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Inaugurazione Mostra Collettiva “Sicilia Dives” Presso l’Associazione Culturale Alt-Art

COSENZA – Dopo il successo ottenuto a Napoli nel mese di settembre, la mostra “Sicilia Dives”, curata da Gianfranco Labrosciano, fa tappa a Cosenza nel parco d’arte in cui ha sede l’Associazione culturale Alt-Art Creazioni in corso, al 25 bis di via Longeni di Arcavacata di Rende, presso l’Università della Calabria. Dal 17 novembre al 3 dicembre sarà possibile ammirare le opere di molti maestri siciliani che si fanno comunicatori della ricchezza della loro terra e portatori di una cultura contemporanea che “supera i confini finiti dell’io per correre verso il molteplice e la collettività”.
La straordinaria collettiva esprime con forza la continuità di un ideale estetico capace di rappresentare il territorio e il suo valore artistico e culturale. Sarà una giornata ricca di eventi: si inizierà alle 11:00 con l’intervento del curatore Gianfranco Labrosciano che spiegherà come la Sicilia, cuore pulsante del Mediterraneo, si pone al centro di una “dialettica del risveglio” finalizzata alla costruzione di un “altro ponte”.
Nel pomeriggio, alle 16:00, Calogero Barba, artista e operatore culturale, relazionerà sulla attività di “QAL’AT- Arte al Centro/ il Centro dell’arte” di Caltanissetta. Sarà proiettato un video realizzato dallo stesso Barba che mostrerà la proficua attività ventennale del centro d’arte sul territorio locale e nazionale. Dopo la giornata inaugurale, le attività proseguiranno giovedì 28 novembre con la presentazione del film-documentario del giovane regista Davide Gambino, dal titolo “Pietra pesante”, incentrato sulla vita e l’opera dell’artista siciliano Lorenzo Reina.
Saranno presenti le opere di: Pippo Altomare, Luciana Anelli, Antonella Ludovica Barba, Calogero Barba, Nicola Busacca, Barbara Cammarata, Massimo Cappello, Letterio Consiglio, Rosario Genovese, Lillo Giuliana, Michele Lambo, Giovanni Leto, Michele Lombardo, Leopoldo Mazzoleni, Gina Nicolosi, Enzo Patti, Calogero Piro, Natale Platania, Lorenzo Reina, Giuseppina Riggi, Salvatore Salamone, Enzo Salanitro, Attilio Scimone, Alfonso Siracusa, Turi Sottile, Franco Spena, Giusto Sucato, Croce Taravella, Delfo Tinnirello, Valeria Troja, Agostino Tulumello, Andrea Vizzini, Nuccio Zicari, Nicola Zappalà.
La mostra, inserita nel progetto “l’altro ponte”, sarà visitabile, gratuitamente, fino al 3 dicembre.

Cristina Donà a Vibo Valentia

VIBO VALENTIA – Domenica scorsa si è svolto a palazzo Gagliardi il concerto di Cristina Donà, cantautrice lombarda che con la sua esibizione ha chiuso la sezione “Carta Canta” del Tropea Festival.
Presentata dal giornalista Ezio Guaitamacchi – che la sera precedente aveva già dialogato con Niccolò Fabi, nella stessa cornice vibonese – e accompagnata dal musicista Saverio Lanza, la cantante ha allietato spirito e udito dei presenti grazie all’esecuzione di diversi brani. Vasta la scelta dei pezzi, sia originali, canzoni conosciute quali “Stelle buone”, “Goccia” e “Miracoli”, sia cover, con una splendida interpretazione di “Just like you said it would be” di Sinéad O’Connor.
E la stessa Donà, incalzata dalle puntuali domande di Guaitamacchi, ha riconosciuto la O’Connor tra le sue principali ispiratrici, insieme ad altri artisti di notevole calibro quali Bjork  –  nonché autrici come Anne Sexton. In questo senso, non sono mancati apprezzamenti ad altri artisti del panorama contemporaneo, come Elisa – elogiata sopratutto per la sua capacità di crescita artistica.
Interrogata sul rapporto tra la propria musica e la propria identità, ha discusso sull’approccio al pubblico e al proprio modo di essere artista; “la musica è un esercizio di pulizia di sé stessi”, ha significativamente detto la cantautrice di Rho.
Interessanti gli appunti sulla predominanza maschile nel panorama culturale italiano: le donne cantano prevalentemente canzoni scritte da uomini, si dice, e lei stessa a volte si è trovata a chiedersi come mai delle cantautrici potessero aver sviluppato un certo tipo di sensibilità e di testi. “Il problema è che ci si stupisce di fronte all’esercizio intellettuale della donna” conclude la Donà, sottolineando uno dei maggiori condizionamenti che caratterizza la società occidentale, e che ha pesato anche su lei stessa.
La serata è stata caratterizzata da un’atmosfera di intimità e confidenza, grazie sia al contegno della Donà, di Guataimacchi e dell’ottimo Lanza, sia grazie ad un pubblico interessato e caloroso. Una conclusione più che degna per la rassegna di eventi organizzata a Vibo Valentia, iniziativa senz’altro da ripetere.

Francesco Corigliano

Concerto-recital con Red Basica e Patty Spadafora

COSENZA – Il palcoscenico del Morelli si apre a una ventata di novità musicali per il teatro di via Oberdan, ma la rassegna “More”, organizzata da Scena Verticale, quest’anno ha arricchito la sezione musicale e lo ha fatto con una proposta di musica di vario genere.
Mercoledì 13 novembre, alle 21.00, si presentano i Red Basica & Patty Spadafora, artista quest’ultima che ha passato una vita in una New York per molti aspetti ancora sorprendentemente legata alla sua terra d’origine, che è la Calabria, di cui la Grande Mela mantiene viva certa cultura materiale d’interesse etnografico, riveduta e corretta ovviamente alla luce di tutto ciò che nel bene e nel male il Sogno Americano ha significato nel corso degli anni.
Sono “Storiacce dal Bronx fritte in olio bollente” (titolo dello spettacolo) quelle che Patty racconta, esperienze realmente vissute, aneddoti al limite del paradossale, fatti e misfatti tra galline e statue di San Francesco di Paola in pieno Bronx, risse con i pugliesi per ragioni che non si possono svelare, confronti tra la breakfast di un italo-americano e quella di un puro sangue a stelle e strisce…e molto altro ancora.
Ad affiancarla, l’energia sonora di una band storica della scena musicale calabrese, Red Basica, fondata e capitanata da Mirko Onofrio (musiche e sax) con Giuseppe Oliveto (trombone), Gianfranco De Franco (sax), Massimo Garritano (chitarra), Giuseppe Sergi (basso) e Massimo Palermo (batteria).
Si presentano così i Red Basica, “variano tra i generi, dilagano tra i linguaggi e riescono, con una musica che si apre verso culture e orizzonti internazionali, ad emozionare chiunque lo ascolti”.
Il concerto-recital sarà accompagnato anche da un aperitivo che rientra nel costo del biglietto (5 euro).
Qualche anticipazione sulle prossime serate musicali del “More”: il rock “morbido” delle Prospettive di Gioia sulla Luna (sabato 30 novembre); due eccezionali solisti che presenteranno altrettanti progetti nuovi di zecca, Elmore Penoise (della band reggina Fjelds) e, direttamente da Nuova York, Luigi Porto, con altri musicisti d’eccezione (mercoledì 4 dicembre); in chiusura il concerto dei lametini Tomfool Project (mercoledì 18 dicembre). Mediapartner di questa rassegna sono due webzine musicali, sempre attente alla scena indipendente, che seguono e supportano le quattro
serate: Club Silencio e Calabria Sounds Rock.

Parole nel vento, il reading di “Altre stelle uruguayane”

CATANZARO – Mercoledì 13 novembre alle ore 19.00 al Museo Marca di Catanzaro  “Altre stelle uruguayane”. Il Reading – A cura della Compagnia Teatro del Carro. Con Anna Maria de Luca, Luca Maria Michienzi, Lucia Cristofaro e Josephine Carioti accompagnati da musiche e canti di Mimmo Audino, Attilio e Giuseppe Gualtieri.

Le turbolente vicende di Sauro e del suo nuovo amico el Brujo, raccontate in episodi che si intrecciano e scorrono veloci come in un film, ogni volta con un colpo di scena, un’emozione. Il bar come punto di partenza imprescindibile per storie che traggono la loro essenza dalle strade, dalle piazze, dai campi di pallone. I sogni, la vita d’ogni giorno di basso e alto profilo. Figure e situazioni che si imprimono nella mente: storie di figli e madri;storie di uomini;di calciatori veri e anche improbabili; di ragazzi, di ragazze…e di amori. Il tutto in un reading che farà vivere, col riconosciuto talento di Anna Maria De Luca e con gli attori e musicisti del Teatro del Carro, le atmosfere profonde e palpitanti del romanzo di Stefano Marelli, “Altre stelle uruguayane”, edito da Rubbettino, vincitore della edizione 2012 del premio letterario “Parole nel Vento”, voluto dal Commissario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro.

“Premio Mia Martini”, mercoledì 13 novembre conferenza stampa di presentazione

CATANZARO – Il prossimo mercoledì 13 novembre, alle ore 11 presso la Sala Giunta delle Provincia di Catanzaro, si terrà una conferenza stampa per presentare le audizioni ufficiali del Premio “Mia Martini” a Catanzaro. All’incontro con gli organi di informazione prenderanno parte Wanda Ferro, commissario straordinario della Provincia di Catanzaro che ha dato il patrocinio all’evento, il patron della kermesse Nino Romeo, e Raffaella Capria, artista vincitrice nel 2003 del Premio Mia Martini che oggi cura l’organizzazione delle selezioni.

Nell’edizione 2014 il concorso celebrerà i suo primi vent’anni di storia e anche la città capoluogo offrirà un’occasione preziosa ai giovani talenti e ai gruppi emergenti di mettersi in mostra in vista della fase finale del concorso canoro in programma a Bagnara Calabria, città natia dell’indimenticata Mia Martini. La data delle audizioni – con partecipazione completamente gratuita – per la provincia di Catanzaro è fissata per il prossimo 16 novembre presso il Centro Acquisti “Valle del Corace”, in località Martelletto, SS280 uscita Caraffa. Il regolamento della kermesse, diretta dal patron Nino Romeo, prevede per cantanti, gruppi e anche i più piccoli la possibilità di partecipare alle audizioni presentando dal vivo, davanti ad una giuria qualificata, un brano edito o inedito. Raffaella Capria, unica catanzarese vincitrice del Premio, ha voluto fortemente portare nella sua città una tappa delle audizioni per regalare agli artisti locali una vetrina importante con la possibilità di contendersi il passaggio alle ulteriori fasi successive del concorso canoro entrato di diritto tra gli appuntamenti artistici culturali più importanti a livello nazionale.

Il Patriota e la maestra vince il Premio Letterario Nazionale Tropea

TROPEA (VV) – Vito Teti, con ”Il Patriota e la maestra” (Quodlibet, 2012) ha vinto la settima edizione del Premio Letterario Nazionale Tropea con 136 voti sui 27 ottenuti da Edoardo Albinati con ”Vita e morte di un ingegnere” (Mondadori, 2012) e i 25 di Benedetta Palmieri con ”I Funeracconti” (Feltrinelli, 2011).

A decretare il verdetto sono stati i 409 sindaci di tutta la Calabria col voto combinato di una giuria popolare composta da 41 persone. Vito Teti si e’ aggiudicato il Premio superando gli altri due finalisti con uno distacco netto: 136 voti totali pari al 72,3% dei voti espressi, Edoardo Albinati con 27 preferenze (14,4%) si aggiudica il secondo posto e a seguire Benedetta Palmieri con 25 voti (13,3%). La vittoria di Vito Teti – che nell’albo d’oro del prestigioso premio segue quella di Mimmo Gangemi (La signora di Ellis Island), Donatella Di Pietrantonio (Mia madre e’ un fiume), Mattia Signorini (La Sinfonia del tempo breve), Carmine Abate (Gli anni veloci), Gianrico Carofiglio (Ragionevoli dubbi), Roberto Saviano (Gomorra). Il Premio Letterario Nazionale Tropea – ideato e promosso dall’Accademia degli Affaticati e primo concorso nazionale ad aver veicolato i libri in formato ebook – si e’ svolto all’interno della seconda edizione del ”TropeaFestival Leggere&Scrivere”, frutto di un partenariato tra Il Sistema Bibliotecario Vibonese (soggetto capofila), i comune di Tropea, di Vibo Valentia, Soriano Calabro e Serra San Bruno, l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia e la stessa Accademia degli Affaticati.

Il sindaco Lo Polito saluta i musicisti della seconda giornata dei concerti d’Autunno

CASTROVILLARI (CS) – Reduci da recenti successi anche oltrefrontiera, il clarinettista calabrese,  Tony Capula, ed il pianista tedesco, Gerd Rosinsky, con gli autori calabresi Deraco e Frega, che hanno caratterizzato la seconda giornata dei concerti d’Autunno, organizzati dall’Amministrazione comunale di Castrovillari per il 9 e 10 novembre al teatro Sybaris del Protoconvento francescano, sono stati salutati questa mattina, in Comune, dal Sindaco, Domenico Lo Polito.

Durante l’incontro il primo cittadino ha offerto pubblicazioni della città, richiamando l’importanza dell’appuntamento esaltato dalle loro capacità espressive e d’interpretazione come hanno trasmesso le melodie programmate e proposte alla riscoperta delle arie di Busoni, Piazzolla, più contemporanee di Vella , Maggio, Nemeth e di quelle firmate dagli autori calabresi Deraco e Frega che hanno impressionato positivamente il pubblico.

Un’occasione che, come era avvenuto nella prima serata con altri musicisti, è stata accolta con interesse dalla cittadinanza e ancor di più da appassionati ed amanti di musica classica.

“Gli artisti hanno creato – precisa il Sindaco, Domenico Lo Polito-   suggestioni degne d’attenzione rimandando al linguaggio  universale della musica, alla sua originalità che continua  ad essere protagonista e interlocutrice di ogni fare artistico e culturale.”

Quello delle cantine Statti di Lamezia e’ il Miglior Vino Novello del Meridione 2013

CASTROVILLARI (CS) – Si e’ concluso in serata a Castrovillari(CS) il settimo concorso “miglior vino novello del meridione” organizzato dal network 20di..vini coadiuvato da Tommaso Caporale e dall’associazione Citta’ Futura, con il patrocino del Comune di Castrovillari e la Provincia di Cosenza Assessorato attivita’ produttive, che ha visto la partecipazione di circa 20 cantine di Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia.

I premi assegnati dalla giuria di quest’anno, composta dai sommelier Vincenzo Pingitore (FISAR), Mario Ferraro (AIS) e dal direttore del Centro Commerciale Le Vigne di Castrovillari, Innocenzo Russo, che ha ospitato l’evento, sono stati cosi’ assegnati: il primo classificato e’ risultato il novello delle cantine Statti di Lamezia Terme (CZ); al secondo posto i vini novello della Cervino vini di Roccanova(PZ) a pari merito con la cantina Torre Quarto di Cerignola(FG); all’ultimo gradino del podio un’altra cantina calabrese, l’azienda agricola De Luca di Ciro’ Marina(KR).
Il salone ha assegnato inoltre altri riconoscimenti dettati dal giudizio dei visitatori e degli operatori che hanno degustato durante la 3 giorni del salone di Castrovillari, tutti i vini partecipanti. I verdetti hanno visto trionfare le cantine Spadafora di Mangone(CS) come miglior vino novello del meridione apprezzato dal mondo Horeca e dal pubblico; al secondo posto la cantina Enotria di Ciro’ Marina(KR).
Infine 2 riconoscimenti dell’organizzazione, come migliori novelli in vendita nella grande distribuzione, sono andati alle cantine Lento di Lamezia Terme (CZ) e alla cantina Coppi di Turi (BA).
Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti il Sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito e il presidente dell’associazione Citta’ Futura, Francesco Capano.

Al Ptu parte la rassegna Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana

COSENZA – Da domani, 12 novembre, e sino al 3 dicembre ritorna al Piccolo Teatro Unical la rassegna di teatro civile, parte integrante della programmazione della seconda annualità di “Un piccolo teatro d’arte per l’area urbana”, progetto di residenza teatrale che vede la direzione artistica di Lindo Nudo, il partenariato con il comune di Rende e le collaborazioni con DAMS e CAMS (Centro Arti Musiche e Spettacolo) dell’Università della Calabria.

Quattro spettacoli e un convegno fanno di “Il piacere della democrazia” l’appuntamento importante del martedì, a cominciare dal 12, quando Carlo Gallo e Alessio Totaro calcheranno il palco del teatro universitario di piazza Molicelle per proporre la loro pièce giunta fra i semifinalisti del Premio Scenario 2013. “Cronaca di due fratelli”, liberamente tratto da “Le Fenicie” di Euripide e ispirato a fatti di cronaca realmente accaduti, è prodotto da Teatro della Maruca su testo di Totaro e scene di Angelo Gallo. Il secondo appuntamento con il teatro civile è con Nino Racco, cantastorie di Bovalino con un interessante repertorio di spettacoli dedicati a personaggi “scomodi”; il 19 novembre Racco porterà al PTU “Opera aperta” sulla vicenda di Rocco Gatto, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1977. Il 26 novembre, invece, si parlerà della violenza sulle donne in un doppio incontro: al convegno “Il giorno dopo la violenza”, alle 18.00, realizzato in collaborazione con le associazioni Libera e Ossidiana, al quale prenderà parte, fra gli altri, Celeste Costantino, co-autrice del libro a fumetti intitolato “Roberta Lanzino. Ragazza”, e nell’intenso spettacolo di Teatro Rossosimona “Amore e stalking”, che vede in scena Stefania De Cola, Francesco Aiello, Paolo Cutuli, Noemi Caruso, Giusy Mellace, Francesco Votano sotto la direzione di Lindo Nudo. Atmosfera più distesa per l’ultimo appuntamento della rassegna “Il piacere della democrazia”, il 3 dicembre, durante il quale Carla Serino sarà l’interprete unica della trasposizione calabrese di “I monologhi della vagina”, adattamento e regia di Dora Ricca in una produzione del Centro RAT – Teatro dell’Acquario.  Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00.

Presentazione di due volumi al Tropea Festival

TROPEA – Nel pomeriggio dello scorso sabato si sono svolte a Tropea le presentazioni di due volumi, La famiglia Montalbano di Saverio Montalto e Lettere dal centro del mondo, carteggio tra Sciascia e Mario La Cava.
Il primo libro è una nuova edizione del romanzo di Montalto, per Edizioni Periferia, ed è stato presentato da Maria Fontana Ardito, responsabile editoriale della rivista “Periferia”, Pasquale Falco, fondatore della stessa rivista, e Marco Gatto per l’Università della Calabria.
La discussione si è incentrata sull’importanza del romanzo: scritto tra il 1939 e il 1940, ma pubblicato soltanto nel 1973, secondo i curatori il libro rappresenta la prima rappresentazione organica della mafia nella letteratura italiana, precedente a Il giorno della civetta di Sciascia – il quale, durante la stesura del suo romanzo, avrebbe avuto ben presente il valore dell’opera di Montalto.
Secondo la Ardito, la critica ancora restia ad accettare l’importanza di quest’opera dovrebbe riflettere liberamente sul suo valore, anche analizzandolo come romanzo di formazione: viene descritta l’evoluzione del protagonista, la quali si snoda soprattutto attraverso le funzioni della denuncia e del viaggio.
Marco Gatto, peraltro autore della prefazione di questa edizione,  insiste invece sulla durezza del romanzo: la storia che si dipana ne La famiglia Montalbano è dura, spietata, e anche nel finale non si individua che una disillusa affermazione dell’impossibilità della giustizia sociale. L’atteggiamento di Montalto nei confronti del contesto meridionale è di disincanto, e si esprime attraverso un realismo che sottolinea quei tratti della mentalità mafiosa che solo oggi si iniziano a studiare criticamente – come, ad esempio, il ruolo della donna nell’organizzazione criminale.
Pasquale Falco, infine, ha tenuto a sottolineare l’importanza di questa nuova edizione del romanzo, un “pugno in faccia” ad una mentalità che tende a bloccare chi non è “sponsorizzato” e fiancheggiato, e che si rivela sempre più italiana – e non soltanto meridionale.

Alle 17 si è quindi svolta la seconda presentazione. Il volume presentato (pubblicato dalla Rubbettino) è una raccolta dell’epistolario tra Leonardo Sciascia e Mario La Cava tra il 1951 e il 1988. Alla presenza di Milly Curcio e Luigi Tassoni, curatori dell’edizione, e di Valter Vecellio, giornalista, si è discusso sulla valenza della discussione tra letterati e sul rapporto tra autore e lettore.
“Gli scrittori non esistono senza lettori” ha detto Tassoni, insistendo sul valore che qualsiasi scrittura – anche quella che appare più intima e privata, come può appunto essere l’epistolario – riveste; ogni frase ha un suo senso da rapportare al contesto e può raccontare sempre qualcosa.
La serata è stata allietata dalle interpretazioni di Enzo de Liguoro e Giacomo Battaglia, che hanno letto – rispettivamente – La Cava e di Sciascia in alcune delle missive più esemplificative del rapporto d’amicizia presente tra i due scrittori. Numeroso e interessato il pubblico, che comprendeva anche alcune classi della scuola media dell’Istituto “Telesio” di Reggio Calabria.

Francesco Corigliano