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Barriere architettoniche e mobilità: consigli utili per la casa

Le barriere architettoniche rappresentano un vero e proprio ostacolo per le persone che hanno problemi a livello motorio. Vi sono una serie di strumenti però in grado di aggirare il problema delle barriere architettoniche e rendere una casa accessibile per tutti, come può esserlo per esempio la scelta di una piattaforma elevatrice per disabili, oppure una serie di altri elementi di ultima generazione in grado di semplificare tanti piccoli compiti che possono rappresentare un grande ostacolo per chi ha difficoltà motorie.

Quando uno dei nostri cari ha problemi motori ci si preoccupa che non possa trovarsi a proprio agio in casa e, soprattutto, che non possa essere al sicuro e fuori da ogni pericolo. Per rendere la casa un posto sicuro però è possibile ricorrere ad alcuni consigli utili.

Come eliminare le barriere architettoniche in casa

La prima cosa da fare quando si ha la necessità di eliminare le barriere architettoniche della casa è quella di controllare le porte che conducono alle varie stanze. Da quella all’ingresso a quella del bagno, occorre che ogni porta abbia l’ampiezza giusta nel caso vi sia una persona su una sedia a rotelle. Non solo, altrettanto importante sarebbe sostituire le porte a battente con delle porte scorrevoli a scomparsa per evitare difficoltose manovre. Si può optare inoltre tra inserire una maniglia oppure dotare la porta di apertura e chiusura automatiche in cui la maniglia viene sostituita da un pulsante esterno collegato alla rete elettrica.

La cucina, invece, richiede che i piani di lavoro e gli elettrodomestici siamo adattati alle esigenze delle persone disabili. Ciò significa che i piani di lavoro, così come i fornelli e il lavabo dovrebbero essere sospesi in modo tale da permettere l’avvicinamento con una sedia a rotelle e l’altezza non dovrebbe superare gli 80 cm da terra per non costringere la persona ad alzarsi.

In camera da letto, per esempio, si dovrebbe dotare il letto di apposite maniglie che possano aiutare la persona a raggiungere il letto e poi risollevarsi da soli in autonomia e sicurezza. In alternativa è possibile sostituire le maniglie con dei sollevatori che però richiedono la presenza di una seconda persona che assista alle manovre.

Altrettanto importante è predisporre anche il bagno per le persone con difficoltà motorie. Innanzitutto anche qui la porta è molto importante perché, anche se non si volesse sostituire la porta a battente con una scorrevole si dovrebbe comunque prendere l’accortezza di predisporre l’apertura verso l’esterno così da garantire un pronto intervento in caso di malessere fisico. Come per la cucina, anche qui i sanitari dovrebbero essere sospesi e installati ad un’altezza non troppo elevata. Un ultimo consiglio per il bagno riguarda la doccia, che è sempre preferibile alla vasca e che dovrebbe essere a filo pavimento per evitare inciampamenti.

Infine, un consiglio generale che riguarda tutta la casa è quello di migliorare la disposizione degli oggetti ed evitare di posizionare cose ingombranti lungo il percorso come possono essere piante in vaso o tappeti che possano impedire il passaggio regolare di una sedia a rotelle o causare cadute accidentali.

La tecnologia al servizio della disabilità

La tecnologia è sicuramente uno degli strumenti più utili per aggirare questo annoso problema. A partire dai montascale, strumenti utilissimi per eliminare l’ostacolo delle scale, fino ad arrivare agli elettrodomestici di ultima generazione che, essendo sempre connessi ad internet, hanno la capacità di autoregolare il proprio lavoro e di poter essere controllati a distanza tramite apposita app sullo smartphone.

Tra queste nuove tecnologie possiamo citare sicuramente i sistemi di regolazione dell’impianto di illuminazione. Questi sistemi permettono di controllare le luci accese nel proprio appartamento e di spegnerle a distanza così che, se l’interruttore è posto troppo in alto o in posizione scomoda può essere comodamente spento da remoto.

Una delle soluzioni più innovative riguarda i sistemi di controllo dei serramenti che possono essere aperti e chiusi da remoto e che si autoregolano in base alle condizioni climatiche. I sistemi di controllo dei serramenti risultano particolarmente utili per le finestre per tetti ma in generale sono perfette per permettere alle persone su sedia a rotelle di rimanere sedute senza cercare di compiere sforzi pericolosi.

Alcuni sistemi, per esempio, possono gestire in autonomia l’apertura e la chiusura delle finestre per migliorare la qualità dell’aria dell’ambiente grazie a nuovissime tecnologie smart-sensor in grado di controllare la temperatura, l’umidità e la concentrazione di CO2 nella stanza. Allo stesso modo, controllano l’apertura e la chiusura delle tende e delle tapparelle per garantire la giusta entrata della luce e del calore.

Infine, le nuove tecnologie arrivano anche in bagno permettendo di controllare la miscelazione dell’acqua sia del lavabo che della doccia e della vasca da bagno da remoto, attraverso un pannello di controllo digitale multifunzione con tecnologia Wireless, in grado di regolare la temperatura dell’acqua, il suo getto e la chiusura automatica di sicurezza dopo 60 secondi.

Cosenza e mobilità, l’amministrazione incontra le Associazioni AISM ed ANGLAT

COSENZA – Si è svolta in data 26 marzo 2018, promosso dall’Assessore ai trasporti ed alla Mobilità sostenibile – Edilizia Privata del Comune di Cosenza dott. Michelangelo Spataro, un incontro con i rappresentanti delle Associazioni AISM ed ANGLAT, rispettivamente il dott. Michele Filice, la dott.ssa Maria De Luca, la dott.ssa Paola Giuliani ed il dott.  Maurizio Simone, per discutere sulle problematiche inerenti la mobilità delle persone diversamente abili nelle Zone a Traffico Limitato.

L’incontro si è dimostrato proficuo sotto ogni punto di vista. Erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Commissione Trasporti  avv. Gisberto Spadafora, gli Istruttori dei VV.UU. Roberto Caruso, Flaviana Scalercio e Maria Cattolica Morello, il Funzionario del Settore 7 Mobilità dott. Bernardino Pandolfo. Tutti hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti della tematica.

Alla fine si sono tracciate alcune linee di intervento e nello specifico:

  • Il Comune avvierà opera di sensibilizzazione nei confronti di quei Comuni che utilizzano i CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) non conformi alla normativa vigente;
  • Il comune realizzerà nuovi stalli all’interno delle ZTL dove consentito dagli spazi delle strade, esclusivamente per i possessori dei CUDE, dopo aver verificato la fattibilità con gli stessi rappresentanti delle Associazioni;
  • Verrà siglato un protocollo d’intesa tra Comune ed Associazioni i quali, tramite i propri volontari, segnaleranno a chi di competenza abusi nell’utilizzo dei CUDE.

Dopo aver elogiato l’operato delle operatrici della Polizia Municipale che quotidianamente incontrano non poche difficoltà nel fronteggiare l’utilizzo improprio dei CUDE, l’Assessore Spataro ha illustrato quanto l’Amministrazione Comunale sia estremamente sensibile alla tematica sia attraverso l’opera della Commissione Trasporti che ha promosso una campagna di sensibilizzazione, e sia evidenziando che il rapporto dei parcheggi riservati alle auto con contrassegno CUDE sia uno dei più alti d’Europa ed il doppio rispetto a quanto previsto dalla normativa. Si è anche evidenziato come nelle strutture adibite a parcheggi (2 Fiumi, Ospedale, Tribunale, Via Aldo Moro, Piazza Bilotti) siano già presenti dei posti riservati esclusivamente ai possessori dei CUDE.

Mobilità internazionale, stanziati fondi per le Università calabresi

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Stanziate dalla Regione importanti risorse alle Università calabresi per innalzare il livello della produzione scientifica di dottorandi e favorire il reclutamento nel sistema della ricerca regionale di giovani brillanti con esperienze internazionali. Prendendo atto del lavoro della Commissione di valutazione, il Dipartimento Presidenza ha approvato, infatti, la graduatoria che decreta in esecuzione del Progetto strategico CalabriAltaFormazione un investimento da circa 12,5 milioni di euro per i quattro atenei regionali.

A valere su risorse del POR 14-20, asse 12 “Istruzione e Formazione”, sono previste due linee d’azione complementari e strutturalmente integrate in una più ampia strategia di internazionalizzazione degli atenei beneficiari rientranti nelle attività post lauream: la mobilità internazionale per dottorandi; gli assegni di ricerca/ricercatori a tempo determinato. La gestione, previa stipula di apposita convenzione, è affidata direttamente alle Università.

Per “mobilità internazionale” si intende un periodo di formazione presso organismi internazionali di riconosciuto prestigio scientifico, accompagnati da periodi di rientro nelle Università. Ogni mobilità è regolamentata da un manifesto di selezione che ne specifica tempistiche, requisiti, modalità di candidatura.

Per “assegni di ricerca” invece le università e gli altri organismi di ricerca, nell’ambito delle disponibilità di bilancio, possono conferire assegni per lo svolgimento di attività di ricerca. Gli assegni hanno durata compresa tra uno e tre anni e possono essere rinnovati nel limite massimo di quattro anni ad esclusione del periodo in cui l’assegno è stato fruito in coincidenza con il dottorato di ricerca, nel limite massimo della durata legale del relativo corso. Il titolare in servizio presso amministrazioni pubbliche può essere collocato in aspettativa senza assegni. Gli assegni di ricerca sono attribuiti dalle Università e dagli altri organismi di ricerca assicurando, con proprie disposizioni, idonee procedure di valutazione comparativa e pubblicità degli atti. Le prove d’esame consistono nella valutazione dei titoli presentati dai candidati e nel colloquio. L’attività si svolge sotto la direzione di un responsabile scientifico che indirizza lo svolgimento del programma di formazione e ricerca.

Per “i ricercatori a tempo determinato” si intende un lavoratore che svolge attività di ricerca scientifica e/o tecnologica in maniera autonoma oppure in svariati possibili ambiti all’interno di centri di ricerca. In Italia esistono figure professionali espressamente denominate ricercatori sia all’interno dell’Università che negli enti di ricerca. I destinatari devono essere scelti mediante procedure pubbliche di selezione. I contratti sono distinti in Ricercatori a Tempo Determinato di tipo A e in Ricercatori a Tempo Determinato di tipo B.

Mobilità in deroga, le nuove norme spiegate dall’Assessore Federica Roccisano

CATANZARO – Si torna a parlare di Lavoro. Questa volta, come informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale, nel corso dell’ultimo Tavolo sindacale si sono stabilite e approvate le nuove norme sulla mobilità in deroga. Di seguito la dichiarazione dell’Assessore Regionale al Lavoro, Federica Roccisano.

«Con decreto ministeriale n. 83473/2014  il Ministero del Lavoro ha ridisegnato la normativa  relativa agli ammortizzatori sociali in deroga, stabilendo i requisiti di cui devono essere in possesso i richiedenti. Nello specifico, per quanto riguarda la mobilità in deroga del 2014, il Decreto ha distinto i beneficiari in due macro gruppi: coloro che hanno superato alla data dell’uno gennaio  2014  i trentasei mesi e coloro che hanno percepito, alla stessa data, meno di trentasei mesi,  stabilendo, altresì, che i soggetti che all’uno gennaio 2014  avevano già fruito di almeno trentasei mesi, anche non consecutivi, di prestazioni di mobilità in deroga, avrebbero potuto usufruire di cinque mesi;  coloro, invece, che, alla stessa data, avevano usufruito di meno di trentasei  mesi, avrebbero potuto beneficiare di sette mesi. Così è stato fatto in Calabria, grazie ad un investimento di novantadue milioni di competenza nazionale e di centoventi milioni resi disponibili dalla Regione Calabria. Ad oggi, infatti, i beneficiari rientranti nella categorie “over 36 mesi” hanno percepito fino alla quinta mensilità del 2014, mentre quelli “under 36 mesi” hanno percepito fino alla settima mensilità del 2014. Per quanto attiene la possibilità di fruire della mobilità 2015, così come disposto dal Ministero del Lavoro con nota  nr. 7065 dell’ 11-12-2014 e come riportato nella circolare INPS  nr. 107 del 27-5-2015, viene stabilito che  “non possono essere concessi trattamenti di mobilità in deroga senza soluzioni di continuità rispetto all’evento del licenziamento ovvero, a trattamenti già conclusi “. Appare, pertanto, chiaro che il requisito della continuità  è espressamente richiesto dalle norme e dalle disposizioni ministeriali e che non si può prescindere da esso. Alla data attuale, si evidenzia che possiedono i requisiti previsti dalle norme ministeriali e che, quindi, potranno accedere al pagamento della mobilità per il 2015 solo 1186 soggetti per i quali la settima mensilità coincide con il mese di dicembre 2014, garantendo lo status di continuità all’uno gennaio 2015. I fondi messi a disposizione dal Ministero del Lavoro per la mobilità in deroga e la cassa integrazione in deroga del 2015 sono 72,2milioni e potranno essere erogati dopo l’accordo sindacale che ne disciplinerà le modalità, coerentemente con i vincoli normativi cui si è fatto riferimento. In virtù di quanto chiesto ed ottenuto dal Ministero del Lavoro, in merito all’aumento della deroga, ossia di superare il tetto massimo del  5% portandolo al 50% ed all’opportunità di programmare con gli stessi fondi  servizi di politiche attive, l’assessorato al Lavoro ed il Dipartimento stanno lavorando, d’accordo con le organizzazioni sindacali, per dare risposte al maggior numero possibile di percettori».

Trasporti, istituito il Comitato della mobilità regionale

CATANZARO – Su proposta dell’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno è stato ieri istituito, dalla Giunta regionale, il “Comitato della Mobilità”. Il nuovo organismo, previsto dalla legge regionale n. 35/2015 che riordina il sistema regionale del trasporto pubblico locale (TPL), è il luogo istituzionale in cui la Regione interloquisce con i portatori di interesse per raccoglierne istanze e pareri. Il “Comitato della Mobilità” – informa una nota dell’Ufficio stampa – ha funzioni consultive e si esprimerà su temi come il livello dei servizi minimi, le tariffe e le agevolazioni tariffarie, Piano attuativo e Programma pluriennale del trasporto pubblico locale, nonché ulteriori questioni di indirizzo politico-amministrativo in materia di TPL. Non è previsto per i partecipanti alcun compenso. Lo schema di composizione prevede che siano rappresentanti di enti locali, delle organizzazioni di imprese e dei lavoratori, di associazioni di consumatori e di pendolari e delle università e scuole. Nella stessa delibera è stato dato mandato al Dipartimento “Infrastrutture” per la pubblicazione di una manifestazione di interesse per individuare le candidature e sono stati definiti i requisiti dei candidati. Le candidature pervenute saranno poi trasmesse alla Giunta perché definisca la composizione definitiva.

Legge su La Buona Scuola, Mario Oliverio si esprime sull’argomento

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio- informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta- è intervenuto oggi sulla vicenda che riguarda centinaia di docenti calabresi, esclusi dalla mobilità straordinaria della legge su “La Buona Scuola”.

Roma, manifestazione contro la riforma della "Buona scuola"

Lo stesso Oliverio annuncia una lettera in merito al Ministro dell’Istruzione Giannini ed al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouché.

«Il piano straordinario delle assunzioni- afferma Oliverio- , già dallo scorso anno scolastico, nella fase di attuazione ha fatto emergere degli effetti non previsti nella fase di elaborazione. Infatti, lo scorso anno, migliaia di docenti con le Fasi A e B  del piano straordinario di assunzioni “ La Buona Scuola”, sono stati immessi in ruolo in scuole del Centro e Nord Italia. Successivamente, con le assunzioni della Fase C (potenziamento), migliaia di neo laureati abilitati sono entrati di ruolo nella propria provincia. Ciò, inevitabilmente, ha creato una disparità di trattamento tra precari storici, costretti e spostarsi oltre Roma, e chi è stato assunto nelle fasi successive.  La mobilità straordinaria annunciata lo scorso anno dal Governo Renzi ed espletata nei giorni scorsi – prosegue-, aveva l’obiettivo di attenuare l’esodo forzato di centinaia di famiglie verso il Nord e far rientrare buona parte dei docenti che, nella maggior parte dei casi, conta precari storici anche con 12 e anche 15 anni di servizio nella scuole calabresi. Le procedure di mobilità straordinaria appena espletate dal governo, hanno risolto il problema solo in  parte, infatti i circa 540 docenti che hanno ottenuto il trasferimento, soprattutto nella scuola Secondaria di Primo Grado, in massima parte non appartengono al contingente assunto con la Buona Scuola. Ciò è accaduto  perché gli uffici scolastici provinciali e regionali hanno comunicato un organico di diritto non conforme alle reali esigenze delle istituzioni scolastiche.»

«Infatti- dice  ancora il Presidente Oliverio-, per come ha spiegato la senatrice Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd, oltre 400 docenti dal primo settembre saranno costretti a lasciare la famiglia e figli piccoli per prendere servizio nelle scuole del Centro Nord.  Se, come sostiene la senatrice Puglisi, questi 400 docenti hanno la possibilità di partecipare alle procedure per le assegnazioni provvisorie e continuare a lavorare vicino casa, ciò sarà possibile a condizione che il Ministero dia indicazioni agli Uffici Scolastici Regionali di definire entro pochi giorni l’organico di fatto con la totalità dei posti  e con il potenziamento dei posti in deroga, evitando gli errori del passato che hanno portato ad una marea di ricorsi da parte dei docenti con  ritardi dell’assegnazioni degli stessi  nelle classi. Solo così sarà  possibile che venga assegnato alla Calabria un organico scolastico adeguato alle problematiche che vive la regione, con un’immigrazione in forte aumento, uno spopolamento dei piccoli centri e un disagio sociale in crescita. Consentendo il rientro ad una buona parte docenti fuori sede e l’aumento degli incarichi annuali, migliorando cosi il diritto allo studio.»

«Mi appello quindi- conclude il Presidente della Regione-   al Ministro Stefania Giannini e al Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouché, affinché entro pochi giorni si dia una risposta in tal senso i docenti calabresi.»

Precettori di mobilità, Oliverio e Roccisano fanno il punto della situazione

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio e l’ssessore al “Lavoro” Federica Roccisano, in una dichiarazione congiunta fanno il punto sulle risorse erogate a beneficio dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga: “Dopo l’aggiornamento chiesto all’INPS relativo alle erogazioni, questo – hanno detto Oliverio e Roccisano – è il quadro: ad oggi risultano erogati circa 42 milioni di euro che hanno portato i prorogati (i percettori di ammortizzatori sociali da oltre trenate mesi) alla quinta mensilità del 2014, ed i derogati (i percettori di ammortizzatori sociali da meno di trentasei mesi) alla sesta mensilità del 2014. Ai soggetti beneficiari rientranti, invece, nel decreto (ex 8670) sono state liquidate quattro mensilità 2014. Pertanto, considerate le risorse ancora disponibili e sentite le organizzazioni sindacali, l’Assessorato al Lavoro ha disposto di procedere, in esecuzione dell’accordo istituzionale relativo al 2014, al pagamento di una ulteriore mensilità per i  derogati, all’allineamento alla settima mensilità anche per i nuovi decretati di cui al decreto ex 8670 ed alla liquidazione delle mensilità dovute per l’annualità 2014 ai soggetti beneficiari di cui ai decreti di gennaio e marzo 2016. Le organizzazioni sindacali sono state, altresì, informate sui prossimi bandi di politiche attive in via di pubblicazione e, nello specifico, su quelli relativi al bonus occupazionale ed all’autoimpiego, nonché quello relativo all’accompagnamento alla pensione, a beneficio dei percettori e dei disoccupati di lunga durata. È stato anche concordato con i sindacati di procedere con la stipula di un accordo biennale che riguarderà la cassa integrazione in deroga e la mobilità in deroga relative al 2015 ed al 2016, in modo da colmare anche questo gap temporale e poter procedere alla programmazione degli interventi di cui sopra per i due anni”.

Firmata l’intesa per l’assunzione di personale nei luoghi di cultura

CATANZARO – Il presidente della Regione, Mario Oliverio, l’assessore al Lavoro, Federica Roccisano, ed il Dirigente generale Antonio De Marco per la Regione, ed il segretario regionale del Ministero dei Beni Culturali e Turismo, Salvatore Patamia, alla presenza del Sottosegretario di Stato al Turismo Dorina Bianchi, hanno firmato, al Parco “Scolacium”, l’Accordo che prevede l’assegnazione agli Uffici e luoghi di Cultura, come indicati nella Convenzione, attraverso apposito bando pubblico, di soggetti disoccupati o percettori di ammortizzatori sociali in deroga, in possesso dei requisiti di qualità morali e professionali di cui all’art. 35 del D. Lgs. 165/2001. Lo riferisce un comunicato pubblicato sul sito della Regione. Il Dipartimento regionale “Sviluppo Economico e Lavoro”, in qualità di Ente gestore, provvederà alla ricezione delle domande dei candidati interessati ai percorsi formativi, alle comunicazione obbligatorie, alla copertura Inail, all’assicurazione civile contro terzi, nonché al pagamento delle indennità di frequenza. «L’utilizzazione dei disoccupati o percettori in deroga – è detto nella nota – non determina l’instaurarsi di alcun rapporto di lavoro né con il Ministero dei Beni Culturali e Turismo, né con la Regione». Roccisano-Oliverio-BianchiL’incontro con i giornalisti è stato aperto dal segretario Patania, che ha sottolineato «l’importanza dell’accordo, che consentirà al Parco archeologico Scolacium, l’unico Parco in Calabria, di avere la disponibilità lavorativa, nei prossimi mesi, di alcune figure specialistiche in grado di dare un valido supporto». Il presidente Oliverio ha detto che “cosi’ come è già avvenuto nel campo della giustizia, con questo accordo saranno impegnati centinaia di giovani per la cura e la custodia del patrimonio culturale della nostra regione, che non è stato fino ad oggi adeguatamente valorizzato e sul quale vogliamo contare per farne un forte attrattore, oltre che per valorizzare un qualcosa che, per fortuna, non è delocalizzabile e che fa della Calabria una terra unica anche nell’offerta turistica e culturale». L’assessore Roccisano ha sottolineato, da parte sua, «l’importanza del progetto con cui si vuole investire in Calabria nella valorizzazione dei beni culturali. Con questa iniziativa – ha aggiunto Roccisano – daremo due risposte contemporaneamente: da un lato daremo la possibilità di avere altre persone da poter impegnare nei diversi siti calabresi e, dall’altro, daremo l’opportunità a tanti lavoratori disoccupati ed agli specialisti del settore di poter lavorare in Calabria». L’incontro è stato concluso dal sottosegretario Dorina Bianchi, secondo la quale, informa un comunicato diffuso dall’ufficio stampa dell’esponente di Governo, «il protocollo rappresenta un provvedimento che risponde alla duplice necessità di reinserire nel mercato del lavoro figure professionali specializzate e impiegare nuovo personale nei nostri musei, parchi archeologici e luoghi storici. Si tratta – ha aggiunto il sottosegretario – di 620 persone, tra cui molti tecnici specializzati, architetti, geologi, archeologi, archivisti e storici dell’arte che, attraverso un percorso di formazione ‘on the job’, saranno ricollocati in istituti e luoghi di cultura, laddove c’è una mancanza di personale. E’ stata significativa la scelta di firmare l’accordo con il Ministero dei Beni Culturali proprio al Parco Scolacium di Roccelletta di Borgia, a rischio chiusura proprio per mancanza di personale. Il boom di visitatori registrato nel week end di Pasqua a Reggio Calabria dimostra l’importanza di rendere fruibili i nostri beni culturali che rappresentano una ricchezza non soltanto culturale, ma anche e soprattutto economica per il nostro territorio. Rappresentano una profonda ricchezza per un turismo sostenibile che vada oltre il mare e la montagna. Quello su cui stiamo lavorando come Ministero – ha detto ancora Dorina Bianchi – è proprio un piano che mira a valorizzare i percorsi culturali dei territori. Le vie degli antichi borghi, gli itinerari immateriali e quelli archeologici. Il Parco Scolacium fa parte degli attrattori individuati dal Pon Cultura e per il quali sono previsti importanti finanziamenti ministeriali. Si tratta di fondi che riguarderanno più in particolare gran parte dei nostri beni storici e archeologici e tra questi anche il Parco e Museo archeologico di Sibari, il Parco di Kaulon – sito danneggiato dalle mareggiate di questi ultimi mesi -il Castello ed il Museo Archeologico di Crotone».

“Possibile” a lavoro per la mobilità crotonese

CROTONE – A seguito della decisione della compagnia di volo low cost irlandese Ryanair di chiudere tutti i voli di Crotone a partire dal prossimo ottobre a causa dell’aumento delle tasse municipali imposto dal Governo nazionale, la rappresentanza parlamentale di “Possibile” ha annunciato l’intenzione di mobilitare un’iniziativa per scongiurare una scelta che potrebbe avere pesanti ricadute sul territorio crotonese, non solo impedendo ai cittadini di viaggiare a basso costo, ma anche contribuendo al alimentare un isolamento già crescente. “Possibile”, quindi, attraverso il deputato Andrea Maestri, sottoporrà alle istituzioni nazionali la questione, non solo relativamente alla vicenda Ryanair ma, più in generale, riguardo alla situazione della mobilità e dei trasporti nel crotonese, che limitano le prospettive di ripresa sociale ed economica. Allo stesso modo, verrà proposta l’ipotesi progettuale di una linea di “metropolitana in superficie” che colleghi Crotone a Sibari, permettendo al contempo di decongestionare il traffico sulla 106. Progetto, questo, che teoricamente dovrebbe essere già nell’agenda Calabria 2014 – 2020.

 

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Tavolo tecnico sulla mobilità dei disabili

COSENZA (CS) Le problematiche riguardanti la mobilità delle persone con disabilità e con ridotte capacità motorie sono state al centro di un primo tavolo tecnico istituito a Palazzo dei Bruzi dall’Assessore alla Riqualificazione fisica della Città attraverso le opere pubbliche e alla Mobilità Sostenibile Giulia Fresca. Un tavolo al quale, questa mattina, nella sede dell’assessorato, hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni Anglat e Aism, dell’Unione Ciechi, dell’Amaco, della Polizia Municipale, insieme ai tecnici comunali e della Saba Parcheggi, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte, riguardante l’adozione, in città, di quelle misure e buone pratiche rivolte alla salvaguardia del diritto alla mobilità delle persone con disabilità.  “Siamo partiti – ha detto al termine dell’incontro l’Assessore Fresca – da un’attenta disamina delle criticità ancora presenti sul territorio per poi riassumere le azioni già portate avanti dall’Amministrazione comunale ed alle quali abbiamo cercato di imprimere nelle ultime settimane una buona accelerazione”.

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Per quanto riguarda i permessi per i parcheggi destinati alle persone con disabilità, è emerso, nel corso dell’incontro, che sono stati rilasciati dal Comune 1238 contrassegni con numerazione consecutiva, dei quali 883 effettivamente utilizzati. Per i restanti 355, per i quali è decaduto ogni diritto di utilizzo, il Comune ha presentato agli intestatari o ai loro familiari formale richiesta di ritiro. Di questi ultimi, alcuni sono stati ritirati e altri sono in corso di ritiro.
E’ stato, inoltre, ribadito che chi ha diritto al contrassegno può parcheggiare sia negli stalli dedicati che nelle strisce blu, senza limitazione alcuna e gratuitamente, esponendo naturalmente il contrassegno. “La legge nazionale, risultante da un combinato disposto normativo, nel quale sono ricompresi sia il DPR 151 del 2012 che il precedente Decreto ministeriale 236 del 1989, prevede – ha sottolineato l’Assessore Giulia Fresca – che su 50 parcheggi uno sia destinato ai disabili. In base alle verifiche, è emerso che su 7600 stalli complessivi presenti in città, 152 dovrebbero essere quelli destinati alle persone con disabilità. Cosenza, invece, ne ha ben 216, realizzati, dunque, con un rapporto di 1 ogni 35. Altri cento potrebbero essere oggetto di un’operazione di recupero. Questo significa che, pur in presenza delle criticità ancora esistenti, qualcosa comincia a muoversi, con una buona risposta nei confronti delle esigenze dei portatori di disabilità. Nelle prossime settimane dovremo continuare a lavorare per dare maggiore visibilità alle diverse dislocazioni dei parcheggi, intensificare i controlli e lanciare una campagna di informazione e sensibilizzazione. Le azioni fin qui intraprese danno l’esatta misura del disegno che l’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario Occhiuto ha ben presente e sta perseguendo: quello di rendere Cosenza una città sempre più accessibile a tutti”.
Nel corso dell’incontro è intervenuto il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sezione di Cosenza, Giuseppe Bilotti, che ha ribadito, pur riconoscendo nelle recenti realizzazioni dell’Amministrazione comunale una importante inversione di tendenza rispetto al passato, la necessità di garantire ai non vedenti il transito in zone della città che sono ancora off limits e che vanno meglio regolamentate.
Significativo e denso di considerazioni l’intervento di  Maurizio Simone, nella duplice veste di Presidente della sezione territoriale dell’ANGLAT (Associazione nazionale guida legislativa handicappati trasporti) e di Presidente della FAND (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità).
Tra le criticità evidenziate da Maurizio Simone, “il diffuso abuso, da parte degli automobilisti, degli stalli di sosta, una non corretta strutturazione dei parcheggi, la mancata accessibilità e concreta fruibilità dei mezzi pubblici da parte dei soggetti con disabilità, resa quasi impossibile dalla pressoché completa inadeguatezza dei marciapiedi e delle aree di accostamento, l’accesso alle quali è di fatto impedito dalla presenza di scivoli altrettanto inadeguati”.
Dopo le criticità, Simone ha declinato le aspettative. “Ci attendiamo che dal tavolo tecnico di oggi scaturisca l’inizio di una decisiva azione di coordinamento tra le istituzioni, le associazioni e le altre parti in causa, al fine di una migliore predisposizione, gestione e utilizzazione dei servizi”. Dal canto suo il Direttore generale dell’Amaco Gianfranco Marcelli ha sottolineato come su 57 pullman disponibili 47 sono muniti di pedana per i disabili, anche se quelli con dispositivi elettrici vanno incontro, a volte,  a malfunzionamento. “Per questo – ha sottolineato Marcelli – sottoporremo ad accurata verifica le pedane elettriche, dando inoltre, da subito, la nostra disponibilità a rivedere la posizione di tutte le fermate, unitamente al Comando della Polizia Municipale (a rappresentarlo nell’incontro di oggi l’ispettore Mario Giordano) per adottare tutti gli opportuni provvedimenti che agevolino l’accessibilità e la fruibilità da parte dei disabili”. L’attenzione alle persone con disabilità è stata confermata anche dall’intervento di Luigi Greco, responsabile territoriale della Società “Saba Parcheggi” che gestisce i parcheggi cittadini. Greco ha ribadito che all’interno della gestione dei parcheggi esistono un protocollo interno ed un sistema di monitoraggio e catalogazione a favore dei disabili, volti a contrastare anche i fenomeni di abuso degli stalli appositamente previsti. All’incontro ha partecipato anche il rappresentante dell’AISM Michele Filice che ha evidenziato la necessità di approntare maggiori controlli per assicurare che il diritto alla mobilità delle persone affette da sclerosi multipla sia tutelato e garantito. Dal tavolo tecnico è scaturita, infine, la proposta, da tutti condivisa,  di destinare i proventi delle contravvenzioni elevate per la sosta abusiva nei parcheggi destinati ai disabili, agli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.