Tre denunciati per uso di atti falsi e tentata truffa

PLATI’ (RC) – I carabinieri hanno denunciato tre persone per uso di atti falsi e tentata truffa: queste hanno infatti inviato all’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura numerosi documenti falsi per ottenere i contributi comunitari per la coltivazione di terreni di proprietà comunale. I militari hanno accertato che i terreni indicati nei documenti sono abbandonati e i carabinieri hanno bloccato il pagamento delle somme.

Arrestati due latitanti della ‘ndrangheta

GUARDAVALLE (Cz) – Arrestati due latitanti: Franco Aloi e Nicola Tedesco. Ricercati dal luglio 2013, i carabinieri sono riusciti a rintracciarli in una struttura alberghiera di Guardavalle. I due uomini, accusati di associazione mafiosa a delinquere, sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare. Nell’operazione condotta dai militari, altre due persone sono state arrestate per favoreggiamento.

Marziale Battaglia: L’Imu agricola serve solo a fare cassa

CATANZARO – “L’IMU sui terreni agricoli rappresenta soltanto un nuovo balzello che serve solo a fare cassa”. È quanto afferma il consigliere provinciale di Catanzaro Marziale Battaglia, delegato alle politiche agricole e alle attività produttive.

“Anche dopo l’approvazione del decreto legge n.4 del 24 gennaio 2015, che ha stabilito alcune esenzioni dall’IMU, resta comunque una tassa iniqua – sostiene Battaglia –.  Nel nuovo decreto legge non sono state affrontate le vere problematiche della tassazione dei terreni agricoli e in generale dei terreni utilizzati, quali beni strumentali dalle imprese agricole, ma ci si è limitati a una valutazione di carattere esclusivamente finanziario. Il precedente decreto legge n.66 del 28 novembre 2014 (oggetto di diversi ricorsi al TAR del Lazio accolti in prima istanza con temporanea sospensione) ha individuato tre fasce altimetriche: Comuni Totalmente Montani con altitudine del centro sopra 600 metri (tutti i terreni esenti); Comuni Parzialmente Montani con altitudine dal centro compresa tra 281 metri e 600 metri (esenti solo i terreni di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola oppure quando questi vengono concessi in comodato o in affitto ad altri coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola); Comuni non Montani con altitudine dal centro fino a 280 metri (tutti i terreni sono oggetto di imposta)”.

Conseguentemente, nella Provincia di Catanzaro degli 80 comuni, che, secondo la classificazione precedente in vigore fino al 2013, erano esenti praticamente tutti, solo 35 fruiranno dell’esenzione totale IMU, 19 avranno invece un’esenzione parziale e i restanti 26 Comuni, dovranno pagare entro il 10 febbraio 2015 tutta l’imposta sui terreni. La nuova tassa prevede, a partire dal 2014, un maggior gettito per circa 350 milioni di euro, che andrà a gravare interamente sul settore agricolo senza tenere conto della condizione in cui versa.

Per questo motivo, il consigliere Battaglia, che nei giorni scorsi ha incontrato alcuni imprenditori agricoli, ha presentato un ordine del giorno con il quale chiede al Presidente Enzo Bruno di inserire la discussione nel prossimo consiglio provinciale.

“In sostanza viene chiesto di sospendere l’attuazione del decreto, che introduce una nuova forma di tassazione per i Comuni, che fino ad oggi erano esenti, attraverso un percorso partecipato tra il Governo e le Istituzioni (Regione Calabria, il Governatore Oliverio, le Province e le associazioni di categoria) e di ripristinare l’esenzione in vigore fino al 2013 quando i terreni agricoli erano esenti da IMU se il Comune era riconosciuto come Comune montano o di collina secondo la classificazione individuata nella Circolare del Ministero delle Finanze n. 9 del 14 giugno 1993 oppure, in subordine, modificare sostanzialmente il decreto, includendo non solo l’altimetria come strumento di selezione dei Comuni montani esenti da IMU, ma anche altri fattori quali criteri di esenzione, tipo: l’orografia, il deficit infrastrutturale, la densità di popolazione, ecc. riconosciuti anche a livello europeo – conclude Battaglia -. Inoltre, moltissimi nostri terreni rientrano nel PAI (Piano Assetto idrogeologico) con vincolo idrogeologico inibitorio o a rischio di frane. Infine, allo stato attuale, nei comuni parzialmente montani, vengono oltretutto penalizzate le imprese familiari e tutte le iniziative finalizzate al ricambio generazionale, dove frequentemente il genitore ormai anziano e non più iscritto alla previdenza agricola concede in affitto o in comodato il proprio terreno agricolo ai figli affinché proseguano l’attività agricola, attualmente questi terreni sono esclusi dalla possibilità di beneficiare dell’esenzione IMU”

Garanzia Giovani, uno Sportello per sostenere il lavoro

RENDE – La Regione Calabria dà il via ufficiale al progetto nazionale “Garanzia Giovani”, come annunciato dal presidente Mario Oliverio e dall’assessore al Lavoro, Carlo Guccione. Lo “Sportello Giovani” del Comune di Rende plaude all’iniziativa e comunica che è già operativo dallo scorso 10 gennaio e giovani, imprese, enti, possono recarsi presso i suoi uffici siti in Piazza Matteotti per richiedere informazioni  sulla “Garanzia Giovani” ed essere indirizzati verso le opportunità offerte dal programma. Lo Sportello costituisce il punto fisico di accesso dei giovani al programma, con funzioni di accoglienza e informazione, di presa in carico e orientamento e oltre alle attività informative, promozionali e di sensibilizzazione sulla Garanzia Giovani, supporterà i giovani nella registrazione al programma tramite i portali nazionali e regionali e ne agevolerà la partecipazione.

Far comunicare giovani e lavoro mediante il ponte operativo della “Garanzia Giovani”, e puntare su di essa per contrastare la disoccupazione, era già stato anticipato e portato a conoscenza sul territorio, lo scorso giugno, all’interno del programma di azione della neo amministrazione comunale di Rende, guidata dal sindaco Marcello Manna. Da qui la nascita dello “Sportello Giovani”, fortemente voluta dal primo cittadino Manna, dall’assessore alle Politiche Giovanili, Vincenzo Pezzi e dall’esperto del Comune per le attività dello Sportello, Antonio Vilardi, i quali insieme agli altri operatori qualificati attendono gli utenti interessati al progetto “Garanzia Giovani”.

Ma i servizi dello “Sportello Giovani”  vanno aldilà dei programma Garanzia che si rivolge solo ai giovani dai 15 ai 29 anni. Il suo obiettivo è in generale occuparsi di intermediazione al lavoro, attraverso servizi innovativi per il territorio. Presso lo sportello sarà dunque possibile curare momenti formativi di orientamento al lavoro, concertare, con le realtà imprenditoriali del territorio, l’offerta di opportunità di tirocinio e/o lavoro ai cittadini con finalità di formazione sul lavoro, alternanza scuola-lavoro, inserimento lavorativo, offrire consulenza atta a intercettare fonti di finanziamento europei/nazionali/regionali per favorire la formazione e l’occupazione dei giovani e non solo.

Lo Sportello, ha attivato anche una pagina Facebook (Sportello Giovani Rende) in continuo aggiornamento e dove poter trovare gli orari di apertura al pubblico.

Rende: ma quanto ci costa l’amministrazione pubblica?

RENDE – Per promuovere e migliorare l’accesso e la comprensione dei cittadini sui dati della spesa della Pubblica Amministrazione, in un’ottica di maggiore trasparenza e partecipazione il Governo Italiano, tramite l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha pubblicato il sito Soldipubblici.gov.it. Il progetto consente di scaricare liberamente i dati, attraverso la piattaforma Siope e così la società The Fool, per rendere accessibili e utilizzabili in modo differente i dati messi a disposizione dal Governo, dove è anche possibile raffrontare le voci di spesa del singolo comune con quelle analoghe degli altri comuni italiani. Inserendo il Comune di Rende nella voce di ricerca del sito si ottengono dei dati, per l’anno 2014, che necessitano di una spiegazione da parte dell’amministrazione di Rende.

Il  Comune di Rende nell’ultimo anno (2014) ha effettuato pagamenti pari ad € 48.708.333, con una spesa pro- capite per cittadino di € 1.442.

Le principali voci di spesa sono state:  “Altri materiali di consumo” (€ 6.554.355,98); “Impianti sportivi” (€ 5.205.570,65); “Altri contratti di servizio” (€ 4.249.215,82); “Contratti di servizio per smaltimento rifiuti” (€ 4.101.273,89); “Tassa di rimozione rifiuti solidi urbani” (€ 3.978.320,89); “Competenze fisse per il personale a tempo indeterminato” (€ 3.966.463,12); “Utenze e canoni per energia elettrica” (€ 2.653.233,7).

Il Movimento 5 Stelle ha interrogato il Sindaco, la Giunta comunale e l’Assessore competente per chiedere quali voci siano inserite nel codice “Altri materiali di consumo” perché la cifra di € 6.554.355,98 risulta essere assolutamente elevata. Rende è il quarto comune in Italia a spendere così tanto per i materiali di consumo, 2 milioni in più di Napoli e il doppio rispetto alla città capitale d’Italia, Roma.

Inoltre è stato chiesto quali voci siano inserite nel codice “Impianti sportivi” perché la cifra di € 5.205.570,65 risulta essere eccessiva e il Comune di Rende risulta essere è il terzo Comune in Italia a spendere così tanto per gli impianti sportivi, superato unicamente dalle città di Genova e Venezia.

Anche la cifra della voce “Altri contratti di servizio” di € 4.249.215,82 risulta essere assolutamente elevata da cui scaturisce che la città di Rende spende, per questa voce, più del doppio rispetto al capoluogo di regione Catanzaro.

In più dala somma delle voci inserite nei codici “Contratti di servizio per smaltimento rifiuti” e “Tassa di rimozione rifiuti solidi urbani” si arriva all’incredibile cifra di € 8.079.594,78 che risulta essere sproporzionata e non giustificabile. La raccolta differenziata della città risulta essere intorno al 50% mentre l’aumento della TARI per i commercianti rendesi è arrivato a quasi il 300% rispetto al 2013.

Per quanto riguarda la “Tassa di rimozione rifiuti solidi urbani”, poi, il confronto con le altre città italiane è sconcertante, risultando la prima città con la più alta spesa per questo codice, con la cifra di € 3.978.320,89 tenendo a molta distanza la seconda, che spende € 1.054.137,03

Il M5S domanda anche quali voci siano inserite nel codice “Spese per liti (patrocinio legale)” perché la cifra di € 632.921,45 sembra essere sproporzionata. Rende spende, per cause legali, più di comuni come Venezia, Bologna o Firenze e anche questo sembra incredibile e meritevole di una spiegazione.

Rapani: problematiche Enel, accelerare i tempi

ROSSANO – Il Dirigente Nazionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Ernesto Rapani, ha dichiarato quanto segue in merito alle problematiche relative all’ente Enel Energia:

Siamo al rush finale ed è ovvio che inizia la campagna elettorale per cui qualcuno si accorge di dover affrontare qualche problematica importante, anche perché avevamo promesso ai cittadini che avremmo affrontato la problematica dell’ENEL con la speranza di contribuire a far cicatrizzare la piaga della disoccupazione. Tutto ciò non è stato eseguito per l’incapacità e l’assenza di una classe politica degna di essere definita tale nella nostra Città, che delle linee programmatiche di indirizzo per il governo della città, presentate agli elettori, a seguito del quale ci si è accaparrati la fiducia, nulla ha fatto, se non la gestione di quanto ereditato e dell’ordinaria amministrazione. Purtroppo, si continua a sentire parlare di incontri “alla Carbonara”, per pochi alla presenza di pochi. Bene hanno fatto i sindacati a rompere il silenzio considerato che a nulla è valsa la richiesta di Consiglio Comunale inoltrata dal sottoscritto insieme ad altri cinque consiglieri in data 01/12/2014 posta all’attenzione del Presidente del Consiglio Comunale di Rossano, così come previsto dalla legge, e che, in base alla stessa, si sarebbe dovuto convocare il Consiglio entro 20 gg. dalla richiesta stessa, però purtroppo, probabilmente, l’eccessiva imbracatura, non ha permesso al Presidente di poter agire secondo i dettati normativi, per cui in barba alle leggi si continua a gestire la cosa pubblica come se fosse proprietà privata. Abbiamo chiesto di parlare della problematica ENEL in tempi non sospetti; lo abbiamo fatto in incontri pubblici proponendo progetti alternativi e alla fine siamo giunti a elaborare un’unica proposta, coinvolgendo esperti del settore; Avremmo voluto presentare questo progetto di conversione della centrale ENEL alimentata a rifiuti con la tecnica di ultima generazione, facendola diventare una delle più moderne strutture di produzione di Bio – Metano. Un progetto che potrebbe risolvere la problematica dei rifiuti sgomberando le strade dalle cataste di sacchetti che tracimano dai cassonetti, riducendo le discariche a cielo aperto, abbattendo i costi per l’utenza e  forse creando anche posti di lavoro. Siamo sempre convinti della necessità di un confronto pubblico con i vertici dell’ENEL, dopo aver fatto un tavolo tecnico-politico con i rappresentanti delle amministrazioni sovracomunali, la Provincia e la Regione, cui sottoporre la proposta progettuale, al fine di accelerare i tempi di eventuali autorizzazioni da rilasciare a ENEL, onde evitare lungaggini ed inutili perdite di tempo in un momento dove l’economia ormai è in ginocchio.

Preparativi Expo: Mario Oliverio incontra i responsabili di Alitalia

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio,accompagnato dal Dirigente generale del Dipartimento “Turismo” Pasquale Anastasi, ha incontrato a Roma  i responsabili di “Alitalia” per affrontare i problemi dei collegamenti aerei verso gli scali calabresi. In particolare è stata discussa non solo la possibilità di incrementare i voli durante il periodo di Expo, ma soprattutto di estendere anche allo scalo di Lamezia Terme le tariffe agevolate riferite al progetto “Alitalia per i Bronzi di Riace”. In merito a ciò, il Presidente Oliverio ha ottenuto da parte della compagnia l’impegno di estendere allo scalo lametino l’accordo tarrifario precedentemente assunto con la Regione sullo scalo reggino che prevedeva fino al 30 aprile 2015 la seguente tariffazione di A/R, per tutti i week end, acquistando il biglietto d’ingresso al museo di Reggio Calabria al costo di 5 euro:

– FCO REG: 99€ RT all inclusive – LIN REG: 109€ RT all inclusive – TRN REG: 119€ RT all inclusive.

Il nuovo accordo prevede, inoltre, l’allungamento del periodo fino a conclusione di Expo 31 ottobre. La novità più importante riguarda l’estensione dell’agevolazione tariffaria a tutti i giorni della settimana e su tutti i voli Alitalia in partenza (compreso il ritorno) da Roma, Milano Linate e Torino per Reggio Calabria e Lamezia. Inoltre, è prevista anche la proroga della campagna di comunicazione integrata, finalizzata a intercettare nuovi flussi turistici nazionali e internazionali, da realizzare nel periodo marzo/ottobre 2015. Ciò al fine di accrescere ulteriormente l’immagine e la riconoscibilità della Regione, rilanciando sui mercati turistici nazionali e internazionali il “Prodotto Calabria” in grado di aumentare notevolmente i flussi turistici. Tali azioni avranno un forte impatto e un’altissima visibilità, da catturare l’attenzione del potenziale turista e saranno realizzate con tutti  gli strumenti comunicativi che Alitalia ha a disposizione e che risultano essere notevolmente incisivi per la capacità e quantità di utenza raggiunta, utenza diversificata per sesso ed età e caratterizzata da fasce di reddito medio alta, con spiccate propensioni all’acquisto e alte soglie di attenzione. Sono state concordate anche attività di promozione della Regione Calabria a EXPO all’interno dello Stand Alitala di circa 1.300 mq. Oliverio conferma che tale accordo è in corso di perfezionamento da parte dei tecnici di “Alitalia” e del Dipartimento “Turismo”,  e sarà presentato e sottoscritto il prossimo 13 febbraio alla BIT di Milano ngli stand dell’Alitalia e della  Regione Calabria.

NexTv ospita Paolo Bonolis: storia di un “genio” della Tv Italiana

COSENZA – Dissacrante, spontaneo, diretto, disubbidiente. Chiunque avesse dubbi sulla naturale comicità di Paolo Bonolis, noto conduttore della Tv italiana, famoso al grande pubblico per il successo di trasmissioni come “Beato Tra le Donne”, “Ciao Darwin”, “Il senso della vita”, “Avanti un altro”, può anche dimenticarli. Dopo un incontro lungo tre ore, ieri al Teatro dell’Acquario, grazie al progetto gratuito messo in atto dall’ Associazione “Amo Cosenza” che si ripropone l’obiettivo di dare ai giovani, tra i 17 e i 30 anni, basi e consigli per un futuro da operatori televisivi, il sospetto è diventato certezza. Arriva( puntualissimo), accompagnato dal suo manager Lucio Presta, ascolta la lunga digressione dell’amico, ironizza sulla natura “ambigua” del loro rapporto “arrivato alle nozze d’argento”, fa qualche smorfia, si rilassa, ogni tanto prende la parola per una battuta che lascia la platea in preda a collassanti risate, scherza, gioca, rivela di sé ciò che non ci si aspetta. O forse sì.

“Il segreto per fare successo è raccontare la propria storia. Non quella inventata da altri o quella che altri vogliono che tu racconti, ma la propria. Non esiste storia, in tutto il mondo, che si ripeta da un essere umano all’altro. Se in ciò che fate, raccontate ciò che siete più  che mettere in mostra ciò che sapete fare, avrete automaticamente pochi margini di errore.” E’ questo il vero segreto di Paolo Bonolis. Raccontare sè stesso in ogni nuova sfida che si impone. Come pochi altri sanno fare, preoccupati dall’idea di perdere “i loro privilegi”. Raccontare “una delle infinite parti che sono racchiuse dentro di me”. E’ disarmante e ha lo stesso sguardo e lo stesso atteggiamento di uno che può davvero permettersi di fare tutto “perché quando qualcosa non mi sta bene, semplicemente me ne vado”. A lui nessuno sembra poter rimproverare qualcosa, nemmeno il suo manager/amico che “combatte da anni la sua disubbidienza”. Bonolis conserva il fascino geniale di chi è sicuro di sè stesso e pur credendo in ciò che fa, riesce a non darvi troppo peso. E’ l’unico che il giorno prima della conduzione di uno dei Festival di Sanremo più riusciti e seguiti di tutti i tempi “è andato a giocare a calcetto”. Per lui la vita è lì. Tra le cose semplici. In una partita con gli amici, due chiacchiere al bar con qualche sconosciuto, un’ allegra conversazione con giovani studenti dagli occhi estasiati. Paolo Bonolis è davvero uno di quelli a cui il mondo sembra aver regalato la chiave dell’ assoluto  e lo rammenta nelle mille, goliardiche risposte alle curiosità che i giovani studenti cosentini affannosamente gli rivolgono. Per lui, l’uomo più pigro del mondo (come si definisce), sottrarsi al pubblico è come ripetere una battuta dieci volte. Asfissiante. Per lui, il senso della vita, è nel rischio. “E’ molto meglio sacrificare un successo in nome della dignità che la dignità in nome di un successo” risponde rivolto a chi gli chiede a cosa serva, oggi, strumentalizzare il dolore. E così, tra una battuta sulla D’ Urso e un aforisma personale, Paolo fornisce sottili spiegazioni a quella fama, che sembra essergli piovuta così, per caso, durante un provino a cui aveva accompagnato un amico.

Chissà come mai, tutti i più grandi, sembrano aver iniziato la loro fortuna così. Da un caso. Bonolis voleva diventare “Ministro degli Esteri”, dice, “perchè sono un ragazzo timido e da piccolo ero anche molto balbuziente”.  E anche questo ha il sapore di una battuta su cui ha costruito anni interi di carriera.Si fa fatica a credergli visto la straordinaria abilità dialettica che lo accompagna e l’inconsueta velocità che fa di lui un grande oratore. “Leggo molto”, sottolinea, a chi gli fa i complimenti per questa innata caratteristica. Poi, come solo a lui sembra essere concesso, chiede “di accedersi una sigaretta”. E diventa geniale anche in quello. Nel suo naturale giocare, prendendo in giro Lucio Presta ma anche tutti coloro che, magari, di quel gesto non sono troppo felici. Sono molte le cose che Paolo racconta, in un modo del tutto naturale, spontaneo e simpatico, quasi come un amico che si conosce da sempre, prestandosi ad ogni battuta, ad ogni commento e persino a qualche provocazione. E’ genuino, goliardico ma soprattutto strafottente, come solo i grandi “geni” possono essere e la sua genialità viene fuori dalla naturale propensione al menefreghismo che lo rende immune a qualsiasi tipo di censura e che fa di lui un mattatore di estremo successo. La sua bravura consiste nell’esaltare la natura umana e nel lasciarla libera di essere sé stessa, senza inibirla, occultarla o mascherarla. Il più delle volte la enfatizza, estremizzandola, perché “è nella naturalezza e nella diversità delle persone che si nasconde la vera bellezza”. Non parla Paolo dei progetti a breve scadenza, “ancora in fase di trattativa” dice, e si rivela preoccupato, da padre, per la generazione “del tutto e subito” che non riesce più ad aspettare e che “affannosamente rincorre una cosa e  poi “Avanti un Altra”.

Conclude così il suo incontro. Tra una foto rubata, un sorriso mascalzone e una fuga repentina. Lascia buonumore ed entusiasmo tra i giovani accorsi a vederlo. Un talento, Paolo Bonolis, o, come direbbe lui, uno che ha saputo “scoprire la sua eccellenza facendo  davvero un grande “Bingo”.

Lia Giannini

Scoperta a Sersale serra per marijuana

SERSALE (CZ) – Un uomo, T.G., di 52 anni, è stato arrestato dai carabinieri a Sersale per coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno compiuto una perquisizione nell’abitazione del cinquantaduenne dove hanno scoperto una serra, dotata di impianto di illuminazione e climatizzazione, dove erano coltivate 7 piante di marijuana. Trovati anche 172 grammi di hascisc e due bilancini di precisione.

Petrini: «L’Expo accolga a braccia aperte i contadini e i più poveri>>

Dopo essersi congratulato con il Ministro Martina per questa giornata, fondamentale per affrontare quelli che sin dal momento della candidatura di Milano sono stati identificati come i temi centrali della manifestazione, Carlo Petrini va dritto al punto: «Il nervo scoperto che oggi sta mettendo in ginocchio milioni di contadini ha un nome chiaro: si chiama libero mercato, che applicato al cibo sta generando uno sconquasso di proporzioni bibliche. E questo sia a casa nostra che nel resto del mondo». E chiede: «Allora con quale spirito andiamo verso Expo? Non possiamo concentrarci solamente sui milioni di turisti che arriveranno a Milano, ma dobbiamo occuparci di quei contadini e allevatori che vivono in sofferenza, del land grabbing che in Africa distrugge le vite di migliaia di persone scacciandoli dalla loro terra, complici i governi canaglia. È sacrosanta la battaglia del made in Italy, ma dobbiamo aprire gli occhi al mondo, perché ci sono eccellenze in ogni angolo del pianeta. Questa è la visione che l’Expo deve fare propria». E continua con un auspicio: «Vorrei un’Expo più sobria, meno attenta ai grandi padiglioni, alla grande kermesse, ma che abbia anche il coraggio di dire le cose come stanno, che si apra ai contadini. Che accolga a braccia aperte anche gli umili, i poveri, perché loro più di altri hanno il diritto di venire all’Expo. E allora mi auguro che con un colpo di reni le persone che sono a questi tavoli facciano in modo che i prossimi giorni siano di confronto e di dialettica. Facciamola finita con questa separazione tra scienza ufficiale e saperi tradizionali: solo con il dialogo supereremo le divisioni e costruiremo una prospettiva condivisa che ci farà uscire da questa situazione. Se non si cambia il sistema, ben difficilmente consegneremo alle prossime generazioni una speranza di vita degna. Quindi, che la Carta di Milano non sia un mero documento, ma un vero inizio».