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Presentata al Teatro Rendano la stagione lirico-sinfonica 2015/2016

nikhiCOSENZA – Questa mattina presso la Sala Quintieri del Teatro Rendano si è svolta la conferenza stampa di presentazione della stagione lirico-sinfonica 2015/2016. Vi ha preso parte anche il Sindaco della città bruzia il quale ha affermato: “In un momento in cui non solo in Calabria, ma anche in altre città del Sud e nel resto d’Italia chiudono le orchestre e si è costretti a saltare le stagioni liriche, nella città di Cosenza, in questi anni, c’è stata un’inversione di tendenza, con la nascita di un’Orchestra, non ancora stabile, che porta il nome del nostro teatro. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, guardando la realtà da un’ottica più complessiva e cogliere gli aspetti più importanti: dalla riapertura del “Rendano” con stagioni liriche e sinfoniche sicuramente di livello.” Un stagione, questa presentata, che dal primo cittadino è stata definita qualitativamente prestigiosa, pur nella moderazioni dei costi. Ciò rientra, a sentire le parole di Occhiuto, in un ampio progetto di promozione culturale della città cosentina, di cui è attestazione anche l’esperienza delle residenze artistiche (il progetto “The Bocs Art”). Oltre a ciò, Occhiuto ha perfino anticipato qualcosa su un progetto di imminente realizzazione che vedrà coinvolto l’attore cosentino Pasquale Anselmo, doppiatore affermato, proprio nella cornice di Villa Rendano, al fine di commemorare Alfonso Rendano.

Il cartellone della stagione è stato illustrato dal direttore artistico del teatro, Lorenzo Parisi:nvbkhj l’inaugurazione avverà il prossimo 4 dicembre con un Gala Lirico-Sinfonico con protagonisti il tenore Antonello Palombi e il soprano Stefanna Kibalova, mentre la direzione dell’Orchestra sarà affidata al giovane Carlo Goldstein, un emergente nel panorama internazionale. Filo conduttore di questa stagione “L’Eroe e l’Identità”: l’eroe in qualche modo si ricollega al progetto di rilancio dell’immagine culturale della città, centrato sulla riscoperta della figura di Alarico, mentre il tema dell’identità riguarda le radici e il territorio. Opere rappresentative di questa tematica saranno, tra le altre, l'”Eroica” di Beethoven (6 febbraio) e il concerto di Aranjuez per chitarra e orchestra, riferimento a Bisignano dove si trova la famiglia di liutai a Pizzico più antica d’Italia, se si pensa che ininterrorttamente dal 1780 si costruiscono strumenti. Punta di diamante sarà la “Tosca” di Puccini (22 e 24 gennaio) con la regia di Antonello Palombi e direzione d’Orchestra di Luca Ferrara. Protagonisti il soprano Daria Masiero e il tenore Leonardo Caimi. È importante ricordare anche “Quadri di un’esposizione” di Mussorgskij che ha un collegamento con il Mab (Museo all’aperto Bilotti) perché è  un’opera che Mussorgskij scrisse per pianoforte in omaggio al suo amico pittore Victor Hartmann. Dopo la visita a una mostra di Hartmann, Mussorgskij scrisse quest’opera in cui i quadri musicali descritti sono intervallati da un tema, la promenade, quasi un percorso tra i quadri musicali che descrivono i quadri veri di Hartmann. Non mancherà neppure uno spazio per i bambini, nell’intento di invogliarli al teatro, con uno spettacolo dedicato al mondo Disney e ai piccoli Eroi.

Per chi sottoscrive in anticipo l’abbonamento sono inoltre previsti degli sconti temporizzati, cosa che a permesso a molti giovani di avvicinarsi al teatro. Degli aspetti economici legati alla stagione lirico-sinfonica si è occupato, nel corso della conferenza stampa il responsabile del Dipartimento Economico Finanziario del Comune e dirigente del settore cultura Ugo Dattis, speigando come, a causa di tagli, il programma prestabilito sia poi stato modificato, senza però intaccarne la qualità.

Nel corso dell’incontro, si è trovato spazio anche per la presentazione del libro di Maria Carmela Ranieri, direttrice del Piccolo Coro del Rendano, “Il Teatro Alfonso Rendano di Cosenza e la sua storia”, ricerca musicologica delle stagioni liriche che si sono avvicendate nei cento anni di attività del teatro, dal 1909 al 2009.

A Cosenza la V edizione del Premio “Dante Alighieri”

COSENZA – Quinta edizione del Premio Cultura Dante Alighieri della Sezione di Cosenza.

Teatro Rendano
Teatro Rendano

La manifestazione culturale, patrocinata dal Comune di Cosenza, si terrà giorno 30 ottobre, alle ore 17.30, nella Sala “Maurizio Quintieri” del Teatro Rendano. A ricevere il Premio saranno Renata Antoniozzi, Rosina Toscano, Eugenio Gaudio ed Antonio Petrassi.
Introdurrà i lavori la Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza Maria Cristina Parise Martirano.

Interverranno il Sindaco Mario Occhiuto, l’Assessore Rosaria Succurro, il Presidente dell’Accademia cosentina Ernesto D’Ippolito. Modera la giornalista Iole Perito. Ci sarà, ancora, la partecipazione straordinaria del maestro Fabio Falsetta, Premio Dante Alighieri 2014.

È tutto pronto per la stagione teatrale del Teatro Rendano

 

COSENZA – Martedì 24 novembre si alza il sipario sulla “Stagione teatrale 2015/2016” sul palco dello storico A. Rendano di Cosenza, evento patrocinato dall’Amministrazione comunale di Cosenza. 12 appuntamenti all’insegna del divertimento.

Il cartellone è stato presentato, questa mattina, negli spazi del Chiostro di San Domenico di Cosenza. A presentare la rassegna: Rosaria Succurro, Assessore al teatro del Comune di Cosenza; Ugo Dattis Dirigente settore cultura del comune di Cosenza; Maria Sisca, Funzionaria del settore cultura; Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano de “L’AltroTeatro”.

Teatro Rendano
Teatro Rendano

“Si riconferma la virtuosa sinergia pubblico – privato avviata già nelle precedenti stagioni – spiega l’Assessore al Teatro, Rosaria Succurro – una strada che già abbiamo intrapreso e che ha dato ottimi risultati. La vera novità di quest’anno è che alterneremo la lirica, curata dall’Amministrazione comunale, con la prosa organizzata da “L’AltroTeatro”. Affidare ai privati le stagioni del nostro teatro di tradizione significa creare programmi di qualità graditi al pubblico, senza però pesare sulle casse dell’amministrazione. Siamo certi della risposta dei cittadini – conclude l’assessore – dopo i sold out della stagione passata ci aspettiamo un altro grande successo”.

Quest’anno l’offerta è molto più ricca, più variegata, ben tre produzioni  – afferma l’Assessore Succurro – che arrivano direttamente dal Teatro Sistina. Questo conferma che il Rendano sta tornando ad essere punto di riferimento per i teatri del Sud Italia. La campagna abbonamenti è già partita.

La campagna abbonamenti ha avuto inizio presso l’Agenzia “InPrimaFila” (telefono 0984 795699 con la nuova sede di Via Marconi 140 a Cosenza): fino al 17 ottobre si potrà usufruire del diritto di prelazione per gli ex abbonati.

Ecco il programma della stagione:

Martedì 24 e Mercoledì 25 novembre esordio con il musical cult “Pinocchio” scritto da Saverio Marconi e Pierluigi Ronchetti, con le musiche di Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti e liriche di Stefano D’Orazio e Valerio Negrini. Il successo dello spettacolo è andato ben oltre le centinaia di repliche in tutta Italia, i 500.000 spettatori e le tournèe internazionali in Corea (2009) e a New York (2010), che hanno accolto con entusiasmo la versione musical di una delle storie italiane più conosciute all’estero e tradotta in 240 lingue.

Lunedì 7 dicembre e Martedì 8 dicembre sarà la volta della commedia napoletana per eccellenza con “Miseria e Nobiltà”. Luigi De Filippo mette in scena un classico del grande repertorio comico napoletano, il dramma grottesco della miseria e il sussiego della ricchezza nella Napoli di fine Ottocento.

In programma, anche due appuntamenti fuori abbonamento. Sabato 19 dicembre la grande danza classica con “Omaggio a Rudolf Nureyev”. Domenica 27 dicembre, spazio al gospel con “Amazing Grace Gospel choice”. Amazing Grace è il titolo di uno dei più antichi e popolari canti gospel della tradizione musicale afro-americana, un inno bellissimo alla grazia concessa da Dio agli uomini liberi.

Sabato 9 gennaio e domenica 10 gennaio con “Penso che un sogno – Omaggio a Domenico Modugno” scritto e interpretato da Beppe Fiorello, il quale fa rivivere la storia del padre della canzone italiana.

Sabato 13 febbraio “Donne in cerca di guai” con Iva Zanicchi, Barbara Bouchet e Corinne Clery. Un trio inedito per una commedia liberamente tratta da “Les Amazones” di Jean-Marie Chevret. Il testo affronta il tema della solitudine delle single di mezza età, dell’amicizia e dell’omosessualità, il tutto raccontato con intelligenza, ironia, umorismo e allegria.

Sabato 20 febbraio e domenica 21 febbraio Sabrina Ferilli in “Signori … le paté de la maison”. Affiancata da Maurizio Micheli e Pino Quartullo. Una commedia misurata e con una giusta distribuzione dei ruoli tutti fondamentali per creare un flusso di ironia e colpi di scena.

Venerdì 11 marzo “My fair lady” con la compagnia di Corrado Abbati. Uno dei musical più famosi, tradotti ed amati nel mondo così come la sua versione cinematografica del 1964, con Audrey Hepburn e Rex Harrison, che fece incetta di Oscar.

Martedì 29 marzo e mercoledì 30 marzo, l’attesissimo musical “Rapunzel” con Lorella Cuccarini. Una storia che aiuta a riflettere sull’importanza delle cose semplici che la vita regala. Per la prima volta in assoluto, una sorta di double-fiction in teatro: i personaggi si trasformano da disegni animati in video ai personaggi reali su palco. Un continuo scambio tra realtà e cartoons.

Sabato 9 aprile e domenica 10 aprile, la kermesse entra nel vivo con il grande ritorno sul palco del Rendano di Vincenzo Salemme in “Sogni e bisogni”. Una commedia degli equivoci di puro spirito partenopeo, di cui incarna perfettamente quel misto di pudore e irreale vagheggiamento che non stanca mai.

Sabato 16 aprile e domenica 17 aprile torna la Compagnia di Corrado Abbati con l’intramontabile “Vedova Allegra” di Franz Lehar. Un capolavoro di genuina ispirazione dove i protagonisti sono coinvolti in un vorticoso e divertente scambio di coppie, di promesse, di sospetti e di rivelazioni.

Gran finale del cartellone Venerdì 29 aprile con Massimo Ranieri e lo spettacolo “Sogno o son desto 3”. Scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri lo spettacolo, dal titolo giocoso e provocatorio, non sarà dedicato ai vincitori e agli eroi, ma agli ultimi e ai sognatori: gli uomini e le donne cantati dalla musica di Raffaele Viviani e di Pino Daniele. Dal teatro di De Filippo e Nino Taranto.

Cambia la location dello spettacolo “Dal Castello alla fertile valle e dalla fertile valle al Castello”,

COSENZA – A causa delle avverse condizioni atmosferiche, la rappresentazione teatrale “Dal Castello alla fertile valle e dalla fertile valle al Castello“, in programma sabato 26 settembre, patrocinata dall’Amministrazione comunale e ideata e diretta dal Regista cosentino Luigi D’Elia, sarà spostata dalla Confluenza dei Fiumi Crati e Busento, dove era stata inizialmente programmata, al Teatro Rendano, con inizio alle 20:30.

Teatro Rendano
Teatro Rendano

La decisione è stata concordata tra lo stesso regista D’Elia e l’Assessore al teatro Rosaria Succurro, per il peggioramento delle condizioni atmosferiche di queste ultime ore. Una scelta obbligata che certamente modifica l’impatto emotivo con l’evento che era stato concepito per la sua originaria location, così come era accaduto nel 1998, quando un primo esperimento, “Lo sposalizio delle Acque”, sempre con la firma di Luigi D’Elia, venne molto apprezzato dal pubblico della città. In ogni caso, lo spettacolo “Dal Castello alla fertile valle….” , dopo la “prima” di sabato al “Rendano”potrà essere riproposto, quando sarà possibile, alla Confluenza dei Fiumi, luogo carico di leggendarie suggestioni e ricco di storia, dove comincia l’abbraccio con la città antica e dove Cosenza inizia a disvelare la sua “grande bellezza”.

Gli interpreti principali saranno Assunta Cosentino e Luigi Caputo, nel cast artistico ci sarà anche Roberta D’Elia. Gli interventi canori saranno affidati ai tenori Stefano ed Andrea Tanzillo, mentre al pianoforte sarà impegnato Andrea Bauleo, giovane ed interessante pianista cosentino, già affacciatosi con successo e apprezzamenti sulla scena concertistica nazionale e vincitore di numerosi concorsi. Il regista Luigi D’Elia ha poi in serbo una donazione per la città di Cosenza. È alle battute conclusive, infatti, la realizzazione, da parte sua, di due costumi particolarissimi che consegnerà formalmente al Sindaco Mario Occhiuto affinché siano custoditi in una teca del Castello Svevo.

Allo spettacolo “Dal Castello alla fertile valle…” di sabato 26 settembre al Teatro “Rendano” parteciperanno, in veste di figuranti, anche moltissimi cosentini. I cittadini di Cosenza – spiega D’Elia – ritornano protagonisti insieme a noi, dopo lo spettacolo del 1998 e si ritroveranno, in palcoscenico, ad evocare i luoghi della nostra giovinezza, le colline della città rivestite di ginestra, le montagne della Sila, la Calabria di Norman Douglas e “quello speciale profumo, odore di cisto disseccato e di altre piante aromatiche da lui descritto che si diffonde come una musica”.

VII Edizione Le Muse Arte a Capri

Screenshot_2015-06-09-17-31-57-1L’Associazione Le Muse Arte in occasione della VII Edizione ”Le Muse Arte a Capri” presenta un ricco calendario di eventi che si terranno, presso il prestigioso Centro di Vita e di Studio Ignazio Cerio e nelle sale della galleria Laetitia Cerio.

Il programma di quest’anno ancora una volta si ricollega al mondo della musica classica. L’argomento del 2015 tratta della storia del teatro di tradizione della città di Cosenza Teatro Rendano.

La storia del Teatro Rendano affonda le sue radici musicali e culturali che ci riportano sotto molti aspetti alla storia del Teatro San Carlo di Napoli.

Programma Venerdì 12 alle ore 18:00 apertura dei lavori

Saluti da parte dei Presidenti organizzatori dell’evento e dalle Autorità della città di Capri. Eminenti Relatori e Musicologi tratteranno delle affinità musicali tra il Teatro Rendano di Cosenza e il Teatro San Carlo di Napoli.

Sabato 13 alle ore 18:00 Recital Musicale di note Arie di Musica Lirica eseguite da musicisti calabresi.Screenshot_2015-06-09-17-30-57-1

Domenica 14 alle ore 18:30 nelle Sale della Galleria Laetitia Cerio sarà inaugurata la mostra personale del maestro Giovan Battista Rotella ”L’arte della memoria” a cura di Myriam Peluso.

Il Campo Verde notte: la nuova proposta narrativa dello scrittore Rocco Giuseppe Greco

10641080_10204024668961858_5232687085370945935_nÈ stato presentato qualche settimana fa, presso la sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza, il nuovo lavoro di scrittura di Rocco Giuseppe Greco. Un lavoro particolare di un argomento mai esaustivo sugli avvenimenti, che hanno riguardato il lager di Ferramonti di Tarsia, durante il periodo fascista italiano. Un lager diverso da quelli retti dai Nazisti, perché situato al Sud della penisola Italiana, in una Calabria, che già da allora aveva acquisito i caratteri di emarginazione, che purtroppo la inseguono da sempre e che però seppe dimostrare quell’umanità, in quest’ambiente, che mancò agli atri lager costruiti dalla furia  e dalla follia del Nazifascismo. Il Campo Verde notte – edito Ferrari, è il libro, che narra le vicende dei deportati nel lager/palude di Ferramonti, zona malsana e malarica, in cui non si deve pensare che i deportati solo perché trattati con più umanità stessero come in un hotel, un lager è sempre un lager, la libertà negata è pur sempre una grande violenza alla persona, al suo spirito. In questo lager, lo sappiamo furono tanti gli artisti, i medici, che aiutarono le popolazioni vicine e che, a loro volta, ricambiarono come meglio si poteva, un poco come darsi una mano tra emarginati, le popolazioni, ma anche i carcerieri dimostrarono più volte la bellezza del poter chiudere un occhio su quelle  regole infrangendo l’assurdità delle stesse, che la “banalità del male” imponeva. 

Abbiamo intervistato l’autore, che molto gentilmente si è concesso al nostro quotidiano online rilasciandoci qualche dichiarazione sul suo testo.22688_10204328103347528_2899329800006991996_n

 

Rocco Giuseppe Greco ama la letteratura, autore di molti testi, che sono ispirati dalle donne, dalle brigantesse alle poetesse particolari, di altrettanti momenti della storia dell’uomo, come Nosside. Ora arriva questo testo. Perché?

Perché era arrivato il momento di dare voce alle passeggiate scolastiche, che come professore ho fatto, accompagnando i miei alunni, molte volte, a Ferramonti. Ho approfondito la storia del lager e dei suoi internati, a scopo didattico, da cui poi è nato il libro, in maniera romanzata, non è infatti, un saggio, perché vuole arrivare a tutti, in primis al giovane studente.

I personaggi del romanzo sono reali?

Sì, sono tutti reali. Sono loro la voce, perché mi sono arricchito in alcuni saggi sull’argomento e li ho incontrati attraverso questi testi. Ho anche consultato i diari degli internati, che hanno lasciato traccia del loro percorso.

Il dialogo principale (introdotto dalla lettrice evento, Mihaela Talabà) è ispirato a un’internata, una donna, la quale ha lasciato dei diari sulla sua vicenda all’interno del campo…

Si Mina, ha lasciato memoria del suo triste passaggio a Ferramonti, l’unico personaggio inventato è la voce narrante. Per il resto è tutta Storia. Scrivo al femminile, perché lo trovo facile, anche il personaggio narrante in questo libro è al femminile come per i precedenti testi. Sono complicate, le donne, però più sciolte da romanzare, più immediate nei sentimenti e nelle contraddizioni.

Dal saggio al romanzo al femminile. Perché?

Perché nella vita si cambia. il saggio storico non mi permetteva questa nuova avventura al femminile, come scrittore e non come storico. La narrativa, penso, sarà da oggi la mia dimensione, ché mi affascina di più.

La cover del testo è molto particolare…

Una scelta editoriale molto bene riuscita, voluta dalla casa editrice e che rende bene il contenuto. (Infatti, a mio parere la copertina rende ciò che è stato probabilmente l’internamento di questi prigionieri, non feroce come negli altri lager, un filo di speranza dato dal verde, anche se paludoso, legò alla vita e al futuro questi prigionieri, ma nello stesso tempo il grigio, colore ambiguo, che rimanda al delirio di quella notte, che forse a molti, che non ce la fecero, sembrò infinita, nell’anima e nella privazione della libertà – Lucia De Cicco).10423278_10204336013385274_7654410168653898621_n

 

Sarà ancora una donna, la protagonista o la narratrice, del suo futuro lavoro?

No, sarà un uomo o meglio un monaco, Gioacchino Da Fiore, il celeberrimo abitante dell’abazia Florense di San Giovanni In Fiore, mi perdo nella narrazione, è molto avventurosa la sua storia, ma anche frammentaria, a volte, mi disperdo nella vicenda della lettura dei documenti. Però, appunto per questo lavoro di ricognizione difficile, la pubblicazione ancora è molto lontana dal mio pensiero. Chissà forse prenderà voce in un prossimo futuro di narrativa, ormai avviata.

                                                                                         Lucia De Cicco

 

 

 

In Commissione Cultura Mario Logullo, professionista della Comunicazione

10255289_1616413668605731_1979493846224069171_nLa Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi, nell’ambito della rassegna dal titolo “Autori di Terra di Calabria” consegnerà il premio al giornalista Mario Logullo, ospite nella seduta pubblica che terrà lunedi 8 giugno 2015 presso la sala M. Quintieri del teatro Rendano con inizio alle ore 17,00. Questo invito nasce dalla convinzione che le Istituzioni Pubbliche non debbano mai far venire meno sostegno ed incoraggiamento a chi, dotato di talento e passione, contribuisce con la propria arte e professionalità a rendere migliore l’immagine della sua città. Il percorso professionale, nel mondo della Comunicazione, di Logullo va in questa direzione e la Commissione Cultura della città di Cosenza intende conferire un riconoscimento istituzionale ed un apprezzamento pubblico per testimoniare come i successi non sono passati inosservati. L’incontro sarà anche una piacevole occasione per approfondire temi affrontati nel libro dal titolo ”Informazione e Comunicazione commerciale in Calabria” pubblicato da Editoriale progetto 2000. Relatori: Presidente Commissione, Mimmo Frammartino, Claudio Nigro 

Mario Logullo scrive nota di risposta a questo invito:mario logullo

Un ringraziamento di cuore alla Commissione Cultura del comune di Cosenza per questo importante riconoscimento e grazie ancora a tutte le amiche ed amici che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo. Sinceramente, non pensavo che il mio libro, avrebbe potuto avere questo successo, era mia intenzione, mettere in evidenza il mondo della comunicazione e ricordare, in qualche modo, tantissime persone che hanno dato molto nel settore, soprattutto privato, che non sono più fra noi, e tantissimi che continuano ad operare nelle varie strutture. Una piccola memoria storica per far capire come funziona l’informazione e la comunicazione, raccontate da uno come me che ha sempre lavorato dietro le quinte. Con questo libro, ho ribaltato il mio ruolo e sono passato dall’altra parte. Quello che ho fatto per gli altri per tanti anni, adesso, lo sto facendo per me, forse, esagerando perché da tre mesi, da quando ho presentato in anteprima il mio lavoro alla Domus di Cosenza, si susseguono tante iniziative che mi riguardano e quindi, per tenervi informati, rischio di annoiarvi. Vi posso garantire che non vorrei farlo, ma è necessario perché molti amici e colleghi che avrebbero dovuto sostenermi, poichè nel libro parlo anche di loro, sono completamente assenti. Mi dispiace molto dire queste cose ma è la triste realtà .A questo punto, chiudo invitando tutti a questo importantissimo evento a cui tengo molto .Grazie ancora a tutti.

Cinquant’anni di poesia il prossimo 4 giugno al Rendano

11009949_10204363958395264_2818099185469223696_nSarà presentato il 4 giugno prossimo nella Sala Quintieri del Teatro Rendano il libro di Alessandro Sicilia, “Pagine fuori testo, 50 anni di poesia 1964-2014″, le liriche saranno narrate dall’attrice Rossella Gaudio. Coordinerà la professoressa Maria Lucente, membro della Commissione Cultura della Città di Cosenza e relaziona sul testo, Franco Dionesalvi, giornalista e scrittore. Pagine fuori testo è un libro unico, perché il poeta alterna poesie strutturate con versi unici che racchiudono, in estrema sintesi, il suo pensiero. Un pensiero forte quello di Sicilia, in apparenza nichilista. Ma non è così, perché legge la realtà come un attento conoscitore della stessa, come il fotografo filtra la luce e le immagini in un risultato, che parla senza tante parole. La poesia di Sicilia ha questa grande abilità, sintetizzare la realtà, che è palese e lasciare al lettore l’essere d’accordo oppure non esserlo, resta intatto il pathos, così come la verità. Non ci sono mezze misure, nessuna interruzione al filo conduttore del pensiero dell’autore. Il testo, che è edito dalla Città del Sole, è introdotto dalla prefazione di Giovanni Polara e diviso in paragrafi, dedicato a Pinocchio (chi sarà mai il Pinocchio, che ripercorre le liriche?). L’Autore, che sarà presente alla serata, potrà dare una delucidazione a questa domanda. E molte altre che di certo non mancheranno di suscitare questo testo, di cui riporto una delle liriche a mio parere più indicative del pensiero di Alessandro Sicilia. Convinzione: la convinzione si carica nel dogma/alla critica spietata/alla ragione della salvezza/al sangue del kamikaze/pausa della guerra preventiva/la storia non scrive dei morti/la storia non recita pace/nei cieli di guerra/discorsi di sogni. (Rende studio 25/09/2008, ore 15,00). Il libro è di 157 pagine, cover patinata rossa con una cravatta che chiude il sapere nel suo nodo e come nelle altre presentazioni sarà dato in omaggio come nello stile dell’Autore.  

                                                                                                                                               Lucia De Cicco

La Grande Guerra tra le canzoni del I Centenario

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La Grande Guerra
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La mezzosoprano Sabrina De Rose

Domenica 24 maggio, presso la sala Quintieri del Teatro Rendano di Cosenza, si terrà “ Canzoni tra le due guerre” in occasione della ricorrenza del Centenario della I Guerra Mondiale. Patrocinato dalla Provincia di Cosenza e dal Comune della stessa Città bruzia, con l’assessorato Succurro, saranno protagonisti della serata, il poeta e scrittore Ciccio De Rose, la cantante lirica, mezzosoprano, Sabrina De Rose, e la pianista, Annalisa D’Astoli.  Ingresso libero.

                                                               Lucia De Cicco

Cosenza: “Diamo vita alle parole” premiazione al teatro Rendano

un momento della premiazione dello scorso anno del concorso diamo vita alle paroleSarà la Sala “Quintieri” del Teatro Rendano ad ospitare mercoledì 20 maggio, alle ore 17,00,  la cerimonia di premiazione della terza edizione del Concorso letterario  “Diamo vita alle parole”, intitolato alla memoria di Romano Marino, giovane studente di terza media della  scuola “B.Zumbini” di Cosenza, scomparso nel marzo del 2010 a  causa di una malattia rara, la sindrome da attivazione macrofagica (MAS). La MAS ha una notevole incidenza nel nostro Paese, colpendo all’anno un abitante ogni 50 mila, così come avviene per la più conosciuta SLA (Sclerosi laterale amiotrofica). Questo significa che nella sola provincia di Cosenza si registrano 14 nuovi casi all’anno. Il concorso letterario è organizzato dall’Associazione “Romano Marino” con il patrocinio del Comune di Cosenza e la collaborazione dell’ Ufficio Scolastico Provinciale. Per questa terza edizione l’iniziativa  prevedeva l’elaborazione, da parte delle scuole partecipanti,  di una breve ricerca scientifica sulla MAS , a corredo di un  testo letterario sul rapporto genitori-figli. Ai due elaborati (uno per le scuole superiori e uno per le medie), selezionati dalla giuria del concorso, andranno in premio due i-Pad offerti dall’Associazione “Romano Marino” e dal Keystore One di Cosenza. Anche quest’anno gli istituti scolastici invitati a partecipare hanno risposto massicciamente, con una elevatissima qualità delle ricerche , tanto da indurre la giuria ad istituire un riconoscimento supplementare alla migliore ricerca che si andrà ad aggiungere a quello per i migliori due elaborati. un altro momento della premiazione dello scorso annoDella giuria del concorso letterario fanno parte  il Presidente Emanuele Ruvio, che dal primo anno ha dato il suo sostegno all’iniziativa con particolare sensibilità, il medico Palma Fanello, la grafologa Francesca Florio, la psicoterapeuta Alessandra Santelli, l’avvocato Maria Rosa Vaccaro, Stefania Golletti e i genitori di Romano Marino, Cesare Marino e Maria Giardini.