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Tgr Calabria senza caporedattore, giornalisti pronti allo sciopero

COSENZA – «La Redazione della Tgr della Calabria della Rai, senza caporedattore dallo scorso mese di novembre, annuncia di aver dato mandato al Cdr di avviare le procedure per la proclamazione di cinque giornate di sciopero». E’ quanto si afferma in un comunicato dell’assemblea di redazione della Tgr della Calabria. «Tale determinazione, già assunta al termine della precedente assemblea, tenutasi l’8 marzo scorso – si aggiunge – era stata sospesa, con grande senso di responsabilità, dopo l’impegno assunto dall’azienda di nominare il nuovo caporedattore tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio. Constatata, ancora una volta, l’assenza di risposte, l’assemblea conferma lo stato di agitazione, riservandosi di comunicare il calendario delle giornate di astensione dal lavoro. La prolungata assenza di una guida – conclude la nota – rischia, infatti, di avere ripercussioni sull’attività redazionale».

Festa dell’Europa, a Palazzo dei Bruzi tripudio di bandiere con le scuole

COSENZA – E’ finita in un tripudio di colori e in uno sventolìo collettivo di bandiere, sulle note di“This little light of mine”, un canto gospel tradizionale, nell’arrangiamento di Andrea D’Alpaos, eseguito dal coro degli allievi del Liceo Musicale “Lucrezia Della Valle”, diretto dal maestro Saverio Tinto. La Festa dell’Europa è qui, a Palazzo dei Bruzi. 67 anni dopo la dichiarazione di  Schuman, del 1950, quando l’allora ministro degli Esteri francese, illustrò a Parigi la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica per l’Europa, l’Amministrazione comunale di Cosenza, con in testa il Sindaco Mario Occhiuto, il vicesindaco Jole Santelli e l’Assessore alla scuola Matilde Lanzino, ribadisce l’importanza e il valore fondante dell’Unione Europea. E lo fa, nel salone di festa dell'Europarappresentanza del Comune, davanti ad una platea di bambini e ragazzi, studenti delle scuole della città, a cominciare dagli alunni della scuola primaria, che hanno accolto con favore l’invito dell’Amministrazione comunale. A 27 di loro, la sempre attenta responsabile del cerimoniale di Palazzo dei Bruzi Elena Mittembergher ha consegnato altrettante bandiere, tante quanti sono gli Stati membri dell’Unione Europea. La cerimonia, breve, ma intensa, ha avuto inizio con l’esecuzione dell’Inno alla Gioia e festa dell'Europa 3dell’Inno di Mameli, sempre da parte del coro del Liceo Musicale. Poi gli interventi degli amministratori. «Il tema dell’Europa – ha detto il sindaco Mario Occhiuto – è molto forte in un contesto di condivisione di progetti comuni, ma lo diventa ancora di più se richiama la nostra identità e la nostra appartenenza. Proprio ieri – ha ricordato il Sindaco – abbiamo visitato l’Archivio storico del Comune di Cosenza che è stato riordinato, dopo un attento lavoro, per far sì che cittadini di Cosenza possano consultare quel complesso di notizie, di memorie e di testimonianze che costituisce la propria tradizione.
Ogni cittadino – ha aggiunto Mario Occhiuto – è legato alla sua città, radicato come un albero lo è al suo terreno. Il termine “ethos” per i greci non voleva dire etica, ma era inteso come il posto in cui vivere, esprimeva quel senso di appartenenza, di legame, che è fondamentale per la vita di un uomo. Nessuno di noi si è “fatto da solo”. Un’espressione non corretta, questa, perché tutti noi abbiamo una storia e dei principi che appartengono a chi ha vissuto prima di noi. Ed è per questo – ha concluso il Sindaco – che è l’Europa dei popoli e delle persone l’Europa che vogliamo».
Prima di Mario Occhiuto erano intervenute il Vicesindaco Jole Santelli, titolare della delega alle relazioni istituzionali con l’Unione Europea e l’Assessore alla scuola Matilde Lanzino Spadafora. Rivolgendosi direttamente agli studenti presenti, il vicesindaco Santelli ha sottolineato il loro protagonismo attivo in occasione della Festa dell’Europa. «E’ giusto che vi sentiate protagonisti di una storia e che un giorno possiate essere voi ad amministrare questa città, la Regione, il Paese e l’Europa. Avere e mantenere l’Europa unita – ha aggiunto Jole Santelli – significa stare insieme e stare meglio in un reciproco arricchimento culturale. Forse – ha detto ancora il Vicesindaco – non ci sentiamo tutti europei allo stesso modo e con lo stesso cuore, ma dobbiamo sforzarci, le istituzioni per prime, a rendere possibile questo sogno che significa seguitare ad avere la libertà di circolare da un Paese all’altro, di fare acquisti utilizzando la stessa moneta o di completare gli studi del Liceo a Londra o a Madrid”. “I tempi della storia – ha aggiunto poi l’Assessore alla scuola Matilde Lanzino Spadafora – sono tempi lunghi, ma siete voi l’Europa del futuro e noi ve la consegniamo. L’idea di Schuman era quella dell’Europa della pace e noi dobbiamo fare di tutto per perseguirla. L’Europa non è un’astrazione, ma siamo tutti noi e soprattutto sarete voi».
Di particolare suggestione la sfilata degli studenti con le 27 bandiere dei Paesi dell’Unione Europea. All’iniziativa di questa mattina in Comune hanno aderito sei scuole della città: la scuola primaria “D’Ambrosio” di Cuturella, via Popilia (che fa parte dell’Istituto comprensivo “Fausto Gullo”), la scuola primaria “Corrado Alvaro” (che fa parte dell’Istituto comprensivo di via Negroni), l’Istituto comprensivo “Don Milani-De Matera, il Convitto Nazionale, l’Istituto comprensivo  Via Roma-Spirito Santo e la scuola primaria di Via Milelli (che fa parte dell’Istituto comprensivo “Zumbini”). Nel corso della cerimonia alcuni allievi del Liceo Linguistico hanno letto un messaggio sul significato e l’importanza dell’Unione Europea in cinque lingue.

Acquedotto dell’Abatemarco in tilt, lavori in corso per tutta la notte

SANTA CATERINA ALBANESE (CS) – Sono in corso nel comune di Santa Caterina Albanese, e continueranno per tutta la notte fino ad ultimazione, i lavori di riparazione della condotta Abatemarco. Lo comunica la Sorical. Sul posto sta operando un’impresa specializzata con diversi operai, sotto le direttive del personale della Società di gestione delle risorse idriche. Ad ultimazione dei lavori verrà riavviata l’erogazione verso i serbatoi comunali e solo nelle ore successive, l’acqua arriverà a regime ai cittadini. Due gli eventi che hanno fatto entrare in tilt l’importante schema di adduzione regionale. La scorsa notte, probabilmente per un problema elettrico, si è bloccato l’impianto di sollevamento Nascijume, situato nel comune di Verbicaro, principale fonte di alimentazione idraulica dell’impianto e di tutto lo schema idrico. Già alle ore 11, dopo un intervento della squadra elettrica di Sorical, l’impianto è tornato a funzionare e alle ore 13.30, l’erogazione era a regime. Dopo quasi un’ora il sistema di telecontrollo ha segnalato un problema di portata e subito, diverse squadre, hanno iniziato un monitoraggio sui 63 km di rete individuando una cospicua rottura nel comune di Santa Caterina Albanese. Immediatamente è partita una squadra di manutenzione per procedere alla riparazione. I Comuni serviti dalla linea principale dell’Abatemarco sono stati immediatamente informati per procedere alle opportune manovre necessarie per ridurre al minimo i disagi Nel frattempo Sorical ha aperto la vasca di accumulo di Cozzo Muoio per approvvigionare i serbatoi della città di Cosenza.

Cirinnà :«Quando non farà più notizia la partecipazione ad una unione civile potremmo dire di essere civili»

RENDE (CS)-  Un’aula Caldora gremita per il convegno “La cultura dei diritti. Identità sessuale, processi formativi, vita familiare” tenutosi presso l’ Università della Calabria. Un’aula piena che non ha attutito il peso dell’ assenza del rettore dell’ ateneo che si è rifiutato di siglare il patrocinio per il Cosenzapride del prossimo primo luglio. «La Cirinna sarà qui in duplice veste di senatrice e di colei che farà la parte conclusiva- annuncia il preside del Dipartimento degli Studi Umanistici Raffaele Perrelli». «Ringrazio la senatrice Cirinnà per il suo operato- incalza Giuliana Mocchi, presidente del Comitato Unico di Garanzia-.  Grazie alla sua  legge, famiglie formate da persone dello stesso sesso finalmente hanno diritto ad  un rito pubblico con tutto ciò che comporta. L’ Occidente ha costruito l’idea di norma sociale sull’ idea naturale stabile e unica che immagina di cogliere il nocciolo della natura umana sorto lo strato roccioso, essere inscritti nello statuto della naturalità è la natura umana». Di stampo letterario l’intervento di Raffaele Perrelli  sull’amore omosessuale che, uscito dal discorso legislativo, è diventato appannaggio della letteratura e del cinema. Sentito e partecipe l’intervento del rappresentante degli studenti Domenico Tulino, «Dopo aver appreso la notizia dell’evento ho detto: “Finalmente”. Purtroppo sono crescenti i sentimenti omofobi nella società, lo Stato deve essere promotore di atti punitivi  verso questi comportamenti e deve legiferare affinché possano esserci dei diritti. L’ amore è amore sempre». « Ringrazio gli organizzatori e la Cirinnà per la passione e la volontà di perseguire negli obiettivi-dice Monica Lasso. Si parla di famiglia come istituzione, forse, alla stregua di questo, la famiglia è il  luogo della realizzazione umana e dunque, se è luogo della realizzazione della persone oggi deve essere superata la visione della famiglia e del suo interesse astratto, se mai la famiglia deve essere interprete delle aspirazioni e della volontà dei singoli membri. Oggi si parla di geografie familiare: penso alle famiglie monoparentali, alla famiglia ricomposta, alla convivenza more uxorio. Non mi ha mai preoccupato l’intervento legislativo sulla stepchild adoption, a patto che il procedimento adottivo si incentri sull’ interesse del minore che va tutelato, mi sembra che la legge, seppur non si sia spinta in modo forte su questo punto, si è concentrata sui protagonisti della legge. «Ringrazio la senatrice Cirinnà per la presenza, un ringraziamento particolare va al prof Bochicchio -esordisce Giovanna Vingelli-. Preferisco parlare di educazione di genere e non di educazione sentimentale. L’educazione di genere prevede percorsi volti a promuovere la costruzione del soggetto, la scuola deve interrogarsi sul linguaggio. L’impegno non è solo volto all’ analisi del linguaggio e ai canali comunicativi che stigmatizzano la femminilita e forme di mascolinita differenti :l’educazione di genere ha carattere propositivo serve a promuove le nuove questioni che vanno ponendosi. Gli educatori devono parlare linguaggi plurali e guardare  a questo aspetto cruciale dell’ esistenza». Eminentemente scientifica la relazione di Giuseppe Bochicchio , autore di un excursus sulle pratiche cliniche riservate all’omosessualità. «L’omosessualità veniva considerata un disrurbo clinico, una inversione, una perversione sessuale come ci ricorda la psicoanalisi freudiana. Elettrochoc, desensibilizzazione, iniezioni di apomorfina erano i trattamenti riservati agli omosessuali. A partire dagli anni ’70  ha avuto inizio un  percorso che ha portato negli anni ’90 all’eliminazione dell’ omosessualità dai manuali del DSM.  L’isteria, la  categoria clinica creata da Ippocrate, è sopravvissuta fino al 900 come malattia della femminilità, la malattia scompare nel 1980 col DSM 3. Il vero terapeuta dell’isteria secondo Ippocrate  è colui che svuota l’utero, è l’ uomo che possiede la donna, la terapia è essere possedute sessualmente, mettere al mondo un figlio. La fusis della donna si ottiene quando la donna entra nel nomos che la vede moglie, donna e concubina, questo andamento ha pervaso la clinica per millenni. Questi ideali sociali che parlano al condizionale e non all’ indicativo non esistono e non esisteranno mai, a fronte si questo la clinica si è orientata sul reale antropologico. L’approvazione della  legge Cirinnà è una rivoluzione copernicana, è la legge che deve orbitare intorno al cittadino».  cirinnà2Divulgativa e ipnotica la chiusura del convegno da parte di Monica Cirinnà, «Ringrazio la Digos a cui devo puntualmente ricorrere per via dell’omofobia imperante. È stato difficile e contrastato il volersi occupare in parlamento di amore. Ho dovuto scrivere quattro versioni della legge perché  la pienezza delle relazioni affettive non può essere contenuta in un testo di legge. La storia ci insegna che si va avanti abbattendo muri, da lì ci sarà la costruzione della piena uguaglianza, la legge sulle unioni civili è stato il primo  passo, non è  ancora uguaglianza piena. Non abbiamo fatto altro che riconoscere e modificare quel diritto di famiglia aprendo alle nuove famiglie, Italia non è ancora un Paese civile perché sono troppi i diritti che i cittadini vanno a chiedere alla magistratura. Voi siete il futuro di questo Paese, l’Italia non è un Paese civile perché troppi vanno all’ estero, perche i diritti primari devono essere oggetto del Parlamento. L’ Italia sarà civile quando non ci sarà il turismo dei diritti. Questo Paese sta cercando di far passare un messaggio culturale che sta in una parole bellissima: normalità. Quando due persone potranno baciarsi in pubblico, quando non farà più notizia la partecipazione ad una unione civile, solo allora potremmo dire di essere civili».

Rita Pellicori

Mare pulito, sette spiagge della Calabria conquistano la “Bandiere blu”

COSENZA – Sono sette le “Bandiere blu” assegnate ad altrettante spiagge della Calabria dalla Foundation for Environmental Education (FEE). L’iniziativa è giunta alla trentesima edizione. Le “Bandiere blu” sull’intero territorio nazionale sono, complessivamente, 342. Rispetto allo scorso anno le “new entry” calabresi nella classifica sono Soverato e Roseto Capo Spulico. Le altre località premiate sono Praia a Mare e Trebisacce, in provincia di Cosenza; Cirò Marina e Melissa (Crotone); Soverato (Catanzaro) e Roccella Jonica (Reggio Calabria).

Cosenza, sottoscritta delibera per costituire il comune unico insieme a Rende

COSENZA – Cosenza e rende sono di fatto un’unica realtà urbana. Da tempo si parla della necessità di mettere insieme i due comuni per costituire un solo municipio, anche per intercettare maggiori risorse ed opportunità e per abbattere il costo dei servizi. Un passo in avanti determinante è stato compiuto dal sindaco Occhiuto con l’approvazione della «delibera per la costituzione del nuovo Comune unico di Cosenza – spiega lo stesso primo cittadino di Palazzo dei Bruzi in un post su facebook – che nascerà dalla fusione dei Comuni di Cosenza e di Rende. Una firma che resterà nella storia».

Solidarietà e divertimento per l’incontro/scontro tra universitari e gli utenti della Regina Pacis

SPEZZANO ALBANESE (CS) – Si rinnova il tradizionale incontro di calcio tra l’Università della Calabria e gli utenti della Regina Pacis. Organizzatori dell’incontro sono stati il prof. Cesare Oliviero Rossi del Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche ed il dott. Alessandro Sole (presidente del CRUC) che credono fortemente nello sport come momento di condivisione e di conoscenza di differenti realtà.

L’occasione di una partita di calcio giocata ieri mattina sul campo di calcio ad otto di Terranova da Sibari,  ha fatto, infatti, vivere momenti di emozione sia agli universitari che agli utenti ospitati nella sede della Regina Pacis di Spezzano Albanese (CS).
La giornata ventosa non ha impedito divertimento e spensieratezza di un momento conviviale all’insegna della solidarietà. Per la Regina Pacis si sono distinti Paolo Cionti, Marco Serafino e Fabio Zinno, mentre per la squadra degli universitari Alessandro Sole e Giuseppe Squillace.
Dopo la partita di calcio il personale universitario è stato accolto nei locali della Regina Pacis per un pranzo preparato appositamente con una cura particolare rivolta al menù dei bambini intervenuti insieme alle famiglie degli universitari.

Oltre 700 migranti sbarcano a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – E’ approdata nel porto di Reggio Calabria la nave “Acquarius” di SOS Mediterranée e Medici Senza Frontiere con a bordo 731 migranti. Del gruppo fanno parte, oltre ad 87 donne, anche 116 minori, 80 dei quali non accompagnati. Tra le donne 15 sono in stato di gravidanza. I controlli sanitari effettuati dal personale medico mobilitato dalla Prefettura di Reggio Calabria, che ha coordinato i servizi di accoglienza ed assistenza, hanno rilevato la presenza tra i migranti di due casi di sospetta tubercolosi e 41 di scabbia, trattati nelle tende di decontaminazione allestite sulla banchina del porto dalla Protezione civile regionale. Alcuni dei migranti, inoltre, presentano fratture e traumi di vario tipo provocati dai maltrattamenti cui sono stati sottoposti prima della partenza e durante il viaggio.

Striscione contro il ministro Minniti, arriva la digos nel palazzo occupato da “Prendocasa”

COSENZA – Più dell’occupazione dello stabile, perdurante ormai dallo scorso mese di novembre, ad attirare l’attenzione degli agenti della digos è stato uno striscione esposto dagli attivisti del comitato “Prendocasa” sulla cancellata esterna del complesso di proprietà dell’Aterp situato all’angolo tra Via Savoia e Via Cattaneo, nel cuore della città di Cosenza. “Minniti assassino – Maguette vive!” Questo il tenore dello slogan, riferito evidentemente all’ambulante senegalese di 54 anni, morto in circostanze ancora non del tutto chiarite durante un blitz antiabusivismo dei vigili urbani di Roma. Gli uomini in divisa hanno identificato gli occupanti e rimosso lo striscione. Secondo quanto si è appreso, inoltre, due persone sarebbero state sottoposte al provvedimento di Polizia a COmitato Prendo Casa 1fermo e subito dopo rilasciate. «Mentre Regione e Comune trovano l’accordo su grandi opere e nuove costruzioni, a pagare sono gli ultimi – dice Ferdinando Gentile, portavoce del movimento – Qui sono ospitati 25 nuclei familiari, alcuni dei quali formati da singoli individui. Una quarantina di persone in tutto tra italiani e migranti. Ci sono persone da anni in graduatoria nelle case popolari ma anche migranti andati via dai centri di accoglienza straordinaria, strutture analoghe a quelle interessate dalle inchieste sullo sfruttamento. Invisibili e disagiati di questa città che provano a ricostruirsi una vita con dignità». I luoghi sono curati e puliti. «Ognuno ha la sua stanza, ma si vive molto di comunità. Condividi lo stesso bagno, il posto dove lavi i piatti, dove lavi i vestiti in un clima di solidarietà e di estrema tolleranza – aggiunge Gentile – Qui sperimentiamo nuove forme di aggregazione. Anche gli abitanti del quartiere ci sostengono. Non è cosa da poco in una fase in cui spirano venti di razzismo in tutta Europa».

Per non dimenticare il dialetto e le lingue minoritarie

CASTROVILLARI (CS) – “In un mondo sempre più multilingue e multiculturale, nell’era digitale dobbiamo conoscere bene innanzitutto la lingua italiana e, senza pregiudizi, contribuire a salvare la nostra lingua madre. Conoscendo il dialetto, non più considerato, come un tempo, lingua dei ceti bassi, simbolo di ignoranza e veicolo di svantaggio o esclusione sociale, significa conoscere le nostre radici, la storia di un popolo; e il Festival ha l’obiettivo di favorire la conoscenza, promozione e conservazione del patrimonio linguistico, per scongiurarne l’estinzione”. Con queste parole l’ideatrice del Festival del Dialetto e delle lingue minoritarie, Maria Zanoni, definisce lo scopo della manifestazione che si concluderà domenica prossima, 14 maggio,alle ore 16.30 nella Sala Consiliare del Comune di Castrovillari, con la cerimonia di premiazione dei vincitori del Concorso internazionale del Festival del Dialetto e Lingue minoritarie di Calabria.

L’evento, alla sua sesta edizione, organizzato dal Centro Cultura e Arte 26, diretto dall’Antropologa Maria Zanoni, è  patrocinato dal MiBACT, dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Cosenza, dal Parco Nazionale del Pollino, dal Comune di Marcellinara, dal Comune di San Basile.

Alla festa del Dialetto parteciperanno, oltre a poeti e compagnie teatrali dialettali, Mimmo Lo Polito, Sindaco di Castrovillari, Vittorio Scerbo, Sindaco di Marcellinara, Vincenzo Tamburi, Sindaco di San Basile, Consigliere Provinciale, Mimmo Pappaterra, Presidente Ente Parco Pollino; sarà ospite il prestigioso Maestro Orafo Gianluca Musacchio che ha curato i trofei destinati ai vincitori con originali creazioni in argento.

L’evento, organizzato dal Centro Cultura 26, al suo 40° anno di attività, ha lo scopo di contribuire a salvare la Lingua Madre (dialetto e lingue di minoranza di Calabria, con pari dignità, come beni culturali preziosi da tutelare), ha carattere itinerante ed ha durata annuale. Unico del suo genere nel panorama culturale nazionale, che il MiBACT ha riconosciuto nel Progetto Etnie e Letterature – cui l’Associazione Culturale “26” collabora dal 2004.

Il Festival sarò poi ospitato dai Comuni di Marcellinara (CZ), in Agosto; da Comuni arbereshe, a Settembre; da uno dei Borghi più belli d’Italia, Morano Calabro, in Ottobre, per chiudere a Castrovillari, con una rassegna di Suoni tradizionali.