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Comune di Lamezia Terme, confermato scioglimento. Si torna alle urne il 10 novembre

LAMEZIA TERME (Cz) – Si tornerà alle urne il 10 novembre a Lamezia Terme per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale. A stabilirlo è la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato lo scioglimento degli organi amministrativi della città. L’udienza di merito, in seduta pubblica, si era svolta lo scorso 19 settembre. I giudici di Palazzo Spada hanno accolto, infatti, il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Catanzaro contro la sentenza del Tar dello scorso febbraio che aveva, temporaneamente, fatto tornare in carica l’ex sindaco Paolo Mascaro, del centrodestra, eletto nel giugno del 2015. Il comune di Lamezia Terme, al terzo scioglimento degli organi elettivi, sindaco e assemblea, per infiltrazioni mafiose, era stato commissariato nel 2017. In precedenza analoghi provvedimenti di commissariamento erano stati adottati nel 1991 e nel 2001. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà il 24 novembre.

Pierini salva il Cosenza nel recupero: con il Livorno è 1-1

COSENZA – LIVORNO 1-1

COSENZA (3-5-2): Perina 5,5; Idda 5,5 Monaco 6 Legittimo 5,5; Corsi 5,5 Sciaudone 5,5 Greco 5,5 Kanoutè 5,5 (1’ st Broh 5,5) Lazaar 6 (38’ pt Baez 5,5); Machach 5 (14’ st Pierini 6,5) Rivierè 5. In panchina: Saracco, Capela, Carretta, D’Orazio, Trovato, Kone, Bittante. Allenatore: Braglia 6.

LIVORNO (3-4-2-1): Zima 6; Di Gennaro 6 Bogdan 6 Boben 6; Del Prato 6 Luci 6,5 Agazzi 6 Porcino 6,5 (27’ st Gasbarro sv); Marras 6,5 Marsura 7 (30’ st Murillo sv); Raicevic 6,5 (24’ st Mazzeo 6). In panchina: Ricci, Plizzari, Braken, Stoian, Ruggiero, Gonnelli, Morganella, D’Angelo, Rizzo. Allenatore: Breda 6,5.

ARBITRO: Ros di Pordenone 6.

MARCATORI: 6’ st Marsura (L), 49’ st Pierini (C).

NOTE: spettatori 6.323 di cui 26 ospiti. Ammoniti: Monaco, Greco (C), Porcino (L). Angoli: 6-2. Recupero: 3′ pt, 4′ st.

COSENZA – Termina in parità la gara tra Cosenza e Livorno con Pierini che sul finire ribalta un match dominato in lungo e in largo dalla compagine avversaria.

Voglia di rivalsa in casa Cosenza dopo l’ultima sconfitta subita a Benevento grazie alla rete nel finale firmata Armenteros. Braglia ritorna in panchina, dopo le due giornate di squalifica, e propone il 3-5-2 con qualche novità. Dal primo minuto Lazaar come quinto di centrocampo: davanti la coppia Machach-Rivière. Il Livorno risponde con il 3-4-2-1 mandando in avanti Marras e Marsura dietro Raicevic. Toscani vittoriosi nell’ultimo confronto contro il Pordenone. Morganella in panchina, al suo posto Del Prato (foto Farina).  

Tante le occasioni per il Livorno ma con il Cosenza è 0-0

Inizia subito forte il Cosenza che ha la ferma intenzione di giocare in ottica offensiva. Trema la difesa dei rossoblù con un tiro di Agazzi deviato in angolo. Altro pericolo con l’occasione del Livorno con un tiro all’incrocio dei pali di Luci: in un minuto doppio tiro per i ragazzi di Breda. Azione personale di Lazaar al 18’ con un tiro dai 35 metri sul quale Zima si oppone senza problemi. 

Il Livorno attacca maggiormente dal lato sinistro del rettangolo di gioco. Diagonale di Raicevic con un movimento in profondità che non impensierisce Perina al minuto 31. Lazaar è costretto ad uscire causa infortunio: al suo posto entra Baez. Errore difensivo e grande rischio con Raicevic che tocca in malo modo al 40’. Marsura spreca in avanti un rigore in movimento: altra chance importante per il Livorno. Intervento decisivo di Perina sul tiro dalla distanza di Porcino. Dopo tre minuti arriva il fischio dell’arbitro: più Livorno che Cosenza. 

Marsura gela il “Marulla”

Il Cosenza costretto al secondo cambio causa problema fisico: esce Kanoutè ed entra Broh. Con questo cambio Braglia opta per il 4-3-3 in corso d’opera. Marsura approfitta dell’uscita di Perina e dopo un’azione rocambolesca la mette sotto la traversa. Livorno ancora in avanti con Raicevic che tenta di approfittare del momento negativo dei padroni di casa. Braglia si gioca l’ultima chance con Pierini al posto di Machach. 

Chiusura tempestiva di Perina sul tiro di Marras dalla sinistra al minuto 18 della ripresa. Palla quasi sulla linea di porta dopo una conclusione debole di Pierini: la difesa ospite si salva. Mazzeo è il primo cambio di Breda al posto di Raicevic. Mischia in area del Livorno ma Pierini ancora una volta non riuscire a mandarla in porta. Breda si chiude con Gasbarro al posto di Porcino. Si passa al 5-4-1 in casa toscana per l’ingresso di Murillo al 30’. 

Pierini, tiro a giro e palla in rete

La roccaforte del Livorno si chiude a riccio evitando qualsiasi azione dei padroni di casa. Greco fa girare la sfera sul secondo palo di Zima: al 40’ palla fuori. Ultimi minuti durante i quali i silani si lanciano in avanti alla disperata ricerca del pari. Sciaudone prova il colpo di piatto ma la posizione era alquanto proibitiva. L’arbitro decreta 4 minuti di recupero. Murillo la manda fuori di poco al 47’. Tiro a giro di Pierini efficace e palla sotto l’incrocio per il pari per il pari definitivo. 

Alessandro Artuso

Truffa con la simulazione di acquisti. Indagate quattro persone

POLISTENA (RC) – Beni mobili ed immobili per 150 mila euro sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Taurianova a quattro persone A.R., di 36 anni, D.F (33), D.S. (46) e S.D. di 35 anni, indagati per appropriazione indebita, ricettazione e indebito utilizzo di carte di credito. I quattro, tre dei quali dipendenti per diverso tempo di una stazione di servizio di Polistena avrebbero attuato un sistema di pagamenti fraudolenti per appropriarsi di circa 200 mila euro. In particolare la truffa sarebbe stata realizzata attraverso 240 transazioni fittizie utilizzando carte di credito “multicard” intestate alla società per la quale lavorava un complice simulando l’acquisto di carburanti, lubrificanti e altri prodotti. I documenti contabili giornalieri delle società venivano falsati modificando voci di spesa e incasso e nascondendo i contanti. Così si facevano risultare solo le transazioni con la “multicard”. Sequestrate 5 auto, 2 immobili, un terreno e rapporti finanziari.

La Reggina conquista il secondo posto: 2-0 alla Vibonese

REGGINA – VIBONESE 2-0

REGGINA (3-5-2): Guarna; Loiacono, Bertoncini, Rossi; Garufo, Bianchi (32′ st Sounas), De Rose (1′ st Salandria), Bellomo, Rubin (12′ st Bresciani); Reginaldo (12′ st De Francesco), Doumbia (25′ pt Corazza). In panchina: Farroni, Lofaro, Blondett, Gasparetto, Marchi, Paolucci, Rivas. All.: Toscano.

VIBONESE (4-3-3): Greco; Ciotti, Redolfi, Malberti, Tito; Tumbarello (46′ st Maniscalchi), Petermann (32′ st Pugliese), Prezioso (32′ st Rezzi); Emmausso (1′ st Berardi), Bernardotto, Bubas (41′ st Allegretti). In panchina: Mengoni, Quaranta, Del Col, Di Santo, Gualtieri. All.: Modica.

ARBITRO: D’Ascanio di Ancona

NOTE: Ammoniti: De Rose (R), Toscano (R), Prezioso (R), Berardi (V), Malberti (V). Recupero: 2′ pt, 4′ st

MARCATORI: 11′ pt aut. Malberti (R), 1′ st Corazza (R)

 

REGGIO CALABRIA – La Reggina riprende la propria marcia e conquista il derby con la Vibonese. Gli amaranto tornano alla vittoria e si assestano al secondo posto, un punto dietro la Ternana capolista.

Il copione è chiaro già dai primi minuti, con gli uomini di Toscano padroni del campo. Il primo gol arriva dopo appena dieci minuti: sugli sviluppi di un corner un tacco di Reginaldo genera una serie di rimpalli. Un tocco sfortunato di Malberti sorprende il proprio portiere e così la Vibonese si trova a rincorrere. Consapevole della propria superiorità la Reggina prova ad amministrare, specie con i piedi sensibili di Bellomo, senza però creare grattacapi agli ospiti.

Nel secondo tempo però gli amaranto ripartono a mille e chiudono la pratica dopo nemmeno un minuto: Reginaldo riceve in area, controlla e spiana la strada al tiro di Corazza che timbra il quarto gol stagionale. Come nel primo tempo, i padroni di casa provano a raffreddare la partita per non correre rischi. Da segnalare un tiro senza pretese di Salandria e un giallo per proteste a Toscano.

Termina così un derby poco spettacolare ma davvero fruttifero per la Reggina. Per la Vibonese invece è la terza sconfitta stagionale.

Minuti finali ancora fatali per il Cosenza: altro KO a Benevento

BENEVENTO – COSENZA 1-0

BENEVENTO (4-4-2): Manfredini 6; Maggio 6,5 Volta 6 (1’ st Antei 6) Caldirola 6 Letizia 6; Hetemaj 6 Villa 6 Improta 6,5 (25’ st Kragl 6) Insigne 6; Coda 6 Sau 6 (36’ st Armenteros 6,5). In panchina: Montipò, Gori, Del Pinto, Gyamfi, Di Serio, Tello, Tuia, Basit, Vokic. Allenatore: Inzaghi 6,5.

COSENZA (3-5-2): Perina 6,5; Idda 5,5 Monaco 6 Legittimo 6; Corsi 6,5 Bruccini 5,5 Greco 5,5 Kanoutè 6 (32’ st Sciaudone sv) Baez 6; Machach 6 (13’ st Pierini 5,5) Rivière 6 (18’ st Carretta 5,5). In panchina: Saracco, Lazaar, Capela, Broh, D’Orazio, Trovato, Bittante. Allenatore: Occhiuzzi 6.

ARBITRO: Dionisi di L’Aquila 6.

MARCATORE: 48’ st Armenteros (B). 

NOTE: spettatori 9.824 di cui 347 ospiti. Ammoniti: Coda (B), Rivière, Kanoutè, Idda, Perina, Greco (C). Angoli: 6-3. Recupero: 2‘ pt, 6‘ st. 

BENEVENTO – Minuti finali che ancora non sorridono al Cosenza: tre sconfitta consecutiva in casa del Benevento. Una classifica che parla di un punto in quattro gare (foto sito ufficiale). 

Benevento in campo con il 4-4-2 mentre il Cosenza opta per il 3-5-2. Campani che lasciano in panchina Tello mentre i calabresi rinunciano a Lazaar e Sciaudone dal primo minuto. Assenti in casa Cosenza Schiavi e Litteri causa problemi fisici. L’intenzione dei calciatori ospiti è quello di rimediare alla sconfitta subita contro il Pescara

Benevento-Cosenza, primo tempo equilibrato 

Il primo tiro della gara lo realizza Kanoutè che, però, non inquadra la porta difesa da Manfredini. Rivière si accentra lasciando partire un tiro al 7’ mentre successivamente è la volta di Kanoutè.  Il Benevento prende il pallino del gioco mediante un possesso palla prolungato: i rossoblù fanno muro chiudendo ogni spazio. Al 19’ colpo di testa di Coda con conseguente parata di Perina che si oppone sulla destra della porta. 

Clamorosa occasione per Improta che al 31’ sbaglia da pochi metri mandando la sfera fuori. Inzaghi sbraita a gran voce poiché lamenta, da parte dei propri calciatori, una condotta del primo tempo non ottimale. Il Cosenza risulta essere compatto. Nel frattempo l’arbitro assegna 2 minuti di recupero. Maggio cerca l’azione personale calciando centralmente: blocca Perina. 

Entra Armenteros e fa esplodere il “Vigorito”

Riparte la gara e primo cambio per il Benevento: esce Volta ed entra Antei. Improta fa tremare la difesa con una potente conclusione che, però, termina fuori. Anche il Cosenza sceglie di cambiare facendo uscire Machach al posto di Pierini. Ottimo intervento in chiusura di Corsi sulla conclusione di Sau. Altro cambio dei rossoblù: esce Carretta ed entra Rivière. Forze fresche del Bevento mediante Kragl che sostituisce Improta. Inzaghi  ci prova in avanti alla ricerca del risultato. 

Kanoutè è costretto ad abbandonare il campo lasciando spazio a Sciaudone: si resta fermi al 3-5-2. Fisicità nel Benevento con Armenteros che entra al posto di Sau. Partita piuttosto intensa nel finale con 6 minuti aggiuntivi. Nel finale il nuovo entrato colpisce a freddo la difesa giallorossa: Armenteros fa esplodere lo stadio “Vigorito”. 

Alessandro Artuso

‘ndrangheta, sequestrati beni per 1,1 Mln

ROSARNO (REGGIO CALABRIA) – I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno confiscato beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa un milione e 100 mila a Giovanni Battista Cacciola, 55 anni, di Rosarno, attualmente detenuto.

Ritenuto affiliato all’omonima cosca di Rosarno, Cacciola è stato condannato per porto e detenzione di armi, ricettazione, associazione a delinquere, associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sequestro di persona e riduzione in schiavitù.

La confisca trae origine dalle indagini che hanno portato alla luce l’esistenza di un gruppo criminale dedito alla commercializzazione di droga con ramificazioni anche nel nord Europa. I beni confiscati sono un’azienda agricola, un bar, 4 immobili, alcuni terreni risultati oggetto di sovvenzione comunitaria Pac, rapporti bancari e prodotti finanziari.

Trasportava 55 kg di marijuana, arrestato

VILLAPIANA (CS) – Un 47enne di Catania, A.C., è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Corigliano con l’accusa di detenzione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.

L’uomo viqggiava sulla statale 106 con 55 chili di marijuana suddivisi in 10 sacchi, nascosti in un furgone con del materiale edile.

L’arresto è avvenuto nel corso di un normale posto di controllo che i carabinieri di Villapiana hanno espletato lungo la statale 106 quando i militari hanno fermato un furgone Renault Traffic condotto dall’uomo che ha detto di essere un muratore e di trasportare materiale edile verso la Sicilia.

Gli uomini dell’Arma, muovendo il materiale posto sul cassone, hanno notato dei grossi involucri da cui proveniva odore di marijuana. I carabinieri hanno quindi approfondito il controllo portando il mezzo in caserma dove sono stati trovati i dieci sacchi con la marijuana. Secondo i militari, se venduta, la sostanza avrebbe fruttato oltre 300 mila euro.

Scontro auto – pulmino, morto cittadino svedese

BRANCALEONE (RC) – Una persona è morta ed altre due sono rimaste ferite nello scontro, avvenuto sulla statale 106, a Brancaleone, tra un’auto Fiat 500 ed un pulmino adibito al trasporto di persone furgone.

La vittima è Alsker Knut, di 74 anni, di nazionalità svedese.

L’incidente si è verificato in un tratto del vecchio tracciato non ancora oggetto di ristrutturazione, poco distante dal centro abitato del comune ionico. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco per rimuovere i due automezzi. La statale è stata chiusa temporaneamente per consentire i soccorsi e poi per la rimozione dei mezzi.

Cosenza, precari licenziati manifestano su tetto ospedale

COSENZA – Alcuni lavoratori precari dipendenti della cooperativa Coopservice che fornisce servizi esternalizzati di assistenza all’Azienda ospedaliera di Cosenza per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento, sono saliti sul tetto dell’ospedale civile dell’Annunziata per  richiamare l’attenzione sulla loro situazione.

Gli operatori socio-sanitari hanno forzato la vigilanza e sono riusciti ad arrivare al tetto dell’edificio sul quale hanno appeso uno striscione con la scritta “è una vergogna”.

Dopo 25 anni di precariato, sono ottanta i lavoratori che hanno chiesto di essere ricevuti dal nuovo manager dell’Azienda Giuseppina Panizzoli. Sul tavolo la convenzione tra la stessa Azienda e la cooperativa emiliana che è scaduta a luglio.

Il Pescara vince al “Marulla”, Cosenza beffato nel finale da Galano

COSENZA – PESCARA 1-2

COSENZA (4-3-3): Perina 6; Corsi 6 Monaco 6 Capela 5,5 Lazaar 6,5 (1’ st Legittimo 5,5); Bruccini 5,5 Kanoutè 7 Sciaudone 6,5; Carretta 5 (1’ st Kone 5,5) Pierini 6 Baez 6 (31’ st Rivière sv). In panchina: Saracco, Idda, Broh, Schiavi, Machach, Trovato, Bittante. Allenatore: Occhiuzzi 6.

PESCARA (4-3-3): Fiorillo 6; Vitturini 6 Scognamiglio 6,5 Campagnaro 6 (45’ pt Drudi 6) Masciangelo 6; Machin 6,5 Palmiero 5,5 (24’st Kastanos 6,5) Memushaj 6,5; Galano 7 Tumminello 6,5 (40’ pt Maniero 5) Di Grazia 6,5. In panchina: Kastrati, Del Grosso, Cisco, Brunori, Ciofani, Zappa, Busellato, Ingelsson, Bocic. Allenatore: Zauri 6.

ARBITRO: Illuzzi di Molfetta 5.

MARCATORI: 30’ pt Tumminello rig.(P), 24’ st Sciaudone (C), 43’ st Galano (P).

NOTE: spettatori 8.053 di cui 52 ospiti. Ammoniti: Kone (C), Masciangelo, Palmiero (P). Angoli: 7-1. Recupero: 4‘ pt, 6‘ st.

COSENZA – Sfata il tabù del “Marulla” il Pescara che vince a Cosenza dopo ventuno anni (foto Farina). Decisiva la marcatura nel finale di Galano. La sfida si decide a pochi giri di lancette dal termine. 

Il Cosenza torna a giocare davanti al proprio pubblico dopo la pausa della Nazionale e affronta il Pescara di mister Zauri. I silani optano per il 4-3-3 ma devono rinunciare a Litteri e anche a Greco (problema a un piede). Il Pescara gioca con il medesimo modulo degli avversari nonostante abbia qualche problema sulle fasce: out Balzano e Greco. I rossoblù sono reduci dalla sconfitta subita contro la Salernitana al “Marulla”. Gli abruzzesi, invece, hanno vinto davanti al proprio pubblico contro il Pordenone. 

Pescara avanti contro il Cosenza: Tumminello segna su rigore 

Marco Tumminello (Cosenza - Pescara)La gara vede entrambe le squadre scrutarsi nei primi minuti di gioco. Cross al centro di Lazaar al 5’ ma Carretta non riesce nel tiro di controbalzo e la palla termina fuori. Grande azione personale di Kanoutè che fa fuori quattro avversari e prova il tiro in diagonale: Fiorillo manda in corner al minuto 11. Continua ad attaccare la squadra di Braglia, quest’oggi squalificato, mentre gli ospiti provano scambi nello stretto e possesso palla ragionato. 

Di Grazia sposta il pallone ma un incrocio di gambe trova quelle di Sciaudone: l’arbitro indica il dischetto. Sulla massima punizione decretata si reca Tumminello che segna il terzo gol in stagione. Galano ha l’occasione del 2-0, sull’assist di Memushaj, ma la sfera esce. Reazione del Cosenza con un palla filtrante di Lazaar al 36’ sulla quale Bruccini non arriva per una questione di pochi centimetri. Tumminello si fa male: al suo posto l’ex Maniero. Anche Campagnaro lascia il campo per problema muscolare ed ecco l’esordio di Drudi prima dei 4 minuti di recupero. 

Sciaudone dalla distanza, Galano gela il “Marulla”

Doppio cambio per il Cosenza a inizio ripresa: escono Lazaar e Kone ed entrano Legittimo e Carretta. L’occasione del pari arriva sui piedi di Bruccini che al 12’ manca la rete mandandola alta. Kanoutè fa fuori ancora una volta diversi avversari e per poco non beffa il portiere del Pescara. I calabresi non demordono e al 24’ trovano l’1-1 grazie alla giocate di Sciaudone da fuori area. Ultimo cambio del Pescara con Palmiero che entra Kastanos per problemi fisici. 

Anche dalla panchina si muove qualcosa: entra Rivière al posto di Baez. Forze nuove per i calabresi alla ricerca della rete. Tiro cross di Legittimo e palla in corner concessa da Fiorillo. Torna avanti il Pescara con un colpo di Kastanos sul quale Galano si trova abilmente davanti a Perina: gelato lo stadio rossoblù e terzo gol in altrettante gare per l’ex Foggia. L’arbitro assegna sei minuti di recupero. Brivido finale con tiro di Corsi e conseguente respinta di Kastanos che non permette al calciatore di avere la meglio.  

Alessandro Artuso