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Rifiuti, Oliverio e Rizzo sull’approvazione delle “Misure di salvaguardia”

CATANZARO – Nella seduta del Consiglio Regionale di ieri sono state approvate “Le misure di salvaguardia in pendenza dell’approvazione del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti”.

Si tratta  – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – di un decisivo  ed importante atto che va nella direzione di attuare in Calabria l’opzione “ zero discariche”, già prevista nelle Linee Guida del Piano Regionale approvate con la Delibera 407/2015. “Questo Governo regionale  – hanno dichiarato il Presidente della Regione Mario Oliverio e l’Assessore all’Ambiente Antonella Rizzzo – sta procedendo con determinazione e senza ambiguità alcuna alla realizzazione del programma presentato ai calabresi, che prevedeva una grande attenzione al territorio, particolarmente caratterizzato da un’elevata concentrazione di siti di smaltimento. Il disegno di legge approvato dal Consiglio mette in campo quelle misure che scongiurano, di fatto, la vanificazione del raggiungimento di un obiettivo importante e qualificante quale quello delle  discariche zero. Tra i punti salienti del provvedimento, le misure di salvaguardia sono individuate nella sospensione per la durata di un anno del rilascio di autorizzazioni di deposito di rifiuti su o nel suolo, così come i relativi procedimenti di Valutazione Ambientale e di Autorizzazione pendenti presso gli uffici della Giunta regionale.

Con l’approvazione, da parte della Giunta, del preliminare del Piano Regionale dei Rifiuti e della Legge che istituisce il Registro Tumori di popolazione della Regione! da parte del Consiglio, le modifiche alla Legge Urbanistica che prevedono, tra l’altro, “consumo di suolo zero”, e il nuovo Piano sui rifiuti, si apre in Calabria una nuova fase che mette al centro la tutela della salute dei cittadini ed il rispetto dell’ambiente. L’obiettivo, quindi, è migliorare la qualità dell’ambiente, tutelare la salute umana, incoraggiare un uso prudente e razionale delle risorse naturali e promuovere misure adatte ad affrontare i problemi ambientali regionali e mondiali. La Calabria intraprende un percorso che la porrà in linea con gli obiettivi dettati dalla Comunità Europea, attraverso un’azione di incentivazione della raccolta differenziata e con la realizzazione di eco distretti nei quali il ciclo integrato dei rifiuti sia il primario obiettivo da realizzare.In tale contesto i rifiuti diventeranno una risorsa da utilizzare sia a livello energetico che produttivo”.

SEL: “No ai rifiuti nel porto di Corigliano”

CORIGLIANO (CS) – Il partito Sinistra Ecologia e Libertà si esprime a mezzl stampa sulla questione dei rifiuti nel.porto di Corigliano:

“Sono trascorsi circa due anni da quando migliaia di persone, cittadini di tutta la sibaritide e non solo, scesero in piazza per protestare contro un progetto che definimmo “insensato”: utilizzare il Porto di Corigliano come centro di smistamento per i rifiuti “tal quale”. Questo, unito all’implemento dell’utilizzo della discarica di Bucita, avrebbe messo a rischio non solo la salute dei cittadini di questa terra ma, contemporaneamente, anche l’economia dell’intera Piana: agricoltura e turismo rischiavano d’essere compromessi irrimediabilmente. Quello era un progetto che portava la firma del governo Scopelliti.

Oggi, leggendo la notizia di una possibile riproposizione dello stesso piano d’intervento, rimaniamo perplessi. Perplessi perché a proporlo, questa volta, è il Presidente Oliverio che, due anni fa, fu accanto a quella protesta. Perplessi perché ricordiamo le sue parole, il suo impegno accanto ai manifestanti. Non possiamo e non vogliamo credere che quella, oggi, si riveli solo inutile propaganda.

Abbiamo ripetutamente scritto come sia assolutamente necessaria l’apertura di una discussione ampia sulla gestione dei rifiuti in questa regione. Al tempo stesso non possiamo non constatare come, fino ad oggi, la regione abbia incomprensibilmente scelto d’operare in continuità con la precedente Giunta, prorogando il decreto Orsomarso e disattendendo completamente le istanze dei  cittadini e delle associazioni ambientaliste su questioni come Celico e Scala Coeli. Non comprendiamo nemmeno l’ostinazione con cui si continua a prospettare l’idea di nuovi impianti termovalorizzatori, dai nomi più o meno fuorvianti, mentre poco o nulla si investe nella differenziata.

Oggi chiediamo al Presidente della Giunta di smentire immediatamente queste voci, di rispettare il mandato che migliaia di cittadini della sibaritide hanno inteso affidargli anche partendo e credendo a quelle promesse. Vogliamo credere che, almeno su questioni così urgenti, prevalga il senso di responsabilità e di condivisione dei processi di scelta che, inutile nasconderlo, poco spazio hanno avuto in questa esperienza di governo regionale.”.

Rende, aumento della Tari. Miceli e i 5 Stelle non ci stanno

RENDE (CS) – In questi giorni è arrivata ai cittadini rendesi la Tari, la tassa sulla spazzatura, con un aumento, come annunciato già in precedenza, che sembra ammontare al 30-40%. Un aumento che i grillini rendesi reputano eccessivo, senza contare il fatto che essendo arrivata in ritardo, la tassa pare essere già scaduta. Domenico Miceli, portavoce dei pentastellati, non ci sta ed espone le sue motivazioni contro una gestione, a suo dire, incorretta e obsoleta del problema dei rifiuti i quali, nonostante la raccolta differenziata sia ormai in atto da un po’, vanno a finire, per il 50% in discarica, contravvenendo, in tal modo, alle direttive nazionali ed europee in materia. Del resto, prosegue lo stesso Miceli, se il servizio non risulta essere migliorato e se il cattivo odore pare aleggiare sulle strade cittadine, per quale motivo continuare a pagare una tassa così elevata? L’auspicio, o meglio, la richiesta è che l’Amministrazione Manna apra al confronto, con la cittadinanza e i suoi amministratori, poichè è necessario modificare l’impianto privatistico di gestione dei rifiuti.

 

 

Al Pitagora di Castrovillari si discute di ambiente

Discarica CampolescioCASTROVILLARI (CS) – Questa mattina, presso, l’Auditorium dell’Istituto Tecnico e Commerciale per Geometri “Pitagora” si è tenuto un importante dibattito, voluto dall’Amministrazione Comunale, diretto ai giovani per informarli e far comprendere loro in quale ambiente stanno vivendo e come fare per una vivibilità sostenibile. Dunque, molti gli argomenti all’ordine del giorno: dall’impegno profuso dal Comune per fare fronte alle criticità presenti, fino all’annoso problema della discarica di Campolescio, un impianto bisognoso di essere sanato attraverso i lavori di adeguamento alla normativa europea. In particolare, gli esponenti dell’Amministrazione comunale presenti, tra i quali il Sindaco Domenico Lo Polito, l’assessore Pasquale Pace, l’architetto Cavuoto, designato per i lavori di messa a norma della discarica, e il dottor Borzillo dell’Arpacal hanno illustrato, anche attraverso la documentazione adatta, in che modo si sia giunti all’intervento, tramite un finanziamento da un milione di euro di fondi europei arrivati per sanare la discarica, già incendiata nel 2009, per poi utilizzare la capacità residua sino a piano campagna secondo le indicazioni dell’autorizzazione integrata ambientale regionale, che permette di scaricare circa 20 tonnellate d’indifferenziato al giorno e per consentire, mediante un esercizio controllato della stessa, di reperire quei fondi per chiuderla e riqualificare in seguito l’area. A pensiero Discarica Campolesciodell’Amministrazione, tale opera andrebbe a rafforzare la salubrità e l’immagine del territorio, tutelando le capacità impegnate nelle coltivazioni agricole. In tal modo, si garantirebbe altresì una qualità ambientale al momento mancante per il sito di Campolescia.

Tuttavia, non sono mancate le critiche, specificamente da parte del consigliere Ferdinando Laghi, che ha parlato a nome delle Civiche, del Comitato per Cammarata e di più associazioni, ribadendo contrarietà all’opera, più volte segnalata alla magistratura, poiché colmare il volume residuo di abbanco, anche se di 9.303 mc. (cioè quanto, secondo il piano previsto dall’Amministrazione, resterebbe in discarica) costituirebbe una ricaduta d’immagine negativa del Distretto Agroalimentare
E i prodotti d’eccellenza che vi vengono coltivati.

Legambiente sulla questione rifiuti in Calabria

CATANZARO (CZ) Sulla questione dell’iter completato dalla Regione Calabria per poter smaltire i rifiuti all’estero, Legambiente Calabria ricorda che per superare davvero l’emergenza rifiuti bisogna investire sulla raccolta differenziata “porta a porta”, sugli impianti di compostaggio,  sull’auto-compostaggio e sulla creazione di micro impianti per il trattamento dei rifiuti differenziati (fino a 80t). Solo in questo modo è possibile sostenere economicamente i Comuni e ricavare introiti importanti dal riciclo.

LEGAMBIENTE: INIZIATIVA ''100 STRADE PER GIOCARE''

Con questo sistema invece, tutto ciò che non sarà smaltito in regione, verrà trasferito all’estero tramite il consorzio “Videco” che gestirà il servizio nei siti da dove partiranno i rifiuti: Sambatello del Comune di Reggio Calabria e località Bucita del Comune di Rossano.

La classe politica non può ritenersi soddisfatta per aver risolto la problematica dello smaltimento transfrontaliero dei rifiuti urbani, che eccede la capacità di trattamento degli impianti regionali, quando, dall’altra parte, permane ancora il problema della scarsa percentuale di produzione della raccolta differenziata.

Non è più accettabile che la politica continui a sperperare denaro pubblico.  Legambiente Calabria chiede che ci si attivi da subito per utilizzare tutte le risorse – oltre che per arginare le emergenze e la saturazione degli impianti – per portare la regione ad essere autosufficiente nella gestione del ciclo dei rifiuti.

Nella “Euro Rottamazioni” di Zumpano, tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente. Scattati gli arresti

Zumpano ( Cs) – Migliaia di tonnellate di rifiuti smaltite illecitamente e senza effettuare alcun trattamento tra quelli previsti per legge da parte di una ditta di Zumpano. E’ quanto emerso dalle indagini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza coordinate dalla DDA di Catanzaro che ha portato questa mattina all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per cinque persone, al divieto di dimora nel Comune di Zumpano per una sesta persona e alla denuncia a piede libero per altre cinque. Sono stati contestati i  reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ricettazione aggravata e associazione per delinquere. L’articolata attività d’indagine condotta dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro Dott. Pierpaolo Bruni e dal Sostituto Procuratore Dott. Antonio Cestone della Procura di Cosenza, coordinati dal Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro Dott. Giovanni Bombardieri e dal Procuratore Aggiunto della Procura di Cosenza Dr.ssa Marisa Manzini è durata diversi mesi ed ha permesso di interrompere una attività illecita di smaltimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. All’interno dell’azienda “Euro Rottamazioni” in contrada Padula a Zumpano, confluivano vari tipi di rifiuti, oltre ad ingenti quantitativi di cavi in rame prelevato furtivamente a società operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni. I rifiuti e i cavi in rame venivano conferiti alla ditta, in particolare da tre soggetti rumeni che fungevano da collettori con  una pluralità di persone della stessa nazionalità e la ditta stessa. In altri casi i rifiuti venivano conferiti  direttamente all’interno del piazzale della ditta. Il Rame, sia pulito che bruciato, introdotto al suo interno, quantificato dagli investigatori tramite attività di videosorveglianza e intercettazioni in oltre cento tonnellate veniva sigillato  all’interno di alcuni container per poi essere caricato a bordo di mezzi e occultato sotto altri tipi di rifiuti per essere poi inviato in Puglia, Campania e Basilicata insieme ad altri tipi di rifiuti. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza sono stati monitorati  anche attraverso rilevatori satellitari montati dagli uomini della Forestale. Ogni tipo di rifiuto veniva introdotto all’interno del cantiere della ditta. Batterie esauste al piombo, oli esausti di veicoli, elettrodomestici, cartellonistica stradale, lampioni, veicoli fuori uso e rifiuti ferrosi di ogni tipo e finanche una carrozzina per disabili. Con l’operazione denominata “Efesto” è stata smantellata una rete di raccolta illegale di rifiuti e una centrale di ricettazione e riciclaggio di cavie manufatti in rame di provenienza furtiva il cui giro d’affari è stato stimato dagli investigatori in oltre 1.500.000 euro. Dopo la lunga e accurata attività questa mattina è scattato il sequestro dell’azienda e dei suoi beni e sono state eseguite cinque misure cautelari personali di arresti domiciliari a S.L di anni 35,  E.L. di 30, F.C.L. 29, M.T.L 37 e S.L. 35. Divieto di dimora a Zumpano per A.B. 38 anni. Oltre ai provvedimenti di misura cautelare  emessi questa mattina dal GIP del Tribunale di  Catanzaro altre cinque persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in merito all’operazione odierna.  I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina durante una conferenza stampa tenutasi presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro dove oltre ai vertici regionali e provinciali del Corpo Forestale ha partecipato il Dirigente Superiore Donato Monaco Capo del Servizio I dell’Ispettorato Generale di Roma cui è demandato il coordinamento nazionale dell’attività operativa del Corpo forestale dello Stato in materia ambientale.

 

 

Zumpano, cinque arresti per traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere.

Zumpano ( Cs) – Cinque persone sono state arrestate dal Corpo forestale dello Stato, nel corso dell’operazione denominata Efesto,  che ha anche sequestrato un’impresa che gestisce un’attività di rottamazione a Zumpano, nel consentino. I cinque sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza del gip distrettuale di Catanzaro Assunta Maiore e sono accusati di traffico illecito di rifiuti, ricettazione e associazione a delinquere. Nel corso delle indagini gli agenti del Corpo forestale avrebbero accertato che la ditta smaltiva illegalmente ogni tipo di rifiuto e non solo quelli derivanti dalla rottamazione. Inoltre i cinque avrebbero riciclato materiale rubato quali cavi di rame. La ditta era stata sottoposta a controllo già lo scorso anno.

Espletata gara per la gestione della raccolta e conferimento dei rifiuti

rifiuti-saccisicaCASTROVILLARI – In data 14 gennaio, presso l’Ufficio Appalti del Comune di Castrovillari, al primo piano di palazzo Gallo, presenti i responsabili di Servizio, è stata espletata la gara per la gestione della raccolta differenziata e conferimento dei rifiuti solidi urbani della città.
Alla gara ha partecipato solo la Società E-Log srl di Rossano Calabro che ha presentato un’offerta con un ribasso del 3,80%.
Per il bando erano state invitate 11 Società e dato come termine ultimo di presentazione delle buste di partecipazione le ore 12 di giovedì 14 gennaio 2016.
L’Amministrazione comunale a tal proposito precisa “che tale seconda procedura negoziata, per l’affidamento del servizio per soli 6 mesi, si è resa necessaria in seguito alla mancata formalizzazione del contratto da parte dell’azienda Calabra Maceri che era risultata essere la precedente aggiudicataria. In particolare tale azienda aveva appositamente richiesto una nuova procedura dopo aver ravvisato alcune sbavature di carattere procedurale principalmente imputabili ad un disservizio nella piattaforma informatica per il perfezionamento del Codice di Identificativo di Gara (CIG) e la relativa impossibilità di effettuare il necessario versamento all’ANAC. “
“Al momento- si precisa-, come è consuetudine, gli appositi Uffici stanno effettuando i normali controlli della documentazione e dei requisiti presentati dall’impresa partecipante al fine di garantire il veloce subentro della nuova azienda a decorrere dal 18 Gennaio.”
L’amministrazione comunale si scusa con i cittadini per i sicuri disservizi che si verificheranno all’inizio della prossima settimana, principalmente dovuti ai naturali tempi tecnici e burocratici per il passaggio del personale.

Serra Spiga, immondizia e rifiuti ovunque

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Serra Spiga, una vera e propria discarica a cielo aperto quella che si presenta agli occhi degli automobilisti che attraversano la bretella  di collegamento tra Mendicino e Cosenza, molti dei quali sono gli unici responsabili dello scempio e del degrado visibile ai bordi della strada. Sacchetti dell’immondizia di ogni genere, perlopiù  contenenti alimenti, e sostanze organiche a favore di molti cani randagi che da giorni sostano nella zona, per non parlare di ratti e topi giganti. Non solo uno spettacolo deplorevole per la vista, ma anche per l’olfatto. Nei giorni in cui le temperature sono state sopra la media stagionale, gli odori provenienti dai sacchetti dell’immondizia erano alquanto sgradevoli. Come se non bastasse, poi, Serra Spiga, accoglie, sempre in bella mostra, carcasse di elettrodomestici, materassi e oggetti pesanti. Da anni si sta combattendo contro questo fenomeno, che, purtroppo, negli ultimi tempi, si è notevolmente accentuato, dopo che i vicini comuni, di Cerisano prima e di Mendicino poi, hanno avviato, con molta fatica, la raccolta differenziata. E, purtroppo non sempre è semplice, puntare il dito contro questi responsabili dell’incuria e abitudinari dell’inciviltà. L’amministrazione comunale di Mendicino, guidata dal sindaco Antonio Palermo, che dopo decenni è riuscita a offrire ai propri cittadini il servizio di raccolta differenziata porta a porta, sta combattendo “questi offensivi casi di abbandono dei rifiuti, ad opera di incivili nemici dei mendicinesi, una comunità all’avanguardia che sta rispondendo molto bene al servizio di raccolta, avviato da qualche mese”. Il sindaco Palermo, tiene poi a precisare che l’amministrazione comunale di Mendicino sta avviando un sistema di controllo del grave fenomeno, con appostamenti di vigili in borghese, con la sistemazione di telecamere, alcune già installate in altre zone, che stanno portando buoni risultati, con una notevole riduzione del fenomeno, grazie alle multe salate inflitte ai colpevoli che hanno commesso questa pesante infrazione, poco rispettosi dell’ambiente, della natura e della comunità.

Gioiosa Jonica, incendiati mezzi comunali

Camion rifiuti incendiatoGIOIOSA JONICA (RC) – Due automezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti sono stati incendiati nella notte di capodanno a Gioiosa Jonica. I due mezzi, di proprietà del Comune, erano parcheggiati nelle vicinanze di un deposito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri ed i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Nelle settimane scorse erano state prese di mira e danneggiate le auto del padre e della compagna del sindaco, Salvatore Fuda, al quale è giunta la solidarietà di Enza Bruno Bossio, componente della Commissione Parlamentare Antimafia: «L’incendio doloso di due mezzi per la raccolta dei rifiuti appena acquistati dal Comune di Gioiosa Jonica è l’ennesimo atto intimidatorio ai danni dell’amministrazione comunale guidata dal giovane sindaco Salvatore Fuda. In attesa che forze dell’ordine e magistratura facciamo al più presto piena luce su mandanti ed esecutori di questi gesti vigliacchi – aggiunge la deputata – voglio far pervenire a Salvatore Fuda e all’amministrazione da lui guidata la mia più sentita vicinanza e solidarietà e l’invito a non mollare sulla strada del cambiamento intrapresa. Chi si è illuso di bloccare questo processo di cambiamento con la minaccia e la violenza è destinato a restare deluso. Mi sono già attivata con la Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi affinché su questo come su altre episodi di minacce ed intimidazioni si assumano al più presto ulteriori e più incisivi provvedimenti. E’ necessario infatti avere consapevolezza che questo fenomeno in Calabria ha assunto il carattere di una vera e propria emergenza nazionale che non può non essere affrontato se non nel quadro di una generale assunzione di responsabilità di tutte le forze e le istituzioni democratiche».