Archivi tag: marina pasqua

Rende, ripartono i laboratori di cittadinanza attiva

RENDE (CS) – Ripartiranno per il secondo anno consecutivo i laboratori di cittadinanza attiva negli istituti di istruzione superiore rendesi. A sancire il prosieguo del percorso didattico la riunione al liceo classico Gioacchino da Fiore, dove, lo scorso giovedì, si sono riuniti i partners del progetto coordinato dal docente Unical Luca Parisoli.

Oltre Parisoli erano presenti per l’Università della Calabria Ines Crispini e Giovanni Sole; per il Comune di Rende le assessore Marina Pasqua e Marta Petrusewicz; per le scuole coinvolte nei laboratori Eleonora Saia, Anna De Vincenti, Rosellina Capalbo, Cinzia Bianco, Teresa Morcavallo e Teresa Sperlì.

Dopo una riflessione sui risultati positivi dell’anno scorso e sulle criticità del panorama educativo attuale, a partire dalla richiesta delle scuole stesse, si è deciso di attivare un quarto tema rispetto ai tre dell’anno precedente – ius soli, distorsione della comunicazione, violenza di genere e contro l’altro -, legato all’identità geo-culturale del territorio di Rende nei suoi vari aspetti antropologici (lavoro, alimentazione, ruralità e urbanizzazione, etc.).

Il percorso didattico nelle scuole partirà nell’ultima  settimana di novembre e si svolgerà fino al prossimo marzo.

Soddisfatta Marina Pasqua «Abbiamo fortemente voluto proseguire –ha affermato l’assessora- un percorso che l’anno scorso ha avuto riscontri positivi tra gli studenti coinvolti. L’attualità dei temi trattati, infatti, ci ha indotto ad approfondire, grazie al supporto dell’Unical e del corpo docente le problematiche attuali che richiedono una riflessione appropriata. Ciò si aggiunge alla scelta politica di voler proseguire nel lavoro sui temi trattati lo scorso anno».

Il sindaco Marcello Manna ha infine sottolineato come «prosegue il lavoro sul  regolamento del consiglio comunale dei ragazzi con la cui proposta si chiusero i laboratori lo scorso anno. La centralità della partecipazione civica, di una progettazione partecipata e democratica è sempre stata la finalità della nostra amministrazione. Il coinvolgimento delle giovani generazioni in questo processo appare più che mai necessario».

“Habeas corpus: diritto e legalità nel caso Cucchi”, iniziativa a Rende

RENDE (CS) – “Habeas corpus: diritto e legalità nel caso Cucchi”: questo il titolo dell’iniziativa promossa dall’assessorato alle pari opportunità del comune di Rende per il prossimo sabato 27 ottobre alle ore 20,30 nella sala del cinema Santa Chiara.

«Abbiamo fortemente voluto che nella nostra città ci fosse la proiezione pubblica del film Sulla mia pelle, pellicola che ha aperto la scorsa edizione del Festival di Venezia. Riteniamo infatti che parlare di diritti e giustizia sia fortemente attuale e meriti di essere dibattuto» ha affermato Marina Pasqua.

L’evento, coordinato dalla giornalista Simona De Maria, prevede la partecipazione del presidente della Camera Penale di Cosenza Maurizio Nucci e del docente Unical Marcello Walter Bruno.

«La vicenda umana e giudiziaria di Stefano Cucchi –ha concluso l’avvocata- ci porta necessariamente a confrontarci sul tema delle garanzie: dobbiamo impegnarci come istituzioni in primis e come cittadini affinché l’esercizio quotidiano delle libertà non venga leso».

Tonia Stumpo a Rende con il tour sulla doppia preferenza di genere

RENDE (CS) – Farà tappa a Rende il 14 settembre alle 17,30 nella sala della biblioteca di Quattromiglia “Viaggio in Calabria” il tour a sostegno della proposta di legge sulla doppia preferenza di genere che la consigliera di parità regionale Tonia Stumpo sta promuovendo nei comuni calabresi.

Parteciperanno alla conferenza stampa, presenziata dal sindaco Marcello Manna e dall’assessora alle pari opportunità Marina Pasqua, la presidente del CPO dell’ordine degli avvocati di Cosenza Rosa Masi, Giuliana Mocchi presidente del CUG dell’Università della Calabria e l’avvocata Mariarosalba Bernaudo del direttivo regionale What Women Want. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Simona De Maria.

Soddisfatta l’assessora Marina Pasqua: «Siamo lieti di ospitare e sostenere l’iniziativa promossa per garantire la parità di genere in politica e di cui la consigliera Stumpo è stata la prima firmataria. Riteniamo sia una battaglia culturale e di civiltà che debba interessare in maniera trasversale i luoghi della politica»

«Auspichiamo -ha concluso l’avvocata- che si dia spazio in consiglio regionale a tale proposta affinché l’esercizio democratico venga salvaguardato».

Marina Pasqua: «Invito ad aderire alla mobilitazione nazionale per l’otto marzo»

RENDE (CS) – «Invito ad aderire alla mobilitazione nazionale per l’otto marzo» .Così Marina Pasqua, assessora alle pari opportunità del comune di Rende in occasione della Giornata Internazionale della donna. «Il nostro comune -ha affermato l’avvocata-, è stato il primo nella provincia di Cosenza ad aver aderito al protocollo d’intesa tra ANCI e rete nazionale dei centri antiviolenza e ad essere ente capofila della Rete urbana antiviolenza. Siamo partiti da qui per promuovere politiche che siano in prima istanza di prevenzione e di promozione delle pari opportunità in tutti gli ambiti siano essi economici, sociali o culturali. Il nostro impegno in questi anni -ha proseguito la Pasqua- è stato profuso in tale direzione e anche la nostra programmazione futura muoverà da qui. I laboratori di cittadinanza attiva in corso nelle nostre scuole hanno tra temi trattati anche la violenza di genere. Inoltre, abbiamo previsto a breve interventi negli istituti scolastici cittadini per diffondere la cultura delle pari opportunità tra le giovani generazioni. Altre nuove iniziative saranno realizzate in tale ambito. Il ruolo della donna non può essere più circoscritto in una società di tipo patriarcale: bisogna creare opportunità di sviluppo che vadano in tal senso. Per questo sentiamo di aderire alle diverse iniziative programmate per questa giornata è che vanno dalla manifestazione nazionale, alla proiezione, sostenuta da D.iRe, del film di Marco Tullio Giordana “Nome di donna” in programma al cinema Modernissimo alle 18,50 sino alla rappresentazione teatrale dell’Acquario di “Anch’io sono Malala. Storia di una ragazza come me” alle 21,00. Tale ricchezza di iniziative è sintomo di grande fermento e, al tempo stesso, indice che la strada intrapresa è quella giusta».

 

Giornata antiviolenza, anche a Rende numerose iniziative in programma

RENDE (CS) – Fitto il carnet di appuntamenti che caratterizzeranno a Rende la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” celebrata nel mondo il 25 novembre. «Come ente capofila della Rete Urbana Antiviolenza -ha affermato il sindaco Marcello Manna- intendiamo operare quotidianamente nel contrasto della violenza attraverso politiche di genere». L’assessorato alle pari opportunità del comune oltre il Campagnano ha infatti in agenda diverse iniziative sul territorio: si è partiti ieri pomeriggio nella sala stampa dell’Università della Calabria con l’incontro “Ma che differenza c’è?” organizzato dal Comitato Unico di Garanzia dell’Unical con l’Ordine regionale degli psicologi. Hanno partecipato alla discussione i docenti Angela Costabile e Roberto Baiocco. Il 23 alle 15,00, nell’ambito dei percorsi di cittadinanza attiva avviati con le scuole superiori del territorio, la docente Unical Ines Crispini terrà una lectio su violenza di genere agli alunni del liceo scientifico “Pitagora”. Saranno presenti la dirigente Alisia Rosa Arturi e, per il comune di Rende, il sindaco Manna e le assessore Petrusewicz e Pasqua.

Tappa a Roma il 25 novembre dove, rappresentato dall’assessora alle pari opportunità, il comune di Rende parteciperà all’evento alla Camera dei deputati organizzato dalla presidente Laura Boldrini. L’occasione di sensibilizzazione denominata “#InQuantoDonna” vedrà la presenza a Palazzo Montecitorio delle rappresentanti dei più importanti enti ed associazioni impegnati sul territorio nel contrasto alla violenza sulle donne e nella promozione della loro libertà e autonomia.Tra le relatrici, interverrà la cosentina Antonella Veltri fresca di nomina alla vicepresidenza della rete nazionale dei Centri Antiviolenza D.i.Re. «Questa iniziativa -ha affermato l’avvocata- riveste un ruolo importante in un quadro nazionale desolante: abbiamo necessità di un rinnovato e più efficace impegno istituzionale per la costruzione di reti con i centri antiviolenza. È nostro obbligo politico e morale investire nella prevenzione prima e di più che nel contrasto alla violenza sulle donne».  Deliberato dalla giunta, inoltre, il patrocinio all’iniziativa di carattere nazionale di Confagricoltura Donna Calabria che, proprio nella giornata del 25 novembre, allestirà un gazebo per la vendita delle clementine della Sibaritide a piazza IX Settembre a Cosenza. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto ai centri antiviolenza.Infine, il 29 novembre al museo del Presente, il Comitato Unico di Garanzia con il contributo del dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria ed il comune di Rende promuoveranno l’incontro con il cantautore Edoardo De Angelis che vedrà anche la partecipazione degli studenti medi e universitari della città. “Anna ha visto la luna” è infatti il recital di musica e poesia che l’autore romano proporrà ai più giovani per sensibilizzarli ai temi della violenza contro le donne. Dialogheranno con il cantautore Giuliana Mocchi e Franca Garreffa per il CUG e Marta Petrusewicz e Marina Pasqua per il comune. L’incontro sarà coordinato dalla giornalista Simona De Maria.

Saranno presenti il sindaco Marcello Manna, il rettore Gino Mirocle Crisci, il direttore del Dispes Francesco Raniolo.

 

Rende, convocata la Rete Urbana Antiviolenza

RENDE (CS) – È stata convocata per domani alle 17 dall’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Rende, Marina Pasqua, la Rete Urbana Antiviolenza, alla presenza del sindaco Marcello Manna e dell’assessora alle politiche sociali Ida Bozzo. «Il lavoro della RUA – ha dichiarato Marina Pasqua – continuerà e si rafforzerà: i recenti fatti di cronaca ci pongono dinanzi a molti interrogativi ed alla necessità di intervenire in maniera capillare sul territorio con politiche che promuovano l’educazione alle pari opportunità e alla non violenza. È per questo che riteniamo fondamentale abbattere ogni pregiudizio nei confronti di chi oltre a subire patisce spesso una doppia vittimizzazione. Le pericolosa deriva mediatica cui assistiamo oggi, infatti, è estremamente pericolosa, capace di produrre conseguenze nefaste distruggendo la vita di chi subisce abusi. Non vi è dubbio che condannare qualcuno alla lapidazione mediatica significa decidere, in maniera più o meno consapevole, di fare carne da macello della sua privacy e della sua identità personale. Anche per questo aderiremo come comune di Rende alla manifestazione indetta dalla Regione il prossimo 21 ottobre a Melito di Porto Salvo. Promuovere buone pratiche significa annientare la cultura dello stupro. Assistiamo a veri e propri processi online senza garanzia alcuna. Accade sempre più spesso che attraverso i social network le persone vengano condannate ad una delle pene più severe che la società conosce: la gogna mediatica dove non c’è legge, codice o principio che tuteli chi subisce questo tipo di vittimizzazione. Bisogna invitare la comunità tutta all’alfabetizzazione nell’uso dei nuovi media per arginare questo preoccupante fenomeno. È necessario, però, sostenere il lavoro svolto dai centri antiviolenza e dagli operatori del settore. La rete nazionale Di.Re, Donne in Rete contro la Violenza, cui il nostro comune ha aderito già da due anni sottoscrivendo il protocollo con l’Anci, ha ottenuto notevoli risultati in tutto il territorio nonostante la difficoltà a reperire finanziamenti. Abbiamo leggi nazionali e regionali che prevedono il sostegno ai centri, ma sempre più spesso assistiamo ad un immobilismo burocratico che rischia di bloccare il lavoro fin qui svolto ed i programmi futuri: ci preoccupa il clima di violenza come il rischio di isolamento. Anche per questo motivo – ha concluso l’assessora – abbiamo promosso sul nostro territorio la Rete Urbana Antiviolenza che vede proprio Rende comune capofila con i comuni di Castrolibero e Cosenza e con il direttivo nazionale di Di.Re. Abbiamo intenzione di creare un tavolo di concertazione tra gli operatori e gli enti pubblici e privati affinché si riesca ad agire in maniera capillare: il 22 settembre nella sala di rappresentanza del Comune ci sarà un incontro con le istituzioni dando seguito al primo tavolo tecnico tenutosi lo scorso dicembre. Abbiamo il dovere di difendere la legalità e la dignità umana e, senza indugio alcuno, condannare la violenza di genere con parole forti e chiare, uscendo dal silenzio».

Come cambia il lavoro

marina pasquaCostruire un tempo e un luogo altro, lavorare da casa nell’epoca della precarietà e della globalizzazione del lavoro: muove da qui la ricerca e la riflessione della sociologa Sandra Burchi ospite venerdì scorso dell’incontro promosso dall’assessorato alle pari opportunità di Rende nell’ambito dell’iniziativa “Relazioni, lavoro, giustizia: verso il post-patriarcato”.
Una analisi a più voci quella avvenuta al museo Civico, moderata dalla giornalista Giulia Veltri, che ha visto intervenire i docenti Unical Rosanna Nisticò e Antonino Campennì e che, muovendo proprio dalle storie narrate nel volume “Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico”,  ha portato ad interrogare ed interrogarsi in una prospettiva economica, sociale, umana sul lavoro al femminile e su come esso cambia in tutte le sue articolazioni verso il superamento di una visione tradizionale in cui la tecnologia gioca un ruolo fondamentale.
Rosanna Nisticò ha voluto porre l’accento su i rischi dei nuovi modelli organizzativi che vedono lo spazio domestico come luogo di lavoro: “Il ripiegamento su se stesse per le donne -ha affermato la docente di economia- può essere conseguenza di una scelta obbligata e non desiderata. Si corre il rischio di impoverire i rapporti fisici e sensoriali attraverso una socialità virtuale e di isolarsi. Per lavorare in casa occorre molta disciplina e forza interiore affinché non si sia sopraffatte da un senso di oppressione. Paradossalmente ci troviamo dinanzi a nuove forme di lavoro che in realtà ripropongono modelli maschili del passato e che impoveriscono il welfare. Per questo è necessario fare scelte libere che creino sviluppo perché lo sviluppo è libertà.”.
“Ci troviamo di fronte a forme di resistenza -ha dichiarato Antonino Campennì- nei confronti di una trasformazione economica che investe tutta la società. Siamo in una fase in cui si perde molto: il superamento o l’abolizione delle leggi sul lavoro, ad esempio, implica il perdersi di garanzie e diritti fondamentali in nome di una globalizzazione neoliberista che ha assoggettato l’intero mondo occidentale alla legge del profitto. Spesso si lavora gratuitamente e senza riconoscimento alcuno e l’allestire la casa come luogo di lavoro significa creare una comunicazione diversa, vivere pur dall’Interno uno spazio esterno: è vera e propria forma di resistenza.”.
L’autrice pisana ha parlato di come nel raccontare le storie raccolte nel libro abbia sospeso qualsiasi forma di giudizio o valore: “Ho voluto raccogliere queste esperienze -ha detto la Burchi- partendo dal binomio casa-lavoro. Sono infatti storie di case perché è proprio l’abitazione il luogo in cui soggettività e lavoro s’intersecano in un rapporto di produzione e riproduzione disciplinato dalle nuove tecnologie. Sono queste storie di donne spinte dalla volontà di non lasciarsi sopraffare dalla realtà che le circonda in cui il rapporto tra desiderio, mondo simbolico e ideologia sono domande che restano.”.
Ha concluso l’incontro l’assessora Marina Pasqua che nel sottolineare la componente di creatività nella scelta affrontata dalle donne protagoniste del volume ha parlato di autogestione dei tempi e degli spazi: “I luoghi di lavoro -ha affermato l’avvocata- diventano più umani, ma al tempo stesso si solleva la questione della necessità di uno sguardo più aperto tenendo però bene a mente i rischi che tali scelte comportano. L’idea di una stanza tutta per sé è un idea che spaventa, diviene semplificazione: bisogna che le donne lavorino fuori e che il loro lavoro venga riconosciuto.”.

Cosenza: incontro per dire no alla violenza sulle donne

COSENZA – In occasione della “Giornata internazionale contro la violenza alle donne“, mercoledì 25 novembre alle 11.00 nella Sala degli Stemmi del Palazzo della Provincia si svolgerà la conferenza stampa “Contro la violenza di genere: la rete nell’area urbana” promosso dai comuni di Castrolibero, Cosenza e Rende.

L’incontro sarà occasione per creare sinergia tra istituzioni ed enti pubblici e privati nella costituzione della rete locale di contrasto alla violenza che vedrà coinvolti i municipi dell’area urbana con Rende comune capofila. È infatti l’amministrazione Manna il primo comune della provincia ad avere giornata internazionale contro la violenza sulle donnesottoscritto il protocollo Anci-D.i.Re (Donne in rete contro la violenza) lo scorso anno allo scopo di attuarne le linee guida dando un segno tangibile di quanto in materia di violenza di genere ci sia ancora da fare. Anche i comuni di Cosenza e Castrolibero hanno aderito al protocollo, rafforzando così le politiche di supporto alle donne vittime di violenza. La costituenda rete territoriale nasce proprio alla luce della sottoscrizione del protocollo e si propone, sulla scia del modello Urban, come elemento utile per contrastare tale fenomeno riaccendendo l’attenzione su tali temi ed avvalendosi degli attori che, quotidianamente, si occupano di abusi e discriminazioni di genere.

Obiettivo primario è la formazione della rete stessa e del personale di enti, professionisti e volontari attivi nell’area urbana ed insieme la promozione di politiche educative da proporre nelle scuole. Parteciperanno alla conferenza stampa l’Assessore alle pari opportunità di Rende Marina Pasqua, Annamaria Artese, Presidente del Consiglio comunale di Rende, il Presidente del consiglio comunale di Castrolibero Nicoletta Perrotti, l’Assessore alle Pari Opportunità Sabrina Pacenza, la Delegata alle pari opportunità per il comune di Cosenza Alessandra De Rosa e Antonella Veltri, componente del Consiglio Nazionale Donne in Rete contro la Violenza (D.i.Re).

Sono previsti i saluti istituzionali del Presidente della provincia Mario Occhiuto.

Al Museo Civico di Rende l’incontro con Irene Strazzeri

RENDE (CS) – Il cambiamento nella relazione tra sessi, la destrutturazione delle categorie sociali, il Irene Strazzerideclino degli assetti di potere: il processo di mutazione è tema centrale del libro “Post-patriarcato. L’agonia di un ordine simbolico” edito da Aracne e scritto dalla sociologa Irene Strazzeri che presenterà il volume sabato 31 ottobre alle 18.00 nella Sala del Museo Civico di Rende. L’incontro è il primo di una serie di iniziative promosse dall’Assessorato alle pari opportunità dal titolo “Relazioni, lavoro, giustizia: verso il post-patriarcato” che vedrà tra ottobre e dicembre conversare tre autrici intorno ai temi del lavoro, della giustizia, dei tempi e lotte delle donne nella contemporaneità.

“Come Assessora alle pari opportunità – ha affermato Marina Pasqua – ho inteso proseguire il percorso di sensibilizzazione della comunità ai temi di genere attraverso iniziative che valorizzino l’identità e l’autodeterminazione delle donne. Partiremo proprio dal libro della Strazzeri – ha proseguito – per entrare nel vivo dei temi che vogliamo affrontare. Parlare oggi di passaggio verso il post-patriarcato, infatti, significa affrontare i mutamenti economici e sociali muovendo dalla relazione tra uomini e donne sino ad arrivare al superamento delle categorie patriarcali che ancora oggi predominano”.

Discuteranno insieme all’autrice la deputata Elettra Deiana, curatrice della prefazione del libro, e il Consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. Coordinerà l’incontro il giornalista Alfonso Bombini.

Approvato a Rende l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile

nbjxRENDE (CS) – Il Consiglio Comunale di Rende lo scorso 15 ottobre ha approvato all’unanimità l’aggiornamento del piano di protezione civile. L’assessore Marina Pasqua ha espresso la sua soddisfazione:

Un atto dovuto visto che non si aggiornava il piano dal 2008. L’adeguamento prevede infatti uno studio preliminare attraverso il quale sono state individuate le zone in cui saranno ubicati i presidi territoriali. Al fine di garantire un monitoraggio continuo delle aree esposte a rischio, è previsto inoltre un sistema di vigilanza, costituito da Unità tecniche mobili comunali (UTMC) che si occuperanno del monitoraggio dei punti critici, delle aree soggette a rischio, dell’agibilità delle vie di fuga e della funzionalità delle aree d’emergenza.”. “L’approvazione del piano si colloca in una visione più ampia di attenzione verso un territorio, il nostro, che è ad alto rischio idrogeologico. È per questo che a breve attiveremo percorsi di prevenzione attraverso una attenta campagna d’informazione che coinvolgerà i cittadini.“.