Archivi tag: raffaele cannizzaro

Cannizzaro riceve delegazione Pd

CATANZARO – Una delegazione del Partito democratico, questa mattina, ha incontrato il prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro per fare il punto sulle questioni della legalità e della sicurezza nel Capoluogo di regione e nella provincia. Un incontro istituzionale, sollecitato dalla segreteria provinciale del Pd guidata da Enzo Bruno – a cui hanno preso parte i deputati Ernesto Magorno ed Alfredo D’Attorre, i consiglieri regionali e i consiglieri comunali Vincenzo Capellupo, Franco Passafaro e Lorenzo Costa – che riprende il dialogo avviato nei mesi scorsi con il predecessore di Cannizzaro, il prefetto Reppucci, ma che oggi si carica di ulteriore preoccupazione alla luce degli sviluppi giudiziari che interessano il Comune di Catanzaro. L’incontro in prefettura è stato preceduto da una riunione con i segretari di circolo della città, il gruppo consiliare comunale e i consiglieri regionali.

“Noi siamo preoccupati – afferma Ernesto Magorno – di quello che sta accadendo in Calabria: il commissariamento di Reggio Calabria, le questioni che riguardano la Giunta regionale e il suo presidente, e per finire le questioni che riguardano Catanzaro. Più in generale c’è una immagine della Calabria che riflette una preoccupante situazione di degrado. Il Pd – afferma ancora Magorno – ha anche il dovere di mettere in campo un progetto, una proposta che riparta dalla buona esperienza della candidatura a sindaco di Salvatore Scalzo, ma anche della buona esperienza amministrativa del sindaco Rosario Olivo, con contenuti ancora più forti che possano consentire al centrosinistra di ritornare a governare in questa città”. Sempre Magorno, nella veste di componente della commissione nazionale Antimafia, ha ribadito che nei prossimi giorni quanto sta accendo al Comune di Catanzaro sarà all’attenzione della commissione nazionale antimafia su sollecitazione dei componenti calabresi dell’organismo parlamentare.

“La presenza del segretario regionale Magorno indica il fatto che noi immaginiamo che la costruzione della nuova Calabria parta da qui, dal Capoluogo di regione – ha esordito Alfredo D’Attorre.  Noi crediamo che la costruzione di un’alleanza civica che unisca tutta le forze sane della regione sia una condizione essenziale per ripartire. E ci rivolgiamo anche a quelle persone oneste e perbene che hanno sostenuto queste fallimentari esperienze amministrative: è il momento di cambiare pagina e a collaborare ad un progetto di cambiamento perché Catanzaro e la Calabria meritano altro”.

Il rettore Latorre sul caso Rende

(RENDE)- Giovanni Latorre, discusso Rettore dell’Unical, saputo che il Ministro degli Interni Alfano non scioglierà il comune di Rende, ha affermato:

“Sono felice, come cittadino in primo luogo e poi come rettore dell’Università della Calabria, per il decreto con il quale il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha confermato quello che tutti abbiamo sempre saputo: vale a dire che Rende era e rimane una realtà amministrativa esemplare, depositaria di una tradizione di buon governo che ha fatto scuola non solo in Calabria e che, soprattutto, con la ‘ndrangheta non ha mai avuto niente da spartire. Oggi sono lieto di veder confermato l’auspicio, che poi era anche e soprattutto il mio forte convincimento, espresso nei mesi scorsi, che la vicenda di Rende potesse chiarirsi presto e la sua quotidianità tornare alla dimensione qualificata e operosa di sempre. Rende avrà certamente problemi da risolvere, come ogni città che ha conosciuto lo sviluppo e la crescita che essa ha fatto registrare negli ultimi decenni, ma ha dalla sua parte un patrimonio di competenze, di esperienze, di impegno civile e culturale che la mettono al riparo da qualunque rischio di inadeguatezza e ritardi rispetto alle aspettative dei cittadini. Soprattutto, ripeto, è una realtà urbana ricca di positività e di peculiarità attraverso cui ha preso corpo un disegno strategico moderno e lungimirante, di cui è parte centrale anche l’Università della Calabria. In questo momento, perciò, desidero esprimere la mia soddisfazione per la decisione del ministro Alfano a quanti operano oggi perché Rende continui ad esprimersi ai livelli di sempre, ma  rivolgere anche un pensiero a chi ha creato le premesse e, via via, le condizioni di contesto affinché la storia amministrativa della città fosse quella che tutti conosciamo e apprezziamo”.

Tanta contentezza e fiducia attanagliano le parole di Latorre. In questi mesi però, una Commissione nominata dal Prefetto Raffaele Cannizzaro ha lavorato su eventuali infiltrazioni mafiose in Comune e alcuni amministratori sono finiti in manette. La situazione cittadina resta quindi molto delicata.

 

Delegazione comunale di centrosinistra dal prefetto Cannizzaro

CATANZARO – Visita di cortesia al massimo rappresentante del governo sul territorio, il prefetto Raffaele Cannizzaro a Catanzaro da qualche settimana, dei rappresentanti dei gruppi consiliari del Comune di Catanzaro, del centrosinistra. Infatti, una delegazione composta dal capogruppo del Pd, Salvatore Scalzo, dal vice presidente del consiglio comunale e capogruppo dei Socialoisti-Ecologisti, Roberto Guerriero, il capogruppo di Sel, Antonio Giglio, il capogruppo di Italia dei Valori, Domenico Iaconantonio, e il consigliere del Pd, Vincenzo Capellupo, hanno incontrato il prefetto per augurargli buon lavoro e portare alla sua attenzione alcune problematiche, all’insegna della massima collaborazione. La figura del prefetto, secondo il consiglieri del centrosinistra, rappresenta una presenza forte delle istituzioni e deve essere supportata e sostenuta.

I temi in primo piano, secondo il capogruppo del Pd Scalzo, sono la sanità e la sicurezza, ma anche il sistema generale sanitario, il ruolo dell’università e il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Il richiamo immediato è alla vertenza della Fondazione Campanella, che il prefetto Cannizzaro sta seguendo con la massima attenzione dal primo momento del suo insediamento.

 

A rischio il festival di Altomonte

ALTOMONTE (CS) – Il noto centro turistico del cosentino, come tanti comuni italiani, rischia di non poter più svolgere in maniera adeguata le sue funzioni amministrative per colpa dei vincoli del Patto di stabilità imposto dall’Europa.

Il Comune di Altomonte pur non avendo debiti e con un bilancio sostanzialmente attivo si trova come tanti piccoli enti nell’impossibilità di spendere i fondi disponibili.

Non si possono neanche fare piccoli interventi di manutenzione, come tappare le buche sulle strade, intervenire sulle reti idriche e fognarie e sostenere i servizi sociali necessari per la dignità e il sostentamento di alcune famiglie bisognose.

Quest’anno è in forse anche il Festival di Altomonte, importante volano culturale ed economico dell’intero comprensorio. Il progetto per il Festival è risultato vincitore del bando regionale, ottenendo 98.000 euro di finanziamenti per l’anno 2013 e 100.000 euro per l’anno 2014.

Il comune ha inoltre già raccolto circa 80.000 euro di sponsorizzazione privata, ma nonostante queste risorse siano già disponibili senza costi a carico dello Stato italiano, probabilmente non potranno essere spese per il Patto di stabilità.

“Per l’immediata revisione di queste norme e di altre quali: il rinvio della TARES al 2014 e la restituzione ai comuni del 70% del tributo sugli stabilimenti industriali e delle attività produttive, di cui oggi indebitamente si appropria lo stato – concludono il sindaco Coppola insieme al sindaco di Acquaformosa Giovanni Manoccio – alla riunione di domani dei sindaci della Provincia di Cosenza con il Prefetto Raffaele Cannizzaro, proporremo a tutti i colleghi di adottare semplici, ma dirompenti iniziative di protesta che, se applicate in tutta Italia contemporaneamente metteranno in grave difficoltà il Governo e il Ministero degli Interni. Un vero e proprio sciopero delle funzioni essenziali dei sindaci e dei comuni che potrebbe paralizzare lo Stato italiano”.

Una scultura in ricordo di Sergio Cosmai

Cosenza – Un pomeriggio, quello appena trascorso, all’insegna del ricordo e della memoria, un ricordo che prende il nome di Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza, barbaramente ucciso dalla ‘ndrangheta mentre, il 12 marzo del 1985, percorreva con la sua macchina quel tratto di strada del centro cosentino che oggi prende il suo nome. La cerimonia in suo onore è stata organizzata dal Comune di Cosenza a dimostrazione che il tempo non cancella ma rafforza le convinzioni, che i deplorevoli atti non vengono dimenticati semmai condannati e che la lotta al mostro nero deve essere pane quotidiano e non una volontà sporadica.

Oggi pomeriggio la riconoscenza, l’amore e l’ammirazione per Sergio Cosmai hanno preso forma in un’opera realizzata dall’artista Maurizio Orrico; tre uomini stilizzati con in pugno delle pistole sorgono al centro della rotonda che permette l’accesso su Viale Cosmai, tre sculture in acciaio al carbonio raffigurano l’ombra della ‘ndrangheta, il suo potere che accresce grazie all’omertà e il sangue di vittime innocenti che quotidianamente vengono selvaggiamente uccise. Le tre statue sono sì armate ma volutamente circondate da alcune frasi scritte da Cosmai in un suo diario, frasi da cui trapela il suo coraggio, la sua devozione alla legalità, la sua costante lotta alla ‘ndrangheta che noi tutti dobbiamo caparbiamente portare avanti.

Parenti, amici, cittadini, tante le persone accorse sul Viale per presenziare all’evento; volti tristi, amareggiati per un’assenza che è sempre più pesante, per un non esserci che non si riesce a

Il Sindaco Mario Occhiuto e la famiglia Cosmai

sopportare, per una mancanza che difficilmente si riuscirà a colmare e ciò si deduce dall’emozione della vedova Cosmai Tiziana che ha affermato “Ringrazio le istituzioni locali per aver mantenuto le promesse e questo per noi è già una piccola vittoria. La memoria è qualcosa di astratto ma ci sono dei simboli che riportano alla mente alcune vite spezzate drammaticamente. Deve rimanere in noi una voglia di ricerca che non deve essere isolata, perché l’isolamento uccide, la condivisione ci salva”.

La cerimonia è stata presenziata anche da Monsignor Nunnari che ha concesso la sua benedizione, dal Prefetto Raffaele Cannizzaro e dal Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha asserito “Oggi vogliamo ricordare una figura a cui Cosenza è molto legata. Il nostro impegno è nella memoria e la memoria deve restare viva”.

“Ho visto un uomo chiuso in un ottuso orgoglio. Un uomo che non vede oltre la propria persona e il proprio interesse, del tutto incapace di innalzarsi ad eccelse idealità, timido della verità. Ho paura che anche il mio rigagnolo finirà col riversarsi nello stesso fiume se non troverà un nuovo corso da seguire” Sergio Cosmai 1965.

Annabella Muraca

Incontro tra il sindaco di Cassano all’Ionio e il prefetto di Cosenza sulla “questione salute”

COSENZA- Il Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro ha incontrato stamani, nella sede del Palazzo del Governo a Cosenza, il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso, il Commissario straordinario per l’Emergenza Ambientale Vincenzo Speranza e taluni rappresentati del Comitato civico   per la difesa della salute e dell’ambiente che sabato scorso avevano manifestato davanti ai cancelli della discarica di Cassano allo Jonio, in contrada ‘la Silva’, contro il conferimento di rifiuti da parte di  altri comuni non previsti in un precedente accordo con l’Ufficio del Commissario per l’Emergenza Ambientale. Per il Comune di Cassano All’Ionio presenti anche il Responsabile del Settore Lavori Pubblici Franco Sarubbo e L’istruttore di Polizia Municipale Giuseppe Santagada. Per  il Comitato civico, presenti, invece, l’on. Giuseppe Aloise. Antonio Golia e Pietro Francomano.

Al termine del confronto è stato sottoscritto tra le parti un verbale d’intesa con il quale il Comune di Cassano All’Ionio, di concerto con il Comitato civico, non si oppone al conferimento in discarica, da qui al prossimo 31 dicembre, di altre 1000 tonnellate di rifiuti in più rispetto ai 15.000 già previsti quale quota annuale, e  provenienti da Comuni non contemplati nel protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso Giugno  tra il Sindaco Papasso e lo stesso Spaziante. Si tratta, dunque, di una concessione dettata dalla straordinarietà della situazione. Nel contempo l’Ufficio del Commissario per l’Emergenza Ambientale si è impegnato a rispettare lo stesso protocollo d’intesa, e dunque a limitare i conferimenti a 15,000 tonnellate annue, dal 1° gennaio 2013. Inoltre, su richiesta del Sindaco Giovanni Papasso, il Commissario Speranza si è formalmente impegnato ad erogare entro domani al Comune di Cassano All’Ionio 100.000  euro, per i costi di gestione dell’impianto anticipati dall’Ente, ed altre 100.000 euro entro la fine del mese. Su sollecitazione del Sindaco e dei rappresentanti del Comitato cittadino il Prefetto ha garantito, dal suo canto, controlli adeguati, per il tramite della Polizia Stradale,  a tutti i mezzi che trasporteranno i rifiuti nella discarica cassanese, al fine di evitare pericolose dispersioni di possibile percolato. I rappresentanti del Comitato civico, infatti, hanno chiaramente chiesto che i rifiuti siano trasportati in contenitori a tenuta stagna ed eliminare così qualsiasi rischio per la salute pubblica. Il Sindaco inoltre ha disposto, così come ha iniziato a fare da qualche settimana,  controlli mirati sull’efficienza e l’impatto ambientale della discarica nell’area.

“Il fatto importante è che il Commissario Speranza ha garantito dal prossimo gennaio il rispetto degli accordi presi lo scorso giugno. Un risultato importante per la tutela dell’ambiente  e che limita i conferimenti di rifiuti nella nostra discarica alla sola Cassano ed a pochi altri comuni limitrofi dell’Alto Jonio, 17 in totale”. “Noi con grande civiltà e per questo ringrazio il Comitato civico per il supporto dato nel confronto in Prefettura, non ci siamo opposti al conferimento di altri 1000 tonnellate di rifiuti rispetto ai 15.000 preventivati, capendo  la  particolare situazione – ora però è tempo che anche l’Ufficio del Commissario comprenda le preoccupazioni di questo territorio. Il Comune di Cassano All’Ionio non può essere il Comune in cui viene raccolta tutta l’immondizia della Calabria. Superare i limiti previsti nel protocollo d’intesa significherebbe esaurire la durata ella discarica in breve tempo con enormi disagi per Cassano All’Ionio, costretta in tale ipotesi a dover portare la propria immondizia altrove.

L’ufficio postale di Redipiano chiude, il Sindaco scrive al Prefetto

COSENZA – A partire da lunedì prossimo l’Ufficio Postale della Frazione di Redipiano verrà chiuso.

Un provvedimento da parte di Poste Italiane – comunicato appena 7 giorni prima al comune – non condiviso dall’Amministrazione comunale, considerato che l’ufficio serve un’importante fetta della popolazione, che investe della questione il Prefetto Raffaele Cannizzaro.

La Frazione di Redipiano infatti è la più densamente abitata (1200 abitanti) del Comune di San Pietro in Guarano. L’Ufficio Postale aveva già avviato un ridimensionamento garantendo una apertura su tre giorni settimanali, mentre quello più a valle, nella frazione di San Benedetto era stato già chiuso nei mesi scorsi. Con questa decisione, insomma, il comune si ritroverebbe con un solo ufficio postale nel centro del paese, lasciando completamente “scoperete” le popolose frazioni.

Il Sindaco di San Pietro in Guarano Francesco Acri pone all’attenzione del Prefetto la problematica snocciolando, uno ad uno, i disagi che la chiusura dell’ufficio postale comporterebbe per la popolazione residente.