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Nico D’Ascola: L’omicidio stradale punirà le condotte sconsiderate (AUDIO)

ROMA – «L’omicidio stradale diventa una fattispecie autonoma, ossia non è più un reato aggravato da tutta una serie di circostanze che determinavano un incremento sanzionatorio». Lo dichiara il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nico D’Ascola nel corso di un’intervista a Radio Sound. «Adesso è un reato che può arrivare fino a 18 anni di reclusione nel caso in cui concorrano ulteriori circostanze aggravanti. Già come ipotesi base, quindi come reato autonomo, è disciplinato prevedendo pene che sono cospicue e che possono arrivare fino a 10 – 12 anni a secondo della diversa strutturazione della fattispecie. Inoltre, l’assunzione di droga ovvero di alcool comporta in un certo senso la possibilità di ipotizzare che l’elemento soggettivo non sia più la colpa ma la cosiddetta sconsideratezza, ossia un elemento soggettivo intermedio tra il dolo e la colpa che ricorre tutte le volte in cui il soggetto abbia creato in maniera addirittura volontaria, come ipotesi di base, una situazione di pericolo del tutto intollerabile. Una situazione di pericolo dalla quale è prevedibile il verificarsi di fatti gravemente dannosi nei confronti degli altri cittadini. Il soggetto – prosegue D’Ascola- che si pone alla guida in un’automobile in condizioni alterate da droga ovvero da alcool, realizza un fatto che già di per se stesso è punibile. Fatto di base che è intenzionale perché assumere droghe ovvero sostanze alcoliche è un fatto volontario non è un fatto colposo. E’ colposo l’evento morte della persona la quale in queste condizioni essendo stato investito perde la vita a causa di questa condotta sconsiderata. Non soltanto ubriacarsi o drogarsi  ma in più porsi alla guida di un’autovettura determina una condotta la quale ha un’altissima efficacia preventiva quanto al verificarsi di eventi dannosi a carico di terzi soggetti. Per questo condotte di questo genere non possono essere valutate secondo i parametri tradizionali del semplice reato colposo ma diventano delle condotte caratterizzate da un livello di accettazione volontaria del rischio talmente intollerabile da meritare di essere qualificato come sconsideratezza. Quindi – conclude il presidente – non una semplice colpa, ma una colpa estremamente intensa e differenziata dalle categorie aggravate tradizionali della colpa come la colpa con previsione o la colpa grave».

Presidente Mario Oliverio: “La presenza del Premier Matteo Renzi è significativa”

MORMANNO (CS) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, dopo la cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria di Mormanno, alla quale è intervenuto – informa una nota dell’Ufficio stampa – il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, ha dichiarato: “Si tratta di uno dei tratti autostradali più difficili. Noi siamo sul Pollino, con una situazione orografica abbastanza complicata, una giornata importante, quindi, perché questo consentirà di aprire al traffico, entro fine anno, un tratto abbastanza rilevante. La presenza del Presidente del Consiglio è significativa dell’attenzione che il Governo rispetto al problema delle infrastrutture, alla necessità dell’ammodernamento infrastrutturale ed al superamento del gap che registra la Calabria ed il Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. Credo che la giornata di oggi riaccende un’attenzione particolare del Governo e ci consente di definire un cronoprogramma anche per quanto riguarda altri vettori di mobilità che occorre realizzare. Mi riferisco, per esempio, alla necessità di definire uno studio di fattibilità per l’alta velocità, per quanto riguarda la linea ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria. Intanto, oggi, registriamo un fatto concreto. Un passaggio importante nella realizzazione di un’opera in un tratto significativo. Ritengo, poi, che entro l’anno si completeranno tutti i cantieri che sono aperti, come hanno già detto il Presidente Renzi ed il Presidente dell’Anas. Rimangono alcuni tratti, in particolare quello tra Cosenza ed Altilia, che meritano un intervento immediato di messa in sicurezza e di adeguamento ma, sicuramente, in prospettiva, meritano un ammodernamento radicale su una nuova sede. Non si può dimenticare – conclude la nota – che in quel tratto c’è una fragilità del terreno che non a caso, tre anni fa, ha comportato un’interruzione della mobilità nord-sud per oltre tre mesi, con gravi disagi ed implicazioni, non solo per la Calabria ma per l‘intero Paese”.

Guccione: in Calabria possibile sperimentare ampia alleanza anche con il Nuovo Centro Destra (AUDIO)

COSENZA – Al termine della cerimonia di inaugurazione del sistema Cyber Security di Poste Italiane il Sottosegretario Luca Lotti ha tenuto una riunione politica con gli alleati in merito alla candidatura a sindaco di Lucio Presta. Fiorenza Gonzales sulla presenza di Renzi a Cosenza e sulle prossime amministrative ha sentito il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione.

Bianchi (Ncd): “Fine lavori A3 dimostra strategia governo per rilancio Sud”

Roma – “L’autostrada Salerno-Reggio Calabria è un’arteria strategica per il Sud e per il Paese intero e la sua realizzazione rappresenterebbe un grande successo di questo Governo. L’inaugurazione del primo tratto entro luglio è un passo importantissimo. Poi, se entro la fine di quest’anno porteremo a completamento i lavori, saremo riusciti dove altri hanno fallito per più di 40 anni. È una promessa che ci impegniamo a mantenere”. A dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni culturali e deputato calabrese del Nuovo Centrodestra.

E conclude: “Inoltre, il completamento della A3 è importante sul piano economico perché permetterebbe un rilancio del turismo rendendo più facilmente accessibili le località del Sud Italia. Una solida rete infrastrutturale è un punto di partenza fondamentale. Inoltre, la Salerno-Reggio Calabria ha anche un importante valore simbolico perché collega il Nord con il Sud della penisola: non a caso questo Governo si sta impegnando assiduamente per il rilancio del Meridione per superare il gap con il Nord”.

Marco Martino (Udc) su protesta dipendenti provincia di Vibo

VIBO VALENTIA – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Marco Martino, commissario provinciale Udc di Vibo Valentia, in merito alla protesta dei dipendenti della provincia in occasione della presenza di Renzi in Calabria:
Quello che oggi si è’ verificato sull’autostrada A3 all altezza di Tarsia dove alcuni dipendenti della provincia di Vibo Valentia stavano pacificamente recandosi a manifestare le mensilità arretrate e non percepite in occasione della visita del premier Renzi sa di antidemocratico. Non si può minimamente pensare che gli sia stato impedito di esercitare un diritto sacrosanto sancito dalla costituzione. Mi vergogno e ne sono indignato. Contro ogni forma di rispetto per tutti i padri e madri di famiglia che andavano a reclamare dopo mesi e mesi dincontinue proteste lo stanziamento dei fondi che potesse fargli respirare una boccata di ossigeno. Dietro loro mutui, bambini, figli e le costanti spese da affrontare. Come dovrebbero sopravvivere queste persone, andando a rubare forse oppure essere garantite da uno stato che adesso non gli riconosce nemmeno più il diritto di protesta. La inutile dovrei ormai considerarla venuta di Renzi mi fa capire sempre piu la volontà di gettare L intero territorio vibonese nell abbandono più totale.

I 500 giorni dell’amministrazione Manna (AUDIO)

RENDE (CS) – Venerdi 11 marzo alle 10 di mattina conferenza stampa al museo del presente per illustrare fin qui i numeri delle deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale e dalla Giunta Comunale targata Marcello Manna: cosa è stato realmente fatto, cosa c’è in programma, le criticità  ancora presenti sul territorio e quali progetti saranno completati entro breve tempo. Alla conferenza stampa con il sindaco di Rende saranno presenti anche tutti gli assessori.

Questa mattina intanto il sindaco Manna è stato ospite del Sound Cafè su Radio Sound:

 

 

Domani giornata conclusiva del tour di ascolto enti di formazione regionali

CATANZARO – Domani 11 marzo alle ore 11:00 alla Cittadella Regionale a Germaneto  si concluderà il tour di ascolto degli enti formativi della regione Calabria.
L’assessore  regionale al lavoro  Federica Roccisano e il dirigente del Settore alla Formazione dott. Roberto Cosentino incontreranno gli enti di formazione e le associazioni di categoria della provincia di Catanzaro e Vibo Valentia.
Obiettivo dell’incontro è confrontarsi con gli operatori economici e con gli enti formativi per attivare nel migliore modo possibile i nuovi progetti che riguardano il settore della formazione: dal nuovo sistema duale dell’IeFP al bando sulla formazione orientata al lavoro nell’ambito di garanzia giovani.
“Dobbiamo ricordarci tutti che la formazione deve essere al servizio dei giovani da formare e contribuire ad agevolare il loro futuro occupazionale in Calabria. Con l’ultima tappa si chiude questa fase di confronto sulle competenze e si inizierà a lavorare operativamente sui bandi sperimentali per dare l’opportunità ai giovani di accedere al più presto al percorso duale”.

Paolini (PSE): “Guerini scippatore di democrazia”

COSENZA – Il mancato round delle primarie del PD a Cosenza fa ancora discutere. L’ultima dichiarazione in merito è quella di Enzo Paolini del PSE che non le manda a dire a Guerini:

Il mercimonio delle primarie denunciato a Napoli da Bassolino, candidato alle primarie e sconfitto per 300 voti dalla candidata renziana, fa esplodere a livello nazionale l’utilizzo di comodo che il PD  fa delle primarie a seconda degli obiettivi da perseguire. In pratica si fanno le primarie là dove il risultato previsto è sufficientemente favorevole alla cordata del segretario nazionale, renziana per definizione e comportamenti, ma non si fanno dove la cordata non è sicura di vincere. E’ quanto accaduto a Cosenza, a differenza del resto d’Italia, dove guarda caso, le primarie si sono svolte là dove i candidati renziani hanno vinto. Da Milano a Roma, da Trieste a Napoli. Si va costruendo così il Partito della Nazione. Ora si può accettare tutto ma non la doppiezza e la sfrontatezza con la quale Lorenzo Guerini, plenipotenziario di Matteo Renzi per il Sud, ha commentato le primarie in una intervista rilasciata a “Il Mattino” di Napoli. Di fronte al “disgusto” manifestato da Bassolino a fronte delle immagini che documentano la compravendita di voti davanti ai seggi, Guerini esalta il valore “fondante” delle primarie, come strumento di democrazia e di partecipazione dei cittadini, che legittimano la vittoria della candidata renziana contrapposta a Bassolino. Guerini rivendica al PD il merito di avere riavvicinato con le primarie i cittadini alla politica rendendoli protagonisti della scelta dei candidati. Arriva a parlare di “cessione di sovranità ai cittadini” perché le primarie consegnano loro il potere di scegliere il candidato fra coloro che, con un dibattito aperto e trasparente, si confrontano avendo modo di  spiegare e illustrare programma e obiettivi. Quello che avevamo chiesto a Cosenza perché anche noi siamo convinti che  il valore “fondante” che  connota e qualifica la democrazia è la partecipazione dei cittadini. Ma per Guerini il valore fondante riguarda Roma.Milano.Napoli e il resto d’Italia ma non  Cosenza. Nella città di Telesio la partecipazione dei cittadini diventa un valore  di riserva, opzionale, sottostante agli obiettivi di potere e di controllo del partito da parte dei feudatari e notabili locali, ieri dalemiani e bassaniani e oggi genuflessi ai voleri e alle imposizioni di Renzi. Gli elettori cosentini sono stati offesi politicamente  per essere stati privati della facoltà di partecipare e di esprimersi ma ancor di più  sono stati offesi gli iscritti del PD e gli elettori di centrosinistra trattati come sudditi senza diritti e come massa di manovra per obiettivi di puro potere. Una ragione in più per mantenere la mia candidatura, per difendere la dignità della politica e l’orgoglio legittimo dei cosentini per la storia politica della città, per dare soprattutto agli elettori di centrosinistra di manifestare il loro dissenso nei confronti di un gruppo dirigente locale, autoreferenziale e carrierista, eticamente fortemente compromesso, che tiene il PD in ostaggio per  le proprie convenienze dentro e fuori delle istituzioni. Gli ultimi avvenimenti di Napoli, se mai ce ne fosse stato bisogno, mi hanno ancor di più convinto quanto sia giusto e politicamente doveroso che i cittadini elettori cosentini , ma soprattutto quelli del PD e del centrosinistra, abbiano la possibilità di votare un candidato alternativo a quello imposto da Guerini e dai notabili locali del PD. Ai Guerini, alle Serracchiani e ai Lotti bisogna dire a muso duro che le primarie non possono valere quando a vincere è un candidato renziano e diventano inaffidabili, come ha esplicitato Lucio Presta a La Repubblica, quando c’è il rischio di perdere. Ma ormai il tempo è scaduto.Si va al primo turno e saranno i cosentini a pronunciarsi e a scegliere“.

Wanda Ferro: “Oliverio non si nasconda dietro Scura, ci spieghi la sua idea di sanità”

Catanzaro ( Cz) – “I calabresi hanno diritto alla massima chiarezza rispetto alla polemica sulla sanità tra Scura ed Oliverio che in questi giorni sta impazzando sugli organi di stampa, e che purtroppo lì sta rimanendo nonostante i lodevoli ma infruttuosi tentativi del presidente Nicola Irto di portare il confronto nella sua sede naturale, ovvero il Consiglio regionale.”. E’ quanto dichiarato da Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia. “È evidente che manca il necessario scatto di orgoglio del Consiglio nel riprendersi ciò che gli compete, e che la discussione non viene portata nelle sedi istituzionali perché è il riflesso di contrasti tutti interni al partito democratico, che sta riducendo a gazzarra una materia delicata che riguarda il diritto alla salute di tutti i noi. Ciò che temiamo è che tra Scura e Oliverio sia in corso un gioco di ruolo che sembra fare comodo soprattutto al governatore, il quale si indigna, urla e batte i pugni, ma ad oggi non ci fa sapere, a fronte delle scelte radicali che pure vanno assunte nel settore della Sanità, quale è la sua visione delle cose, quale è la programmazione che vorrebbe realizzare in alternativa a quella elaborata in materia di riordino degli ospedali dal commissario Scura insieme ai tecnici del suo suo stesso dipartimento”. “È evidente-  prosegue la nota-  che lo stato di confusione in cui versano tutti gli attori della vicenda si è oramai  impadronito della scena, in un contesto nel quale il commissario Scura, quale plenipotenziario del governo Renzi, approva il decreto di riordino degli ospedali stilato insieme ai tecnici del Dipartimento Salute della Regione senza la firma del dirigente dello stesso dipartimento e mentre il governatore Oliverio lamenta che il commissario avrebbe dovuto confrontarsi con la politica e non con i tecnici; il consiglio regionale convoca una seduta ad hoc per fare il punto della situazione attraverso un dibattito; alcuni senatori si schierano con Oliverio presentando una interrogazione parlamentare al ministro per chiedere la rimozione del commissario Scura (e perché venga mandato un altro commissario al suo posto?); il governatore annuncia la convocazione di tutti i sindaci calabresi per mettere la faccia di Scura davanti alle proteste dei territori; il sottosegretario Guerini invita al dialogo e, neppure troppo tra le righe, scarica Oliverio dicendo che la Regione deve occuparsi della gestione delle Aziende sanitarie mentre la programmazione spetta al commissario. Dibattiti, discussioni, interrogazioni parlamentari, conflitti di competenze, veri e propri insulti tra le parti ed evanescenze di ogni tipo, mentre Oliverio si affanna a spiegare che lui ha l’obbligo di denunciare, altrimenti sarebbe il presidente di un altro pianeta, sempre che, ci sarebbe da aggiungere, in qualche pianeta ci fosse qualcuno a volerlo come presidente dopo (non) averlo visto all’opera. Non negli altri pianeti, ma in qualsiasi altra Regione normale un governatore dotato di autorevolezza non si limita a sbattere i pugni sul tavolo se qualcuno gli sottrae il potere di gestire la Sanità e non accontenta di alzare la voce contro un provvedimento che forse nemmeno conosce sino in fondo e che, a prescindere  dai contenuti più o meno meritevoli di apprezzamento, è aperto e pronto ad essere modificato se vi fossero autorevoli proposte degne di essere prese in considerazione” Il problema è proprio questo- ribadisce la Ferro- : il governatore non ha alcuna proposta da avanzare. Per questi motivi si rifugia dietro il consueto populismo che ha caratterizzato questo interminabile inizio di legislatura contrassegnato da un immobilismo senza precedenti,  e tenta di auto-esonerarsi da responsabilità che invece gravano tutte sulla sua assoluta mancanza di una visione della sanità. Spero di essere smentita ed attendo fiduciosa che il governatore Oliverio renda noto a tutti i calabresi la sua visione complessiva ed il suo piano degli ospedali alternativo a quello di Scura. Dica Oliverio quali ospedali andranno potenziati, quali ridimensionati, quali dovranno essere chiusi. Non si limiti Oliverio ad attribuire a Scura la colpa di aver preso delle decisioni che spettano alla politica, ma dica quali sono le decisioni che secondo lui la politica dovrebbe assumere nell’interesse dei cittadini e dei territori. Solo in tal modo i cittadini potranno formarsi il convincimento che il governatore non è diventato un demagogo di professione e che ha davvero un’idea di come si possa migliorare la sanità della nostra regione. Se poi Oliverio dirà la sua idea di sanità, e questa sarà condivisibile, avrà al suo fianco anche la minoranza, perché sulle decisioni difficili e assunte nell’interesse della collettività, non ci possono essere divisioni o strumentalizzazioni”.

De Rose (FI) : “Da Renzi programmi seri e interventi infrastrutturali per la Calabria”

Cosenza ( Cs) – “Mi auguro fortemente che la visita del Presidente del consiglio Matteo Renzi, prevista a Cosenza per la giornata di oggi, non sia la solita passerella annuncia slogan da campagna elettorale a cui ci ha abituato. Mi auguro che spieghi come mai il concetto di ultimazione entro il prossimo anno dei lavori della Salerno- Reggio Calabria preveda la riduzione a meri interventi di manutenzione dei tratti più pericolosi”. E’ quanto si legge in una nota diffusa da Luigi De Rose, coordinatore cittadino di Forza Italia. “Ed in particolare, – si legge ancora-  mi domando come spiegherà ai calabresi che il suo concetto di ultimazione dell’arteria principale prevede tratti ,come quelli del Savuto , dove mancano i margini di sicurezza per la percorrenza delle curvature o Il perché del definanziamento degli interventi previsti sulla s.s. 106 che comporterà per i calabresi il continuare  a percorrere la medesima  “Strada della morte”. La calabria ha bisogno di una seria programmazione di interventi infrastrutturali e non si possono più accettare annunci di ammodernamento o messe in sicurezza per poi lasciare tutto come prima.”