Tutti gli articoli di Rita Pellicori

“Valori in rete”. Giovedì la finale provinciale dei campionati studenteschi

logo_calcioCATANZARO (CZ) – Si svolgerà, giovedì, 7 aprile, alle ore 15, presso il Centro Federale di Catanzaro, in via Contessa Clemenza, la Finale Provinciale dei Campionati Studenteschi, rivolti agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, che da quest’anno rientrano nel nuovo macroprogetto didattico-sportivo, denominato “Valori in rete”, promosso dal Settore Giovanile e Scolastico della Federazione Nazionale Gioco Calcio in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Superate le fasi d’istituto, le squadre maschili dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Malafarina” di Soverato, dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Petrucci-Ferraris-Maresca” e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Fermi” di Catanzaro, giovedì pomeriggio, si sfideranno in un triangolare di calcio. Mentre le squadre femminili dell’Istituto “De Nobili” e dell’IIS “Fermi” si sfideranno in un incontro secco. Un torneo di calcio a cinque provinciale a cui seguirà quello regionale, al quale parteciperanno i team primi classificati per ogni provincia. I finalisti calabresi avranno poi l’opportunità di prendere parte alle finali nazionali: la grande festa di chiusura del progetto che si terrà dal 23 al 28 maggio 2016. Accanto alla pratica sportiva non poteva mancare la didattica con un progetto di scrittura collaborativa collettiva, denominato “WikiCalcio”, finalizzato a promuovere l’elaborazione di un’inedita raccolta di sapere sui valori positivi del calcio realizzata dagli studenti e a favorire la formazione di un modello di tifo corretto fondato sul rispetto. Le scuole partecipanti ai Campionati Studenteschi hanno dovuto quindi scrivere dei contributi originali e aderenti alla tematica. A partecipare al progetto SGS -FIGC vi è stato anche l’Istituto Comprensivo “Bianco” di Sersale. Intanto la Commissione di valutazione per la provincia di Catanzaro, composta da rappresentanti della FIGC e da un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale, si è riunita lunedì, 4 aprile, per esaminare i lavori delle scuole catanzaresi che hanno dovuto analizzare la situazione attuale del calcio nazionale e locale e proporre azioni e metodiche applicabili, per fare in modo che negli stadi regni il tifo rispettoso e corretto. Il voto ottenuto per i progetti didattici si sommerà a quello che si otterrà nel torneo di giovedì prossimo.Non rimane che dare appuntamento alla Fase Provinciale del Torneo di calcetto studentesco che il Coordinatore del Settore Giovanile Scolastico Calabria, Massimo Costa, auspica possa svolgersi all’insegna della lealtà e del rispetto, senza tralasciare il divertimento.

“Il principino e la rosa” chiude la stagione del More

il principino e la rosaCOSENZA (CS) – Giunge al termine la stagione “More 2015-2016” diretta da Scena Verticale con il patrocinio della Regione Calabria, del MiBACT e del Comune di Cosenza. Epilogo della stagione sarà lo spettacolo prodotto dalla stessa compagnia realizzato in collaborazione con l‘A.F.D. (Associazione Famiglie Disabili) “Il Principino e la rosa” in scena venerdì 8 aprile alle 21 al Teatro Morelli. La pièce, per la regia di Dario De Luca, è liberamente tratta da Le Petit Prince di Antonie de Saint-Exupéry: un bambino curioso che fa domande ma non da risposte; l’incontro col mondo dei grandi che il piccolo reputa “bizzarri”; ma soprattutto Il rapporto speciale tra questo piccolo principe e la sua rosa.  Un invito a fare un libero viaggio in uno dei massimi capolavori della letteratura mondiale, accompagnati dalla delicatezza e dalla grazia dei nostri ragazzi diversamente abili, che ci aiuteranno a viverlo non con gli occhi ma con il cuore.La piccola-grande epopea del Piccolo Principe si rinnova sulle tavole del palcoscenico con i ragazzi e i volontari dell’Associazione Famiglie Disabili di Castrovillari per ricordare ancora una volta a tutti i grandi che sono stati bambini un tempo e rimanere sorpresi, di nuovo, tutti insieme, all’idea che l’essenziale è invisibile agli occhi. “Il Principino e la rosa” riveste un ruolo di grande significato educativo in quanto la storia stessa con le sue qualità poetiche arricchisce di sensibilità, diverte e contemporaneamente insegna ad essere più consapevoli delle proprie azioni. Gli attori sono accompagnati da giovani volontari e diretti da Dario De Luca, regista dello spettacolo e direttore artistico, insieme a Saverio La Ruina, di Scena Verticale. Gli oggetti di scena e gli abiti sono stati creati dai ragazzi con i volontari durante le attività connesse allo studio delle parti e alle elaborazioni dei particolari scenografici e coreografici. L’invito ad essere presenti rappresenta un momento d’intesa e l’avvio di una cooperazione che Scena Verticale e l’ A.F.D. intende stabilire per una crescita del senso civile e per un lavoro congiunto sui temi della diversità e dell’integrazione.

 

Successo di critica e pubblico per Yard Cantiere Creativo

DiariodiProvincia-CarolinaBalucani_REGGIO CALABRIA (RC) – Un percorso che ha lasciato un feedback positivo e incoraggiante. Così Teresa Timpano, direttrice artistica, ha definito l’esperienza Yard Cantiere Creativo, la Residenza teatrale realizzata a Reggio Calabria che ha ospitato artisti nazionali e internazionali. Un successo di pubblico e di critica che ha richiamato la stampa nazionale e che ha intrapreso anche un percorso di formazione molto importante per tutto il territorio calabrese: «La formazione dei giovani con il corso propedeutico realizzato in collaborazione con l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine ci ha aiutato anche ad abbassare il target di età che abitualmente frequenta il teatro – ha dichiarato la Timpano – e mi ha convinto di essere sulla strada giusta anche la formula di convivialità che questa rassegna ha proposto con l’aperitivo che ha intervallato gli spettacoli». Anche lo sponsor Bermè si è dimostrato entusiasta dell’esperienza: «Per noi essere presenti col nostro prodotto a teatro vuol dire sia sostenere la cultura che allargare il nostro target d’interesse. Crediamo molto che uno sponsor privato possa raggiungere obiettivi d’eccellenza assieme a proposte culturali». Gli spettacoli di Yard proposti nella rassegna “To be? Or may-be?”, oltre a proporre incontri su Shakespeare che hanno richiamato l’attenzione del Corriere della Sera, si sono snodati attorno al tema dell’identità: «Abbiamo voluto dare un’impronta artistica multidisciplinare miscelando gli spettacoli di innovazione con i classici del teatro» aggiunge la Timpano. Il tema dell’identità viene introdotto  dall’impronta di una violenza che fatica a essere grattata via dall’esistenza: “Un vecchio gioco” di Tommaso Urselli per la regia di Filippo Gessi non risparmia suggestioni allo spettatore che partecipa a una sequenza di tormenti contrassegnati dal delirio e dalla tensione. La continua inquietudine è resa sulla scena da Teresa Timpano, Luca Fiorino e lo stesso Filippo Gessi che la restituiscono sistematicamente dentro un gioco che gira su se stesso. Pirandello per voce di Maurizio Marchetti sale in scena con “L’uomo dal fiore in bocca” e la mescolanza della realtà con la suggestione avvolge il pubblico di multisfaccettature che  stentano a trovare una sola identità per immergere il teatro Zanotti-Bianco in un incerto Pirandelliano. La prima serata si conclude con Oscar De Summa agile affabulatore che riesce a creare una empatia travolgente e di stampo decisamente ironico col pubblico per poi  accompagnarlo repentinamente dentro un abisso cupo e disperato nel suo  “Diario di provincia”. Una rappresentazione inconsueta e originale che gli è valsa la prestigiosa menzione UBU 2015. La seconda serata si è aperta con le danze di “To Pray” per la coreografia di Afshin Varjavandi di INC InProgress Collective: la significanza della preghiera in un caleidoscopio di gesti oltre il tempo vissuto. I giovani ballerini saranno in grado di impastare stili tribali a gesti urbani, senza soluzione di continuità. Sarà Carolina Balucani a far rientrare il pubblico dentro la dimensione di un tempo immobile: “L’America dentro” è un monologo che paralizza gesti, parole e intenzioni, il suo personaggio tratteggia con precisione l’angoscia di un’identità inchiodata dentro la stanza da una giovane donna che si è fermata nel suo rifugio di bambina. La conclusione della carrellata è affidata a un grande classico: “Amleto?” sviscera l’esperienza di Shakespeare per una coppia di attori all’interno di un percorso di identità non del tutto fluido e mai scontato. Maura Pettorrusso e Stefano Pietro Detassis di Macelleria Ettore proiettano sullo spettatore le instabilità di due identità che si sommano a quelle dei personaggi interpretati, concludendo con un percorso introspettivo l’indagine che Scena Nuda, la compagnia teatrale organizzatrice della rassegna tramite la residenza artistica Yard Cantiere Creativo si è prefissa.

Presentata a Palazzo dei Bruzi la campagna della SIAMS “Amico Andrologo”

campagna siamsCOSENZA (CS) – Un esperimento pilota che riguarderà per il momento tre istituti superiori della città: il Liceo Classico “Telesio”, il Liceo Scientifico “Fermi” ed il Liceo Statale “Lucrezia della Valle”. Ma che, una volta testato, potrà estendersi anche ad altre scuole della città e della provincia di Cosenza. Il progetto “Amico Andrologo” è una  campagna di informazione e di prevenzione, primaria e secondaria, promossa dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) che in Calabria può contare su una sezione regionale guidata, nelle vesti di coordinatore e Presidente, dal prof.Antonio Aversa, docente universitario sia alla “Sapienza” di Roma che alla “Magna Graecia” di Catanzaro.Ed è stato proprio il prof.Aversa, insieme alla dott.ssa Anna Perri, segretario Androyoung della sezione SIAMS Calabria, a presentare questa mattina, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, la campagna di prevenzione, nel corso di una conferenza stampa. A rappresentare il Comune, la dottoressa Emanuela Greco, subcommissaria di Palazzo dei Bruzi, che ha portato il saluto istituzionale del Commissario straordinario,Prefetto dott.Angelo Carbone. “La prevenzione andrologica – ha sottolineato la dott.ssa Greco – viene spesso percepita come argomento tabù dai nostri ragazzi che affrontano le problematiche connesse alla sfera della sessualità con molto disagio, ecco perché – ha detto ancora la subcommissaria Greco – la campagna di prevenzione proposta dalla Siams nelle scuole della città va salutata con attenzione ed apprezzamento, perché potrebbe dare, in termini di partecipazione dei ragazzi, quei risultati che sono attesi per avviare a soluzione le patologie di tipo andrologico che si dovessero manifestare”. Il programma di prevenzione , così come è stato spiegato dal Prof.Aversa, è rivolto agli studenti di età superiore ai 18 anni che frequentano le ultime classi delle scuole secondarie di secondo grado. Tra le finalità del progetto: dare informazioni sugli effetti negativi degli stili di vita, sulla funzione dell’apparato riproduttivo e sull’ambito affettivo-relazionale della sfera sessuale machile; informare la popolazione giovanile sulle malattie andrologiche, incluse quelle a trasmissione sessuale; individuare precocemente anomalie a livello dell’apparato genitale esterno che siano in grado di influenzare negativamente la fertilità e la sfera sessuale nell’età adulta.Il progetto prevede l’invio alle scuole del materiale informativo e la possibilità di effettuare una visita gratuita con uno specialista andrologo, da effettuarsi sia a scuola, in locali appositamente destinati, o in Ospedale.La visita sarà prenotabile anche via web, attraverso il sito www.amicoandrologo.it .Dallo stesso sito gli studenti potranno scaricare il materiale informativo. Agli incontri a scuola potranno partecipare anche quei ragazzi e ragazze (la campagna è rivolta anche alle donne) che non hanno compiuto ancora i 18 anni e in quella sede potranno rivolgere agli specialisti della SIAMS le domande che riterranno più opportune.“I risultati attesi in Calabria, dove c’è fame di andrologia – ha poi concluso il Prof.Aversa – si aggirano intorno al 35% degli studenti, contro il 32,8% del Lazio che è stata la prima regione d’Italia a sperimentare il modello. Il nostro obiettivo è quello di far capire ai ragazzi che parlare con l’andrologo è importante per avere una vita sessuale e riproduttiva migliore”.

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Dallo stesso sito gli studenti potranno scaricare il materiale informativo. Agli incontri a scuola potranno partecipare anche quei ragazzi e ragazze (la campagna è rivolta anche alle donne) che non hanno compiuto ancora i 18 anni e in quella sede potranno rivolgere agli specialisti della SIAMS le domande che riterranno più opportune.

“I risultati attesi in Calabria, dove c’è fame di andrologia – ha poi concluso il Prof.Aversa – si aggirano intorno al 35% degli studenti, contro il 32,8% del Lazio che è stata la prima regione d’Italia a sperimentare il modello. Il nostro obiettivo è quello di far capire ai ragazzi che parlare con l’andrologo è importante per avere una vita sessuale e riproduttiva migliore”.

 

Il Lyons Club adotta due spazi verdi

beautiful park trees over blue sky. formal garden
www.culturaeculture.it

 

ROSSANO (CS) – Il Lions Club Rossano “Sybaris” adotta due spazi verdi allo Scalo. Il sodalizio si occuperà del service di queste due aree che saranno caratterizzate dall’installazione di particolari elementi decorativi vegetali che valorizzeranno gli spazi urbani esistenti. Lombardo: un ottimo esempio di educazione civica e partecipazione. Nei giorni scorsi, con apposita Determina dirigenziale  è stata sottoscritta la convenzione, senza alcun costo a carico dell’Ente, tra il Lions Club Rossano “Sybaris”, presieduto da Antonio Monaco ed il dirigente del Settore 4 Territorio e Ambiente, Giuseppe Graziani. La proposta è stata presentata nei giorni scorsi al commissario straordinario Aldo Lombardo, nel corso di un incontro promosso dal dirigente del Settore Cultura, Giuseppe Passavanti. «Si tratta di una bella iniziativa sociale – dichiara Lombardo – che valorizza il senso civico e la partecipazione. Ringrazio il Lions Club cittadino per aver voluto promuovere questa lodevole progetto, che tra l’altro non avrà alcun costo per il Comune. Anzi ne trarrà solo benefici in termini di decoro urbano e di razionalizzazione dei costi di manutenzione. Auspico, in futuro, che il mondo dell’associazionismo, molto radicato nel tessuto sociale cittadino, possa farsi promotore di simili iniziative a sostegno della comunità. Porto con me la positiva esperienza del Comune di Taurianova dove, su mio impulso, ormai due anni addietro, venne istituita la consulta delle associazioni civiche che oggi continua a rimanere una positiva realtà di quella comunità. E credo che anche Rossano possa e debba avviare un’iniziativa del genere così da avere uno spazio di confronto costruttivo a sostegno delle future Amministrazioni comunali e della Città». Le aiuole “adottate” dal Lions Club sono quelle di Piazza Le Fosse e Via Nazionale . Il service del verde pubblico avrà durata di un anno durante il quale, periodicamente, sarà attuato un progetto, redatto dal “Sybaris” con la collaborazione della fioreria cittadina di Giovanni Novelli.

Condizioni di vita allarmanti per i braccianti rosarnesi

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ROSARNO (RC) – Dai dati in possesso  degli operatori dell’associazione Medici per i diritti umani (Medu), emerge che la  quasi totalità dei braccianti stranieri impegnati nella raccolta degli agrumi nella piana di Gioia Tauro ha trascorso la stagione vivendo in strutture abbandonate, in baracche o in una tende nella zona industriale di San Ferdinando. Circa duemila lavoratori alloggiavano nella tendopoli di San Ferdinando e in una fabbrica abbandonata. Stessa sorte per i lavoratori che vivono nei casolari abbandonati di Rizziconi, Taurianova e Rosarno, privi di elettricità, servizi igienici e acqua.  Secondo i dati di Medu  l’86% dei braccianti non ha contratto di lavoro. La maggior parte è retribuita a giornata o a cassetta (un euro per le cassette di mandarini e 50 centesimi per le arance). Il 17% dei braccianti ha trovato lavoro attraverso il caporalato, pagando dai 3 ai 5 euro per il trasporto.

Manuela Fraire tra femminismo e desiderio

FraireRENDE (CS) – Membro ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e  del movimento femminista all’interno del quale si è formata attraverso la pratica dell’autocoscienza, Manuela Fraire è stata protagonista della giornata di studi organizzata dal “Centro di ricerca filosofia e psicoanalisi dell’Università della Calabria” con una lezione dal titolo “La violenza dell’interpretazione. Attualità di Piera Aulagnier”. Ci ha rilasciato un’intervista che tocca la tematica del desiderio e del femminismo.

Manuela Fraire, lei è psicoanalista e femminista, come si coniugano questi due aspetti?

– Sono due aspetti di me come donna che non sento in contraddizione l’uno con l’altro. Mi sembrano assolutamente compatibili, non è che l’uno provoca l’altro o definisca l’altro. Mi sembrano due punti di vista che non sono così distanti , è un punto di vista critico sulla realtà esistente, non danno per scontato che ciò che è esistente ha solo quel significato che abbiamo sempre visto .

Ha ancora senso parlare di femminismo ?

– Non solo ha molto senso parlare di femminismo nel termine di partire da sé di ogni donna e quindi la pratica dell’autocoscienza resta una grandissima scoperta. Non è assolutamente una riproduzione di ciò che si fa in analisi ma, soprattutto mi sembra che il femminismo significhi un orizzonte teorico e culturale  al quale le donne, anche quelle che si dicono non femministe,  ormai si riferiscono, evidentemente il femminismo è attivo.

Nonostante le conquiste raggiunte dalle donne, è ancora molto forte l’ideale di donna come  moglie e madre, è possibile scardinare questo ideale?

-Intanto bisogna vedere le situazioni nelle quali l’ideale di moglie e madre è ancora attivo e se superarlo significa per le donne un vero progresso o se si tratta di organizzare qualcosa o una via di uscita da queste due identificazioni così forti. Non è che le donne non hanno nulla da perdere nel perdere il loro statuto di moglie e madre, bisogna vedere con che cosa intendono modificare tutto questo, non è solo tutto negativo.

Cosa desiderano le donne?

– Ogni donna desidera qualcosa di diverso, non  c’è il desiderio della donna, non credo ad una generalizzazione così.

– Come si inserisce il tema dell’omogenitorialità nelle grandi battaglie della rivendicazione femminista del corpo e della procreazione ?

– Noi abbiamo fatto una battaglia sulla depenalizzazione dell’aborto, invece, in questo momento molte donne sembrano fare la battaglia contro la maternità surrogata, vorrebbero addirittura che ci fosse una legge dello Stato che la vieta che è contrario a quanto noi dicevamo e abbiamo detto col femminismo che ognuno è proprietario del proprio corpo e quindi non ci può essere una legge sul corpo della donna che sia una legge dello Stato. Una donna fa del proprio corpo quello che reputa meglio fare.

Rita Pellicori

 

Tappa mendicinese per il ritorno in Italia del jazzista Enrico Granafei

granafeiMENDICINO (CS) – Alcune serate nascono per caso, magari da una telefonata tra amici. È dall’invito di Renato Costabile a suonare presso il Teatro comunale di Mendicino, un teatro nuovo fervente di entusiasmo, che prende corpo il concerto di Enrico Granafei. Strumentista versatile dotato di una visione a 360 gradi, l’artista trapiantatosi nel New Jersey dove gestisce il prestigioso Trumpet Jazz Club, si  è esibito in concerto accompagnato dalla sua inseparabile hand free harmonica lo strumento rivoluzionario inventato da Vern Smith gli permette di suonare l’armonica cromatica e chitarra allo stesso tempo, dalla DB guitar (una combinazione di basso e chitarra inventata da Nico Di Battista) e da una chitarra opera del liutaio cosentino Eugenio Ligato. Ha regalato due ore di musica intensa al numeroso pubblico, il musicista che dice di essere affetto da proverbiale schizofrenia e che confessa di potersi permettere di fare tutto solo a Cosenza, sua città natale. Sedici i brani eseguiti alcuni solo strumentalmente, altri accompagnati dalla voce. “Le foglie morte”, “Pia”, “Fever” del compositore tedesco Claus Ogerman, “Estate” di Bruno Martino interpretata tra l’altro dall’inventore della bossa nova João Gilberto, sono solo alcuni dei brani eseguiti. Non sono mancati brani jazz dal sapore malinconico – di quelli che si suonano al buio, magari da soli in compagnia di un buon bicchiere di whisky- bossa nova che proiettano al mondo variopinto e velato di saudade del Brasile, gli omaggi a João Gilberto e a Henry Mancini. Poi il racconto di aneddoti di vita privata come i viaggi in Finlandia (Terra di gente poco incline al dialogo e dalla lingua ricca di “falsi amici” ovvero di termini in finlandese che in italiano si pronunciano nello stesso modo ma vogliono dire qualcosa di completamente diverso come “katso” che ha scatenato, grazie ai bizzarri accostamenti alla lingua italiana, l’ilarità dell’intero pubblico) e l’ amicizia con Totonno Chiappetta . “U cuddruriaddru” ( un brano che è un vero e proprio omaggio alla leccornia che non manca mai, soprattutto nei periodi di festa sulle tavole cosentine, tra l’altro inserito in “Foraffascinu” ultima commedia ideata e scritta da Sergio Crocco) e “Calabrossa”(un vero e proprio gioco linguistico inserito nell’ultimo album la cui uscita è prevista a giugno ) brani dai ritmi brasiliani scritti in dialetto cosentino  privi di quella nostalgia che pervade i testi degli emigranti e della goliardia che in genere accompagna i testi dialettali, hanno fatto da apripista all’ultima parte dell’esibizione che si è conclusa sulle note di “Viva la musica” un vero e proprio inno alla musica che « anche se è un gioco merita la tua attenzione ».  omaggio GranafeiTerminato il concerto, il sindaco Antonio Palermo è salito sul palco e, dopo aver ringraziato il pubblico presente, ha omaggiato Enrico Granafei e Luigi Chiappetta (figlio del compianto Totonno Chiappetta) ricordando che proprio a Mendicino ha avuto luogo l’ultima esibizione di Totonno Chiappetta. È destinato a proseguire il viaggio intrapreso dal Teatro  comunale di Mendicino. Chissà quale sarà la prossima tappa.

Rita Pellicori

Sole e nuvole in Calabria il lunedì dell’Angelo

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CATANZARO (CZ) – Sole e poche nuvole in Calabria per il lunedì dell’Angelo, giorno tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta. Una condizione quasi ideale per lasciare le città a favore delle località montane e del litorale. Tanti i calabresi che hanno affollato locali pubblici e spazi aperti in Sila si sono registrate numerose presenze a Camigliatello, Lorica, Villaggio Mancuso e Trepidò. In tanti hanno optato per le mete marinare: in particolare Tropea, dove cominciano a notarsi i primi turisti stranieri, Chianalea di Scilla, Soverato e Diamante. Aumentate le visite ai musei a partire da quello di Reggio Calabria che ospita i Bronzi di Riace e ai parchi archeologici. Traffico regolare sulle principali arterie della rete regionale e sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Per chi ha scelto di rimanere a casa, sono state rispettate rispettate le tradizioni gastronomiche del periodo pasquale.

PREQUALY BNL ROMA/ F: L’eterno ritorno dell’uguale. In finale Lisa Sabino stravince per la seconda volta su Lara Meccico (Audio)

premiazione Lisa SabinoMENDICINO (CS) – Una terra rossa, rossa come lo sfondo della bandiera della Svizzera, il terreno su cui si è disputata la finale del torneo valido per le prequalificazioni agli Internazionali BNL d’Italia 2016. Stamane, presso lo Sporting Club di Mendicino, si è tenuta la finale dell’Open singolare femminile tra la svizzera Lisa Sabino – medaglia di bronzo nel doppio misto alle XXVII Universiadi a Kazan nel 2013 e ottava nella Top 10 delle tenniste svizzere WTA del 2015 – e la mendicinese Lara Meccico.

Una partenza energica per la Sabino con una Meccico che non molla la presa e ottiene la parità aggiudicandosi poi la vittoria della prima partita al tiebreak con un 6 -7.  La Meccico ha poi assistito alla rimonta della Sabino che non demorde e si aggiudica la seconda partita per 6-4. Infine il terzo e ultimo set è stato stravinto dalla Sabino con un formidabile 6-2. Applausi a fine partita da un pubblico che non ha mai cessato di tifare per la propria beniamina e conterranea Meccico. Terminata la partita, dopo i saluti e i ringraziamenti all’addetto stampa dello Sporting Club Cristian Greco, ai gestori della struttura e al pubblico presente, il sindaco Antonio Palermo – che scopriamo essere un appassionato giocatore di tennis – consegna il premio alla seconda classificata Lara Meccico mentre la vincitrice riceve il premio dal Presidente della FIT Calabria Joe Lappano.premiazione Lara Meccico Un eterno ritorno in toto, un finale uguale a quello di due anni fa tra le due giocatrici. Agli appassionati di tennis non resta che attendere il prossimo anno e sperare in una nuova finale tra le due, magari con la Meccico come vincitrice.

Rita Pellicori

Al termine della premiazione, Lisa Sabino e Lara Meccico hanno commentato la finale e ci hanno svelato ciò che le attende in futuro.

Lisa Sabino:

Lara Meccico :