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“Bashkë jemi më shumë”, nasce la pro loco a Santa Sofia d’Epiro

IMG-20160130-WA0030SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – Nel pomeriggio di ieri, 30 gennaio, tutti i soci, aventi fatto richiesta di tesseramente alla pro loco, si sono riuniti, all’Accademia della Musica, per eleggere il presidente, il consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale dell’associazione. Dopo i primi convenevoli del comitato promotore, scelto dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi, si è passato alla lettura dello statuto e del regolamento. IMG-20160130-WA0032Il nome scelto per la pro loco è stato “Bashkë jemi më shumë”, celebre frase albanese di uno dei personaggi storici di Santa Sofia d’Epiro, qual è stato don Giovanni Capparelli, per dire “insieme siamo di più”. Dopodichè si è passati alle votazioni ed al successivo spoglio che ha sancito Godino Franco presidente della nuova Pro Loco di Santa Sofia d’Epiro. Il consiglio di amministrazione composto da: Baffa Scirocco Andrea, Calvano Tina, De Luca Antonio, Fucile Alfonso, Nicoletti Maria e Suozzi Antonello. Nel collegio sindacale i tre eletti effettivi sono stati Baffa Sara, Baffa Michele e Pizzi Giovanni, i due supplenti Mazzuca Immacolata e Scorza Temistocle.

IMG-20160131-WA0008Grandi congratulazioni sono arrivati dall’intera amministrazione comunale, presente all’assemblea, e dal sindaco Ceramella Gianfranco, che ha augurato “buon lavoro a tutti gli eletti”. A fine spoglio il neo presidente, Godino Franco, ha dichiarato: “Innanzitutto grazie a chi ha fatto in modo che io diventassi questa sera il presidente di questa associazione. Sono siceramente emozionato. Volevo fin da subito mettere in chiaro alcune cose: la pro loco è un’associazione che ha come obiettivo quello di promuovere il territorio, iniziative sullo stesso attraverso manifestazioni di qualunque genere, informazioni turistiche, scambi culturali e sociali. Dunque, non può che aprirsi al confronto con tutte le varie realtà del territorio sofioto. Detto ciò, tutti i cittadini di Santa Sofia d’Epiro sono invitati al tesseramento”.

Carnevale di Castrovillari, da Villa Bonifati il via alle danze

Castrovillari (CS) – Lo scorso 23 Gennaio, nella splendida location di “Villa Bonifati”,  è stato reso noto alla stampa il programma della 58° Edizione del Carnevale di Castrovillari e Festival Internazionale del Folklore in programma dal 31 gennaio al 9 di febbraio 2016.

Per l’occasione Villa  Bonifati è  stata decorata, in una cornice fiabesca, con tavoli imbanditi e maschere , coriandoli , stelle filanti ecc..  Nelle vesti di “ RE BURLONE” , l’attore Francesco Ortale della Compagnia Teatrale Castrovillarese. Un partér d’eccezione per il brindisi inaugurale anche se si dovrà aspettare fino a giovedì grasso per ricevere dalle mani del Sindaco Lo Polito, le chiavi della città per aprire le porte al mascheramento e alla gioia. Tantissimi gli appuntamenti inseriti nel variegato cartellone del Carnevale che spaziano dal folklore, alle maschere, alla cultura, ed ancora mostre fotografiche e pittoriche (con il focus interamente dedicato alla Sardegna) , gastronomia, danza e sport; a tal proposito era presente il presidente del Coni Cosenza, Francesca Stancati accompagnata dal consigliere regionale Fitet Calabria e Presidente dell’ ASD tennistavolo Castrovillari, Giuseppe De Gaio organizzatore della IV edizione “Coppa Carnevale di Tennistavolo”.

Villa BonifatiNel corso della conferenza stampa è stato consegnato  il “ Premio Carnevale” XIII edizione, premio istituito dalla consulta scientifica della Pro Loco, e assegnato ogni anno a personalità Calabresi operanti nel mondo della cultura, politica, dell’arte, della gastronomia, che con il loro operato rendono onore e portano alla ribalta della cronaca nazionale ed internazionale, la loro terra di origine. Quest’anno il premio, realizzato al noto orafo Gerardo Sacco, è andato a Mons. Francesco Oliva, Vescovo di Locri – Gerace, per i suoi numerosi incarichi e ministeri. Gli altri premi sono andati ad Alfonso Samengo, caporedattore designato della sede Rai della Calabriae al maestro Francesco Rinaldi per il manifesto che accompagnerà l’intera manifestazione. I momenti della conferenza stampa sono stati scanditi dalle coreografie curate dalla Scuola Professionale di Danza “Progetto Danza”, ed eseguite dalle allieve della maestra Tilde Nocera che le ha create insieme al fratello Daniele.

Queste prime 58 edizioni rappresentano una continuità, ma il traguardo più importante, sicuramente, è la massiccia partecipazione di turisti, ogni anno sempre più numerosi, così il vicesindaco e assessore alla cultura, Angela Lo Passo ha dichiarato e nel portare il saluto dell’amministrazione comunale.

 Una manifestazione, il Carnevale di Castrovillari, la più longeva che c’è al Sud per quanto riguarda il settore delle tradizioni popolari, così il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che ha sottolineato come anche il Parco ha un notevole ritorno economico da questa manifestazione che apre la grande stagione degli “ eventi invernali ”; manifestazione che esalta la città di Castrovillari , cuore del Pollino, e che porta, durante la kermesse, tanti turisti, noi, ha concluso Pappaterra, abbiamo bisogno che la gente possa conoscere al meglio questo territorio.

Anna Maria Schifino

 

 

“Fatti della musica” spegne 30 candeline con “Romeo e Giulietta”. Pegna ripercorre successi e qualche difficoltà

REGGIO CALABRIA – Con l’ultima tappa del tour del Musical dei record “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” prodotto da David Zard, in programma il il 5 e 6 febbraio al Palacalafiore di Reggio, si apre la trentesima edizione di “Fatti di Musica”, rassegna-premio del Miglior Live d’Autore italiano, ideata e organizzata in Calabria da Ruggero Pegna. Un traguardo importante che sarà festeggiato con spettacoli di alto spessore artistico e allestimenti unici,  in linea con le scelte di questi anni. A “Fatti di Musica”, infatti, si devono tutti i maggiori eventi effettuati in Calabria, dai live di stelle internazionali come Carlos Santana, Sting, Tina Turner, Elton John e numerosi altri, a tutti i big della musica d’autore italiana, a cominciare da Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Francesco Guccini, Gino Paoli, Ivano Fossati.foto

Innanzitutto, l’apertura straordinaria è al Palacalafiore di Reggio – ha esordito Pegna presentando il calendario 2016 di “Fatti di Musica”con l’imponente musical Romeo e Giulietta di David Zard, il produttore con cui ho iniziato quest’avventura. Poi, il 26 febbraio al Teatro Rendano di Cosenza arriverà Carmen Consoli, per la quale ci si sta avviando al tutto esaurito. Un altro evento molto atteso, in programma per il 19 maggio ancora nel palasport reggino, è lo spettacolo di Aldo Giovanni e Giacomo, che festeggiano 25 anni di successi. Il 24 aprile tornerà il nostro Sergio Cammariere con un concerto a Locri. Poi, ne seguiranno molti altri, che saranno annunciati nei prossimi giorni”.

Ruggero Pegna, presentando “Fatti di Musica Radio Juke Box 2016”, ha ripercorso i successi e le difficoltà di questi anni. “Arrivare alla trentesima edizione di un progetto di questa portata, in Calabria, è non è stato certo semplice. Penso che sia un’avventura irripetibile che ha segnato la storia dello spettacolo e della cultura in questa regione, per quantità e qualità degli eventi. Dal concerto degli Spandau Ballet del 1987, con cui ho avviato questo progetto, i live musicali si sono susseguiti con una programmazione continua, contraddistinta da eventi eccezionali.”. Eventi eccezionali si, ma anche precise linee guida per la direzione artistica anche di questa edizione: “Alla base di ogni scelta – prosegue il noto promoter lametino – ci sono sempre stati criteri di qualità, unicità e accurata selezione  dei progetti artistici, per assicurare ai calabresi alcuni dei migliori live di ogni stagione, con i nomi più importanti della musica d’autore italiana e molti eventi di caratura internazionale”. Sbagliato pensare che questo percorso non abbia, negli anni, incontrato le sue difficoltà: “La Calabria è un regione periferica, con poca popolazione e morfologicamente complessa, con distanze e rete viaria che non facilitano gli spostamenti. Molte sono state e sono ancora le difficoltà burocratiche. Come dimenticare il diniego al concerto di Sting del ‘93 a Catanzaro per insussistenti motivi di ordine pubblico? Gli enti locali spendono molto e, spesso, molto male, polverizzando ingenti risorse.”. eltondonatellaI ricordi più belli? “Tantissimi, per raccontarli tutti ci vorrebbe un libro. Sicuramente i concerti delle star straniere, i più difficili da portare qui, a cominciare da quelli iniziali di Santana e Sting, fino a Elton John, Mark Knopfler e James Taylor degli ultimi anni. Poi, le grandi produzioni televisive, i format originali da me ideati, come La Festa del Sole e Pazza Piazza, spettacoli di grande bellezza che spero di poter ancora riproporre.”.

In questi anni, nonostante l’intensa attività di produzione di eventi, Ruggero Pegna ha anche pubblicato vari libri, tra cui “Il cacciatore di meduse”, il romanzo appena edito dalla casa editrice Falco dedicato alla lotta al razzismo, che sta avendo ampi consensi. Come si conciliano le due attività? “Non benissimo. Per conciliarle scrivo soprattutto di notte. In realtà, però, hanno il comune denominatore di emozionarmi e, spero, di emozionare!”.

“Storia di un Grand Commis” Pino Nano racconta Giuseppe Borgia

ROMA – “Storia di un Grand Commis” è l’ultima fatica editoriale del giornalista RAI Pino Nano. Il volume ricostruisce e racconta – attraverso il metodo dell’intervista – la storia pubblica e privata di Giuseppe Borgia, influentissimo Presidente di Sezione della Corte dei Conti. Calabrese, originario di San Procopio, con un’infanzia interamente trascorsa a Palmi, Borgia, in realtà, è stato soprattutto uno dei Grand Commis di Stato della Prima Repubblica grazie ad un’autorevole carriera: Provveditore Generale dello Stato, Direttore Generale della Previdenza Sociale sotto diversi Ministri, Responsabile dell’Istituto Poligrafico e della Zecca di Stato, Consulente Giuridico di decine di Governi diversi, Consigliere d’Amministrazione di Alitalia, Commissario della Croce Rossa Italiana, autorevolissimo Consigliere dell’Autority per la Vigilanza sui Lavori Pubblici, tutto questo fino alla nascita dell’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione diretta oggi dal giudice Raffaele Cantone. Cattura di schermata (26)
Giulio Andreotti, Flaminio Piccoli, Lamberto Dini, Carlo Azeglio Ciampi, Antonio Marzano, Gennaro Cassiani, Gino Giugni, Giuliano Amato, Tiziano Treu, Giorgio Napolitano, Oscar Luigi Scalfaro, Giovanni Leone, Gianni Letta, Giulio Tremonti, Clemente Mastella, Carlo DonatCattin, Antonio Catricalà, Federico Tedeschini, Sergio Santoro, Walter Pedullà, Armando Veneto, Carmelino Pujia, Agostino Saccà, sono stati solo alcuni dei tantissimi “compagni di viaggio” che Giuseppe Borgia ricorda di avere incontrato lungo la strada della sua intensa vita istituzionale, e che oggi racconta riservando ad ognuno di essi il rispetto profondo che si deve ai grandi protagonisti della Storia del Paese.
Ma la storia personale di Giuseppe Borgia – scrive nella sua prefazione il sociologo Rocco Turi – è anche, però, il racconto della grande trasformazione della Pubblica Amministrazione in Italia, ed è soprattutto la testimonianza severa e lucidissima di un testimone privilegiato del nostro tempo, che all’età di 80 anni, appena compiuti, ricorda gli insegnamenti avuti dal suo primo maestro, don Luigi Sturzo, agli inizi del suo lungo percorso professionale; ma anche i consigli, e la grande lezione di vita istituzionale, che in tutti questi anni gli è venuta da almeno 5 diversi Capi di Stato.
Una vita, la sua, interamente spesa al servizio della Repubblica, a diretto contatto con le grandi emergenze sociali del Paese e i problemi più attuali e più scottanti del momento ma con il pensiero eternamente rivolto terra di origine, la sua Calabria, che lui racconta con struggente malinconia e solitudine, ripercorrendo gli anni dell’infanzia, quando suo padre lo portava a spasso per i sentieri più inaccessibili dell’Aspromonte, e quando la marina di Palmi era lo scrigno segreto dei suoi sogni.
La chiave di tanto successo? Il Presidente Giuseppe Borgia risponde con una battuta “La vita mi ha insegnato che la dote più importante di un uomo chiamato a guidare la vita di un paese è la modestia, e poi forse la capacità di sapere ascoltare gli altri. Per tutta la vita, ho cercato di seguire questa regola”.
Il libro, 363 pagine di storia istituzionale italiana edite da E.S.S Editorial Service Sistem di Roma,verrà presentato a Roma il prossimo 4 febbraio nella sala di rappresentanza dell’Istituto Luigi Sturzo, dallo stesso Presidente dell’Istituto Sturzo, Prof. Nicola Antonetti, dal Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, on. Flavia Piccoli Nardelli, e dallo storico Francesco Malgeri, Professore Emerito di Storia contemporanea presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Alla manifestazione hanno assicurato la propria presenza anche i sindaci di San Procopio (paese natale di Borgia) Eduardo Lamberti Castronuovo, e di Palmi (il paese di adozione) Giovanni Barone. Le conclusioni saranno poi affidate ad altri due grandi protagonisti della Storia della Repubblica, Gianni Letta e Antonio Catricalà, entrambi ex sottosegretari alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il primo con il Governo Berlusconi, il secondo con il Governo Monti.

NexTV: il 12 febbraio ricomincia da Te..o Mammucari

MammuccariUltime battute in campo per il progetto NEXTV che si avvia alla sua definitiva conclusione, ad un anno di distanza dalla partenza. Protagonista del prossimo incontro, il 12 febbraio, sarà Teo Mammucari, conduttore e showman molto apprezzato soprattutto tra i giovani. Ad accompagnarlo, come di consuetudine oramai, il presidente di Amo Cosenza, nonché manager televisivo Lucio Presta dalle ore 14,30 presso il teatro dell’Acquario.

Un nuovo appuntamento che si prefigge interessante soprattutto alla luce di un’altra sorpresa, alla quale, questa volta, potrà accedere chiunque. La sera stessa del 12 febbraio, Mammucari presenterà il suo spettacolo “Ricomincio da Te..o”, un’occasione per liberarsi, enfatizzando la sua verve comica, di tutti quei pensieri personali relativi al mondo che lo riguarda, che non ha mai avuto modo di raccontare nonostante i suoi numerosi programmi. Lo showman, noto per il suo ironico cinismo e la sua schiettezza, si racconterà senza peli sulla lingua, in uno spettacolo scritto e diretto proprio da lui. Per partecipare, è sufficiente che tutti gli interessati si rivolgano alla biglietteria del Teatro dell’Acquario, mentre restano invariate le procedure di iscrizione per l’incontro pomeridiano ( Possono partecipare tutti i ragazzi tra i 17 e i 30 anni chiamando il numero 0984 73125 dalle 10 alle 13  e dalle 16 alle 19).

Lia Giannini

Il Meridione e la “bugia del Risorgimento” nel nuovo libro di Antonino Ballarati

CASTROVILLARI (CS) – Antonino Ballarati è pronto a riaffermare l’orgoglio di appartenere al Sud attraverso la sua nuova fatica letteraria, “Savoia o Borbone la bugia del Risorgimento”, edito da Il Coscile, che verrà presentato il prossimo venerdì 29 gennaio alle ore 18,00 nella sala conferenze del Circolo Cittadino di Castrovillari. L’incontro di presentazione, introdotto e moderato da Isabella Laudadio, curatrice della narrativa della suddetta casa editrice, vedrà la partecipazione del Sindaco Domenico Lo Antonino Ballarati l'autorePolito, del Presidente del Circolo Angelo Giannoni e dell’editore Mimmo Sancineto. Molti altri interverranno nel corso del pomeriggio: Leonardo Alario, della Consulta Scientifica della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, e lo scrittore Pierfranco Bruni, accompagnati dalla docente Minella Bloise, cio sarà affidato il compito di leggere alcuni passi dell’opera.

Questo nuovo lavoro letterario, che segue a “La guerra di Troia” (2005), “Il mito della Guerra di Sybaris” (2007), “Così ho sedotto Roma” (2009, sulla figura di Messalina), “Il Regno Perduto – Quando il Sud era l’Italia” (2012), focalizza l’attenzione su quanto il Sud ha dovuto subire nel corso degli anni e attraverso innumerevoli circostanze, come esprime la Questione Meridionale, approfondendo quanto è stato sottratto al popolo di questa terra nel Risorgimento. Periodo storico, questo, che viene analizzato e presentato in maniera bivalente: per un verso condannabile, per l’altro forse meno, nel suo aver evitato che l’Italia restasse solo un’espressione geografica, seppure i metodi che a ciò hanno condotto non sono del tutto accettabili. Per Ballarati, quindi, i dati “gridano forte”: il Sud ha perduto molto nel processo di unificazione, offrendo al contempo un grande contributo per la nascita della Stato Italiano. Fatti ed eventi sono, nel libro, sapientemente miscelati e supportati dalla puntuale documentazione storica. Una immane passione per la propria terra si cela, dunque, tra le pagine del volume che incita l’autore, classe 1942, a sbrogliare il materiale, guidando le nuove generazioni alla scoperta delle vicende che hanno fatto la storia del Meridione.

 

Il “Calderon” di Saponara a Rende, cercasi comparse

regista saponaraRENDE (CS) – Il regista Francesco Saponaro e la compagnia Teatri Uniti cercano comparse maschili e femminili per una ripresa video che sarà inserita nello spettacolo “Calderon” di Pier Paolo Pasolini, in scena al TAU (Teatro Auditorium Unical) il 4 e 5 febbraio 2016 e, successivamente, al Piccolo Teatro di Milano.Le riprese del video verranno effettuate domenica 24 gennaio in Piazza degli Eroi (centro storico di Rende) dalle 09:30 alle 14:00. Per chi necessita di un trasporto, è anche previsto un pullman che partirà dalle pensiline dell’Unical alle ore 08:30 e ripartirà da Rende alle ore14:00. Le comparse possono essere di ogni età e nazionalità. Chi si propone è invitato a inviare (entro la sera del 22/01) il proprio nominativo e contatto telefonico al seguente indirizzo mail: nausicatucci@gmail.com. Naturalmente soddisfatta di questa giornata tutto ciak ed emozioni è l’assessora al centro storico Marina Pasqua: “iniziative come questa danno lustro al nostro centro storico, location naturale per eventi del genere. La proficua collaborazione avviata da tempo con il Dams attraverso i workshop di Fare Rende ci porta a promuovere progetti che valorizzino il nostro territorio e, al contempo, l’ottimo lavoro dell’Università.”. Centro storico come set cinematografico e ci crede anche il sindaco di Rende Marcello Manna curioso di andare a vedere come si svolgerà la giornata di domenica: “sarà certamente una domenica originale non solo per i cittadini del centro storico, ma anche per tutti quegli studenti che vorranno essere protagonisti. L’amministrazione comunale si è subito attivata mettendo a disposizione il pullman e non mancherà la polizia municipale per garantire la chiusura del traffico in quelle ore di lavorazione per girare un video che si annuncia interessante”.

L’Amministrazione Manna punta quindi decisa alla valorizzazione del borgo antico, convinta che cinema, tv, riprese video sono determinanti per quella comunicazione che dovrà accompagnare alla contemporanea nascita del borgo museale.

Romeo e Giulietta saluta i fan in Calabria, attesi oltre 4000 studenti da tutta la Regione

REGGIO CALABRIA – Con la conferenza stampa tenuta lunedi dal promoter Ruggero Pegna e dal produttore David Zard, a Reggio Calabria è iniziato il conto alla rovescia per l’arrivo in Calabria del Musical “Romeo e Giulietta – Ama e Cambia il mondo”. A due anni dalla prima all’Arena di Verona, l’eccezionale trasposizione musicale dell’ opera di William Shakespeare chiuderà il suo tour dei record con quest’ultima tappa il 5 e 6 febbraio nel palasport reggino, che coincide però con la prima manifestazione della rassegna “Fatti di musica 2016” dedicata ai migliori live d’autore. 

Attesi a Reggio per questo gran finale (poi il Musical si fermerà per almeno tre anni), numerosi fan da tutta Italia. Eccezionale anche la partecipazione delle scuole calabresi agli spettacoli mattutini, per i quali è necessario rivolgersi al numero telefonico 0968441888 o alla mail info@ruggeropegna.it. Grande la mobilitazione degli istituti superiori calabresi: al momento, hanno confermato la loro presenza circa trenta scuole di tutta la Regione con oltre quattromila giovani.R&Gballo

In tre anni di tour “Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo” ha visitato 18 diverse città italiane per complessive 28 tappe e totalizzato oltre 850.000 spettatori in 320 repliche, inclusi i 31 matinée dedicati alle scuole, di cui lo spettacolo detiene i record di rappresentazioni, suscitando un entusiasmo senza precedenti e svettando in cima alle classifiche di incassi.

Numerosi i grandi riconoscimenti in Italia e all’estero. Lo scorso 21 settembre lo spettacolo è stato protagonista indiscusso agli Oscar del Musical 2015 che si sono tenuti al Teatro Brancaccio di Roma, ricevendo ben 8 candidature e vincendo 4 premi: Migliori coreografie (Veronica Peparini), Migliori costumi (Frédéric Olivier), Miglior Spettacolo (David e Clemente Zard) e Spettacolo più votato dal web.

L’organizzatore Ruggero Pegna, reduce dal clamoroso successo dei Promessi Sposi nella città dello Stretto, non ha dubbi: “E’ uno spettacolo straordinario, imperdibile e irripetibile in Calabria, anche per gli elevatissimi costi”.

Eccezionale il cast, con numerosi big della musica e dello spettacolo italiani: Federico Marignetti “Romeo”, Giulia Luzi “Giulietta”, Vittorio Matteucci “Conte Capuleti”, Luca Giacomelli Ferrarini “Mercuzio”, Gianluca Merolli “Tebaldo”, Silvia Querci “la Nutrice”, Leonardo di Minno “il Principe”, Roberta Faccani “Lady Montecchi”, Barbara Cola “Lady Capuleti”, Riccardo Maccaferri “Benvolio”, Giò Tortorelli “Frate Lorenzo” e lo straordinario corpo di ballo diretto impeccabilmente dalla coreografa Veronica Peparini. Le musiche originali sono di Gerard Presgurvic, i testi di Vincenzo Incenzo e la regia di Giuliano Peparini, tra i registi e coreografi più innovativi al mondo, già Primo Ballerino al Ballet National de Marseille. L’evento reggino ha il Patrocinio della Provincia di Reggio Calabria. 

Per acquistare i biglietti degli spettacoli serali è possibile rivolgersi a in tutti i punti autorizzati Ticketone.

Daria Masiero: “Vi presento la mia Tosca”

COSENZA – Manca veramente poco alla “prima” di “Tosca”, l’opera di Giacomo Puccini che andrà in scena venerdì 22 gennaio al Teatro “Rendano” di Cosenza, alle ore 20,15, per il quarto appuntamento della stagione lirico-sinfonica del teatro di tradizione cosentino. Che, come è noto, ha già fatto registrare il sold out, in prevendita, sia per la recita di venerdì che per quella  di domenica 24 gennaio (giorno della replica in pomeridiana alle 17,30).
Nel ruolo di Floria Tosca, il giovane soprano pavese Daria Masiero, una delle voci più interessanti del panorama lirico internazionale che al “Rendano” di Cosenza debutterà ufficialmente in forma scenica la parte dell’eroina pucciniana nel nuovo allestimento che vedrà in cabina di regia Antonello Palombi, cui ogni tanto piace passare a dirigere i colleghi, dall’altro lato della barricata, mentre molto più frequentemente si lascia apprezzare per i suoi acuti da tenore, così come è accaduto in occasione del Gala Lirico con cui a dicembre scorso inaugurò la stagione del “Rendano”.
Grande presenza scenica, una grazia  e una dolcezza che trapela non appena si ha modo di conoscerla, Daria Masiero  è stata altre volte “Tosca”, ma ha interpretato l’eroina pucciniana, in forma di concerto, la prima volta al “Rudolfinum” di Praga, “un teatro meraviglioso con un’acustica straordinaria” e poi al Teatro Regio di Parma, sempre in forma di concerto. Quello del “Rendano” di Cosenza è dunque il suo vero debutto scenico. Il suo destino di cantante, molto apprezzata dalla critica, è stato in qualche modo segnato da “Tosca”, che la Masiero considera un po’ la sua opera-talismano, perché la sua iniziazione alla lirica è cominciata proprio da lì, all’età di sei anni.  “Mia madre – racconta – andò a vedere la Tosca. Era d’estate . Da ragazzina io ero un po’ irrequieta e non riuscivo a stare ferma e fu così che mi lasciò con i parenti all’esterno del teatro. Ricordo ancora di aver ascoltato questa musica e di essermi innamorata immediatamente. Fu il classico coup de foudre. All’età di sei anni, se mi avessero chiesto cosa avrei voluto fare da grande la risposta era: la cantante lirica!
Mi ritengo una persona estremamente fortunata e non solo per il mio lavoro che è straordinario, di grandi soddisfazioni, ma anche di grandi privazioni, ma perché sono riuscita a coronare un sogno”.daria masiero
Quando le si chiede se si sente più interprete pucciniana o verdiana, visto che alle celebrazioni del genio di Busseto ci si è affidati proprio alla sua vocalità, risponde senza esitazioni. “Sono nata come cantante pucciniana. Mi hanno sempre detto che la mia è una voce pucciniana per eccellenza, ma in questi ultimi anni ho affrontato moltissimi ruoli verdiani e devo dire che mi trovo estremamente comoda a cantare Verdi, perché è un tipo di vocalità che mi permette di cantare con più agio senza dover pensare a dare, come diciamo noi, delle boccate di suono. E tutto questo, alla fine, serve anche a risparmiare energie”.
Il ruolo di “Tosca” non rappresenta la sua prima volta al “Rendano”. “Ho cantato al Rendano- ricorda –  nel 2003 o 2004 nell’Arlesiana di Francesco Cilea, bellissima produzione . Mi ero molto divertita. Ottimo allestimento, un bel ricordo. Tra l’altro di quell’opera esiste una registrazione della Bongiovanni”.
I suoi prossimi impegni, dopo la “Tosca” al “Rendano”, la attendono prima a Palermo per  “Attila” e poi in “Turandot” in Australia, paese dove vive  per metà dell’anno e dove ha ottenuto la residenza, quella “Distingued talent Visa”, una sorta di green card che viene riconosciuta agli artisti di talento. “Io avevo bisogno di una lettera di referenze che mi serviva per ottenerla. E la lettera mi fu scritta dal grande baritono Leo Nucci con il quale ho avuto la fortuna di collaborare e con cui è nata anche una bella amicizia”. In effetti, nonostante la sua giovane età, Daria Masiero, cugina per parte di padre della indimenticabile soubrette Lauretta Masiero, ha avuto degli incontri straordinari con alcuni dei nomi più importanti del panorama lirico internazionale: oltre a Nucci, con Josè Carreras, Placido Domingo e Renato Bruson.
“Artisti immensi – dice. Spero di essere stata abbastanza astuta da aver preso il meglio da loro. Basta aprire gli occhi e le orecchie e si impara da questi mostri sacri. Si impara anche dal loro atteggiamento con il pubblico”.  Richiesta di spiegare la sua Tosca di venerdì e domenica al “Rendano”, Daria Masiero non nasconde un suo proposito. “Mi piacerebbe che il pubblico riconoscesse le differenze di questa donna. Quando incontra Cavaradossi è una donna comune, come tutte le altre, innamorata del proprio uomo. Poi emerge la donna artista, quando incontra Scarpia. E vorrei mostrare anche la donna vera e forte  che, quando viene duramente attaccata, è capace di difendersi a denti stretti. Sarei felice se il pubblico riuscisse a percepire questi tre aspetti di Tosca. Il primo atto una Tosca un po’ fanciullesca, nel secondo la cantante e nel terzo ancora fanciullesca fino alla grande tragedia”. Una femminista ante litteram? “Sì, perché no”. C’è, infine, in Daria Masiero un aspetto che pochi conoscono, che si coniuga con la sua dolcezza e che si coglie ictu oculi. Ha, infatti, sempre affermato che se non avesse fatto la cantante lirica avrebbe voluto fare il medico clown nel reparto pediatrico di un ospedale ed è con soddisfazione che apprende dell’esistenza a Cosenza dell’Associazione  “Gian Marco De Maria”  che si prende cura dei bambini ospiti dei reparti pediatrici dell’Ospedale dell’Annunziata. “Il mio impegno nasce – spiega -dalla mia sensibilità e poi il fatto di aiutare le persone è un modo per arricchirmi quotidianamente, un po’ come il mio lavoro. Le persone vengono a vedere uno spettacolo per emozionarsi. Quindi in quel momento sto regalando qualcosa. Se dovessi fare il Patch Adams sarebbe la stessa cosa. In quel momento regalerei un’emozione di svago a chi sta soffrendo”.

Unical, tutto pronto per Toni Servillo

RENDE (CS) – Grande attesa all’Unical per l’incontro con Toni Servillo che si svolgerà mercoledì 20 gennaio, alle ore 11:00, presso il foyer del Teatro Auditorium Unical, in occasione della presentazione del volume “Toni Servillo. Oltre l’attore” (Donzelli Editore) a cura di Roberto De Gaetano e Bruno Roberti. 

Il volume rilegge in forma nuova e originale il lavoro poliedrico di Toni Servillo attore e regista, uomo di teatro e di cinema, coinvolgendo studiosi, intellettuali e critici di fama, e articolando il discorso in una triplice direzione, quella dei saggi di ampio respiro che riscostruiscono e interpretano il lavoro complessivo dell’artista, quella delle letture critiche delle sue regie teatrali e delle sue grandi interpretazioni cinematografiche, e quella dei ritratti da parte di chi ha seguito da vicino tutto il percorso del grande artista.
Il testo di Toni Servillo che apre il volume testimonia anche di una grande capacità di riflessione di un uomo di spettacolo sul suo proprio lavoro e sul ruolo del teatro e del cinema nel mondo contemporaneo.

Il volume, aperto da un testo inedito dello stesso Servillo, contiene, oltre agli scritti dei due curatori, testi tra gli altri di: Gianni Canova, Emiliano Morreale, Massimo Fusillo, Stefano De Matteis, Anna Barsotti, Paola Quarenghi, Luca Doninelli, Antonella Ottai, Lorenzo Mango, Franco Marcoaldi, Nadia Fusini.

Alla fine della presentazione ci sarà un momento dedicato alle domande dal pubblico.