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Catanzaro, minaccia autista autobus. Arrestato extracomunitario

CATANZARO – Un giovane extracomunitario di 20 anni, originario della Repubblica islamica del Gambia, è stato arrestato oggi dagli agenti della Squadra volante della Questura di Catanzaro con l’accusa di minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, infatti, salito su un autobus dell’azienda municipale dei trasporti di Catanzaro, alla richiesta di esibizione del biglietto da parte dell’autista lo avrebbe minacciato proferendo frasi in arabo e mimando il gesto di tagliargli la gola. I poliziotti sono stati chiamati dall’autista del mezzo che aveva desistito dal controllo per difendere la propria incolumità e quella dei passeggeri. Gli agenti sono stati in grado di rintracciare il giovane che, alla richiesta di esibire il passaporto, ha detto di non avere il documento, asserendo di chiamarsi Fabio Capello. Accompagnato poi negli uffici della Questura per essere identificato, F. L., ha perseverato nel non fornire le proprie generalità per poi spintonare uno degli agenti nel tentativo di darsi alla fuga. Dagli accertamenti condotti è infine emerso che sul giovane già gravava un provvedimento di rimpatrio con foglio di via.

 

Cirò Marina, arrestato uomo per furto di ferro in stazione

CIRò MARINA (KR) – Un uomo di 42 anni, Cataldo Benevento, avvisato orale di Ps, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai Carabinieri della locale Compagnia nella stazione ferroviaria di Cirò Marina con l’accusa di furto. Benevento, infatti, stava caricando sul proprio motocarro materiale ferroso di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Sorpreso nell’ex area scalo merci della stazione ferroviaria di Cirò Marina, l’uomo ha cercato di giustificarsi dicendo che stava raccogliendo del materiale per racimolare una somma di denaro necessaria a sostenere la propria famiglia. La refurtiva recuperata è stata restituita alle Ferrovie dello Stato.

 

Mammola, giovane di 23 anni arrestato per intimidazioni a due donne

MAMMOLA (RC) – Un giovane di 23 anni, Nicodemo Scali, è stato arrestato dai Carabinieri di Locri in esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip dela Tribunale di Locri. Lo Scali, infatti, è accusato di avere perpetrato atti intimidatori ai danni di due donne, facenti parte di un gruppo di ascolto, nel periodo tra gennaio e giugno del 2015. Le vittime, infatti, erano animatrici del gruppo d’ascolto “Mammolaepuntolife”, impegnato nell’assistenza alle donne e avrebbero aiutato la madre del giovane nella separazione dal marito. Una situazione, questa, che il giovane non sarebbe riuscito ad accettare e che lo avrebbe indotto alle intimidazioni. Inoltre, Scali è detenuto per altri episodi accaduti nel gennaio di questo anno. Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe il responsabile del danneggiamento a colpi d’arma da fuoco dell’abitazione e dell’incendio del negozio e dell’autovettura di una donna di 48 anni e dell’incendio dell’auto di un’altra donna di 38 anni.

 

Droga, pusher arrestato in pieno centro dai baschi verdi

REGGIO CALABRIA – I baschi verdi della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno arrestato un pregiudicato per spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare il pusher reggino, attivo per le vie del centro, è stato colto mentre vendeva una dose di marijuana ad un giovane. L’uomo è stato processato per direttissima e posto agli arresti domiciliari mentre l’acquirente è stato denunciato.

Aggredisce carabinieri durante controllo, scatta l’arresto

REGGIO CALABRIA – I carabinieri hanno arrestato M.S., 43enne di nazionalità marocchina ma domiciliato a Reggio Calabria e sottoposto ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e a quello di dimora nel comune reggino, per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali e resistenza.L’uomo durante un controllo sarebbe stato trovato a bordo della propria auto senza documenti di identificazione, patente di guida, copertura assicurativa e revisione. Per sottrarsi alle verifiche dei militari avrebbe quindi rivolto loro delle minacce. I carabinieri lo avrebbero poi condotto presso la sua abitazione, dove sosteneva di avere lasciato la documentazione del veicolo. Qui avrebbe infranto una vetrata con propositi autolesionisti, tentando anche di colpire i militari con una lastra di vetro.

Tenta di rapinare un pc in un bar, arrestato dai carabinieri

COSENZA – I carabinieri hanno arrestato in flagranza a Cosenza un senza fissa dimora W.R., di 32 anni, di origini palestinesi, per il reato di tentata rapina. L’uomo, a seguito di una segnalazione giunta al 112, è stato bloccato dopo che in un bar aveva rubato un pc portatile. Sorpreso dalla barista aveva aggredito la donna minacciandola di morte. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla legittima proprietaria.

Arresto Carrozzino, procuratore Giordano: «Importante assicurarlo alla giustizia»

COSENZA – E’ Sergio Carrozzino l’autore dell’omicidio di Silvana Rodrigues. Non ha dubbi il procuratore capo di Paola Bruno Giordano. Il magistrato nel corso di una conferenza stampa ha chiarito le modalità con cui si è giunti all’arresto dell’autore dell’efferato delitto, compiacendosi anche con l’arma dei carabinieri per l’ottimo lavoro svolto. «Nel giro di pochi mesi abbiamo individuato una pista ben precisa grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza del supermercato in cui la vittima si era recata per la spesa. Tutto lascia pensare che la donna fosse tornata al market e che avesse un appuntamento in quel parcheggio. Infatti dopo essere entrata in auto ha atteso qualche minuto prima di mettere in moto, finché non è giunto Carrozzino – prosegue Giordano – Questi ha aperto la portiera lato passeggero, poi dopo qualche minuto è salito lato guida. Quindi ha messo in moto. Non credo che la donna sia stata uccisa lì. Senza dubbio guidava Carrozzino quando sono ripartiti». giordano brunoNel corso della conferenza stampa Giordano ha espresso altre risultanze investigative senza però svelare il movente. «Il movente? Al momento ci interessa relativamente. Abbiamo un dato oggettivo: Carrozzino è salito sull’auto della vittima, la donna è stata uccisa e poi abbandonata al cimitero. In casa di Carrozzino sono stati sequestrati, per i rilievi del caso, gli abiti che si ipotizza indossasse quella sera. Non è escluso che Carrozzino possa avere dei complici, si indaga su chi abbia fornito la benzina. Anche se quella contenuta nell’auto potrebbe essere stata sufficiente a generare il rogo che ha poi distrutto il cadavere». Giordano parla anche del testimone che ha dato un’accelerata alle indagini. «Il testimone chiave è salito su un autobus in sosta in quel momento e ha assistito a tutta la scena. Si tratta di un teste attendibile tanto che ha fornito il ticket del bus che attesta data e ora in cui ha preso l’automezzo». «Carrozzino è un personaggio che gode di un certo credito delinquenziale ed è ritenuto capace di tanta efferatezza – conclude il procuratore di Paola – Questi delitti turbano la comunità locale. La mancanza di una valida motivazione per un omicidio così efferato genera panico tra le persone. E’ di fondamentale importanza aver assicurato quest’uomo alla giustizia».

Rimuove sigilli azienda trasformazione agrumi, arrestato

VARAPODIO (RC) – Il Corpo forestale dello Stato, ha arrestato a Varapodio V.V., di 56 anni, con l’accusa di avere rimosso i sigilli apposti dall’autorità giudiziaria alla sua azienda per la trasformazione di agrumi, sequestrata nell’ambito di un’inchiesta dalla quale erano emerse violazioni alle norme sulla tutela dell’ambiente. V.V., dopo il sequestro dell’azienda, ne era stato nominato custode giudiziario. Il Corpo forestale ha accertato, nel corso di un sopralluogo, che i sigilli erano stati rimossi arbitrariamente e che l’azienda di trasformazione aveva ripreso arbitrariamente la sua attività. Dalle indagini è emerso che a rimuovere i sigilli sarebbe stato lo stesso amministratore dell’azienda, che è stato per questo arrestato. Nel corso dell’udienza di convalida, il Tribunale ha imposto a V.V. l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Bruciava materiale pericoloso, un arrestato a San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – I carabinieri di Gioia Tauro hanno arrestato A.E., 29enne nato in Sierra Leone e domiciliato nella tendopoli di San Ferdinando (RC), per combustione illecita di materiale solido pericoloso. Le manette sono scattate perché l’uomo sarebbe stato sorpreso dai militari mentre bruciava un consistente quantitativo di materiale in plastica e ferro per estrarne il rame.

Arrestato 43enne a Mendicino per coltivazione di Sostanza Stupefacente

MENDICINO (CS) – Alle prime luci dell’alba di questa mattina i Carabinieri della Stazione di Mendicino, dipendenti dal Comando Compagnia di Cosenza, hanno tratto in arresto G.D., 43enne di Mendicino, con precedenti specifici, per il reato di coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nello specifico i militari, al termine di attività investigativa, si sono recati presso l’abitazione dell’arrestato eseguendo una perquisizione e qui, proprio all’interno della casa dell’uomo, è stata rinvenuta una serra interna del tipo indoor con lampade, controllo umidità/temperatura e irrigazione automatica contenente 9 vasi con pianta,   adibita per la coltivazione della cannabis.
Le piantine rinvenute nell’abitazione erano circa una decina, in più vi era della sostanza già preparata all’interno di vaschette in plastica per un peso totale di circa 0,5 kg. Il tutto è stato posto sotto sequestro mentre l’uomo, dichiarato in stato di arresto, è ai domiciliari in attesa del rito direttissimo previsto per domani mattina.