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In anteprima nazionale “Gigi”, il documentario dedicato al campione rossoblu

COSENZA – Arriva, in anteprima nazionale, al Cinema Citrigno di Cosenza, il prossimo 21 maggio, alle ore 20,00,  il documentario “Gigi”, dedicato al compianto campione e bandiera del Cosenza Calcio Gigi Marulla, scomparso il 19 luglio del 2015.

Il film documentario, di Francesco Gallo, realizzato con Francesco Vilotta, Francesco Abonante e Giovanni Perfetti, è prodotto dalla Rooster Produzioni, è patrocinato dal Comune di Cosenza e sostenuto dalla Calabria Film Commission. I figli Kevin e Ylenia Marulla, gli ex compagni di squadra, i tifosi e gli amici racconteranno la storia, non solo sportiva, ma anche umana di un campione dentro e fuori dal campo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cosenza Calcio.

L’intero incasso della serata sarà devoluto in beneficenza all’associazione La Terra di Piero. L’evento è realizzato in collaborazione, tra gli altri, con il Cinema Citrigno, la Calabria Film Commission, MK Records, l’Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), la Società Italiana Storia dello Sport e l’Archivio Tucci-Pescatore.

 

 

 

 

 

 

 

Cinema Citrigno, martedì e mercoledì “La conversazione su Tiresia”, documentario di e con Andrea Camilleri

COSENZA – In occasione della riapertura, dopo il restyling, della platea dello storico Cinema Citrigno di Cosenza sarà proiettata “La conversazione su Tiresia di e con Andrea Camilleri”.

Martedì 6 e mercoledì 7 novembre, per gli spettacoli delle 18.30 e delle 20.30, il documentario diretto da Roberto Andò protagonista lo scrittore del commissario Montalbano.
Un grande evento cinematografico per festeggiare la riapertura della platea della sala 1 del Cinema Citrigno, ben 62 anni di storia.
Tra rievocazione storico-letteraria ed ironia attualizzante Camilleri attraversa i millenni affascinando gli ascoltatori, partendo dall’antica Grecia per arrivare ad Apollinaire, Virginia Woolf, Borges, Pound e Pavese. Conversazione su Tiresia è lo spettacolo scritto e interpretato da Andrea Camilleri andato in scena al Teatro Greco di Siracusa lo scorso 11 giugno 2018 di fronte a 4mila spettatori nell’ambito delle rappresentazioni classiche realizzate dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico. La sua è una riflessione profonda su una persona/personaggio che lo ha sempre affascinato e del quale ora condivide la condizione di cecità che glielo ha fatto avvicinare con uno spirito del tutto nuovo ed originale. Un racconto mitico, pensato, scritto e narrato da Andrea Camilleri che “cunta” la storia dell’indovino cieco, le cui vicende attraverso i secoli si intrecciano a quelle dello stesso scrittore. Ci sono riprese di spettacoli che si limitano a documentare quanto accade sul palco, magari anche con grande attenzione a cogliere dettagli della messa in scena, ma che, come si dice in teatro “non passano la ribalta”. le emozioni si avvertono sin dall’inizio quando il Maestro della narrazione Andrea Camilleri entra sul palcoscenico facendosi guidare verso il punto che non lascerà più per tutta la durata del suo monologo.
“Guidare” appunto perché l’autore di Montalbano non vede più così come il mitico indovino cieco a cui presta l’eloquio e il corpo facendolo comunicare con chi assiste attraverso la sua voce di novantatreenne lucido e dotato di una memoria ferrea.

 

 

 

Lea. Storia di una combattente per la verità

salutiCOSENZA (CS) – Tre giorni di applausi liberatori per una giustizia fatta . Questa la sintesi perfetta della manifestazione “Il coraggio oltre la narrazione – la storia di Lea, le storie di chi non si arrende”,che si è conclusa ieri presso il cinema Citrigno di Cosenza. Organizzata da Sabbiarossa Edizioni e Reggio Cinema e resa possibile dall’attore reggino Alessio Praticò, che ha fortemente voluto portare in Calabria il regista Giordana, la manifestazione ha toccato Cittanova, Reggio Calabria, Scilla, Vibo Valentia e Cosenza. Cinque realtà calabresi hanno avuto modo di ascoltare la storia di Lea Garofalo, testimone di giustizia uccisa dal compagno perché aveva osato ribellarsi al potere della ‘ndrangheta. «Lea Garofalo- dice il regista Marco Tullio Giordana- non è una vittima della ‘ndrangheta, ma una combattente per la verità. Una donna che ha dimostrato che non tutto è stato scritto. Che tutto si può cambiare, se si vuole». Non ha dubbi Marco Tullio Giordana, che ha restituito, con il film “Lea”, la storia di chi si ribella, di chi non accetta, di chi non vuole  seguire il corso degli eventi  come se fosse ineluttabile, che rifiuta l’idea del destino scritto da altri, il coraggio di una donna che ha immaginato per la figlia Denise un futuro diverso dal suo, e per questa ragione ha scelto di dare la propria vita per riscrivere il destino, per uscire e per non permettere alla figlia di aderire e conformarsi  ai dettami della cultura mafiosa che è pericolosa tanto quanto chi appartiene alla criminalità organizzata. Dopo i saluti del Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, di Giuseppe Citrigno presidente di Anec Calabria, Enzo Russo di Reggio Cinema, Donatella Loprieno referente di Libera Cosenza, Marco Tullio Giordana e Alessio Praticò, la sala gremita dagli studenti provenienti da Cosenza e provincia, ha assistito alla proiezione di “Lea” «un film da vedere col cuore più che con gli occhi» per ricordare l’invito di Paola Bottero.

dibattitoA seguire l’intenso dibattito con gli studenti cui ha preso parte anche don Pino Demasi referente di Libera Piana, cresciuto a Cittanova luogo di faide e di cadaveri in bella mostra per strada, di donne vestite di nero che fino a poco tempo fa portavano il lutto in modo vergognoso. «”Lea” -dice don Pino – ricorda il lavoro fatto da Libera, la trasformazione della memoria in impegno, “Lea” è la storia che serve, sono i  giovani che non piangono ma trasformano la rabbia, è la “meglio gioventù” in grado di ribellarsi. Tante le domande poste, molte ruotavano intorno all’interrogativo sul ruolo dello Stato nel combattere la mafia , non sono mancati i rimandi all’omertà, «il problema culturale , quel comportamento secolare spesso garantito dalle donne, ma- come ha ribadito Donatella Loprieno- la fortezza si sgretola quando si dice “basta” e ci si ribella e allora la donna diviene il cuneo che rompe i cardini», le curiosità legate alla realizzazione del film e poi la toccante testimonianza di Andrea, giovane studente dell’ITIS di Cosenza che ha raccontato il suo passato di ragazzo che ha vissuto tra alti e bassi,  cinque anni  della propria vita sotto protezione. Oggi tanti ragazzi sono Peppino e Lea per dimostrare che vale la pena operare per il cambiamento. Cambiare per restare e restare per cambiare.

Rita Pellicori

L’IPAA di Scigliano aderisce al Progetto Cinema

ipaa sciglianoE’ possibile diffondere la cultura attraverso il cinema?

Sembrerebbe proprio di si e di questo ne è convinta, tra gli altri, la prof. ssa Antonella Capparelli, docente referente del progetto “LA SCUOLA al CINEMA” insegnate di Italiano dell’ IPAA di Scigliano.

Il progetto, giunto alla sua XVII Edizione, ha raggiunto questo importante risultato grazie non solo all’originale idea di diffondere la cultura attraverso il cinema ma anche e soprattutto alla collaborazione dei dirigenti scolastici, insegnanti e studenti che hanno apprezzato l’impegno e la professionalità degli organizzatori.

Il progetto, patrocinato sin dalla prima edizione dal comune di Cosenza, è rivolto agli studenti delle scuole medie superiori di Cosenza e provincia. Come per gli anni precedenti la realizzazione del progetto è affidata alla società CGC sale cinematografiche, gestore dei cinema di Cosenza, e la cui responsabile è la Sig.a Giuliana Lanzillotta

Il progetto di quest’anno avrà come titolo “Lottare per…:” l’integrazione razziale, la vita, la famiglia, l’amore, la legalità e si occuperà prevalentemente dei rapporti interpersonali tra gli adulti, anche nel mondo della scuola, di integrazione razziale, di cyber-bullismo e di educazione alla legalità. I titoli dei film in programma sono, come ogni anno, scelti da una Commissione che si avvale dei consigli della Presidenza Nazionale di Agiscuola Roma.

A conclusione del progetto, ad ogni studente partecipante, sarà consegnato un attestato di partecipazione, rilasciato dal Sindaco di Cosenza valido per il conseguimento del credito formativo.

A tutte le scuole aderenti al progetto, saranno consegnate, nel prossimo mese di maggio, delle targhe di partecipazione durante una manifestazione che si svolgerà al cinema Citrigno alla quale prenderà parte un noto personaggio del panorama cinematografico nazionale che si intratterrà con studenti e docenti per discutere e riflettere sui temi trattati dai film inseriti nel progetto

L’arte del cinema si avvale del potente effetto evocativo, simbolico e allegorico delle immagini filmiche, analogamente a quanto facevano e fanno ancora le favole, i miti, le leggende e i sogni.

Utilizzare il potere di queste immagini con fini formativi, offre la possibilità di elaborare le emozioni in processi complessi che hanno la finalità di stimolare nell’individuo una consapevolezza più critica sui tanti aspetti della realtà e del carattere dell’uomo che comunemente sfuggono ad uno sguardo superficiale.

La Primavera del Cinema Italiano, domani omaggio a Luchino Visconti

Luchino-ViscontiCOSENZA – Continua a Cosenza la rassegna “La Primavera del Cinema Italiano”. Questa volta si tratta dell’allestimento fotografico “L’eleganza dello stile. Il cinema secondo Luchino Visconti”, che verrà inaugurata domani alle ore 18,30 negli spazi del cinema Citrigno di Cosenza. Il materiale esposto è stato fornito dalla Collezione Manifesti Originali Motion Picture.it di Silvia Nonnato. A curarla è stato Michele Pingitore. L’esposizione sarà un itinerario nella sua filmografia tra locandine, manifesti e foto di scena tratte dai set. Tutto materiale tratto dai suoi capolavori: Senso (1954), Rocco e i suoi fratelli (1960), Il Gattopardo (1963), Morte a Venezia (1971), Ludwig (1973). Un’indagine, insomma, su una produzione ricca, divisa tra una prima fase, in cui una visione oggettiva riesce a prevalere su quella soggettiva,  tutta volta alla sconfitta, e una seconda fase, in cui le tematiche del crepuscolarismo e del decadentismo prendono il sopravvento sulle urgenze della storia e della politica. A seguire, nella sala due del cinema Citrigno, verrà proiettato, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, “Rocco e i suoi fratelli”, in omaggio a Visconti.

tony d'angeloAlle ore 21,30, invece, al cinema San Nicola, sarà proiettato il documentario “Filmstudio Mon amour” per la sezione “Set italiani”, cui seguirà l’incontro con il regista Tony D’Angelo. “Filmstudio Mon amour” nasce dall’incontro con il cineclub Filmstudio in cui il regista si è formato, inizialmente da cinefilo, negli anni 2000. Armando Leone, mettendo a disposizione l’archivio, ha permesso di intraprendere un percorso attraverso un cinema nascosto che ha animato Roma, dagli anni Sessanta a oggi. Un percorso tutto personale, quello del regista in cui ha dato pieno risalto a ciò che lo ha impressionato, mediante interviste a quegli autori che il Filmstudio lo hanno vissuto. Ciò che è rimasto è la narrazione di una vita che c’era, ma che ora si è trasformata, il tutto sul fragile filo dell’emozione.

 

 

 

 

La Primavera del cinema italiano, domani a Cosenza l’attore e regista Edoardo Leo

edoardo leoCOSENZA – Prosegue a Cosenza il Festival “La primavera del cinema italiano”, la cui quarta giornata, quella di domani, lunedì 9 novembre, è dedicata al pubblico delle nuove generazioni. Infatti, protagonista dell’incontro previsto presso il Cinema Citrigno alle ore 10,00 sarà Edoardo Leo, protagonista e regista del film “Noi e la Giulia”, cui sarà conferito il “Premio Agis Scuola Nazionale”. La pellicola, in cui Leo interpreta Fausto, un piazzista televisivo inseguito dai creditori, è campione d’incassi, ma è stata anche molto apprezzata dalla critica, essendo vincitrice del David Giovani. All’incontro previsto per domani parteciperanno oltre 2000 studenti degli istituti superiori della provincia, nell’ambito dell’VIII edizione de “La Primavera del cinema italiano” e della XVII edizione de “La Scuola a cinema”, un progetto promosso dalla Società Kostner e dall’Associazione Anec-Calabria, insieme con l’Agis Scuola Nazionale. Per un intero anno, gli studenti delle scuole partecipanti hanno visionato, rigorosamente nel buoi della sala cinematografica, diverse importanti pellicole, riguardanti varie tematiche, come il multiculturalismo, il precariato, l’immigrazione, l’educazione alla legalità e il rapporto generazionale, cui, appunto, sarà dedicata la giornata di domani.

La pellicola del giovane Leo, infatti, racconta la storia di Fausto, Diego (Luca Argentero) e Claudio 4_Edoardo Leo(Stefano Fresi), tre quarantenni insoddisfatti, in fuga dalle loro vite che, sconosciuti, si trovano accomunati dal sogno di aprire un agritusmo. A loro si aggiungeranno poi Sergio (Claudio Amendola), cinquantenne fallito, ed Elisa (Anna Foglietta),  una giovane donna incinta e fuori di testa. A ostacolare il loro sogno sarà un singolare camorrista, Vito (Carlo Buccirosso), venuto a chiedere il pizzo a bordo di una vecchia Giulia 1300. La rocambolesca ribellione alla minaccia darà vita a una tragicomica avventura.

Al termine della premiazione, seguirà nella sede di Confindustria Cosenza una breve conferenza stampa alle ore 11,30 e quindi un aperitivo. Una presenza, quella di Edoardo Leo, che va ad arricchire le nove giornate della manifestazione, già colme di proiezioni, dibattiti, concerti ed eventi glamour. A fare da sfondo a questa kermesse che promuove i nuovi talenti del cinema italiano la città di Cosenza, sotto l’egida dell’Associazione culturale “Le Pleiadi”, con il Presidente Giuseppe Citrigno e il direttore artistico Alessandro Russo.

 

 

 

In arrivo una parata di stelle nella città dei Bruzi

Massimo-Scaglione[1]
www.cosenzapost.it

Cosenza(Cs)“Tengo a fare il mio grosso in bocca al lupo all’amico regista Massimo Scaglione che a giorni inizierà le riprese del suo nuovo film proprio nella nostra città”.Lo dichiara il sindaco e presidente della Provincia, Mario Occhiuto, aggiungendo: “Siamo onorati che questa produzione RedMoon Films, diretta da un maestro della cinepresa quale Scaglione è, venga girata per la maggior parte delle scene a Cosenza. L’Amministrazione comunale, com’è noto, ha tra le priorità del proprio programma attuativo la realizzazione di una città più attraente, insieme all’attenta promozione delle attività culturali che equivalgono a una crescita che si evidenzia anche nel tempo, un investimento su quelle attività da lasciare in eredità alle generazioni future. Pertanto, ci inorgoglisce che quest’opera cinematografica, diffusa sul territorio nazionale, contribuirà a veicolare l’immagine del territorio urbano che negli ultimi anni, come Esecutivo, abbiamo cercato di trasformare in meglio. A Scaglione, agli attori e a tutte le maestranze, giungano i miei più sentiti auspici di buon lavoro”.In questo mese di agosto la città di Cosenza sarà quindi animata dalla troupe che la farà diventare un set cinematografico. Sarà girata nelle location bruzie l’80% della sceneggiatura. Per Massimo Scaglione, già firma della “Moglie del sarto” con Mariagrazia Cucinotta, arriveranno in riva al Crati nomi noti al grande pubblico: Matteo Branciamore, Tony Sperandeo, Nicolas Vaporidis e Nathalie Caldonazzo.Domani, martedì 4 agosto, a cominciare dalle 9:30 nella sala 1 del cinema Citrigno si terranno i casting per le comparse e per figurazioni speciali.

 

Cosenza: premio Salvatore Branda

jobs__il_film_8586Giovedì 14 maggio, alle ore 16.30, nella sede di Confindustria Cosenza si svolgerà la cerimonia di consegna dei riconoscimenti della II edizione “Premio Salvatore Branda”. Un’iniziativa a cui hanno aderito, durante l’anno scolastico, gli studenti delle ultime classi delle scuole secondarie superiori della provincia di Cosenza.Si tratta di un progetto nato dalla rassegna “La scuola a cinema” ideato dalla Società CGC e promosso da Confindustria Cosenza sezione Agis /Anec Calabria.Gli studenti che hanno partecipato, durante l’anno scolastico, hanno visionato “Jobs”, nella sala del Cinema Citrigno di Cosenza, il successo del regista Joshua Michael Stern (2013).Un biopic su una vera e propria icona contemporanea Steve Jobs. Una pellicola che descrive la vita e la carriera del fondatore della Apple, dal 1971, periodo in cui visse come hippy, fino al 2000, poco prima dell’invenzione dell’iPod.Rielaborando le tematiche raccontate dalla pellicola, gli studenti hanno avuto la possibilità esprimere a pieno la loro creatività proponendo alla Giuria tecnica del Premio un componimeto, un elaborato artistico o un lavoro multimediale o un modellino in scala.A premiare i primi classificati, giovedì 14 maggio, il presidente della giuria tecnica: Rosario Branda, Direttore di Confindustria Cosenza e Segretario Delegazione Calabra AGIS. Con lui, il presidente dell’associazione Anec-Calabria, Giuseppe Citrigno e il responsabile Agis Scuola Calabria, Giovanni Guagliardi. I primi due classificati vinceranno un viaggio premio a Milano, una visita nei padiglioni dell’Expo 2015 . Per i ragazzi l’opportunità di vivere un’esperienza unica e di riflettere sull’imprenditorialità creativa. Jobs il film racconta la vita del giovane, brillante e appassionato imprenditore, la cui genialità ha dato il via alla rivoluzione digitale che ha cambiato per sempre il nostro modo di vivere e comunicare. Cresciuto in un sobborgo operaio nel nord della California, Steve Jobs è un’anima persa alla disperata ricerca di un’identità. Insofferente verso i limiti della vita impiegatizia, si tuffa nel marketing per promuovere una scheda computer inventata da un suo amico d’infanzia, il cervellone Steve “Woz” Wozniak. Usando le sue innate qualità di marketing unite alle conoscenze tecnologiche, Jobs convince il proprietario di un vicino negozio di elettronica ad acquistarne 100 unità. Arruola una manciata di amici per assemblarle nel garage dei suoi genitori, ed è così che nasce la Apple!Steve Jobs l’icona visionaria della Silicon Valley. Nato il 24 febbraio del 1955 a Green Bay, in California, Jobs rimane inscindibile immagine della ‘mela’ di Apple, la società fondata nel 1974 con il compagno di liceo Steve Wozniak. Con la sua azienda, Steve vira l’industria dell’informatica verso l’Apple II e l’Apple Macintosh. Ma la storia e la morte di Jobs hanno riempito, tra luci e ombre, pagine e pagine di giornali di tutto il mondo. A parlare per lui restano soprattutto i ‘suoi’ prodotti. L’i-Pod che mette tutta la musica in tasca che si muove su i-Tunes, l’i-Pad che apre l’era dei tablet, l’i-Phone che cambia la percezione del cellulare smart, scandiscono ancora oggi la vita di milioni e milioni di persone di ogni continente. E da quando è morto a Palo Alto il 5 agosto di tre anni e mezzo fa, il fondatore della Apple ha continuato a vincere. Da allora ad oggi, Steve Jobs, tra le altre, si è visto riconoscere ben 141 brevetti, ben più di quanti molti inventori ne hanno vinto in tutta la loro vita. Ma non solo, perchè questi sono solo i brevetti ufficialmente riconosciuti a Jobs dall’ottobre del 2011 ad oggi. Stando ad un’indagine pubblicata dal Mit Technology Review, infatti, sono stati accreditati a Jobs un totale di 458 brevetti. Il primo brevetto conquistato da Steve Jobs, vinto nel 1983, si titolava semplicemente “Personal Computer”, mentre uno dei più recenti, presentato dopo la sua morte e approvato nel mese di agosto scorso, riguarda la progettazione dell’iconico cubo di vetro installato all’ingresso del negozio Apple sulla Fifth Avenue, a Manhattan, disegnato dallo stesso Steve Jobs e completato nel 2011.

Al via la XVI edizione di “La scuola al Cinema”

un momento della presentazione

Riparte il progetto “La scuola al Cinema”, iniziativa promossa dalla società CGC e da Anec-Calabria, e che prevede la proiezione di sei film per gli studenti di 30 istituti del cosentino. Giunto alla sua XVI edizione, il progetto è stato presentato ieri dall’assessore alla cultura e scuola del comune di Cosenza Geppino De Rose, insieme a Rosario Branda, direttore Confindustria Cosenza, Giuseppe Citrigno, presidente Anec-Calaria, e Giovanni Guagliardi, rappresentante Agiscuola Nazionale. I film che verranno proiettati al cinema Citrigno di Cosenza saranno: “Disconnect”, “Jobs”, “La mafia uccide solo d’estate”, “Storia di una ladra di libri”, “12 anni Schiavo”, “Colpa delle stelle”

Rocco Granata alla prima cosentina di “Marina”

COSENZA – L’impegno lo aveva preso direttamente con il Sindaco Occhiuto a Roma il 30 aprile scorso, quando il film “Marina”, che racconta la sua storia e la sua scalata al successo, venne presentato in anteprima alla Casa del Cinema.

Rocco Granata, nato a Figline Vegliaturo 76 anni fa e autore della celeberrima canzone “Marina”, da cui il film prende il titolo, sarà a Cosenza oggi, giovedì 15 maggio, per partecipare al Cinema Citrigno, alle ore 20,00, alla “prima” del film organizzata dalla “CGC”, la società che gestisce il circuito di sale cinematografiche della città, e dall’Amministrazione comunale.

La proiezione del film del regista belga Stijn Coninx sarà preceduta dal saluto del Sindaco Mario Occhiuto e dall’intervento del cantante cosentino Rocco Granata, ospite speciale sella serata-evento al Cinema Citrigno.

Al termine dell’incontro e prima di dare inizio alla proiezione del film Occhiuto consegnerà a Rocco Granata il premio “Telesio d’argento”.

“Marina” è prodotto dai fratelli Jean Luc e Pierre Dardenne (già vincitori, nel 1999, con il film “Rosetta”, della Palma d’Oro al Festival di Cannes), dalla Orisa di Cristiano Bortone e da Delphine Tomson per “Les Films du fleuve”.

Il film racconta, com’è ormai noto, la storia del cantante cosentino, emigrato in Belgio, a Genk, all’età di 10 anni, al seguito del padre, che lavorava nelle miniere del Waterschei, e poi baciato dal successo grazie a quella caparbietà che lo impose all’attenzione mondiale con la canzone “Marina” che originariamente era stata incisa come lato B di un 45 giri il cui titolo principale era un’altra canzone, “Manuela”.

L’esplosione di “Marina” fece sì che molte altre star della musica internazionale, come Dean Martin, Connie Francis, Caterina Valente e Dalida ne cantassero altre versioni delle quali si è quasi perso il conto (sarebbero più di 500).

Persino l’armonicista Toots Thielemans, belga pure lui come il regista del film Stijn Coninx, ha rivisitato la celebre canzone ammantandola di un’accattivante atmosfera jazz.

Nel cast del film figurano Matteo Simoni (che interpreta Rocco Granata), Luigi Lo Cascio (che incarna la figura del padre del cantante calabrese), Donatella Finocchiaro (Ida, la madre di Granata) e ancora Evelien Bosmans e il giovane cosentino Christian Campagna (che è Rocco Granata bambino).

Curiosamente nel film compare anche il vero Rocco Granata, in un cameo, nel quale impersona un venditore di strumenti musicali dal quale il protagonista acquisterà una fisarmonica “Stradella”.