostituzione della mascherina se si superano le quattro ore; gli indumenti personali nelle cappelliere devono essere custoditi in un contenitore monouso, consegnato al momento dell’imbarco. Anche in questo caso è consentita la capienza massima a bordo degli aeromobili nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa.

NAVI E TRAGHETTI

Anche qui dal primo settembre al 31 dicembre 2021 è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde l’accesso alle navi e traghetti adibiti a servizio di trasporto interregionale, sino al raggiungimento della capienza dell’80%. Sono esclusi i traghetti impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina, ai quali si applicano le prescrizioni previste per il Tpl marittimo come ad esempio per il collegamento da e per le isole minori.

FUNIVIE, CABINOVIE E SEGGIOVIE

Indicate le percentuali di accesso, valide anche per i comprensori sciistici. Per le seggiovie: capacità di riempimento del 100%, con uso obbligatorio di mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie e le funivie: capacità di riempimento non superiore al 50% e obbligo di mascherina. Non sono previste limitazioni per le sciovie e i tappeti di risalita. Le precedenti capienze massime di riempimento del 50% “potranno essere elevate all’80% – viene aggiunto – nel caso in cui disposizioni legislative introducano, per tali mezzi di trasporto, l’obbligatorietà della certificazione verde Covid-19″.

Coronavirus, la filiera dei trasporti Confapi incontra il presidente Santelli

COSENZA – Il “Coronavirus” sta mettendo a dura prova anche la tenuta economica del tessuto calabrese. Per cercare di individuare le soluzioni migliori per contrastare i tanti problemi che devono affrontare le piccole e medie imprese si sta muovendo anche la Regione Calabria. 

«Ho incontrato una delegazione della filiera trasporti di Confapi Calabria. L’emergenza sanitaria in corso, infatti, ha penalizzato le compagnie di trasporto privato turistico poiché sono state sospese le gite scolastiche in programma – ha reso noto il presidente Jole Santelli – Ho quindi immediatamente trasmesso una nota al Ministro dei trasporti, Paola de Micheli, e al Presidente della Conferenza Stato Regioni, Stefano Bonaccini, affinché si prevedano misure specifiche per tale settore tenendo conto innanzitutto dell’estensione dei benefici già previsti per le aziende di trasporto pubblico. Si tratta di interventi di sostegno economico necessari a fronteggiare le gravi conseguenze delle numerose attività che sono costrette, in assenza dei ricavi previsti, a far fronte comunque ai costi di gestione».

Ha apprezzato l’interessamento per i problemi che sta vivendo il settore Luigi Falco presidente filiera trasporti che ha inteso ringraziare la presidente Santelli per la vicinanza dimostrata nei riguardi dei trasportatori calabresi colpiti dalle cancellazioni a causa dell’epidemia. Soddisfatti dell’incontro il vice presidente nazionale Francesco Napoli e il vice presidente filiera trasporti Vittorio Chiappetta che ha voluto ringraziare tutti gli associati per la fiducia riposta in Confapi. Si lavora dunque per il futuro della filiera.

Sciopero nazionale trasporti, Amaco annuncia possibili disagi

COSENZA – «Si informa l’Utenza che per mercoledì 24 luglio 2019 è stato proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore dalle segreterie nazionali delle OO.SS. FILT CGIL,
FIT CISL, UIL TRASPORTI, FAISA CONFAIL, UGL FNA e FAST CONSAL».

E’ quanto riportato in una nota stampa dell’Amaco.

«Si precisa che pur non essendo pervenuta dalle organizzazioni sindacali
territoriali nessuna comunicazione riportante l’orario di astensione dal lavoro,
singoli lavoratori dell’Azienda potrebbero autonomamente decidere di aderire
allo sciopero. In tal caso potrebbero verificarsi dei disagi per la conseguente soppressione di alcune corse del servizio urbano che, ad oggi, non possono prevedersi.
Si precisa che sarà comunque garantito il servizio nelle seguenti fasce orarie: dalle 05.00 alle 08.00 e dalle 18.00 alle 21.00

Trasporti alto Jonio, unico biglietto per treno e autobus

CATANZARO – Si è tenuto presso la sede dell’Assessorato alle Infrastrutture della Regione Calabria, un incontro con l’obiettivo di realizzare nell’alto Jonio l’integrazione fra i servizi di Trenitalia e quelli di SAJ, la società che gestisce i servizi di trasporto pubblico locale su gomma in quest’area.

All’incontro erano presenti assieme all’Assessore Musmanno, il Direttore Regionale Calabria di Trenitalia Domenico Scida e Rocco Carlomagno, Amministratore di SAJ.

L’esito dell’incontro è stato positivo.

Le due società hanno raggiunto un accordo per cui i servizi di trasporto saranno realizzati in combinato modale. Sarà possibile, cioè, viaggiare con un unico biglietto sui mezzi di entrambe le società.

Trascorsi i tempi tecnici necessari per adeguare i sistemi informatici, sarà possibile acquistare sui canali di vendita di Trenitalia biglietti integrati, validi per utilizzare il treno fino a Sibari e i bus SAJ da Sibari fino a qualsiasi località, sede di stazione ferroviaria dell’alto Jonio calabrese. In una seconda fase sarà possibile utilizzare il combinato modale (e quindi viaggiare su treno e bus con un unico biglietto integrato) per raggiungere non solo le località sede di stazione ferroviaria, ma tutte le località dello Jonio calabrese servite da SAJ.

Per quanto riguarda i collegamenti interregionali fino a Metaponto, sia Trenitalia che InterSAJ, la società che gestisce in questo caso i trasporti su gomma, hanno manifestato analoga disponibilità a valutare la realizzazione di un sistema di integrazione tariffaria, ma è necessario preliminarmente approfondire la fattibilità tecnica della soluzione.

Va sottolineato, comunque, che esistono cinque coppie di collegamenti giornalieri da Cosenza verso Taranto e Bari. Il costo della tratta Sibari-Taranto con InterSAJ è di dieci euro.

Guccione sulla mancata costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità

COSENZA «Pur essendo dotati di tanta pazienza non possiamo non registrare i ritardi da parte della Regione Calabria sulla mancata costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità». È quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione che lo scorso 30 ottobre 2018 aveva presentato un’interrogazione al presidente della Regione, per chiedere «i motivi della mancata attuazione del cronoprogramma della legge regionale 35/2015 che prevede la costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità. Agenzia che avrebbe consentito oltre all’avvio del riordino del sistema del Trasporto pubblico locale, anche un recupero di 60 milioni di euro che la Regione ha dovuto versare allo Stato come Iva e che potevamo essere risparmiati e reinvestiti nel settore trasporti».

Lo scorso 23 novembre l’assessore regionale alle Infrastrutture Roberto Musmanno, in risposta all’interrogazione sul Trasporto pubblico locale, specificava che: “seguirà nello spazio di pochi giorni l’assunzione degli atti deliberativi per avviare la procedura di scissione in capo a Ferrovie della Calabria”.

«Tutto ciò avrebbe permesso l’avvio della costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità. È trascorso già qualche mese – evidenzia il consigliere Guccione – ma siamo punto e a capo. Non pensiamo che le riforme debbano essere calate dall’alto, ma andrebbero concordate e condivise coinvolgendo tutti gli attori e i protagonisti del settore.

L’articolo 13 della legge 35/2015 fa riferimento alla costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità e specifica che la società è costituita mediante scissione parziale della Srl Ferrovie della Calabria per scorporazione del ramo d’azienda relativo alle attività di gestione e manutenzione delle infrastrutture della Rete ferroviaria regionale non interconnessa, trattandosi di attività afferenti a un servizio di interesse generale necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione Calabria.

Quindi la costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità avrebbe permesso uno scorporo tra il trasporto su ferro e il trasporto su gomma e reso più efficiente la gestione del servizio.

Inoltre, la mancata operatività dell’Agenzia reti e mobilità – sostiene ancora il consigliere Guccione – non ha consentito il previsto risparmio dal costo dell’Iva. Il recupero di queste risorse avrebbe permesso la copertura complessiva e annuale dei contratti di servizio per l’anno 2019 per le aziende di trasporto e dato, in questo modo, certezza di servizi all’utenza evitando possibili ricadute negative sul mondo del lavoro. Attualmente i servizi sono stati prorogati, per mancanza di risorse, solo fino al 30 agosto 2019.

La mancata entrata in esercizio dell’Agenzia reti e mobilità rischia di vanificare completamente il processo di riforma apertosi nel 2015 con l’approvazione della legge regionale, e di creare disagi, incertezze e inefficienze nel settore del Trasporto pubblico locale».

 

In Calabria 22 nuovi autobus per viaggiare beneECOmodi

CATANZARO – Nell’ambito dell’iniziativa “Connettere l’Italia” la Regione Calabria e il MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) hanno cofinanziato l’acquisto da parte di CoMeTra di 22 nuovi autobus (EURO 6) che consentiranno la dismissione di altrettanti autobus vetusti e obsoleti (EURO 0 o EURO 1), altamente inquinanti, immatricolati antecedentemente al 1997.

Tale decisione rientra in un più ampio progetto di modernizzazione del trasporto locale avviato dalgoverno regionale sotto la spinta determinante del presidente Oliverio. Erano 15 anni che la Regione Calabria non acquistava nuovi mezzi destinati al Trasporto Pubblico Locale.

I nuovi 22 bus regionali costruiti da IRIZAR, in Spagna, comodi, efficienti ed ecosostenibili, saranno presentati lunedì 29 ottobre, alle ore 11.00,  nello spiazzale antistante la Cittadella regionale.

L’immissione in servizio dei 22 nuovi autobus -oltre a sostanziali benefici per l’ambiente e, quindi, per tutti i calabresi- rappresenta un’importante occasione per migliorare il comfort e la qualità dell’offerta ai tanti viaggiatori che quotidianamente utilizzano il servizio di Trasporto Pubblico Locale regionale.

«E’ un altro tassello importanteafferma il Presidente Oliverio – che va a rafforzare una visione del nostro territorio che dovrà diventare sempre più accessibile rispetto al passato. E’, quindi, anche un investimento sul futuro perché crea le condizioni necessarie per la crescita economica e sociale della nostra regione».

Il programma dell’iniziativa fissata per lunedì 29 ottobre prevede due momenti: il primo alle ore 11, presso la Sala Oro della Cittadella regionale sul tema: “Illustrazioni dei cantieri e delle forniture in corso per un nuovo Trasporto Pubblico Locale regionale”.

Introdurrà i lavori Giuseppe Lo Feudo, Direttore Generale delle Ferrovie della Calabria.

Seguiranno i contributi di Emanuele Proia, Direttore Generale Asstra; Angelo Mautone, Direttore Generale TPL MIT; Francesco Cribari, Commissario ArtCal.

Le conclusioni della prima parte della mattinata saranno affidate al Presidente della Regione, Mario Oliverio.

La seconda parte avrà inizio alle ore 12.30 presso il Piazzale della Cittadella Regionale.

Paolo Marino, Amministratore Unico di Ferrovie della Calabria e Presidente Cometra e Sergio  Aiello, Responsabile Servizi Automobilisti Ferrovie della Calabria, presenteranno le caratteristiche e le qualità dei nuovi autobus.

Aeroporto Crotone, ieri manifestazione dei cittadini per la chiusura di due tratte

CROTONE – Ancora emergenza per l’aeroporto Sant’Anna di Crotone. Da ieri, 31 agosto, i voli dalla città per Pisa sono terminati, senza che sia stata proposta un’altra tratta. Dal 27 ottobre, inoltre, finiranno anche i voli per Bergamo. Per questa ragione, nel pomeriggio di ieri circa 200 persone hanno manifestato, bloccando per quasi un’ora la statale 106. Sotto accusa la gestione dell’aeroporto da parte della Sacal e della stessa regione Calabria, che non hanno trovato alternative a Ryanair per gli operativi da e per Crotone.  Alla manifestazione, promossa dal Comitato cittadino aeroporto di Crotone, hanno preso parte il vicesindaco di Crotone Benedetto Prota, molti dei sindaci della provincia, il deputato di Forza Italia Marco Siclari, la deputata del MoVimento 5 Stelle Laura Granato, la consigliera regionale Flora Sculco.

L’IMPEGNO DEL M5S

Nel frattempo, nel pomeriggio di ieri, la deputata M5S Elisabetta Barbuto e la senatrice Margherita Corrado hanno incontrato a Lamezia il prefetto Arturo De Felice, presidente della sacal, per discutere sul futuro dello scalo aeroportuale della cottà di Crotone. Il prefetto ha spiegato che, come da presidente della società, ha il compito di persegyire strafe che siano sostenibili economicamente, ribadendo la necessità che le amministrazioni comunali già impegnate per un contributo di co-marketing, mantengano l’impegno. Mantenere lo scalo attivo, infatti, costa circa centomila euro al mese e, fino a quando non si riusciranno ad avere collegamenti stabili e sostenibili, serve che anche altri Enti, oltre alla Sacal, diano il proprio contributo.

 

 

 

 

Emergenza trasporti nel crotonese, Barbuto (M5S): «Lavorare per la ferrovia»

CROTONE – Emergenza trasporti nel crotonese. Dopo le polemiche per la proposta pentastellata di riservare maggiore attenzione alle ferrovie, è arrivata la dichiarazione della deputata Elisabetta Barbuto: «Lavorare per la ferrovia non vuol dire trascurare l’aeroporto e gli altri mezzi di trasporto del Crotonese. Le emergenze vanno affrontate singolarmente. Non abbiamo la bacchetta magica per eliminare i disagi creati da chi fa “politica” da decenni. Sono felice che le mie parole hanno svegliato gente che in due anni non ha proferito parola sull’aeroporto disertando anche gli incontri». La Barbuto ha tenuto inoltre a precisare che, se i suoi interventi pubblici o sui social, molto si concentrano sul potenziamento dei trasporti nel crotonese, con particolare attenzione alla strada ferrata anzichè all’aeroporto o al sistema stradale, ciò non implica comunque un disinteresse. «Ciò che vorrei – ha ribadito – è che sia chiaro ed evidente, come ho sempre ribadito, che il cittadino crotonese, al pari di tutti i cittadini italiani, DEVE poter scegliere liberamente quale mezzo utilizzare per spostarsi da e per Crotone. È evidente, mi sembra, o almeno mi sembrava, che quando si combatte per affermare la mobilità di un territorio, la visione deve essere a largo spettro e ricomprendere ogni mezzo di spostamento. DEVE, inoltre, essere programmata a breve e lungo periodo». La Barbuto ha poi evidenziato come «la linea ferroviaria non consente, perché non elettrificata, la partenza di una freccia da Crotone. Le uniche frecce transitano sulla linea tirrenica. Vi fa specie aver chiesto il freccialink che serve ai comuni mortali (fra i quali mi colloco poiché priva di autista personale e perché mi da fastidio disturbare terze persone per accompagnarmi con i rischi, tra l’altro, che la SS 106 riserva), per consentire a coloro che prediligono il treno rispetto all’aereo? Aver chiesto il freccialink in che maniera influirebbe o decreterebbe la morte dell’aeroporto di Crotone? Vi è mai saltato in mente che qualcuno non voglia prendere l’aereo ma desideri viaggiare in treno? Che qualcuno, anziano o solo, in tal modo possa essere indipendente e magari non spendere una barca di soldi per un autista privato? O vogliamo accedere alla teoria originale in virtù della quale chiedere delle navette da e per Lamezia significherebbe abbandonare la lotta per l’aeroporto? A me sembra che sia solo un modo per agevolare i cittadini in una situazione critica come la nostra mentre si lotta per tutti e per tutto e soprattutto, per le motivazioni di cui sopra, non implica un abbandono del mio impegno per l’aeroporto».

 

 

Trasporti, realizzazione di un collegamento multimodale tra Lamezia e Catanzaro

LAMEZIA TERME (CZ) – Importante novità nel settore trasporti. “Collegamento multimodale”: così ha nome il nuovo progetto che semplifica i trasporti presentato nel primo pomeriggio di oggi presso la sala consiliare “Napolitano” del municipio di Lamezia Terme. Il progetto prevede il collegamento di punti strategici della provincia, quali l’aeroporto di Lamezia Terme, la stazione di Lamezia Terme Centrale, Germaneto e Catanzaro Lido. Alla presentazione del Collegamento Multimodale, avvenuta alla presenza di numerosi cittadini, è stato presente anche il presidente della regione Mario Oliverio, accompagnato dall’assessore ai trasporti, Roberto Musmanno. «Oggi – ha detto Oliverio – è una bellissima giornata per la città di Lamezia e per la Calabria perché si colloca al giusto posto un altro tassello dell’ammodernamento e della riorganizzazione del sistema dei trasporti in Calabria. Abbiamo accettato volentieri l’invito della Commissione straordinaria del Comune guidata da Francesco Alecci perché siamo convinti che questa città e i suoi cittadini non meritano di pagare altri ritrardi. Noi consideriamo Lamezia il punto centrale, il nodo della nostra visione di sviluppo regionale. In questi anni abbiamo programmato consistenti risorse in questo senso che man mano prenderanno corpo e produrranno i loro effetti sul sistema economico e sociale della nostra regione. Oggi parliamo del collegamento ferroviario». Oliverio non ha mancato di riferirsi alla questione relativa all’aeroporto della piana. «A breve ritornerò qui per parlare dell’aeroporto che in questi anni ha accresciuto notevolmente il suo ruolo e la sua centralità. Rispetto al 2014 i collegamenti con il resto del Paese e dell’Europa si sono moltiplicati a vista d’occhio. Non ci sono capitali europee che non siano collegate con l’aeroporto di Lamezia. Nei prossimi giorni parleremo anche della portualità. E’ nostra intenzione, infatti, realizzare il porto nell’area ex Sir. Lamezia, quindi, al centro dei collegamenti autostradali, aerei, autostradali e ferroviari. Giorno 11 inaugureremo il Centro Protesi presso l’Agroalimentare. Chiuderemo anche questa lunga telenovela e porteremo a buon fine un’opera ideata nel 95 e che rischiava di rimanere incompiuta. Una struttura che noi consideriamo non un fatto localistico, ma come un servizio all’intero bacino del Mediterraneo».

COS’È IL COLLEGAMENTO MULTIMODALE

Si tratta, come ha ribadito Oliverio, di una novità che migliorerà la situazione trasporti nella nostra regione. Il Collegamento Multimodale è «un importante collegamento ferroviario che riguarda l’ammodernamento del collegamento tra Catanzaro Lido-Lamezia e l’aeroporto. L’investimento ammonta a oltre 300 milioni di euro: 150 per il collegamento dell’aeroporto con Catanzaro Lido e  circa 150 milioni di euro per l’elettrificazione. Si determinerà, quindi, una velocizzazione della mobilità, sarà garantita maggiore sicurezza ed una riduzione dei tempi di percorrenza. Di fatto si creerà, anche qui, una metropolitana di superficie per lo spostamento del trasporto pubblico locale e per la mobilità interna dei cittadini. La stazione di Lamezia sarà direttamente collegata con l’aeroporto. E’ un progetto importante che riconosce a Lamezia il ruolo centrale che essa deve avere all’interno della nostra regione. Oggi si chiude, quindi, una complessa fase di preparazione iniziata con la stipula di un protocollo d’intesa a febbraio 2016 tra il sottoscritto  e l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). A seguito di quell’ accordo, nel novembre 2017 RFI ha predisposto, in condivisione con la Regione Calabria, uno studio di fattibilità dell’intervento il cui obiettivo era il potenziamento del servizio ferroviario e la riduzione dei tempi di percorrenza che, attualmente, sono di 43 minuti per il collegamento ferroviario Catanzaro Lido-Lamezia Terme C.le e di 5 minuti (ogni 30 minuti) per il servizio navetta stradale di collegamento fra la stazione FS e l’aeroporto. Per ciò che concerne la linea ferroviaria Lamezia T. Centrale-Catanzaro Lido sono state analizzate da RFI tre alternative: velocizzazione con miglioramento della curvatura del tracciato esistente; modifica del tracciato esistente con realizzazione nuova tratta Feroleto-Lamezia Centrale; elettrificazione della tratta esistente. La migliore soluzione è risultata quella che prevede il miglioramento della curvatura del tracciato esistente congiuntamente all’elettrificazione. Il tempo di percorrenza del collegamento ferroviario potrà essere ridotto di 14 minuti eliminando l’attesa di mezz’ora per un totale di 29 minuti Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale. Anche per ciò che concerne il collegamento tra la stazione di Lamezia Terme Centrale e l’Aeroporto di Lamezia, sono state analizzate da RFI tre ipotesi: potenziamento del servizio stradale con bus navetta attualmente in esercizio; realizzazione di un collegamento ferroviario dalla stazione all’aeroporto che permetta servizi ferroviari di tipo diretto o a spola; realizzazione di un collegamento People Mover. La migliore soluzione è risultata la soluzione che prevede un People mover, immaginando di utilizzare bus elettrici che percorrano una corsia dedicata. Per il servizio di navetta con minibus elettrici di collegamento fra la stazione FS e l’aeroporto si avranno: una riduzione del tempo di percorrenza (4 minuti invece di 5 minuti con frequenza di 8 minuti invece di 30 minuti); maggiore sicurezza nel collegamento; maggiore confort per i passeggeri; accessibilità a diversi parcheggi con fermate adiacenti; rispetto dell’ambiente».

 

Marco Ambrogio, «Si pensi anche alla TAV calabrese»

COSENZA – «Forse non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti la chiusura prolungata della galleria Santo Marco che collega rapidamente la città di Cosenza a Paola ed i conseguenti lavori necessari alla momentanea riapertura ed alla modernizzazione fa intravedere una prospettiva ottimale che potrebbe veramente segnare un cambio di rotta nei trasporti viari Calabresi».
E’ quanto afferma in una nota stampa il consigliere comunale di Cosenza Marco Ambrogio, capogruppo del PD alla Provincia.
«Infatti, giacché si sta lavorando – si legge ancora – alla progettazione della nuova tratta ferroviaria, si potrebbe pensare parallelamente ad un tracciato viario nella stessa galleria in modo da abolire (o ridurla ad alternativa), l’attuale 107 che collega il Tirreno al Capoluogo, strada poco agevole e pericolosa  non più idonea per l’importanza della infrastruttura e l’accresciuta  mole di traffico.
Tanti sono infatti i pendolari che quotidianamente frequentano questi assi viari ma tanti di più lo diventano  durante il lungo periodo estivo quando Cosenza e zone limitrofe si riversano sulla costa.
Insomma, quello che avvenne tanti anni fa con la sostituzione della Crocetta, all’epoca unica strada di collegamento per la costa, possiamo e dobbiamo immaginarlo anche adesso con tale opera che, a sentire i pareri di diversi tecnici ed addetti ai lavori é certamente realizzabile.
Alla politica spetta invece il compito di programmare ed individuare il finanziamento capendo che tale imponente opera, sarebbe importante per lo sviluppo economico non solo del capoluogo bruzio e della costa ma per l’intera provincia».