Archivi categoria: Cronaca

Rimuove sigilli azienda trasformazione agrumi, arrestato

VARAPODIO (RC) – Il Corpo forestale dello Stato, ha arrestato a Varapodio V.V., di 56 anni, con l’accusa di avere rimosso i sigilli apposti dall’autorità giudiziaria alla sua azienda per la trasformazione di agrumi, sequestrata nell’ambito di un’inchiesta dalla quale erano emerse violazioni alle norme sulla tutela dell’ambiente. V.V., dopo il sequestro dell’azienda, ne era stato nominato custode giudiziario. Il Corpo forestale ha accertato, nel corso di un sopralluogo, che i sigilli erano stati rimossi arbitrariamente e che l’azienda di trasformazione aveva ripreso arbitrariamente la sua attività. Dalle indagini è emerso che a rimuovere i sigilli sarebbe stato lo stesso amministratore dell’azienda, che è stato per questo arrestato. Nel corso dell’udienza di convalida, il Tribunale ha imposto a V.V. l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Maxi sequestro di stupefacenti a Crotone

CROTONE – La Guardia di Finanza di crotone, sulla strada statale 106 in prossimità del bivio di Isola Capo Rizzuto, ha sottoposto a controllo un’autovettura tipo Alfa Romeo 159 sport wagon, condotta dal crotonese C. D. di anni 46.
Determinante è risultato il fiuto del validissimo cane anti-droga “VAMOS”, un pastore tedesco che ha fatto ricadere l’attenzione dei militari sulla parte posteriore dell’autovettura che da un sommario controllo, non rivelava alcun trasporto illecito. Ma ad un più accurato e approfondito controllo presso un autofficina, dopo lo smontaggio di alcune parti della carrozzeria, sono stati rinvenuti e sequestri dieci involucri contenenti 50 panetti pari a 5 Kg di Hashish e un panetto contenente mezzo chilo di cocaina. Il tutto abilmente occultato nella portiera posteriore destra.Il responsabile, già gravato da precedenti di polizia è stato prontamente tratto in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e recluso presso la casa circondariale di Crotone. Anche l’autovettura, di proprietà del responsabile, è stata sottoposta a sequestro.

 

Bruciava materiale pericoloso, un arrestato a San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – I carabinieri di Gioia Tauro hanno arrestato A.E., 29enne nato in Sierra Leone e domiciliato nella tendopoli di San Ferdinando (RC), per combustione illecita di materiale solido pericoloso. Le manette sono scattate perché l’uomo sarebbe stato sorpreso dai militari mentre bruciava un consistente quantitativo di materiale in plastica e ferro per estrarne il rame.

Omicidio Rodrigues, catturato il presunto assassino

SCALEA (CS) – Preso il presunto assassino di Silvana Rodrigues De Matos, la donna assassinata nello scorso mese di dicembre il cui corpo è stato rinvenuto in una località periferica di Belvedere Marittimo (CS) all’interno di un’autovettura totalmente distrutta dalle fiamme. All’alba di questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Scalea, coordinati dal capitano Alberto Pinto, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Paola, dal locale Ufficio del G.I.P a carico di Sergio Carrozzino, 44 anni, accusato  di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. L’operazione è il frutto di un’articolata indagine dei carabinieri della Compagnia di Scalea, che ha avuto origine dopo la macabra scoperta del corpo della vittima, della quale il marito aveva denunciato la scomparsa poco prima. La donna, uscita di casa per andare a fare la spesa nel tardo pomeriggio del 12 dicembre scorso, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stata sorpresa dal suo assassino all’interno del parcheggio del supermercato dove si era recata per fare delle compere. Sergio Carrozzino, sorvegliato speciale con obbligo di dimora, è stato scarcerato nell’aprile del 2015 dopo aver espiato una condanna definitiva a 15 anni di reclusione per l’omicidio del fratello del cognato della donna assassinata. Vista la sua pericolosità l’arresto è avvenuto con l’impiego delle unità speciali dei Carabinieri del Gruppo Operativo Calabria. Potrebbe essere stato un rifiuto ad un approccio protratto nel tempo il movente dell’omicidio. La donna, sposata e madre di due bambini, secondo la ricostruzione degli investigatori, potrebbe essere stata uccisa fuori dall’auto e poi il cadavere messo nella vettura a cui l’autore del delitto dette fuoco. Le fiamme distrussero quasi completamente il corpo, lasciando solo piccoli frammenti ossei. Da qui la contestazione del reato di occultamento di cadavere e della quali impossibilità di risalire alla causa della morte. Non è escluso che possano esserci altre persone coinvolte. I dettagli dell’indagine verranno resi noti nel corso della conferenza stampa che sarà tenuta dal Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza alle ore 17,30.

Perseguita una ventenne vicina di casa, arrestato

CATANZARO – Perseguitava una giovane ragazza con telefonate a sfondo sessuale. Un tossicodipendente, con precedenti e agli arresti domiciliari, è stato arrestato quest’oggi a Catanzaro dai carabinieri, dopo l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale del capoluogo. L’arrestato controllava qualsiasi movimento della sua vittima così da impedirle una condotta di vita serena. Dopo la denuncia da parte della giovane vittima i carabinieri avevano appurato che lo stalker era arrivato ad arrampicarsi su di un’impalcatura sistemata per alcuni lavori allo scopo di osservare la stanza della ragazza.

Cerisano saluta Walter Zecca, indimenticato compagno socialista

CERISANO ( CS) – Cerisano perde un altro compagno socialista. Uomo stimato e apprezzato da tutti per la sua lungimiranza e per la sua grande forza di volontà, dimostrata soprattutto negli ultimi tempi. Ieri mattina è venuto a mancare Walter Zecca, di origini reggine, ma profondamente legato e trapiantato a Cerisano da oltre cinquanta anni. Negli anni’ 70 è stato segretario del partito socialista e grande attivista nelle fila della Torre Civica. Persona umile, dai modi gentili e pacati, a tratti introversa, profondo conoscitore della vita cerisanese, ma sempre attento e acuto nelle considerazioni di ogni sorte. Walter Zecca da molti è stato definito una persona perbene, generosa, sempre pronto a sostenere e aiutare il prossimo. Rimane un profondo vuoto e un ricordo indelebile nelle persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo. Walter Zecca lascia la moglie e quattro figli, ai quali va il cordoglio della redazione di ottoetrenta.it

 

Raffaella Aquino

Arrestato 43enne a Mendicino per coltivazione di Sostanza Stupefacente

MENDICINO (CS) – Alle prime luci dell’alba di questa mattina i Carabinieri della Stazione di Mendicino, dipendenti dal Comando Compagnia di Cosenza, hanno tratto in arresto G.D., 43enne di Mendicino, con precedenti specifici, per il reato di coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nello specifico i militari, al termine di attività investigativa, si sono recati presso l’abitazione dell’arrestato eseguendo una perquisizione e qui, proprio all’interno della casa dell’uomo, è stata rinvenuta una serra interna del tipo indoor con lampade, controllo umidità/temperatura e irrigazione automatica contenente 9 vasi con pianta,   adibita per la coltivazione della cannabis.
Le piantine rinvenute nell’abitazione erano circa una decina, in più vi era della sostanza già preparata all’interno di vaschette in plastica per un peso totale di circa 0,5 kg. Il tutto è stato posto sotto sequestro mentre l’uomo, dichiarato in stato di arresto, è ai domiciliari in attesa del rito direttissimo previsto per domani mattina.

Cosenza, scoperto falso dentista

COSENZA – Scoperto dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Cosenza uno studio foto2dentistico abusivo all’interno di una palazzina in costruzione condotto da un odontotecnico. Attraverso rilevamenti dalle banche dati in uso al Corpo e successivi appostamenti, al piano terra di una palazzina è stato individuato uno studio dentistico abusivo, composto da due stanze ed una “sala d’aspetto”. Al momento dell’accesso i militari hanno rinvenuto tutte le attrezzature ed i materiali utilizzati per le attività dentistiche: dai numerosi trapani alle pinze, dai tamponi alle iniezioni di anestetico, oltre a numerosi medicinali, il tutto in ambienti privi di minime garanzie igieniche. L’attenzione degli investigatori si sta incentrando proprio sui medicinali in possesso dell’indagato, tra cui diverse dosi di adrenalina, e sullo smaltimento di quelli che vengono classificati come rifiuti sanitari ad alto rischio infettivo. Nel corso delle attività sono stati sentiti i clienti presenti e sopraggiunti ed acquisiti documenti, agende e appunti utili a ricostruire l’attività svolta dall’odontotecnico. Così, dopo aver accertato che l’odontotecnico foto 1ha illegittimamente svolto prestazioni che vanno ben oltre quanto previsto dal titolo di studio conseguito, i controlli della Guardia di Finanza cosentina saranno rivolti agli obblighi tributari, con la constatazione dei ricavi non dichiarati da parte del sedicente dentista. Il responsabile è stato denunciato per esercizio abusivo di una professione medica, mentre tutto ciò che era custodito all’interno dello studio è stato sottoposto a sequestro. L’operazione evidenzia il costante impegno profuso dalle Fiamme Gialle a contrasto delle attività medico-sanitarie abusive a salvaguardia della salute dei cittadini e la leale concorrenza nel settore.

 

Imprenditrice scomparsa, si procede per sequestro e omicidio

VIBO VALENTIA – La Procura della Repubblica di Vibo Valentia sta procedendo per i reati di sequestro di persona e omicidio volontario nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa il 5 maggio scorso nelle campagne di Nicotera dell’imprenditrice agricola Maria Chindamo, di 44 anni. Secondo quanto è emerso dall’indagine condotta dai carabinieri, l’ipotesi investigativa che a questo punto appare più verosimile è che Maria Chindamo sia stata sequestrata ed uccisa. Ed allo scopo di trovare riscontri a questa ipotesi la Procura ha disposto le perquisizioni ed i sequestri delle autovetture e dei mezzi agricoli che sono stati eseguiti stamattina dai militari. Gli inquirenti avrebbero acquisito precisi elementi anche in merito al movente dell’omicidio dell’imprenditrice, ma sul punto, al momento, mantengono il riserbo. E questo in attesa dell’esito degli accertamenti del Ris e della Questura di Palermo, con l’ausilio dei cani molecolari, sul materiale che è stato sequestrato nel corso delle perquisizioni.

Fermati tre egiziani accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Carabinieri Cutro mentre arrestano uomo accusato di estorsioneCROTONE (KR) – Tre cittadini egiziani, Ahmed Salah,  Ahmed Howeg  e Hamada Muhammad Accusati di essere stati gli scafisti dell’imbarcazione soccorsa in acque internazionali con a bordo il gruppo di migranti giunti ieri col pattugliatore della Guardia di finanza “Monte Sperone”, sono stati fermati a Crotone dalla Squadra mobile e dalla Guardia di finanza tre cittadini egiziani, Ahmed Salah,  Ahmed Howeg  e Hamada Muhammad . I tre sono accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Gli investigatori sono riusciti ad individuare i presunti scafisti grazie alle testimonianze di alcuni migranti che hanno raccontato di essere salpati da una spiaggia nei pressi di Alessandria d’Egitto nella notte tra il 12 e 13 maggio scorsi a bordo di un gommone e di essere stati poi trasferiti sull’imbarcazione soccorsa in mare.I migranti giunti nel porto di Crotone sono di nazionalità nigeriana, sudanese, ghanese, senegalese, gambese, malese e liberiana.