Archivi tag: Rettore

25 anni senza Pietro Bucci, Crisci: «Rettore indimenticato»

RENDE (CS) – Ricorrono oggi i 25 anni dalla morte di Pietro Bucci, terzo rettore della storia dell’Unical e grande innovatore dell’università italiana. 

 Il ricordo del rettore Gino Mirocle Crisci:

«Con lui videro la luce il Crai, consorzio di ricerca per le applicazioni in informatica, primo Consorzio costituito con la legge 183 per il Mezzogiorno, e qualche anno dopo, nel 1984 il CUD (Consorzio per l’Università a Distanza).  Ma forse il suo merito più grande è stato il coraggio di avviare con pochi fondi, molte incertezze e un numero esiguo di studenti, la costruzione dell’infrastruttura della nuova università, venuta fuori dal concorso internazionale di idee vinto da Vittorio Gregotti».

«Bucci – continua il rettore – ha voluto fortemente che sia il progetto di Gregotti che quello residenziale di Martensson, divenissero una realtà per le nuove generazioni. Quella che oggi è l’Università della Calabria, il Campus, lo è grazie al fatto che si è creata l’infrastruttura che è vissuta da circa 30.000 studenti e ricercatori».

Crisci ricorda anche che nel 2004 l’Università della Calabria volle celebrare l’ex rettore intitolandogli proprio il ponte che collega i cubi dei Dipartimenti, simbolo identitario dell’ateneo.

«Non tutti sanno che Bucci, che diresse l’università dal 1978 al 1987 – scrive Crisci –  diede anche una spinta decisiva al suo progetto di internazionalizzazione, che ancora oggi è assolutamente attuale, con la prima convenzione stipulata con la Repubblica popolare cinese che vide l’arrivo di 17 studenti cinesi ad Arcavacata».

«Durante il suo mandato – aggiunge Crisci – venne, inoltre, conferita la prima laurea honoris causa, il 13 aprile del 1981, al professor Gerhard Rohlfs. Da ricordare, sotto il suo rettorato, anche l’affollata visita del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, il 3 marzo 1982, alla quale fece seguito una visita in delegazione al Quirinale. Un rettore che ha certamente lasciato il segno e che a 25 anni dalla sua morte resta una personalità indimenticata all’interno della nostra comunità accademica».

 

 

Immatricolazioni Unical, conclusa nonostante i disagi la fase 2 si passa alle surroghe

RENDE (CS) – Si è conclusa questa mattina, alle ore 12, la seconda fase delle immatricolazioni all’Università della Calabria. Dopo la fase 1, delle ammissioni anticipate con i Tolc e la fase attuale delle immatricolazioni standard, nei prossimi giorni si passerà alla fase 3, delle iscrizioni ritardate, con scorrimento delle graduatorie per i posti rimasti liberi a seguito di rinunce o mancate immatricolazioni.

«Una fase che è risultata inaspettatamente turbolenta, per cause non dipendenti dagli uffici amministrativi», ha sottolineato il rettore Gino Mirocle Crisci.

Il problema è da addebitare al sistema Pago Pa, sistema di pagamento elettronico centralizzato a livello nazionale e gestito da Cineca, che per diverse ore è rimasto bloccato, nella scorsa settimana, e non ha consentito di effettuare i pagamenti dei bollettini necessari per l’immatricolazione.

«Per informare tempestivamente del disservizio i nostri studenti – spiega Crisci – giovedì scorso è stato pubblicato sul portale Unical un avviso che rassicurava chi aveva già provveduto al pagamento e invitava chi non era riuscito a pagare ad attendere la soluzione del problema, che è stato poi risolto venerdì».

Il disservizio ha comunque preoccupato gli studenti, in vista della scadenza dei termini e in molti si sono presentati personalmente agli uffici amministrativi dell’Unical.

 «I dipendenti agli sportelli, pertanto – spiega ancora il rettore – sono stati intasati da decine di persone per richieste di informazioni, che trovavano risposte già negli avvisi pubblicati sul portale, sui social media e sulla porta degli uffici, non consentendo il normale servizio per gli studenti che avevano pratiche (anche urgenti) da presentare allo sportello. Ciononostante, il personale si è adoperato con pazienza a fornire assistenza e a tranquillizzare quanti ancora non erano riusciti ad effettuare il versamento. Inoltre, sono state fornite puntualmente risposte via mail per chi ha correttamente scritto agli indirizzi dedicati». «Considerato che il sistema è già ripristinato venerdì scorso – spiega ancora il rettore – non sono state necessarie proroghe dei termini. Ad ulteriore tutela dei loro diritti, gli ammessi hanno ricevuto una mail di promemoria questa mattina alle ore 8,15 e il personale dell’UOC Servizi Didattici ha garantito il necessario supporto in caso di ulteriori criticità».

«Superato il piccolo ostacolo, – conclude il rettore – vorrei ringraziare il personale per la disponibilità offerta agli studenti e ai loro genitori, scusandoci con loro per un disservizio che, comunque, non è dipeso dai nostri sistemi. Nei prossimi giorni si passerà alla terza fase e andremo avanti con le ulteriori immatricolazioni per i corsi di laurea triennali e a ciclo unico, mentre restano aperte fino al 18 settembre le iscrizioni ai corsi di laurea magistrali biennali».

Nicola Leone è il nuovo rettore dell’Università della Calabria

È ufficiale: Nicola Leone è il nuovo rettore dell’Università della Calabria, l’ottavo dalla sua fondazione. 

Ex direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica per due mandati e membro del Senato accademico, Leone ha vinto questo secondo turno di votazioni con 426 preferenze contro i 301 di Raffaele Perrelli a scrutinio ancora in corso. L’obiettivo da raggiungere era fissato a 412 voti, superati ampiamente dal neo eletto.

A sostenere la candidatura del neo rettore 8 direttori di dipartimento su 14, oltre all’uscente ex rettore Crisci: Gianluigi Greco (Matematica), Alfio Cariola (Scienze aziendali e giuridiche), Maria Luisa Panno (Farmacia), Cesare Indiveri (Biologia, ecologia e scienze della terra), Roberto Guarasci (Culture, educazione e società), Maria De Paola (Economia, statistica e finanza), Giuseppe Mendicino (Ingegneria ambientale e Ingegneria chimica), Alessandra Crispini (Chimica).

Il nuovo rettore è noto nel mondo della ricerca sulle nuove tecnologie per aver aver messo a punto, assieme al suo team, Dlv: un sistema di intelligenza artificiale usato in tutto il mondo, adottato persino dalla NASA per il suo Space Shuttle e dal Cern per elaborare i dati dell’acceleratore di particelle. Questo sistema permette alle macchine di agire in maniera “intelligente” ed elaborare conoscenza. 

Grande soddisfazione è stata espressa dalla professoressa Patrizia Piro, la prima grande sostenitrice del professore Leone, che in un’intervista aveva dichiarato di rinunciare alla sua candidatura a favore del neo rettore.

Miriam Caruso

 

Elezioni Rettore Unical, Caligiuri: «Il problema di fondo è come si pagheranno i nostri stipendi tra dieci anni»

RENDE (CS) – È ormai conto alla rovescia all’Ateneo di Arcacavata dove si sono presentate le candidature per l’elezione a Rettore dell’Università della Calabria, una struttura strategica per il futuro della Regione.

A tal proposito abbiamo raccolto, e di seguito pubblichiamo, le considerazioni di Mario Caligiuri, professore ordinario di Pedagogia della comunicazione:

«Sono elezioni decisive perché i prossimi sei anni di mandato saranno il preludio di un rilancio o la deriva della decadenza. Le elezioni del Rettore devono essere un’occasione di profonda riflessione sul futuro dell’Ateneo e quindi della Calabria. Non serve schierare opposte – ed inutili – tifoserie, fare professioni di fede oppure proporre soluzioni di dettaglio a questioni gigantesche. Di fronte a problemi epocali non si può ricorrere a soluzioni burocratiche ma occorre misurarsi su una visione di ampio respiro, non perpetuando una sorta di “manutenzione del dolore” che parte dall’esistente. Va quindi coinvolta tutta la società regionale poiché l’Università è talmente importante da non poterla affidare solo agli addetti ai lavori.

 In 50 anni l’Università della Calabria ha svolto un insostituibile ruolo di promozione civile e sociale, consentendo per la prima volta a migliaia di figli di famiglie di medio e basso reddito di accedere ai più alti gradi degli studi, realizzando un principio costituzionale. Ancora oggi l’Università della Calabria, in base all’illuminata impostazione iniziale di Beniamino Andreatta, è il primo ateneo per residenzialità d’Italia, grazie anche all’idea del campus, che ci consente di essere la seconda università d’Italia tra i grandi atenei, dopo Perugia che è di origini medievali.

Il rettore uscente Gino Crisci ha, quindi, fatto un buon lavoro, in condizioni estremamente difficili, interne ed esterne. Secondo me, equilibrio e buon senso hanno caratterizzato il suo mandato. Come tutte le cose forse si poteva fare meglio, ma nel caso specifico era certamente molto più facile fare peggio.

Infatti, occorre confrontarsi con una serie di problemi. Tra questi, la riduzione degli studenti che è un problema nazionale. L’Università della Calabria ha perso negli ultimi anni 8.000 studenti, praticamente più di tutti gli iscritti messi assieme dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria (circa 6.000) e dell’Università “Dante Alighieri” di Reggio Calabria (meno di mille). Le previsioni demografiche effettuate da Giuseppe De Bartolo ci dicono che nel 2050 in Calabria saremo 1 milione e mezzo dagli attuali 2 milioni e che la riduzione più severa avverrà nell’area urbana Cosenza-Rende, quella più dinamica e quindi più veloce al cambiamento. Il dato più drammatico è che negli ultimi 15 anni hanno lasciato la Calabria in via definitiva 180 mila giovani: una desertificazione delle migliori energie. Va poi attentamente verificata la sfida crescente delle università telematiche che, a differenza di quelle tradizionali, aumentano gli iscritti. Inoltre, gran parte delle università sopratutto meridionali, compresa la nostra, attraggono, su base prevalentemente provinciale, i figli di famiglie di medio e basso reddito, allargando ancora di più le diseguaglianze.

Ma  il  rischio più grave è rappresentato dalla circostanza che il settore della conoscenza a livello globale è già colpito da uno tsunami. Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale scuole e università rischiano di formare professioni già morte, destinando alla disoccupazione perenne buona parte delle nuove generazioni. 

Un dato sul quale prestare la massima attenzione è quello della sicurezza, poiché in una regione come la nostra, il fattore criminalità va posto nella massima evidenza, essendo la nostra università, dopo la Regione, il primo centro di spesa della Calabria. Il recente e opportuno protocollo sottoscritto con il Ministero dell’Interno va appunto in questa direzione. Sarebbe molto utile peró ampliare drasticamente i controlli, previsti al momento solo per appalti superiori a 5 milioni di euro.

Per aumentare l’attrattività dell’Università della Calabria, secondo me occorre ragionare in termini di sistema e non in modo autoreferenziale. Da assessore alla Cultura della Regione Calabria avevo promosso nel 2012 una ricerca indipendente della Fondazione “Giovanni Agnelli” sul sistema universitario calabrese e le scelte dei diplomati. Era emerso che il 37 per cento dei diplomati sceglieva atenei fuori regione e addirittura l’11 per cento del totale si orientava verso l’Università di Messina. Si avanzavano alcune proposte per rafforzare il sistema: federare gli atenei della regione, valorizzare il fattore campus, attrarre studenti del bacino del Mediterraneo, sviluppare i dipartimenti di eccellenza creando un collegio interdisciplinare. Inoltre, venivano analizzati i bilanci degli atenei che presentavano, già allora, evidenti criticità, sopratutto in relazione all’eccessivo numero dei dipendenti.

Occorrerebbe, inoltre, attrarre nuovi studenti tra i diplomati calabresi. È un problema nazionale cercare di intercettare i 250.000 diplomati, su 500.000, che ogni anno non si iscrivono nelle università. E tra gli iscritti poi il 30 per cento abbandona dopo il primo anno. Occorre sviluppare efficaci politiche di Ateneo per attrarre iscritti e limitare gli abbandoni. 

Appunto per questo, occorre prestare la massima attenzione alle prossime elezioni per il Rettore dell’Università della Calabria. Il dato che, secondo me, condizionerà inevitabilmente l’esito delle elezioni è rappresentato dalla circostanza che su circa 750 docenti di ruolo che votano, circa 330 hanno già ottenuto l’idoneità per il passaggio alle categorie superiori. E altre due tornate di abilitazioni sono già in previsione. Constatando i dati, è praticamente impossibile esaudire tutte le richieste. Il problema è nazionale ed è frutto di un sistema ormai fuori controllo, che probabilmente contribuirà ad abbassare drammaticamente il livello dell’insegnamento universitario. 

Pertanto, con l’inevitabile diminuzione dei finanziamenti ministeriali legati alla progressiva crisi fiscale che sarà ancora più critica nei prossimi anni, con la limitazione dei fondi nella programmazione europea, con la conclamata riduzione del numero degli studenti, con le inevitabili pressioni per le progressioni di carriera degli abilitati, con la prevedibile espansione delle telematiche, tra 10 anni come si pagheranno i nostri stipendi? Questa, secondo me, è la domanda di fondo alla quale dovrebbero rispondere i programmi dei candidati a Rettore che chiedono il voto alla comunità accademica. E dalla risposta a questo quesito si vedrà qual è l’idea di università che si intende sviluppare nei prossimi anni».

Unical, il Consiglio degli Studenti replica al Rettore

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la risposta del Consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria, a firma del Vice Presidente Vincenzo Fallico, al Rettore Crisci:

 

«Magnifico Rettore,
la recente lettera che Ella ha indirizzato alla comunità accademica, in relazione alle elezioni
studentesche e alla mozione di sfiducia presentata dal Consiglio degli Studenti nei suoi confronti,
lascia noi studenti davvero sconcertati. Non vogliamo cadere nel tranello di ricondurre la trattazione
di tematiche cruciali, come quelle affrontate dal Consiglio degli Studenti, a questioni personali e di
basso profilo: è stato fatto, ma noi non la seguiremo su questa strada. Le Sue riflessioni sono
difficilmente riconducibili alla responsabilità e alla dignità del ruolo che Ella (immeritatamente)
ricopre.
Nel ricordarle che il Consiglio degli Studenti è l’organo più autorevole di rappresentanza studentesca
del nostro Ateneo, che in esso siedono gli studenti eletti afferenti a tutti i movimenti studenteschi
dell’Unical, ci tocca anche precisare, perché su questo punto Ella interpreta tendenziosamente
e personalizzando le questioni (come è sua abitudine) e le nostre rimostranze, che la mozione di
sfiducia è stata votata in maniera unanime dal Consiglio Degli Studenti, per tutte le motivazioni in
essa esposte, tra le quali è ben presente la questione delle elezioni studentesche seppur non in
modo esaustivo.
Il ripetuto aumento delle tasse universitarie, la drastica riduzione degli iscritti, la perdita sistematica
di risorse umane ed economiche, il taglio dei servizi, la didattica obsoleta, la desertificazione del
Campus, la conflittualità esasperata, la politica di gestione emergenziale, l’arroganza decisionale,
l’aggiramento sistematico di leggi e regolamenti, la sensazione diffusa d’illegalità e, soprattutto, la
mancanza di buon senso (elemento fondamentale per un buon amministratore), sono gli elementi
tangibili e inconfutabili di un declino inesorabile del nostro Ateneo e rappresentano i fattori
determinanti delle decisioni assunte dal Consiglio degli Studenti.
È questa, purtroppo, la triste eredità che Ella, con la Sua gestione, lascia a questa Università, ecco
perchè riteniamo che una comunità sana dovrebbe prenderne coscienza prima possibile, onde
evitare di continuare a perdere tempo, aggravando, ancora di più la situazione e scaricando ulteriori
oneri sulle spalle degli studenti e delle loro famiglie. Per quanto concerne, invece, la questione
relativa alle elezioni studentesche, quello che traspare dalla sua lettera è “pietrificante”.
Nell’esposizione delle Sue argomentazioni, Ella tralascia di raccontare la vergognosa vicenda della
sospensione delle elezioni di Maggio 2018; per Lei è come se la stessa non fosse mai accaduta, come
se tale questione non fosse ancora pendente nonostante il TAR Calabria abbia invitato
l’amministrazione dell’Unical a riattivare l’iter elettorale da oltre 7 mesi.
Forse per Lei gli oltre 900 candidati, che si sono spesi e impegnati in quella campagna elettorale,
sono solo da considerarsi alla stregua di comparse virtuali (magari da attivare e spegnere con un
click!) che non meritano alcuna chiarezza. Probabilmente, anche il lavoro e le risorse impegnati, sia
dagli studenti che dalle strutture organizzative dell’Ateneo, per Lei non hanno nessun valore. È come
se il Funerale della Democrazia nel nostro Ateneo per Lei non si fosse mai celebrato.
Invece, caro Rettore, tutto ciò, purtroppo, è accaduto e l’artefice di tale scempio è proprio Lei!
Ora, caro Rettore, è tempo di dare certezze, pertanto, la invitiamo a fare meno salotto con i suoi
“autorevoli” rappresentanti supporters (magari gli stessi che in maniera illegittima continuano a
sedere negli organi di governo e a votare provvedimenti a danno degli studenti) e, come si direbbe
in gergo studentesco, a “uscire il decreto” per riportare almeno in parte una parvenza di legalità in
questo Ateneo.
Ci tocca, poi, fare una dovuta precisazione sui dubbi, da Lei maldestramente insinuati, in relazione
alla tempistica con la quale il CDS ha mosso la Mozione di sfiducia nei suoi confronti a 9 mesi dalla
scadenza del mandato rettorale.
Sono ormai quattro anni che, in maniera costante, la nostra componente Le chiede di invertire la
rotta e di dare impulso a quel nutrito programma elettorale per il quale molti di noi nel lontano 2013
l’hanno sostenuta. In ogni occasione, abbiamo sempre espresso in maniera chiara le nostre proposte
e ampiamente motivato e documentato le ragioni del nostro dissenso, sia in occasione “interne”
(come l’approvazione di bilanci, regolamenti, bandi tasse e diritto allo studio, ecc.), che in occasioni
pubbliche, tra tutte le inaugurazioni degli anni accademici alla presenza di istituzioni nazionali apicali
come l’allora Prefetto Franco Gabrielli e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Lo abbiamo fatto sempre in maniera critica, ma mai distruttiva e, sempre, nel rispetto dei ruoli e
delle persone, nell’interesse generale del nostro Ateneo.
Infine, un’ultima considerazione sulla politica sviluppata durante il suo mandato, da Lei definita
come: “finalizzata a mettere al centro gli interessi della fondamentale componente studentesca”.
Enfatizzare risultati poco significativi e prendersi meriti che non le appartengono, come più volte
abbiamo riscontrato, è nel Suo stile. Nel caso specifico, il raggiungimento della copertura totale delle
borse di studio, vede ben poco del suo operato. Tutti sanno che il merito va ascritto al Presidente
della Regione Calabria, accolto all’Unical da una nutrita assemblea nella quale lei non era presente,
chissà perché! Piuttosto, dovrebbe spiegare agli studenti e ai contribuenti come sono state
impiegate le risorse relative all’avanzo di bilancio 2015 del Centro Residenziale (circa 4 milioni di
euro) che sono state sottratte dal diritto allo studio, dai servizi e dalla socialità nel Campus (motivo
per cui nel 2016 come CDS abbiamo chiesto le dimissioni del Pro-rettore Filice).
Se, poi, gli esempi più significativi del suo mandato sono: aver esteso la no tax area e scaricato
l’onere economico di tale scelta sugli altri studenti (perché in fase di approvazione dei bilanci
preventivi, Ella, insieme al suo CdA, ha deciso di dirottare la maggior parte delle risorse
compensative del MIUR sulla spesa corrente), aver inaugurato 2 nuove residenze universitarie
(peraltro costruite dalla precedente gestione) e, nel contempo, aver lasciato morire la socialità del
campus (con crescenti fenomeni di vandalismo e abusivismo), aver intrecciato rapporti col tessuto
produttivo del territorio con il risultato di aver fornito manodopera intellettuale a basso costo al
mondo dei call center; allora, caro Rettore, come rappresentanti degli studenti, che amano questo
Ateneo e questa terra, possiamo affermare, con ancora più forte convinzione, che la strada che
abbiamo deciso d’intraprendere è quella giusta.
Noi miriamo in alto e non personalizziamo l’individuazione né la soluzione dei problemi, perché la
politica universitaria non prende mai, per noi, la forma del pettegolezzo o dell’insinuazione, perché,
in conclusione, la nostra visione è agli antipodi della sua e perché i nostri fini sono orgogliosamente
altri e ben più nobili dei suoi»

Unical, sfiducia a Crisci, Mazzitelli dalla parte del rettore

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Diego Mazzitelli (CdA Unical) prende posizione in favore del rettore Gino Crisci, dopo il documento redatto dal Consiglio degli Studenti dell’Università della Calabria, in cui si sfiducia il rettore dell’ateneo calabrese. Pubblichiamo integralmente quanto ricevuto: 

«Siamo stanchi della strumentalizzazione dell’organo più importante dell’Università della Calabria che continua ad essere utilizzato per fini elettorali e mai propositivi.
Ancora una volta, come in occasione della richiesta di dimissioni del Pro Rettore delegato al Centro Residenziale, Prof. Luigino Filice, abbiamo assistito all’utilizzo del consiglio degli studenti da parte dei ‘’veterani’’ dell’Unical come strumento di campagna elettorale. Questa volta del prossimo rettore.
Siamo stanchi di vedere all’ordine del giorno punti come quello relativo al regolamento delle associazioni studentesche che, finalmente approvato dopo due anni di sole parole in Consiglio degli Studenti, grazie alla valutazione quantitativo-qualitativa ha messo fine al potenziale conflitto che si sarebbe potuto generare con la proposta del cds in cui il valutato doveva essere contemporaneamente valutatore.
 Non capisco perché inserire all’ordine del giorno un punto sulle esigenze relative ai premi di laurea quando bastava sostenere una proposta fatta circa una settimana prima dal sottoscritto e dai senatori Coccimiglio e Leonetti.
 Ancora: perché invece di parlare di randagismo e possibili e reali soluzioni, visti i recenti avvenimenti, ci si concentra su attacchi e richieste di dimissioni quasi inutili alla fine del mandato del rettore Crisci, non tenendo conto di tutti i problemi e ulteriori danni economici che questo potrebbe portare all’ateneo?
Da troppo tempo ormai sento parlare malamente della zattera di Crisci da parte delle stesse persone che nelle acque in cui naviga ci hanno fatto il bagno anzi ci hanno letteralmente sguazzato come fossero quelle di una bellissima piscina.
Perché? Non sta a me dirlo. Fatto sta che la sfiducia viene agitata anche in occasione di una proposta di modifica della composizione del nucleo di valutazione e nello specifico di quella riguardante la componente studentesca. Tale proposta riguarda la previsione di una componente legittimata dagli studenti tramite elezione diretta e non più per nomina. Quindi secondo i requisiti di trasparenza tanto sbandierati sui social ma poi venuti meno quando le stesse persone che oggi invocano legalità e legittimità hanno proposto e votato prima in Cds e dopo in Senato Accademico un “rappresentante degli studenti” al nucleo di valutazione con più di 15 anni di fuori corso.
Tra l’altro nella seduta del consiglio degli studenti molti dei rappresentanti che si facevano portavoce di giustizia e di dedizione alla carica risultato essere assenti ingiustificati negli organi di dipartimento e quindi potenzialmente decaduti se qualcuno facesse una segnalazione.
Personalmente avrei potuto agire anche contro questi ultimi ma il mio senso di responsabilità ha voluto evitare ancora una volta che gli studenti della nostra università si ritrovassero con rappresentanti in meno rispetto alla situazione attuale. Invito quindi i rappresentanti di Rèf e Athena a riflettere prima di parlare o sparlare della condizione degli altri e soprattutto ad abbassare i toni visto che, se non l’avessero capito, stanno combattendo una guerra tra “poveri” che non porterà a nulla se non a separare la rappresentanza ancora di più e sicuramente portare risultati peggiori per gli studenti.
Per quanto riguarda invece le elezioni della nostra componente, Unidea non vede l’ora di tornare al voto. Siamo contrari a ipotesi di slittamento ulteriore, per noi bisogna andare alle urne a maggio, insieme al Cnsu»

Sospensione elezioni Unical, lettera aperta del Movimento Athena

ARCAVACATA DI RENDE (CS) Riceviamo e pubblichiamo integralmente lettera del Movimento Studentesco Athena relativamente alle elezioni sospese all’Università della Calabria

 

«Magnifico Rettore, Chiarissimi Professori, Egregio Direttore Generale,

abbiamo appreso tramite social network che per il 7 Settembre 2018 è stata indetta una riunione avente come oggetto “le elezioni studentesche”. Ci è sempre risultato, e continua a risultarci difficile capire il senso della sospensione di queste ultime, senso peraltro svilito e stroncato da una netta sentenza del TAR Calabria, mentre ci pare inevitabile, purtroppo, riscontrare un continuato ostruzionismo a discapito dei regolari processi democratici studenteschi normati dal regolamento interno e oltre che dalla normativa nazionale (partiamo dal presupposto che le leggi che si è dato il paese siano vigenti anche nella libera repubblica di Arcavacata). Troviamo paradossale che non ci sono mai stati problemi di alcuna natura nei rinnovi di tutti gli organi, sia nella componente dei docenti che in quella del PTA, ma puntualmente, ogni qualvolta i processi elettorali riguardano la componente studentesca, emergono intoppi e sospensioni cui è difficile non attribuire il fine di manipolare gli esiti politici delle tornate elettorali studentesche. Da un’analisi sommaria, questa condotta di gestione si è resa evidentemente necessaria, sebbene violasse le normative vigenti, per mantenere in piedi un mandato rettorale caratterizzato da una forte e diffusa disapprovazione dell’opinione pubblica, da maggioranze risicate e fragili negli organi, dove tutti gli studenti esprimono 4 (senato accademico) e 2 (consiglio d’amministrazione) rappresentanti.   Dopo questa premessa, invitiamo il Magnifico Rettore, la Commissione Elettorale Centrale e Il Direttore Generale a una profonda riflessione che porti alla ripresa del procedimento elettorale sospeso il 9 maggio per un motivo successivamente dimostratosi infondato, individuando la prima data utile per consentire la massima partecipazione democratica e consegnare a tutti gli studenti una rappresentanza legittima.  Ci prendiamo l’onere di rammentare a tutti gli interlocutori l’articolo 54 della nostra Costituzione:

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.”

Per concludere, insomma, quando l’indirizzo politico di un ente va in contrasto con le leggi vigenti, i garanti amministrativi dell’ente, anziché cercare dei cavilli burocratici per tutelare la sfera politica a danno della legittimità delle azioni, dovrebbero avere il coraggio e la dignità di opporsi per salvaguardare il senso della legge stessa e i diritti che tutela.

In attesa di riscontro, restiamo a disposizione per chiarimenti e porgiamo cordiali saluti». 

Cerimonia di benvenuto all’Unical per la prima matricola del 2018

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il primo giorno da matricola è sicuramente un’occasione speciale, nella vita degli studenti universitari. Per questo motivo il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, ha deciso di renderlo ancora più indimenticabile consegnando personalmente il tesserino alla prima matricola dell’anno accademico 2018/2019. Una cerimonia che sarà  istituzionalizzata da quest’anno.

Mercoledì 1 agosto, alle ore 11,30 nella sala stampa dell’Aula Magna, il rettore accoglierà la prima studentessa Unical 2018, Bernadette Mancuso, matricola 200580, iscritta al Corso di laurea in Scienze dell’Educazione. La giovane studentessa riceverà il tesserino e una pergamena celebrativa dalle mani del rettore, che con questo gesto darà simbolicamente il benvenuto a tutte le matricole già iscritte, grazie all’anticipazione del bando Tolc, o in corso di iscrizione, con il bando tradizionale. Un’altra pergamena sarà consegnata anche a due neo laureate: si tratta di Loredana Ambrosio e Francesca Pecora, madre e figlia, quest’ultima giovane con sindrome di Down, che hanno discusso una tesi di laurea in Teoria delle Relazioni Sociali, relatore Ciro Tarantino, presso il Dipartimento di Studi Umanistici.

Prima della cerimonia di consegna, il prorettore, prof. Luigino Filice illustrerà il  nuovo bando per il diritto allo studio.

L’evento si terrà negli spazi del Centro congressi, sede in questi giorni, dalle attività di orientamento con gli “Open days”, nel corso dei quali i futuri studenti e le loro famiglie stanno ricevendo informazioni e supporto per l’iscrizione ai corsi di laurea, in scadenza il 23 agosto 2018.

Il nuovo prefetto di Cosenza accolto dal rettore Crisci

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il rettore dell’Università della Calabria ha accolto, ieri mattina nel suo studio, il nuovo prefetto della Provincia di Cosenza, Paola Galeone, per il saluto di benvenuto istituzionale. Insieme al rettore Gino Mirocle Crisci, erano presenti il Direttore generale, Alfredo Mesiano e il responsabile del settore Controllo e verifica procedure, Domenico Fuoco.

Paola Galeone, accompagnata dalla segretaria particolare Rachele Celebre, si è intrattenuta con il rettore che ha voluto mostrarle l’università vista dall’alto, illustrandone le caratteristiche strutturali, i dati sugli studenti e il personale e l’offerta formativa. Si è poi affrontato il tema della sicurezza, ricordando il protocollo di legalità che l’Unical ha stipulato, nei mesi scorsi, proprio con la Prefettura e  sul quale la dottoressa Galeone ha garantito piena collaborazione. Il prefetto ha anche proposto, a partire già dal mese di settembre, l’istituzione di un Comitato per l’ordine e la sicurezza che possa tenere alta l’attenzione sulle esigenze dell’Università della Calabria. Il discorso, in un clima informale e di immediata intesa, è poi scivolato sull’importanza della prevenzione dei rischi sismici, tema al quale sia il rettore, in veste di geologo, che il prefetto, per sue passate esperienze professionali, hanno subito trovato sintonia di intenti.

Sicurezza Unical, il rettore convoca i direttori di Dipartimento

RENDE (CS) – Il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, ha indetto per domani mattina una riunione con tutti i direttori dei Dipartimenti, per affrontare la questione sicurezza nelle aule e negli uffici. L’iniziativa del rettore si è resa necessaria dopo che nei giorni scorsi si sono registrate nuove azioni di vandalismo.  Crisci chiederà ai responsabili dei rispettivi Dipartimenti, un maggiore impegno e una più efficace azione di sorveglianza delle strutture di competenza, per tentare di capire chi e a quale scopo, negli ultimi tempi, stia tentando di minare la sicurezza dei luoghi di studio e di lavoro. Da qui la necessità di allertare i vigilanti e i carabinieri di Rende, che effettueranno controlli più serrati anche nelle ore notturne.

Il rettore sugi ultimi episodi

«In ogni caso – rassicura Crisci – il numero delle denunce per furti comunicati alle forze dell’ordine, è tra i più bassi nella storia dell’Unical e nessun danno alle persone risulta essere stato denunciato negli ultimi mesi. Mi sembra singolare che queste incursioni non siano quasi mai collegate a furti, ma vengano messe in atto al mero scopo di imbrattare e devastare le aule. Atteggiamento che ci porta a interrogarci su quale sia l’effettivo fine che si nasconde dietro tali deplorevoli azioni». «Di altra natura è, invece, l’episodio di questa mattina (leggi qui), avvenuto ad opera di una persona che, secondo quanto si è appreso, soffre di problemi psicologici – aggiunge il rettore –. L’organizzazione dell’Ateneo ha funzionato in maniera tempestiva, grazie all’intervento della vigilanza e del personale medico che ha subito prestato soccorso al sacerdote aggredito e ad una ragazza che si è sentita male per la paura. Purtroppo, questi sono casi imprevedibili».