Archivi tag: cultura

Isola Capo Rizzuto, le donne protagoniste. Racconti ed esperienze del passato e del presente

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Si è svolto il secondo convegno “Donne, protagoniste sempre e ovunque. Non solo per un giorno”, indetto dall’Amministrazione comunale per mezzo di Carmela Maiolo, vicesindaco. Un dibattito di oltre due ore che ha concentrato l’attenzione sulla donna e sul suo ruolo, anche attraverso un confronto tra la donna di ieri e quella di oggi, con particolare riferimento a lotte, ribellioni e quelle donne che, con la loro vita, hanno fatto e cambiato la storia. Ad aprile la serata, moderata da Rossella Carvelli, l’interpretazione da parte di Mary Sestito di “Quello che le donne nonFesta della Donna Isola Capo Rizzuto dicono”, a seguire i saluti da parte del primo cittadino Gianluca Bruno e della vicesindaco organizzatrice dell’evento. Tra le ospiti presenti che hanno partecipato alla discussione Alba Amato, direttrice del centro Matteo 25; Francesca Stillitano, direttrice di un albergo; Eugenia Garritani, preside dell’Istituto comprensivo “Alcmeone” di Crotone. Assente, invece il consigliere regionale Flora Sculco.

Al termine del dibattito, a tratti molto emozionante, si è passati alla premiazione del concorso letterario sul tema delle donne. Cinque le scuole partecipanti, 13 i temi finalisti dopo una prima selezione da parte degli stessi docenti delle classi aderenti. Vincitore per la prima media è stato Gianmarco Carioti, dell’Istituto “Anna Frank” di Crotone; per la seconda media si è aggiudicata il premio Asia Vittemberga della “Gioacchino da Fiore” di Isola; per la terza media il premio è anadato a Maria Pia Tricoli dell’Istituto “Anna Frank” di Crotone. I vincitori hanno ricevuto un tablet, i secondi classificati un e-book reader, i terzi una targa ricordo. A tutti gli altri sono stati consegnati attestati di partecipazione.

Cosenza, la danza contemporanea del “Mo’ Festival” al Teatro dell’Acquario

COSENZA – Il prestigioso Teatro dell’Acquario sarà la cornice della seconda edizione del “Mo’ Festival”, il primo festival della danza contemporanea in Calabria, in programmazione dal 18 al 20 marzo. Si tratterà di una tre giorni di spettacoli all’insegna della danza che vedrà alternarsi sul palco compagnie e solisti sotto la sapiente direzione di importanti coreografi, selezionati tramite un bando pubblico rivolto a coreografi di tutta Italia. Il programma si articola in diversi eventi, di studio e spettacolo. Si parte giorno 18 con solisti e compagnie emergenti, per poi ospitare il 19 marzo alle 21,00 e il 20 marzo alle 18,00 compagnie già consolidate sui palcoscenici di tutta la penisola.

Il festival è organizzato da Balletto di Calabria, in collaborazione con il Teatro dell’Acquario. In particolare, il Balletto di Calabria opera nel settore da 8 anni, come centro di formazione per danzatori, compagnia di balletto contemporaneo e promoter di eventi danzanti nel territorio regionale. I biglietti per assistere al Festival saranno in vendita da giovedì 17 marzo, mentre maggiori informazioni possono essere recuperate sul sito ad esso dedicato, www.mofestival.it oppure dalla pagina facebook.

Rende, al Museo del Presente conversazione con Felicita Cinnante

RENDE (CS) Presentato venerdì al Museo del Presente “Flusso di coscienza”, il volume scritto da Felicita Cinnante, pubblicato dalla casa editrice Pellegrini e i cui proventi sono interamente devoluti al Centro contro la violenza alle donne “R. Lanzino”.

L’incontro, promosso dall’assessorato alle pari opportunità del comune di Rende, ha visto l’autrice conversare con il presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo e con il sindaco Marcello Manna.
Dopo la lettura di alcuni brani tratti dal libro, Antonietta Cozza nell’introdurre gli ospiti ha sottolineato che “il fluire delle parole sia magma, momento che ci dona l’immagine di una donna. Il flusso di coscienza ha la capacità di raccontarla, di raccontarci una storia straordinaria”.
Il primo cittadino di Rende ha voluto ringraziare l’autrice dicendo come Flusso di coscienza” sia stata lettura avvincente ed emozionante.
1935e2ab-e898-4323-b1a5-14746c0e33c4
Proprio il professore Bozzo ha affermato: “La lettura nasce da un gesto di umiltà, dalla consapevolezza di avere vuoti da colmare, quindi conoscenza e unità: Cinnante ha questa umiltà. Il volume da lei scritto è per molti aspetti impegnativo perché non racconta fatti con sequenza del romanzo tradizionale, se qualche fatto oggettivo c’è, l’aneddoto ad esempio o il viaggio, resta sullo sfondo non hanno piena evidenza. Contenuto vero del libro sono le emozioni, sospiri dell’anima che l’autrice porta sulla carta così come arrivano secondo una tecnica introdotta in Europa nei primi del 900 e che prese piede con Joyce e Svevo. Gli aggettivi usati sono una carezza che Felicita da alla pagina proiettando le emozioni di quel momento su pagina bianca che va riempita di sé. Flusso di coscienza è viaggio all’interno di se stessi, come sogno, il desiderio di rendere al meglio il soffio dell’anima. “.
Felicita Cinnante ha concluso dichiarando come la scrittura sia stata fonte con cui intraprendere il percorso attraverso se stessa: “Ricordo ogni emozione e momento perché sono parte di me: dentro questo libro c’è la mia anima. Bisogna andare aldilà delle apparenze e avere voglia ogni giorno di esprimere i propri sentimenti.”.

Domani al Museo del Presente di Rende la mostra bi-personale dei calabresi Fabrizio Trotta e Francesco Minuto

RENDE (CS) – Domani, sabato 12 marzo alle ore 18,00, presso il Museo del Presente sarà inaugurata la mostra bi-personale degli artisti calabresi Fabrizio Trotta e Francesco Minuti, che presenteranno le loro opere, dal titolo, rispettivamente, “Frequenze” e “Memories”. Entrambi, infatti, sono risultati vincitori del contest “Geni comuni” che dava la possibilità di esporre le proprie creazioni per il pubblico calabrese. La mostra, che resterà aperta fino al 2 aprile prossimo, vedrà la partecipazione del Sindaco Marcello Manna e dell’assessore alla cultura Vittorio Toscani, concordi entrambi nell’affermare che “il talento dei nostri giovani è grande, tanto più se si tratta di ragazzi calabresi ci rende tutti più orgogliosi”. La pittura di Trotta è tipicamente contemporanea e tocca temi sociali illustrati attraverso una vigorosa potenza espressiva che è all’insegna del ritorno alla semplicità dell’infanzia. L’opera di Minuti non è da meno, carica di profondità espressiva e in cui l’uomo si fa custode di un “giardino segreto”, quasi fosse il fanciullo di Pascoli.

 

Ubik Cosenza, il professor Fulvio Cammarano sul neutralismo italiano della Grande guerra

COSENZA – Il prossimo mercoledì 16 marzo alle ore 18,00 presso la libreria Ubik di Cosenza Fulvio Cammarano, professore ordinario all’Università di Bologna dal 2004, presenterà l’ultimo libro da lui curato “Abbasso la guerra! Neutralisti in piazza alla vigilia della Prima guerra mondiale in Italia”, edito da Le Monnier. Cammarano, docente di storia contemporanea e storia delle crisi politiche presso il Dipartimento  di Scienze Politiche e Sociali, è stato presidente del Servizio Bibliotecario d’Ateneo dal 2011 Abbasso la guerraal 2015, mentre dal settembre dello scorso anno è presidente della Società Italiana per lo Studio della Storia contemporanea (Sissco). Il suo ultimo studio ricostruisce a livello nazionale la discussione italiana all’indomani dello scoppio della Grande guerra e che vide un acceso scontro tra fautori dell’intervento e fautori della neutralità e, in particolare, l’attenzione si rivolge proprio a quanti lottarono per scongiurare la guerra. Discuteranno dell’autore, nell’vento patrocinato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, dall’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (ICSAIC), dalla Società Italiana per lo Studio della Storia contemporanea, Vittorio Cappelli dell’ dell’Università della Calabria e di Torino, Vittorio Mantelli dell’Unical e Giuseppe Ferraro, dottore di ricerca presso l’Università di San Marino e autore del saggio sulla Calabria.

 

 

Danneggiate aule all’Unical

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Il vocabolo Cultura deriva dal latino  Colĕre: coltivare. Ed è proprio con questo termine che vogliamo ripartire, con quell’accezione che ci mostra come la conoscenza sia un patrimonio collettivo e soltanto se la si  coltiva  a partire da ogni singolo individuo si può fare qualcosa per migliorare la società. Nel 1972 viene fondata l’Università di Arcavacata e con essa viene permesso a tutti coloro che abitano nella Calabria, benestanti e non, di poter crescere e diventare delle persone migliori.  Oggi, in alcuni casi, il ruolo delle Università sembra quasi un vago ricordo ed episodi come quello delle devastazioni delle aule al cubo 18 c (piano terra) ne sono una riprova.

3f2b15cc-7469-490e-9779-4fbc87ba77c8 ca692e25-967c-465e-a164-7d172e82c949

Le aule f5 ed f6, pitturate pochi anni fa,  sembrano essere state prese di mira da alcune persone che forzano, imbrattano e riempiono di spazzatura luoghi che diventano inaccessibili a chi, come tante delle persone che sono state ascoltate, vorrebbero poter utilizzare quegli spazi per potersi dedicare alle proprie attività accademiche. Non è possibile che gli studenti, che molto spesso lamentano dei disservizi del Campus, non si rendano conto che distruggere degli spazi universitari significhi innanzitutto danneggiare se stessi. Un paradosso il fatto che gli episodi si siano verificati nel Cubo 18 c, all’interno del quale si svolgono le lezioni di filosofia che insegnano l’amore per il sapere e il rispetto del Bene Pubblico.

57416899-b9aa-48f7-ade8-6862cc978a153bbd4a71-7d54-46d5-9b0b-c79ce22d921d

Concetta Galati

 

 

“Lo spazio adesso” di Katia Colica, tra rivoluzione disattesa e amore perduto

REGGIO CALABRIA – “Lo spazio adesso” è il titolo del nuovo romanzo di Katia Colica, che l’autrice presenterà il prossimo venerdì 4 marzo alle 18,30 nell’ambito della rassegna “Calabria d’autore”, presso l’Associazione “Incontriamoci sempre” ex Stazione FS – S. Caterina nella città reggina. Il romanzo, edito da Ottolibri, ha una veste nuova rispetto ai precedenti lavori della Colica: la storia, infatti, è ambienta in un immaginario paese sudamericano e protagonista è Fabrice, vecchio rivoluzionario che, dopo aver Lo spazio adessopagato con una prigionia quarantennale l’omicidio del dittatore Satò, fa ritorno nel mondo, un mondo nuovo e cambiato rispetto a quello da lui lasciato al suo ingresso nel carcere. Ad attenderlo, la sua compagna di sempre Arel, ormai disillusa e demotivata in quella Gerneeye oramai preda della crisi economica e sull’abisso di una nuova dittatura, quella dei mass media. Ma la prova più dura spetta a Fabrice che deve scontare non gli insuccessi della sua perduta rivoluzione, ma la scomparsa del suo amore di una vita.

Dunque, un vero e proprio romanzo, che allontana Katia Colica dal sentiero tracciato del reportage, ma solo nel genere letterario: sempre viva resta l’attenzione al sociale e alle condizioni umane. Ad accompagnare la Colica nella presentazione della sua ultima ma non meno impegnativa fatica, Daniela Mazzeo e lo scrittore Antonio Calabrò, ideatore della rassegna “Calabria d’autore”.

 

 

Jam’ A scuntrè a Marz a Villapiana centro

VILLAPIANA (CS) – Lunedì 29 febbraio alle ore 21,30 presso Piazza Dante a Villapiana centro si celebrerà la tradizionale festa di “Jam’ A scuntrè a Marz” (Andiamo a dare il benvenuto a marzo, letteralmente),con l’attenta collaborazione della pro loco, dell’Amministrazione Comunale e di tutta la popolazione villapianese. Come ogni anno si rinnova una tradizione che si perde nella notte dei tempi, una storia liberamente tratta da un racconto della tradizione popolare di Villapiana, dove ci si ritrova jam' a scuntrè a marzpuntualmente l’ultima sera di febbraio. La partecipazione è libera e aperta a tutti, tra quelli che hanno voglia di passare una serata in allegria, per divertirsi e dare un metaforico calcio all’inverno che piano piano comincia a cedere il passo alla primavera.

La storia di “Marzo ù paccj” nasce proprio dal fatto che è risaputo da sempre come questo di marzo sia un mese, con i suoi repentini cambi climatici, che ha fatto da sempre impazzire le persone. Questo mese così particolare non poteva non attivare la fantasia popolare  che poi lo ha  associato ad una persona, per la precisione un giovane sempre su di giri. Anche Villapiana nella sua tradizione  ha tale antica credenza, tanto da arrivare a personificare il mese stesso. Tanto è l’attaccamento alla vetusta tradizione, infatti, da dedicargli una serata  festiva, l’ultima di febbraio. Intorno alle 22,00, tutti si ritrovano in piazza Dante, la piazza principale del paese e si arriva alla spicciolata, chi portando una vecchia pentola, chi un tegame deformato, chi barattoli e bidoni di alluminio… tutti strumenti che fanno rumore. Ma anche  suoni di organetti, tamburi arrivano dalle viuzze che portano in piazza. I suonatori poi si accordano, provano qualche attacco, una variazione, un accompagnamento  controtempo, una strofetta a doppio senso, uno stornello appassionato. Intanto il tamburello incalza con il suo ritmo forsennato, quasi a sfidare l’organetto. Poi quando tutto è  pronto, i rumori cominciano a farsi sostenuti, le persone sono tante  e si aspetta per dare l’addio a febbraio e incontrare marzo.

Anna Maria Schifino

A Reggio quinto appuntamento dei “Dialoghi sulla città”: lezione di restauro con Lucia Rosa Marino

REGGIO CALABRIA – Il prossimo 1 marzo, dalle ore 18,00, le Officine Miramare ospiteranno il quinto appuntamento della rassegna “Dialoghi sulla città”, incontri per confrontarsi e conoscere il patrimonio e l’identità storico-culturale di Reggio Calabria, all’insegna della tutela e della valorizzazione. Si tratta di una serie di incontri, organizzati dalle Officine in associazione con l’Università Mediterranea, l’Università Dante Alighieri, il Conservatorio Musicale Cilea, la Soprintendenza Archeologica e alle Belle Arti e Paesaggio, l’Accademia di Belle Arti, l’Archivio di Stato, la Biblioteca Comunale, l’Archivio, la Biblioteca e il Museo della Diocesi Reggio-Bova, il Museo Archeologico Nazionale, il Comune di Reggio Calabria, la Provincia di Reggio Calabria, le Scuole primarie e gli Istituti scolastici di primo e secondo grado. Dunque, un fiorire di ambienti e personaggi del mondo culturale e accademico per una rassegna che prevede quattro distinti momenti, “Raccontaci una storia”, “Raccontaci un monumento”, “Raccontaci un’esperienza”, “Raccontaci una visione”.
L’incontro previsto per la prossima settimana vedrà il racconto di ben tre esperienze professionali vissute dalla relatrice, Lucia Rosa Marino, negli ultimi dieci anni, dalla consulenza al progetto di restauro fino alla realizzazione artigianale di manufatti e all’esecuzione di interventi di pulitura secondo i criteri del restauro filologico. Verrano, quindi, illustrati, con l’ausilio di materiali multimediali, tre interventi di restauro conservativo in altrettanti palazzi reggini: palazzo Nesci, villa Genoese Zerbi, villa Nesci.

 

Terminato il restauro, riapre le porte il Castello Aragonese di Castrovillari

CASTROVILLARI (CS) – Il prossimo lunedì 29 febbraio dalle ore 19,00 sarà inaugurato il Castello Aragonese di Castrovillari, dopo i lavori di “Restauro e recupero del IV Lotto funzionale”, con una dotazione finanziaria di 727.500,00 € provenienti dal POR Calabria FESR 2007/2013 PISL “Borghi storici del Pollino” e di un castello aragoneseco-stanziamento del Comune pari a circa 28.000 €. Alla cerimonia saranno presenti, tra gli altri, Mario Oliverio, Governatore della Regione Calabria, e l’assessore alle Infrastrutture della Regione, Roberto Musmanno. Soddisfazione ha espresso in proposito il primo cittadino, Domenico Lo Polito, che ha voluto altresì sottolineare la buona riuscita del progetto grazie a un “sinergico e forte gioco di squadra” e che il castello è adesso “completamente utilizzabile” e quindi riconsegnato al patrimonio storico, architettonico e culturale della città. “I nuovi ambienti – ha aggiunto Lo Polito – corredano il fortilizio di sale espositive, per riunioni/lettura, per la creazione di un Centro Arti, sottolineandone, così, con l’allocazione possibile dell’Archivio Storico Comunale, la sua valenza. Inoltre l’intera area sarà video – sorvegliata”. Un progetto, insomma, di grande portata intrinseca ma che va ad inserirse nel novero di quelle iniziative già intraprese dall’Amministrazione comunale nel corso del mandato e tese alla rivalutazione e riqualificazione del tessuto urbano, sociale e ambientale. “Perciò il Castello, con tutto ciò che offre, è un’ulteriore occasione per continuare ad imprimere quella caratterizzazione all’area, al fine di rilanciare ogni attività funzionale alla crescita a cui anche le associazioni, con le loro dinamiche iniziative, partecipano”.