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Ritorna il Servizio Navetta all’Università della Calabria

COSENZA – Da lunedì 15 settembre ritornerà il servizio navetta dell’Unical. Il bus, tanto atteso dagli studenti dell’università, tornerà a solcare l’interno del campus lunedì 15 settembre con partenza alle 8 del mattino dall’edificio Polifunzionale. Il servizio sarà disponibile dalle 8 del mattino fino alle 17:30.

Città dei ragazzi: caccia al tesoro virtuale

COSENZA – Caccia al tesoro virtuale martedì 29 luglio, a partire dalle ore 10,00, alla Città dei Ragazzi, grazie alla nuova app, denominata “Postreet”, realizzata da giovani ingegneri dell’Università della Calabria.
Il partenariato con l’Università della Calabria rappresenta, infatti, uno degli aspetti più significativi della nuova fase della Città dei Ragazzi, proiettata sempre di più verso attività innovative e al passo coi tempi.
Domani saranno gli ospiti un po’ più grandi della struttura, i cosiddetti “users over 11” a giocare con Postreet. Si tratta di una caccia al tesoro che si svolgerà all’interno del perimetro della Città dei Ragazzi e che sarà resa possibile dall’applicazione che consente di lasciare (e ricevere) messaggi vocali qui e là. Una prima caccia al tesoro era stata già sperimentata con il cantautore  Dario Brunori nel mese di marzo, in occasione del lancio dell’applicazione. Ora, gli over 11, armati di tablet, della Città dei Ragazzi saranno chiamati a   risolvere piccoli enigmi incentrati sulla telematica e schivare i messaggi depistanti. Il divertimento è assicurato. I partecipanti saranno premiati con gadget multimediali.
L’applicazione Postreet, grazie alla quale si può lasciare un messaggio vocale dove si vuole e riceverlo nello stesso punto (più o meno in un raggio di 30 metri) insieme ai commenti e ai messaggi degli altri utilizzatori, si scarica gratuitamente digitando postreet.io.

Torna il Be-Alternative Festival: a raccontarcelo Cristian Romeo dell’associazione Be-Alternative

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – É prevista per il prossimi 18 – 19 – 20 giugno 2014 la V edizione del “Be-Alternative Festival”, la tre giorni di concerti gratuiti che animerà il parcheggio di Linguistica (cubo 18) dell’Ateneo di Arcavacata promossa dall’associazione culturale fondata da studenti dell’università della Calabria, Be-Alternative.

Come tutti gli anni, un denso e promettente programma musicale che vede, per questa edizione, la presenza di importanti nomi del panorama musicale – alternativo – italiano: il 18 giugno si esibiranno i Lacuna Coil la celebre band gothic metal italiana,  accompagnata in apertura dai Duff e dai White Socks; nei giorni a seguire, Gioman, uno dei cantanti raggae più apprezzati in italia, che si esibirà il 19 giugno e gli Aprés la classe, gruppo di musica pachanka e ska di origine pugliese, che chiuderà il festival il 20 giugno.

Il dettaglio del programma è consultabile sulla pagina Facebook dell’associazione.

Il Be-Alternative Festival è un evento molto atteso dagli studenti dell’Ateneo di Arcavacata: un’occasione per ritrovarsi e riscoprire il Campus come luogo di aggregazione e divertimento.

Ma chi c’è dietro Be – Alternative e quali sono gli obiettivi che muovono l’associazione che promuove l’evento?

Ce lo racconta in un intervista, uno dei soci fondatori, Cristian Romeo.

da sn: Cristian Romeo e Fabrizio Cariati

Come nasce Be Alternative e con quale scopo?

Be-Alternative nasce 7 anni fa da un’idea di base, ovvero quella di proporre eventi musicali, dall’underground ai nomi più impegnativi e desiderati ai party a tema con djs! I concetti basilari di Be-Alternative sono quelli che vedono appunto una proposta artistica variegata ed alternativa e che soprattutto sia alla portata di tutti per gusti e per costi. Il nostro scopo è rendere la musica accessibile a tutti, perché la musica live e gli eventi rendono viva la città e ne fanno crescere la sfera culturale. Tanto per citare una famosa band: un popolo che danza è un popolo che avanza (Negrita).

Non vi occupate solo di organizzare eventi e feste, spesso l’impegno dell’associazione verte su aspetti del sociale più “impegnati”. Ce ne vuoi parlare

In effetti ci diamo un gran da fare… diciamo che non ci giriamo i pollici! Scherzi a parte, abbiamo sempre creduto che la musica possa essere il più importante vettore di messaggi a scopo sociale e componente fondamentale delle nostre ispirazioni. Cito nuovamente un noto artista italiano con una musica può fare (Max Gazzè): per noi una musica può fare molto per trasmettere un messaggio!
Be-Alternative è spesso impegnata nel sociale. Voglio ricordare la raccolta fondi per il terremoto in Abruzzo (2009) che abbiamo chiamato “Music for life”, in occasione della quale abbiamo raccolto circa 900 € da destinare per sostegno delle persone colpite dal terremoto. Durante le vacanze di natale 2012 abbiamo proposto un altro evento di raccolta fondi a favore dell’UNICEF e nelle edizioni di Rock in Roma 2012/2013, in collaborazione con l’associazione romana Forum Intercultura, abbiamo dato vita ad un progetto denominato “Evento Accessibile”, un progetto che mira sensibilizzare i promotori e organizzatori di eventi ai diritti per diversamente abili proponendo un servizio di volontariato di accompagno, ticket, vie preferenziali, presidio medico dedicato, palco a visibilità facilitata per diversamente abili e tutto quello che può far parte della sfera dei servizi di assistenza dedicata nei grandi eventi.
In quel periodo, inoltre, abbiamo proposto  la nostra attività in concerti del calibro di Madonna, Jovanotti, Tiziano Ferro, Rammstein, Depeche Mode, Muse, Radiohead, Bruce Springsteen e altri ancora.
Oggi ci stiamo impegnando come social media partner ufficiale del il Gay Pride in Calabria, per sostenere i diritti degli omosessuali e per abbattere i pregiudizi che violano la libertà di espressione e scelta di vita della comunità gay soggetta ancora putroppo a discriminazioni. Siamo orgogliosissimi di aderire a questa iniziativa che rappresenta un passo importante nella svolta sociale della nostra regione.

Grandi nomi per il live Festival dell’UniCal, basti pensare ai Lacuna Coil. E il tutto gratuito, a misura di studente. Come si ottengono questi importanti obiettivi?

Il Be-Alternative Festival rappresenta per noi il fulcro degli sforzi di un anno intero, basti pensare al cast artistico che di anno in anno aumenta per grandezza e importanza. Sono lusingato comunque di questa domanda, molti non si pongono affatto la questione e non sanno quanto lavoro e sforzi ci siano dietro: trovare le forze, le risorse e i fondi per questo evento non è per nulla semplice. Per un anno intero durante la nostra attività di direzione artistica presso il B-Side di Rende, proponiamo spesso party a tema i cui proventi servono appunto alla raccolta fondi per il Festival. Diciamo che questo evento per noi rappresenta un “restituire qualcosa alla società” perché siamo tutti abituati a prendere e pretendere e spesso ci dimentichiamo di restituire!
I Lacuna Coil si esibiranno mercoledì 18 giugno ’14 sul RedBull Tourbus (un autobus che si trasforma in palco) ed apriranno il concerto le due band cosentine Duff e White Socks.
Il secondo giorno del festival (giovedì 19 giugno) vede sul palco l’esibizione di Gioman in Band Gioman, nome d’arte di Giovanni Morelli, un artista italiano, nato in Calabria, a Catanzaro, impegnato nel campo della musica reggae/dancehall di fama nazionale e la band cosentina Ganja Social in apertura. Il terzo ed ultimo giorno della manifestazione (venerdì 20 giugno) suole chiudere in bellezza l’evento con gli Aprés la classe in concerto!
La tre giorni si svolgerà presso il parcheggio del dipartimento di Linguistica al cubo 18c dell’Università della Calabria e sarà ad ingresso gratuito appunto perché crediamo fortemente che la musica debba essere per tutti, alla portata di tutti!

Chi c’è dietro Be Alternative? Presentatevi!

Dietro il lavoro e le idee di Be-Alternative ci sono io, Cristian Romeo e il mio “socio” nonché amico fraterno e compagno di avventure Fabrizio Cariati (in arte “Mutandino”); in diverse occasioni collabora con noi dandoci supporto e sostegno Piters Lo Scavo.
NB: io sono di Reggio Calabria, Fabrizio di Cosenza e Piters di Catanzaro… insieme facciamo le “nazioni unite” di Calabria!
Conobbi Fabrizio 7 anni fa, a lui serviva un batterista per la sua rock band (i Bad Swan) e il destino ci giocò questo scherzetto. Lui appassionato di musica Rock e chitarrista, allora studente di Economia, io appassionato di musica Rock, batterista e studente disoccupato dalle scarse speranze nel ramo archeologico, ma proveniente comunque dall’organizzazione di eventi. Da quel momento diventammo inseparabili e cominciammo, dopo una unga serie di riflessioni e confronti, l’attività di Be-Alternative.
Il 27 aprile del 2007 nacque ufficialmente Be-Alternative e in quel momento capimmo che la nostra vita sarebbe stata questa… attaccati al telefono e ai pc!

Giovanna M. Russo

Attesa per Toni Servillo all’Università della Calabria. Due serate in teatro e giornata di studio sull’attore

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il più prestigioso attore e artista italiano del momento, Toni Servillo, reduce dalla notte degli Oscar, sarà in Calabria al Campus di Arcavacata il 22 e il 23 maggio con lo spettacolo “Toni Servillo legge Napoli”, una produzione Teatri Uniti, che concluderà la prima parte della Stagione Teatrale 2014 del Teatro Auditorium.

Questa sarà anche l’occasione per incontrare Servillo la mattina del 23 maggio, sempre al Teatro Auditorium, in una giornata di studi a lui dedicata, la cui introduzione sarà affidata a Roberto De Gaetano e le conclusioni a Bruno Roberti, in cui studiosi e critici (Anna Barsotti, Gianfranco Capitta, Stefano De Matteis) tracceranno un profilo dell’attore-regista, tra teatro e cinema. La giornata sarà aperta dai saluti del Magnifico Rettore, Gino M. Crisci, e dal direttore del Dipartimento di studi umanistici, Raffaele Perrelli.

Alle ore 12, alla presenza del grande attore, sarà presentato il nuovo numero della rivista “Fata Morgana” (Pellegrini Editore), dedicata al tema “Maschera” che racchiude una conversazione con Toni Servillo. Nel pomeriggio, alle h.17.30, sarà proiettato “394.Trilogia nel mondo”, film di Massimiliano Pacifico, che racconta la lunga tournée di “Trilogia
della villeggiatura”, uno degli spettacoli di maggior successo, interpretato e diretto da Servillo, e che sarà presentato dal regista con il produttore Angelo Curti .

La presenza di Servillo all’Unical è una straordinaria occasione per tracciare un “ritratto da l vivo” di uno degli artisti maggiori della scena teatrale e cinematografica contemporanea.

 

 

22 e 23 maggio 2014 ore 21.00

TONI SERVILLO LEGGE NAPOLI

una produzione Teatri Uniti

Università della Calabria – Teatro Auditorium Unical

I testi

 

 

23 maggio 2014 ore 9.30

Giornata di studi su Toni Servillo

Immagini e poesia e teatro su Tommaso Campanella, un seminario all’Università della Calabria

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Domani si terrà un seminario su Tommaso Campanella, organizzato da Sandra Plastina, coadiuvata da Germana Ernst, sulle poesie e il teatro di Campanella, in collaborazione con Carlo Fanelli.

Interverranno, Germana Ernst, Franc Ducros, traduttore e curatore dell’edizione francese delle Poesie edite da Belles Lettres, Gisèle Pierra, (Université Paul-Valéry Montpellier) Anne Staquet (Université de Mons), Manlio Perugini (Roma-La Sapienza) e Jean-Paul De Lucca (University of Malta).

Il seminario si concluderà con la rappresentazione della Città del Sole, adattamento teatrale di Anne Staquet, regia di Carlo Fanelli e una tavola rotonda su Teatro e insegnamento.

 

Di seguito il programma dettagliato

 

9.30-12.30
Tommaso Campanella e la Calabria: gli anni giovanili
L’iconografia campanelliana
Le Poesie: lettura e commento
15.30-19.00
Rappresentazione della Città del Sole,
adattamento teatrale di Anne Staquet, messa in voce di Deborah Rocco, regia di Carlo Fanelli. Letture di Francesco Fotia, Emilio Prezioso, Francesco Staino.
Tavola rotonda su Teatro e insegnamento

Verità Giustizia e Memoria per i desaparecidos, incontro con Carlos Cherniak

Da sx Rossella Tallerico, Carlos Cherniak, Raffaele Perrelli, Carlo Carbone

ARCAVACATA DI RENDE (CS)-  Prelevati con la forza. Bendati. Rinchiusi nei centri di detenzione. Sdraiati. Torturati. Caricati sugli aerei per i voli della morte. Mai più ritornati. Neanche seppelliti. Sono i desaparecidos. Se ne contano 30.000. Scomparsi durante la dittatura di Videla in Argentina. Dal 1976 al 1983: anni di Guerra Sucia, guerra sporca, un piano sistematico di repressione dell’opposizione. «Prima uccideremo tutti i sovversivi – spiegò un governatore militare della provincia di Buenos Aires – poi uccideremo i loro collaboratori, dopo i loro simpatizzanti, successivamente quelli che resteranno indifferenti e alla fine i timidi». Ancora oggi si cercano giustizia e verità. Ancora si cercano i neonati rapiti e dati illegalmente in adozione.

Del dramma dei desaparecidos si è parlato all’Università della Calabria. Ieri Carlos Cherniak, ministro plenipotenziario per la politica, la cooperazione e i diritti umani dell’Ambasciata argentina, ha tenuto una conferenza nell’ambito del corso di storia contemporanea di Rosario Francesco Giordano. Presenti numerosi studenti. L’incontro è stato moderato da Carlo Carbone, ordinario di storia dell’Africa. Il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Raffaele Perrelli, ha ringraziato il ministro e ha sottolineato l’importanza della memoria. Non ha potuto partecipare per motivi istituzionali il rettore, Gino Mirocle Crisci, ma il ministro Cherniak lo aveva incontrato il giorno prima durante la visita al Campus. Alla conferenza è intervenuta anche Rossella Tallerico, laureata in Filologia moderna, che ha discusso una tesi sui desaparecidos italo-argentini e ha proposto di fare proprio l’incontro di ieri mattina.

Il suo interesse per i desaparecidos è nato in secondo superiore, quando aiutò la professoressa di inglese per una

Rossella Tallerico e Carlos Cherniak

raccolta firme. Rossella Tallerico ringrazia il ministro Cherniak per il suo operato e la sua umiltà. Nella sua tesi, “Impossibile gridare, si ulula”. Storie di desaparecidos italo-argentini, dopo aver trattato le tappe della dittatura di Videla, ha ricostruito i processi e le storie che hanno coinvolto italiani e calabresi emigrati in Argentina. Proprio su questi si sofferma nel suo intervento. La giustizia per i desaparecidos non è stata immediata neanche dopo la fine della dittatura di Videla. Alfonsin emana due leggi (del Punto Finale e dell’Obbedienza) a favore dei militari coinvolti, il successore Menem la sospensione delle pene. Da qui la celebrazione dei processi in altri paesi come l’Italia e la Spagna. Solo nel 2003, con Nestor Kirchner, in Argentina viene sospeso l’indulto e cominciano i processi. Quanto all’Italia, Rossella Tallerico ricostruisce i processi celebrati a favore delle vittime italo-argentine (il terzo è iniziato da poco in favore di 8 italo-uruguaiani, vittime del piano Condor). Ma oltre agli atti giudiziari ci sono le storie. Quelle dei tre giovani Andres, Hugo e Francisco, figli di calabresi di San Basile, ricostruite attraverso le testimonianze dei familiari che vivono in America Latina. Quella di Filippo Di Benedetto, un ragazzo emigrato in Argentina che fornì passaporti, documenti, biglietti d’aereo agli italiani in difficoltà.

Le storie dei desaparecidos, dunque, sono storie di Argentina e sono storie d’Italia perché il 50 % della popolazione argentina è anche italiana. Lo sottolinea Carlos Cherniak che ringrazia l’Università per l’invito e Rossella Tallerico per l’impegno mantenuto di proporre l’incontro. Il ministro accusa complici e responsabili della dittatura Videla. Gli USA e in particolare la CIA che in generale, spiega il ministro, sono dietro tutte le dittature latinoamericane. Una parte delle istituzioni italiane indifferenti di fronte al dramma per numerosi interessi soprattutto di natura economica (addirittura durante la dittatura la Farnesina chiuse l’Ambasciata italiana a Buenos Aires). Il ‘Corriere della Sera’ del tempo che non scrisse nulla su quanto stava accadendo in Argentina, perché controllato dalla P2 di Licio Gelli. Gli imprenditori argentini, buona parte della Chiesa cattolica, il potere economico internazionale.

Dopo l’analisi, Carlos Cherniak si sofferma sulla pratica del Robo de los niños. Sono 500 i bambini nati nei centri di detenzione clandestina, rapiti – le madri uccise – e dati illegalmente in adozione. E’ in corso una campagna per ritrovare i neonati oggi 38enni. Il ministro Cherniak ed Estela Carlotto, presidente delle Abuelas de Plaza de Mayo, vanno alla loro ricerca. Ad oggi ne sono stati ritrovati 110. Per il ministro in Argentina deve essere fatto un importante processo di verità, memoria e giustizia.

Alle spalle dei relatori, il quadro di Salvador Gaudenti, artista di Castrovillari che ha vissuto in Argentina, lascia una traccia visibile: un ragazzo, una benda sugli occhi (la metodologia tipica dei militari), una pistola puntata alla tempia. E la scritta: «proibito dimenticare».

 

Durante i lunghi mesi di prigionia ho spesso pensato a come riferire il dolore provocato dalla tortura. È ho sempre concluso che non è possibile riuscirci. È un dolore privo di punti di riferimento, di simboli rilevatori, di segnali d’indicazione. L’uomo viene spostato così rapidamente da un mondo all’altro che non ha modo di attingere a una riserva d’energia per far fronte a tanta scatenata violenza. È questa la prima fase della tortura: cogliere l’uomo di sorpresa, senza consentirgli nessuna difesa. All’uomo, le mani vengono chiuse dai ferri, dietro la schiena; gli vengono bendati gli occhi. L’uomo viene sommerso da una gragnola di colpi. Viene buttato a terra e qualcuno conta fino a dieci, ma, non viene ucciso. L’uomo viene condotto a quella che potrebbe essere una branda, o un tavolo; viene denudato, irrorato d’acqua, legato alle estremità della branda o del tavolo, braccia e gambe allargate. E comincia l’applicazione delle scariche elettriche. È impossibile gridare, si ulula. Quando comincia il lungo ululato dell’uomo qualcuno con morbide mani gli controlla il cuore, qualcuno ficca una mano nella sua bocca per estrarne la lingua e impedire che l’uomo soffochi. Qualcuno introduce un pezzo di gomme nella bocca dell’uomo per impedire che si morda la lingua o che si distrugga le labbra. Una pausa breve. E poi tutto comincia daccapo. Questa volta accompagnato da insulti. Una pausa.

E poi le domande. Una pausa. E poi parole di speranza. Una pausa. E poi insulti. Una pausa. E poi, le domande

(Testimonianza dell’ex detenuto Jacobo Timerman tratta dalla tesi di Rossella Tallerico)

 

 

Rita Paonessa

Avviata collaborazione tra Università e Italia Lavoro

RENDE (CS) – Una sinergia efficace, che ha soddisfatto le aspettative dei soggetti in campo e prodotto positivi risultati, tanto sul piano della collaborazione istituzionale che della crescita professionale di giovani laureati.

E’ quanto, in sintesi, può dirsi del Progetto Lavoro&Sviluppo4, realizzato tra Italia Lavoro SpA, Agenzia Tecnica del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e l’Università della Calabria.

Attraverso Lavoro&Sviluppo4, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” 2007–2013 per le Regioni dell’Obiettivo Convergenza, l’Ateneo calabrese ha avuto la possibilità di attivare 40 tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro.

Un’opportunità che ha permesso di qualificare ulteriormente il nutrito gruppo di aziende, atenei, istituti ed enti pubblici di ricerca che, sia in Calabria che nelle altre regioni dell’Obiettivo Convergenza, hanno aderito all’iniziativa.

Il progetto è stato presentato dal rettore Gino Mirocle Crisci e da Francesco De Simone, uno dei referenti del Progetto Lavoro&Sviluppo4 Calabria. Erano presenti anche la delegata per l’Orientamento, i Servizi agli Studenti e l’Apprendimento Permanente, Assunta Bonanno, e la responsabile dell’Unità Operativa Complessa Orientamento Sonia Gallo.

“Si tratta – ha detto tra l’altro Crisci – di una sperimentazione che aiuta a potenziare le competenze e le capacità dei giovani universitari, anche attraverso un’analisi preventiva dei fabbisogni delle organizzazioni produttive presenti sul territorio di riferimento, facilitandone l’inserimento nel mondo del lavoro>.

Il segreto della longevità in poche proteine

RENDE (CS) – Il Washington Post ha dato notizia di uno studio sull’importanza della dieta povera di proteine in età adulta, al quale ha dato un significativo contributo il gruppo di genetica dell’invecchiamento e della longevità dell’Università della Calabria diretto dal prof. Giuseppe Passarino.

Lo studio in questione, coordinato dal prof. Valter Longo dell’University of Southern California di Los Angeles, è stato pubblicato il 4 marzo sulla rivista Cell Metabolism. Esso dimostra come l’apporto eccessivo di proteine (soprattutto di proteine animali provenienti da formaggio e carne) abbia un effetto negativo a medio e lungo termine sulla salute, aumentando di molto la probabilità di andare incontro a cancro o a malattie cardiovascolari a causa del conseguente innalzamento di una sostanza detta IGF1.

La ricerca ha peraltro mostrato che l’effetto negativo dell’apporto proteico diminuisce dopo i 65 anni, grazie ai cambiamenti fisiologici dell’organismo che comincia ad usare maggiormente le proteine ed ha un fisiologico calo di IGF1.

Allo studio, come si diceva, ha partecipato anche il gruppo di genetica dell’invecchiamento e della longevità dell’Università della Calabria diretto dal prof. Passarino. I centenari calabresi possono infatti essere un modello di dieta avendo nella loro vita seguito una dieta ipoproteica, con un aumento di proteine dopo i 60-70 anni, grazie al più diffuso benessere.

L’importanza della dieta per i centenari calabresi è peraltro dimostrata dal fatto che nella front page della rivista Cell Metabolism, si trova una bella foto di Salvatore Caruso, arzillo 108enne di Molochio (RC).

Va sottolineato che lo studio appena pubblicato rientra nell’ambito di una più ampia e organica collaborazione tra il gruppo di genetica dell’invecchiamento e della longevità dell’Università della Calabria diretto dal prof. Passarino ed il gruppo diretto dal prof. Longo. Infatti, un protocollo di intesa tra l’Unical e l’University of Southern California è stato firmato nel 2012 e nell’ambito di tale accordo alcuni studenti hanno trascorso periodi di stage (nell’ambito della tesi o del dottorato) presso i laboratori del prof. Longo.

Nuovo brevetto per testare la qualità dell’olio d’oliva

RENDE (CS) – Una tecnica innovativa, messa a punto nei laboratori di Chimica dell’Università della Calabria, consentirà d’ora in avanti di stabilire con precisione assoluta la freschezza dell’olio d’oliva.

E’ l’importante risultato al quale sono giunti i ricercatori Giuseppina De Luca e Loredana Maiuolo, insieme al prof. Giovanni Sindona, direttore del dipartimento di Chimica di Arcavacata, che la prossima settimana depositeranno un brevetto, già autorizzato dall’Ateneo, basato sulla metodologia della risonanza magnetica.

Si tratta di una novità assoluta nel panorama delle attività e delle iniziative, non solo di tipo scientifico, finalizzate ad assicurare la migliore qualità di prodotti, come appunto l’olio d’oliva, che hanno un larghissimo uso quotidiano. E che ogni giorno riguardano milioni di persone, con ripercussioni significative non solo sulle loro buone abitudini culinarie ma sulla loro stessa salute.

Nota per le sue mirabili applicazioni nella diagnostica medica, la risonanza magnetica si è rivelata uno strumento fondamentale di indagine a livello molecolare. Introdotta in Calabria dal compianto prof. Pietro Bucci, indimenticato docente di Chimica e Rettore dell’Unical, è stata portata avanti dalla sua scuola, rappresentata in questo brevetto da Giuseppina De Luca, mentre Loredana Maiuolo ha fornito gli strumenti chimici per funzionalizzare opportunamente le molecole, contenute nell’olio e sottoposte ad esame.

Il brevetto in questione interpreta in maniera efficace e puntuale un disciplinare relativo all’alta qualità dell’olio extra vergine d’oliva, contenuto nel decreto ministeriale del novembre 2012, che definisce l’indice di invecchiamento di un olio in funzione del rapporto 1,2-, 1,3-gliceridi che può variare dal un minimo del 70%, per oli prodotti nel periodo novembre-marzo, al 50% per quelli prodotti nel periodo agosto-ottobre.

 

L’Unical all’attenzione della Ricerca Industriale Biotech in USA

Mariafrancesca Scalise

COSENZA – Mariafrancesca Scalise è stata inserita nella classifica delle migliori 5 comunicazioni orali tenute nell’ambito della “Student Poster Competition” con una presentazione dal titolo: “Assay for aminoacid transporters as target of antitumor drugs”, nell’ambito della terza edizione del Congresso SLAS 2014 (Society for Laboratory, Automation and Screening) che si è tenuta a San Diego, California, dal 18 al 22 Gennaio.

Oltre 5800 partecipanti da 46 diversi paesi hanno preso parte ai lavori del meeting che ha come obiettivo quello di riunire il mondo della ricerca universitaria e industriale nel campo del “Drug Discovery” con lo scopo di individuare linee guida innovative per il design di nuovi farmaci e l’identificazione di target terapeutici.

Tra gli abstracts di coloro che hanno partecipato in qualità di studenti, PhD students e Post-docs è stata effettuata una selezione per attribuire 46 “Tony B. Travel Awards”. Tra questi è stato selezionato anche il lavoro di Scalise.