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Filmava gli abusi sulla figlia minorenne, arrestato 57enne a Corigliano

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – 57enne, marito e padre, abusava della figlia minorenne e sottoponeva lei e la madre, a continui maltrattamenti e violenze psicologiche. Gli agenti del commissariato di Corigliano Rossano lo hanno arrestato dopo che le due vittime lo hanno denunciato. 

Si tratta di G.C.A. di 57 anni, residente nell’area urbana di Corigliano è finito in carcere a seguito di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari. Dal racconto delle vittime sono emersi dettagli raccapriccianti e racconti di maltrattamenti continui, indicibili violenze psicologiche e sessuali nei confronti della minore. Addirittura gli abusi venivano video ripresi in maniera illecita, ovvero attraverso telecamere piazzate di nascosto in alcuni punti della casa e persino nel bagno. I poliziotti hanno infatti sequestrato computer, telefonini e pen drive al fine di evitare la diffusione del materiale che l’uomo aveva comunque provveduto a cancellare.

Violenze e abusi in una scuola materna, insegnate finisce in manette

LAMEZIA TERME (CZ) – Un insegnante di una scuola materna, di 64 anni, è stato arrestato a Lamezia Terme con l’accusa di violenza sessuale su minori.

L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura.

E’ scattata dopo la denuncia di una madre che aveva ricevuto le confidenze della propria bambina l’indagine del personale del commissariato di Ps di Lamezia Terme, coordinata dalla Procura lametina, che ha portato all’arresto dell’insegnante di scuola dell’infanzia. Le dichiarazioni della donna sono state successivamente confermate da altre madri che, sentite a sommarie informazioni, hanno dichiarato di aver appreso fatti simili dalle rispettive figlie, anche loro allieve dello stesso plesso scolastico.

Fonte Ansa

Cosenza, abusi sessuali su una tredicenne figlia della convivente, arrestato

COSENZA -Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile della Questura ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa nella stessa data dal G.I.P. del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo dott. Mario Spagnuolo, nei confronti di A.D.E. di anni 68, pensionato, di Cosenza, ritenuto responsabile del reato, continuato, di violenza sessuale nei confronti di minore infraquattordicenne.

La misura cautelare trae origine dalla denuncia sporta in Questura nei giorni scorsi da una donna la quale aveva segnalato che la figlia tredicenne le aveva confidato di subire da tempo molestie e violenze sessuali da parte dell’uomo sopra citato, suo convivente.

In particolare le indagini condotte dal personale della 3^ Sezione – Reati contro la persona e in danno di minori della Squadra Mobile hanno accertato che l’uomo, per un arco temporale di quasi due anni, aveva ripetutamente costretto la ragazzina, fin da quando questa aveva 11 anni, dietro percosse e ripetute minacce, a subire atti sessuali di vario genere, generando nella ragazzina uno stato di assoluta soggiogazione.

L’aguzzino, inoltre, dopo che la sua convivente era venuta a conoscenza delle violenze sessuali nei confronti della figlia minore e aveva perciò deciso di allontanarsi da lui, ha posto in essere una serie di reiterate minacce di morte anche nei confronti della madre finalizzate a atterrire lei e la figlia al fine di impedire che potessero sporgere denuncia presso le Autorità.

Ciò malgrado la donna, in questo rassicurata da dalla professionalità degli uomini della 3^ Sezione della Squadra Mobile, ha deciso di denunciare l’accaduto in Questura.

L’uomo dopo le formalità di rito è stato rinchiuso presso la locale casa circondariale.

 

 

 

 

Abusi sessuali su un sedicenne, arrestato un 53enne di Cittanova

REGGIO CALABRIA – Un 53enne di Cittanova è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Taurianova per violenza sessuale aggravata su un minorenne.

L’indagine è partita dalla denuncia presentata dal genitore di un 16enne affetto da lieve infermità. Ai carabinieri, il ragazzo ha raccontato che l’indagato, una sera della scorsa estate, lo ha convinto ad andare a casa sua con una scusa sua approfittando del rapporto di conoscenza col giovane e di averlo poi costretto a subire atti sessuali, anche approfittando della sua condizione.

L’indagine dei carabinieri di Taurianova, supportata da attività tecnica e con l’ausilio di personale specializzato nell’ascolto di vittime di violenza, ha quindi consentito di trovare riscontri al racconto del ragazzo e di identificare il presunto autore del reato nei cui confronti il gip, su richiesta della Procura di Palmi, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare.

Fonte Ansa

Prestazioni abusive, sequestrata la casa di cura “La Margherita”

REGGIO CALABRIA – La nota casa famiglia “la Margherita” destinata a ospitare anziani, sita nel capoluogo reggino, è stata sottoposta a sequestro preventivo dalla guardia di finanza di Reggio Calabria a seguito di un’ispezione eseguita, su delega della procura della repubblica.

L’articolata attività investigativa – coordinata dal procuratore della repubblica di Reggio Calabria dott. Giovanni Bombardieri e dal procuratore aggiunto dott. Gerardo Dominijanni e diretta dal sostituto procuratore dott. Nunzio De Salvo -, ha consentito di individuare la storica casa famiglia per anziani, che esercitava abusivamente la propria attività, in assenza di qualsivoglia autorizzazione sanitaria e amministrativa.

Durante le attività ispettive, espletate anche con l’ausilio del qualificato apporto degli specialisti dell’A.S.P., nonché di un medico geriatra, è stato rilevato che la suindicata casa famiglia ospitava ben 17 persone anziane, alle quali non veniva offerta alcuna assistenza medica qualificata, nonostante, come emerso dalle attività di riscontro, agli ospiti venissero somministrati, tra l’altro, una serie di farmaci.

All’esito delle attività, rilevata la commissione dei reati di esercizio abusivo della professione, con somministrazione di medicinali senza il possesso delle qualifiche sanitarie necessarie, nonchè la violazione di norme igienico – sanitarie per la somministrazione di cibo e per il sovraffollamento della struttura, la casa famiglia è stata sottoposta a sequestro preventivo d’iniziativa da parte della compagnia di Reggio Calabria, provvedimento, successivamente, convalidato dall’A.G.

Il medico geriatra, inoltre, dopo aver analizzato la situazione clinica di tutti i pazienti, rilevando, per la maggior parte di loro, l’assenza delle cartelle cliniche necessarie per effettuare una compiuta anamnesi, ha consigliato alle rispettive famiglie responsabili di ciascun anziano il trasferimento in strutture idonee a ospitarli.

Nella quasi totalità dei casi, sono state individuate residenze sanitarie assistenziali ovvero, in ogni caso, strutture che potessero garantire un’idonea assistenza sanitaria specializzata.

L’attività condotta rientra nei prioritari compiti della guardia di finanza a tutela della salute e della sicurezza pubblica, anche nell’ottica di garantire alle fasce sociali più deboli l’offerta di un’adeguata e qualificata assistenza socio-sanitaria e, al contempo, di tutelare le famiglie che, inavvertitamente, affidano le cure dei propri cari a strutture che millantano qualifiche e autorizzazioni di cui, invece, non sono in possesso.

Pedofilia, abusava di un bambino. Arrestato un 64enne

REGGIO CALABRIA – Da circa due anni avrebbe abusato in modo reiterato di un bambino di 11 anni. La Squadra mobile di Reggio Calabria ha arrestato un uomo di 64 anni, P.C., con l’accusa di violenza sessuale aggravata in danno di un minorenne di 11 anni. Le indagini della sezione “reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della mobile hanno portato all’esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip. Gli investigatori hanno fatto luce in brevissimo tempo su una storia di reiterati abusi e violenze sessuali, di cui il minorenne è stato vittima per circa 2 anni. Le indagini, scattate grazie alla denuncia della giovane mamma che aveva notato qualcosa di strano nel comportamento di P.C., hanno permesso di accertare che l’uomo, quasi quotidianamente, abusava del bimbo, costringendolo a subire atti sessuali, approfittando della sua condizione di debolezza e sotto minaccia di non dire nulla alla madre. Le violenze si sono ripetute fino alla fine del mese di maggio, quando la madre del bambino si è rivolta alla polizia.

Presunto abuso su minore. Il 18 gennaio l’incidente probatorio

Immagine utilizzata per prete pedofiloCOSENZA – Sarà ascoltato dal giudice del Tribunale il prossimo 18 gennaio il minore che avrebbe subito abusi sessuali da un sacerdote. Il gip ha accolto la richiesta del pm Antonio Bruno Tridico. Il religioso, insegnante di religione in una scuola media del centro città, avrebbe molestato un suo alunno di 11 anni. Il sacerdote è accusato di violenza sessuale ai danni di un minore. L’incidente probatorio si svolgerà lunedì prossimo: il ragazzino sarà ascoltato in audizione protetta in presenza di psicologi. E anche in presenza del prete, che ascolterà però in un’altra stanza, e che potrà intervenire tramite il suo legale. Intanto, proseguono le indagini sul sacerdote, difeso dall’avvocato Rossana Cribari. E da alcune indiscrezioni trapelate sembrerebbe che, fino a questo momento, le indagini sul pc sequestrato al prelato non avrebbero portato ad alcun risultato rilevante. Sui dispositivi informatici in uso al sacerdote non sarebbe stato trovato alcun tipo di materiale compromettente. La vicenda ha preso il via lo scorso mese di novembre quando gli agenti della Mobile, guidati dal dirigente Giuseppe Zanfini, perquisirono la casa del sacerdote e sequestrarono materiale informatico e altri documenti. Un accertamento seguito dopo un esposto presentato in Procura dai familiari del piccolo che vive in una casa famiglia. Secondo quanto emerso, il ragazzino avrebbe riferito a un assistente sociale e poi ai suoi parenti di alcuni palpeggiamenti e attenzioni particolari subite dal sacerdote, suo professore di religione, durante le pause delle lezioni. Ma sarebbero state le suore della casa famiglia a convincere familiari a presentare denuncia.

L’assessore Salerno esprime sdegno per gli atti vandalici messi in atto contro la sede dell’assessorato.

 

CATANZARO – L’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno esprime il suo sdegno nel condannare gli atti vandalici “posti in essere in maniera vile e dall’obiettivo non meglio definito” nella sede dell’assessorato. Inoltre afferma Salerno: ” E’ assolutamente inaccettabile che soggetti non ancora identificati si possano permettere di sfondare le finestre degli uffici, fra cui quelli del direttore generale e della sua segreteria, e di invadere gli spazi antistanti la sede del Dipartimento con rottami, materiali di scarto e rifiuti di ogni genere.Tali abusi non possono essere accettati dalle Istituzioni, che hanno il diritto-dovere di operare attraverso le opportune vie per fare valere il necessario rispetto che si deve a chi lavora nell’interesse collettivo”. Dichiara infine l’assessore Salerno che certamente vi sono individui che credono di agire irresponsabilmente  e con l’uso di qualsivoglia  forma di violenza restando impuniti, dovranno ricredersi ed essere sottoposti ai necessari esercizi di rieducazione previsti dalla legge.