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Festa Provinciale dell’Unità, le dichiarazioni di Oliverio ai giornalisti

PAOLA (CS) – «Il sindaco di Paola si avventura in valutazioni e proclami su questioni riguardanti la sanità nel Tirreno cosentino che non hanno alcun fondamento. La sola ragione plausibile, pertanto, è un goffo tentativo di nascondere inadempienze sull’insieme della vicenda amministrativa della città di Paola, strumentalizzando questioni delicate come quelle dell’ospedale di Paola e della sanità nell’intero territorio tirrenico cosentino».

È’ quanto ha affermato il Presidente della Regione Mario Oliverio rispondendo ad alcune domande dei giornalisti a margine della Festa Provinciale dell’Unità  conclusasi ieri sera ad Amantea.

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«Il governo regionale –ha aggiunto Oliverio – sin dal suo insediamento e sia pure in un inedito contesto istituzionale che si è determinato con la nomina dei Commissari al Piano di Rientro, ha sempre cercato, in tutti i modi, di cooperare con tutti i soggetti, a partire dai territori e dai loro sindaci, per rilanciare la sanità nella nostra regione. Siamo sempre stati convinti della necessità che i territori siano i veri protagonisti di una proposta condivisa che rafforzi il complesso dell’offerta sanitaria calabrese, superando contrapposizioni localistiche che determinano conseguenze dannose per le comunità. Non ci siamo mai nascosti, nè abbiamo fatto mai mancare il nostro pensiero, il nostro punto di vista. In questo quadro non abbiamo mai pensato o affermato di depotenziare il presidio ospedaliero di Paola nè quello di Cetraro. Siamo convinti che occorra lavorare, invece, ad una fuoriuscita in tempi certi della Calabria dal Piano di rientro dal debito sanitario, percorso ormai non più rinviabile e che ha, in questi anni, letteralmente strangolato il già debole servizio sanitario calabrese».

«Le gestioni commissariali -ha concluso il Presidente della Regione– sono state assolutamente incapaci di mettere in campo un piano di riorganizzazione e rilancio della sanità calabrese».

Il Delegato Pacenza sul decreto 87 del 2016

CATANZARO – Il delegato del Presidente Oliverio in materia sanitaria, Franco Pacenza ai Commissari Scura e Urbani: «Revocate il decreto 87 del 9 agosto 2016».

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«Con il decreto 87 del 9 agosto scorso, i commissari Scura  e Urbani, svelano in modo esplicito il loro obiettivo: allungare il più possibile il Piano di Rientro e, quindi, la loro permanenza in Calabria».

E’ quanto afferma, in una nota, il delegato del Presidente della Regione Mario Oliverio in materia sanitaria Franco Pacenza.

«Con il decreto 87 –prosegue la nota- i Commissari “fanno obbligo” alle Asp di Catanzaro, Cosenza e Crotone a produrre nuovi debiti. Persino l’oggetto del decreto è equivoco, mentre gli allegati esplicitano tutta la pericolosità di questo atto. Basti guardare l’allegato A, di cui nel Decreto si prende solo atto, per avere contezza della pericolosità e del gravissimo rischio di esporre la Regione ad uno stillicidio di contenziosi che vanificherebbero qualsiasi ipotesi di fuoriuscita dal Piano di Rientro dal debito sanitari.

Non sono in discussione diritti ma –spiega Pacenza- la Pubblica Amministrazione ha il dovere di verificare tutti i gradi del giudizio e di tutelare la buona amministrazione. Gli stessi operatori del comparto sanitario non possono ignorare la necessità e l’utilità di un ritorno, in tempi certi, alla gestione ordinaria della sanità in Calabria.

Se vi sono diritti maturati in sei anni –conclude la nota- non possono essere incamerati in una sola annualità con la certezza di produrre nuovo indebitamento e l’allontanamento della fuoriuscita dal Piano di Rientro».

Il presidente Oliverio ha presieduto a un incontro sulle gravi carenze sanitarie nella sibaritide

ROSSANO (CS) – Il Presidente della Regione Mario Oliverio, accogliendo la richiesta del presidente del Consiglio comunale di Rossano, Rosellina Madeo, ha presieduto un incontro al quale hanno partecipato anche il Consigliere regionale Giuseppe Graziano, il sindaco di Rossano Stefano Mascaro, i capigruppo consiliari del Comune, il Delegato del Presidente Oliverio per la sanità Franco Pacenza ed il Direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro. La discussione – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – ha riguardato una ricognizione puntuale sulle gravi carenze che vive, da diversi anni, l’offerta sanitaria nell’area della sibaritide, a partire dall’ospedale spoke di Corigliano-Rossano. Si è discusso, inoltre, delle attività riguardanti la costruzione del nuovo ospedale della sibaritide e l’organizzazione della sanità sul territorio. Il Presidente Oliverio, prendendo la parola, ha condiviso le  preoccupazioni della delegazione rossanese, riconoscendo come in quell’area, negli anni, si siano concentrate delle scelte sbagliate che hanno fortemente indebolito la qualità e la quantità dell’offerta sanitaria. Il Presidente Oliverio, in premessa, ha chiesto, cosa condivisa dai presenti, di confrontarsi, congiuntamente, con la città di Corigliano per individuare un percorso comune, anche alla luce della straordinaria stagione che stanno vivendo le due città, in vista dell’obiettivo della loro fusione. Oliverio ha chiesto, inoltre, al Direttore Mauro una sintesi precisa sugli interventi da attivare a breve termine, primo fra tutti, il potenziamento del personale medico e professionale per il quale, tra l’altro, in parte, sono già avviate, da parte dell’Asp, le procedure concorsuali. Per quanto riguarda le attività relative alla costruzione del nuovo ospedale della sibaritide, Oliverio ha informato gli intervenuti del costante lavoro svolto in questi mesi che ha portato, prima alla sottoscrizione del protocollo di legalità, poi al contratto con il verificatore dei progetti ed infine alla verifica sul sito, sia delle interferenze con Snam e Enel, sia con Anas e con il Comune di Corigliano, per quanto riguarda la viabilità di supporto alla nuova struttura ospedaliera, il cui progetto esecutivo sarà presentato entro la fine di questo mese. Concludendo, si è concordato un nuovo approfondimento, dopo la pausa estiva, coinvolgendo anche la città di Corigliano per condividere un piano di interventi da attivare.

Oliverio ha incontrato i direttori generali delle Asp e delle Ao

CATANZARO – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – i Direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere della Calabria. La riunione rientra nel programma che la Presidenza della Regione ed i direttori generali si sono dati di incontrarsi, periodicamente, per fare il punto sulla situazione  sanitaria in Calabria. Oliverio ha evidenziato, con forte preoccupazione, la mancanza di un’inversione di tendenza, da parte della gestione commissariale e che, purtroppo, la qualità e quantità dei servizi si è ulteriormente aggravata. «Necessita, in tempi brevi, cambiare passo ed avere – ha detto Oliverio-  una visione strategica per un nuovo Servizio sanitario regionale. Tutti gli indicatori macroeconomici, dall’emigrazione passiva alle liste d’attesa, ai servizi di emergenza-urgenza, vanno aggrediti con determinazione in una visione strategica complessiva che tuttora manca». Il delegato del Presidente per la Sanità Franco Pacenza, dal canto suo, ha evidenziato la necessità di riprendere un processo riformatore dell’organizzazione del Servizio sanitario regionale che distingua le attività ospedaliere da quelle territoriali, al fine di produrre migliore qualità dell’offerta. Il Dirigente generale del Dipartimento “Tutela della salute” Riccardo Fatarella si è soffermato sulle problematiche tecniche che riguardano la gestione delle diverse Aziende. Hanno, quindi, preso la parola i Direttori generali, i quali hanno rappresentato  le specifiche tematiche che interessano le diverse aziende. A conclusione, il Presidente Oliverio, per quanto riguarda gli atti aziendali, ha condiviso l’ipotesi emersa dalla discussione di procedere con le aziende ospedaliere in cui si sono manifestate meno contraddizioni. «Per le Asp, persistono gravi incongruenze e vere e proprie incompatibilità con la programmazione decretata, prima fra tutte, la mancanza degli spazi alberghieri e l’impossibilità finanziaria per procedere a scambi di divisioni  tra un presidio e l’altro. Gli stessi standard vanno contestualizzati, per come ribadito dallo stesso Ministro della Salute. Gli atti aziendali che, comunque, sono uno strumento flessibile e soggetti a verifiche, devono trovare la più ampia condivisione nei territori e devono mettere in atto un forte processo di razionalizzazione e di riorganizzazione dell’offerta sanitaria. Lotta agli sprechi ed alle incrostazioni per reinvestire in servizi più efficienti».

Polo sanitario di Casole Bruzio, PRESIDIO H24 IN PRESILA

COSENZA – Il Polo sanitario di Casole Bruzio sarà potenziato, dopo l’estate, con prestazioni specialistiche di diabetologia, cardiologia, ortopedia e urologia in grado di migliorare i livelli essenziali di assistenza per l’intero comprensorio presilano. Ed è in cantiere un presidio medico H24.

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Si tratta dei temi affrontati ieri, nella sede cosentina dell’Asp, da Carlo Guccione, Salvatore Iazzolino e Raffaele Mauro, rispettivamente consigliere regionale del Partito democratico, sindaco di Casole Bruzio e direttore dell’Azienda sanitaria provinciale.

Il potenziamento della struttura di Casole Bruzio, che da incompiuta è diventata un centro di eccellenza, è sempre più vicino.

«Ho apprezzato la volontà e la capacità di ascoltare e dare risposte alle esigenze del nostro territorio da parte del direttore generale dell’Asp, Raffaele Mauro. Sono fiducioso che già da settembre partirà l’iter per il potenziamento del Polo sanitario di Casole Bruzio. La nostra comunità non dimentica l’impegno profuso, in tempi non sospetti, dal consigliere regionale Carlo Guccione. Quando tutti pensavano che il presidio sanitario diventasse l’ennesima incompiuta calabrese, c’è stato chi ha condotto una battaglia politica e mediatica. Guccione ha portato a Casole Bruzio le telecamere dei più importanti network nazionali, da Tv7 ai cronisti di Michele Santoro. Non sono cose che si dimenticano».

Sono 21 le strutture sanitarie costruite negli Anni 90 nella provincia di Cosenza, costate circa 14 milioni di euro e mai entrate in funzione. Quella di Casole Bruzio rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al passato.

Molinari chiede a Oliverio soluzioni e chiarezza sulla sanità calabrese

CATANZARO -Il senatore Francesco Molinari si è espresso cirac l’annoso problema sanità in Calabria, ribadendo la necessità, da parte della Giunta Regionale, di trovare soluzioni concrete. Un settore, quello sanitario, già in crisi, cui, secondo Molinari, «il piano di rientro di firma scopellittiana ha inferto il colpo di grazia». Molinari si rivolge in particolare al Governatore Oliverio e alle sue promesse non mantenute della campagna elettorale: «Qui ci sembra che di sanità se ne parli, ma  solo in termini di guerra di gestione,  e che i risultati ottenuti siano solo peggiorativi.  Senza contare l’ impossibilità di adeguamento delle strutture alla nuova normativa europea,  per mancanza di un numero accettabile di risorse umane. Ci chiediamo che tipo di servizi si pretende di offrire agli utenti, senza una organizzazione di una macchina sanitaria che sia quanto meno capace di lavorare in maniera sufficiente». Il senatore continua: «Non ci si lamenti, allora,  dei costi della migrazioni sanitaria. Non si può pretendere che i calabresi si accontentino di ricevere cure e assistenza risicata  e, perciò,  rischiosa per la salute. Tempi e liste d’ attesa infiniti. In mezzo, un tira e molla tra Commissario e strutture private, con il primo che dispone misure  secondo cui aumentano le tariffe, ma il budget 2016 resta invaritato.  Le seconde che vogliono di più,  minacciando licenziamenti. Il nostro timore è che qui la lotta sia finalizzata a lucrare sulla salute dei cittadini. Basta speculazioni sulla pelle dei calabresi. Se questo è l’obiettivo non si può restare a guardare. Noi vogliamo vederci chiaro, lo dobbiamo ai cittadini».

Mimmo Gianturco si esprime sulla Malasanità in Calabria

REGGIO CALABRIA – «Nella sanità calabrese si continua a parlare di piano di rientro, di numeri, di tagli e di nuovi progetti, ma nel frattempo la gente emigra per farsi curare o muore a causa di servizi molto scarsi. È questo il caso verificatosi nell’ospedale reggino “Riuniti” dove una donna è deceduta alcuni giorni dopo un parto gemellare. Tutto ciò è inaccettabile, non possono essere i cittadini a pagare sulla propria pelle le scelte scellerate di una politica regionale incompetente». Sono queste le dure affermazioni di Mimmo Gianturco, responsabile regionale di CasaPound Calabria.

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«La situazione in cui versano tantissimi ospedali calabresi è di una gravita inaudita – dichiara – e ciò che è successo nel nosocomio di Reggio Calabria, è la rappresentazione plastica dello sfacelo in cui versa tutta la sanità calabrese. Si assiste costantemente alla riduzione di posti letto, riduzione del personale, chiusura di ulteriori reparti, etc. Le criticità presenti nella struttura sanitaria reggina – spiega Gianturco – è nota ormai da tempo. Dopo la chiusura del reparto di ostetricia a Melito Porto Salvo, che smaltiva oltre 800 parti all’anno il lavoro è stato trasferito a Reggio Calabria senza però potenziare la struttura ospedaliere. Così facendo a Reggio Calabria bisogna gestire un numero ingente di parti nonché gli interventi di chirurgia ginecologica. Una situazione inaccettabile, dunque, che ha messo in ginocchio la sanità creando forti disagi ai cittadini mettendo a rischio la loro stessa vita».

«I tagli lineari nel settore della sanità regionale, non sono accettabili, non si devono ridurre i servizi a questo fondamentale settore ma occorre eliminare gli sprechi. La politica non può restare indifferente dinnanzi a tutto ciò. Tutti i nostri parlamentari e politici regionali devono battere i pugni sui tavoli ministeriali affinché si trovi una soluzione immediata a questa insostenibile situazione. In questa battaglia, – conclude – devono spendersi tutti, nessuno escluso».

Mario Oliverio inaugura la nuova ala radioterapica dell’ Ospedale a Crotone

IMG_3913CROTONE – Il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio è intervenuto all’ inaugurazione di una nuova ala, radioterapica, del Marrelli Hospital di Crotone.

‹‹Qualificare il nostro sistema sanitario facendo in modo che il servizio pubblico rappresenti la struttura portante e quello privato lo integri e interagisca con esso assicurando servizi di qualità. Abbiamo un sistema sanitario gravemente ammalato che, negli ultimi sei anni, ha visto aumentate la mobilità passiva e le liste d’attesa e peggiorati i servizi sanitari. Il 24 aprile scorso a Roma, nel corso di una riunione con il ministro Lorenzin a cui hanno partecipato tutti i presidenti delle Regioni italiane, ho posto l’esigenza di avviare una riflessione sull’ esperienza dei Piani di Rientro. Ritengo non sia più possibile mantenere gli stessi parametri nelle regioni sottoposte a Piani di rientro rispetto a regioni come la Lombardia e l’Emilia Romagna che si trovano in una condizione di vantaggio e di mobilità attiva›› ha esordito Mario Oliverio.

‹‹E’ necessario mettere in campo un progetto di riqualificazione della sanità pubblica all’ interno del quale la privata debba concorrere ed aiutare queste regioni ad abbattere la mobilità passiva. Questo è il punto su cui bisognerà misurare l’apporto qualitativo delle strutture sanitarie private, che dovranno essere premiate o penalizzate non sulla base di una semplicistica operazione ragionieristica di riparto dei budget, ma come soggetti che concorrono ad abbattere la mobilità passiva e a garantire la cura e la tutela della salute qui, in Calabria, supplendo alla carenza del pubblico››.IMG_3919

‹‹Mi auguro›› ha concluso poi Oliverio ‹‹che subito dopo le elezioni verranno dal governo risposte adeguate in direzione di una nuova organizzazione della gestione del sistema sanitario regionale››.

Ad Uno Mattina su Rai1 si parlerà del caso di Cloe Grano

ROMA – Domani, venerdì 20 maggio, nella trasmissione Uno Mattina in onda su Rai 1, si parlerà della vicenda che riguarda il decesso avvenuto per invaginazione della piccola bambina cosentina, Cloe Grano, avvenuta due anni fa all’Ospedale Santobono di Napoli. Gli ospiti della trasmissione saranno Dino Grano, papà della bambina, che all’epoca dei fatti aveva solo quattro mesi e mezzo, e il legale che li tutela nel procedimento giudiziario avviato su denuncia dei genitori, l’avvocato Ferdinando Palumbo. La vicenda colpì la sensibilità della nazione intera, anche per il gesto dei genitori di donare gli organi della piccola Cloe. Dino ed Editha Grano, mamma e papà della bambina, denunciarono subito quanto accaduto al commissariato partenopeo, proprio come fecero anche a Cosenza. I genitori di Cloe avevano portato per quattro volte la bimba sofferente all’Ospedale Annunziata di Cosenza, fino a quando la situazione è precipitata e la piccola ha avuto un arresto cardiaco. Vista l’urgenza del caso, i sanitari del capoluogo bruzio disposero il trasferimento in ambulanza nel nosocomio di Napoli.

Prevista per il prossimo 18 luglio l’udienza di fronte al GIP del Tribunale di Cosenza.

Oliverio ieri in visita nel Reventino. Occasione per rilanciare cultura, sanità e trasporti

CATANZARO – Un pomeriggio intenso quello di ieri per il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, in visita nel Reventino: a Tiriolo, Decollatura e Soveria Mannelli ha incontrato cittadini e amministratori locali. La visita del Governatore ha preso avvio da Tiriolo, dove Oliverio insieme al Sindaco Giuseppe Lucente ha visitato l’area archeologica di Gianmartino, in cui uno scavo recente ha riportato alla luce resti riconducibili alla cultura dei Brettii e definito dagli archeologi “Palazzo dei Delfini”. In seguito, a Decollatura Oliverio si è recato al Parco culturale e letterario “Michele Pane”, nato allo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e letterario del Reventino. Un’opera, questa, realizzata col contributo dei Fondi POR 2007/2013. Infine, a Soveria Mannelli, il Presidente col Sindaco Giuseppe Pascuzzi ha inaugurato l'”Officina della Cultura e della Creatività” e la Digital Library del Reventino, entrambe realizzate con Fondi POR 2007/2013. Oliverio ha parlato di una «struttura bella ed importante che indica un percorso, quello del rilancio delle aree interne, che costituiscono nella nostra regione l’80% del territorio, e che devono essere aiutate a contrastare l’esodo, l’abbandono. Iniziative come questa,  che aprono spazi innovativi e li mettono a disposizione soprattutto dei giovani,  vanno in questa direzione». Dunque, un plauso alle amministrazioni locali da parte del Governatore, per aver saputo bene utilizzare i fondi messi a disposizione dalla Regione. Del resto, «nella nuova Programmazione comunitaria 2014/2020 – ha aggiunto Oliverio –  abbiamo posto il problema delle aree interne come centrale e non a caso abbiamo costituto un fondo di 200 milioni di euro da destinare alle aree interne, collinari e montane, aggiuntivo alle altre risorse a cui esse potranno attingere. A questo riguardo lo stesso ministro Martina, di recente in Regione per la presentazione del PSR, ha avuto modo di esprimere un concetto importante, ovvero che la Calabria può essere un laboratorio cui fare riferimento nazionale per un progetto di sviluppo e di rilancio delle aree interne e di contrasto all’esodo».

Per contribuire a tale progetto, ha dichiarato inoltre il Presidente della Regione Calabria, sono state messe in atto importanti iniziative, relative anche all’ambito sanitario. «Soveria è il centro di un comprensorio importante come è quello del Reventino e per questo deve essere il centro nel quale i servizi di prima necessità ospedaliera devono essere garantiti. L’ospedale di Soveria deve essere ripreso. Nel corso di questi anni, gli ospedali montani sono stati svuotati, smembrati. Noi abbiamo ripreso una attenzione nei confronti di queste realtà». Senza dimenticare, ovviamento, il nodo centrale dei trasporti e dei collegamenti: «La lontananza, la  perifericità di queste zone non sono stati  un fattore  secondario nell’abbandono. Abbiamo dato incarico alle Ferrovie della Calabria di definire uno studio di fattibilità per l’ammodernamento della linea ferroviaria Catanzaro-Cosenza che attraversa storicamente Soveria. Entro il mese di luglio lo studio sarà definito e da questo trarremo conseguenze concrete in termini di investimenti per l’ammodernamento della tratta ferroviaria, perché questo asse collega le due Metrotramvie,  Cosenza-Università di Rende e Catanzaro-Germaneto, in un disegno unitario, per il quale l’ attraversamento di una ferrovia moderna dell’area consentirà di creare le condizioni di sviluppo e crescita e contrasto all’esodo».