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La Reggina riconquista momentaneamente i playoff: Casertana sconfitta 1-0

REGGINA-CASERTANA 1-0

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Gasparetto, Solini (36′ st Pogliano); Kirwan, De Falco, Salandria, Franchini; Strambelli (45’+1′ st Marino), Bellomo (36′ st Baclet); Tulissi (17′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Procopio, Redolfi, Ungaro, Doumbia. All.: Cevoli

CASERTANA (3-5-2): Adamonis; Lorenzini, Rainone, Pascali; Blondett (36′ st Cigliano), De Marco (10′ st Pinna), Vacca (30′ st Santoro), D’Angelo, Zito; Padovan, Castaldo. In panchina: Zivkovic, Ciriello, Matese, Gonzalez, Genoese, Moccia, Leonetti. All.: Pochesci

ARBITRO: Marini di Trieste

NOTE: Ammoniti: Rainone (C), Zito (C), D’Angelo (C), Salandria (R), Strambelli (R). Recupero: 2′ pt, 5′ st

MARCATORI: 30′ st Kirwan (R)

 

REGGIO CALABRIA – Più incerta che mai la corsa ai playoff. Il Rende cade col Trapani e la Reggina non si lascia sfuggire il sorpasso. Basta la vittoria con la Casertana, risucchiata anch’essa nella lotta per le ultime piazze valide per il post-season.

Parte davvero forte la Reggina che, incredibilmente, non riesce a passare in vantaggio dopo appena un minuto: la difesa campana si addormenta su una rimessa dalla sinistra che imbecca Bellomo. L’ex Bari guadagna il fondo e mette in mezzo per Tulissi che a mezzo metro dalla porta si calcia sullo stinco e spreca un gol già fatto. Al 13′ gli amaranto confezionano un’occasione altrettanto clamorosa. Strambelli conduce la ripartenza sulla sinistra; la Casertana è scopertissima sul lato debole e, al momento del cross basso, nessuno contrasta Bellomo. Il trequartista ha il tempo di sistemarsi il pallone col controllo e di calciare dal cuore dell’area. Incredibilmente il tiro è centrale, seppur potente, e Adamonis si salva. La Reggina evidentemente fiuta l’occasione e sembra più convinta rispetto alle ultime uscite. La porta però è stregata. Ci si mette anche la traversa, quando Kirwan di testa raccoglie l’angolo di Strambelli. De Falco cerca l’eurogol al 40′ con un tiro al volo da fuori area, ma Adamonis vola e la toglie dal sette.

Insomma, è solo una casualità che la Reggina non sia già in vantaggio al termine della prima frazione. Dato inusuale per una squadra con persistenti problemi offensivi. Anche nel secondo tempo, dopo un quarto d’ora, la solfa non cambia, con Bellomo che carica il destro e spedisce di poco fuori. Strambelli prova la giocata alla Robben ma il suo sinistro non è acuminato. Poco male, perché al 75′ un cross del pugliese genera caos in area campana. Bellomo ciabatta la conclusione, Adamonis si tuffa in maniera incerta e Kirwan lo beffa. Vantaggio di inestimabile valore per gli amaranto. A Pochesci non basta la retorica delle sue conferenze stampa. La Casertana non costruisce e la Reggina porta meritatamente a casa i tre punti e il piazzamento playoff.

 

La Reggina supera all’ultimo respiro la Cavese

CAVESE – REGGINA 0-1

CAVESE: (4-3-3): De Brasi; Nunziante (1′ st Lia), Silvestri, Bacchetti, Ferrara (24′ st Filippini); Favasuli, Tumbarello, Pugliese (1′ st Castagna); Rosafio (12′ st De Rosa), Fella (24′ st Flores Heatley), Sainz-Maza. In panchina: Bisogno, Manetta, Buda, Bruno, Agate, La Ferrara, Dibari. All.: Modica.

REGGINA (3-4-3): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Kirwan, De Falco, Zibert (41′ st Martiniello), Franchini; Strambelli, Tulissi (23′ st Baclet), Bellomo (37′ st Marino). In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Procopio, Redolfi. All.: Cevoli.

ARBITRO: Arace di Lugo di Romagna

NOTE: Ammoniti: Tulissi (R), Marino (R), Flores (C), Favasuli (C)

MARCATORI: 45′ st Martiniello (R)

 

Lo scossone del cambio in panchina, almeno nell’immediato, ha portato in dote la vittoria per la Reggina. Il gol di Martiniello al 90′ permette infatti agli amaranto di sconfiggere la Cavese, a pari punti prima del match anche se con una partita in meno.

Inizio al solito lento per gli amaranto, con i padroni di casa più propositivi. Al 18′ Fella imbecca Rosafio che, a tu per tu col portiere, non riesce a trafiggere Confente. Al 24′ Sainz Maza converge e scarica il destro, ma Confente ancora una volta conferma il suo valore e devia in corner. Tre minuti più tardi Tulissi sfonda a sinistra, Zibert arriva sul secondo palo in spaccata e manda di poco alto. La Reggina sembra crescere ma il primo tempo si chiude a reti inviolate.

La ripresa si apre con un’occasione interessante: Tulissi si conquista una punizione dalla sinistra sul lato corto dell’area. Bellomo però calcia alto. Una decina di minuti più tardi Roafio si aggiusta il pallone sulla trequarti, punta il palo alla sinistra di Confente e scarica un sinistro basso che colpisce il legno. La Reggina non sembra leggere bene le azioni dei campani, ma intorno al quarto d’ora ha una grandissima occasione. La difesa della Cavese è altissima ma non copre il pallone; così c’è un lancio in profondità per Tulissi che giunge in area ma, ostacolato dai difensori, non riesce a calciare in porta. La palla rotola sui piedi di Bellomo che restituisce a Tulissi sul secondo palo; l’attaccante però controlla di mano e l’arbitro ferma l’azione. Al 66′ Kirwan riceve un lancio sulla destra e viene atterrato sul limite dell’area. Sembrerebbe esserci rigore, o quantomeno punizione, ma l’arbitro inspiegabilmente lascia correre. Il match sembra destinato alla parità, ma proprio allo scoccare del 90′ il difensore in marcatura su Baclet legge malissimo una scialba punizione dalla sinistra. Martiniello ci arriva con l’esterno e timbra la vittoria.

Tre punti fondamentali sia per il morale sia per mantenere vivo il sogno playoff. Ora Cevoli dovrà trovare, almeno in quest’ultimo stint di campionato, la continuità che è mancata per tutta la stagione.

Il Catanzaro spreca ancora: la Viterbese rimonta da 0-2 a 2-2

VITERBESE (3-5-2): Valentini; Sparandeo, Atanasov, Rinaldi; De Giorgi (31’st Molinaro), Tsonev (2’st Cenciarelli), Damiani (21’st Zerbin), Palermo, Mignanelli; Vandeputte, Polidori. In panchina: Thiam, Bertolini, Del Prete, Milillo, Coppola, Artioli, Serramisco, Pacilli, Luppi. All.: Antonio Calabro

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Signorini, Riggio, Celiento; Nicoletti, De Risio, Maita, Casoli; D’Ursi (31’st Figliomeni), Bianchimano (21’st Eklu), Fischnaller (36’st Statella). In panchina: Elezaj, Mittica, Nikolopoulos, Pambianchi, Lame, Favalli, Iuliano, Posocco. All.: Gaetano Auteri

ARBITRO: Santoro di Messina

NOTE: Espulsi: Rinaldi (V), Signorini (C), Maita (C). Ammoniti: D’Ursi (C)

MARCATORI: 34’pt Fischnaller (C), 23’st D’Ursi (C), 30’st Polidori (V), 47’st Atanasov (V)

 

VITERBO – Ancora una volta il Catanzaro non sa gestire il vantaggio. Altra rimonta subita dai giallorossi che, in vantaggio per 2-0, si fanno rimontare, complici le espulsioni di Maita e Signorini. A posteriori uno sperpero ancor più delittuoso, vista la sconfitta del Catania.

Partita poco godibile all’inizio, col Catanzaro ancora alle prese con un terreno di gioco accidentato che impedisce di giocare il pallone con precisione. I giallorossi alzano qualche pallone di troppo e, poco abituati ad agire con la sfera per aria, sembrano faticare. La Viterbese in avvio colleziona qualche calcio d’angolo ma non crea occasioni significative. Al 28′ Maita commette il fallo che gli costa la prima ammonizione. Al 33′ però la gara svolta per il Catanzaro, con punizione dai venticinque metri in zona centrale. Fischnaller calcia di piattona alla Drogba, con la palla che si alza e scende improvvisamente sotto l’incrocio del secondo palo. Gol dal fuoriclasse del bolzanese, con una tecnica di tiro tra le più peculiari. Per il Catanzaro la gara sembra andare di bene in meglio quando Rinaldi, capitano laziale, con un giallo sulle spalle, interviene su Bianchimano e si becca il secondo cartellino. Sul finale di tempo il tiro di D’Ursi, respinto dal portiere, bacia il palo.

Nella ripresa De Giorgi prova ad agguantare il pari sugli sviluppi di un corner ma non c’entra la porta. Al 63′ Maita commette un fallo tattico e si fa espellere per doppia ammonizione. Il match è di nuovo in parità numerica ma il Catanzaro raddoppia, ancora grazie alla premiata ditta Fischnaller-D’Ursi, col primo ancora nelle vesti di assistman. L’attaccante campano insacca facilmente da dentro l’area. Ancora loro due sfiorano il terzo gol: tiro respinto di Fischnaller e sulla ribattuta il numero sette spara alle stelle. E’ un copione già visto: i giallorossi con buon margine di vantaggio sprecano occasioni incredibili, poi dal nulla prendono gol, e restituiscono vigore ad avversari tramortiti, senza gestire con calma la palla. Così, Signorini atterra Zerbin in area, si prende anche lui il doppio giallo e regala a Polidori il rigore del 2-1. In nove le aquile reggono fino al 90′, quando Atanasov raccoglie un cross di Sperandeo e batte Furlan.

Un pareggio che fa male, perchè il Catanzaro anche stavolta ha scherzato con il fuoco. Bisogna migliorare la capacità di gestire la partita e leggerne i momenti. A differenza del campionato, nei playoff non si può rimediare alla partita successiva.

 

Sicula Leonzio fatale per Drago: Cevoli torna sulla panchina della Reggina

REGGINA – SICULA LEONZIO 0-1

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Salandria; Franchini, Zibert (1′ st Franchini), Marino (25′ st Tulissi); Bellomo; Strambelli, Baclet (8′ st Martiniello). In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Solini. All.: Drago

SICULA LEONZIO (4-3-1-2 ): Pane; De Rossi, Laezza, Ferrini, Squillace; Esposito (11′ st Gammone), Magelaitis, D’Angelo: Marano; Russo, Miracoli. In panchina: Polverino, Talarico, Giunta, Rossetti, D’Amico, Milesi, Petta, Vitale, Cozza, Palermo. All.: Torrente

ARBITRO: Panettella di Bari

NOTE: Ammoniti: Laezza (SL), Salandria (R)

MARCATORI: 28′ pt Marano (SL)

REGGIO CALABRIA – Altro cambio in panchina per la Reggina. Nonostante il mercato faraonico, la squadra non riesce ad ingranare. Si pensava che l’esperienza di Drago avrebbe portato coesione in campo, ma non è stato così. Dopo la sconfitta con la Sicula Leonzio il tecnico ex Crotone è stato sollevato dall’incarico. Al suo posto torna Cevoli, che almeno ripartirà da un ambiente a lui familiare: «C’è poco tempo per fare altro. – ha chiosato il presidente Gallo – Si torna all’antico».

Fatale dunque la sconfitta di questo pomeriggio al Granillo. Gli amaranto cercavano punti preziosi per rimettersi in scia con la zona playoff ed erano partiti con buona vena: al 2′ Kirwan sfonda a destra e mette in mezzo un bel pallone rasoterra su cui Baclet non riesce ad arrivare in spaccata. Al quarto d’ora Strambelli si costruisce il tiro in zona centrale. La palla è tesa e potentissima ma termina di poco a lato. La partita scorre senza troppe emozioni fino al 28′, minuto del vantaggio leontino. Zibert è impreciso nel disimpegno ed Esposito gli porta via palla. Russo entra in possesso a sinistra e pennella un cross a giro verso il secondo palo dove Marano schiaccia di testa per l’1-0. Un altro pericolo arriva ancora con traversone dalla sinistra, ma stavolta Confente blocca la torsione di Miracoli.

Nel secondo tempo a suonare la carica è ancora Strambelli che ci prova con una rovesciata di sinistro. Il tiro è debole e il portiere blocca. Al 59′ poi l’ex Matera, dopo essere scivolato, riprende tempestivamente l’equilibrio e in un nanosecondo carica il tiro dai venticinque metri. La palla è potente e precisa, come spesso accade quando esce dal piede di Strambelli, ma colpisce la traversa. Per la Sicula risponde una bella combinazione tra Miracoli e D’angelo, con la punta che di tacco libera al tiro il secondo a due passi dal portiere. Il tiro però finisce addosso a Confente.

Termina così con un’altra sconfitta amara per una Reggina troppo prevedibile e troppo legata alle iniziative di Strambelli. Neanche Cevoli era stato in grado di dare un’identità offensiva alla squadra. Vediamo se in tre giornate riuscirà a invertire il trend.

Il Catanzaro domina ma perde con la Virtus Francavilla

CATANZARO – VIRTUS FRANCAVILLA 2-3

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Riggio, Nicoletti; Casoli, Maita, De Risio, Favalli (29′ pt Posocco, 32′ st
Eklu); Ciccone (32′ st Bianchimano), D’Ursi, Fischnaller. All.: Auteri. In panchina: Elezaj, Iuliano, Signorini,
Nikolopoulos, Lame, Mittica, Figliomeni.

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2): Nordi, Pino, Tiritiello (31′ st Cason), Caporale (19′ st Marino); Albertini, Gigliotti (31′ st Pastore), Zenuni (37′ st Vrdoljak), Folorunsho, Nunzella; Partipilo, Sarao. All.: Trocini. In panchina:
Saloni, De Luca, Tchetchoua, Cavaliere, Corado, Puntoriere, Monaco

 

ARBITRO: Di Graci di Como

NOTE: Ammoniti: Nunzella (VF), Ciccone (C), Zenuni (VF), Casoli (C), Maita (C)

MARCATORI : 8′ pt Celiento (C); 10′ pt Sarao (VF); 17’pt Fischnaller (C); 21′ pt Sarao (VF); 32′ st Zenuni (VF)

 

CATANZARO – Battuta d’arresto per il Catanzaro, che perde momentaneamente il terzo posto e non riesce a sfruttare una giornata dal calendario potenzialmente favorevole.

Al solito, i giallorossi partono forte e passano già all’8′. Bello schema da corner corto, con Maita che crossa verso il secondo palo dove, inesorabile, spunta Celiento, ormai stabilmente inquilino dell’area di rigore. Il vantaggio dura un paio di minuti, perché uno dei molti ex, Sarao, svetta dentro l’area da posizione apparentemente innocua ma riesce a imprimere una forza al pallone che lo porta dritto dritto sotto la traversa del primo palo, con Furlan sorpreso dalla potenza dello stacco. Il Catanzaro però non si perde d’animo, perché gli avversari spesso hanno distanze troppo lunghe e c’è spazio alle spalle degli esterni. Così nasce la transizione del 2-1, confezionata dai due velocisti D’Ursi e Fischnaller, col bolzanese che di collo supera Nordi.

Nel secondo tempo il Catanzaro inizia ancora meglio se possibile, con Maita che tesse triangolazioni in mezzo, attrae la pressione e trova i corridoi alle spalle della difesa alta e lenta. Purtroppo il Catanzaro non è troppo preciso in rifinitura. Il calcio è uno sport con punteggi bassi e può bastare una casualità a capovolgere tutto. Così, un tiro innocuo e disperato da posizione impossibile sul centro sinistra di Sarao, circondato da tra uomini, viene deviato da Riggio. La palombella scavalca Furlan, ancora immobile. La stessa reazione il portiere l’avrà a un quarto d’ora dal termina, quando Zenuni tira fuori dal nulla un destro alla Gerrard e toglie la ragnatela dall’incrocio.

Il Catanzaro non ha la lucidità di reagire e di riprendere una partita dominata in lungo e in largo. Il calcio è così, profondamente ingiusto a volte. Resta la frustrazione per i gol abbastanza estemporanei subiti e per la poca precisione sotto porta. Ancora una volta i giallorossi si sono fatti rimontare. In partite a eliminazione diretta come quelle dei playoff, dove se possibile le casualità pesano ancora di più, sarà bene riuscire a interpretare meglio i momenti della partita.

 

La Reggina non trova continuità: il Rieti si impone 1-0

RIETI-REGGINA 1-0

RIETI (3-5-2): Marcone; Mattia, Gigli, Delli Carri; Brumat, Marchi, Palma (28′ st Venancio), Carpani (28′ st Garofalo), Zanchi; Maistro (33′ st Cernigoi), Gondo (45’+3 st Tommasone). In panchina: Costa, Scardala, Venancio, Tiraferri, Gualtieri, Criscuolo, Konate, Svidercoschi, Corinti. All.: Capuano.

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Salandria (33′ st Solini); Zibert (33′ st Martiniello), De Falco, Marino (1′ st Baclet); Bellomo; Strambelli, Doumbia (11′ st Tulissi). In panchina: Farroni, Vidovsek, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Franchini, Sandomenico. All.: Drago.

ARBITRO: Donda di Cormons

NOTE: Ammoniti: Carpani (RI)

MARCATORI: 43′ pt Palma (RI)

 

Non riesce a trovare continuità la Reggina di Massimo Drago. Eziolino Capuano, dopo quello del Catanzaro, si prende anche lo scalpo degli amaranto grazie a un gol di Palma sul finale di primo tempo.

La partita inizia con ritmi non troppo alti e, come spesso è accaduto quest’anno, la Reggina non sembra avere molte idee su come attaccare. Ci sono un paio di calci d’angolo battuti a rientrare, ma niente di più. Intorno alla mezz’ora il Rieti si affaccia in area avversaria con Palma che scivola via al terzino e, dopo un contrasto, reclama il penalty. L’arbitro non è d’accordo e si prosegue. Al 40′ una bella punizione di Strambelli dalla trequarti viaggia all’altezza dell’area piccola ma nessuno degli amaranto riesce a spizzare in porta. Il Rieti invece sfrutta alla grande il suo calcio piazzato. Sinistro a rientrare di Zanchi dal lato corto dell’area che si dirige verso l’incrocio del primo palo. Confente respinge in maniera imprecisa e il più lesto ad arrivare sul pallone è Palma che porta in vantaggio i suoi.

Nel secondo tempo la Reggina ha l’obbligo di alzare i giri. Strambelli al solito prova a caricarsi la squadra sulle spalle con un sinistro dai venti metri che termina di poco alto. Si prova a sfruttare la fisicità di Baclet per generare seconde palle in zone interessanti, ma in generale la squadra è proprio ispirata. Il francese riesce a creare i presupposti per il tiro di Martiniello, bloccato da Marcone. Il Rieti si difende senza problemi e all’81’ trova la combinazione con cui sfiora il raddoppio: bell’azione sulla destra con cross che finisce sulla testa di Cernigoi. Palla alta di un niente. L’occasione più grande però è di Martiniello, che su un’azione piena di rimbalzi riesce a coordinarsi per la rovesciata da dentro l’area. Marcone è reattivo e blinda il risultato.

Altra vittoria di prestigio per Capuano ed ennesima prestazione interlocutoria per la Reggina.

 

Il Catanzaro si impone 2-0 con la Cavese

CAVESE – CATANZARO 0-2

CAVESE (4-3-3): De Brasi; Palomeque, Silvestri (1’st Logoluso), Bacchetti, Filippini; Nunziante (19’st Castagna), Bruno (23’st Manetta), Ferrara (1’st Magrassi); Heatley (22’st Buda), Fella, Sainz-Maza. In panchina.(Bisogno, De Rose, Agate, La Ferrara)All.: Modica

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Signorini (22’pt Nicoletti), Riggio; Casoli,Maita, De Risio, Favalli; Bianchimano (22’pt D’Ursi), Fischnaller (24’st Posocco), Ciccone (29’st Eklu). In panchina.(Elezaj, Iuliano, Nikolopoulos, Mittica, Figliomeni)All.: Auteri

ARBITRO: Amabile di Vicenza (Fraggetta-Pompei Poentini)

NOTE: Ammoniti Silvestri, De Risio, Palomeque

MARCATORI: 26’pt Fischnaller (C), 40’st D’Ursi (C)

 

CAVA DE’ TIRRENI – Dopo le tre sconfitte consecutive ormai il Catanzaro si era rassegnato alla prospettiva degli odiatissimi playoff. A due giornate di distanza dalla sconfitta di Rieti, invece i giallorossi hanno ripreso a rosicchiare punti sulla capolista, con la Juve Stabia che ha problemi d’efficienza proprio come Leclerc questo pomeriggio nel GP di Bahrain. Così Fischnaller d D’Ursi riportano i giallorossi a un potenziale -5 dai campani, con il Trapani però sempre in mezzo.

Iniziano forte gli ospiti, con Favalli che scende sulla sinistra e crossa su Casoli. Il pallone è alto, ma l’ex Gubbio riesce a domarlo e a calciare rasoterra sul primo palo. De Brasi scende lentamente e mette in angolo. Sul corner Fischnaller anticipa tutti, gira di testa verso il secondo palo e colpisce il montante. L’entusiasmo però scema intorno al 20′, con Bianchimano e Signorini costretti a uscire per infortunio. Al loro posto D’Ursi e Nicoletti. Giusto il tempo di saggiare il terreno di gioco e l’attaccante campano entra in temperatura. Lancio lungo dalla difesa che Silvestri legge male e si fa rimbalzare alle spalle. D’Ursi si incunea, controlla verso la porta e costringe il difensore a stenderlo in area. Rigore che Fischnaller trasforma per l’1-0. La Cavese ci prova con qualche tiro dalla distanza. Sainz-Maza in particolare crea incertezza in Furlan che non blocca e lascia il pallone sui piedi di Fella. Gol facile, che però l’assistente annulla per fuorigioco.

Nel secondo tempo i giallorossi vogliono incrementare il bottino. Bell’azione palla avanti-palla indietro che libera Ciccone alle spalle della difesa. Il numero due punta il difensore in area, rientra sul sinistro e fa sibilare il pallone a pochi centimetri dal secondo palo. Risponde ancora Fella con un bel tiro a mezz’aria che termina a lato. Sul finale di partita potenziale grande occasione per i padroni di casa. Punizione dal lato corto dell’area che Sainz-Maza batte corto sul limite dell’area. Logoluso calcia ma il tiro viene ribattuta. La palla arriva sui piedi di D’Ursi che apre il DRS, surclassa in velocità i difensori della Cavese, arriva davanti al portiere e di piatto chiude la partita.

Il morale ora è di nuovo alto.

 

Vittoria autoritaria della Reggina col Catania

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Seminara (28′ st Solini); Marino (29′ st Salandria), De Falco, Zibert (30′ st Franchini); Bellomo (30′ st Tulissi); Doumbia, Strambelli. In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Tassi, Redolfi, Martiniello. All.: Drago

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Silvestri, Aya, Marchese (20′ st Marchese); Calapai, Rizzo, Lodi (20′ st Carriero), Bucolo, Baraye (4′ st Sarno); Di Piazza (20′ st Llama), Marotta (13′ st Curiale). In panchina: Bardin, Lovric, Angiulli, Liguori, Brodic, , Esposito. All.: Novellino

ARBITRO: Zufferli di Udine

NOTE: Ammoniti: De Falco (R), Rizzo (C), Baraye (C), Silvestri (C). Espulso Curiale (C)

MARCATORI: 13′ pt Strambelli, 1′ st Bellomo, 13′ st Strambelli

 

REGGIO CALABRIA – Vittoria autoritaria per la Reggina. Finalmente un successo convincente per gli uomini di Drago, che sconfiggono un Catania reduce dalle vittorie di prestigio con Catanzaro e Juve Stabia.

Inizio convincente degli amaranto, che dopo tre minuti ci provano con un bel tiro di Strambelli dalla distanza. La palla termina di poco alta. Qualche secondo dopo Doubmia prova a calciare da dentro l’area, ma il suo tiro viene respinto in corner. Dovrà aspettare altri nove minuti la Reggina per timbrare l’1-0. Al 12′ infatti Doumbià controlla un pallone al limite dell’area, si defila sulla destra e mette in mezzo dove Strambelli, a rimorchio, calcia rasoterra sul primo palo, dove Pisseri non può arrivare. Il Catania ha bisogno di svegliarsi, e ci prova con una bella combinazione tra Lodi, Di Piazza e Bucolo, con quest’ultimo che fa perno sul difensore in area e calcia di potenza. Confente però copre bene e respinge. Da segnalare nel finale di tempo un altro bel tiro di Strambelli dai venticinque metri, innescato da una buona combinazione palla a terra. Il manto erboso del Granillo, finalmente all’altezza, permette di far circolare più velocemente il pallone.

Il secondo tempo non si potrebbe aprire meglio per la Reggina. De Falco scodella in area per Doumbia, che controlla di petto e aggira Silvestri. Il difensore è totalmente scoordinato e butta a terra l’avversario. Rigore ineccepibile trasformato da Bellomo. Ma non è ancora finita. Il Catania infatti inizia ad alzare il baricentro e quindi a scoprire il fianco in contropiede. La Reggina prova a colpire al 55′, ma Marino ciabatta e il suo tiro viene respinto. La palla vaga intorno al limite dell’area dove viene raccolta da Strambelli, che con un tiro alla Del Piero toglie la ragnatela dall’incrocio del secondo palo e sigla il 3-0. L’ex Matera è in forma smagliante, e all’80’ prova un tiro fotocopia di quello precedente. Palla di poco fuori. C’è tempo per l’espulsione di Curiale, figlia di qualche screzio proprio con Strambelli.

Finisce così una partita in cui finalmente la Reggina ha giocato da seria candidata alla vittoria dei playoff.

Catanzaro di nuovo convincente: 3-0 con la Sicula Leonzio

CATANZARO – SICULA LEONZIO 3-0

CATANZARO Furlan; Celiento, Signorini (37’st Nicoletti), Riggio; Statella, Maita (37’st Eklu), Iuliano (22’st De Risio), Favalli; Bianchimano (27′ D’Ursi), Fischnaller, Casoli (27’st Ciccone). In panchina: Elezaj, Mittica, Ciccone, Pambianchi, Nicoletti, Lame, Posocco. All.: Gaetano Auteri

SICULA LEONZIO Pane; Aquilanti, Laezza, Ferrini; De Rossi, D’Angelo (9’st Gammone), Esposito (28’st D’Amico), Marano (44’st Palermo), Squillace; Russo (28’st Vitale), Miracoli. In panchina: Polverino, Maugeri, Petta, Talarico, Giunta, Rossetti. All.: Torrente

ARBITRO: Curti di Milano

NOTE: Ammoniti: Bianchimano (C), Eklu (C). Espulso Aquilanti (SL). Recupero 2′ pt, 3′ st

 

CATANZARO – Riprende il cammino del Catanzaro, ormai indirizzato più ai playoff che alla promozione diretta. Dopo tre sconfitte consecutive i giallorossi si impongono per 3-0 contro la Sicula Leonzio, in dieci per quasi tutto il secondo tempo.

La partita però inizia col brivido, coi fantasmi di Bisceglie, Catania e Rieti a far sospirare il Ceravolo. Dopo un minuto gli ospiti costruiscono sulla sinistra, con una palla in mezzo respinta affannosamente da Signorini. La sfera resta all’altezza del dischetto, dove arriva Marano che incredibilmente spara alle stelle. I giallorossi rispondono qualche minuto dopo con Fischnaller che approfitta di un campanile, col vento che sposta la traiettoria del pallone,  e sorprende il portiere in uscita. La palla si insacca ma il guardalinee ferma tutto per fuorigioco. Piano piano le aquile prendono confidenza con la partita, alzano il baricentro e riprendono a costruire come al loro solito. La catena di destra è in forma, con Maita e Statella che combinano bene. Su un bel pallone teso dell’ex Cosenza arriva Fischnaller che in girata dal cuore dell’area manda di poco fuori. Al 25′ sembra tutto apparecchiato per il vantaggio, ma il Catanzaro, come spesso è accaduto quest’anno, butta tutto alle ortiche: un rimpallo al limite dell’area favorisce Favalli che mette in mezzo a rimorchio per Iuliano che, solissimo al centro dell’area, colpisce incredibilmente la traversa. Un’occasione clamorosa, ma insignificante in confronto a quella che capita sui piedi di Casoli, che raccoglie il pallone respinto dal montante ma impiega troppo a calciare e favorisce il ritorno di Pane che si salva in corner.

Nonostante le occasioni e l’atteggiamento propositivo, la porta sembra stregata. Il Catanzaro sembra condannato a non segnare, ma a tre minuti dall’inizio della ripresa finalmente gli dei del calcio mostrano un po’ di benevolenza. Aquilanti e Bianchimano si contendono un campanile che cade sulla trequarti leontina. Il difensore legge male, l’attaccante prende posizione e controlla per involarsi in porta. Aquilanti non può fare altro che abbatterlo. Rosso inevitabile. Ovviamente salgono i giri dei padroni di casa, ancora con Bianchimano che ci prova dalla distanza e chiama Pane agli straordinari. Nella concitazione del forcing offensivo, i giallorossi guadagnano un corner battuto corto, con la palla messa in mezzo in un secondo momento da Fischnaller. Signorini svetta e, nonostante non avesse giocato una partita sciapa, lascia Pane di sale. La Sicula ovviamente si scopre e si aprono gli spazi per il contropiede; la specialità di D’Ursi, che subentra a Bianchimano e al 76′ approfitta proprio di una transizione per siglare il raddoppio. L’attaccante campano conduce fino al limite dell’area e triangola con Fischnaller. Una volta davanti al portiere mira all’incrocio e chiude la gara. Il sigillo definitivo lo mette Fischnaller, che con una zampata da calcio d’angolo anticipa tutti sul primo palo.

3-0 perentorio che, si spera, ridarà morale alla squadra per il rush finale.

Il Catanzaro perde ancora: il Rieti si impone 1-0

RIETI-CATANZARO 1-0

RIETI:Marcone; Mattia, Gigli, Delli Carri; Brumat, Carpani (27’st Palma), Marchi, Zanchi; Venancio (19’st Maistro); Gondo, Tommasone (19’st Garofalo). A disposizione: Costa, Tiraferri, De Vito, Gualtieri, Criscuolo, Konate, Barbini, Svidercoschi All. Capuano

CATANZARO: Furlan; Celiento, Riggio, Signorini; Statella, Maita, Iuliano (40’stNicoletti), Favalli (40st Ciccone); Kanoute (1’st Bianchimano), D’Ursi (20’st Casoli), Fischnaller. A disposizione: Elezaj, Pambianchi, Eklu, De Risio, Mittica, Posocco. All. Auteri

ARBITRO: De Angeli di Abbiategrasso

NOTE: Ammoniti Marchi (R), Riggio (C), Gondo (R), Tommasone (R). Recupero 2′ pt,  4′ st

MARCATORI: 32′ st Gigli (R)

 

RIETI – Non riesce a ritrovare il filo il Catanzaro di Auteri. Arriva infatti la terza sconfitta consecutiva per mano del Rieti di Eziolino Capuano.

Catanzaro col 3-4-3 con l’attacco leggero, con Kanouté e Fischnaller a ruotare intorno a D’Ursi. Capuano invece si affida al suo classico 3-5-2, con l’ex Marchi in mezzo al campo.

Partono meglio i laziali, che sembrano più in palla dei giallorossi. Al 4′ Gondo protegge palla al limite dell’area e serve Brumat sulla corsa. Il tiro del classe ’95 impegna severamente Furlan che si rifugia in corner. E’ una partita sporca, con un Rieti intenso e il Catanzaro che fatica a far girare il pallone con i ritmi giusti. La prima combinazione degna di nota nasce al 21′, con fitti scambi a centrocampo che portano al classico cambio gioco per Statella. L’ex Cosenza serve il taglio di Fischnaller che da posizione defilata calcia a lato. Un’altra occasione interessante invece la creano Fischnaller e Iuliano al 37′, con lo scambio che porta il brasiliano al tiro; la palla sibila di poco fuori. Il Rieti risponde sul finale di tempo con Tommasone che controlla dentro l’area e di sinistro costringe Furlan a deviare in corner.

A inizio ripresa Auteri prova a dare più peso all’attacco con Bianchimano al posto di Kanouté. Al 62′ i giallorossi provano ad occupare meglio l’area. Cross di Maita dalla destra verso per la torre di Favalli. La palla torna sul secondo palo da D’Ursi che non ci arriva per un soffio. La partita però fatica a offrire spunti significativi. Così al 77′ arriva il gol decisivo di Gigli, che su corner salta più in alto di tutti e batte Furlan. Il Catanzaro si riversa in avanti e così si aprono spazi invitanti per i contropiedi laziali. Maistro in particolare ci prova dopo un bel dribbling, ma Furlan respinge ancora una volta.

Finisce così con la terza sconfitta consecutiva. Il Catanzaro forse ha bisogno di riprendere un po’ di fiato.