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Approvata in Senato la norma sull’equo compenso, soddisfatta Enza Bruno Bossio

COSENZA – «Con questa norma si ribadisce il principio per il quale il lavoro deve sempre essere pagato secondo criteri di giustizia e protetto dalla concorrenza sleale». E’ quanto sostiene la deputata PD Enza Bruno Bossio dopo l’approvazione, da parte del Senato, della norma che fissa il criterio dell’equo compenso per tutti i professionisti, soprattutto nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. «Un’altra “cosa di sinistra” fatta dai governi PD perché le cose sono “di sinistra” quando si fanno non quando si enunciano! Il provvedimento sollecitato da tempo da tutti gli ordini e le associazioni professionali,  rompe con pratiche assai discutibili del passato – prosegue la Bruno Bossio – un impegno pienamente rispettato dal PD e richiamato da Matteo Renzi proprio nell’ultima Direzione nazionale ». La deputata del PD infine annuncia una serie di iniziative che saranno attivate già dalla prossima settimana per incontrare, sui territori, tutti i soggetti interessati rispetto a questo importante provvedimento.

Bruno Bossio: Matteo Renzi ha incontrato la Calabria migliore

COSENZA – Una due giorni attraversando la Calabria, per ascoltare le esigenze dei territori e per incontrare quelle eccellenze presenti sul territorio da sostenere e valorizzare. Si è concluso questa mattina con la visita al Santuario di Paola il viaggio in Calabria di “Destinazione Italia”, il tour di ascolto del segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi.

Soddisfazione per la due giorni è stata espressa da Enza Bruno Bossio, deputata calabrese del Partito Democratico, anche lei in viaggio insieme al segretario Renzi. Durante la due giorni, inoltre, il viaggio è stato l’occasione perché attraverso più incontri svoltisi sul treno in corsa, la deputazione calabrese e il presidente Oliverio hanno avuto modo non soltanto di fare un bilancio delle politiche che il governo nazionale e la Regione hanno messo in campo, ma hanno tratteggiato gli impegni per un’accelerazione delle azioni attuative affinché i segni di ripresa che la Calabria già oggi sta registrando possano irreversibilmente consolidarsi.

“In questo viaggio calabrese – spiega Enza Bruno Bossio – il #TrenoPD ha incontrato la Calabria migliore. Molto è stato fatto in questi mesi da Oliverio, Renzi e Gentiloni. Ovviamente, c’è ancora tanto da fare: infrastrutture e alta velocità sono ancora una priorità per una Calabria meno periferica. Il viaggio non ha evidenziato solo criticità sociali ed infrastrutturali, ma è stato un’opportunità affinché Renzi potesse incontrare esperienze e testimonianze di una Calabria che ha tanto da dare all’Italia intera.

Ripartiamo da qui, ripartiamo dai territori e dalle certezze di una terra ricca di bellezze e di una straordinaria umanità”.

“Giornata nazionale del latte”, presente la delegazione calabrese di Coldiretti

Il Presidente Oliverio un giorno da allevatoreMILANO – «Il via libera al decreto interministeriale per l’etichetta con indicazione di origine per latte a lunga conservazione  e dei derivati come formaggi e yogurt comunicato dal Presidente del Consiglio Renzi a Milano in occasione della Giornata Nazionale del latte di Coldiretti in contemporanea con il World Milk Day promosso dalla Fao è il coronamento di una intensa e variegata mobilitazione che Coldiretti anche in Calabria ha portato avanti». «Voglio ricordare – continua Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria e  presente a Milano con una nutrita delegazione – le nostre mobilitazioni regionali a partire dal 6 febbraio 2015, denominata “Allevatori per un giorno” e la più recente del 5 maggio dove, in Piazza dei Bruzi a Cosenza, è stata allestita la “Fattoria di Campagna Amica”.  Una forte richiesta di trasparenza e di tutela del “vero made in Italy” è venuta dalla  grande adesione dei cittadini, dalla condivisione delle Istituzioni con in testa la Regione con il Presidente della Giunta Oliverio e del Consiglio Regionale Irto ed ancora da sindaci, associazioni dei consumatori, l’università che hanno aderito al “Manifesto sull’Etichettatura”, che, ricordo, ha raccolto, nella sola nostra regione, migliaia di adesioni. Ci abbiamo creduto fortemente e insieme a noi  il Presidente Renzi ed il Ministro Martina che hanno saputo guardare lontano vedendo nell’agroalimentare l’Italia vera e competitiva. È un risultato di portata storica ed un giorno di festa per i nostri allevamenti e il sistema agroalimentare – prosegue – che vedono realizzata la tutela dell’allevamento da latte che è patrimonio culturale e ambientale e un volano economico. In Calabria ci sono 340 aziende con oltre mille addetti, con in più l’indotto con  una produzione regionale  di circa 62 milioni di litri che possono  oltre ad una concreta potenzialità di crescita produttiva assicurare un giusto reddito. Con l’etichetta salva latte – aggiunge Molinaro – cambierà molto e avremo la possibilità di difendere il lavoro, gli animali, le stalle, i prati ed i pascoli custoditi da generazioni. Con l’etichettatura di origine – precisa ancora – si dice finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy che riguarda tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri. I nostri allevatori – conclude Molinaro – possono finalmente mettere la firma sulla produzione di latte, e ci inorgoglisce, perché è premiato il lavoro, la distintività  che consente di continuare ad investire».

 

 

 

Jole Santelli: “Il Governo Renzi si è completamente dimenticato della Calabria”

MORMANNO – “Renzi a Mormanno ci propina un diluvio di retorica e versi da cantastorie, la Sa-RC è l’incompiuta italiana che inaugurerà dimenticando però di aver tolto i fondi per il rifacimento, ha tagliato i finanziamenti e pensa di saltare un pezzo di Autostrada, credendo di giocare a Monopoli in cui esce la carta vai direttamente a…“. Sono queste le parole di Jole Santelli, Coordinatrice Regionale del Partito di Forza Italia, dopo la visita calabrese del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Chiacchiera dell’assenza dell’Alta Velocità – conclude – ma non ha chiaro che sta facendo il Suo governo, sino ad aver escluso la Calabria dal contratto di programma Ferrovie “Cristo si è fermato ad Eboli”: con Renzi l’Italia si è fermata al Granducato di Toscana”.

Presidente Mario Oliverio: “La presenza del Premier Matteo Renzi è significativa”

MORMANNO (CS) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, dopo la cerimonia per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria di Mormanno, alla quale è intervenuto – informa una nota dell’Ufficio stampa – il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, ha dichiarato: “Si tratta di uno dei tratti autostradali più difficili. Noi siamo sul Pollino, con una situazione orografica abbastanza complicata, una giornata importante, quindi, perché questo consentirà di aprire al traffico, entro fine anno, un tratto abbastanza rilevante. La presenza del Presidente del Consiglio è significativa dell’attenzione che il Governo rispetto al problema delle infrastrutture, alla necessità dell’ammodernamento infrastrutturale ed al superamento del gap che registra la Calabria ed il Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. Credo che la giornata di oggi riaccende un’attenzione particolare del Governo e ci consente di definire un cronoprogramma anche per quanto riguarda altri vettori di mobilità che occorre realizzare. Mi riferisco, per esempio, alla necessità di definire uno studio di fattibilità per l’alta velocità, per quanto riguarda la linea ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria. Intanto, oggi, registriamo un fatto concreto. Un passaggio importante nella realizzazione di un’opera in un tratto significativo. Ritengo, poi, che entro l’anno si completeranno tutti i cantieri che sono aperti, come hanno già detto il Presidente Renzi ed il Presidente dell’Anas. Rimangono alcuni tratti, in particolare quello tra Cosenza ed Altilia, che meritano un intervento immediato di messa in sicurezza e di adeguamento ma, sicuramente, in prospettiva, meritano un ammodernamento radicale su una nuova sede. Non si può dimenticare – conclude la nota – che in quel tratto c’è una fragilità del terreno che non a caso, tre anni fa, ha comportato un’interruzione della mobilità nord-sud per oltre tre mesi, con gravi disagi ed implicazioni, non solo per la Calabria ma per l‘intero Paese”.

Santelli su annuncio completamento A3: “Renzi prepara il ‘pacco’ di Natale non il regalo sotto l’Albero”

Jole SantelliCATANZARO (CZ) – «Matteo Renzi annuncia il taglio del nastro della SA-RC per dicembre, travestendosi da finto Babbo Natale e lasciando sotto l’albero soltanto l’ennesima truffa». A rilasciare tale dichiarazione è  Jole Santelli, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria. “Dopo diversi governi che hanno investito sulla SA-RC per farne un’autostrada moderna, il suo governo taglia i finanziamenti, blocca i lavori e tenta di far passare come completata ciò che a causa delle sue politiche rimarrà un’incompiuta. Condanna in questo modo l’Italia ad avere una delle due arterie principali al di sotto degli standard minimi di sicurezza previsti dall’Europa. Annuncia il completamento dell’A3 ma il suo governo ha deciso di trasformare necessari interventi di rifacimento, in tratti ad elevatissimo rischio d’incidentalità, in semplici lavori di manutenzione. A sentire queste dichiarazioni anche Pinocchio si sentirebbe a disagio di fronte a così tanta falsità.Un ennesimo schiaffo al Sud ed a tutta l’Italia. L’ennesima dimostrazione che per Renzi esistono due Italie, una dei suoi “amici” e l’altra stanca dei suoi annunci.”

Renzi: “il 22 dicembre inauguriamo l’A3”

Il premier Matteo Renzi in una conferenza alla stampa estera traccia il bilancio di due anni di governo che ricorrono oggi, a ventiquattro mesi dal suo giuramemento. Europa, Stati Uniti, politica estera ma anche riforme e diritti il premier traccia un ampio bilancio. E annuncia che entro la fine del 2016 verrà inaugurata la Salerno-Reggio Calabria. “Fatemi fare una pubblicità progresso.Come sembrava impossibile concludere la variante di valico, so che non ci crederete, ma il 22 dicembre inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria”. E’ quanto annunciato Matteo Renzi alla stampa estera.

 

Alla Leopolda il Premier Renzi ricorda il problema A3

Matteo Renzi alla Leopolda 2015FIRENZE – Dopo aver lanciato la candidatura di Annarita Leonardi a Platì, oggi il Premier Renzi, nel corso del suo intervento alla Leopolda, ha richiamato l’attenzione sulla regione Calabria, in particolare sullo stato critico in cui versano le nostre infrastrutture, prima tra tutte la sempre incompleta autostrada Salerno – Reggio Calabria, riguardo alla quale il Presidente del Consiglio ha dichiarato di aver detto al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio “che se non la risolve lo guido io fin lì”. Naturalmente si tratta di un’asserzione scherzosa, che Renzi ha pronunciato con un sorriso, ma la questione, si comprende, è ben più seria e il Premier pare averlo intuto, giacchè ha concluso il suo riferimento sostenendo l’importanza di restiture al Paese la fiducia perduta.

 

Wanda Ferro: Oliverio tenta di anticipare le nomine?

wanda-ferroCATANZARO(CZ)Di seguito un intervento della vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro:

Secondo quanto riportato  da alcuni siti d’informazione, il presidente Oliverio sarebbe intenzionato a procedere con le nomine dei nuovi direttori generali  delle Aziende sanitarie prima che il responsabile della prevenzione della corruzione della Regione Calabria gli notifichi formalmente il provvedimento di interdizione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.La sanzione interdittiva  inflitta al governatore decorre infatti dalla contestazione formale del responsabile dell’anticorruzione,  e mi rifiuto di pensare che il ritardo nella formalizzazione della contestazione sia finalizzato a consentire al presidente di fare le nomine in pendenza della notifica.Comprendo la problematicità di un dirigente regionale che deve contestare al proprio presidente l’inibizione per tre mesi con un  provvedimento che  probabilmente sarà  impugnato davanti al TAR proprio dallo stesso presidente, e credo che Oliverio abbia il dovere  di non procedere alle nomine nelle more della notifica e di non ricorrere al TAR  contro il provvedimento di un suo dirigente che, nella qualità di responsabile dell’anticorruzione, deve fare il proprio dovere in esecuzione di una delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.Evidentemente, il presidente Oliverio sta prendendo tempo per tentare di evitare di essere commissariato  (o meglio sfiduciato) da Renzi.Nel  piano anticorruzione della Regione Calabria, infatti,  non sarebbero stati  individuati  gli organi che in via sostitutiva possono procedere al  conferimento  degli  incarichi  nel periodo di interdizione di Oliverio e, in tal caso, la legge nazionale prevede che il Presidente del Consiglio possa nominare un apposito commissario.Dunque la Regione si trova esposta al rischio di essere commissariata dal governo Renzi che per i prossimi tre mesi potrà di fatto effettuare tutte le nomine di competenza del governatore e che, alla scadenza dell’interdizione, non potranno essere revocate se non per giusta causa.E il presidente della Regione si troverebbe a governare con i “nominati” prescelti dal governo Renzi.In tale direzione la visita di Renzi a Cosenza, lungi dal  rappresentare  un importante segnale di attenzione del Governo nazionale verso la Calabria, sembra invece prefigurare una missione esplorativa in vista del probabile commissariamento della Calabria.Un atto di definitiva sfiducia da parte dello stesso Pd e del governo nazionale, che appare in effetti come un atto dovuto dopo ormai 10 mesi di non-governo della Calabria, in cui Oliverio ha collezionato soltanto false partenze e innumerevoli battute d’arresto: dal caso Lanzetta-De Gaetano ai mesi di giunta incompleta, agli scontri con il commissario Scura sulla sanità e con il governo nazionale su questioni cruciali come  l’isolamento della Calabria dopo il crollo del viadotto Italia, per arrivare a Rimborsopoli e alla nomina di una pseudo-giunta tecnica con strutture ultra-politiche, fino alla vicenda delle nomine effettuate contro le regole. Ce n’è abbastanza per fare comprendere ai calabresi, che pagano il pesante prezzo di tanto immobilismo, l’errore commesso nell’eleggerlo governatore.