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Sbarcati a Reggio 629 Migranti e 45 Salme

REGGIO CALABRIA – Approdata a Reggio Calabria “Vega”, la nave militare con a bordo 629 migranti: 419 uomini, 138 donne e 72 minori. Le persone tratte in salvo sono di varia nazionalità, provenienti da Pakistan, Libia, Senegal Eritrea, Nigeria, Siria, Marocco e Somalia.

Sono stati inoltre recuperati 45 corpi senza vita, vittime del naufragio al largo della Libia. I deceduti raccolti in mare erano 36 donne, 6 uomini e 3 minori con età compresa fra i 6 mesi e i 2 anni.

I rappresentanti del Comune di Reggio, delle forze di polizia, dell’Azienda sanitaria e ospedaliera e del 118, le associazioni di volontariato e degli organismi umanitari hanno partecipato alle operazioni di sbarco in Calabria,  coordinati dalla Prefettura di Reggio Calabria.
Le salme verranno trasportate per ultime in mezzi appositi messi a disposizione dalla Croce Rossa.

Gratteri: «La ‘ndrangheta è referente dei Gambino di New York»

CATANZARO – «La ‘ndrangheta è diventata referente della famiglia Gambino di New York». Lo ha detto in un’intervista il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. «E’ come se Cosa nostra – ha sostenuto Gratteri – avesse rotto il cordone ombelicale con quella siciliana. A Brooklin, ormai, si parla americano, italiano e calabrese. La ‘ndrangheta è la mafia piu forte e più ricca in questo momento nel mondo occidentale, anche perché importa l’80% della cocaina che arriva in Europa. Ci sono nella ‘ndrangheta alcuni collaboratori di giustizia, ma ancora stiamo aspettando il grande boss, il grande capo locale che si penta e che sia in grado di dare una chiave di lettura complessiva sul fenomeno. La ‘ndrangheta è molto forte e molto presente – ha aggiunto il Procuratore di Catanzaro – nel centro e nel nord Europa, dove c’è un contrasto alle mafie molto blando, ma l’ho vista molto forte anche a New York, che fino a 10 anni fa era appannaggio esclusivo delle cinque famiglie di Cosa nostra. Dalle ultime inchieste che ho condotto è emerso che la famiglia Gambino si rivolge alla ‘ndrangheta per chiedere di entrare nel narcotraffico. E’ come se Cosa nostra americana avesse perso il “pedigree” dell’origine siciliana, mentre la ‘ndrangheta negli Stati Uniti, ed a New York e Brooklyn in particolare, parla molto bene americano, italiano e calabrese».

Migranti, domani arriva a Reggio Calabria nave con 45 salme

REGGIO CALABRIA – Arriverà domani mattina a Reggio Calabria nave Vega della Marina Militare, con a bordo 629 migranti e i 45 corpi recuperati in mare dopo l’ennesimo naufragio avvenuto ieri al largo della Libia. Tra i sopravvissuti ci sono 419 uomini, 138 donne e 72 minori di varia nazionalità (Pakistan, Libia, Senegal Eritrea, Nigeria, Siria, Marocco e Somalia). Il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha presieduto una prima riunione di coordinamento alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Comune di Reggio, delle forze di polizia, dell’Azienda sanitaria e ospedaliera e del 118. Nel pomeriggio è in programma un ulteriore incontro con la partecipazione anche delle associazioni di volontariato e degli organismi umanitari.

Gioia Tauro, crolla intonaco in aula. Ferite tre studentesse quattordicenni

GIOIA TAURO (RC) – Tre studentesse quattordicenni della scuola media “Campanella” di Gioia Tauro sono rimaste ferite, in maniera lieve, mentre si trovavano in classe, a causa della caduta di una parte dell’intonaco. Le cause dell’incidente sono ancora in corso d’accertamento. Le tre giovanissime sono state immediatamente soccorse e accompagnate in ospedale, ma le loro condizioni non destano, fortunatamente, preoccupazioni. I Carabinieri di Gioia Tauro hanno comunque avviato le indagini del caso e la Procura della Repubblica di Palmi ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità, nell’ambito della quale è stato disposto il sequestro della classe in cui si è verificato il crollo e di quella sita al piano superiore. Le lezioni sono state sospese.

 

Vibo, giunti 217 migranti

VIBO VALENTIA – È approdata questa mattina nel porto di Vibo Marina la nave della Guardia di finanza Montesperone con a bordo 217 migranti di diversa nazionalità e provenienza. Tra di loro, almeno 15 i minori non accompagnati che verranno accolti in una struttura della nostra regione, mentre gli altri saranno trasferiti in altri centri della penisola. A coordinare le operazioni di sbarco la Prefettura di Vibo Valentia. I migranti erano partiti una settimana fa da Alessandria d’Egitto e provengono da Eritrea, Etiopia, Egitto, Darfur e Sudan. A parte alcuni casi di scabbia, buone sono le loro condizioni di salute. Fortunatamente, i 217 migranti in questione sono riusciti ad approdare sani e salvi ma, negli ultimi giorni, almeno 70 sono stati i morti nel canale di Sicilia, in tre diversi naufragi. Un numero comunque troppo alto rispetto ai 12 mila salvataggi effettuati.

 

Arresto Carrozzino, procuratore Giordano: «Importante assicurarlo alla giustizia»

COSENZA – E’ Sergio Carrozzino l’autore dell’omicidio di Silvana Rodrigues. Non ha dubbi il procuratore capo di Paola Bruno Giordano. Il magistrato nel corso di una conferenza stampa ha chiarito le modalità con cui si è giunti all’arresto dell’autore dell’efferato delitto, compiacendosi anche con l’arma dei carabinieri per l’ottimo lavoro svolto. «Nel giro di pochi mesi abbiamo individuato una pista ben precisa grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza del supermercato in cui la vittima si era recata per la spesa. Tutto lascia pensare che la donna fosse tornata al market e che avesse un appuntamento in quel parcheggio. Infatti dopo essere entrata in auto ha atteso qualche minuto prima di mettere in moto, finché non è giunto Carrozzino – prosegue Giordano – Questi ha aperto la portiera lato passeggero, poi dopo qualche minuto è salito lato guida. Quindi ha messo in moto. Non credo che la donna sia stata uccisa lì. Senza dubbio guidava Carrozzino quando sono ripartiti». giordano brunoNel corso della conferenza stampa Giordano ha espresso altre risultanze investigative senza però svelare il movente. «Il movente? Al momento ci interessa relativamente. Abbiamo un dato oggettivo: Carrozzino è salito sull’auto della vittima, la donna è stata uccisa e poi abbandonata al cimitero. In casa di Carrozzino sono stati sequestrati, per i rilievi del caso, gli abiti che si ipotizza indossasse quella sera. Non è escluso che Carrozzino possa avere dei complici, si indaga su chi abbia fornito la benzina. Anche se quella contenuta nell’auto potrebbe essere stata sufficiente a generare il rogo che ha poi distrutto il cadavere». Giordano parla anche del testimone che ha dato un’accelerata alle indagini. «Il testimone chiave è salito su un autobus in sosta in quel momento e ha assistito a tutta la scena. Si tratta di un teste attendibile tanto che ha fornito il ticket del bus che attesta data e ora in cui ha preso l’automezzo». «Carrozzino è un personaggio che gode di un certo credito delinquenziale ed è ritenuto capace di tanta efferatezza – conclude il procuratore di Paola – Questi delitti turbano la comunità locale. La mancanza di una valida motivazione per un omicidio così efferato genera panico tra le persone. E’ di fondamentale importanza aver assicurato quest’uomo alla giustizia».

Cetraro, risolto tentato omicidio di un extracomunitario

COSENZA – E’ stato risolto un caso di tentato omicidio avvenuto a Cetraro lo scorso 16 aprile. A comunicarlo il procuratore della Repubblica di Paola Bruno Giordano. «Abbiamo risolto anche il tentato omicidio di un cittadino extracomunitario (Handel Moro senegalese di 26 anni ndr) con la vittima che ha riconosciuto chi ha sparato indicando anche i nomi di altri due complici. I tre  – prosegue Giordano -sono latitanti dal momento della sparatoria. Sono tutti di Cetraro e si tratta di Giuseppe Scornaienchi , Fedele Cipolla e Mario Iacovo. La matrice non è di criminalità organizzata, l’extracomunitario non era stato pagato dopo aver svolto dei lavori di giardinaggio». Secondo il procuratore di Paola «ha avuto il torto di reclamare il dovuto. Cipolla è colui che ha materialmente sparato. Non c’è dubbio sul concorso morale dei tre, tanto che uno, si ipotizza Iacovo, lo aveva già minacciato dicendogli “guarda che ti spariamo”». Le indagini sono state anche favorite da alcune telecamere che avrebbero favorito il lavoro dei militari dell’Arma. «Ci sono telecamere che hanno inquadrato gli autori anche se non hanno ripreso il fatto – ha concluso Giordano – La Procura ha emesso un decreto di fermo convertito in ordinanza di custodia cautelare in carcere».

Procura Cosenza nomina esperto per rilievi sul sito della Legnochimica

COSENZA – All’inizio della prossima settimana, probabilmente già a partire da lunedì, saranno avviati i rilievi sull’area della ex Legnochimica, al centro di un’inchiesta della Procura di Cosenza. Lo scorso novembre gli uomini del Nipaf del Corpo forestale dello Stato avevano sequestrato il sito per un’estensione di 90mila metri quadrati e ipotizzato un forte inquinamento di metalli pesanti nelle falde acquifere. Il sostituto procuratore Antonio Tridico e il procuratore aggiunto Marisa Manzini hanno incaricato per le analisi il professore Sindona dell’Università della Calabria. Ai rilievi parteciperanno specialità dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale dello Stato.

Rimuove sigilli azienda trasformazione agrumi, arrestato

VARAPODIO (RC) – Il Corpo forestale dello Stato, ha arrestato a Varapodio V.V., di 56 anni, con l’accusa di avere rimosso i sigilli apposti dall’autorità giudiziaria alla sua azienda per la trasformazione di agrumi, sequestrata nell’ambito di un’inchiesta dalla quale erano emerse violazioni alle norme sulla tutela dell’ambiente. V.V., dopo il sequestro dell’azienda, ne era stato nominato custode giudiziario. Il Corpo forestale ha accertato, nel corso di un sopralluogo, che i sigilli erano stati rimossi arbitrariamente e che l’azienda di trasformazione aveva ripreso arbitrariamente la sua attività. Dalle indagini è emerso che a rimuovere i sigilli sarebbe stato lo stesso amministratore dell’azienda, che è stato per questo arrestato. Nel corso dell’udienza di convalida, il Tribunale ha imposto a V.V. l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Maxi sequestro di stupefacenti a Crotone

CROTONE – La Guardia di Finanza di crotone, sulla strada statale 106 in prossimità del bivio di Isola Capo Rizzuto, ha sottoposto a controllo un’autovettura tipo Alfa Romeo 159 sport wagon, condotta dal crotonese C. D. di anni 46.
Determinante è risultato il fiuto del validissimo cane anti-droga “VAMOS”, un pastore tedesco che ha fatto ricadere l’attenzione dei militari sulla parte posteriore dell’autovettura che da un sommario controllo, non rivelava alcun trasporto illecito. Ma ad un più accurato e approfondito controllo presso un autofficina, dopo lo smontaggio di alcune parti della carrozzeria, sono stati rinvenuti e sequestri dieci involucri contenenti 50 panetti pari a 5 Kg di Hashish e un panetto contenente mezzo chilo di cocaina. Il tutto abilmente occultato nella portiera posteriore destra.Il responsabile, già gravato da precedenti di polizia è stato prontamente tratto in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e recluso presso la casa circondariale di Crotone. Anche l’autovettura, di proprietà del responsabile, è stata sottoposta a sequestro.