Violenza di genere: convegno domani al Museo del Presente

COSENZA – Domani lunedì due marzo, si terrà il convegno “Fare rete: il rafforzamento delle buone prassi nel contrasto alla violenza di genere” alle 17:30, presso la sala “Tokyo” del museo del Presente. Questi i punti peculiari su cui verterà il convegno, promosso dall’assessorato alle Pari Opportunità:  evidenziare ed approfondire le cause della violenza di genere, fare il punto su cosa è stato fatto e cosa si può fare, rinvigorire una rete interistituzionale attraverso un approccio multidisciplinare. Convegno tutto al femminile: vi prenderanno parte la presidente e la vice-presidente del CUG dell’ateneo di Arcavacata Giuliana Mocchi e Franca Garreffa; la consigliera regionale di parità Maria Stella Ciarletta; Antonella Veltri del direttivo nazionale D.i.Re.; la legale della Fondazione Lanzino Ornella Nucci; Daniella Ceci delegata del Centro contro la violenza alle donne “R. Lanzino”; la presidente del CPO Ordine avvocati di Cosenza Rosa Masi e Giovanna Vingelli direttrice del centro Women Studies-Unical.

Sono invitati a partecipare il presidente della giunta regionale Mario Oliverio, Mario Occhiuto presidente della Provincia di Cosenza, il rettore dell’Unical Gino Crisci, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza Oreste Morcavallo, il presidente f.f. del tribunale di Cosenza Rosa Scotto di Carlo, il procuratore capo presso il Tribunale di Cosenza Dario Granieri, il prefetto Gianfranco Tomao, il questore Luigi Liguori, il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza Giuseppe Brancati, nonché i sindaci dell’area urbana.

L’avvocato Marina Pasqua ha dichiarato: “La situazione di emergenza che si evidenzia sul nostro territorio, non ultimo lo stupro subito di recente da una studentessa Unical, ci obbliga a riflettere sulle cause profonde della violenza contro le donne attraverso l’analisi dei diversi aspetti sociali, culturali, economici, psicologici, sessuali e, dunque, a moltiplicare gli sforzi per arginare tale criticità. Questo convegno vuole essere momento di confronto tra le diverse esperienze di enti, professionisti e volontari attivi nell’area urbana partendo dalla analisi culturale delle radici della violenza di genere. Come nel solco tracciato dalla Convenzione di Istanbul dobbiamo intervenire in ogni luogo di aggregazione affinché si favorisca un reale rispetto tra i sessi ed una visione laica della sessualità. È infatti dalle buone pratiche che bisogna muovere per parlare finalmente di parità al di là degli schemi patriarcali che vedono la donna troppo spesso relegata da una cultura dominante a ruoli marginali: è una questione di civiltà prima che di cultura. È per tale motivo che si cercherà di trattare la violenza di genere non solo come emergenza di ordine pubblico, ma anche come questione politica e morale che investe la sfera individuale e collettiva. Appare dunque necessaria un’attenta analisi della mentalità, sottilmente connivente, che ancora alimenta il terreno culturale da cui si genera e che alimenta abusi e discriminazioni.”.

Ricordo di Carlo Mazzacurati a cura di Ugo G. Caruso

ROMA – Al Cineclub Alphaville di Roma (Via del Pigneto, 283) martedì 3 marzo alle ore 21 è in programma un incontro curato e condotto da Ugo G. Caruso in memoria di Carlo Mazzacurati, scomparso prematuramente agli inizi del 2014. A tratteggiarne la figura umana e artistica ci saranno due collaboratori abituali del regista, gli sceneggiatori Franco Bernini e Doriana Leondeff, che gli furono vicini in momenti diversi del suo percorso. Insieme a loro anche l’attore e doppiatore Pasquale Anselmo, tra gli interpreti del film che sarà proposto a seguire, L’altra vita un titolo del 1992 un pò dimenticato, passato di rado in televisione e mai editato in dvd a causa delle vicende legali che travolsero il suo produttore Angelo Rizzoli.

“L’ho scelto perchè oltre a giudicarlo il suo film più riuscito – confida Caruso, coetaneo del regista scomparso dal quale lo dividono un pugno di giorni – mi pare che per la sottovalutazione cui andò incontro alla sua uscita, rappresenti il paradigma dell’opera di Mazzacurati e della sua fortuna presso la critica e il pubblico, decisamente inferiore, nonostante i vari riconoscimenti, ai suoi meriti e al suo talento. Il film peraltro si avvale di un cast ragguardevole: Sivio Orlando, Adrianna Biedrzynska , Claudio Amendola, Giorgio Tirabassi, Antonello Fassari, Luisa De Santis, Antonella Ponziani, Kim Rossi Stuart oltre a Monica Scattini, anch’ella recentemente scomparsa e al già citato Pasquale Anselmo. Tra i tanti pregi del film è impossibile non menzionare anche il tema musicale composto dal chitarrista americano Ralph Towner. Ambientato in una Roma sorprendente e riconoscibilissima ad un tempo, estremamente vera quanto insospettabile, Un’altra vita racconta un’amore difficile e pericoloso che spinge un uomo mite a sovvertire la propria esistenza grigia e routinaria avventurandosi in una sorta di discesa negli inferi delle periferie romane che lo metterà in contatto con un milieu marginale e sconfinante nella devianza. Cinefilo appassionato, amico da tutti rimpianto, esploratore di paesaggi, siano essi la campagna veneta e il Delta del Po come i sobborghi capitolini, fine tratteggiatore di psicologie femminile, cantore antiretorico degli antireoi e dei dimenticati, il regista padovano che come scrive Antonio Costa nella monografia critica a suo tempo dedicatogli, proteggeva nel suo corpo imponente ‘l’anima dondolante del ragazzo’, attende ancora la rivalutazione che gli è dovuta e la giusta collocazione nel cinema italiano contemporaneo.”.

Parte CO.RE. – Area Urbana Cosenza-Rende

RENDE (Cs) – Aniti vi aspetta lunedì 2 Marzo a partire dalle 17.30 presso il Talent Garden di Rende, sito in Via Marco Polo 7, dove si terrà la presentazione del Laboratorio Territoriale di Innovazione Sociale dell’Area Urbana Cosenza-Rende.

Aniti è un’impresa sociale formata da un gruppo di giovani calabresi, laureati in varie discipline, rafforzato da competenze di professionisti senior di elevato livello scientifico e tecnico. Con il Progetto RisorgiMenti.Lab ha partecipato con successo all’Avviso Pubblico “Smart Cities and Communities and Social Innovation” (Bando Miur del 2012).

RisorgiMenti.Lab (www.risorgimentilab.it) è un ambiente di partecipazione che offre alle comunità un insieme integrato di strumenti per realizzare idee (Progetti di Innovazione Sociale) che rispondono ai bisogni sociali insoddisfatti.

Gli strumenti offerti dalla piattaforma sono: la Partecipazione Civica, per la riflessione collettiva; i Concorsi di Idee, per mettere in moto la creatività;  la Progettazione Partecipata, per progettare insieme; il Crowdfunding, per ottenere finanziamenti e donazioni per mezzo di pratiche economiche distribuite; il Baratto e la Banca del Tempo per scambiare beni e servizi senza la mediazione del denaro; e Beni Inutilizzati per Segnalare, mappare e utilizzare beni pubblici e privati dimenticati o lasciati all’incuria.

Occorre perseguire la convinzione che le persone abbiano la creatività per trasformare la realtà in cui vivono, e Aniti desidera aiutare le comunità a sviluppare questa attitudine ed a ripensare i propri bisogni, non più come ostacoli, ma come sfide da affrontare insieme e trasformare in alternative concrete e sostenibili.

La prima articolazione operativa di RisorgiMenti.Lab sono i Laboratori, spazi per lo sviluppo di reti sociali e nuove collaborazioni tra singole persone, istituzioni, associazioni, imprese, al fine di progettare e realizzare Progetti condivisi di Innovazione Sociale capaci di rispondere ai bisogni emergenti.

I Laboratori sono tematici o territoriali e, tra quelli territoriali, il gruppo di Ricerca di Aniti ha deciso di avviare CO.RE. il Laboratorio dell’Area Urbana Cosenza – Rende.

L’incontro sarà l’occasione per riflettere su ciò che è emerso dall’attività di ricerca-azione, dalla raccolta ed interpretazione dei dati e partecipare insieme ad un dibattito aperto e costruttivo, interrogandoci  su come e se è possibile rispondere in modo partecipato alle esigenze del territorio e mobilitare tutte le risorse positive della comunità locale, anche con l’aiuto delle tecnologie digitali.

On. Nicodemo Oliverio: le parole del Papa scuotono le nostre coscienze.

ROMA – L’On. Nicodemo Nazzareno Oliverio capogruppo del PD in commissione agricoltura della camera dei deputati, ha diffuso questo comunicato stampa, per smuovere alla riflessione sulle parole di Papa Francesco:

Quando il denaro diventa un idolo, comanda le scelte dell’uomo. E allora rovina l’uomo e lo condanna”. Le espressioni di Papa Francesco, rivolte ai settemila soci della cooperazione in udienza in Vaticano, rappresentano una forte denuncia contro il capitalismo e contro la schiavitù imposta dal denaro e dal suo uso distorto. E ci riportano ad una forte espressione di san Francesco d’Assisi: “il denaro è lo sterco del diavolo”.

Ci ritroviamo con convinzione con il Papa, quando afferma che “il denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo giusto dalla cooperativa, se però é una cooperativa autentica, vera dove non comanda il capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale”.

La Politica, le Istituzioni, l’associazionismo devono fare tesoro dell’insegnamento del Santo Padre, che chiede di lottare “contro lo sfruttamento del lavoro, contro le manipolazioni del mercato e contro gli scandalosi traffici di corruzione”, impegnandosi a pagare “più giusti salari” e operare per “far vivere con dignità le famiglie”.

Il ricco ed articolato mondo della cooperazione del nostro Paese dimostra che si può promuovere sviluppo e creare lavoro, anche nel comparto agroalimentare e in particolare nell’agricoltura sociale, a partire da una concezione economica basata sulla solidarietà e sulla sussidiarietà e che metta la persona centro della impresa economica.

Al Presidente della Confcooperative nazionale Maurizio Gardini, riconosciuto protagonista di un esemplare modello cooperativo e a tutti i soci presenti nell’Aula Paolo VI un forte incoraggiamento per il lavoro che quotidianamente svolgono e per i risultati conseguiti.

Ambientalisti e amanti della natura, apre la nuova sede sociale del WWF

CATANZARO – Inaugurata la nuova sede sociale del WWF Catanzaro Onlus, un altro punto di riferimento importante per gli ambientalisti e gli amanti della natura nel Parco della Biodiversità mediterranea della Provincia di Catanzaro. Questo pomeriggio, alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno e della dirigente del Settore Rosetta Alberto, i locali messi a disposizione dell’amministrazione provinciale hanno aperto i battenti con l’avvio del Corso di Formazione per Guardie Ambientali WWF. Si tratta di un Corso che avrà una durata complessiva di 60 ore e vedrà la presenza di docenze altamente qualificate in materia giuridica e ambientale, che formeranno i volontari ai loro compiti di istituto. Al momento sono cinquanta le aspiranti guardie ambientali: la prima lezione sull’ambiente è stata tenuta proprio dalla dirigente provinciale del settore, Alberto.

L’Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha concesso una sede all'associazione ambientalista, con cui già da tempo collabora, supportandola in vari progetti. Dall'educazione ambientale (l’associazione offre già all’interno del parco cittadino visite naturalistiche gratuite sia a piedi che a bordo del trenino) al recupero della fauna selvatica in difficoltà (oltre 130 i selvatici recuperati nel 2014 e affidati alla cure del Centro Recupero Animali Selvatici del capoluogo) il WWF Catanzaro Onlus muove le proprie forze indirizzandole verso la tutela  ambientale e del patrimonio naturalistico.

“Il potenziamento di figure qualificate come quelle che fanno riferimento al WWF – ha evidenziato il presidente Bruno – rappresenta un ulteriore segno tangibile dell’attenzione e della cura che l’amministrazione provinciale riserva al polmone verde nel cuore della città capoluogo di Regione, prezioso patrimonio ambientale e culturale di tutta la Calabria. Noi continuiamo ad essere a vostra disposizione e contiamo sul vostro prezioso contributo. Il senso civico, il rispetto del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale dell’intera collettività che può fruire del Parco, delle sue strutture sportive e ludiche, delle opere d’arte presenti nel cuore del capoluogo di regione deve essere da stimolo a tutelare quello che è un fiore all’occhiello della provincia, e della regione, da danneggiamenti ed episodi di inciviltà – ha ribadito il presidente Bruno -. Anche perché continuare a spendere risorse per riparare danni causati dall’inciviltà diffusa, significa purtroppo sottrarre fondi che potrebbero essere invece destinati ad incrementale i servizi e aumentale la qualità di quelli esistenti”. Quello rivolto dal presidente Bruno è l’ennesimo appello alla collettività a “prendersi cura” del Parco, intento agevolato dalla presenza del WWF che, come ha rimarcato Simona Curatola (Presidente WWF Catanzaro ONLUS) “vuole occuparsi di educazione ambientale e non solo di tutela”.

Francesco Amato, Vice Coordinatore Guardie WWF provincia di Catanzaro (presente anche Saverio Feudale Coordinatore Guardie WWF provincia di Catanzaro, e numerosi volontari) ha ribadito che la nuova postazione del WWF Catanzaro Onlus all’interno del Parco della Biodiversità Mediterranea si tradurrà in una presenza sempre più concreta per tutta la comunità, un’apertura ancora maggiore alle istanze di sensibilizzazione che prevengono da territorio e un punto di riferimento per la formazione, l’informazione e l’educazione ambientale e la tutela faunistico-ambientale nel territorio. Inoltre, la presenza del WWF, con il suo Nucleo Provinciale di Guardie Ambientali, sarà un supporto in più per l’Amministrazione Provinciale, già molto attenta e impegnata nella salvaguardia dello splendido patrimonio naturalistico del territorio.


 



	

Celico: riapre la discarica, i cittadini non si arrendono

CELICO (Cs) – Dopo due mesi di stop forzato, dal 2 marzo la discarica illegale di Celico riapre.

Due mesi durante i quali i rifiuti sono stati lavorati e abbancati in altre discariche, a norma o quasi o per nulla, senza che il sistema ne abbia risentito. Anzi, dai dispositivi del dipartimento ambiente della Regione Calabria si legge allibiti che di domenica non è stato neanche necessario tenere aperta la discarica di Pianopoli.

Da lunedì prossimo quindi possono riprendere gli sversamenti in mezzo ai boschi della Sila, con i tir che si incroceranno con le auto dei vacanzieri che risalgono la statale 107 per godere dell’aria una volta incontaminata del Gran Bosco d’Italia. I turisti in montagna avranno modo di assaporare anche l’aria del mare, ammirando gli stormi dei gabbiani che svolazzano sulle prove del fallimento di un’intera classe politica.

Al Governatore Oliverio si domanda che fine abbia fatto il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti. Dai consiglieri Guccione e Giudiceandrea, pronti a raccattare voti in Presila, si vorrebbe sapere quali sono le giustificazioni che spingono il dipartimento ambiente a utilizzare la discarica illegale di Celico per sversare circa 850 tonnellate la settima di rifiuti quando sino ad oggi non vi è stata questa necessità.

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’avviso di conclusione delle indagini per la vicenda di intestazioni fittizie di quote societarie per bypassare la normativa antimafia che ha visto implicato il magistrato in pensione Tricoli e l’imprenditore Vrenna. Intanto nuovi collaboratori di giustizia testimoniano degli intrecci tra la gestione dei rifiuti e la ‘ndrangheta. Esiste un problema di opportunità politica che dovrebbe indurre ad una maggiore cautela.

Nel frattempo l’amministrazione comunale di Celico fa orecchie da mercante alle continue richieste del comitato per avere notizie su cosa e come viene sversato in discarica. L’amministrazione di Rovito invece, dopo l’impegno solenne preso in consiglio comunale, langue. Con il legale ancora in attesa dell’incarico per depositare il ricorso al TAR e con la promessa di convocazione di un consiglio comunale congiunto dei paesi della Presila rimasta solo sulla carta.

Collusione e connivenza hanno permesso e continuano a permettere la devastazione del territorio Presilano.

La popolazione resiste e non si arrende.

Con la coppia Guidi-Ingrassia, lo spettacolo più comico dell’anno

COSENZA – Continua la stagione “Rendano in prosa”, dopo i sold out dei primi appuntamenti ancora tanta comicità con “Taxi a due piazze” lo spettacolo, decretato dalla critica, “più divertente dell’anno”!

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza. Sul palco del Teatro A. Rendano 13 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi”, “GF Management” e la FRL Eventi.

Domani lunedì 2 marzo, alle ore 20.30, sul palco del Teatro Rendano, sarà la volta della commedia americana di Ray Cooney “Taxi a due piazze”. In Italia la commedia divenne subito popolare con Johnny Dorelli nella versione di Garinei e Giovannini, in seguito con suo figlio, Gianluca Guidi, prima diretto da Gigi Proietti e poi regista lui stesso. In questa nuova versione, Gianluca Guidi dirige e interpreta questa classica commedia in cui equivoci, scambi di persona, doppi sensi e situazioni al limite del paradosso garantiscono due ore di puro divertimento e risate. Accanto a Guidi, Giampiero Ingrassia in uno spettacolo che deve gran parte del suo successo all’affiatamento e alla bravura del cast.

LA TRAMA – Mario Rossi è un tassista sposato con Alice Rossi e residente in Piazza Irnerio 100.Ma Mario Rossi è anche un tassista sposato con Barbara Rossi e residente in piazza Risorgimento.Un curioso caso di omonimia con tanto di identica professione? No: i due Rossi sono la stessa persona. Il tassista è bigamo e ha sposato Alice in chiesa e Barbara in comune 6 mesi dopo. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, e grazie al lavoro di entrambe le mogli, Mario riesce per 2 anni a vivere nascondendo la verità a Barbara e Alice. Tutto si complica quando, per salvare un’anziana signora da uno scippo, Mario riceve una brutta botta in testa che lo costringe, privo di sensi, al ricovero in ospedale. Al risveglio il tassista, ancora confuso, darà a un infermiere l’indirizzo della prima moglie, e, a un altro impiegato dell’ospedale quello della seconda.La denuncia arriverà quindi a due diversi commissariati di due diverse zone, che a loro volta si attiveranno mandando a indagare due diversi ispettori.Anche la stampa farà la sua inviando a casa di Mario un fotografo che scatterà la foto che verrà pubblicata sulla copertina di Roma Sera.Ciò che seguirà sarà una serie di equivoci, coincidenze e bugie che, col loro ritmo infernale, intricheranno a tal punto la trama da condurre a un finale inaspettato e sorprendente.

Questi i costi per lo spettacolo “Taxi a due piazze”: platea e palco platea 28 euro; palchi di I ordine centrale 25 euro; palchi di II ordine centrale: 21 euro;  palchi di I ordine e II ordine laterali: 17 euro; galleria: 12 euro.

Per informazioni telefonare a Inprimafila al n.0984/795699.

Una Biblioteca con un piccolo gesto

COSENZA – Nella mattinata di lunedì 2 marzo, dalle ore 12, presso Sala degli Stemmi della Provincia saranno donati, alle scuole che ne hanno fatto richiesta, i libri raccolti grazie all’iniziativa “Aiutaci a crescere, regalaci un libro” in collaborazione con le librerie Giunti al Punto e la Biblioteca provinciale di Cosenza.

Guardavalle – Acri, i rossoneri: “Puntato coltello a Rabihou”

In seguito ai fatti di Guardavalle riceviamo e pubblichiamo il  seguente comunicato stampa della società F.C. Calcio Acri:

<<I fatti…solo i fatti.

Siamo arrivati al ristorante “Agriturismo Fassi” ( invito stranamente comunicatoci con fax inviato dal Comune di Guardavalle il 22 dicembre 2014…sic!!) alle ore 11:00/11:30. Mentre la squadra sedeva al tavolo per il pranzo sono “comparsi” cinque  “signori” i quali intimavano ai presenti (dirigenti e calciatori) di perdere la partita altrimenti gli avrebbero “spaccato le gambe” e addirittura un calciatore, Rabihou Amadou, veniva afferrato da un orecchio e gli veniva puntato un coltello da tavola alla gola.

Dopo questa “incursione” durata circa 30/45 minuti di continue minacce ed allusioni che si sarebbero verificate in campo ai calciatori, questi “signori” lasciavano il locale.

A questo punto il Dirigente accompagnatore, di concerto con la Società e con la Questura di Cosenza (che ringraziamo per il sostegno e la professionalità dimostrata) decideva di recarsi allo stadio non in tempi regolamentari ma nell’immediatezza dell’orario  di inizio dell’incontro, anche per aspettare l’arrivo della forza pubblica (avvisata intanto dalla Questura di Catanzaro) presso il ristorante suddetto, arrivo che è avvenuto intorno alle 14:15/14:20.

Scortati  da una pattuglia dei carabinieri di Guardavalle siamo arrivati allo stadio circa alle 14:40.

All’arrivo negli spogliatoi, mentre stavamo entrando nei locali riservati agli ospiti, un nostro tesserato (Siciliano Giuseppe , classe 1996) veniva colpito da calci e pugni tra schiena e collo da un soggetto da noi non identificato e davanti agli occhi del Commissario di Campo.

A quel punto la società dell’Acri non ritenendo che ci fossero più le condizioni psicologiche ed ambientali per iniziare una partita di calcio (perche quello eravamo andati a fare) ha deciso di non disputare l’incontro. Questi sono i fatti.

Questa partita l’avevamo attenzionata da più tempo, vi alleghiamo le richieste fatte alla questura di Cosenza ed alla Lega calabra.

Avevamo verbalmente più volte sollecitato la stessa, nella persona del Presidente Mirarchi, di segnalarla alla Procura Federale perché varie erano state le minacce ricevute nei mesi scorsi .

Ci auguriamo che le istituzioni federali presenti facciano per intero il proprio dovere e soprattutto si assumano il coraggio di dire la verità, solo la verità.

Da parte nostra nessuna offesa alla comunità di Guardavalle, che certamente non può essere rappresentata da questi “soggetti” .

Anzi il Signor Sindaco dovrebbe preoccuparsi più di quello che succede a casa sua che a guardare in casa degli altri (Signor Sindaco nella sua intervista a Stadioradio Lei  ha dichiarato di aver incrociato il pullman della squadra dell’Acri che andava via, poi però ha anche dichiarato che era al campo e che non è successo nulla , ha forse il dono dell’ubiquità ?)

Se i valori sportivi sono l’essenza di una società civile, forse è il caso che chi li rappresenta e dovrebbe difenderli si assuma le dovute responsabilità, altrimenti ognuno sarebbe legittimato a fare la stessa cosa , altro che crescita sportiva, sociale e culturale. Dobbiamo aspettare forse un altro caso Licursi?

Chiediamo di essere ascoltati dal Giudice Sportivo in contraddittorio con il Commissario di Campo prima di ogni decisione, precisando che se non ci dovesse essere giustizia assumeremo ogni determinazione anche in maniera eclatante“.

F.C. Calcio Acri S.C.S.D

Paganese – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 6,5: quasi mai impegnato, si fa trovare pronto sulla conclusione ravvicinata di Girardi e su quella dalla distanza di Calamai, inchiodando il risultato sullo 0 – 0.

Serpieri voto 6: partita tutto sommato sufficiente per l’ex capitano della Lazio Primavera, reduce da un grave infortunio al ginocchio ed al suo esordio da titolare con la maglia rossoblu’: difficile contenere le sfuriate di Calamai, meno quelle di Longo.

Tedeschi voto 6,5: tornato ai livelli ai quali ci aveva abituato riesce, in coppia con Carrieri, a rendere sterile l’offensiva campana, spegnendo sul nascere ogni possibilità di attacco avverso.

Carrieri voto 6: se Tedeschi è di classe, Gaetano è di prepotenza, fisica e calcistica: nel primo quarto d’oro recapita tre/quattro palloni a domicilio a Samantha Cristoforetti, che ringrazierà sicuramente.

Ciancio voto 6,5: davvero molto positiva la prova del terzino, costretto agli straordinari vista l’emergenza difensiva: tappa numerose falle e costringe Russini a girare spesso a largo.

Criaco voto 6: impreciso in fase di appoggio, è comunque molto bravo a far ripartire la squadra in almeno un paio di occasioni con dei break fermati solo da interventi fallosi. [Dal 12′ st Tortolano, voto 5: non si può sbagliare un gol così in trasferta]

Caccetta voto 6,5: riesce a smarcare Statella mandandolo il porta, occasione non facile ma da apprezzare l’idea dell’ex Trapani, tornato su buoni livelli dopo il periodo di inattività tra critiche dei tifosi e noie muscolari.

Arrigoni voto 6,5: l’ex Pavia dimostra davvero di valere il contratto che gli è stato fatto, con dei lanci al millimetro che imbeccano Cesca nel 70% delle occasioni ed una calma che trasmette a tutta la squadra: la coppia con Caccetta è ormai rodata.

Statella voto 6: se fosse più preciso e cinico sarebbe di altra categoria, invece fallisce l’occasione del vantaggio nel primo tempo e se la vede respingere nella ripresa. Però ha un altro passo, ad averne di uomini così.

De Angelis voto 5,5: non la migliore partita del capitano rossoblu’, che si vede poco in quanto ben marcato dai centrali di casa: questo però lascia davvero tanto spazio a Cesca, libero di fare meno a sportellate e giocare più il pallone. [Dal 21′ st Calderini, voto 5: irritante]

Cesca voto 6,5: va vicinissimo al suo primo centro stagionale con un tiro che colpisce il legno e disputa una partita d’intelligenza tattica importante. Esce per un problema al ginocchio.[Dal 42′ st Fornito, s.v.]

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo