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Metrotramvia, Carmelo Salerno: «I cosentini non la vogliono»

carmelo salernoCOSENZA – In attesa che il sindaco Mario Occhiuto nomini la nuova giunta, a Cosenza tiene banco il dibattito sui lavori della metro tramvia appena appaltati alla Cmc di Ravenna. Si preannuncia un braccio di ferro tra la Regione e Palazzo dei Bruzi. Abbiamo raccolto le valutazioni di Carmelo Salerno, coordinatore cittadino di Forza Italia. Sentiamo.

Stefano Mascaro è il nuovo sindaco di Rossano

ROSSANO (CS) – Con una forbice di vataggio abbastanza sottile, 62 voti, Stefano Mascaro è stato eletto nuovo sindaco di Rossano. A contendersi con lui la poltrona di primo cittadino c’era Ernesto Rapani. Mascaro, candidato del PD e sostenuto anche dalle liste “Il coraggio di cambiare”, “Mascaro sindaco”e “Forza Rossano”, ha ottenuto 7171 preferenze, pari al 50,22% dei votanti. Invece per il candidato del centrodestra Rapani – appoggiato da una coalizione formata da Fratelli d’Italia e dalle liste “Terra nostra”, “L’Italia del meridione” e “Officina Jonio Italia” – le preferenze sono 7109 (49,78%). Al primo turno i voti per Mascaro erano stati 4403 (20, 54%), per Rapani 4098 (19,12%).

Bassa l’affluenza alle urne: a scegliere fra i due contendenti sono stati 15744 rossanesi su 30.907 aventi diritto al voto (50,93%).

L’Antimafia ascolterà i sindaci dei comuni sciolti. Si comincia da Platì

ROMA – La commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi ascolterà tutti i sindaci eletti nei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Si comincerà martedì 21 giugno, a partire dalle ore 14, con il comune di Platì: verranno ascoltati il prefetto Anna Palombi, ex commissario straordinario, il viceprefetto Luca Rotondi e l’attuale sindaco, eletto il 5 giugno, Rosario Sergi. Le audizioni serviranno ad approfondire le criticità da affrontare – spiega la commissione – e gli impegni che le nuove amministrazioni intendono assumere sul versante della legalità e del contrasto ai condizionamenti criminali.

Stefano Mascaro chiude la sua campagna elettorale: ‹‹ Sono un uomo libero››

Stefano MascaroROSSANO (CS) – Battute finali per Stefano Mascaro che ieri ha tenuto l’ultimo comizio di campagna elettorale nel centro storico. ‹‹Lavoreremo già da lunedì mattina perché abbiamo voglia di tornare subito a parlare con i cittadini e con la città, creando sinergie territoriali e puntando sull’innovazione›› ha detto Mascaro, ipotizzando la sua vittoria al ballottaggio di domenica 19 giugno.

 

‹‹Vogliamo che Rossano torni a volare alto, avendo il meglio in ogni settore. Usando il dialogo con la politica che conta, in un clima di concordia e sinergia per il bene di tutto il territorio. La mia coalizione è fatta da anime diverse, ma io resterò sempre me stesso e non cambierò. Ho il mio modo di essere e il mio carattere e non permetterò mai a nessuno di strattonarmi.  Per la mia squadra di governo sceglierò persone capaci e non solo fedeli. Perché credo che sia costruttivo avere una squadra con senso critico e non solo gente che dice sempre di sì. ››

Nel riferirsi al proprio avversario, Mascaro afferma di essere l’unica vera novità e di essere stato capace di unire il Pd con una buona dose di civismo. Tra gli argomenti trattati durante il comizio, programmi di governo, gestione dei tributi, emergenza lavoro, cooperazione con le imprese, dialogo con le opposizioni. Un’ultima sottolineatura Mascaro la riserva alle polemiche dei giorni scorso, in merito alle quali precisa: ‹‹ Sono state strumentalizzate delle mie affermazioni. Ritengo che un aspirante primo cittadino non possa e non debba, anche per non creare difficoltà, salutare ogni singolo cittadino da un palco di comizio. Sono una persona umile e saluto tutti, sempre. ››

Stefano Mascaro chiuderà la sua campagna elettorale con un pubblico comizio, questa sera in piazza B. Le Fosse a Rossano Scalo alle ore 20,30.

 

 

 

Elezioni Cosenza, l’analisi del voto di Formisani

COSENZA – «Le elezioni comunali del 5 giugno hanno visto la vittoria al primo turno di Occhiuto, la sconfitta netta di Guccione del PD e di Paolini del PSE. La lista di Coscarelli del Movimento 5 Stelle non decolla, va controcorrente rispetto al dato nazionale e non riesce a superare il quorum. Certo, la vittoria al primo turno può essere considerata l’effetto della messa in minoranza dell’ex sindaco con una manovra che è stata vista, forse non a torto, come una manovra di palazzo e comunque non ben spiegata alla pubblica opinione, come il voto dato ad un candidato che comunque ha prodotto o, forse, ha saputo capitalizzare le cose fatte (il termine di paragone era la giunta Perugini passata alla storia locale per quella tra le più inutili) e che, inoltre, ha utilizzato la non particolare popolarità dei due maggiori competitori. Questo sempre al netto delle considerazioni sui voti di scambio, comprati o barattati di cui in città si dice…Ma di cui mancano le prove! Alcuni hanno visto la vittoria del libero voto contro i pacchetti, che hanno forse solo cambiato padrone e sono stati confezionati con altro packaging». E’ quanto si legge nella lunga analisi del voto di Valerio Formisani, candidato sindaco di Cosenza della lista Cosenza in Comune, diffusa alla stampa attraverso una nota. «Come si fa – dice Formisani – a pensare ad un voto libero con 1000 candidati a consigliere con listoni di 15 – 8- 6 liste?  Bisogna spiegare a chi lo ha perseguito che questa è la morte della democrazia, perché si spaccia per partecipazione il mafioso controllo del voto? A questo molto dubbio sistema di controllo hanno fatto eccezione la lista del Movimento 5 Stelle e l’unica lista di sinistra Cosenza in Comune, la vera novità di queste elezioni comunali. Crediamo che il 6% del candidato sindaco Formisani e il 2,86% della lista rappresentino (nella impossibilità di raggiungere il quorum) un grande risultato ed una grande speranza. Ciò che è stato fatto con i pochi mezzi ed i due mesi di tempo è stata un’operazione politica originale per gli attori e le modalità, che rappresenta un modo, forse anche la via, per ricostruire quell’idea di sinistra di cui è tanto carente anche alla nostra Città. Deve essere detto con nettezza ed umiltà: Cosenza in Comune è l’unica lista che ha portato in questa competizione elettorale un’ idea di città diversa, basata sui concetti veri e storici della Sinistra, quelli dell’uguaglianza, della libertà, della fratellanza e della solidarietà. Vedere la città con queste lenti, significa vedere una città “altra” che sia in grado di correre con le esperienze e i tempi di oggi, senza lasciare dietro nessuno: uomo o donna, giovane o anziano, garantito o non garantito, italiano o straniero, bianco o nero, etero o di qualunque orientamento sessuale, visibile o invisibile. Questa è la città e la civiltà di cui si legge nella nostra Costituzione, ed è quello che noi di Cosenza in Comune abbiamo portato nelle piazze in questi due mesi: la voglia di avere una città finalmente diversa. Bella anche dentro, esclusiva nella sua inclusività, piena di colori, ma non quelli artificiali, che non scambi la cultura per gli eventi, il lavoro con la schiavitù del ricatto, la salute con un bene privato, la casa come il diritto di pochi, la società come un valore di mercato. Per questo il valore del 6%, perché per noi il voto disgiunto vale tanto, rappresenta un successo. L’opinione di chi pensa che la lista Cosenza in Comune sia un’effimera rappresentazione di un dejà vu o che il candidato Formisani sia semplicemente “una brava persona “ci fa solo sorridere. Fa parte della propaganda di chi pensa di mettere in un angolo le “brave persone”, solo perché non ha capito in che lingua si esprimono. Non è solo arroganza, ma ignoranza. Comunque sia e con tutte le difficoltà che avremo, noi abbiamo già ripreso i lavori di Cosenza in Comune, grazie ad un’assemblea molto partecipata, entusiasta e consapevole, che si è tenuta qualche giorno fa. A breve usciremo con un’iniziativa pubblica, perché come avevamo annunciato fin dall’inizio della campagna elettorale, il percorso del movimento, a prescindere dai risultati delle amministrative, continua. Senza ambiguità e non facendo sconti a nessuno».

Magorno agli amministratori del Pd: «Torniamo tra la gente e facciamolo giovedì 16 giugno»

MagornoCATANZARO – «Organizzare sui territori una giornata di volantinaggio e iniziative per andare incontro ai cittadini. E’ quello che ci chiede il Partito nazionale nella consapevolezza che è necessario raccontare  ciò che di buono stiamo facendo. Abbiamo mille motivi per scendere in piazza tra la gente, tanti obiettivi raggiunti e traguardi tagliati: dai diritti civili ai risultati del JobsAct, dalle riforme istituzionali fino agli investimenti su cultura e scuola, e l’elenco potrebbe continuare. Torniamo tra la gente, e facciamolo giovedì 16 giugno». È quanto afferma il segretario regionale del Pd Calabria, on. Ernesto Magorno che chiede a dirigenti, militanti e amministratori di “essere operativi” per spiegare ai cittadini il grande lavoro condotto dal Governo nazionale. Si tratta di «organizzare manifestazioni ed iniziative che risultano essere ancora più importanti perché si svolgono a pochi giorni dai ballottaggi in città importanti. Ma la data scelta – spiega ancora Magorno – è finalizzata a sottolineare anche altri risultati, come ad esempio la fine dell’Imu agricola e l’abbassamento dell’Irap sia grazie alla cancellazione della componente costo del lavoro che per l’eliminazione dell’Irap agricola. C’è molto da fare ma siamo sulla strada giusta. E, soprattutto, se non rivendichiamo noi i risultati che abbiamo ottenuto, saremo sempre in ritardo rispetto alla narrazione delle opposizioni che descrivono l’Italia come un Paese pieno di problemi e privo di speranze. Vi chiedo di essere protagonisti di questo sforzo – sollecita militanti, dirigenti e amministratori democratici -. Quella di giovedì 16 è un’occasione stare insieme in mezzo ai cittadini».

Magarò su Padre Fedele: «Adesso torni a celebrare messa»

«Ho trascorso la mia fanciullezza nel convento dei francescani a Castiglione Cosentino, per questo  conosco Padre Fedele da oltre quarant’anni. Ne ho sempre apprezzato l’impegno nei confronti delle persone più bisognose ed indigenti ed il lavoro instancabile prestato al servizio della comunità». Così Salvatore Magarò, già consigliere regionale della Calabria e presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la Legalità. «L’immagine caritatevole di Padre Fedele Bisceglia ha varcato i confini nazionali attraverso l’organizzazione di missioni nei paesi più poveri, soprattutto in Africa centrale. Nel gennaio del 2006 appresi con incredulità la notizia del suo arresto. A quelle accuse infamanti non ho mai creduto tanto che nell’immediatezza della sua carcerazione, mi sono recato nella sua cella presso la casa circondariale per manifestargli vicinanza e affetto. Ho testimoniato in suo favore nel corso del processo e la correttezza delle mie posizioni è stata sancita dalla Suprema Corte. Oggi che questo calvario giudiziario si è finalmente concluso e che l’immagine di Padre Fedele è stata definitivamente riabilitata – afferma Magarò – auspico che gli venga restituita la facoltà di celebrare messa e che possa tornare a dirigere l’Oasi Francescana, la straordinaria opera che il frate ha costruito grazie alla generosità di tutti i cosentini».

Cosenza, Occhiuto pronto a ripescare Salerno e Caruso

COSENZA – Sta già lavorando alla nuova giunta Mario Occhiuto, ansioso di recuperare il tempo perduto. Per quattro mesi è rimasto fuori dalla stanza dei bottoni, costretto a cedere il timone al Commissario prefettizio Carbone dalla sfiducia votata dalla maggioranza dei consiglieri comunali che hanno determinato a febbraio la fine anticipata dell’amministrazione. Adesso che Occhiuto è tornato al comando, non vede l’ora di riprendere a governare. E spera di poter presto inaugurare le più importanti opere avviate durante il periodo di sindacatura. Piazza Bilotti in primis, ma anche il Ponte di Calatrava ed il Planetario. Intanto però, bisognerà definire la squadra. Ci saranno molte riconferme. Del resto è anche merito dei propri stretti collaboratori se il riconfermato primo cittadino ha potuto raccogliere un consenso tanto ampio nelle elezioni del 5 giugno. Al fianco del neo eletto sindaco dovremmo ritrovare Luciano Vigna nei panni di assessore al bilancio e Carmine Vizza con le deleghe all’ambiente. Quasi scontato anche l’ingresso in giunta di Rosaria Succurro con le deleghe alla comunicazione e allo spettacolo. Se dovesse essere riconfermata anche Loredana Pastore, per effetto dell’incompatibilità dei ruoli di assessore e consigliere, farebbero il loro ingresso nell’assise comunale i primi dei non eletti della lista Mario Occhiuto sindaco, vale a dire Anna Rugiero e Gisberto Spadafora. Questo meccanismo potrebbe favorire la nomina nell’esecutivo anche di Francesco Spadafora, il più votato con 907 preferenze, e di Davide Bruno, che nella precedente consiliatura ha ricoperto la carica di assessore alla legalità, trasparenza ed imprenditorialità giovanile, così da consentire l’approdo in consiglio comunale, nelle file di Forza Cosenza, di Carmelo Salerno, coordinatore cittadino di Forza Italia, e di Francesco Caruso. Entrambi, per sostenere Mario Occhiuto, non hanno esitato a rompere i loro consolidati rapporti con Giacomo Mancini. L’ottima affermazione della lista Cosenza Positiva, ispirata da Fausto Orsomarso, potrebbe portare il giovane avvocato Giuseppe D’Ippolito sulla poltrona di presidente del consiglio comunale, ambita anche da Michelangelo Spataro. Per il ruolo di vicepresidente che spetta all’opposizione, ci sono due donne in pole position. Bianca Rende e Francesca Cassano.

Guccione resta in consiglio comunale e annuncia: «Ricostruiamo il rapporto con la città»

COSENZA – Carlo Guccione si è presentato alla stampa, questa mattina per compiere una prima analisi del risultato ottenuto alle elezioni amministrative di Cosenza. «Avrei preferito parlare dopo i ballottaggi, ma ho ritenuto necessario fare delle puntualizzazion – esordisce – Intanto auguri al Sindaco, come in tutte le competizioni elettorali, bisogna avere rispetto delle decisioni del popolo. Ho accettato una sfida impossibile e non me ne pento, non chiedo le teste di nessuno. C’è chi ha combattuto sulla trincea, chi ha votato dall’altra parte». Non rinuncerà alla carica di consigliere comunale, ha tenuto a precisare, perché attraverso questo ruolo vuole mantenere l’impegno verso la città, iniziando col ricostruire un rapporto con i cittadini, un percorso intrapreso che non vuole lasciare a metà e che deve portare avanti soprattutto per i tanti giovani che in questa campagna elettorale si sono impegnati e per il suo amore verso il capoluogo bruzio. Non si è pentito della scelta di scendere in campo e rifarebbe tutto daccapo. Ma ci sono pure le ammissioni di problematiche emerse fin dalla caduta di Mario Occhiuto perché, in quel momento, lo schieramento si è diviso, ha affermato Carlo Guccione. Il risultato elettorale ha fatto emergere per Guccione un altro dato, la mancanza di  un progetto politico e di governo. Ora a Cosenza si prospetteranno tempi difficili ma il PD ha una grande capacità, quella di recuperare spazio affinché  a Cosenza ritorni ad amministrare il centro sinistra. Da questo momento in poi si lavorerà nel portare avanti tutto quello che è stato detto e programmato durante la campagna elettorale ad iniziare dalla realizzazione delle grandi opere come la metrotranvia ed il nuovo ospedale a vaglio lise. Ecco uno stralcio delle dichiarazioni di Guccione raccolte da Fiorenza Gonzales.