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La grande poesia di senso a Rossano

ROSSANO – Nella suggestiva cornice della sala concerti del Centro Studi Musicali “G. Verdi” di Rossano, andrà in scena Venerdì 24 Ottobre alle 19,15 l’evento poetico intitolato “LA GRANDE POESIA DI SENSO – l’umanità ed il suo viaggio nel tempo: la somma poesia dei Maestri”. La serata è stata organizzata dal Centro Studi Musicali “G. Verdi” diretto dal Maestro Giuseppe Campana e dalla Pro Loco Rossano “La Bizantina” presieduta da Federico Smurra. Protagonista indiscusso della serata Francesco FUSCA, ispettore emerito del Ministero della Pubblica Istruzione nonché poeta e scrittore che intratterrà il pubblico con dialoghi e letture conducendo, gli spettatori nel sublime vortice della passione spirituale e sensoriale per la poesia il tutto accompagnato dalle note di Tommaso Tricarico e Teresa Campana. Una serata per immergersi a pieno in un viaggio emozionale all’insegna di sensazioni intense per lo spirito e l’animo.

Caligiuri e Montroni inaugurano il Festival “Tropea Leggere e Scrivere”

L’assessore Mario Caligiuri ha inaugurato, questa mattina a Vibo Valentia, nella sede di Palazzo Gagliardi, la terza edizione del Festival “Tropea Leggere e Scrivere”, uno dei grandi eventi sostenuti dalla Regione. “La Calabria – ha dichiarato Caligiuri – ha fatto della lettura una priorità politica in quanto premessa indispensabile dello sviluppo culturale e quindi sociale ed economico”. Caligiuri ha poi ricordato le politiche regionali che hanno determinato in questi anni in Calabria l’aumento del numero dei lettori, compresi quelli digitali. “Con oltre 100 appuntamenti – ha rimarcato -, con centinaia di ospiti che si alterneranno da oggi fino al 26 ottobre nelle città di Vibo, Tropea, Soriano e Serra San Bruno, il festival “Tropea Leggere e Scrivere” rappresenta un evento culturale nazionale che ha la chiara intenzione di aumentare il numero dei lettori. Infatti, un grande spazio è dedicato alla lettura per i bambini e alle scuole, con duemila studenti che seguiranno gli eventi del Festival”. Ospite d’onore è stato Romano Montroni, presidente del Centro del Libro, il quale dopo aver proposto di utilizzare Palazzo Gagliardi come un centro culturale animato tutto l’anno e con una grande libreria, ha evidenziato il rischio dell’ignoranza che non si legge, ribadendo “che occorre leggere perché in una pagina puoi scoprire il mondo”.

Al via la XVI edizione di “La scuola al Cinema”

un momento della presentazione

Riparte il progetto “La scuola al Cinema”, iniziativa promossa dalla società CGC e da Anec-Calabria, e che prevede la proiezione di sei film per gli studenti di 30 istituti del cosentino. Giunto alla sua XVI edizione, il progetto è stato presentato ieri dall’assessore alla cultura e scuola del comune di Cosenza Geppino De Rose, insieme a Rosario Branda, direttore Confindustria Cosenza, Giuseppe Citrigno, presidente Anec-Calaria, e Giovanni Guagliardi, rappresentante Agiscuola Nazionale. I film che verranno proiettati al cinema Citrigno di Cosenza saranno: “Disconnect”, “Jobs”, “La mafia uccide solo d’estate”, “Storia di una ladra di libri”, “12 anni Schiavo”, “Colpa delle stelle”

Assoggettati, il saggio socio-politico di Antonio Sergi

La sede Acli di Cosenza (Viale degli Alimena, 76) ospiterà venerdì 7 novembre alle ore 17,30 lo scrittore e giornalista Antonio Sergi che presenterà il suo nuovo libro Assoggettati, pubblicato da Comet Editore.

Assoggettati è un saggio socio-polito intimista, a tratti provocatorio. La serata sarà introdotta e moderata da Flavio Nimpo. Interverranno, oltre l’autore, Antonella Grippo e Franco Laratta. Per informazioni tel 346/6813446

“Il mondo è finito, andiamo avanti”, ma abbiamo dimenticato qualcosa, e cosa sia meglio fare è presto detto e Antonio Sergi lo sa meglio d’altri: recuperare il cacciavite per il kit di montaggio della propria libertà! Ecco, questa è l’unica giusta rivoluzione, sbattuta in faccia a chi continua a ripetere che soltanto un nuovo potere spettacolare ci salverà. (Fulvio Abbate)

La mistica del mercato lungi dall’angelicare e dal rendere evanescenti i corpi, nell’astrazione del danaro deflagra e corrompe. Assassina omologazione delle intelligenze che rade al suolo il genio. A ciascuno secondo i suoi bisogni ma da ciascuno secondo il merito. Perversa uguaglianza della mediocrità che esilia la scomposta anarchia del talento. Giovane o meno giovane non rileva se non nel castigo preventivo che inibisce il guizzo d’arte. Assoggettati di Antonio Sergi ovvero non più il corpo prigione dell’anima, come da dottrina platonica, ma la mente neoliberista carceriera di corpi ed anime. Ostaggi di filosofie impoetiche. (Antonella Grippo)

Assoggettati: un invito alla “catarsi” interiore, che rievoca quello del Conosci te stesso e del mondo tragico antico. Antonio Sergi ci invita a riflettere sul dramma della solitudine, che attanaglia l’uomo contemporaneo, il quale presumeva di poter raggiungere l’atarassica felicità con il soddisfacimento della sfera personale in termini economici e sociali. Egli evidenzia le frustrazioni, le disillusioni e l’insoddisfazione derivanti dalla scoperta dell’inquietudine e del vuoto conseguenti alla pervicace ostinazione nel perseguire obiettivi che si rivelano effimeri, chimere capaci di generare solo infelicità. Occorre ritornare alla semplicità, che è negazione delle sovrastrutture. I suoi pensieri si esprimono liberamente ed esortano alla speranza, alla ricerca, al rispetto della libertà, all’amore. Egli ci ricorda che dobbiamo farci domande, per saper analizzare e scegliere; inoltre ribadisce che “il dubbio ci rende davvero liberi”, poiché ci consente di essere critici, di acquisire consapevolezza, di non assumere comportamenti egoistici, assolutistici e prevaricatori. (Flavio Nimpo)

Antonio, con il suo Assoggettati, è la sintesi della società odierna. Una società a prima vista sconfitta e perduta, che non accetta di finire. Reagisce, si perde, si rinnova, si ritrova. Una società che vuole cambiare: Antonio, scomodando Pirandello, è ‘Uno, nessuno, centomila’. E’ tutto e in apparenza niente, è paura e speranza, è noia e gioia, è amore e disperazione, è passato e futuro, è bianco e nero. E così via, all’infinito. Così sono le sue riflessioni, le sue analisi critiche, le sue composizioni. Anche qui non c’è una chiave di lettura specifica. Perché Antonio fa pensare che non l’abbia, e se anche l’avesse, fa capire come non la darebbe mai ai suoi lettori, così, immediatamente. Egli sfida chi legge a perdersi e ritrovarsi fra le pagine di questo libro. Chiede di riflettere, di capire. (Franco Laratta)

Antonio Sergi è giornalista pubblicista, ricercatore sociale e scrittore. E’ nato il 6 luglio 1988 a Cosenza. Cresciuto a Reggio Calabria, dopo gli studi universitari si è specializzato in cooperazione internazionale e ha conseguito master in diritto. Ha pubblicato libri di poesie e saggi. Autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi, ha lavorato e collaborato per numerose emittenti televisive locali e nazionali, in particolare Metrosat e La7. Ha insegnato in istituti scolastici superiori, giornalismo televisivo e crossmedialità. Attualmente lavora per Telemia, rete televisiva regionale calabrese e collabora con la Gazzetta del Sud, ilGiornale e ilGiornaleOFF.

Musica Jazz, spettacolo “A voce bassa Duo”

ALTOMONTE (CS) – Domenica 26 ottobre 2014 si concluderà la manifestazione del Divino Jazz, con lo spettacolo di musica Jazz “A voce bassa Duo”, con Erica Gagliardi e Daniele Nicoletti. Si tratta di un duo insolito che “spoglia” la musica per ridurla ai minimi termini: un viaggio sonoro che passa attraverso gli standard jazz riarrangiati in una chiave più intimista ed essenziale.
L’evento musicale si svolgerà nel centro storico di Altomonte alle ore 21:00.

Arriva il Suoni&Rumori Festival

COSENZA – L’Associazione Culturale Suoni&Rumori, realtà attiva dal 2012 nata con l’obiettivo di diffondere e valorizzare il più possibile il talento musicale insito nel territorio regionale, organizza il concorso nazionale Suoni&Rumori Festival, che si terrà nei giorni 28-29-30 novembre. Sarà rivolto alla musica emergente ed aperto a band, cantautori ed interpreti di qualsiasi genere musicale. Scopo è una reale e proficua opportunità di inserimento nel mondo musicale professionale. una giuria di straordinaria qualità, composta dal team italiano Warner Chappell, selezionerà i partecipanti. Saranno presenti in ordine: Marco Ragusa, direttore artistico di Warner Chappell, Diego Calvetti (produttore discografico di Gianni Morandi, Noemi, Patty Pravo, Bianca Atzei e autore per Warner) e Marco Ciappelli (autore e compositore per Warner) a valutare i concorrenti che si contenderanno i premi messi in palio dall’organizzazione. Il vincitore assoluto del Festival si aggiudicherà infatti la produzione artistica di un singolo con Diego Calvetti e la registrazione del brano al “Platinum Studio”, che quotidianamente ospita artisti del calibro di Gianni Morandi, Alex Britti, Alessandra Amoroso e tanti altri. Abbinata alla registrazione del singolo, ci sarà poi la produzione di un videoclip realizzato dalla Daisy Production Film. L’intera produzione verrà in una fase immediatamente successiva alla produzione, presentata direttamente alla direzione artistica di una delle case discografiche più importanti italiane, con un incontro negli studi della Warner nella sua sede milanese. Le iscrizioni saranno aperte fino al 10 novembre. L’evento sarà presentato giovedì 23 ottobre alle 11:00 presso la Libreria Feltrinelli di Corso Mazzini.

Teatro, in scena La creatura prediletta

RENDE (CS) – Martedì 21 ottobre alle ore 21:00, al Piccolo Teatro Unical, andrà in scena lo spettacolo di teatro-canzone “La creatura prediletta”, prodotto dalla compagnia Dracma di Polistena. Sul palco gli attori Andrea Naso, Paolo Cutuli, Daniela D’Agostino e i musicisti Nino Forestieri, Rosario Columbro e Tato Barresi. La regia è di Andrea Naso. Lo spettacolo è parte della rassegna “S-cambio di residenza” ed è inserito nel programma della residenza teatrale “Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana”.

Riparte al Morelli la rassegna “GenerAzioni Giovani – Famiglie a Teatro”

COSENZA – Domenica 26 ottobre al Teatro Morelli riparte “GenerAzioni Giovani-Famiglie a Teatro”, rassegna organizzata dal centro R.A.T./Teatro dell’Acquario con il sostegno del comune di Cosenza e della Regione Calabria. Il primo spettacolo in programma è “YOYO PIEDIRUOTA”, messo in scena dalla compagnia “Santibriganti teatro” di Torino. Un’opera che mira a raccontare il disabile mettendone in luce le abilità, la capacità di modulare il movimento in modo speciale e performativo sotto gli occhi attenti di due bambini che, attraverso il loro sguardo puro ed istintivo, iniziano un percorso alla scoperta del corpo.

Assange e don Gallo: resistenza o nuova eresia?

Foto Francesco Farina

COSENZA – Una deputata, un disegnatore e un prete. Non è l’inizio di una barzelletta, ma i protagonisti dell’incontro “Dalla resistenza di strada all’etica hacker” tenutosi nell’ambito del Festival del Fumetto.

L’occasione è stata la presentazione dei fumetti su don Andrea Gallo e Julian Assange.

Celeste Costantino, Angelo Calvisi e don Tommaso Scicchitano hanno provato a tracciare un filo rosso tra le due figure. Due personaggi che sembrano non avere niente in comune, due persone che hanno vissuto periodi diversi e mondi apparentemente inconciliabili.

La realtà della strada per don Gallo e l’effimero del virtuale per Assange collocano i fumetti di Round Robin Edizioni e Becco Giallo Edizioni in categorie interpretative quasi antitetiche e divergenti.

Eppure tra le pieghe delle vicende umane e dalle parole dei tre relatori si sono pian piano ricostruiti elementi di potenziali affinità o quanto meno di contiguità.

Foto Francesco Farina

Il primo tratto comune diventa inevitabilmente lo sfondo su cui si muovono due vite così singolari. Pur appartenendo a realtà geografiche tanto distanti, entrambi agiscono su un terreno di contrapposizione evidente al potere costituito. Assange, australiano di nascita, riesce ad aggirare la sicurezza dei sistemi informatici governativi e svela al mondo numerosi documenti segreti e confidenziali sulle guerre in corso e sui meccanismi politici ad esse legati. Don Gallo, genovese fin nel profondo, è la rappresentazione più autentica del farsi prossimo tra gli ultimi, rifiutando onori e riconoscimenti, ma anzi tirando le orecchie e dando fastidio ai ben pensanti e a coloro che, potendo agire, preferiscono voltarsi dall’altra parte.

Un potere che cresce e si rafforza grazie al controllo delle coscienze. Diventa quasi automatico il passaggio ad un’ampia riflessione sull’importanza della libertà di coscienza. Emerge nitida e netta la fierezza che contraddistingue queste due figure. La loro continua ricerca della verità, anche se questa disegna una realtà scomoda. La verità che diventa il motore principale nel processo di acquisizione di consapevolezza. Una verità che mette in mostra ciò che sarebbe meglio tenere lontano dallo sguardo.

Due vite che vale la pena raccontare per svegliare le coscienze assopite, per dimostrare quanto sia facile cadere nelle trappole e nelle lusinghe del potere, e quanto sia sempre più necessario allargare i propri orizzonti. La cultura è l’arma che ci può salvare, lo strumento più appropriato per conoscere le alternative possibili tra cui operare la scelta migliore. Una scelta libera.

 

Mariacristiana Guglielmelli