LEGA PRO 1^Div, Catanzaro corsaro a Perugia

10^ Giornata, PRIMA DIVISIONE Gir. B:

PERUGIA – CATANZARO  2 – 4

Marcatori: 11′ rig., 31′ Fioretti (C), 60′ rig. Clemente (P), 11′ rig., 31′ Fioretti (C), 60′ rig. Clemente (P), 80′ Tozzi Borsoi (P), 83′ Quadri (C), 92′ aut. Lebran (P)

PERUGIA: Koprivec, Anania, Martella; Esposito, Cacioli, Lebran; Ayres, Di Tacchio, Ciofani, Clemente, Moscati, n panchina: Giordano, Russo, Carloto, Oliveira, Rantier, moneti, Tozzi Borsoi. A disp: Giordano, Russo, Carloto, Oliveira, Rantier, Moneti, Tozzi Borsoi All.: Battistin

Catanzaroa’ (3-5-2): Pisseri, Borghetti, Sirignano, Papasidero; Fiore, Ulloa, Quadri, Benedetti, Squillace; Russotto, Fioretti. In panchina: Faraon, Orchi, D’Alessandro, Maisto, Carbonaro, Cruz Pereira, Masini. A disp. Faraon, Orchi, D’Alessandro, Maisto, Carbonaro, Cruz Pereira, Masini, All.: Cozza

Il Catanzaro rinasce e supera per 4-2 il Perugia. La partita si accende all’11’  con un calcio di rigore per il Catanzaro con Fioretti che realizza dal dischetto. Lo stesso Fioretti raddoppia alla mezz’ora del primo tempo. Con un Catanzaro più propositivo in avanti e ben piazzato in campo si passa al secondo tempo.

Giordano Fioretti

Al 60′ i padroni di casa accorciano le distanze con Clemente su rigore e venti minuti più tardi pareggiano con Tozzi Borsoi. Ma la partita ritorna in mano al Catanzaro ripassa in vantaggio con Quadri all’83’.  Nel recupero arriva il 4-2 finale con un’autorete di Lebran su tiro di Fiore.

Il Catanzaro coglie fuori casa quest’importante vittoria scaccia crisi. Sarà l’inizio di una nuova striscia positiva in campionato? I prossimi matches ci daranno la risposta.

CLASSIFICA: catanzaro 13° a 8 punti

Prossimo Turno: Catanzaro – Prato (18/11)

 

Nonviolenza tra i banchi di scuola

RENDE (CS) – Cos’è la violenza? Da questa domanda è partito l’incontro che l’associazione Sentiero Nonviolento di Cosenza ha tenuto con una trentina di alunni del liceo scientifico Pitagora di Rende. Una mattina di scuola inconsueta per i rappresentati delle diverse classi che si sono riuniti nell’aula multimediale dell’istituto per confrontarsi su tematiche nuove e poco battute dai testi scolastici convenzionali. Un’occasione di apprendimento che si è trasformata presto in un partecipato dibattito tra i presenti.

I moderatori dell’associazione hanno dato il via offrendo spunti di confronto sugli argomenti cari al loro impegno e alla loro attività. La nonviolenza non può essere un concetto astratto da leggere sui libri o da attribuire ad eroi coraggiosi e forse fuori moda. La nonviolenza è una pratica che si vive e si sperimenta nei gesti e nelle scelte di ogni giorno. Dalle parole di Gandhi “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” arriva la consapevolezza di quanto sia necessario il contributo di ciascuno già a partire dal proprio contesto familiare, relazionale, lavorativo. E quale luogo migliore della scuola per innescare processi costruttivi di educazione e costruzione di coscienze critiche e attive.

La mattinata è trascorsa velocemente toccando numerosi argomenti e innescando interessanti riflessioni. L’art. 11 della Costituzione e il ripudio della guerra, le spese militari sostenute dallo Stato e l’acquisto dei cacciabombardieri F35, gli interessi economici sovranazionali dietro le operazioni belliche nei paesi in via di sviluppo, fino ad arrivare alla ‘ndrangheta e alle sue articolazioni nella vita della nostra terra. Gli interventi si sono accalorati analizzando la situazione della nostra regione e la triste commistione tra mafia, politica ed economia che sta ingabbiando le possibilità di sviluppo dei nostri territori. Altalenanti le posizioni di rassegnazione per una realtà viziata e contaminata e di speranza per una rinascita che parta dal basso. Su tutto è emersa forte la necessità di fare gruppo, di unirsi e restare uniti contro la prevaricazione mafiosa sotto qualsiasi forma essa si presenti.

Protagonisti indiscussi i giovani: le loro voci, i pensieri, le speranze e le preoccupazioni hanno riempito tutto lo spazio a disposizione, dimostrando attenzione verso il proprio contesto di vita e soprattutto voglia di partecipare come soggetti attivi alla possibilità di cambiamento. Molte le domande e gli interrogativi emersi. Apparentemente poche le risposte e le soluzioni trovate di fronte a situazioni che appaiono troppo grandi per singoli individui. Unico faro che si propone come guida del percorso è l’imperativo di liberarsi dalla paura, attraverso tre azioni fondamentali: la capacità di pensare, il coraggio di parlare, l’impegno di usare la penna per comunicare agli altri.

Al suono della campanella viene fissato il prossimo appuntamento. Martedì 20 novembre ragazzi e ragazze incontreranno don Renato Sacco – sacerdote piemontese, membro del Consiglio Nazionale di Pax Christi, tra i promotori della campagna “Banche Armate” – che approfondirà il tema delle spese militari portando la sua testimonianza diretta dai territori di guerra.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

Falso Movimento X/2012-2013: “The Angels’ Share” di Ken Loach

Martedi 13 novembre alle ore 21.00, presso il Teatro Comunale di Rovito, ritorna il cineappuntamento del gruppo “Falso Movimento”. In programmazione la visione del film, inedito in italia, “The Angels’ Share” di Ken Loach con Roger Allam, John Henshaw, William Ruane, Daniel Portman, David Goodall.

A Glasgow, il 24enne Robbie, da poco diventato padre, trova nella visita ad una distilleria di whisky l’idea per una nuova carriera lontano dal crimine e una via poco ortodossa per una fuga dalla povertà.

Rubava rame, rumeno morto folgorato

Pisticci (MATERA) – Un romeno di 25 anni, Iorel Georg Motoc, residente a Roccelletta di Borgia (Catanzaro), é morto folgorato a Pisticci (Matera), mentre tentava di rubare cavi elettrici di rame all’interno di una cabina elettrica. L’allarme era stato dato dai Carabinieri. Inutili sono stati gli interventi del 118 e dei Vigili del Fuoco: l’uomo è morto folgorato dalla forte scarica elettrica.

Arrestato latitante ‘ndrangheta ad Arezzo

Cavriglia (AREZZO) – I carabinieri di Cavriglia (Ar) hanno arrestato  Vincenzo Galimi, 61 anni, ricercato dal 2010 per associazione mafiosa, perche’ considerato un imprenditore di riferimento della cosca di ‘ndrangheta Gallico di Palmi: Seguendo le tracce di un parente, i militari lo hanno trovato nascosto fra l’armadio e il muro, nella camera di una casa sorvegliata con un impianto video a infrarossi.

Campus Cinema 100: gli appuntamenti della settimana

Martedì, 13 novembre, comincia il nuovo ciclo della rassegna cinematografica “Campus Cinema 100” dedicato a Michelangelo Antonioni e Tonino Guerra dal titolo “FARE UN FILM È PER ME VIVERE”: OMAGGIO AD ANTONIONI E TONINO GUERRA”.

Inoltre la rassegna omaggia il regista Antonio Pietrangeli con la sezione dal titolo “RITRATTI AL MASCHILE E AL FEMMINILE: OMAGGIO AD ANTONIO PIETRANGELI”.

Martedì 13 novembre

Ore 20,30 L’avventura di M. Antonioni (1960) con G. Ferzetti, M. Vitti, L. Massari

Anna, figlia di un ambasciatore a riposo e fidanzata di Sandro, giovane architetto, viene invitata con Claudia, una sua amica, a una gita sullo yacht di un ricco costruttore. La crociera si svolge nella zona delle isole Eolie, nell’incanto di superbe vedute marine delle quali però nessuno dei partecipanti sembra accorgersi. Ad un certo punto i gitanti sbarcano su un piccolo scoglio e tra Anna e Sandro ha luogo un’accanita discussione. All’improvviso, minaccia un temporale e tutti si affrettano verso la nave ma al momento di imbarcarsi si accorgono che Anna è sparita. Lo yacht deve ripartire per evitare la tempesta, ma Sandro e Claudia rimangono sullo scoglio per cercarla.

 

Ore 23,00 Lo scapolo di A. Pietrangeli (1955) con A. Sordi, V. Lisi, M. Asquerino

 

Il ragioniere Anselmi, che vive a Roma, è uno scapolo impenitente, ma questo non gli impedisce di apprezzare la compagnia di belle ragazze, anche se una metà almeno delle sue avventure amorose è del tutto fantastica. Quando un amico, socio d’affari, si sposa si vede costretto a far da testimone; ma respinge, in cuor suo, l’idea di subire la stessa sorte. Avendo lasciato all’amico il suo appartamento, deve cercarsi una pensione e sceglie quella in cui ha incontrato una graziosa signorina, che fa la hostess. Così quando la sua solitudine lo rende estraneo alla compagnia degli amici, può consolarsi con la sua donna, che va ad attendere all’aeroporto quando torna dai viaggi. Poco a poco la ragazza s’innamora di lui; ma egli la disillude ed ella si fa trasferire a Milano. La libertà è un bene prezioso, ma la solitudine comincia a pesare ad Anselmo. La compagnia di altri scapoli l’annoia, al cinema gli capita di vedere scene di seduzione, se la notte si sente male è solo. Al paese la mamma vorrebbe farlo sposare: ma la ragazza, che gli viene presentata, non è bella. Nel corso della sua attività ha avuto modo di conoscere una ragazza, la signorina Carla, ma i loro incontri si sono chiusi sempre con dei litigi. L’ora della resa non è lontana, lo scapolo cerca moglie. Ma una delle candidate ha una madre insopportabile, un’altra è troppo volgare, una terza è troppo anziana. Una graziosa donna, incontrata in un dancing è afflitta da un marito geloso. Con Carla i litigi si sono rinnovati più volte: ciononostante egli le telefona ancora e la sposa.

Giovedì 15 novembre

Ore 20,30 Blow-up di M. Antonioni (1966) con D. Hammings, V. Redgrave, P. Bowles

Thomas, un fotografo annoiato del fascino sensuale delle modelle che passano nel suo studio e nella sua vita, per reazione si propone di realizzare un fotolibro che vuol essere uno studio della vita di Londra in tutta la sua realtà. Attratto dalla calma che vi regna, si sofferma in un parco dell’East End e qui riprende le effusioni sentimentali di un uomo e di un donna; quest’ultima se ne accorge e lo insegue fino a casa per chiedergli la consegna della pellicola: è così disperata da offrirsi a lui, pur di riaverla. Con un trucco Thomas sostituisce il negativo, quindi comincia a sviluppare e ad ingrandire le fotografie. Vengono in tal modo alla luce alcuni particolari, come la mano di un uomo che tiene una pistola ed una strana ombra sull’erba che potrebbe essere un cadavere. Non sapendo se è stato testimone di un delitto o se lo ha evitato, Thomas ritorna di notte nel parco e trova veramente un cadavere, che tuttavia il giorno dopo non c’è più. Egli non riesce quindi a trovare la verità di ciò che la sua macchina fotografica ha visto e rimane così in balia di se stesso a misurare l’indistinto confine che separa la certezza dalla realtà.

 
Ore 22,30 Adua e le compagne di A. Pietrangeli (1960) con S. Signoret, S. Milo, E. Riva

Dopo la chiusura di un casa per appuntamenti, Adua, Milly, Lolita e Marilina decidono di aprire una trattoria fuori città: si creeranno così un lavoro onesto, che servirà a mascherare l’attività equivoca cui sono abituate. Esse hanno l’aiuto non disinteressato di un certo Ercoli che facilita le pratiche per la licenza di esercizio, ma impone le sue condizioni. Nei primi mesi le donne dovranno avere un contegno irreprensibile per non dar adito a sospetti; poi riprenderanno la solita attività e divideranno con il protettore i proventi. Per Adua e le compagne inizia una nuova vita: imparano a conoscere il lavoro e ne traggono una serenità d’animo sconosciuta. La trattoria prospera e alle donne si apre la prospettiva di un possibile reinserimento nella società. Quando si presenta Ercoli, le quattro amiche si rifiutano di dare esecuzione ai patti e lo cacciano. Ma lo sfruttatore si vendica immediatamente e riesce a far chiudere la trattoria. Adua e le compagne cercano qualcuno che le aiuti, ma tutti si ritirano e le abbandonano al loro destino. In un impeto di rabbia e di disperazione le donne distruggono la trattoria e ritornano alla loro triste vita.

 

Tutte i film verranno proiettati al cams (Centro Arti Musica e Spettacolo) dell’Università della Calabria.

CICLISMO/ In … Giro con Pozzovivo: dal 16 al 18 a Serra San Bruno, anteprima della corsa rosa

BROGNATURO (VV) – Pensieri e parole per un bilancio 2012 coi fiocchi proiettato su un 2013 ricco di premesse entusiasmanti in terra transalpina: questi gli ingredienti di un weekend calabrese da gourmet per Domenico Pozzovivo a Brognaturo, due passi da Serra San Bruno, sede d’arrivo della tappa piu’ lunga del prossimo Giro d’Italia (244 km.). Da venerdi’ 16 a domenica 18 novembre, il neoleader dell’Ag2r-La Mondiale sara’ la guest star dell’hotel Lacina (www.hotellacina.it), moderna struttura di qualita’ adagiata su un paesaggio incontaminato, desiderosa di aprirsi nell’immediato al cicloturismo contando sulla tranquillita’ di percorsi misti che dalla mezza montagna dell’incantevole Parco Naturale delle Serre scendono sul bellissimo litorale Pensieri e parole per un bilancio 2012 coi fiocchi proiettato su un 2013 ricco di premesse entusiasmanti in terra transalpina: questi gli ingredienti di un weekend calabrese da gourmet per Domenico Pozzovivo a Brognaturo, due passi da Serra San Bruno, sede d’arrivo della tappa piu’ lunga del prossimo Giro d’Italia (244 km.).

Da venerdi’ 16 a domenica 18 novembre, il neoleader dell’Ag2r-La Mondiale sara’ la guest star dell’hotel Lacina (www.hotellacina.it), moderna struttura di qualita’ adagiata su un paesaggio incontaminato, desiderosa di aprirsi nell’immediato al cicloturismo contando sulla tranquillita’ di percorsi misti che dalla mezza montagna dell’incantevole Parco Naturale delle Serre scendono sul bellissimo litorale tirrenico.

Organizzato in sinergia con l’Asd Amici del Ciclo di Serra San Bruno, localita’ nobilitata da una certosa quasi millenaria visitata lo scorso anno da Papa Ratzinger, l’evento gode del patrocinio della Regione Calabria.

Il dottor Pozzovivo, brillante economista vincitore quest’anno del Giro del Trentino e poi rivelazione della corsa rosa grazie al colpo gobbo di Lago Laceno e a un solido ottavo posto in classifica finale, incontrera’ per la cena del venerdi’ all’hotel Lacina il comitato di tappa realizzatore della frazione del Giro del prossimo 7 maggio.

A seguire un sabato suddiviso in due moduli per far conoscere ai giovani il suo messaggio di uomo vincente armonizzatosi con puntiglio tra studi e sport: in mattinata visita alle scuole medie della zona prima della conferenza nella sala convegni del ”Lacina”- inizio h 16,30 – coi babycorridori calabresi: un momento aperto alla stampa, dove con l’ausilio di un biomeccanico e di un tramautologo esperto, saranno forniti altresi’ elementi per una corretta preparazione.

Gran finale domenica dalle 9,30 con Domenico faro della pedalata aperta a tutti sui 50 chilometri conclusivi della Policastro-Serra San Bruno con finale in circuito cittadino: un varo gioioso con un testimonial di spessore indiscusso per sviluppare sei mesi di intenso coinvolgimento in rosa a ogni livello.

 

Il programma completo

Ciclamatoricalabria.com_La pagina dell’evento

A Shanghai Eurasia Wings il workshop sotto il segno della condivisione

Il gruppo di Eurasia Wings

SHANGHAI – Il progetto Eurasia Wings, pensato con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra giovani, arte e aziende, adotta le questioni riguardanti le buone pratiche sui temi ambientali. I candidati che con entusiasmo hanno risposto ai bandi nazionali indetti, ad aprile, dal gruppo di associazioni Cesie, Pistes Solidares, Cango e Sj Vietnam (rispettivamente Italia, Francia, Cina e Vietnam) si sono trovati a dover realizzare un’opera artistica incentrata su quelle che sono state definite le “3R” ovvero: ridurre, riutilizzare, riciclare. Il fine la selezione di venti giovani creativi per un workshop a Shanghai.
Per gli italiani si è tenuta a Palermo, il 29 maggio, presso l’Istituto Cervantes la mostra dei finalisti a cura dell Cesie – Centro Studi e Iniziative Europeo – organizzazione non-governativa europea, no profit, laica e indipendente fondata nel 2001 su ispirazione del lavoro sociale, culturale e politico svolto da Danilo Dolci. Tra i rappresentanti scelti il gruppo Munà composto da Viola Avvento, Cid Fuentes-Guerra e Francesco Angelo Di Liberto e il gruppo Nizca composto dai due calabresi Giovanni Longo e Claudia Capogreco.
I primi con il video “Ti ritroverò” un’animazione 2D in rotoscope e stop motion; i secondi con la scultura “Trentaduedenti” che rappresenta la completa dentatura umana realizzata con il legno di recupero.
Dopo la selezione la partenza per Shanghai: luogo prescelto che per una settimana ha visto giovani, provenienti da realtà completamente diverse, incontrarsi e scontrarsi ai fini di realizzare un nuovo progetto sfruttando il contesto circostante.
Da martedì 23 al 29 ottobre l’associazione partner cinese Cango – China Association for NGO – ha ospitato, in un susseguirsi di attività frenetiche, il folto gruppo proveniente dai diversi paesi nel bellissimo quartiere artistico M50, non un museo ma un insieme di studios che fungono da laboratori e gallerie d’arte, luogo che ha contribuito a rimpolpare le conoscenze sulle avanguardie artistiche della contemporaneità.
Proprio qui infatti è stato possibile visitare la personale di Zhang Huan “From the ashes” all’Other Gallery , la mostra del collettivo multimediale Liu Dao “The Cat that Eats Diodes” presso lo spazio Island 6 e non può essere dimenticata la collettiva “Place of Residence”, a cura di Alfons Hug, alla ShanghART Gallery, queste solo alcune di moltissime altre. Non serve il biglietto l’entrata è completamente free con il vantaggio poi di conoscere qualche artista di persona e vedere come lavora.
Tra le tante attività coinvolgenti la visita ai luoghi cult di Shanghai, come il Museo di arte antica in Renmin Square, centro nevralgico della città, tanto vasta da comprendere anche il parco Renmin, il Gran teatro, il Moca – Museo di arte contemporanea e il Centro Esposizioni del Piano Urbanistico.
Poi la passeggiata serale al Bund, un vero must per chi si trova da quelle parti, che tra luci sfavillanti consente di assaporare il dolce contrasto creato tra gli edifici ultramoderni e l’oriental Pearl Tower, situato all’estremità di Lujiazui, nel distretto di Pudong e i maestosi cinquantadue palazzi realizzati in differenti stili architettonici lungo il lato occidentale.
I giovani hanno avuto inoltre la possibilità di presentare i loro lavori ad aziende prestigiose come la Tetra Pak, la Intel e la Eco-pond. Con il dialogo scaturito dall’incontro ogni impresa ha avuto modo di spiegare quali interventi impiega a sostegno dell’ecosistema e quali buone pratiche ambientali sceglie per portarli avanti. La parte pratica che coinvolgeva attivamente i ragazzi si è sviluppata prevalentemente il quarto giorno, il 26 ottobre, quando dopo la divisione in cinque gruppi, con un rappresentante di ogni nazione, si è dovuto realizzare un progetto, cercare i materiali riciclati nella zona ecologica, centro in cui questi sono suddivisi per genere, e partire con l’esecuzione definitiva.
Il quinto giorno, il 27 ottobre, durante la mattina la visita a Zhujiajiao la città antica e a 51 Farm un villaggio ecologico. Proprio qui i bambini sin da piccolissimi hanno la possibilità di entrare in contatto con la natura coltivando con le proprie mani i semi di quelle che saranno piantine e poi frutto. Un modo concreto per imparare a rispettare l’ambiente partecipando attivamente alla sua ricostruzione. Anche il gruppo di visitatori ha dato il suo contributo in questo senso coltivando alcune barbabietole, un segno di promozione della crescita in terra straniera attraverso una pratica tanto comune e arcaica ma estremamente ricca di significati.
Domenica 28 ottobre ogni gruppo ha ultimato i lavori per la realizzazione dell’opera collettiva e frutto della commistione di idee, mostrando al pubblico il risultato con la possibilità di spiegarne gli intenti e sensibilizzare alla causa con valide motivazioni, oltre che, attraverso alcuni stand, indicare la propria nazione di provenienza, i suoi usi e costumi e con la degustazione di alcuni prodotti tipici dare un assaggio dei suoi sapori.
L’ultimo giorno la visita al Giardino del Mandarino Yu, al Bazar e al Tempio di Buddha di Giada. La sera l’evento conclusivo, una commovente cena di arrivederci e la consegna degli attestati di partecipazione.
Proprio intorno a un tavolo finisce quest’avventura ed è così che è iniziata.
Il convivio, un vero e proprio rito, con il suo cerchio simbolo estremo di condivisione combina gli animi di persone solo in apparenza molto differenti tutte unite da un obiettivo che annulla le diversità per la salvaguardia del benessere universale, raggiunto percorrendo insieme la strada dell’ecosostenibile.

Claudia Capogreco

[nggallery id=10]

SERIE B, Gabionetta-Calil e il Crotone c’è!

14^ Giornata

CROTONE – EMPOLI  3 – 2

Marcatori: 21′ Maccarone (E) 40′ e 50′ Gabionetta (C) 70′ Tavano rig (E) 77′ Calil (C)

CROTONE (4-3-3): Caglioni, Mazzotta, Vinetot, Abruzzese, Maiello; Eramo, Galardo, Gabionetta (58′ Ciano); Calil (80′ Pettinari), De Giorgio (77′ Migliore), Matute. All: M. Drago

EMPOLI (4-3-1-2): Bassi; Tonelli (83′ Laurini), Pratali, Regini, Hysaj; Croce (52′ Valdifiore), Moro, Saponara; Signorelli; Maccarone (82′ Shekiladze), Tavano. All: M. Sarri

Arbitro: Castrignano’ F.

Assistenti: Vivenzi M., Alassio S

4° Uomo: Intagliata G.

Note: Espulsi al 49′  Signorelli (E) e al 69′ Mazzotta (C)

CRONACA – All’ “Ezio Scida” di Crotone la squadra di casa riesce a cogliere un importante traversa contro il buon Empoli di Maurizio Sarri che gli permette, almeno per oggi, di emergere dalla zone basse della classifica.

Nel primo tempo sono però gli ospiti a condurre meglio il gioco perchè al 5′ Caglioni respinge un sinistro velenoso da fuori area di Saponara. Al 21′ arriva il gol di Maccarone, bravo a  insaccare dopo il tocco di testa di Moro; a nulla è valsa la trappola del fuorigioco del Crotone. Venti minuti dopo De Giorgio serve però di testa per Gabionetta che con un tuffo di testa spiazza il portiere avversario Bassi: è il pareggio per la squadra di casa. Dopo la ritrovata parità gli animi si scaldano e al 46′  l’arbitro espelle Signorelli per un’entrata con la gamba altissima.

E. Gabionetta autore oggi di una doppietta

L’espulsione del centrocampista toscano condiziona eccessivamente il match, tanto che pochi minuti dopo l’inizio della ripresa ancora Gabionetta tira un sinistro impeccabile che s’infila alle spalle di Bassi. Al 69′ ritorna la parità numerica in campo: l’arbitro comanda l’espulsione di Mazzotta per l’atterramento di Maccarone in area e un calcio di rigore per gli ospiti. Francesco Tavano è impeccabile dagli undici metri e l’Empoli pareggia. La partita si chiude però al 79′ con Caetano Calil che con un destro prepotente tirato a due passi da Bassi regala il 3 a 2 alla squadra. All’85’ l’Empoli prova a pareggiare con Saponara ma il Crotone, pochi minuti dopo, va vicino al 4 a 2  con Galardo che viene stoppato da una chiusura fantastica di Regini. I minuti finali sono caratterizzati da una spiacevole rissa: Moro si infortunia e Pettinari non si ferma ma va al tiro e spreca. I difensori empolesi si scatenano e assediano Pettinari che non reagisce. Animi surriscaldati, ammonito Saponara.

Finisce cosi con una vittoria dei ragazzi di mister Drago questo turno casalingo contro l’Empoli: per il Crotone tre punti meritati.

CLASSIFICA: Crotone 14° a 14 punti.

Prossimo Turno: Pro Vercelli – Crotone (17/11., ore 15:00)

“Ti racconto una storia…” Intervista alla giovane scrittrice Alessandra Key Cappa

Ti racconto una storia...
Ti racconto una storia... Alessandra Key Cappa

COSENZA – Il prossimo giovedì 15 novembre alle ore 18:00 la libreria Ubik di Cosenza ospiterà la presentazione del romanzo “Ti Racconto una storia…” (Librare edizioni) di Alessandra Key Cappa, giovane scrittrice esordiente originaria di San Giovanni in Fiore.

Abbiamo sentito l’autrice sull’interessante romanzo che si appresta a presentare al pubblico dei lettori.

Come nasce il tuo interesse per la scrittura?

Più che interesse lo definisco vero e proprio amore. Non è qualcosa che si può spiegare. È un piccolo miracolo che accade ogni volta. Scrivendo esprimo completamente me stessa, senza fingere. Mi sento completamente libera quando scrivo.

Cosa intendi precisamente con “scrittura d’evasione”?

L’evasione nel suo senso più stretto. Leggere un romanzo o, nel mio caso, scriverlo rappresenta un modo e un mezzo per evadere dal nostro ordinario. È una magia. Per un momento posso essere un’altra persona, un elemento, un animale. Per un attimo posso vivere una vita diversa, quella che si sogna magari..

Sin dalle prime righe del romanzo, si riconosce in Lea, la protagonista, lo stereotipo del laureando d’oggi, alle prese con le fatiche della ricerca del suo posto nel mondo. Quanto ti rivedi in Lea? E quanto c’è di autobiografico nelle vicende emotive, negli stati d’animo, nelle sensazioni vissute dalla protagonista (non mi riferisco naturalmente agli eventi)?

Io e Lea ci somigliamo molto poiché entrambe stiamo affrontando il delicato passaggio che ci porterà a dover essere delle adulte, ci lega il timore del futuro ma soprattutto il terrore di un passato che ci ha fatto molto male e da questo si capisce benissimo che di elementi autobiografici ce ne sono diversi ma sono molto romanzati e solo chi conosce quegli aspetti della mia vita può quanto meno intuirli.

La vita talvolta è imprevedibile. Come imprevedibile è quello che succede a Lea, le decisioni che prende nel corso della storia: anche qui, quanto ti rivedi in lei? Quanto credi che ciò che le accade sia realizzabile anche nella vita “reale”?

A differenza di Lea io non ho ancora trovato quel grande coraggio di sfidare il Destino ma sono fortemente convinta che non tutti i salti nel vuoto facciano male, ecco perché questa storia. Il mio è un messaggio di speranza. Credere nei sogni che a detta di tutti sono impossibili, sfidare il Destino mettendosi in gioco e soprattutto avere grande fiducia in se stessi per farlo sono quegli elementi che rendono possibile anche l’impossibile. La mia non è una storia legata ad una illusione, l’ho scritta credendo che nella vita di chiunque la magia può realizzarsi, basta crederci e non mollare, proprio come ha fatto Lea. A tutti gli scettici ho solo una domanda da fare: perché no? Perché la mia storia non potrebbe essere realizzabile?

Vivere equivale a compiere delle scelte. Non esiste il “giusto” e lo “sbagliato”. Perché lo sbaglio è relativo e fa comunque parte del gioco: giusto per riprendere la prefazione “la vera ragione del viaggio è viaggiare, non raggiungere la meta”. E’ davvero così? O talvolta non viviamo le cose nella giusta maniera tanto siamo presi dagli obiettivi che (crediamo di) ci poniamo?

Di vita ne abbiamo una soltanto. Sprechiamo tantissimo tempo a frastornarci di dubbi, ansie e paure e quando prendiamo una decisione o facciamo una scelta gran parte è dettata dall’obiettività e dal calcolo. Il cuore, ciò che sente, ciò che ci suggerisce lo mettiamo da parte non perché lo consideriamo sciocco, ma solo perché è ciò che ci fa più paura. Intraprendiamo il viaggio sbagliato, quello che ci porterà a sospirare nella notte aprendo il cassetto dei sogni e sentendoci insoddisfatti nonostante i traguardi. Siamo cresciuti in una società che ci dice che i sogni sono solo per i pivelli e che i sognatori sono degli illusi che prima o poi si ritroveranno con nulla in mano, il mio romanzo vuol dimostrare il contrario. Concordo con il dire che il concetto di giusto ed ingiusto è soggettivo. Tuttavia la mia storia non analizza questa dualità, piuttosto il voglio o non voglio. Tutto il resto è solo una cornice.

Qualche suggerimento da dare ai futuri lettori?

Di approcciarsi al mio romanzo con la parte più intima ed emotiva del loro io. Di lasciare per quell’ora di lettura tutte le convinzioni stereotipate di come sia strutturata una perfetta quotidianità ma soprattutto ciò che voglio con tutto il cuore è che il mio lettore sorrida a chi cerca di dimostare che nella vita un solo sogno ed un pizzico di folle testardaggine in più possa veramente trasformare la vita nella favola che tutti in fondo al cuore desideriamo.

Ringraziamo Alessandra per avere risposto alle nostre domande, e suggeriamo vivamente la lettura del romanzo che, oltre che nella classica veste “rilegata”, è possibile trovare anche in versione ebook.

Interessante, coinvolgente e anche al passo coi tempi!

 

Giovanna M. Russo