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Cosenza, giovane aggredisce e minaccia con un coltello il gestore di un locale in centro:arrestato

COSENZA – Personale dell’U.P.G. e S.P. , nella notte del 15 gennaio u.s. traeva in arresto un giovane ventiduenne. 

Nella fattispecie, lo stesso trovandosi all’interno di un locale del centro cittadino ed in stato di ebrezza,   prima aggrediva  con un coltello il gestore, poi, vistosi spinto e chiuso fuori, danneggiava la vetrina lanciando uno sgabello posto sul marciapiede .

All’arrivo degli operatori della Volante, il predetto tentava di darsi alla fuga ma veniva prontamente fermato. Allo stesso, tratto in arresto e posto a disposizione dell’A.G..sono stati contestati i reati di  lesioni personali, minacce,    danneggiamento aggravato  e resistenza a p.u.

Su richiesta della Procura di Cosenza diretta dal Procuratore Capo Dr. Mario Spagnuolo, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

“Muranum… Prosa e Note”: in scena a Morano la comicità di Giovanni Cacioppo

E’ il momento dei big per la stagione teatrale Muranum… Prosa e Note di Morano Calabro. Ad aprire la carrellata di grandi nomi del teatro comico è Giovanni Cacioppo, noto cabarettista tv che vanta partecipazioni a programmi di successo come Zelig e Colorado Cafè.

L’imperdibile appuntamento, presso il teatro “Massimo Troisi”, è per domenica 15 gennaio alle ore 18.30 con la comicità dell’artista siciliano tra i più conosciuti di Mai direMaurizio Costanzo Show e Che tempo che fa.

I classici del teatro napoletano, portati in scena dai padroni di casa – la compagnia Allegra Ribalta – si fermano per lasciare spazio ai big della risata, offrendo così al pubblico del “Troisi” un’offerta culturale ampia e tutta da godere grazie all’organizzazione curata, ormai da 30 anni, dall’omonima associazione culturale.

“Sono già trent’anni dall’inizio della nostra avventura a teatro – afferma il presidente Massimo Celiberto – ogni anno portiamo in scena il meglio del teatro partenopeo grazie all’intenso lavoro condotto dalla compagnia ma intercettiamo anche i migliori artisti del panorama televisivo (e non solo) da far salire sul palco del nostro teatro”.

Saranno tanti altri i grandi attori che si succederanno nel corso della stagione 2022-2023: vale la pena, quindi, non perdere nessuno degli appuntamenti in cartellone, tra cui le commedie interpretate proprio dall’Allegra Ribalta che chiuderanno la stagione.

Pallanuoto femminile A2: prima vittoria per la squadra del Cosenza

Partenza col botto per le atlete di mister Fasanella. Nella piscina di Campagnano, la Cosenza pallanuoto si impone per 16 reti a 5 contro la squadra di Castelli romani valevole per la prima partita di campionato serie A2.
Il capitano, Angela Manna, insieme alle ragazze di Cosenza hanno avuto la meglio rispetto alla compagine romana disputando una bella prestazione.
Buona la cornice di pubblico, così come l’entusiasmo per la prima vittoria di un lungo campionato.
La Cosenza Pallanuoto è stata inserita come sempre nel girone Sud, insieme a Castelli Romani, Pretuziana Sport, Roma Vis Nova, Lazio Nuoto, Vela Nuoto Ancona, Volturno, Water Sports Napoli. La regular season si concluderà Domenica 30 aprile, poi spazio ai play off e ai play out.
Il Presidente di Aqa, Francesco Manna, a margine della partita ha espresso piena soddisfazione per la gara disputata e per i buoni propositi della squadra.

 
 

E’ corsa ai biglietti per l’unica tappa di Van Gogh Cafe’ al Rendano di Cosenza

COSENZA – Il fascino di Vincent Van Gogh continua a richiamare l’attenzione del pubblico calabrese. E’ partita gran ritmo, infatti, la corsa ai biglietti per lo spettacolo   ́ in prima assoluta e unica tappa in Calabria i prossimi venerdì 24 e sabato 25 febbraio 2023 nello storico Teatro Rendano di Cosenza. L’evento, peraltro in concomitanza con il 170° Anniversario della nascita di Vincent Van Gogh, aprirà la 37sima edizione di Fatti di Musica, il Festival-Premio del Live d’Autore diretto da Ruggero Pegna, con spettacoli alle ore 10:00 per le scuole e alle ore 21:00 per tutti. Sono anche numerose le prenotazioni scolastiche per i matinée, con biglietti di € 15 a studente e una gratuità per un docente accompagnatore ogni 15 studenti. Per questi spettacoli è necessario rivolgersi alla segreteria organizzativa: tel. 0968441888 mail info@ruggeropegna.it, mentre per i serali la vendita è in corso online su www.ticketone.it e nei punti autorizzati Ticketone (Cosenza: Inprimafila, via Marconi n. 140).

Lo spettacolo realizzato dalla Mic – Musical International Company, con la produzione esecutiva di Lara Carissimi, già produttrice della straordinaria Opera La Divina Commedia, inaugurerà “Opere d’Arte”, un nuovo format ideato da Pegna con grandi spettacoli dedicati ad Opere letterarie e celebri Artisti.

Van Gogh Cafè”, pièce teatrale scritta e diretta da Andrea Ortis, firma eclettica nel panorama del musical italiano, con la consulenza artistica di Gianni Musacchio, racconta alcuni momenti della vita del celeberrimo pittore olandese e della sua arte pittorica. L’eccezionale spettacolo si avvale dell’ Orchestra dal Vivo diretta dal Maestro Antonello Capuano (chitarra), con Matteo Iannaccio al violino, Angelo Miele al pianoforte, Marco Molino alle percussioni, Lorenzo Mastrogiuseppe al contrabbasso; inoltre, del corpo di ballo del coreografo Marco Bebbu, di uno spazio scenico allargato alla platea progettato da Gabriele Moreschi, di atmosfere luminose e visive di Virginio Levrio, con grandi proiezioni animate 3D che avvolgono spettatore e scena, trasformandola in una “Notte Stellata” o in un “Campo di grano”, altre volte coinvolgendo l’habitat scenico in una vera e propria trasformazione in giallo “Girasole” o in lilla “Iris”. Lo spettatore si troverà, così, immerso nella Parigi di metà ‘800, nelle lande desolate del Borinage o nei parchi parigini dell’en plein air, nelle assolate campagne di Arles o tra i vicoli di una formicolante Montmartre. L’utilizzo di proiezioni animate 3D su diversi livelli del palcoscenico coinvolge lo spettatore all’interno di paesaggi multimediali e alle atmosfere pittoriche, portandolo dentro i quadri di Van Gogh, toccandone la filosofia, il costrutto, l’anima, le sue manie e le sue paure. Oltre ad alcuni dei più famosi dipinti, le proiezioni riguardano anche molti schizzi e bozzetti originali presenti in alcune sue lettere; inoltre, favoriscono il cambio di paesaggi e la trasposizione in immagini degli stati d’animo dei protagonisti che, nel corso del racconto, si sovrappongono. Il viaggio nel tempo è scandito in tre macro-periodi importanti nella vita del pittore: quello Olandese, culminato con il dipinto “I mangiatori di patate”, quello Parigino e l’ultimo, quello dell’esplosione del colore ad Arles e della sua prematura scomparsa. “Van Gogh Cafè” è la storia di uomini e donne, parallele a quella di Vincent Van Gogh, narrata con la raffinatezza dello sfondo musicale dei più grandi parolieri e cantanti francesi: Edith Piaf, Charles Aznavour, Mireille Mathieu, Yves Montand, per citarne alcuni. I connotati temporali che chiariscono, nella produzione pittorica, colori e tecniche differenti, sono caratterizzati da un allestimento musicale affine, simile ed equivalente. Il percorso sonoro e le coreografie di danza attingono, infatti, alla canzone classica francese degli anni 50/60/70.

Nel cast, lo stesso regista Andrea Ortis (M. Luise Philippe), Floriana Monici (Madame Odille), Chiara Di Loreto (Mademoiselle Aline), Giulio Maroncelli (Luc); nel corpo di ballo, Lavinia Scott (Eugenie), Serena Origgi (Vanille), Rebecca Erroi (Juliette), Lucrezia Zizzo (Camille).

 “Musica, danza, teatro, immagini, arte e tecnologia applicata allo spettacolo – afferma Ruggero Pegna – insieme in un format rodato e affascinante, come in altre grandi Opere presentate in esclusiva in Calabria, per entrare in mondi straordinari di spettacoli unici e geniali, con una forte valenza culturale e altissimo spessore artistico. Sarà uno spettacolo indimenticabile, un magico viaggio nei capolavori di Van Gogh!”.

 

Prosegue, intanto, la prevendita per Alis, il Gran Galà del Circo Mondiale di Le Cirque Wtp, la più grande Compagnia Europea diretta da Gianpiero e Alessandro Garelli, con oltre 20 tra i migliori World’s Top Performers provenienti dal Cirque du Soleil e dai più sensazionali circhi del mondo, per la prima volta in Calabria al Palacalafiore di Reggio dal 21 al 23 aprile con spettacoli alle ore 21:00. Alis porta in scena un cast stellare con i migliori artisti, pluripremiati con i riconoscimenti internazionali più ambiti. Ci sono equilibristi, acrobati, “aerialist” che tendono ai limiti delle possibilità umane e poi clown, cantanti e musicisti. I loro numeri sono spettacolari, poetici e sorprendenti. Alis è uno spettacolo di due ore circa, senza interruzioni e senza mai usare animali. S’ispira alla letteratura fantastica dell’‘800 e al capolavoro di Lewis Carroll, uno show denso di emozioni e di performance uniche al mondo. “E’ uno spettacolo ineguagliabile – afferma Pegna – mai visto prima in Calabria e, forse, davvero irripetibile! Un’occasione unica e imperdibile per assistere ad uno spettacolo dalla bellezza inimmaginabile!”.

Circiello al concorso regionale della pitta mpigliata: “facciamola conoscere in tutta Italia”

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – Cosparsa di miele e ripiena di uvetta sultanina, mosto d’uva, fichi o frutta secca e liquori: ce n’è per tutti i gusti al concorso regionale della pitta mpigliata fatta in casa, il contest che si è tenuto sabato 14 gennaio presso il centro Florens ITS – Istituto Alberghiero di San Giovanni in Fiore, e che ha visto disputarsi appassionati di questa leccornia, provenienti da diverse parti della Regione: Cosenza, San Giovanni in Fiore, Cerenzia, Pietrafitta, Isola Capo Rizzuto, Verzino, Pallagorio, Rocca di Neto, Castel Silano, Parenti, Petilia Policastro e la Scuola Alberghiera ITS – Leonardo da Vinci. Sono stati 27 i concorrenti che hanno gareggiato, sfoggiando le loro abilità culinarie davanti a tre giurie composte da tecnici (cuochi) produttori, ed esperti (agronomi, biologi e giornalisti).

La valutazione dello storico dolce silano si è basata non solo sulle tecniche di lavorazione ma sull’utilizzo della qualità dei prodotti primari che esaltano le proprietà organolettiche e rendono peculiare ogni dolce.

Un equilibrio di gusto e sapori che ha decretato come miglior dolce quello realizzato da Patera Michela di Verzino (Kr) per la giuria tecnica,  Olivito Spadafora Rosa di San Giovanni in Fiore (Cs) per la giuria produttori, Teresa Iaconis di San Giovanni in Fiore (Cs) per la giuria esperti.

Il concorso regionale della pitta mpigliata fatta in casa ha voluto gettare le basi per avviare un disciplinare di produzione al fine di ottenere un riconoscimento europeo in modo che la pitta ’mpigliata sia riconducibile alla tradizione e all’identità locale.

La recente nascita dell’Accademia della pitta mpigliata (composta da cittadini, associazioni, enti, operatori economici e commercianti) presieduta dall’avvocato ed esperto nel settore enogastronomico Emilio Vaccari, ha lo scopo di tutelare, valorizzare e promuovere il tipico dolce legato della tradizionale strina di Natale di San Giovanni in Fiore al fine di salvaguardare e valorizzare anche le produzioni locali e l’intera filiera degli ingredienti.

Il gala di premiazione, tenutosi all’Hotel Duchessa della Sila, ha visto la partecipazione dello chef stellato, opinion leader ed esperto di alimentazione Alessandro Circiello Alessandro Circiello. “La pitta mpigliata rappresenta il meglio del made in Italy, con ingredienti del territorio, sani e genunini – ha detto Circiello. La frutta secca ad esempio ha tante virtù. Questo è un dolce che fa bene e di cui dovrebbe beneficiare tutta Italia, dovrebbe essere conosciuto da Nord a Sud, dunque cerchiamo di diffondere questo dolce il meglio possibile”.

Presenti all’evento anche il sindaco di San Giovanni in Fiore, Maria Rosaria Succurro, e l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo.

L’evento è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Cuochi Regionale, AMIRA Calabria, l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione – ITS Leonardo da Vinci di San Giovanni in Fiore, l’associazione delle proloco regionale e da diverse altre associazioni. Patrocinato da diversi enti tra i quali, la Regione Calabria.

Secondi e terzi posti

Seconda classificata giuria esperti Rosa Pignanelli e Maria Rosa Nicoletti San Giovanni in Fiore

Seconda classificata giuria produttori Teresa Iaconis San Giovanni in Fiore

Seconda classificata giuria tecnica Barberio Maria Rosaria di San Giovanni in Fiore

Terzo classificato giuria esperti Talerico Maria San Giovanni in Fiore

Terzo classificato giuria tecnica Teresa Iaconis San Giovanni in Fiore

Terzo classificato giuria produttori Maria Rosaria Barberio San Giovanni in Fiore

Catturato il boss Messina Denaro dopo 30 anni. Occhiuto: “colpo durissimo a Cosa Nostra”

COSENZA – “L’arresto di Matteo Messina Denaro rappresenta un colpo durissimo a Cosa Nostra.
Dopo 30 anni di latitanza finisce la storia criminale di uno dei boss mafiosi più influenti e pericolosi. Grazie ai Carabinieri del Ros e agli uomini dello Stato che hanno reso possibile questa cattura”. Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Catturato Messina Denaro, uno degli ultimi superlatitanti

Il boss era latitante da 30 anni e ricercato numero uno. L’uomo si trovava ricoverato nella clinica privata «La Maddalena» di Palermo in «day hospital». L’operazione è stata effettuata dai carabinieri dei Ros : ne ha dato notizia il comandante Pasquale Angelosanto. Originario di Castelvetrano, 60 anni, aveva negli anni allargato il suo potere ad altri mandamenti mafiosi della Sicilia , specialmente dopo l’arresto di Totò RiinaBernardo Provenzano e i fratelli Graviano. Matteo Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo come mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio.

Nato a Castelvetrano il 26 aprile 1962, è noto anche con i soprannomi “U siccu” e “Diabolik”. L’arresto è avvenuto trent’anni e un giorno dopo l’arresto di Totò Riina: il capo dei corleonesi, infatti, venne preso a Palermo il 15 gennaio 1993.

Cosenza Calcio, il sindaco si fa promotore di un incontro tra tifoseria e città

 
COSENZA – “Il San Vito-Marulla semivuoto, privo del cuore dei suoi tifosi, è un’immagine che fa male alla città ed alla stessa società del Cosenza calcio”. Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso, amareggiato per le divergenze che si registrano tra gli Ultrà e la società Rossoblù, a causa delle pesanti sconfitte riportate dai Lupi che hanno chiuso il girone d’andata all’ultimo posto in classifica, con soli 18 punti e che oggi hanno pareggiato con il Benevento.
 
“Il Cosenza – prosegue il Primo Cittadino – non può perdere la categoria. Ne va dell’immagine stessa della città, ma anche del suo sviluppo sociale. Il calcio, infatti, favorisce la crescita umana perché promuove la condivisione e l’inclusione.  Al di sopra di tutto, però, c’è indubbiamente il senso di appartenenza alla  città, alla nostra Cosenza, che passa anche dai colori della nostra squadra di calcio. Sotto il cielo rossoblù, non v’è dubbio, siamo comunità più coesa ed amalgamata. E’ questo un valore da difendere. Detto ciò esprimo la mia preoccupazione per il forte malessere che serpeggia tra i tifosi che occupano un posto di primissimo piano nel mondo del calcio, sia da un punto di vista comunitario che di vita stessa della società calcistica. I tifosi hanno a cuore il futuro della loro squadra e sono mossi da sentimento e passione. Per questa passione pagano i biglietti per lo stadio, sopportano il peso economico delle trasferte, che in questo particolare momento di crisi, non è indifferente, sottoscrivono abbonamenti, ecc., incidendo, quindi, sul bilancio societario”.
 
“Ecco perché sono convinto – conclude il sindaco Franz Caruso –  che sia indispensabile mantenere vivo il dialogo ed il confronto, seppur aspro ma civile, tra la società del Cosenza calcio ed i suoi tifosi che devono ritrovare il senso della condivisione e della collaborazione per far sventolare con sempre maggiore forza i colori rossoblù. A tal fine, mi farò promotore di un incontro tra la rappresentanza della società ed una delegazione di tifosi con l’auspicio che si possa riprendere il campionato con serenità, difendendo la categoria e, quindi, ritornando a vincere”.

Corigliano-Rossano, 17enne muore al rientro dall’ospedale: si indaga su decesso

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Dramma nel cosentino. E’ deceduta dopo essere stata mandata a casa dall’ospedale ‘Guido Compagna’ Marta, studentessa liceale decededuta a soli 17 anni. Un caso di morte sospetta che ha portato i carabinieri ad avviare mirate indagini. Secondo quanto emerso infatti, l’adolescente a casa avrebbe accusato forte vomito e diarrea. I genitori avevano quindi deciso di portarla al Pronto Soccorso dell’ospedale ‘Compagna’ di Corigliano. Qui i sanitari, dopo aver prestato le prime cure sanitarie, l’avrebbero successivamente dimessa ma le condizioni della giovane una volta tornata a casa, sarebbero nuovamente peggiorate.

I genitori hanno provato a portare la figlia per la seconda volta in ospedale ma purtroppo Marta era già priva di vita. Al momento non è stato deciso se sul corpo della 17enne sarà disposto l’esame autoptico. Secondo quanto emerso pare che la 17enne soffrisse di patologie pregresse, ma non è stato possibile chiarire se siano legate al malore che ha portato al decesso.

Cosenza: applausi per Maurizio de Giovanni e il suo Caminito

Un salone di rappresentanza del Comune di Cosenza gremito come non si vedeva da anni. E la risposta della città ad un evento di grande qualità promosso dal Sindaco Franz Caruso e dallAmministrazione comunale, nellambito della collaudata ed apprezzatissima iniziativa LibriinComune, ideata e curata dalla consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza.
Unoccasione da cogliere al volo quella proposta come apertura della nuova annualità di LibrinComune, in collaborazione con la Libreria Mondadori di Piazza 11 settembre a Cosenza: la presentazione dellultimo romanzo dello scrittore e giallista napoletano, Maurizio de Giovanni, Caminito, pubblicato da Einaudi. A Cosenza, lautore della saga dei Commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone, per citare le due serie letterarie, poi televisive, più fortunate, si sente come a casa, frequentandola da più di 25 anni. Ieri questa felicissima intesa è stata rinverdita da un pubblico affascinato dalla grande affabulazione e disponibilità di Maurizio de Giovanni che, anche dopo la presentazione di Caminito, si è concesso con molta generosità firmando le copie del suo libro e posando con molte delle sue fedeli lettrici e lettori. Tra gli estimatori di de Giovanni, lo stesso Sindaco Franz Caruso che ha aperto la manifestazione, moderata da Antonietta Cozza.
La città si apre alla cultura ha detto Franz Caruso, prendendo per primo la parola -. Amo Maurizio de Giovanni e mi piace il commissario Ricciardi, così come “I bastardi di Pizzofalcone”. Non leggo molto Mina Settembre – ha ammesso. Maurizio de Giovanni ha aggiunto Franz Caruso non è un ospite di Cosenza, perché ho piacevolmente appreso che la frequenta da 25 anni e la apprezza, ogni volta che vi fa ritorno, come apprezza sempre di più le bellezze del nostro territorio. Essendo una persona intellettualmente onesta ha rimarcato il Sindaco – dice anche che è un peccato che questa regione e questo territorio non riceva le cure che merita”. E a proposito del secondo anno di LibrinComune” Franz Caruso ne ricorda il successo, esprimendo gratitudine nei confronti di Antonietta Cozza che ne è la curatrice.
“Abbiamo fatto qualcosa di utile ha detto ancora il primo cittadino -non solo per far conoscere gli scrittori cosentini e calabresi, non solo per avere il piacere di ospitare unautorità nel settore come Maurizio de Giovanni, ma sono particolarmente contento per il fatto che per la prima volta dopo anni, grazie alle case editrici e agli scrittori locali e non, Cosenza è nelle prime 200 città che leggono di più in Italia. E lo scopo di Librincomune era proprio questo: invitare la città e i nostri giovani a leggere. La lettura è importante e se apprezzo De Giovanni è perché ogni volta che leggo un suo libro, non riesco a divorarlo come mi accade con altri. Mi soffermo sui particolari e su quel modo unico, esclusivo, di raccontare non solo la storia e i personaggi, ma i luoghi dove la storia si svolge e dove i personaggi vivono”. Il Sindaco ha esternato poi la sua soddisfazione per la risposta della città alliniziativa. La città doveva vivere anche il Comune, e doveva viverlo nel modo più importante, nel segno della storia e della tradizione di Cosenza. Noi abbiamo investito e stiamo investendo nella cultura. Il successo della rassegna e la presenza di stasera che spero si ripeta anche in tante altre occasioni, mi fa dire che abbiamo gettato un seme dal quale mi auguro possa nascere una pianta rigogliosa che possa vedere frutti che le generazioni successive siano in grado di cogliere. Ne abbiamo bisogno tutti, ne ha bisogno la città, ma anche la nostra mente e il nostro cuore.
La serata era stata aperta da una sorpresa che ha suscitato lapprezzamento e la meraviglia dello stesso scrittore: i passi di tango di Luca Caruso (titolare della scuola Mille Passi) e di Marisa Angotti sulle note di Caminito, la celebre canzone composta da Gabino Coria Penaloza (autore del testo) e Juan de Dios Filberto (della musica) che si intreccia con le vicende raccontate nel libro di de Giovanni. Dopo i contributi di Pino Sassano, titolare della Libreria Mondadori, e della dirigente scolastica Assunta Morrone, è intervenuto, applauditissimo dal pubblico, Maurizio De Giovanni che ha subito spiegato la genesi di Caminito, nato da un ripensamento, quello di riaprire la saga dedicata al commissario Ricciardi che sembrava chiusa con Il pianto dellalba, uscito nel 2019. Allo scrittore non piaceva e lo ha apertamente confessato ieri sera quel che il Paese era diventato dopo il 1934. Sono gli anni delle leggi razziali e della persecuzione degli ebrei. “Dal 34 in poi ha affermato de Giovanni – comincia la follia dellImpero. Lalleanza con la Germania porta alle leggi razziali che sono il momento più terribile che attraversa il Paese”. Quindi lautore ricorda le delazioni ad opera di persone che denunciavano altri cittadini con laccusa di svolgere attività antifascista e di essere di origine ebrea, accreditandosi presso il regime per questa odiosissima pratica. Non era bello, insomma, raccontare questa altra storia e pertanto ha detto de Giovanni alla platea di Palazzo dei Bruzi – avevo deciso a tavolino di non scrivere più storie su Ricciardi, ma questo aveva comportato una serie infinita di cazziatoni da parte di quel seguito che il personaggio dei miei libri si portava appresso”. E ha raccontato che in diverse occasioni alcune lettrici della serie, al bar come al supermercato, gli puntavano il dito contro per una scelta che non condividevano. Il passo indietro di de Giovanni sulla sua decisione di non scrivere più su Ricciardi si fa più consistente quando il 12 luglio dello scorso anno, per una disavventura di salute, è costretto a restare isolato per una settimana in Ospedale. E in quel momento che riflette chiedendosi se cerano ancora storie di Ricciardi da raccontare. Ho ritenuto ingiusto mettermi ancora di traverso”. Cadute le ultime riserve anche sul contesto storico, de Giovanni promette a Ricciardi e a tutti i suoi lettori che se fosse uscito dallOspedale e se gli avessero concesso di scrivere di nuovo, la prima storia sarebbe stata ancora una storia sul celebre commissario. Ed ecco profilarsi allorizzonte Caminito nel quale si innesta lelemento musicale. Caminito è anche la canzone preferita dai genitori dello scrittore. Per spiegare questa commistione tra letteratura e musica lo racconta alla platea cosentina partendo dal concetto di nazionalità orizzontale e non verticale. “Mi sento molto più compatriota di uno di Buenos Aires, di San Paulo del Brasile, di Lisbona, di Atene e di Istanbul che di uno di Treviso.Quando sono stato in Argentina afferma – mi sono sentito a casa, come a Cosenza, Reggio Calabria o Palermo. E quale è lespressione massima di un popolo se non la musica? Cè o no un legame tra il tango, la bossa nova, il fado, il sirtaki, la musica popolare araba e la canzone napoletana? Se sentite cantare e chiudete gli occhi, se non ascoltate le parole, è la stessa musica. Già in Ospedale aggiunge – pensai a Caminito e al tango che Borges definiva un pensiero triste che si balla. Il tango non è prescindibile dalla danza, è una sintonia perfetta. Eppure in Caminito la musica è stata scritta nel 1923 e le parole nel 1926, a più di mille chilometri di distanza, da due uomini che non si sono mai conosciuti”. E racconta la storia struggente di come è nata la canzone, tra amori, dolorosi, abbandoni ed addii e della stradina (caminito appunto) dove due innamorati, poi costretti a non vedersi più, si appartavano e che la loro lontananza aveva ormai cancellato. Eloquenti le parole del celebre tango: lei non è più tornata e non tornerà più, io sono qui per lultima volta per dirti addio e tu, stradina stessa, scomparirai e diventerai unombra come me. E non è che noi spariremo, noi non saremo mai esistiti. La poesia, così dolorosa, incontra la musica scritta per unaltra situazione. Una vera, quasi inspiegabile alchimia.
Prima di salutare il pubblico cosentino cè tempo per un arrivederci. Se Caminito non è il tredicesimo romanzo della prima serie di Ricciardi, ma il primo della seconda serie, de Giovanni ha già in mente altri due capitoli, che potrebbero avere il titolo di altri due celeberrimi brani musicali, Perfidia e Volver. E Cosenza è già pronta a tenerli a battesimo.

 

A Roseto Capo Spulico un’area verde dedicata agli amici a 4 zampe

ROSETO CAPO SPULICO (CS) – Domenica 8 gennaio è stata inaugurata dall’Amministrazione Comunale di Roseto Capo Spulico l’area di Sgambamento per i cani “Io e Marley”, un servizio importante per il benessere della Comunità e dei loro amici a 4 zampe. L’Area di Sgambamento “Io e Marley”, dal titolo del film del 2008 diretto da David Frankel, è un luogo interamente dedicato ai cani e ai loro padroni, situato nella grande area verde dedicata allo sport e al tempo libero della ridente cittadina. In questo spazio i nostri amici a 4 zampe potranno trovare numerosi attrezzi e giochi “su misura” ed i servizi indispensabili a renderla altamente fruibile.  

Un’area verde e recintata, che si innesta in un contesto urbano caratterizzato dal percorso sportivo del Parco Qualità della Vita, dai campi di calcio a 5 e da Tennis e dallo Stadio Comunale, dove i cani potranno giocare, correre e divertirsi insieme ai loro padroni, socializzare e trarne benessere psico-fisico.   Dopo l’installazione su tutto il territorio dei raccoglitori per le deiezioni canine, si aggiunge, quindi, un ulteriore servizio dedicato ai migliori amici dell’uomo, ormai sempre più presenti nelle nostre case e sempre più parte delle nostre famiglie. Un obiettivo importante, raggiunto grazie al lavoro della Delegata Francesca Perla e di tutta l’Amministrazione Comunale, da sempre attenta e sensibile ai bisogni e alle necessità degli animali di affezione e delle esigenze dei loro proprietari. 

L’inaugurazione dell’Area di Sgambamento e l’apposizione di cestini in Marina e nel Borgo, però, non rappresentano un punto di arrivo, ma la direttrice nella quale l’esecutivo intende proseguire per rendere Roseto ancora più accogliente.

 

“Il nostro impegno per il benessere della Comunità di Roseto Capo Spulico, dei suoi Ospiti e dei nostri amici animali è costante – ha affermato il Sindaco Rosanna Mazzia – e nonostante le difficoltà di questo particolare momento storico, stiamo ottenendo grandissimi risultati. Ma questo non è un punto di arrivo. Da molto tempo stiamo lavorando al raggiungimento di altri obiettivi, come per esempio la realizzazione di una Bau Beach, per rendere Roseto sempre più eco friendly. Anche se non è così semplice come potrebbe sembrare. Roseto, il suo territorio ed in particolare il suo litorale, presentano numerose specificità di cui tenere conto, tra cui la conformazione della costa, i condizionamenti paesaggistici che interessano l’intero territorio e la complessità delle procedure ad esse legate. Ma non ci arrendiamo e anche se tra mille difficoltà siamo fortemente impegnati a rendere Roseto sempre più aperta, inclusiva, accessibile a tutti. Anche ai nostri amici animali”.