Archivi tag: alluvione

Alluvione a Corigliano-Rossano, il Movimento NOI denuncia l’incapacità politica

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – «Nonostante una inchiesta sulle spalle che coinvolge centinaia di soggetti, condotta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, continua il disinteresse per la sicurezza territoriale di Corigliano-Rossano. Lo afferma l’Avv. Alfonso Rago, Referente per il territorio del Movimento cattolico NOI. Abbiamo a che fare con una classe politica allo sbando e un’organizzazione istituzionale da ricostruire completamente, perché si possa parlare di reale attenzione verso la nuova Città unica. Due giorni addietro, ancora una volta e fortunatamente senza vittime, la pioggia ha nuovamente flagellato intere aree che dovrebbero essere poste subito in sicurezza. Le immagini parlano da sole. Abbiamo necessità immediata di un cambio di passo, di una forte presa di coscienza, di uscire fuori da questa sorta di “bolla” nella quale tutto è possibile ma anche il contrario di tutto. La nostra domanda è rivolta alla Provincia di Cosenza nella persona del Presidente Franco Iacucci e al Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio: vi pare che si possa continuare in questo modo? Vi sembra modo di affrontare le emergenze? Credete che una conferenza stampa dopo l’altra, disastro dopo disastro sia la cura necessaria?».

 

Maxi sequestro di fabbricati e manufatti abusivi sulle sponde del fiume

CASTROVILLARI (CS) – Dalle prime luci dell’alba 130 Carabinieri Forestali del Gruppo di Cosenza e Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, con il supporto del VIII Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia stanno eseguendo un decreto di sequestro d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari su oltre 100 tra terreni agricoli, manufatti e fabbricati che insistono negli alvei dei fiumi e nelle fasce di rispetto delle aree a rischio idrogeologico. L’operazione scaturisce dall’alluvione del 2015 che ha interessato i Comuni di Corigliano e Rossano. 195 gli indagati tra appartenenti alla Pubblica Amministrazione, Imprenditori edili e privati cittadini.

Operazione Flumen Luto

I dettagli dell’operazione denominata “Flumen Luto” saranno illustrati dal Procuratore Capo della Repubblica di Castrovillari dr. Eugenio Facciolla e dal Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro dr. Otello Lupacchini domani 6 luglio alle ore 11:00 durante una conferenza stampa che si terrà presso la sede del Gruppo Carabinieri Forestale, Piazza XI settembre, a Cosenza.

 

Cosenza e l’alluvione del ’59, una giornata studio al Rendano

COSENZA – Il 24 novembre del 1959 la città di Cosenza venne colpita dall’improvvisa alluvione del fiume Crati. Sull’imbrunire, una folla attonita di cittadini assistette inerme ad un nuovo e tragico straripamento del Crati. Nonostante tutte le risorse impegnate per la realizzazione degli argini e dei nuovi ponti sui due fiumi, la città fu costretta a fronteggiare un’altra imponente esondazione. Le precipitazioni a carattere eccezionale, incessanti sin dal giorno prima, con la massima piovosità nell’alto bacino del Crati, fece registrare, al Ponte di San Lorenzo, una portata di 720 metri cubi al secondo e una velocità media pari a 50 km/h. Rotti gli argini, quello destro in Contrada Caricchio e Casa Donato e il sinistro presso le contrade Caruso e Castagna, straripato sulle altre barriere di contenimento esistenti a monte e all’interno della città, il Fiume Crati in piena si riversò a destra nei quartieri posti alle pendici di Colle Triglio, e, a sinistra, lungo il Pancrazio, tra le piazze dello Spirito Santo e dei Valdesi, distruggendo per intero il mercato popolare di Lungo Crati Luigi De Seta e danneggiando l’allora Jolly Hotel. Il livello delle correnti superò, in alcuni punti, di oltre due metri quello delle strade. Molto ingenti furono i danni arrecati alle abitazioni, ai negozi e alle botteghe delle vie rionali, invasi da uno spesso strato di fango e da enormi tronchi d’albero.
Dell’alluvione del ’59 si tornerà a parlare giovedì 21 dicembre, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, per iniziativa dell’Associazione Idrotecnica Italiana (Sezione Calabria) che, insieme al Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università della Calabria e al Comune di Cosenza, ha promosso un incontro pubblico che è insieme un’occasione di studio e di approfondimento sull’evento naturale di quasi sessant’anni fa. L’appuntamento è per le ore 16,00. Il programma degli interventi sarà aperto  dai saluti del Sindaco Mario Occhiuto e del prof.Giuseppe Frega, Emerito di Costruzioni idrauliche e Presidente dell’ Associazione Idrotecnica Italiana. Seguiranno  le relazioni del Prof.Paolo Veltri, del dipartimento di Ingegneria civile dell’Università della Calabria, su “L’alluvione del ’59 fra ricordi e conseguenze” e dell’ing.Pietro Vittorio Olivito (già funzionario direttivo dei Vigili del Fuoco) che interverrà proprio sull’importante contributo dato dai Vigili del Fuoco in occasione dell’alluvione. La ricostruzione virtuale dell’evento sarà poi a cura del Prof.Francesco Macchione, del dipartimento di Ingegneria per l’ambiente e il Territorio e Ingegneria Chimica dell’Università della Calabria. Il dottor Alfredo Salzano commenterà, subito dopo, le immagini fotografiche dell’epoca, soffermandosi su quelle giornate di grande impegno e di solidarietà dei cosentini e di tutta la nazione, quando sul panoramico piazzale antistante il complesso monumentale di San Francesco di Paola, la folla, incredula, fu testimone dello straripamento del Crati.
“Gli interventi di sistemazione del Crati e del Busento tra l’800 e il ‘900” sarà il tema della successiva relazione del Prof.Francesco Calomino, del Dipartimento di Ingegneria civile dell’Università della Calabria. Seguiranno altre testimonianze e le conclusioni del Prof.Paolo Veltri.

Maltempo, due muri crollati a Montalto e Longobucco

COSENZA – Cinque famiglie evacuate a Montalto Uffugo per il cedimento di un muro di contenimento in via Malagodi, in località Montalto Scalo. La parete di sostegno ha ceduto per le forti piogge degli ultimi giorni  e le conseguenti infiltrazioni d’acqua. L’amministrazione comunale ha disposto lo sgombero mentre sul posto è intervenuto personalmente il dirigente regionale della Protezione Civile Carlo Tansi. Già avviati i lavori di messa in sicurezza dell’area. Venti nel complesso le persone che trascorreranno la notte fuori casa per precauzione. Il sindaco Caracciolo ha assicurato che già domani potranno rientrare nelle loro abitazioni. Situazione geologica a rischio anche a Longobucco, dove nelle ultime 48 ore sono caduti circa 245 mm di pioggia a fronte di una media mensile del mese di gennaio pari a 170 mm. Le eccezionali precipitazioni hanno aggravato lo smottamento in corso lungo la parete sinistra del torrente Macrocioli. Anche qui si registra un crollo del manufatto, già parzialmente collassato nelle scorse settimane.

Alluvione, incontro tra Mario Oliverio e Amedeo Nicolazzi per la conta dei danni

alluvione-cassano-1CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliviero, ha ricevuto il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi il quale ha riferito, anche attraverso un report fotografico, della grave situazione in cui versa il territorio, a seguito degli ultimi eventi alluvionali. Presente alla riunione anche il dirigente generale del Dipartimento “Infrastrutture” Domenico Pallaria. Il Sindaco Nicolazzi ha evidenziato che la somma necessaria per affrontare il dissesto idreogiologico ammonta, a suo parere, ad alcune centinaia di milioni di euro. Il Presidente Oliverio, concludendo l’incontro, ha assicurato che sarà inviato, già da domani, nel Comune di Petilia Policastro un dirigente del Dipartimento “Lavori Pubblici” per valutare l’esatta contezza dei danni

Il ricordo delle vittime del Camping Le Giare

CATANZARO – Si è svolta stamattina a Catanzaro, nel Parco della Biodiversità, la cerimonia di commemorazione delle 13 vittime dell’alluvione nel camping “La Giare” di Soverato, in occasione del sedicesimo anniversario della tragedia. Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorità cittadine tra cui il prefetto, Luisa Latella, il presidente della Provincia, Enzo Bruno, l’ex deputato Mario Tassone, il vicesindaco, Gabriella Celestino, ed il presidente della sezione di Catanzaro dell’Unitalsi, Franco Greco. Nel suo intervento il presidente Bruno ha detto che «quella notte tra il 9 e il 10 settembre del 2000, quando un fiume di fango e detriti inghiotti» decine di ospiti del campo estivo organizzato dall’Unitalsi e i suoi volontari, per non restituire più in vita 13 corpi, è tanto lontana nel tempo quanto indelebile nella memoria delle nostre comunità.

Alluvione Corigliano-Rossano, Coldiretti chiede più attenzione per gli agricoltori

CORIGLIANO (CS) – «Leggendo i comunicati stampa di questi giorni, si trova una palese  conferma dei ritardi sugli interventi, necessari alle aree rurali, post – alluvione, che il 12 agosto 2015 si abbatté su Rossano e Corigliano. Emerge in modo netto che si continua ad operare senza una visione di insieme». E’ quanto dichiara Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria, auspicando sulla questione una maggior visione d’insieme. «La cronologia dei fatti è alquanto eloquente. Infatti, dopo le risorse utilizzate come “somma urgenza” di € 2.300.000, ad oggi le uniche disponibili sono i 4milioni di €uro del PSR Calabria Misura 126 “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e introduzioni di adeguate misure di prevenzione”. Come Coldiretti nei giorni successivi all’evento avevamo segnalato e documentato,con la collaborazione del Consorzio di Bonifica, oltre ai danni alle aziende agricole le priorità per gli interventi urgenti di ripristino e ricostruzione di piccole infrastrutture come: strade e acquedotti rurali,impianti di irrigazione e canali adduttori, gestiti dal Consorzio di Bonifica,interventi legati all’utilizzo delle ICT sulle reti secondarie a servizio delle aziende agricole, regimazione delle acque mediante stabilizzazione delle sponde dei canali di scolo ed alcuni interventi di ingegneria naturalistica e di prevenzione del rischio frane nelle aree rurali. Ci preoccupa notevolmente sentir parlare Calabria Verde di difficoltà nelle redazione del progetto,dopo la presentazione della domanda di finanziamento su bando regionale,da appaltare forse ad Ottobre p.v.. Così come è strano – continua Molinaro – pensare di realizzare efficacemente e razionalmente gli interventi richiamati e previsti dal Bando Regionale, nel capitolo interventi ammissibili, senza la contestuale disponibilità di risorse dedicate dal FESR e dal Fondo per le emergenze nazionali di cui all’art 5,comma 5-quinquies della Legge 24 febbraio 1992 n. 225, come contemplato sempre nelle Disposizioni Attuative del bando capitolo”Demarcazione con altri fondi”.  Non ultimo il Bando ancora, prevede nella parte ” Tempi di Esecuzione” 12 mesi dalla data di accettazione del provvedimento di concessione del contributo,avvenuto a Novembre 2015. Quindi non solo una mancanza di visione di insieme, indispensabile davanti a così drammatici eventi, ma anche e soprattutto di improvvisazione dimostrata da Calabria Verde anche in questa occasione».  «Siamo indignati – prosegue Molinaro chiedendo maggior attenzione soprattutto per le esigenze degli agricoltori – di come puntualmente nella nostra Regione vengono assecondati comportamenti non di buon senso e soprattutto non rispettosi delle regole che rischiano di procurare ulteriori danni anche alle casse Regionali visto che parliamo di risorse degli agricoltori provenienti dall’Europa. Riteniamo utile non perdere altro tempo e per questo chiediamo al Dipartimento Agricoltura ed all’Autorita’ di Gestione del PSR Calabria la revoca del provvedimento di concessione del finanziamento a Calabria Verde, non solo per i ritardi nell’inizio dei lavori,che impediscono di conseguenza l’impossibilità a  completarli entro Dicembre 2016  (termine ultimo di esecuzione lavori previsto nelle Disposizioni Procedurali allegate al bando), ma sicuramente per le criticità amministrative che si colgono nel “Progetto Tecnico dell’Intervento per come previsto nella parte “documentazione richiesta” all’art 2 punto 3 delle Disposizioni Procedurali”, che riguardano la ricevibilità, l’ammissibilità ed il monitoraggio che mettono a rischio la rendicontazione della spesa PSR Calabria alla Commissione Europea. Crediamo – conclude – che ci sono i motivi sufficienti  anche perché è mancata una  forte determinazione per un reale  sostegno alla ripresa delle attività economiche».

Alluvione, la Sibaritide è esclusa dai risarcimenti

ROSSANO-CORIGLIANO (CS) –  Il 28 Luglio scorso il Consiglio dei Ministri approva una delibera, in attuazione della Legge di Stabilità 2016, attraverso la quale stanzia 800 milioni di euro finalizzati al riconoscimento di contributi per i danni subiti dalle abitazioni private e dalle attività economiche a causa di calamità, individuando 40 eventi di natura meteo-idrogeologica verificatisi in Italia dal maggio 2013 ad oggi. Solo uno in Calabria: quello che nel Novembre 2015 ha colpito la Locride. E la Sibaritide, i comuni di Rossano e Corigliano, le centinaia di famiglie che hanno perso tutto a causa del terribile nubifragio del 12 agosto 2015? Sono stati esclusi dal piano di risarcimento previsto dal CdM. Il Presidente Oliverio, dando manforte all’impegno assunto dal capo della Protezione civile regionale di recuperare questa grave défaillance, intervenga presso il Governo Renzi affinché vengano assunti immediati provvedimenti. I ritardi, eventualmente determinatisi nelle passate gestioni della ProCiv calabrese, non possono di certo determinare ulteriori penalizzazioni ad un territorio come la Sibaritide già di per sé danneggiato dall’inefficienza della macchina burocratico-amministrativa.

A sollevare la questione che, di fatto, apre l’ennesimo contenzioso tra i cittadini della Sibaritide e le Istituzioni, è il Segretario questore del Consiglio regionale, Giuseppe Graziano, preoccupato di come potrebbe concludersi la fase risarcitoria per le migliaia di cittadini dell’Area urbana. Lo stesso presidente nazionale del movimento Il Coraggio di Cambiare l’Italia, nelle prossime ore, presenterà una specifica interrogazione consiliare per chiedere alla Giunta ed al Governatore Oliverio di assumere impegni certi sul risarcimento degli alluvionati dell’Area urbana Corigliano-Rossano. La Sibaritide – dichiara amareggiato Graziano – devastata lo scorso anno da una violenta alluvione, rimarrà senza risarcimento. Se è per colpa dell’inefficienza dell’apparato burocratico-amministrativo regionale che, a suo tempo, non è stato in grado di fornire documentazione sufficiente affinché nel provvedimento ministeriale venisse inserito anche l’evento calamitoso del 12 agosto 2015, non ci può essere alcuna giustificazione per questo ultimo e clamoroso mancato riscontro per le popolazioni dell’alto Jonio calabrese. Viene spontaneo, allora, chiedersi cosa hanno sortito tutti i sopralluoghi effettuati nel post alluvione di un anno addietro e perché non sono state prese in considerazione le migliaia di domande risarcitorie, corredate per come richiesto da perizia.

ALLUVIONE-VIA PRIGIONI-190815 (5)

Il silenzio assordante calato attorno a questa vicenda – aggiunge Graziano – mentre le comunità di Rossano e Corigliano si apprestano a ricordare il primo anniversario del dramma, lascia non poche preoccupazioni e alimenta l’indignazione dei cittadini che, attraverso il comitato di difesa, hanno presentato in più occasioni numerose istanze di chiarimento. Alle quali, ad oggi – scandisce – non è pervenuta alcuna risposta. L’auspicio è che attorno a questa vicenda, dai contorni poco chiari, si faccia subito chiarezza. Ma, principalmente, che la Regione Calabria si faccia garante dei diritti e della tutela delle vittime delle due terribili alluvioni dello scorso anno, nella Locride e soprattutto nella Sibaritide, per come assicurato dal capo della ProCiv calabrese Carlo Tanzi. Diversamente, sarebbe – conclude il Segretario questore – un atto di ingiustizia inammissibile e senza precedenti che alimenterebbe, ancora di più, il già diffuso malessere presente tra la gente contro le Istituzioni.

Alluvione Alto Jonio, ancora dieci giorni per richiedere i fondi della Camera rivolti alle imprese

COSENZA – Resta ancora una settimana per richiedere alla Camera di Commercio di Cosenza la concessione di contributi diretti alle imprese dei comuni di Rossano e Corigliano Calabro colpite dagli eventi alluvionali dello scorso 12 agosto.
Il bando, finanziato con i fondi di Unioncamere nazionale su richiesta dell’Ente camerale di Cosenza, che ha partecipato all’iniziativa con pari quota, dimostra la fattiva vicinanza della Camera agli imprenditori dei territori colpiti dal terribile nubifragio, attraverso un impegno responsabile e concreto esteso anche a tutti quegli esercizi e stabilimenti commerciali stagionali che si videro preclusi ogni possibilità di guadagno per l’interruzione della propria attività nel bel mezzo della stagione estiva.
Per le imprese che hanno subito danni accertati a causa dell’evento alluvionale, che possono accedere a questo fondo, è stato destinato un fondo di 430.000 euro con cui sarà possibile rimborsare il 50% delle spese ammissibili (acquisto, riparazione di arredi, macchinari e attrezzature, compresi hardware e software, acquisto, installazione, ripristino di impianti, acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti) sostenute dal 12 agosto 2015 alla data di presentazione della domanda, fino a un massimo di 3.000 euro.
Le domande possono essere presentate non oltre le ore 12 di giovedì 23 giugno, esclusivamente con invio telematico, tramite la piattaforma WebTelemaco (che non prevede costi a carico del richiedente). La modalità telematica garantisce il principio dell’ordine di ricevimento delle domande a tutela della modalità di presentazione a sportello, fino a esaurimento delle risorse indicate.

CISAL FPC, Tedesco : “Oliverio abbia il coraggio di sollevare Tansi dal suo incarico”

Catanzaro ( Cz) – Alexander Pope diceva “Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di ammettere che ha sbagliato, che non è altro che dire … che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri”. “Questo aforisma vorremmo indirizzarlo, con estrema stima e rispetto, all’attenzione del Presidente Oliverio. L’esplicito riferimento – si legge nella nota di Gianluca Tedesco, dirigente sindacale della CISAL – è all’errore marchiano che lo stesso Presidente ha commesso, a nostro parere, nel nominare il dott. Carlo Tansi a capo della Protezione Civile Regionale”. “Difatti nell’arco di poco meno di quattro mesi – evidenzia Tedesco – il dott. Tansi è riuscito a farsi redarguire dalla Commissione di Vigilanza, a disporre la chiusura degli uffici di Crotone e Vibo Valentia nascondendolo ai suoi superiori salvo poi fare dietro front su esplicita richiesta del Consiglio Regionale, a dichiarare in esubero 45 dipendenti regionali quando questo contrasta completamente con la carenza de facto di personale, a presentare un esposto-denuncia che coinvolge anche lo stesso Presidente Oliverio, a farsi richiamare esplicitamente e per iscritto dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale dott. Fabrizio Curcio”. “Inoltre, mai sazio, è riuscito – aggiunge Tedesco – in brevissimo tempo a creare un ambiente di lavoro talmente ostico e fastidioso da cagionare un esodo massivo di personale dalla Protezione Civile Regionale verso altri uffici ove regna maggiore serenità lavorativa e contestualmente ha relegato il personale con la qualifica di “autista” presso la ex Comalca tranciando qualunque rapporto con tutti gli altri dipendenti trasferiti presso la Cittadella Regionale con un vero e proprio mobbing lavorativo”. “Mentre era impegnato a fare tutto ciò però le attività languivano e bene se ne è accorto il Presidente Oliverio quando, a Rossano, è stato assediato dai cittadini furibondi a causa del mancato avvio dei lavori di ripristino dopo l’alluvione del 2015. Ma Tansi, –chiede il dirigente della CISAL – al suo insediamento non aveva garantito la pulizia di tutti i fiumi in 15 giorni? L’attività di pubblicrelation, soprattutto sui social, invece l’ha curata bene,  autoproclamandosi salvatore della patria e gladiatore contro tutti i tipi di brogli. Certo a parole è bravo”. “Ci sia consentito soltanto rammentare che già in tempi non sospetti e con chiara lungimiranza – sottolinea Tedesco – il dott. Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL, aveva evidenziato l’incapacità manifestata dal dott. Tansi nella gestione del delicato Settore della Protezione Civile e ne aveva conseguentemente chiesto le dimissioni. Possiamo anche capire l’imbarazzo e la difficoltà del Presidente Oliverio nell’esercitare i suoi poteri ma lo vogliamo rassicurare, i cittadini non camminano tutti con l’anello al naso e la sveglia al collo, hanno imparato a distinguere chi fa da chi dice. I venditori di fumo abbindolano un numero sempre minore di sprovveduti. Per cui l’invitiamo come cittadini prima che come rappresentanti sindacali dopo,ad ammettere l’errore commesso adesso che è ancora in tempo ed a porvi rimedio con forza e decisione, doti di cui certo Lei non difetta. E’ indubbiamente più apprezzabile e degno di stima e rinnovata fiducia chi sbaglia e, resosi conto, rimedia piuttosto che chi preferisce nascondere la testa sotto la sabbia in attesa che tutto passi”. “Un’ultima cosa; se in meno di quattro mesi è accaduto tutto ciò, cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro? Beh… di quello caro Presidente Oliverio non potremo che, nel bene e nel male, imputargliene la responsabilità o il merito”.